Intervento alla conf stampa "Autismo: nuovi strumenti per la vita quotidiana" per il lancio del progetto Finger Talks e della app Immaginario.
Tema: autismo e problematiche quotidiane
3. Alterazione precoce del SNC
Determina una disabilità complessa
che colpisce pervasivamente
la
comunicazione,
la
socializzazione
e
il
comportamento
3 A. Bovi
23. La
problematica
che grava sulle
famiglie
23 A. Bovi
24. • mancanza di interazione
• problemi di comportamento
• incomprensione sociale
• fatica e impossibilità
a svolgere una vita normale
• incertezza per il futuro
24 A. Bovi
25. MANCANZA DI INTERAZIONE
L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera
tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un
bambino che non corrisponde ai loro sentimenti.
25 A. Bovi
26. MANCANZA DI INTERAZIONE
L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera
tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un
bambino che non corrisponde ai loro sentimenti.
I problemi di comunicazione sorgono dalla più tenera età e
si manifestano a livello verbale e non verbale.
I bambini con autismo presentano enormi difficoltà ad
acquisire comportamenti di attenzione reciproca.
E’ indispensabile quindi insegnare loro come comunicare.
26 A. Bovi
27. MANCANZA DI INTERAZIONE
L’indifferenza del bambino autistico costituisce una vera
tragedia affettiva: i genitori si sentono rifiutati da un
bambino che non corrisponde ai loro sentimenti .
I problemi di comunicazione sorgono dalla più tenera età e
si manifestano a livello verbale e non verbale.
I bambini con autismo presentano enormi difficoltà ad
acquisire comportamenti di attenzione reciproca.
E’ indispensabile quindi insegnare loro come comunicare.
Le immagini possono essere uno strumento di
comunicazione e per lui un mezzo per comunicare con gli
altri.
27 A. Bovi
28. PROBLEMI DI COMPORTAMENTO
La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di
comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto
dagli episodi di auto o etero aggressività.
28 A. Bovi
29. PROBLEMI DI COMPORTAMENTO
La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di
comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto
dagli episodi di auto o etero aggressività.
Anche problemi di comportamento meno gravi, come pianto
o riso irrefrenabili e apparentemente immotivati, grida o
lancio di oggetti, e così via, generano sconcerto e angoscia,
e contribuiscono fatalmente all’isolamento sociale del
bambino e dell’intera famiglia.
29 A. Bovi
30. PROBLEMI DI COMPORTAMENTO
La vita familiare è ben presto sconvolta dai problemi di
comportamento tipici del bambino con autismo, soprattutto
dagli episodi di auto o etero aggressività.
Anche problemi di comportamento meno gravi, come pianto
o riso irrefrenabili e apparentemente immotivati, grida o
lancio di oggetti, e così via, generano sconcerto e angoscia,
e contribuiscono fatalmente all’isolamento sociale del
bambino e dell’intera famiglia.
Tali episodi, apparentemente incomprensibili, portano
spesso alla rinuncia di una qualunque regola o coerenza
educativa, precipitando ancor di più il bambino
nell’incertezza e la famiglia nell’isolamento sociale.
30 A. Bovi
33. INCOMPRENSIONE SOCIALE
Le stranezze del comportamento del bambino autistico
vengono comunemente interpretate come maleducazione di
cui il genitore è responsabile.
33 A. Bovi
34. INCOMPRENSIONE SOCIALE
Le stranezze del comportamento del bambino autistico
vengono comunemente interpretate come maleducazione di
cui il genitore è responsabile.
L’inserimento del bambino nella scuola materna e nella
scuola dell’obbligo comporta notevoli difficoltà anche per i
pregiudizi sull’autismo, la scarsa preparazione degli
insegnanti, la poca disponibilità a collaborare o l’ignoranza
da parte delle strutture sanitarie.
34 A. Bovi
35. INCOMPRENSIONE SOCIALE
Le stranezze del comportamento del bambino autistico
vengono comunemente interpretate come maleducazione di
cui il genitore è responsabile.
