Welfare24, l'iniziativa editoriale di Assidai - Fondo Sanitario integrativo per dirigenti, quadri e alte professionalità, nel mese di maggio 2014 approfondisce il tema della responsabilità sociale d'impresa (Corporate Social Responsibility).
Dall'editoriale del presidente Lorena Capoccia sul sentimento di fiducia che un comportamento etico aziendale induce negli interlocutori, all'intervento del presidente di Fondazione Global Compact Italia, Marco Frey e Marco Morganti (Banca Prossima), la responsabilità d'impresa è il tema intorno a cui ruota questo numero di Welfare24.
1. ANNO 1 NUMERO 2 - MAGGIO 2014
Welfare24I l V a l o r e d e l l e P e r s o n e p e r A s s i d a i
Pantone Orange 021 C Pantone 418 C
C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75
“L’azienda etica
produce fiducia
e crea valore”
Si sviluppa un nuovo strumento di competitività
Un nuovo modo di osservare i bisogni, sociali ed
economici e di interpretare il ruolo dell’impresa
IL NUOVO
CODICE
N
el mettere a punto il
nostro codice etico e di
comportamento ci sia-
mo interrogati innan-
zitutto su cosa sia l’etica all’interno
di un’azienda. Per un manager è un
complesso di norme di comporta-
mento, di trasparenza e di respon-
sabilità, valori prima di tutto per-
sonali, che quando sono portati in
azienda senza imposizioni creano
valore per tutta l’organizzazione.
Un’azienda che adotta comporta-
menti etici produce fiducia nei suoi
interlocutori, a partire dal cliente,
che è più fidelizzato, valutando l’a-
zienda come seria e affidabile.
Un’azienda etica crea fiducia tra
le persone al suo interno, ren-
dendo più facili e snelli i processi
aziendali e aumentando il grado
di coinvolgimento dei dipendenti
nel raggiungimento degli obietti-
vi. Questo coinvolgimento passa
anche attraverso una attenta valo-
rizzazione del capitale umano. Per
quest’ultimo, è determinante adot-
tare una politica di ‘total reward’,
mettendo in campo un insieme
di strumenti retributivi, tratta-
menti integrativi e servizi, qualità
dell’ambiente di lavoro, che favori-
sce un miglior output e consente di
trattenere i giovani talenti.
I principi etici sono alla base di una
nuova cultura aziendale basata sul
concetto di sostenibilità e di re-
sponsabilità sociale. Temi sui qua-
li l’Italia, come vediamo in questo
numero, è all’avanguardia.
L’etica per un’azienda è anche un
vantaggio competitivo ed essere
concorrenziali oggi significa pun-
tare sulle qualità intangibili del
prodotto e del servizio, da identifi-
care in stretta collaborazione con il
cliente. Più in generale, la capacità
di ascolto di tutti gli stakeholder
aziendali è oramai un elemento
imprescindibile per aumentare la
propria reputazione. Assidai ne
è un esempio: la sicurezza che il
Fondo sia gestito con efficacia e
trasparenza, che ricerchi le miglio-
ri soluzioni per i propri iscritti, ne-
gli anni genera la consapevolezza
nelle persone che Assidai è al loro
fianco quando necessario.
Questi sono elementi distintivi
che caratterizzano il nostro Codice
Etico, perché sono i valori che per-
meano tutti i nostri comportamen-
ti e tutte le nostre scelte.
Lorena Capoccia
Undici valori di riferimento co-
stituiscono l’ossatura del codi-
ce etico e di comportamento
di Assidai approvato in apri-
le. Il Fondo nel creare valore
sociale pone al centro della
propria mission dichiarata,
la salute e la tutela dei pro-
pri iscritti e ritiene doveroso
rispondere ai propri stakehol-
der con sempre maggiore
efficienza e trasparenza. Il
codice indica quattordici
principi etici di riferimento
che vanno dall’etica alla in-
tegrità e lealtà nei confronti
del Fondo. Dall’imparzialità
alla correttezza e rispetto
delle regole nei confronti dei
propri interlocutori fino alla
protezione della salute e
dell’integrità della persone.
