4. 3 concetti sono stati fondamentali per lo
sviluppo di internet
5. L a r e t e m i l i t a r e A R PA N E T n e g l i U S A ,
la rete commerciale NPL in Inghilterra
e la rete scientifica Cyclades in Francia
6. A R PA N E T a d o t t ò u n n u o v o p r o t o c o l l o p e r l e
c o n n e s s i o n i t r a c o m p u t e r, i l “ Tr a n s m i s s i o n
Control Protocol”
7. La rete NPL sviluppò il concetto di “ packet
switching”, per cui, nei trasferimenti, i file
venivano divisi in pacchetti più piccoli
8. Cyclades fece si che i computer non
intervenissero più durante le comunicazioni
in una rete, ma che fossero solo nodi di
trasferimento
9. Alla fine del 1971 Internet era composto da
15 nodi, e alla fine del 1972 aveva 37 nodi.
Già allora la crescita avveniva a velocità
esponenziale.
10. Nel 1978 venne messo a punto un protocollo
tra rete e rete su cui ancora oggi opera
internet,
Il TCP/IP
11. L a n a s c i t a d e l Wo r l d W i d e We b r i s a l e a l
1 9 9 1 , g r a z i e a l l ’ i n f o r m a t i c o i n g l e s e Ti m
Berners Lee
12. Nel 1993 il WWW viene messo a disposizione
del pubblico, ottenendo un successo
immediato
13. Nel 1998 viene definito lo standard XML che
permette di aggiungere informazioni
semantiche ai contenuti attraverso l’uso di
opportuni tag
15. Google diventa il motore di ricerca più
popolare e introduce il concetto di “ page
rank”, che permette l’indicizzazione dei siti
secondo un criterio di popolarità.
16. 02 web 2.0
lo sviluppo di internet, definire il web 2.0, la gerarchia del web 2.0,
web 1.0 vs web 2.0, le caratteristiche del web 2.0, modelli di business
18. Fase 1: utilizzo di internet limitato a causa
delle ridotte possibilità d’accesso degli utenti
19. F a s e 2 : a u m e n t o d e l l a d i ff u s i o n e d i i n t e r n e t e
di utenti collegati. Nascono aziende come
E b a y, Ya h o o e A m a z o n c h e o ff r o n o c o n t e n u t i
e servizi
20. Fase 3: Internet è uno strumento sempre più
d i ff u s o . A r r i v a i l We b 2 . 0
21. I l t e r m i n e We b 2 . 0 è c o n i a t o d a D a l e
Dougherty nel 2004
22. I l We b 2 . 0 r a p p r e s e n t a u n a n u o v a v i s i o n e d i
Internet
23. I l We b 2 . 0 s e g n a l ’ e v o l u z i o n e d e l W W W d a
una serie di siti statici ad un ambiente
globale interattivo
24. Il fenomeno è caratterizzato da un numero
crescente di utenti che generano,
condividono e distribuiscono il contenuto del
web
26. Livello 3: comprende le applicazioni che
possono esistere esclusivamente su internet
27. Livello 2:comprende le applicazioni che
p o s s o n o e s i s t e r e o ff l i n e , m a s o n o
avvantaggiate esclusivamente quando hanno
presenza sul web
28. Livello 1: comprende applicazioni che
f u n z i o n a n o s e n z a p r o b l e m i o ff l i n e , m a c h e
forniscono funzionalità aggiuntive online
29. Livello 0: caratterizzato da servizi che
f u n z i o n a n o b e n e s i a o p e r a n d o o ff l i n e c h e
online
35. Il web è una piattaforma
Dai software installati sui pc degli utenti si arriva ai software–servizi accessibili online
36. Il web è funzionalità
I siti web non sono più silos di informazioni ma fonti di contenuto e servizi
37. Il web è semplice
L’accesso e l’utilizzo dei siti web è facilitato grazie a interfacce leggere e facili da usare
38. Il web è leggero
I modelli di sviluppo e business sono diventati leggeri grazie alla possibilità di condivisione dei
contenuti
39. Il web è sociale
Il web è fatto dalle persone, che socializzano e spostano componenti della vita fisica online
40. Il web è flusso
Viene data fiducia agli utenti come co-sviluppatori e si vive in una condizione di “beta perpetuo”
41. Il web è flessibile
Il potere collettivo è detenuto dai piccoli siti che costituiscono la prevalenza di contenuto sul web
42. Il web è mixabile
La possibilità di modificare applicazioni permette di mixare applicazioni in modo da ottenerne di
nuove
43. Il web è partecipativo
Blog, social networks e altri strumenti permettono a tutti di creare contenuti da condividere con
chiunque
44. Il web è nelle nostre mani
La categorizzazione e la “classificazione sociale” dei contenuti li rende sempre più facilmente
raggiungibili
45. I m o d e l l i d i b u s i n e s s n e l We b 2 . 0 s o n o 5
Free; nothing free; free to use, pay for service; freedom to pay; freemium
46. Free:questo modello consiste nel far pagare
un altro attore rispetto a chi gode i benefici
del servizio. Si basa sull’advertising.
