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Mazza Dario                 Merlino Sebastiano



             Linux
               &
          Open Source
              Lezione UNO
              Startup
“I programmi fanno parte della nostra cultura come le
        poesie o i brani musicali.
        Al contrario ci vogliono convincere che il software non
        sia un elemento di cultura ma solamente un prodotto,
        una scatoletta da comperare al supermercato.
        Va da sé che anche quot;comprare un programmaquot; non ha
        senso.
        Non si compera una poesia, si compera il libro dove è
        stampata, la poesia è dell'autore e i concetti espressi
        patrimonio dell'umanità.”
                                       Renzo Davoli a.k.a. rd235

Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                   2
Il Software Libero
       “L'espressione Software libero si riferisce alla libertà
       dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare,
       cambiare e migliorare il software.”
                                        Richard M. Stallman

       Il software libero: software rilasciato con una licenza che
       permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo
       studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue
       caratteristiche,si contrappone al software proprietario ed è
       differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla
       libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice
       sorgente.

Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                      3
Il Software Libero
 Parlando di software libero ci riferiamo a
 quattro tipi di libertà per gli utenti dello
 stesso:
   ● Libertà di eseguire il programma, per

     qualsiasi scopo (libertà 0).
   ● Libertà di studiare come funziona il

     programma, e adattarlo alle proprie          Richard Stallman enuncia le 4 libertà al convegno
                                                  Wikimania 2005
     necessità (libertà 1).
   ● Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il

     prossimo (libertà 2).
   ● Libertà   di migliorare il programma, e distribuirne
     pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la
     comunità ne tragga beneficio (libertà 3).
 L'accesso al sorgente è un prerequisito delle libertà 1 e 3.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                                                 4
Classificazione del Software
   È possibile individuare le seguenti tipologie di software:
   1. Software semilibero: il software semilibero è software non
   libero in quanto distribuito col permesso di essere usato, copiato,
   distribuito e modificato(incluse le versioni distribuite con
   modifiche) senza scopo di lucro, solo dai privati.
   2. Software proprietario: il software proprietario è quello che non
   è libero o semilibero. Il suo utilizzo, la ridistribuzione o la modifica
   sono proibiti, oppure richiedono un permesso, o sono sottoposti a
   vincoli.
   3. Software Open Source: il termine quot;open sourcequot; software è
   usato da alcuni più o meno con lo stesso significato di software
   libero. In realtà si tratta di software libero sviluppato secondo le
   idee del movimento dell’Open Source (ben distinto dal movimento
   del software libero).
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                         5
Classificazione del Software
                                    4.    Software     di     pubblico
                                    dominio: il software di pubblico
                                    dominio è software privo di
                                    copyright. È un caso speciale: si
                                    tratta di software libero senza
                                    permesso d'autore. Questo implica
                                    la possibilità che alcune copie o
                                    versioni modificate non siano
                                    affatto libere.
 5. Software con permesso d'autore (copyright): il software con
 permesso d'autore è software libero le cui modifiche possono essere
 distribuite solo con la stessa licenza del software originale. Questo
 significa che ogni copia del software, anche se modificata, deve
 essere software libero.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                         6
Classificazione del Software
 6. Software con licenza GPL: la GPL (General Public License) è
 una licenza di software libero con permesso d'autore. La FSF (Free
 Software Foundation) la utilizza come licenza per la maggior parte
 del software GNU.
 7. Software Freeware : il termine quot;freewarequot; non ha una definizione
 comunemente accettata, ma viene spesso utilizzato per pacchetti
 software che possono essere ridistribuiti ma non modificati (il loro
 codice sorgente non è disponibile). Non sono un esempio di software
 libero.
 8. Software Shareware: lo shareware è software che dà la
 possibilità di ridistribuire copie, ma impone a chiunque continui ad
 usarne una copia di pagarne la licenza d'uso.
 9. Software Commerciale: il software commerciale è software
 sviluppato allo scopo di guadagnare dal suo uso.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                   7
Il Progetto GNU
                      Il progetto GNU (Gnu's Not Unix) nasce nel
                      1984 da un’idea di Richard Stallman. Egli
                      iniziò la sua carriera al MIT, dove lavorava in
                      un gruppo che utilizzava esclusivamente
                      software libero. In quel periodo, accadeva già
                      che le società di computer distribuissero
software libero e i programmatori erano liberi di cooperare per lo
sviluppo di nuovo software. Entro gli anni '80, però, quasi tutto il
software divenne proprietario, e questo impedì la cooperazione degli
utenti. Stallman allora diede vita al progetto GNU (scrivendo
manifesto GNU) per rendere possibile la libera cooperazione nella
comunità informatica, rimuovendo gli ostacoli imposti dall’uso del
software proprietario. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un
sistema di software libero compatibile con Unix.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                    8
Il Progetto GNU
A supporto del Progetto GNU fu creata la Free
Software Foundation (FSF). Essa opera
promovendo lo sviluppo e l'uso del software
libero in tutte le aree dell'informatica.
La Free Software Foundation si concentra sullo
sviluppo di nuovo software libero, inserendolo
in un sistema coerente che possa eliminare il
bisogno di utilizzare software proprietario.

