2. ●Lo sport per i più piccoli
●Il periodo dell'adolescenza
●L'attività fisica tra gli adulti
●La salute per gli anziani
●Il movimento
3. Il movimento
L'idea che abbiamo oggi di
attività fisica è legata allo stile
di vita attuale. Per l'uomo
primitivo l'attività fisica era una
necessità legata alla
sopravvivenza.
4. La stessa necessità è venuta meno con il passare del tempo e
con lo sviluppo di nuove tecnologie, fino ad arrivare al
giorno d'oggi.
L'attività fisica è diventata un atto totalmente
volontario, avente come scopi quelle che prima erano
conseguenze: il benessere fisiologico e psicofisico.
5. Il raggiungimento del
benessere psicofisico
non è certo lo scopo
che accomuna tutti
coloro che praticano
attività fisica. Gli
scopi si evolvono
con la psiche della
persona.
6. LO SPORT PER I PIU' PICCOLI
Nell'infanzia l'attività fisica del
bambino è fortemente influenzata
dall'impronta educativa e dalla
disponibilità dei genitori ad insegnare
i valori dello sport e mettere a
disposizione le proprie risorse.
Crescendo il bambino, a fianco alla
figura centrale dei genitori, farà
subentrare quella degli amici, ed in
senso lato, la società.
7. Fino ai due anni il bambino non ancora piena
coscienza di se, infatti si identifica
principalmente con la figura della madre.
Dopo i due anni il bambino comincia
conoscere se stesso e il mondo circostante, ma
i genitori, e più specificatamente la madre,
rimangono comunque figure centrali per lui.
In questa fase l'attività fisica si configura con
il gioco e ha come obbiettivo lo sviluppo delle
sensazioni.
8. Uno sport molto praticato e utile in questo
campo è per esempio il nuoto, che può essere
praticato fin dai bambini più piccoli e aiuta
molto lo sviluppo.
9. L'adolescenza
I più tipici comportamenti adolescenziali,
come per esempio il bisogno di autonomia e il
distacco dalla figura genitoriale, si presenta già
intorno ai 9/10 anni.
In questa fase della crescita si consolida e si
definisce la personalità dell'individuo che
tende a dare molta più importanza alla società
e alle amicizie rispetto all'ambito famigliare.
10. IL VALORE DELL'AMICIZIA
Comincia a delinearsi proprio nel periodo
dell'adolescenza l'importanza dell'amicizia
nello sport, il contatto umano. L'amicizia è
molto importante e influenza tutte le fasce di
età, a cominciare dai bambini fino agli anziani.
11. Diversi sono gli aspetti dello sport che hanno a che fare con
l'amicizia.
1. inanzi tutto lo sport porta la gente a stare insieme, a
comunicare e a incontrarsi davvero.
Aspetto che non è da sottovalutare, specie nella società in cui
viviamo, dove le relazioni diventano sempre più virtuali, come
ad esempio su facebook.
Secondo alcuni esperti questi social network stanno causando
dei disturbi psichiatrici che ha come conseguenza, tra le altre,
l'isolamento sociale.
12. 2. lo sport da anche un valido contributo alla creazione di una
società basata su fiducia e rispetto, proprio per i valori che
trasmette.
3. se si pensa alle olimpiadi lo sport è, ed è stato, uno
strumento di riconciliazione.
13. LE DIVERSE SCELTE
DELL'ASOLESCENZA
Tra gli adolescenti di oggi i fattori
che possono portare verso un'attività sportiva
possono essere di due tipi:
-la continuazione di una passione sportiva, che può
diventare anche a livello agonistico
-attività fisica libera
14. L'agonismo
Nel caso in cui il bambino, già nell'infanzia, sia stato
indirizzato a uno sport di tipo agonistico dai genitori, è
facile che questo tipo di attività continui e si consolidi nel
corso dell'adolescenza.
15. Per esempio, attività sportive come il nuoto, o lo sci nelle
nostre zone è facile che vengano intraprese a livello agonistico.
E ugualmente il calcio per i maschi e la danza per le ragazze
vengono continuate anche nella fase dell'adolescenza.
16. Molte volte succede che i bambini, obbligati dai genitori,
inizino a praticare sport a livello agonistico senza volerlo
veramente. Dedicano molte ore all’ allenamento, alla
preparazione atletica, conducono una vita sana,
trascorrono il week-end in giro per tornei o gare e sentono
molto lo stress provocato dai genitori, desiderosi che il
proprio figlio vinca a tutti i costi. In questo modo viene a
crearsi un rapporto sbagliato tra giocatore e sport. Il
ragazzo, infatti, non si diverte a giocare ma lo sente come
un peso e, una volta cresciuto abbastanza per poter
decidere, smette.
17. Sport come divertimento
Probabilmente è più facile ritrovare la passione nei
“ giocatori liberi” , cioè coloro che amano lo sport per
com’ è e lo praticano per puro piacere, senza essere
costretti. Coloro che praticano sport nel tempo libero per
il piacere di stare con gli amici e per il proprio
benessere.
18. L'attività fisica tra gli adulti
Raggiungendo l'età adulta, fisicamente e
psicologicamente, se gli impegni quotidiani lo
permettono, lo scopo principale dello sport diventa il
mantenimento della forma fisica e l'attività sportiva
diventa un alleato fondamentale per la salute.
19. Negli ultimi anni si sono diffusi corsi in palestra, adatti alle
esigenze degli adulti. Per esempio il pilates, lo yoga,
zumba, gag...
E questi corsi si rivelano oltre che utili anche coinvolgenti,
sia perché si forma un gruppo di persone, sia perché si
lavora a ritmo di musica e con un insegnante che rende
l'attività divertente e allo stesso tempo professionale.
20. Gli anziani
L'attività fisica si rivela importante anche per
gli anziani, perdendo le finalità estetiche che
invece caratterizzano la fascia
adolescenziale/adulta, e assumendo come fini
il benessere psicofisico e il mantenimento di
un corpo in salute.
21. Soprattutto nelle case di riposo
e negli ospizi si cerca di
coinvolgere gli anziani in attività
motorie, naturalmente moderate,
e possibilmente all'aria aperta,
come passeggiate e esercizi
semplici per mantenere
l'organismo sveglio e attivo.
22. Intervento di Giovanni Paolo II all'Italian Open di
Tennis nel 1986 “ la vostra presenza qui, da molti
Paesi, – affermò il Papa – è un simbolo eloquente
del potere di unire che ha lo sport. Porta la gente
insieme. La competizione tra gli
atleti è un linguaggio universale che
immediatamente va oltre le frontiere di
nazione, razza o convinzione politica”