Il codice Assidai disciplina il
comportamento nei rapporti
con gli iscritti, nelle relazioni
con fornitori, istituzioni, partiti
e sindacati e dispone un siste-
ma sanzionatorio nei confron-
ti di amministratori, dipenden-
ti, collaboratori e controparti.
SALUTE
QUALITÀ
ASSISTENZA
WELFARE
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BENEFIT
LORENA CAPOCCIA
> Presidente di Assidai
2. Pantone Orange 021 C Pantone 418 C
C 0, M 55, Y100, K 0 C 0, M 0, Y30, K 75FREY: “CON IL GLOBAL COMPACT ONU
SI AFFERMA LA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ”
LA FONDAZIONE
PROMUOVE
TRA LE IMPRESE
DIECI PRINCIPI ETICI
GLOBALI ONU
D
iffondere in Italia la
nuova cultura della
sostenibilità di im-
presa. Un compito
difficile e sfidante quello che
si prefigge la Fondazione Glo-
bal Compact Network Italia
(Gcni) guidata da Marco Frey.
Il Global compact, o patto glo-
bale, è una sfida lanciata nel
2000 dall’ex segretario delle
Nazioni Unite Kofi Annan fi-
nalizzata a promuovere l’a-
desione del settore privato,
in particolare delle imprese,
a dieci principi etici globali in
tema di diritti umani, tutela
dell’ambiente, diritti dei lavo-
ratori e lotta alla corruzione.
In due parole la sostenibilità
d’impresa. Il Global compact
è stato siglato in più di 130
paesi da quasi 10.000 tra im-
prese, associazioni, Universi-
tà e Ong. “In Italia gli aderenti
sono oltre 200” afferma Frey
docente di gestione delle im-
prese alla Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa. Nella sua
azione il Gcni trova terreno
fertile in Italia che nel settore
finanziario in particolare, da
anni sta sviluppando i temi
della responsabilità sociale di
impresa.
La cultura della sostenibilità di
impresa era promossa prima
da un network che da un anno
circa si è strutturato con la ve-
ste giuridica della Fondazio-
ne. “Il nostro obiettivo è che
un’azienda faccia della soste-
nibilità l’elemento cardine del
suo posizionamento strategi-
co, ovvero nello svolgimento
della sua attività caratteristica
declini il tema della sostenibi-
lità in tutte le possibilità”.
È un percorso lungo da af-
frontare e per gradi. “Ci muo-
viamo con gruppi di lavoro su
più tavoli” spiega Frey. Uno è
quello che punta a creare un
sistema di pre qualifica dei
fornitori dell’azienda secon-
do il decalogo Onu. “Il forni-
tore è sostenibile? Come lo
misuro? Si tratta di un aspetto
importante che ha una forte
ricaduta, in particolare per le
piccole imprese” aggiunge il
presidente del Gcni. Un’altra
iniziativa in corso è il tavolo
sull’anti corruzione per lo svi-
luppo di un rating di legalità
che porterà alla firma di un
protocollo anche con un’isti-
tuzione pubblica come l’Anti-
trust.
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MARCO FREY
> Direttore dell’Istituto di
Management della Scuola
Superiore di Studi Universitari
e di Perfezionamento Sant’Anna
di Pisa.
È presidente
della Fondazione Global Compact
Italia dell’Onu e di
Cittadinanzattiva,
organizzazione non-profit che
promuove la partecipazione
civica e la tutela della diritti
dei cittadini
BILANCI SOCIALI
IN ITALIA I MIGLIORI
RICERCA KPMG SU OLTRE 4MILA IMPRESE NEL MONDO
L’
Italia è un punto
di riferimento nel
mondo per la qua-
lità dei bilanci di
sostenibilità delle imprese.
A dirlo è l’ultimo rapporto di
Kpmg sui bilanci di respon-
sabilità sociale che esamina
una platea molto vasta: 4.100
imprese in 41 paesi del mon-
do. Lo studio mette in luce
innanzitutto la maggiore con-
sapevolezza dell’importanza
dei rapporti di sostenibilità da
parte delle imprese. Nell’area
Asia-Pacifico, ad esempio tra
il 2011 e il 2013 c’è stata una
vera e propria impennata nel-
la diffusione di rapporti di Cr:
dal 49% al 71% del totale. An-
che nelle Americhe c’è stato
un balzo in avanti e l’area con
il 76% delle imprese che of-
frono relazioni di Cr è davanti
all’Europa, 73% e all’Asia-Pa-
cifico con il 71 percento.