 Così come un insegnante non deve pagare per spiegare il teorema di
 Pitagora, alla stessa maniera non pagherà uno studente che vorrà
 utilizzarlo.

Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                  9
Il Progetto GNU
 Estratto dal saggio “Verso un'etica del Software” apparso su “Il Giornale dell'Ingegnere”


                                                 “Come ciascuno può
                                                 leggere quello che da
                                                 altri è stato scritto e
                                                 rielaborare le idee ivi
                                                 contenute,        come
                                                 ciascuno può utilizzare
                                                 le dimostrazioni di
                                                 matematica
 e le teorie di fisica per i propri scopi, allo stesso modo ognuno
 dovrebbe essere autorizzato a leggere e rielaborare i programmi
 esistenti, perché il patrimonio ‘culturale’ informatico possa
 accrescersi a beneficio di tutti gli utenti di calcolatori e, più in
 generale, per un utilizzo proficuo della tecnologia attualequot;.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                                             10
Perché è meglio pensare Open Source?

Quando si discute di applicabilità del
free software alla didattica e del suo uso
nel mondo della scuola è utile
distinguere due aspetti, ovvero l’uso del
free software per insegnare informatica
e l’uso dello stesso come piattaforma
per l’insegnamento di altre discipline.
Nel primo caso l’esistenza di sistemi
software di base di cui si possa
analizzare e modificare il sorgente è sicuramente molto utile a chi
voglia insegnare gli aspetti più tecnici dell’informatica.
Nel secondo caso la situazione è molto diversa, si potrebbero non
trovare sostanziali differenze sul software, ma vi sono altri aspetti da
tenere in considerazione.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                       11
Perché è meglio pensare Open Source?
                              Motivi Didattici
 ● Lo studente è più consapevole di ciò che fa, di quali sono le
   modalità di funzionamento di comandi e procedure, di qual è la
   struttura del software.
 ● La disponibilità del sorgente e le quattro libertà permettono al

   docente ed allo studente di “metterci le mani”, apportando
   modifiche funzionali alle proprie esigenze.
 ● Favorisce la crescita autonoma dell’allievo.

 ● Gli studenti possono portare lo strumento a casa.

 ● La documentazione è ricca e facilmente reperibile.

 ● Considerando l'utilizzo di un sistema Linux, esso dispone sia di

   interfaccia grafica che è utile per utenti “non professionali”(basso
   livello di alfabetizzazione informatica) che di interfaccia a
   carattere, più funzionale per utenti “professionali” (alto livello di
   alfabetizzazione informatica).
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                           12
Perché è meglio pensare Open Source?
                             Motivi Economici
   ● Il costo rilevante delle licenze d'uso di software proprietario.
   ● La scarsità (sopratutto nel nostro Stato) di fondi per la scuola e

     per l'istruzione in generale.
   ● Utilizzo di macchine datate o obsolete. Lascia a noi la possibilità

     di decidere il momento in cui cambieremo il nostro hardware,
     rendendoci indipendenti dalle imposizioni indirette dei produttori
     di software proprietario.
   ● Assistenza tecnica pressoché gratuita ottenibile attraverso

     Internet. Ogni problema può essere risolto chiedendo aiuto sul
     Web.



Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                       13
Perché è meglio pensare Open Source?
                                   Motivi Etici
  ● Educazione alla legalità. Esso educa infatti alla
    conoscenza ed al rispetto delle licenze
    combattendo l'abitudine assunta da molti utenti di
    violare le leggi sul copyright.
  ● Libertà economica che influisce sul punto

    precedente abbassando (o annullando) il costo
    delle licenze.
  ● Libertà di insegnamento ed autonomia didattica

    ripulendo almeno l'ambiente scolastico dal
    monopolio software di alcune case produttrici.
  ● Rispetto di criteri di uguaglianza ed equità. Qualunque utente, su

    qualunque piattaforma hardware e appartenente a qualunque strato
    della società, potrà avere accesso al software.

Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                     14
Perché è meglio pensare Open Source?
                               Motivi Tecnici
 ● Affidabilità.
 ● Sicurezza.

 ● Rapido sviluppo di nuove soluzioni.

 ● Varietà di sviluppi.

 ● Produzione di esperienze.


 Tutti dipendenti dalla possibilità di osservare e studiare il software,
 caratteristica che permette di scoprire facilmente bugs o fori nella
 sicurezza. Una tale libertà aiuta, inoltre, a sviluppare rapidamente
 nuovi sistemi per la risoluzione dei problemi essendo possibile
 l'osservazione del sorgente da molti programmatori in giro per il
 mondo che potrebbero anche pervenire a soluzioni differenti.
 La possibilità di osservare il codice, sprona anche gli utenti a
 sperimentare permettendo lo sviluppo attivo di potenziali
 programmatori.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                           15
L'Open Source in Italia e nel Mondo

 Il software libero e' molto piu' diffuso di quanto la gente pensi, solo
 che non se ne puo' parlare.
 Il 70% dei server web nel mondo sono di tipo LAMP, ossia
 utilizzano software quali: Linux, Apache, MySQL ed un linguaggio
 di scripting fra PHP, Perl e Python; tutti Open Source.
 L'Italia è il quarto paese al mondo (seguendo Francia, Germania e
 Stati Uniti) come numero di sviluppatori di Software libero. In
 proporzione alla popolazione abbiamo molti più sviluppatori degli
 Stati Uniti. L'Europa risulta all'avanguardia, in questo senso, rispetto
 agli Stati Uniti; in Europa (al CERN) è nato il Web ed in Finlandia
 fu inventato Linux.



Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                        16
L'Open Source in Italia e nel Mondo
                                In qualche modo, tutti siamo utenti
                                Linux e Open Source.
                                Secondo Jim Zemlin, a capo della
                                Linux Foundation, nel mondo moderno
                                ogni singola persona, ogni giorno usa
                                software Open Source.
                                Chiunque faccia ricerca attraverso
                                Google, telefoni, utilizzi infrastrutture
 per la telecomunicazione, nuovi televisori, nuove macchine digitali,
 telefoni attraverso cellulari moderni, entri in Facebook, compri un
 netbook, prelevi attraverso uno sportello ATM, giochi con la
 PlayStation 3 utilizza sistemi Open Source e soprattutto Linux (e la
 lista potrebbe continuare).
 Sarebbe opportuno chiedersi chi non sia utente GNU/Linux.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                       17
Le Licenze d'uso
 La licenza in ambito informatico è l'insieme delle condizioni che può
 accompagnare un prodotto software. Tale documento specifica le
 modalità con cui l'utente può usare tale prodotto, garantendo dei
 diritti ed imponendo obblighi.
 Ritroviamo vari tipi di licenza:
   ● Licenze FSF:
                                  La licenza è imposta da chi detiene il
      Licenza GPL                copyright sul software e la sua validità è
      Licenza LGPL               limitata dal diritto d'autore.
                                  Un singolo software può essere rilasciato con
      Licenza FDL
                                  più licenze differenti.
   ● Licenze OSI:                 I modi di accettazione di una licenza sono
                                  molteplici:
      Licenza Open Source
                                         ●Implicito nell'utilizzo del software.
      Licenza libera                    ●Durante l'installazione.
   ● Licenze Closed Source:
                                         ●Prima di scaricare il programma.
                                         ●All'apertura del supporto fisico.
      EULA


Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                             18
Licenze FSF
Quelle contenute in questo paragrafo sono
le licenze ideate e promosse dalla Free
Software Foundation (FSF) società
promotrice del progetto GNU.
Sua più importante licenza è, sicuramente, la GPL.
Le posizioni integraliste della FSF sono spesso non condivise dal
resto della comunità software ed infatti nascono spesso contrasti fra
le posizioni (forse più integraliste) di Richard Stallman e quelle più
morbide della comunità Linux.
“Non è la GPL ad aver reso famoso GNU/Linux, ma è Linux ad aver
reso presentabile la GPL, essendo dannatamente meno integralista
di quello che la FSF vuole.”
                                                  Linus Torvalds
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                         19
Licenze FSF
                  La GPL (General Public License), oggi alla sua terza
                  versione, fu scritta da Richard Stallman ed Eben
                  Moglen per distribuire i programmi creati
                  nell'ambito del Progetto GNU.
Essa assicura all'utente libertà di utilizzo, copia, modifica e
distribuzione. La GPL ha incontrato un gran successo fra gli autori di
software sin dalla sua creazione, ed è oggi la più diffusa licenza per il
software libero.
La GPL è persistente e propagativa.
  ● È persistente inquanto impone che con la redistribuzione vengano

    allegati la GPL stessa e il codice sorgente del software (copyleft).
  ● È propagativa poiché la distribuzione di software nato dall'unione

    di programmi con licenze GPL e non GPL avviene attraverso
    licenza GPL o non avviene affatto (strong copyleft).
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                        20
Licenze FSF
 LGPL: Lesser General Public Licence, studiata come compromesso
 tra la licenza GPL ed altre licenze non copyleft. Ha lo scopo di
 risultare appetibile alle aziende tutelando, però, la comunità del
 software libero. Stabilisce il copyleft sul singolo file sorgente e non
 sull'intero software, rendendo, così, possibile l'inclusione di librerie
 sotto licenza LGPL all'interno di software proprietario.
 FDL: Free Documentation License, è stata creata per distribuire la
 documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni
 copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con
 la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte
 in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato
 che faciliti successive modifiche. Wikipedia è la più grande raccolta
 di documentazione che utilizza questo tipo di licenza.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                        21
Licenze OSI
Risultano essere definizioni di licenza prodotte dalla fondazione Open
Source Initiative e basate sulle indicazioni date dal progetto Debian.
Open Source: Una licenza open source autorizza chiunque ad usare,
modificare, integrare, riprodurre, duplicare e distribuire un programma
(o qualsiasi lavoro tutelato dalle norme sul diritto d'autore), anche a
scopi commerciali. Il codice sorgente stesso deve essere disponibile
anche in una forma leggibile e comprensibile all'uomo.
Non ha scopo principale nella gratuità del software e per questo di
discosta dall'intransigenza della GPL.
Licenza Libera: licenza concessa dal detentore di un diritto d'autore,
con possibilità di ripubblicazione o riutilizzo dell'opera, poste alcune
condizioni. Presuppone la gratuità del riutilizzo ma non la gratuità al
consumatore finale. Comprende sia la GPL che le licenza Open
Source.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                      22
Licenze OSI
                               Open Source Definition


 L'Open Source Definition stabilisce i criteri percui una licenza sia
 dichiarata Open Source.
   ● Ridistribuzione libera.
   ● Codice sorgente incluso nel software licenziato.

   ● Concessione di modifica alle opere derivate.

   ● Integrità del codice sorgente.

   ● Nessuna discriminazione contro persone o gruppi.

   ● Nessuna discriminazione di settori della società e dello sviluppo.

   ● Distribuzione della licenza a tutti i destinatari della stessa.

   ● La licenza non dev'essere specifica di un prodotto.

   ● La licenza non deve contaminare altro software.

   ● La licenza deve essere indipendente dalla tecnologia.




Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                          23
Licenze Closed Source
 EULA: End User License Agreement è il contratto tra il fornitore di
 un programma software e l'utente finale. Tale contratto assegna la
 licenza d'uso del programma all'utente nei termini stabiliti dal
 contratto stesso. Si sottolinea che licenza è appunto una licenza d'uso
 e non una licenza di possesso del software stesso.
 La EULA in generale comprende la concessione di licenza, le
 limitazioni d'uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di
 responsabilità, le restrizioni all'esportazione.
 L'utente finale in genere prende visione dell'EULA all'apertura della
 confezione del software o all'atto dell'installazione.
 L'impossibilità da parte dell'utente finale di leggere le condizioni
 dell'EULA prima dell'acquisto del software ha posto le basi per la
 nascita di proteste di grande rilevanza.
Mazza Dario – Merlino Sebastiano                                      24

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  • 1. Mazza Dario Merlino Sebastiano Linux & Open Source Lezione UNO Startup
  • 2. “I programmi fanno parte della nostra cultura come le poesie o i brani musicali. Al contrario ci vogliono convincere che il software non sia un elemento di cultura ma solamente un prodotto, una scatoletta da comperare al supermercato. Va da sé che anche quot;comprare un programmaquot; non ha senso. Non si compera una poesia, si compera il libro dove è stampata, la poesia è dell'autore e i concetti espressi patrimonio dell'umanità.” Renzo Davoli a.k.a. rd235 Mazza Dario – Merlino Sebastiano 2
  • 3. Il Software Libero “L'espressione Software libero si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software.” Richard M. Stallman Il software libero: software rilasciato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue caratteristiche,si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione open source, incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice sorgente. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 3
  • 4. Il Software Libero Parlando di software libero ci riferiamo a quattro tipi di libertà per gli utenti dello stesso: ● Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0). ● Libertà di studiare come funziona il programma, e adattarlo alle proprie Richard Stallman enuncia le 4 libertà al convegno Wikimania 2005 necessità (libertà 1). ● Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2). ● Libertà di migliorare il programma, e distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L'accesso al sorgente è un prerequisito delle libertà 1 e 3. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 4
  • 5. Classificazione del Software È possibile individuare le seguenti tipologie di software: 1. Software semilibero: il software semilibero è software non libero in quanto distribuito col permesso di essere usato, copiato, distribuito e modificato(incluse le versioni distribuite con modifiche) senza scopo di lucro, solo dai privati. 2. Software proprietario: il software proprietario è quello che non è libero o semilibero. Il suo utilizzo, la ridistribuzione o la modifica sono proibiti, oppure richiedono un permesso, o sono sottoposti a vincoli. 3. Software Open Source: il termine quot;open sourcequot; software è usato da alcuni più o meno con lo stesso significato di software libero. In realtà si tratta di software libero sviluppato secondo le idee del movimento dell’Open Source (ben distinto dal movimento del software libero). Mazza Dario – Merlino Sebastiano 5
  • 6. Classificazione del Software 4. Software di pubblico dominio: il software di pubblico dominio è software privo di copyright. È un caso speciale: si tratta di software libero senza permesso d'autore. Questo implica la possibilità che alcune copie o versioni modificate non siano affatto libere. 5. Software con permesso d'autore (copyright): il software con permesso d'autore è software libero le cui modifiche possono essere distribuite solo con la stessa licenza del software originale. Questo significa che ogni copia del software, anche se modificata, deve essere software libero. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 6
