Sintesi dell'intervento alla Sharing School 2016 di Matera su quali siano le competenze distintive e utili allo sviluppo di progetti collaborativi nel privato, nel pubblico, nelle comunità.
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Le Competenze per la Sharing Economy
1. Le Competenze
per la Sharing Economy:
riflessioni e proposte.
di Andrea Pugliese
anpugliese@libero.it @anpugliese https://it.linkedin.com/in/andrea-pugliese-2634165
2. Si parla tanto di…
• Piattaforme
• Modelli di Business
• Target e Community
• Mai di Competenze per lo sviluppo di iniziative
e progetti di Sharing Economy
3. La Sharing Economy prospera nel potenziamento
della fiduciafiduciafiduciafiducia, la crescita delle relazionirelazionirelazionirelazioni, la
multicompetenzamulticompetenzamulticompetenzamulticompetenza.
Così rafforza la resilienza dei singoli,
delle imprese e delle comunità.
4. Es. Fusolab
Corso Economie
Collaborative Crowdsourcing
• Dicembre 2014- Febbraio 2015
• Cittadini – 8 partecipanti
• Costo 150 Euro a carico partecipanti
• 8 interventi di 2 ore ciascuno
Impatto:
a. 2 campagne di crowdfunding (ReTaker, CRI)
b. 1 progetto di crowdsourcing (I Luoghi del Silenzio)
c. 1 modello di analisi semantica dei big data per prevenire i disagi
adolescenziali
http://www.fusolab.net/
5. Engim/Innovazione Sostenibile
Corso ADA Sharing Economy
• Aprile – Giugno 2015
• Lavoratori autonomi, P.IVA over 50.
• 12 partecipanti.
• Gratuito su fondi POR FSE Lazio.
• Percorso di aggiornamento professionale sull’economia collaborativa
applicata a business esistenti.
• 28 ore 7 interventi di 4 ciascuno, in percorso di 80 ore totali
Impatti:
a. Ridefinizione business model (software, produzioni audio/video, editoria,
catering, consulenza, architettura)
b. Nuove reti professionali
c. Riattivazione in percorsi di lifelong learning
http://www.innovazionesostenibile.eu/
6. I Club dei Cercatori d’Impiego (FR)I Club dei Cercatori d’Impiego (FR)I Club dei Cercatori d’Impiego (FR)I Club dei Cercatori d’Impiego (FR)
Aiutati che il Club ti aiutaAiutati che il Club ti aiutaAiutati che il Club ti aiutaAiutati che il Club ti aiuta
11. Lo scenario
Come è già stato per la Green Economy, la SE
determina almeno due ambiti di impatto:
1. La comparsa di nuove professionalità, sebbene
piuttosto poche;
2. L’evoluzione dei set di competenze professionali già
possedute che vanno a essere integrate o evolute
da conoscenze e abilità specifiche.
12. Competenze per favorire la
condivisione di…
a. Contatti/relazioni
b. Opportunità
c. Talento
d. Visoni di futuro
e. Risorse
13. 1. Esporsi al pensiero laterale, alla logica
peer, senza pregiudizi.
14. 2. Essere aperti al corto circuito e alla
collaborazione. Spill Over.
Identificare e/o creare valore, Creare fiducia,
far circolare la conoscenza.
15. 3. Saper Valutare gli impatti e efficacia. Accettare il
fallimento come necessario all’innovazione.
Misurare resistenze e convenienze.
16. 4. Elaborare nuovi protocolli per lo sviluppo di
competenze concentrandosi su ciò che funziona in
pratica.
17. 5. Creare nuovi modelli di business e dunque di
conversazione, di interazione, rete e scambio del
valore.
18. Gli ambiti di competenza - 1.
Ambiti di competenza richiesti dalla SE – spesso tra loro
correlati - sono:
1. La creazione, gestione, manutenzione di fiducia sia dei
singoli che delle community
2. La capacità di strutturare processi di facilitazione e
accelerazione nella creazione di relazioni volte a rendere
lo ‘scambio’ facile, conveniente, attrattivo.
3. Capacità di progettare esperienze (di incontro, di
scambio, …) e conversazioni, on line e off line che siano
funzionali alla progettazione dei servizi,
4. Capacità di portare i cittadini/clienti dall’inclusione
all’azione di ‘scambio’ attraverso leve motivazionali
coerenti con i valori che si vogliono esprimere, anche
attraverso il gioco
5. Una lettura dei Beni Comuni visti come requisiti abilitanti
a processi di sviluppo locale la cui cura e rigenerazione
creino valore per cittadini, ambiente e imprese
19. Gli ambiti di competenza - 2.
6. Capacità di definire modelli di business in cui siano valorizzati
anche gli aspetti culturali, ambientali e sociali.
7. Capacità di valutare gli impatti degli interventi sulle relazioni, le
conversazioni, e da punti di vista non economici
8. Capacità di costruire uno storytelling focalizzato sul ‘perché’
sotteso dagli interventi/servizi piuttosto che sul più classico ‘cosa’
e ‘come’.
9. Capacità di interpretare e evolvere l’impianto delle regole
normative, procedurali, finanziarie e fiscali in una logica aperta
alla collaborazione e alla fiducia.
20. Visto dalle aziende
«Non abbiamo bisogno di una struttura ma di
ecosistemi dei lavoratori»
• Nascono reti cooperative che trascendono i territori in cui vengono
distribuiti i task di norma soddisfatti internamente.
• Sostituzione delle gerarchie aziendali tradizionali.
• Domanda di capacità e competenze ibride.
21. Driver cambiamento strategico in azienda
Nuove competenze necessarie per far fronte a:
a. Consapevolezza che i mercati sono conversazioni
b. Processi collaborativi per la soluzione di problemi e
costruzione di relazioni con clienti/fornitori /mercato/media.
c. Inefficienze della PA da compensare .
d. Creazione di nuovo valore
e. Progettazione di Internet delle Cose (IOT)
22. Modelli aziendali in transizione
• Per Aziende l‘Economia della Condivisione riguarda
come gestire capacità in eccesso, come ridurre sprechi
e utilizzare risorse in modo efficiente.
• Come razionalizzare uso di materiali, spazi per uffici,
mezzi di trasporto, di stoccaggio del magazzino e la
costruzione, la gestione del tempo.
• Unire la tecnologia di Internet delle cose alla gestione
delle capacità in eccesso.
• Il modello di business si si sposta verso :
- nuovi meccanismi di intermediazione.
- Nuovi meccanismi di redistribuzione.
- Nuove catene della logistica.
23. Alcune ipotesi di lavoro.Alcune ipotesi di lavoro.Alcune ipotesi di lavoro.Alcune ipotesi di lavoro.
1) Sviluppare, codificare e misurare prassi collaborative nella
progettazione e erogazione dei servizi per il lavoro e lo sviluppo
locale;
2) Le competenze per la collaborazione come soft skill, trasversali ai
profili anche in ottica strategia Europa 2020;
3) Definire gli spazi per Coworking / Makers come:
– Nodo dei Servizi per l’Impiego.
– Luoghi per l’‘Apprendistato alle libere professioni’
24. Grazie per l’attenzione.Grazie per l’attenzione.Grazie per l’attenzione.Grazie per l’attenzione.
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