Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
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3. Italia: ripresa più forte del previsto …
L’Italia è cresciuta di 0,35% t/t in media nel primo semestre, in linea con Germania e
Francia. Dopo un 1° semestre migliore delle attese, abbiamo rivisto al rialzo la
nostra stima sulla crescita media annua del PIL nel 2015 (a 0,8% da 0,6%).
Riteniamo che l’economia possa nell’orizzonte prevedibile mantenere una velocità di
crociera simile a quella vista nell’ultimo trimestre (+0,3% t/t). La previsione per il 2016
è pari all’1,2%.
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
1997,1 2000,1 2003,1 2006,1 2009,1 2012,1 2015,1
PIL AE a/a PIL ITA a/a
Gap
PIL in recupero da inizio 2015 Si sta chiudendo il gap di crescita
con l’Eurozona
2
4. … grazie alla domanda interna
La ripresa, partita sulla spinta dei fattori “esogeni” (petrolio, cambio, effetti del QE),
viene ora dalla domanda interna e sembra in grado di autosostenersi.
Cruciali a tal fine appaiono i progressi sul fronte occupazionale.
E’ in atto una ricomposizione della crescita
a favore della domanda interna
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015
Export netto (contrib. al PIL) a/a
Domanda domestica (finale) a/a
3
5. Segnali favorevoli per i consumi delle famiglie …
La ripresa del reddito disponibile reale delle famiglie (+0,8% a/a nel 1°trimestre
2015) sta spingendo i consumi.
È aumentata la parte del recupero di reddito che viene spesa anziché risparmiata,
grazie al pur graduale ridursi dell’incertezza sul fronte sia congiunturale che
fiscale.
La fiducia dei consumatori è in prossimità dei massimi da quasi 13 anni, sostenuta
dal maggior ottimismo delle famiglie sull’occupazione.
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT e BCE
Reddito reale in recupero
(e tasso di risparmio circa stabile)
Migliora la fiducia delle famiglie, trainata dal
maggior ottimismo sulla disoccupazione
6
7
8
9
10
11
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15
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
m-04 m-06 m-08 m-10 m-12 m-14
Potere d'acquisto a/a Tasso di risparmio (dx)
0
20
40
60
80
100
12080
85
90
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105
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115
g-09 g-10 g-11 g-12 g-13 g-14 g-15
Fiducia dei consumatori
Aspettative disoccupazione
4
6. … in particolare nella spesa in beni durevoli
Nella ripresa dei consumi sembra avere un ruolo anche il basso livello dei tassi di
interesse (e le favorevoli condizioni finanziarie), visto che è trainante la componente
maggiormente «interest-sensitive», quella dei consumi di beni durevoli.
Le vendite di auto mantengono i progressi fatti da inizio anno (8°mese consecutivo di
crescita in doppia cifra ad agosto).
Il settore dei beni durevoli e quello dei mezzi di trasporto in particolare appare
secondo tutti i dati (produzione industriale, ordini e fatturato, export) il più brillante in
questa fase.
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati ISTAT, ANFIA
In ripresa le immatricolazioni di auto … … e in generale i consumi di beni durevoli
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5-15
-10
-5
0
5
10
giu-05 giu-07 giu-09 giu-11 giu-13 giu-15
Cons.beni dur.a/a Tassi cred.al cons.,dx inv.
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
220.000
-35
-25
-15
-5
5
15
25
35
feb-07 feb-09 feb-11 feb-13 feb-15
Vendite auto
Var. % a/a
Livello (trend)
5
7. Da job-less a job-led recovery?
Fonte: ISTAT, elaborazioni Intesa Sanpaolo
L’elasticità dell’occupazione al ciclo è oggi superiore a quella vista in altre fasi
storiche. Gli occupati sono tornati in positivo prima del PIL e sono in accelerazione.
Ciò segnala il ruolo che sembrano aver avuto le misure governative (deducibilità del
costo del lavoro dall’Irap, decontribuzione per 3 anni sulle nuove assunzioni a tempo
indeterminato, nuovo contratto di lavoro).