  • 7. Classificazione del Software 6. Software con licenza GPL: la GPL (General Public License) è una licenza di software libero con permesso d'autore. La FSF (Free Software Foundation) la utilizza come licenza per la maggior parte del software GNU. 7. Software Freeware : il termine quot;freewarequot; non ha una definizione comunemente accettata, ma viene spesso utilizzato per pacchetti software che possono essere ridistribuiti ma non modificati (il loro codice sorgente non è disponibile). Non sono un esempio di software libero. 8. Software Shareware: lo shareware è software che dà la possibilità di ridistribuire copie, ma impone a chiunque continui ad usarne una copia di pagarne la licenza d'uso. 9. Software Commerciale: il software commerciale è software sviluppato allo scopo di guadagnare dal suo uso. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 7
  • 8. Il Progetto GNU Il progetto GNU (Gnu's Not Unix) nasce nel 1984 da un’idea di Richard Stallman. Egli iniziò la sua carriera al MIT, dove lavorava in un gruppo che utilizzava esclusivamente software libero. In quel periodo, accadeva già che le società di computer distribuissero software libero e i programmatori erano liberi di cooperare per lo sviluppo di nuovo software. Entro gli anni '80, però, quasi tutto il software divenne proprietario, e questo impedì la cooperazione degli utenti. Stallman allora diede vita al progetto GNU (scrivendo manifesto GNU) per rendere possibile la libera cooperazione nella comunità informatica, rimuovendo gli ostacoli imposti dall’uso del software proprietario. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un sistema di software libero compatibile con Unix. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 8
  • 9. Il Progetto GNU A supporto del Progetto GNU fu creata la Free Software Foundation (FSF). Essa opera promovendo lo sviluppo e l'uso del software libero in tutte le aree dell'informatica. La Free Software Foundation si concentra sullo sviluppo di nuovo software libero, inserendolo in un sistema coerente che possa eliminare il bisogno di utilizzare software proprietario. Così come un insegnante non deve pagare per spiegare il teorema di Pitagora, alla stessa maniera non pagherà uno studente che vorrà utilizzarlo. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 9
  • 10. Il Progetto GNU Estratto dal saggio “Verso un'etica del Software” apparso su “Il Giornale dell'Ingegnere” “Come ciascuno può leggere quello che da altri è stato scritto e rielaborare le idee ivi contenute, come ciascuno può utilizzare le dimostrazioni di matematica e le teorie di fisica per i propri scopi, allo stesso modo ognuno dovrebbe essere autorizzato a leggere e rielaborare i programmi esistenti, perché il patrimonio ‘culturale’ informatico possa accrescersi a beneficio di tutti gli utenti di calcolatori e, più in generale, per un utilizzo proficuo della tecnologia attualequot;. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 10
  • 11. Perché è meglio pensare Open Source? Quando si discute di applicabilità del free software alla didattica e del suo uso nel mondo della scuola è utile distinguere due aspetti, ovvero l’uso del free software per insegnare informatica e l’uso dello stesso come piattaforma per l’insegnamento di altre discipline. Nel primo caso l’esistenza di sistemi software di base di cui si possa analizzare e modificare il sorgente è sicuramente molto utile a chi voglia insegnare gli aspetti più tecnici dell’informatica. Nel secondo caso la situazione è molto diversa, si potrebbero non trovare sostanziali differenze sul software, ma vi sono altri aspetti da tenere in considerazione. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 11
  • 12. Perché è meglio pensare Open Source? Motivi Didattici ● Lo studente è più consapevole di ciò che fa, di quali sono le modalità di funzionamento di comandi e procedure, di qual è la struttura del software. ● La disponibilità del sorgente e le quattro libertà permettono al docente ed allo studente di “metterci le mani”, apportando modifiche funzionali alle proprie esigenze. ● Favorisce la crescita autonoma dell’allievo. ● Gli studenti possono portare lo strumento a casa. ● La documentazione è ricca e facilmente reperibile. ● Considerando l'utilizzo di un sistema Linux, esso dispone sia di interfaccia grafica che è utile per utenti “non professionali”(basso livello di alfabetizzazione informatica) che di interfaccia a carattere, più funzionale per utenti “professionali” (alto livello di alfabetizzazione informatica). Mazza Dario – Merlino Sebastiano 12