“Altro tema cruciale è la ren-
dicontazione: come dimostro
l’applicazione degli impegni
presi?” Frey spiega che ci
sono standard di riferimen-
to internazionali che posso-
no essere adottati e inoltre si
stanno mettendo a punto in-
dicatori nuovi su questi temi.
Argomenti, questi ultimi, su
cui si sta muovendo anche
Bruxelles: “è in preparazione
una nuova direttiva sull’ob-
bligo di rendicontazione degli
aspetti non finanziari da par-
te delle aziende”. Proposta
che nasce da un’iniziativa di
un europarlamentare italia-
no e che “in Italia riguarderà
alcune centinaia di imprese,
non solo quotate”. Nel per-
corso del Global Compact la
crisi globale, ammette Frey,
ha rappresentato un freno:
“ha posto altre priorità ma la
sostenibilità deve restare tra
le prime: è anche attraver-
so l’impegno responsabile di
tutti che si esce prima e me-
glio dalla crisi; si individua
un percorso di uscita con un
sistema nuovo e più equo”.
3. MORGANTI: I TEMPI SONO MATURI
PER AVVIARE UNA CSR 2.0
“OGGI LE IMPRESE
CERCANO ALLEATI
PER INIZIATIVE
DI IMPATTO SOCIALE”
MARCO MORGANTI
> Marco Morganti, 55 anni,
è amministratore delegato
di Banca Prossima dalla
fondazione, nel novembre
2007. Dal 2009 è membro
del Consiglio di Indirizzo
della Fondazione Istud. Dal
2010 è membro del cda della
Fondazione Pier Lombardo e del
Comitato scientifico del Centro
Studi Ambrosoli
“L
a responsabilità
sociale di impre-
sa? In Italia ha
fatto dei grandi
passi avanti”. Marco Morgan-
ti, amministratore delegato di
Banca Prossima, non ha dubbi
in proposito. Sembra passata
un’era, afferma, “da quando
tutta l’attenzione dell’impresa
era sulla ricerca del certifica-
tore del bilancio sociale; oggi
le imprese cercano alleati per
avere il massimo risultato e
impatto sociale da un’attivi-
tà anche esterna all’impresa”.
Morganti è alla guida di Ban-
ca Prossima, del gruppo Intesa
Sanpaolo, dalla fondazione nel
2007 dell’istituto interamente
dedicato al settore nonpro-
fit che “è un modello rimasto
inimitato in Europa”. La ban-
ca, spiega Morganti, diventa
un volano per queste iniziati-
ve “che sono un modo 2.0 di
fare la Csr” afferma mutuando
dall’informatica l’espressione
che indica un’innovazione, in
questo caso culturale.
La banca “che investe nel Ter-
zo settore può offrire a un’im-
presa interessata un panel di
soggetti qualificati e sosteni-
bili” aggiunge Morganti. Dalla
banca possono arrivare anche
gli strumenti per intervenire
come i social bond. “Questi
ultimi come iniziativa di fi-
nanza etica sono un punto di
svolta” sottolinea. Si tratta di
un’obbligazione collocata dal-
la banca “con un rendimento
più basso rispetto a quelle di
analoga durata presenti sul
mercato: rende meno ma in
misura dichiarata e controlla-
bile. La parte di rendimento al
quale l’investitore rinuncia si
trasmette interamente sul mi-
nore costo del finanziamen-
to erogato all’organizzazione
sociale”. La prima emissione
lanciata nell’ottobre 2013 ha
raccolto 40 milioni ed è stata
ormai tutta utilizzata” per i
finanziamenti alle imprese del
nonprofit. Molte le richieste
rimaste inevase, per questo
Banca Prossima ha deciso di
lanciare il secondo social bond
“all’inizio di giugno: puntiamo
a raccogliere altri 40 milioni”.