Tuttavia, il calo di luglio della disoccupazione (al 12%) è avvenuto anche grazie a un
aumento degli inattivi. La discesa della disoccupazione sarà lenta e irregolare.
… e il tasso di disoccupazione
comincia a calare
L’occupazione è tornata in positivo
prima del PIL…
-3
-2
-1
0
1
2
3
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
d-96 d-99 d-02 d-05 d-08 d-11 d-14
PIL a/a
Occupazione a/a (dx)
10
15
20
25
30
35
40
45
50
5,5
6,5
7,5
8,5
9,5
10,5
11,5
12,5
13,5
04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15
Tasso di disoccupazione (sx)
Tasso di disoccupazione 15-24
6
8. Export tonico, nonostante il rallentamento degli
emergenti
Fonte: Istat, Markit, BIS ed elaborazioni Intesa Sanpaolo
Al di là della volatilità mensile, il commercio con l’estero rimane tonico, ancora
sostenuto da euro debole e domanda su buoni livelli (specie dai Paesi extra-UE).
Stiamo assistendo non a una flessione ma ad una ricomposizione della domanda
dall’estero: il rallentamento degli emergenti è più che compensato dalla maggiore
domanda dalle economie avanzate, in particolare da Stati Uniti e alcuni Paesi europei
specie al di fuori dell’Eurozona.
… nonché del cambio deboleL’export continuerà a beneficiare
del buon livello di domanda …
7
9. Scenario macroeconomico 2015-16 in accelerazione
Il 2015 si è confermato un
anno di svolta per l’Italia.
Manteniamo per ora una
previsione cauta (1,2%) per il
2016.
I rischi sullo scenario
appaiono oggi bilanciati/verso
l’alto.
La bilancia dei rischi esogeni
resta positiva, in quanto
l’effetto degli shock da
petrolio, cambio e QE della
BCE non si è ancora esaurito
e prevale sui rischi negativi
(rallentamento degli
emergenti).
Fonte: elaborazioni Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
PIL (prezzi 2010, a/a) -0,4 0,8 1,2
Consumi delle famiglie 0,3 0,6 1,1
Consumi collettivi -1,0 0,1 -0,2
Investimenti fissi -3,2 0,9 2,1
Importazioni 1,7 5,3 4,2
Esportazioni 2,4 4,1 4,1
Contributo alla crescita:
Commercio estero 0,2 -0,2 0,1
Domanda finale interna -0,6 0,6 1,0
Prezzi al consumo (a/a) 0,2 0,1 1,1
Disoccupazione (%) 12,7 12,2 11,8
Reddito disponibile reale 0,0 1,1 1,5
Tasso di risparmio 8,6 8,9 9,1
Partite correnti (% PIL) 1,9 2,7 3,1
2014 2015 2016
8
10. Il fabbisogno del settore statale è sceso di ben 19 miliardi nei primi 8 mesi dell’anno
rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I dati sono anche migliori delle proiezioni contenute nel DEF (coerenti con l’obiettivo di
deficit a 2,6%).
Hanno contribuito sia i risparmi da spesa per interessi che il buon andamento delle
entrate.
Dati confortanti sul fabbisogno
Fonte: Intesa Sanpaolo, Banca d’Italia e MEF
3,4
-3,8
-23,4
-29,5 -33,8
-21,6 -23,9
-31,7
-100
-80
-60
-40
-20
0
jan mar may jul sep nov
2014 10Y mean 2013 linear projection
9
12. Congiuntura dell’Emilia Romagna in miglioramento
Fonte: Unioncamere Emilia Romagna
«Nel secondo trimestre 2015 è stata registrata una crescita del 2,3
per cento del fatturato rispetto all’analogo periodo del 2014, in
accelerazione rispetto all’incremento del l’1,7 per cento dei primi tre
mesi.