  • 13. Perché è meglio pensare Open Source? Motivi Economici ● Il costo rilevante delle licenze d'uso di software proprietario. ● La scarsità (sopratutto nel nostro Stato) di fondi per la scuola e per l'istruzione in generale. ● Utilizzo di macchine datate o obsolete. Lascia a noi la possibilità di decidere il momento in cui cambieremo il nostro hardware, rendendoci indipendenti dalle imposizioni indirette dei produttori di software proprietario. ● Assistenza tecnica pressoché gratuita ottenibile attraverso Internet. Ogni problema può essere risolto chiedendo aiuto sul Web. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 13
  • 14. Perché è meglio pensare Open Source? Motivi Etici ● Educazione alla legalità. Esso educa infatti alla conoscenza ed al rispetto delle licenze combattendo l'abitudine assunta da molti utenti di violare le leggi sul copyright. ● Libertà economica che influisce sul punto precedente abbassando (o annullando) il costo delle licenze. ● Libertà di insegnamento ed autonomia didattica ripulendo almeno l'ambiente scolastico dal monopolio software di alcune case produttrici. ● Rispetto di criteri di uguaglianza ed equità. Qualunque utente, su qualunque piattaforma hardware e appartenente a qualunque strato della società, potrà avere accesso al software. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 14
  • 15. Perché è meglio pensare Open Source? Motivi Tecnici ● Affidabilità. ● Sicurezza. ● Rapido sviluppo di nuove soluzioni. ● Varietà di sviluppi. ● Produzione di esperienze. Tutti dipendenti dalla possibilità di osservare e studiare il software, caratteristica che permette di scoprire facilmente bugs o fori nella sicurezza. Una tale libertà aiuta, inoltre, a sviluppare rapidamente nuovi sistemi per la risoluzione dei problemi essendo possibile l'osservazione del sorgente da molti programmatori in giro per il mondo che potrebbero anche pervenire a soluzioni differenti. La possibilità di osservare il codice, sprona anche gli utenti a sperimentare permettendo lo sviluppo attivo di potenziali programmatori. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 15
  • 16. L'Open Source in Italia e nel Mondo Il software libero e' molto piu' diffuso di quanto la gente pensi, solo che non se ne puo' parlare. Il 70% dei server web nel mondo sono di tipo LAMP, ossia utilizzano software quali: Linux, Apache, MySQL ed un linguaggio di scripting fra PHP, Perl e Python; tutti Open Source. L'Italia è il quarto paese al mondo (seguendo Francia, Germania e Stati Uniti) come numero di sviluppatori di Software libero. In proporzione alla popolazione abbiamo molti più sviluppatori degli Stati Uniti. L'Europa risulta all'avanguardia, in questo senso, rispetto agli Stati Uniti; in Europa (al CERN) è nato il Web ed in Finlandia fu inventato Linux. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 16
  • 17. L'Open Source in Italia e nel Mondo In qualche modo, tutti siamo utenti Linux e Open Source. Secondo Jim Zemlin, a capo della Linux Foundation, nel mondo moderno ogni singola persona, ogni giorno usa software Open Source. Chiunque faccia ricerca attraverso Google, telefoni, utilizzi infrastrutture per la telecomunicazione, nuovi televisori, nuove macchine digitali, telefoni attraverso cellulari moderni, entri in Facebook, compri un netbook, prelevi attraverso uno sportello ATM, giochi con la PlayStation 3 utilizza sistemi Open Source e soprattutto Linux (e la lista potrebbe continuare). Sarebbe opportuno chiedersi chi non sia utente GNU/Linux. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 17
  • 18. Le Licenze d'uso La licenza in ambito informatico è l'insieme delle condizioni che può accompagnare un prodotto software. Tale documento specifica le modalità con cui l'utente può usare tale prodotto, garantendo dei diritti ed imponendo obblighi. Ritroviamo vari tipi di licenza: ● Licenze FSF: La licenza è imposta da chi detiene il  Licenza GPL copyright sul software e la sua validità è  Licenza LGPL limitata dal diritto d'autore. Un singolo software può essere rilasciato con  Licenza FDL più licenze differenti. ● Licenze OSI: I modi di accettazione di una licenza sono molteplici:  Licenza Open Source ●Implicito nell'utilizzo del software.  Licenza libera ●Durante l'installazione. ● Licenze Closed Source: ●Prima di scaricare il programma. ●All'apertura del supporto fisico.  EULA Mazza Dario – Merlino Sebastiano 18