L’inserimento del bambino nella scuola materna e nella
scuola dell’obbligo comporta notevoli difficoltà anche per i
pregiudizi sull’autismo, la scarsa preparazione degli
insegnanti, la poca disponibilità a collaborare o l’ignoranza
da parte delle strutture sanitarie.
Ancora una volta i genitori si sentono soli contro tutti.
35 A. Bovi
36. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
36 A. Bovi
37. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido
che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo
ed ossessivo.
37 A. Bovi
38. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido
che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo
ed ossessivo.
Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e
l’alimentazione, sono compromesse.
38 A. Bovi
39. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido
che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo
ed ossessivo.
Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e
l’alimentazione, sono compromesse.
Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo
di vacanza; anche ammalarsi è un lusso.
39 A. Bovi
40. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido
che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo
ed ossessivo.
Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e
l’alimentazione, sono compromesse.
Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo
di vacanza; anche ammalarsi è un lusso.
Spesso la madre, priva di aiuti adeguati, è costretta a rinunciare al
lavoro ed a trascurare gli altri componenti familiari, soprattutto i fratelli.
40 A. Bovi
41. FATICA E IMPOSSIBILITÀ
A SVOLGERE UNA VITA NORMALE
L’iperattività rende la vita familiare estremamente faticosa. Il bambino
con autismo richiede un’attenzione 24 ore su 24, poiché un attimo di
distrazione può essere fatale.
La mancanza di immaginazione induce un tipo di comportamento rigido
che non permette lo sviluppo spontaneo del gioco, che si rivela ripetitivo
ed ossessivo.
Anche le più comuni attività di vita quotidiana, come il sonno e
l’alimentazione, sono compromesse.
Per la famiglia non c’è tregua: il riposo è impossibile perfino nel periodo
di vacanza; anche ammalarsi è un lusso.
Spesso la madre, priva di aiuti adeguati, è costretta a rinunciare al
lavoro ed a trascurare gli altri componenti familiari, soprattutto i fratelli.
I rapporti familiari ne sono ben presto incrinati. Ed è inoltre impossibile
mantenere relazioni e interessi al di fuori del problema autismo.
41 A. Bovi
42. INCERTEZZA PER IL FUTURO
Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad
affrontare l’incognita del futuro.
42 A. Bovi
43. INCERTEZZA PER IL FUTURO
Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad
affrontare l’incognita del futuro.
Se per l’infanzia e per l’adolescenza i servizi esistono, sia
pure pochi ed inadeguati, è tuttavia in età adulta che le
persone con autismo finiscono drammaticamente in una
sorta di “terra di nessuno”, sballottate continuamente tra
servizi generici o poco specializzati, con personale
impreparato, la cui conseguenza è quasi sempre un ritorno
in carico alle proprie famiglie.
43 A. Bovi
44. INCERTEZZA PER IL FUTURO
Con la crescita del bambino i genitori devono prepararsi ad
affrontare l’incognita del futuro.
Se per l’infanzia e per l’adolescenza i servizi esistono, sia
pure pochi ed inadeguati, è tuttavia in età adulta che le
persone con autismo finiscono drammaticamente in una
sorta di “terra di nessuno”, sballottate continuamente tra
servizi generici o poco specializzati, con personale
impreparato, la cui conseguenza è quasi sempre un ritorno
in carico alle proprie famiglie.
In assenza d’interventi abilitativi e psico-educativi precoci,
efficaci, coerenti e continuativi, il destino è quello di un
aggravamento, con ripercussioni notevoli su tutto l’aspetto
esistenziale.