Gli andamenti più intonati sono stati rilevati nelle industrie
meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto (+5,3 per cento) e nel
legno e mobilio (+2,1 per cento). Sono continuate le difficoltà delle
industrie della moda (-1,1 per cento), anche se in termini meno
accesi rispetto al trend (-3,0 per cento).
…..
La domanda (ordini) è nuovamente cresciuta. Il secondo trimestre
2015 si è chiuso con un aumento dell’1,4 per cento, in contro
tendenza rispetto al trend (-0,5 per cento).»
11
13. Export: dinamica recente prossima a quella italiana
Evoluzione delle esportazioni di prodotti manufatti
(variazione % tendenziale su dati trimestrali a prezzi correnti)
Fonte: ISTAT
EXPORT/PIL:
41% contro 27% in Italia
1°semestre 2015:
+4,7% contro +4,9 in Italia
12
14. Esportazioni ancora spinte dai mercati extraeuropei
Evoluzione e composizione delle esportazioni di prodotti manufatti per area geografica
(elaborazioni su dati a prezzi correnti)
Note: *: Composizione % al 2014; ** Variazioni % 1°semestre 2015 su 1°semestre 2014.
Fonte: ISTAT
Nel 2014 le esportazioni verso la UE15 erano state in forte crescita,
ma nel primo semestre di quest’anno sono rallentate.
Continuano a tirare invece gli altri mercati, soprattutto il Nord America.
13
15. Bene le export di auto e alimentare
L'andamento delle export di prodotti manufatti nel I°semestre 2015 per settore (*)
Fonte: Istat. Settori ordinati per loro dimensione nella regione. I primi tre pesano circa il 5o% del totale
14
16. Non solo esportazioni di beni: turismo estero in
difficoltà a inizio anno, segnali di recupero nell’estate
Viaggiatori stranieri in Italia
(variazione numero pernottamenti)
Fonte: ISTAT, Banca d’Italia
Nel terzo trimestre Assoturismo-Confesercenti Emilia Romagna stima
un +2,3% di italiani e un +4,4% di stranieri, con un valore totale pari al
+2,9%.
15
17. La crisi sta recedendo: ritornano a salire le imprese
iscritte alle Camere …
Imprese attive, iscritte e cancellate
Fonte: Unioncamere. Il dato del 2015 è riferito al secondo trimestre
Crescono le imprese del Turismo e dei Servizi. Ancora in arretramento
quelle dell’Agricoltura, del Manifatturiero, delle Costruzioni, del Commercio.
16
18. … ma solo nei mesi più recenti
Imprese attive 2013-2015 (2013=100)
Fonte: Unioncamere. Il dato del 2015 è riferito al secondo trimestre
Dopo un pessimo primo trimestre, con moltissime cancellazioni, il secondo
trimestre ha assunto un saldo iscrizioni-cancellazioni nettamente positivo.
Imprese attive, iscritte, cancellate
17
19. Mercato del lavoro con meno tensioni che altrove,
anche in previsione
Unità lavoro totali (*)
Fonte: Prometeia. * Variazioni medie annue
L’occupazione
tra il 2010 e il
2014 è scesa
notevolmente,
anche se la
disoccupazione
è rimasta
contenuta.
Nel 2015-18 le
dinamiche
dovrebbero
confermarsi più
favorevoli.
Unità lavoro industria (*)
Tasso di disoccupazione % Tasso di attività %
18
20. Cassa Integrazione in flessione
CIG Ordinaria (sett. ‘14 – agosto ‘15)*
* Variazione rispetto ai 12 mesi precedenti. Fonte: INPS
La Cassa Integrazione sta arretrando in tutto il Paese e in Emilia Romagna
non fa eccezione.
Negli ultimi mesi i segnali positivi riguardano anche le situazioni più gravi
(CIG straordinaria).
CIG Straordinaria (sett. ‘14 – agosto ‘15)*
19
21. Prospettive di medio termine positive ma modeste:
serve una svolta per modificare lo scenario
Valore aggiunto (*)
Fonte: Prometeia. * Variazioni medie annue
Con tassi di
crescita
previsti per
il 2015-18
prossimi
all’1,5%,
non si
recupera
rapidamente
quanto
perso
durante la
crisi.