  • 19. Licenze FSF Quelle contenute in questo paragrafo sono le licenze ideate e promosse dalla Free Software Foundation (FSF) società promotrice del progetto GNU. Sua più importante licenza è, sicuramente, la GPL. Le posizioni integraliste della FSF sono spesso non condivise dal resto della comunità software ed infatti nascono spesso contrasti fra le posizioni (forse più integraliste) di Richard Stallman e quelle più morbide della comunità Linux. “Non è la GPL ad aver reso famoso GNU/Linux, ma è Linux ad aver reso presentabile la GPL, essendo dannatamente meno integralista di quello che la FSF vuole.” Linus Torvalds Mazza Dario – Merlino Sebastiano 19
  • 20. Licenze FSF La GPL (General Public License), oggi alla sua terza versione, fu scritta da Richard Stallman ed Eben Moglen per distribuire i programmi creati nell'ambito del Progetto GNU. Essa assicura all'utente libertà di utilizzo, copia, modifica e distribuzione. La GPL ha incontrato un gran successo fra gli autori di software sin dalla sua creazione, ed è oggi la più diffusa licenza per il software libero. La GPL è persistente e propagativa. ● È persistente inquanto impone che con la redistribuzione vengano allegati la GPL stessa e il codice sorgente del software (copyleft). ● È propagativa poiché la distribuzione di software nato dall'unione di programmi con licenze GPL e non GPL avviene attraverso licenza GPL o non avviene affatto (strong copyleft). Mazza Dario – Merlino Sebastiano 20
  • 21. Licenze FSF LGPL: Lesser General Public Licence, studiata come compromesso tra la licenza GPL ed altre licenze non copyleft. Ha lo scopo di risultare appetibile alle aziende tutelando, però, la comunità del software libero. Stabilisce il copyleft sul singolo file sorgente e non sull'intero software, rendendo, così, possibile l'inclusione di librerie sotto licenza LGPL all'interno di software proprietario. FDL: Free Documentation License, è stata creata per distribuire la documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche. Wikipedia è la più grande raccolta di documentazione che utilizza questo tipo di licenza. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 21
  • 22. Licenze OSI Risultano essere definizioni di licenza prodotte dalla fondazione Open Source Initiative e basate sulle indicazioni date dal progetto Debian. Open Source: Una licenza open source autorizza chiunque ad usare, modificare, integrare, riprodurre, duplicare e distribuire un programma (o qualsiasi lavoro tutelato dalle norme sul diritto d'autore), anche a scopi commerciali. Il codice sorgente stesso deve essere disponibile anche in una forma leggibile e comprensibile all'uomo. Non ha scopo principale nella gratuità del software e per questo di discosta dall'intransigenza della GPL. Licenza Libera: licenza concessa dal detentore di un diritto d'autore, con possibilità di ripubblicazione o riutilizzo dell'opera, poste alcune condizioni. Presuppone la gratuità del riutilizzo ma non la gratuità al consumatore finale. Comprende sia la GPL che le licenza Open Source. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 22
  • 23. Licenze OSI Open Source Definition L'Open Source Definition stabilisce i criteri percui una licenza sia dichiarata Open Source. ● Ridistribuzione libera. ● Codice sorgente incluso nel software licenziato. ● Concessione di modifica alle opere derivate. ● Integrità del codice sorgente. ● Nessuna discriminazione contro persone o gruppi. ● Nessuna discriminazione di settori della società e dello sviluppo. ● Distribuzione della licenza a tutti i destinatari della stessa. ● La licenza non dev'essere specifica di un prodotto. ● La licenza non deve contaminare altro software. ● La licenza deve essere indipendente dalla tecnologia. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 23
  • 24. Licenze Closed Source EULA: End User License Agreement è il contratto tra il fornitore di un programma software e l'utente finale. Tale contratto assegna la licenza d'uso del programma all'utente nei termini stabiliti dal contratto stesso. Si sottolinea che licenza è appunto una licenza d'uso e non una licenza di possesso del software stesso. La EULA in generale comprende la concessione di licenza, le limitazioni d'uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di responsabilità, le restrizioni all'esportazione. L'utente finale in genere prende visione dell'EULA all'apertura della confezione del software o all'atto dell'installazione. L'impossibilità da parte dell'utente finale di leggere le condizioni dell'EULA prima dell'acquisto del software ha posto le basi per la nascita di proteste di grande rilevanza. Mazza Dario – Merlino Sebastiano 24