2. I primi uomini si nutrivano in
modo molto frugale cibandosi di
frutta, radici e carne cruda, col
passare del tempo l’uomo
diventò pastore e poi
agricoltore. Imparò ad
accendere il fuoco e cominciò
ad arrostire le carni e ad
abbrustolire i semi e le bacche.
Le carni o i semi erano cotti
direttamente sulla brace o sulla
cenere e arrostiti su pietre
riscaldate.
3. Una vera rivoluzione
alimentare si ebbe con
l’avvento della pastorizia e
dell’agricoltura. Infatti con
l’allevamento del bestiame
e la coltivazione dei
vegetali, l’uomo ebbe
finalmente a disposizione
una riserva sicura di cibo.
4. Le specie animali addomesticate
per l’alimentazione furono
inizialmente le pecore e le
capre, poi i bovini e gli equini.
Tra le specie vegetali
commestibili, che crescevano
spontaneamente, l’uomo
selezionò quelle più nutrienti e in
primo luogo i cereali, soprattutto
orzo e miglio.
5. La nascita dell’agricoltura
e l’allevamento del
bestiame portarono
così alla comparsa dei
latticini e dei
cereali, come
l’avena, l’orzo, il
miglio, il farro e il
frumento.
6. Attraverso la
frantumazione dei
cereali iniziò la
preparazione di
primitive focacce
cotte su pietre
riscaldate. Ebbe poi
inizio la coltivazione
del frumento.
7. La scoperta della terra
cotta consentì la
costruzione dei primi
contenitori in grado di
resistere alla fiamma viva.
Il passaggio poi alla
cottura di alimenti
nell’acqua fu veloce, da
qui la nascita delle prime
“zuppe”, brodi a base di
cereali, carni e legumi.