Valore aggiunto agricoltura (*)
Valore aggiunto industria (*) Valore aggiunto servizi (*)
20
22. Per rafforzare la competitività:
Reti di impresa ancora da sfruttare
Fonte: Intesa Sanpaolo su dati Infocamere
2.299
1.257
1.167
647
1.012
988
688
536
412
568
349
262
150
340
394202
235
320
38
15
Al 3 settembre 2015 2.348
contratti di rete registrati in
Camera di commercio. Di questi
310 sono a soggettività
giuridica. 11.879 imprese
coinvolte (lo 0,23% del totale).
In Lombardia, Emilia Romagna,
Toscana e Veneto si concentra il
48% delle imprese coinvolte in
contratti di rete.
In Emilia 1257 imprese
coinvolte in rete
21
23. Per rafforzare la competitività: intensificare la ricerca
Prodotti contenenti maggiore ricerca e sviluppo e difesi da un maggior
numero di brevetti possono accelerare la crescita. La Regione sconta la
scarsa presenza di settori hi-tech, ma l’innovazione può essere
accelerata in tutti i settori, anche quelli «tradizionali».
La capacità innovativa
Fonte: Istat e EPO
22
25. Credito alle imprese in progressivo miglioramento
(*) Le variazioni dei prestiti alle imprese sono corrette per tener conto di discontinuità statistiche intervenute a inizio 2014, a luglio e a dicembre
dello stesso anno. Da giugno 2011 a maggio 2012, var % corrette per tener conto dell’inclusione di Cassa Depositi e Prestiti tra le banche.
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche, Intesa Sanpaolo
Andamento dei prestiti alle imprese (var. % a/a) (*)
Prestiti alle imprese in Emilia Romagna in calo solo dello 0,3% a/a a luglio,
più contenuto rispetto al sistema Italia come già osservato con continuità da
metà 2013. Dai mesi primaverili, miglioramento più rapido in regione rispetto
alla media nazionale.
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
lug-11 gen-12 lug-12 gen-13 lug-13 gen-14 lug-14 gen-15 lug-15
var.%a/a
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
24
26. Il miglioramento del trend interessa soprattutto i prestiti
all’industria
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Mentre permane un forte calo dei prestiti alle costruzioni.
Finanziamenti per cassa all’industria
al netto delle sofferenze (var. % a/a)
Finanziamenti per cassa alle costruzioni
al netto delle sofferenze (var. % a/a)
-14%
-12%
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
mar-10
giu-10
set-10
dic-10
mar-11
giu-11
set-11
dic-11
mar-12
giu-12
set-12
dic-12
mar-13
giu-13
set-13
dic-13
mar-14
giu-14
set-14
dic-14
mar-15
giu-15
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
-18%
-16%
-14%
-12%
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
mar-10
giu-10
set-10
dic-10
mar-11
giu-11
set-11
dic-11
mar-12
giu-12
set-12
dic-12
mar-13
giu-13
set-13
dic-13
mar-14
giu-14
set-14
dic-14
mar-15
giu-15
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
25
27. Ripresa delle erogazioni di finanziamenti per acquisto di
abitazioni residenziali
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
-40
-20
0
20
40
60
80
mar-13
giu-13
set-13
dic-13
mar-14
giu-14
set-14
dic-14
mar-15
giu-15
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
Erogazioni di finanziamenti a famiglie consumatrici per acquisto abitazioni
(var. % a/a)
In Regione i flussi lordi trimestrali sono in ripresa continuativamente da un
anno e di recente mostrano un’accelerazione, con una crescita media nel 1°
semestre di oltre il 50% a/a.
26
28. Tasso di ingresso in sofferenza stabile sul 4,0% per i
prestiti alle imprese, ancora su livelli elevati
Tasso % di decadimento (*) annuale dei
prestiti per settore (Emilia)
In Emilia si conferma più basso della media nazionale.
