1. LE TECNOLOGIE PER SUPPORTARE
LA CLASSE MULTILINGUISTICA
Dott.ssa E. Cotroneo
16.03.2013
2. Il modulo
• Come si apprende una lingua?
• Come si insegna una lingua?
• Quali tecnologie possono supportarci nella
gestione del processo di apprendimento –
insegnamento linguistico e culturale?
• Quali tecnologie possono supportarci nella
gestione della classe multilingue?
Le tecnologie per supportare la classe multilinguistica
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3. L’incontro di oggi
• L’italiano per comunicare (BICS) e l’italiano per
studiare (CALP)
• La lingua in classe
• Semplificare un testo
• Facilitare la fruizione di un testo
• Usare il Webquest per BICS e CALP
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4. Contesti di insegnamento/ Profili di apprendenti
apprendimento
Didattica della
lingua italiana come L2
Progettazione di Motivazioni
un intervento Bisogni
didattico mirato Caratteristiche
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5. Cummins (1984)
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6. Lo scenario di Cummins
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7. Dal foreigner talk al teacher talk
Nelle conversazioni con gli stranieri è
l’input modificato dal nativo.
Si tratta di un registro che contiene
modifiche dal punto di vista fonologico,
lessicale, morfo-sintattico e pragmatico
(Bettoni, 2001).
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8. morfosintassi:
enunciati più corti e semplici, proposizioni
coordinate, prevalentemente al tempo presente;
pragmatica:
forma del tu piuttosto di quella del Lei, forma
imperativa piuttosto di quella di cortesia espressa
con l’uso del modo condizionale;
aspetti paralinguistici:
discorso emesso a voce più alta, pause più
frequenti, articolazione più marcata;
lessico:
parole più comuni, iperonimi al posto di iponimi
(fiore al posto di rosa), poche espressioni
idiomatiche e pochi modi di dire.
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11. Semplificare i testi di studio
Modificare il testo da un punto di vista:
• lessicale: uso del vocabolario di base, evitare forme figurate
ed espressioni idiomatiche, evitare le nominalizzazioni,
favorire la ridondanza attraverso le ripetizioni;
• morfosintattico: uso della forma attiva, rispetto dell’ordine
SVO, evitare le forme impersonali, favorire la
coordinazione;
• grafico: sfruttare titolo e immagini per favorire la
comprensione, gli spazi tra una sezione e l’altra per
segnalare i cambiamenti di argomento, segnalazione
grafica delle parole chiave con il neretto e corpo dei
caratteri non troppo piccolo;
• inoltre, è opportuno ordinare le informazioni in senso
cronologico e produrre frasi brevi con testi che non
superino le cento parole.
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12. • Wordle: creatore di tag cloud
http://www.wordle.net/
• Google Immagini: motore di ricerca per immagini
http://images.google.it/
• Foter: motore di ricerca per immagini
http://foter.com/
• Tag Galaxy: motore di ricerca per immagini
http://taggalaxy.de/
• Mindomo: creatore di mappe concettuali
http://www.mindomo.com
• Snacktools: creatore di flipbooks
http://www.snacktools.com/en/
• YouTube: sito per il videosharing
http://www.youtube.com
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13. Facilitare la fruizione del testo
prima della lettura:
• selezionare le parole chiave e verificare che siano note
(immagini, parafrasi, definizioni, traduzione)
• avviare una discussione in base a ciò che gli apprendenti
già sanno
• collegare l’argomento a esperienze personali e ai bisogni
degli studenti
durante la lettura:
• ricorrere anche a mezzi non verbali
• sottolineare con il tono della voce le parole chiave
• evidenziare le informazioni principali e i nessi
• fare domande per stimolare la formulazione di ipotesi
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19. A WebQuest is an inquiry-
oriented lesson format in
which most or all the
information that learners work
with comes from the web. The
model was developed by
Bernie Dodge at San Diego
State University in February,
1995 […].
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21. Uno schema di WebQuest
• Introduction
• Task
• Process
• Evaluation
• Conclusion
• http://webquest.sdsu.edu/templates/lesson-
template1.htm#Introduction
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