2. La comunità politica è costituita da tutti quei soggetti che fanno
parte del sistema politico, vi si adattano, vi si interessano e
non di meno partecipano e si identificano.
La comunità partecipa, nei sistemi democratici, al funzionamento
del sistema politico, attraverso il voto, le riunioni e le
proposte dei militanti sui territori, e così via.
La comunità politica negli ultimi anni ha
esteso i suoi confini in uno spazio “iper”: il
web.
3. Chi si interessa sul proprio territorio di politica lo fa
anche sul web e viceversa. Entrambe le realtà sono
in simbiosi, l’una non esclude l’altra: si
completano.
Il processo di partecipazione online negli attuali
contesti politici non è più di stampo propagandistico,
dal leader alla base (top-down) ma dalla base al
leader (bottom up)
Il leader è “smart” non influenza la base, ma vi
interagisce. Coglie le sfumature emotive. Ogni
membro diventa un tassello fondamentale per il
percorso da svolgere, dai circoli in su.
4. Il mondo politico è costellato anche da una galassia
di esperti che operano nel “backstage” della politica
e ne sono protagonisti, non solo dirigenti quindi,ma
esperti di comunicazione, del web,
dell’informazione.
Dall’esigenza di rendere sempre più partecipe la base
del Partito Democratico e di coinvolgere la
“community” è scaturita l’importanza di un
coordinamento centrale di tutti quei militanti e quegli
“esperti” che in vario modo e vario titolo si
occupano di comunicazione nella realtà della propria
“comunità” .
6. Cosa fa la community del Pd?
Raccoglie informazioni
Elabora dati
Diffonde contenuti online e offline
Orienta il dibattito sui social network
L’organizzazione della community è
tipo collaborativo.
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13. “Comunicazione non è una parolaccia. È
un errore demonizzare chi se ne occupa,
perché è un grande valore sia per la
politica che tra le persone”
Matteo Renzi