Tasso % di decadimento (*) annuale dei prestiti
alle imprese
(*) Dati riferiti a Banche, Finanziarie e altri Enti segnalanti alla Centrale Rischi. Flusso delle “sofferenze rettificate” nel trimestre in rapporto alle
consistenze dei prestiti non in “sofferenza rettificata”. I dati sono calcolati come somma dei quattro trimestri terminanti con quello di riferimento.
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
giu-08
set-08
dic-08
mar-09
giu-09
set-09
dic-09
mar-10
giu-10
set-10
dic-10
mar-11
giu-11
set-11
dic-11
mar-12
giu-12
set-12
dic-12
mar-13
giu-13
set-13
dic-13
mar-14
giu-14
set-14
dic-14
mar-15
giu-15
Totale (escl. soc. fin. e cred.)
Famiglie consumatrici
Società non-fin. e fam.prod.
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
giu-08
set-08
dic-08
mar-09
giu-09
set-09
dic-09
mar-10
giu-10
set-10
dic-10
mar-11
giu-11
set-11
dic-11
mar-12
giu-12
set-12
dic-12
mar-13
giu-13
set-13
dic-13
mar-14
giu-14
set-14
dic-14
mar-15
giu-15
ITALIA
EMILIA-ROMAGNA
27
29. Rapporto tra sofferenze e prestiti ai massimi storici
(*) Dati riferiti a banche e Cassa Depositi e Prestiti
Fonte: Banca d’Italia, elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
lug-13
set-13
nov-13
gen-14
mar-14
mag-14
lug-14
set-14
nov-14
gen-15
mar-15
mag-15
lug-15
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
0
1
2
3
4
5
6
7
8
lug-13
set-13
nov-13
gen-14
mar-14
mag-14
lug-14
set-14
nov-14
gen-15
mar-15
mag-15
lug-15
EMILIA-ROMAGNA ITALIA
Sofferenze / prestiti imprese (*) Sofferenze / prestiti famiglie (*)
28
30. Migliorate le condizioni di accesso al credito
Percentuale delle imprese manifatturiere che giudicano stabili o più favorevoli
le condizioni di accesso al credito rispetto a 3 mesi prima.
Nord Est a confronto con la media nazionale
Fonte: Istat
In un quadro generale di miglioramento delle condizioni di accesso al credito,
per circa un anno i giudizi espressi dalle imprese del Nord-Est sono risultati
chiaramente più positivi rispetto alla media nazionale, poi allineati da agosto.
40
50
60
70
80
90
set11 gen12 mag12 set12 gen13 mag13 set13 gen14 mag14 set14 gen15 mag15 set15
Italia Nord Est
29
31. 0
1
2
3
4
5
6
7
8
dic 11giu 12dic 12giu 13dic 13giu 14dic 14giu 15
Attività industriali Costruzioni
Servizi Totale ATECO
Anche grazie alla riduzione dei tassi sui prestiti
Tassi di interesse sui prestiti a breve termine alle società non finanziarie (%)
Dati riferiti alle operazioni auto-liquidanti e a revoca
Emilia Romagna
Tassi in calo anche in Regione, soprattutto per i prestiti all’industria e ai servizi,
su livelli che restano più bassi della media nazionale (di 36pb nel 1°semestre
per il totale dei settori produttivi).
0
1
2
3
4
5
6
7
8
dic 11giu 12dic 12giu 13dic 13giu 14dic 14giu 15
Attività industriali Costruzioni
Servizi Totale ATECO
Italia
Fonte: Banca d’Italia
30
32. Le sfide
Coefficienti di capitale sempre più elevati per le banche disincentivano
il credito
Il SME supporting factor è a rischio
Il bail-in rende problematica la raccolta bancaria con bond retail e
quindi gli impieghi a medio-lungo termine
Imprese sempre più incentrate su investimenti immateriali sono più
difficili da valutare per le banche
31