44 A. Bovi
45. Cosa si può fare
Le persone con autismo possono
migliorare sostanzialmente
la loro qualità di vita
mediante
una presa in carico
precoce
multidisciplinare
coordinata
continuativa
45 A. Bovi
46. Diagnosi
Deve
essere
tempes2va
e
precoce
garan2re
l’avvio
di
un
adeguato
proge6o
educa2vo
garan2re
gli
accertamen2
clinici
46 A. Bovi
47. Trattamento
Essenziale l’intervento
psicoeducativo e comportamentale,
da attivare il più precocemente possibile
47 A. Bovi
48. Collaborazione con la famiglia
I genitori sono gli esperti del loro bambino
insieme ai professionisti
chiamati a definire le scelte su
trattamento
contesto di vita
priorità educative
48 A. Bovi
51. ANGSA ONLUS - ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI SOGGETTI AUTISTICI ANGSA Abruzzo
Sede legale e Segreteria nazionale: Via Casal Bruciato 13 - 00159 Roma
ANGSA Calabria
ANGSA Campania
ANGSA Emilia Romagna
ANGSA Friuli V. Giulia
ANGSA Lazio
ANGSA Liguria
ANGSA Lombardia
ANGSA Marche
ANGSA Piemonte
ANGSA Puglia
ANGSA Sardegna
ANGSA Sicilia
ANGSA Toscana
ANGSA Trentino A. Adige
ANGSA Umbria
ANGSA Veneto
Sedi
ANGSA ANGSA Biella
ANGSA Bologna
ANGSA Messina
ANGSA Monopoli
ANGSA Novara
ANGSA Palermo
ANGSA Ragusa
ANGSA Ravenna
ANGSA Reggio Calabria
ANGSA Siracusa
ANGSA Treviso
ANGSA Venezia
ANGSA Verbania
ANGSA Verona
ANGSA Vicenza
51 A. Bovi
52. ANGSA LOMBARDIA ONLUS
Principali attività:
● sostegno ed informazione alle famiglie
● collaborazione con gli enti per avviare
interventi qualificati ed un sistema integrato di
in coerenza con:
servizi per la presa in carico coordinata,
continuativa e globale
Carta dei Diritti della persona con autismo (CEE 1996)
● promozione della ricerca SINPIA (2005)
Linee guida per l’autismo della scientifica
e dell’Istituto Su-periore della Sanità (2011)
● organizzazione di Seminari, Convegni e Corsi
di formazione ed aggiornamento
● partecipazione ad iniziative e progetti,
finalizzati all’integrazione ed all’inserimento
nella scuola, nell’attività lavorativa e nella
società
● diffusione di informazioni attraverso i media
52 A. Bovi
53. ANGSA LOMBARDIA ONLUS
Le più importanti realizzazioni
● Poli Sperimentali per l’Autismo
● Progetto Rete di Scuole per l’autismo, 2001-2004
● Convegno “Nuove prospettive per l'autismo”, nel 2003, in seguito al quale è
stato pubblicato il libro “Autismo: modelli applicativi nei servizi”
● Comunità alloggio “Sole e Luna”, nel 2006, in collaborazione con Fondazione
Istituto S. Famiglia
● Collaborazione con la Regione Lombardia per la ricerca “La famiglia davanti
all'autismo”, nel 2007
● Linee guida per l'autismo “Raccomandazioni diagnostiche e terapeutiche per le
persone affette da autismo” (D.G.R. 19 marzo 2008)
● Partecipazione al Bando della Regione Lombardia “Proposta di progetto per la
promozione di iniziative sperimentali per sviluppare una rete di interventi e
opportunità a favore delle persone autistiche e delle loro famiglie”, nel 2008
53 A. Bovi
54. ANGSA LOMBARDIA ONLUS
Cosa serve
l Centro di orientamento
l Diagnosi precoce
l Accedere ai trattamenti possibili
l Favorire la continuità di presa in carico
l Supportare l’inserimento nella scuola
l Garantire la continuità nel passaggio alla adolescenza (psichiatra)
l Progettare il futuro
l Formazione permanente dei pediatri, neuoropsichiatri, psichiatri,
psicologi, insegnanti, educatori e genitori
l Realizzazione di una rete integrata di servizi sanitari, educativi,
sociali, con il coinvolgimento di ASL, Aziende Ospedaliere, IRCSS,
Scuola, Servizi Sociali, famiglie, Enti pubblici e privati, Università
54 A. Bovi
55. 55
Un bambino su 100 è affetto da autismo
A. Bovi