47. Nothing Free: in questo modello nulla è
gratuito ma ci sono una grande varietà di
pricing e molte forme di incentivazione
all’acquisto
48. Free to use, pay for service: modello per cui
la versione base di un software è gratuita
mentre eventuali supporti e plug -in sono a
pagamento
49. Freedom to pay: è possibile intendere questo
modello in due modi: l’approccio “pay for
value” e l’approccio “fundraising”
50. Il “pay for value” deriva dal free trial: si può
provare il servizio senza pagare e se piace lo
si acquista
51. Il “fundraising” è basato su donazioni libere
ed è applicabile solo ad attività online a larga
base di condivisione
52. Freemium: modello innovativo per cui il
livello base del servizio è gratuito mentre
f u n z i o n a l i t à u l t e r i o r i s o n o o ff e r t e a
pagamento.
53. L’ “ e n t e r p r i s e 2 . 0 ” è d e f i n i t a c o m e “ l ’ u s o d i
piattaforme di social software all’interno delle
società o tra esse e i loro partner e clienti
54. L e a z i e n d e We b 2 . 0 d e v o n o c o m p i e r e a t t i d i
persuasione per avere successo
55. Le aziende adottano un modello di
persuasione la cui peculiarità è la
vicendevole influenza diretta tra le persone
56. L’ i n v e s t i m e n t o d e l l e a z i e n d e n e l l e t e c n o l o g i e
We b 2 . 0 v i e n e e ff e t t u a t o c o n l ’ i n t e n z i o n e d i
conseguire un vantaggio competitivo
57. 03 strumenti del web 2.0
blog, feed rss, social network, tagging & folksonomy, podcast, mash-up, wiki
58. Il termine “blog” è la contrazione di web -log,
ovvero traccia sulla rete
59. Sono numerose le categorie di blog che si
possono trovare in rete
60. Blog personali: blog nei quali l’autore parla di
sé e dei suoi interessi. Si tratta della
t i p o l o g i a d i b l o g p i ù d i ff u s a
61. Blog tematici: blog nei quali si discute di un
argomento specifico. Sono veri e propri
centri di aggregazione di appassionati
62. Blog d’attualità: blog nei quali i giornalisti
approfondiscono temi e creano relazioni con i
propri lettori
63. Photoblog: si tratta di blog dove lo scopo
principale è la pubblicazione di foto personali
64. Blog vetrina: si tratta di una forma di blog
divulgativo/commerciale che permette il
contatto con il proprio pubblico
65. Blog politici: blog dei quali alcuni politici si
servono avendo scoperto i benefici e la
visibilità che ne conseguono
66. Il mondo dei blog non è un fenomeno
temporaneo di dimensioni limitate e la
blogosfera è in crescita costante
88. Ta s s o n o m i a : i t a g s o n o i n s e r i t i d a g l i a u t o r i
del contenuto. Le tassonomie sono create a
tavolino e disposte gerarchicamente
89. Folksonomia: classificazione non gerarchica
realizzata dagli utenti. Il termine
“folksonomia” significa tassonomia creata
dalla gente
90. L a f o l k s o n o m i a è t i p i c a d e l We b 2 . 0
91. La folksonomia consente una classificazione
rapida, favorisce la serendipity e semplifica
l’accesso ai contenuti
92. Il termine “tag cloud” indica una forma di
visualizzazione dei tag che abbina ordine
alfabetico a grado di rilevanza
93. Alla base dell’utilizzo di “tag cloud” c’è il
colpo d’occhio, che aiuta ad individuare i
termine più evidenti e con maggiore rilevanza
94. Il podcast è un contenuto audio o video
scaricabile da internet, che può essere
ascoltato su un computer o su un lettore
audio
95. Negli ultimi anni molte aziende hanno
aggiunto il podcasting nelle pubbliche
relazioni e nelle comunicazioni interaziendali
96. Un mashup è un’applicazione online che
combina o miscela dati e servizi provenienti
da più fonti per creare qualcosa di nuovo
97. Per le aziende l’utilizzo di mashup permette
di ridurre i costi, velocizzare lo sviluppo e
incrementare la flessibilità
98. Un “wiki” è un sito web che permette a
ciascun utilizzatore di aggiungere contenuti
ma anche di modificare i contenuti già inseriti
da altri
99. L’ e s e m p i o p i ù f a m o s o d i w i k i è W i k i p e d i a
100. In Wikipedia chiunque può contribuire alla
crescita dell’enciclopedia operando aggiunte
e correzioni