160 2016 vademecum terremoto ed emergenze in famiglia
Pericolosità Sismica in Valdera by Carlo Meletti - INGV
1. Unione dei Comuni della Valdera
Rischio sismico: cosa è, come si valuta, come si previene
Pontedera – 20 aprile 2012
Carlo Meletti
Pericolosità sismica in Valdera:
quadro delle conoscenze e
prospettive
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Via della Faggiola, 32 – Pisa
carlo.meletti@pi.ingv.it
2. Quando
si
parla
di
terremoti,
soprattutto
dopo
l’accadimento del terremoto dell’Abruzzo del 2009, subito
la discussione si sposta sull’eterno dibattito tra previsione
e prevenzione.
prevenzione
Previsione stima “precisa” di dove, quanto grande e
quando avverrà un terremoto per dare l’allarme
Prevenzione serie di attività tendenti a ridurre gli effetti
dei prossimi terremoti
3. Perché una previsione sia efficace deve indicare con un
anticipo tale da consentire di dare l'allarme, dove avverrà
un terremoto e quanto sarà grande.
La previsione richiede inoltre una notevole organizzazione
governativa e amministrativa e una buona cultura di massa
sul fenomeno terremoto.
Terremoto
Sì
Sì
Previsione
No
No
4. Gli aspetti negativi di una previsione sismica (verificata
o meno) possono comportare effetti più gravi di quelli
prodotti dal terremoto:
stress e panico generalizzato,
incidenti durante l'evacuazione di locali,
incidenti automobilistici,
blocco dei servizi pubblici,
ecc.
A lungo termine:
riduzione del valore della proprietà,
delle attività produttive e turistiche,
assenza di investimenti pubblici e privati
6. Abruzzo 2009, i numeri dell’emergenza
Popolazione assistita
35.238
(agg. settembre 2011)
13.376
piano C.a.s.e.
12.192
ricevono il contributo di autonoma sistemazione
639
in strutture ricettive (alberghi)
177
nella Caserma della guardia di Finanza di L’Aquila
La crisi
352.000
ore di cassa integrazione a luglio 2011, equivalenti a
2.000 lavoratori in cassa
1.300
lavoratori in mobilità
4.000
ricevono l’indennità di disoccupazione
7.000
disoccupati hanno smesso di cercare lavoro
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/21/dei-partiti-non-ci-fidiamo-piu-gli-aquilani-lanciano-una-coalizione-della-societa-civile/165171/
7. Comuni classificati
sismici dal 1984 in poi
e località che hanno
subito un
danneggiamento dopo
il 1980
Deficit PGA e danni
http://www.mi.ingv.it
37. Attraverso quali strumenti si fa la
prevenzione:
educazione della popolazione;
il monitoraggio;
valutazione della pericolosità sismica;
la microzonazione;
riduzione del rischio;
adeguamento dell’esistente;
progettazione antisismica del nuovo.
La prevenzione
38. Rete Sismica
Nazionale Italiana
Quasi 250 stazioni
collegate in tempo
reale con la sede di
Roma consentono la
localizzazione dei
terremoti in pochi
minuti.
Reste Sismica Nazionale Centralizzata
http://www.ingv.it
39. Cosa si intende per pericolosità sismica
La pericolosità sismica
40. Pericolosità: “stima dello scuotimento del suolo previsto in un certo sito
durante un dato periodo di tempo a causa di terremoti”
Metodi probabilistici:
integrazione degli effetti legati a
tutti i terremoti potenziali
delle varie sorgenti ritenute in
grado di influenzare un sito, con
l’incertezza e le ipotesi
alternative
46. Cos’è il rischio sismico
PERICOLOSITA’
probabilità di
osservare un certo
valore di
scuotimento
(accelerazione,
intensità, ecc.) in
un fissato periodo
di tempo
Il rischio sismico
VULNERABILITA
’
X
propensione di un
oggetto (edificio,
sistema
complesso, ecc.) a
subire danni o
alterazioni a
seguito del
terremoto
ESPOSIZIONE
X
RISCHIO
quantità e qualità
dei beni (persone,
edifici, fabbriche,
strade,...) esposti
al pericolo
terremoto
probabilità di
osservare un certo
livello di danno o
una certa perdita
di funzionamento
=
47. Il rischio in Italia: danni attesi
http://www.serviziosismico.it
48. Il rischio in Italia: popolazione coinvolta
http://www.serviziosismico.it
49.
50.
51.
52. La normativa sismica è stata sempre aggiornata solo
dopo un terremoto fino al 1974
1900
1909
1950
1916 1927 1935
2000
1962 1976
1981
1996
2003 2006
1984
Terremoti
Modifiche alla normativa
La difesa dai terremoti in Italia
Modifiche alle zone sismiche
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55. • Nel 2002 il terremoto di S. Giuliano colpì un’area che non era
stata inclusa nella zonazione sismica
Classificazione 1984
Il terremoto di S. Giuliano di Puglia
Proposta 1998
(non adottata)
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56. Ordinanza PCM n.3274 (G.U. 8/5/2003)
Primi elementi in materia di criteri generali per la
classificazione sismica del territorio nazionale e di normative
tecniche per le costruzioni in zona sismica
Allegati:
- Criteri per l’individuazione delle zone sismiche – Individuazione, formazione e
aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone
- Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l’adeguamento sismico degli
edifici
- Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di sostegno
dei terreni
- Norme tecniche per il progetto sismico di ponti
58. MPS04
Mappa di pericolosità
sismica di riferimento per il
territorio nazionale.
Accelerazione attesa con
una probabilità di
eccedenza del 10% in 50
anni su suolo roccioso.
70. Conclusioni
Pericolosità sismica e normativa antisismica sono un punto
di arrivo?
NO!
Rappresentano la stato dell’arte della conoscenza,
dell’accadimento di terremoti e delle norme costruttive.
E’ quanto di meglio sa proporre la comunità scientifica.
A questo elevato grado di conoscenza deve seguire una
serie di interventi per la riduzione del rischio sismico:
analisi di microzonazione sismica
interventi sugli edifici pubblici
incentivi per gli interventi dei privati
ecc…
Questo è però compito di chi amministra la cosa pubblica