Giulia Pascuzzi – Coach & Business Leader – Parlare di diversità è davvero in...
Scheda riassuntiva ricerca OTTIMOBILITY PMI padovane
1. OTTIMOBILITY PMI PADOVANE
“COME VADO AL LAVORO”
INDAGINE PER MIGLIORARE L’ACESSIBILITÀ DELLE IMPRESE
1. Inquadramento e scopo generale del progetto
Il progetto nasce dalle esigenze di CONFSERVIZI VENETO di essere sul mercato della mobilità un punto di
riferimento per il territorio. Nello specifico per offrire servizi per la mobilità ed il trasporto di persone
innovativi. Per questo motivo il progetto si concretizza con la realizzazione di un’indagine, rivolta alle
imprese locali, per comprendere al meglio le esigenze di mobilità.
Grazie al contributo della CCIAA provinciale e al coinvolgimento di Unindustria, il progetto ha potuto
svolgersi senza particolari imprevisti e le risposte delle aziende non sono mancate.
Il progetto si è sviluppato sull’asse Padova – Piove di Sacco, coinvolgendo tutte le aziende con più di 20
addetti con sede nei comuni della Saccisica a nella parte Sud-Est del comune di Padova.
2. Obiettivi specifici di progetto
Gli obiettivi investigati dall’indagine mirano da un lato a migliorare le condizioni di accessibilità delle stesse
imprese e dall’altro a favorire scelte di trasporto sostenibili come ulteriore elemento di promozione e
marketing.
Rilevare, in termini precisi e secondo le corrette priorità, le esigenze delle imprese in materia di
mobilità delle persone.
Stabilire le tipologie di servizio che le imprese percepiscono come prioritarie e mettere le aziende
del sistema Confservizi in grado di adeguare la propria offerta;
Comunicare al sistema delle imprese che, sul fronte della riduzione dei costi di mobilità, vi sono
spazi concreti di intervento;
Conoscere la reale situazione dei servizi connessi alla mobilità, offerti dalle aziende ai propri
dipendenti.
3. Individuazione dell’area di indagine
L’indagine è stata rivolta alle imprese con più di 20 addetti dipendenti con sede legale nei seguenti comuni:
Arzergrande, Brugine, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Padova (la zona Sud-Est), Piove di Sacco, Pontelongo,
Sant'Angelo di Piove di Sacco e Saonara.
Come universo è stato considerato l’elenco pubblicato dalla CCIAA sulla Collana “Rapporti” N. 524: “Le
maggiori imprese della provincia di Padova per addetti e fatturato” edito dal Servizio Studi CCIAA di Padova
lo scorso maggio 2010.
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2. La tabella sottostante riporta il numero di aziende coinvolte suddiviso per comune e per CAP nel Comune di
Padova.
Comune Numero aziende
Padova 280
35124 3
35126 3
35127 127
35128 12
35129 103
35131 32
Arzergrande 7
Brugine 8
Codevigo 7
Correzzola 1
Legnaro 12
Piove di Sacco 37
Polverara 2
Pontelongo 2
Sant'Angelo di Piove di Sacco 9
Saonara 20
Totale complessivo 385
Il target di progetto riguarda quindi una popolazione di circa 400 imprese: 280 con sede legale nel comune
di Padova e 105 nella Saccisica.
4. I risultati ottenuti
Le aziende che complessivamente hanno risposto alle domande sono 59 che sul totale delle 385 coinvolte
corrisponde al 15,3%; un livello soddisfacente considerando il periodo prenatalizio.
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3. I risultati sono stato classificato per: numero di addetti, localizzazione territoriale, numero di unità locali e
numero di operai/impiegati. Questo ha permesso una migliore comprensione delle risposte andando a
riferirle a situazioni aziendali simili.
Figura 1: In relazione alle sfide della competitività la sua impresa ritiene che il tema dei costi di mobilità (di persone,
non di merci) e di accesso all’impresa sia:
Il tema dei costi di mobilità e di accesso all’impresa assume una certa rilevanza per più della metà delle
aziende. Le aziende più grandi e distribuite nel territorio, ritengono che il tema dei costi di mobilità delle
persone sia un tema che quantomeno meriti attenzione e richieda delle appropriate soluzioni. Una leggera
differenza si rileva anche confrontando i due territori. Le aziende di Padova considerano il tema importante
(circa il 20%), mentre la percentuale per le aziende del Piovese si abbassa all’ 8,7%.
Figura 2: Quali tra i seguenti servizi inerenti la mobilità potrebbero interessare alla sua impresa?
Gli elementi che appaiono più importanti interessando poco meno di una impresa su tre sono: l’attivazione
di convenzioni per gli abbonamenti dei dipendenti con gli operatori del TPL, il controllo dei costi di viaggio
prodotti da collaboratori/agenti e la minimizzazione dei costi della flotta aziendale. L’opzione Travel
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4. planner, è risultata quella con il tasso di risposta mancante più alta, segno evidente che questa soluzione
non è nota al 20% circa dei rispondenti. Per finire l’attivazione e gestione di navette e l’assistenza
informativa, raccolgono più del 20% delle risposte anche se l’assistenza informativa appare più forte, dato
che circa il 40% dei rispondenti ritiene “abbastanza” interessante ricevere informazioni sui servizi inerenti la
mobilità.
Figura 3: Quanto riterrebbe opportuno investire per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi di
mobilità ed all’ottimizzazione dell’accessibilità, nel caso si dimostrassero efficaci ?
L’investimento per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi di mobilità non sembra essere una
priorità per le aziende rispondenti infatti circa il 65% non risponde a questa domanda.
Tra i rispondenti la scelta cade per la maggior parte su investimenti di ridotta entità (5€/dipendente/mese).
Tale risposta probabilmente è anche condizionata dal momento contingente che la nostra economia sta
attraversando e quindi venga valutato come non prioritario.
Figura 4: Attività di Mobility Management
Quasi la totalità dei rispondenti ha dichiarato di non aver avviato attività di Mobility Management. La
maggior parte delle aziende che si è mossa in questa direzione ha un numero di addetti maggiore di 50.
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5. Figura 5: Facilitazioni per l’uso dei servizi di trasporto pubblico
Il quadro che emerge nel campo delle facilitazioni per l’uso del trasporto pubblico è molto limitato con solo
poche aziende attive in questo ambito.
5. Prospettive per il futuro
L’analisi compiuta permette di fare alcune considerazioni relative alle attività di mobilità delle aziende:
• Le aziende considerano rilevante, ma non essenziale il tema dei costi della mobilità dei propri
addetti.
• Risultano aperte a nuove iniziative nel campo della mobilità richiedendo la fornitura dei servizi da
parte di terzi e non pensano di organizzarlo in proprio.
• Sono disposte a prevedere un budget di spesa mensile per ogni addetto per queste attività anche
se di entità ridotta.
• Le aziende nel padovano con più di 20 addetti sono circa 1700 si rileva una disponibilità del 33,9% a
investire delle risorse per attivare servizi finalizzati alla minimizzazione dei costi, raggiungendo una
disponibilità potenziale di circa 1 milione di euro.
• Vengono richieste attività legate ai servizi di trasporto pubblico, settore attualmente carente di
proposte.
• Le imprese si dicono interessate a ricevere assistenza informativa sui temi della mobilità,
sottolineando la presenza di lacune da colmare.
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