Banca Prossima è poi partner
di un progetto, il ‘Manifesto fi-
ducia e risorse per la crescita
del Terzo settore’, che punta
a coinvolgere anche il welfa-
re aziendale per sostenere il
Terzo settore “che è un’enor-
me ricchezza per il Paese e ha
davanti a sé un mestiere im-
pegnativo e di sicura crescita:
sostituire il welfare tradizio-
nale con quello sussidiario”.
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Kpmg effettua poi una valuta-
zione sulla qualità media dei
bilanci di sostenibilità delle 250
maggiori imprese dei 41 Paesi.
Dalla classifica emerge che le
imprese europee hanno il voto
medio più alto mentre la clas-
sifica per Paesi mostra l’Italia al
primo posto (85 su 100) seguita
da Spagna (79), Gran Bretagna
(76), Francia (70), Olanda (69) e
Germania (68).
Qualità media dei rapporti Cr per Paese
punteggio
BARZAGHI: LA SOSTENIBILITÀ PORTA BUONA REPUTAZIONE
“È stata una bella sorpresa anche per me”. Piermario Barzaghi, responsabile per la Csr
di Kpmg, non si aspettava di trovare l’Italia al top della qualità dei bilanci di sostenibilità
al termine della ricerca fatta su scala mondiale dal suo gruppo. Merito, spiega, della
sensibilità che “in Italia è cresciuta negli ultimi 15 anni per i settori energy, oil e gas e
banking”. Aziende come Eni, Enel, Fiat, Pirelli e le due grandi banche nazionali, UniCre-
dit e Banca Intesa, sono all’avanguardia su queste tematiche, aggiunge il top manager
“considerando che da noi è tutto su base volontaria”. In altri paesi ci sono regole
che impongono nei bilanci informazioni extra finanziarie. Una sensibilità, aggiunge
Barzaghi, che hanno anche altri soggetti come Assidai. “Si fa testare annualmente da
noi il bilancio di esercizio. È un fondo sanitario e non ne avrebbe necessità, ma lo fa
per dare trasparenza e attendibilità e per responsabilità verso i suoi stakeholders”. Nel
campione esaminato dalla ricerca di Kpmg sono poche le imprese italiane, anche per
la dimensione media non ampia del nostro sistema imprenditoriale, ma i temi della Csr
hanno fatto breccia. “C’è la consapevolezza che l’attenzione alla sostenibilità porta
buona reputazione”. Barzaghi cita la piccola quotata Sabaf, una case history di re-
sponsabilità sociale vista come naturale evoluzione della ricerca della continuità azien-
dale. La frontiera per far meglio in Italia, aggiunge, è sulla supply chain, ossia la filiera
dei fornitori delle imprese, in particolare, nel comparto tessile. Dal punto di vista di un
attento osservatore dei temi di Csr in Italia si potrebbe fare di più anche “con un mag-
giore sforzo di coordinamento da parte degli enti associativi tra loro e con le istituzioni”.
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svizzera
corea
del
sud
giappone
usa
cina
(con
HK)
Serie1
Fonte: Kpmg, Sondaggio sui bilanci
di sostenibilità d’impresa, 2013.
(include solo paesi con almeno
cinque imprese tra le 250 maggiori
che realizzano rapporti di Cr)
4. Il presidente di Assidai Lorena Capoccia sarà tra i relatori del Welfare Day:
l’evento organizzato da Previmedical in collaborazione con RBM Salute che
si svolgerà a Roma il prossimo 17 giugno. Il dibattito dell’iniziativa, giunta
quest’anno alla quarta edizione, si concentrerà sulle nuove forme di sanità
integrativa. La giornata sarà articolata in quattro gruppi di lavoro impegnati
in diversi focus tematici. Il presidente Capoccia interverrà al gruppo di lavoro
su ‘Forme di sanità integrativa a confronto’. In occasione dell’evento, inoltre,
verrà presentata una nuova ricerca elaborata da Rbm Salute con il Censis su
un campione di oltre 2 milioni di persone assistite dai Fondi sanitari.
