1. ORGANISMO ANIMATO (DI
SOLITO ARTROPODE) CHE
DOPO AVER ASSUNTO I
MICRORGANISMI DALLA
SORGENTE DI INFEZIONE, LI
INOCULA NELL’OSPITE
VETTORE
PERSONA, ANIMALE O AMBIENTE IN
CUI NORMALMENTE UN AGENTE
INFETTIVO VIVE, DA CUI TRAE LA SUA
SOPRAVVIVENZA E DOVE SI
RIPRODUCE IN MODO DA POTER
ESSERE POTENZIALMENTE
TRASMESSO AD UN OSPITE
RECETTIVO
SERBATOIO
Malattie Trasmesse da Zanzare
5. • Periodo di incubazione:
• In media 10-20 giorni
• 7-14 gg per P.falciparum,
• 8-14 gg. per P.ovale e P.vivax
• 7-30 gg o più per P.malariae
6. Contagiosità:
I pazienti non trattati possono rimanere
infettanti per 1 anno, nel caso di P.falciparum,
1-2 anni nel caso di P.vivax e fino a 3 anni nel caso
di P.malariae
L’anofele rimane contagiosa per tutta la vita
7. Più del 90% dei casi di
malaria e la grande
maggioranza dei decessi
si verifica in Africa
tropicale
World Health Organization. Malaria 1982-1997. Weekly Epidemiological Record 1999
Epidemiologia
STATUS GLOBALE
A rischio: oltre il 40% della popolazione globale (vivono in
zone endemiche)
Casi Clinici: 300-500 milioni annualmente
Casi letali: 1.5-2.0 milioni annualmente (la maggior parte di
questi casi si verifica nei bambini sotto i 5 anni e nelle donne
in gravidanza)
8. Epidemiologia in Europa
Malaria autoctona
Casi sporadici sono stati registrati anche in
Kazakistan, Kirghizistan, Federazione
Russa, Uzbekistan, Moldavia, Bulgaria,
Grecia e Italia.
Malaria nella Regione Europea dell'OMS-Euro Surveill 2001;6(4):61-65
9. Epidemiologia in Europa
Malaria di importazione
• Tra i Paesi dell’U.E. è la malaria di importazione la
più temibile.
• Negli ultimi 30 anni 51 Paesi Europei hanno fatto
contare 230.000 casi (il 50% tra il 1990 e il 2000)
• Il 90% riguarda l’Est Europa
• Dal 1974 è in crescita inesorabile la prevalenza di
P.falciparum (69,9%)
11. Sistema di Sorveglianza
E’ inclusa tra le malattie infettive di classe III e come tale soggetta a
denuncia obbligatoria.
Le ASL notificano i casi all’Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi
Internazionale, della Direzione Generale della Prevenzione del Ministero
della Salute (MS)*.
La notifica viene effettuata attraverso l’invio della scheda epidemiologica
(modello 15) e dei preparati emoscopici relativi ad ogni caso.
I vetrini vengono poi inviati all’ISS, Dipartimento Malattie Infettive
Parassitarie e Immunomediate (MIPI), Reparto Malattie trasmesse da
Vettori e Sanità Internazionale, per la conferma di diagnosi.
Annualmente il MS e l’ISS effettuano l’elaborazione dei dati epidemiologici
relativi ai casi confermati.
12. Strategie di profilassi
1. Bonifica ambientale
2. Comportamento antipuntura
3. Chemioprofilassi
(raccomandazioni specifiche
per livello di rischio)
4. Vaccinoprofilassi
13. Chemioprofilassi: raccomandazioni specifiche
per i viaggiatori
• L’OMS ha diviso le aree endemiche in 4 zone a cui è
necessario applicare 4 gradi di protezione:
Rischio malarico Tipo di prevenzione
Tipo I Rischio di trasmissione malarica molto
limitato
Solo prevenzione delle
punture di insetto
Tipo II Rischio di P.vivax o di P.falciparum
pienamente sensibile alla clorochina
Prevenzione delle punture di
insetto più chemioprofilassi
con clorochina
Tipo III Rischio di trasmissione malarica e
resistenza emergente alla clorochina
Prevenzione delle punture di
insetto più chemioprofilassi
con l’associazione clorochina-
proguanil
Tipo IV Alto rischio di malaria falciparum più
farmaco resistenza o rischio
moderato/basso di malaria falciparum e
farmaco-resistenza molto elevata
Prevenzione delle punture di
insetto più o meflochina o
doxiciclina o malarone
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14. • La preparazione di vaccini antimalarici ha avuto
notevole impulso da quando è possibile allestire
colture continue in vitro di P.falciparum
• Sono in fase di studio:
Vaccini pre-eritrocitari (contro gli sporozoiti)
Vaccini eritrocitari (contro i merozoiti)
Vaccini contro le forme sessuate (gametociti)
Vaccinoprofilassi