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TUTTE LE INIZIATIVE TARGATE ASSIDAI
ASSIDAI ALLA CANONIZZAZIONE DEI PAPI
GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II
Un evento storico che ha saputo emozionare e
coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo:
la canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni
XXIII, concelebrata da Papa Francesco e dal Papa
Emerito Benedetto XVI lo scorso 27 aprile, ha ri-
chiamato a Roma milioni di fedeli. Tra le delegazio-
ni che hanno assistito alla messa c’era anche Assidai
che ha fornito un supporto alla Prefettura per gli
Affari Economici del Vaticano per l’organizzazione
di questo straordinario evento. Dalla terrazza della
Prefettura personalità di spicco del mondo delle Isti-
tuzioni, dell’industria, della stampa, hanno potuto as-
sistere alla cerimonia: oltre duecento persone in tutto,
tra cui numerosi ospiti di Assidai, rappresentata dal
presidente Lorena Capoccia.
Al via la IV edizione della Giornata Nazionale della Pre-
videnza (GNP), in corso in questi giorni a Milano: tre
giornate di approfondimento sui temi del welfare sa-
nitario e della previdenza di base e complementare in
Italia. Per la prima volta Assidai partecipa all’evento con
uno stand dedicato e la partecipazione del presidente
Lorena Capoccia alla Tavola Rotonda: “Fondi Sanitari
contrattuali: identità di oggi e modello di domani”. La
GNP è un’occasione di approfondimento per chiun-
que desideri confrontarsi con le Istituzio-
ni pubbliche e i privati, per capire cosa
sta cambiando e sensibilizzare anche le
giovani generazioni sui temi della previ-
denza. “Crediamo che sia importante so-
prattutto parlare anche ai giovani, perché
promuovere una cultura della preven-
zione significa favorire una vita migliore
in futuro. Questo evento è un importan-
te momento di confronto dove ognuno
di noi potrà arricchirsi di nuovi spunti”
- ha affermato il presidente di Assidai.
AL SALONE CSR PER PARLARE
DI RESPONSABILITÀ DI IMPRESA
L’importanza dei processi collaborativi e la capacità
delle aziende di fare sistema saranno il tema della
seconda edizione del Salone della Csr e dell’innova-
zione sociale: il più importante evento in Italia de-
dicato all’evoluzione della responsabilità d’impresa
verso la Corporate Social Innovation, in programma
il 7 e 8 ottobre all’Università Bocconi di Milano.
La coprogettazione come modalità di collaborazio-
ne tra profit e non profit e tra pubblico e privato ma
anche tra piccole e grandi imprese della stessa filiera
sarà uno degli argomenti trattati nella due giorni di
incontri. Assidai parteciperà all’iniziativa realizzando
uno specifico evento che sarà inserito nel program-
ma culturale della manifestazione. Un’occasione di
incontro importante dove si contestualizzerà il ruolo
della CSR in un mercato in profondo cambiamento e
si analizzeranno i trend sociali più significativi.
PRESENTI ALLA GIORNATA
NAZIONALE DELLA PREVIDENZA
www.assidai.it
LA PRESIDENTE CAPOCCIA INTERVIENE
SULLA SANITÀ INTEGRATIVA AL WELFARE DAY
Fondi sanitaricontrattuali:
Dal rimborso delle prestazioni all’educazione
sanitaria degli assistiti.
venerdì 16 maggio 2014 - ore 11.30Milano, Palazzo della Borsa - Sala TelecomPiazza degli Affari 6
INTRODUCE
Marco Micocci, docente Università Cagliari e Luiss Roma
“La salute per contratto”
Modera
Daniele Cerrato, presidente Casagit
Interventi di
Mario Bernardini, direttore Cassa mutua nazionale - BCCLorena Capoccia, presidente AssidaiStefano Cuzzilla, presidente Fasi
Saturnino Sassone, ministero della SaluteClaudio Trucato, presidente Fasdac
Valerio Vergadoro, coordinatore tavolo tecnico Fondi sanitari e
Regione Veneto
Silvano Veronese, presidente Faschim
Dibattito
Tavola rotondaFondi sanitari contrattualiIDENTITÀ DI OGGI,MODELLO DI DOMANI