Gestione dell'aspirazione tracheale nei pazienti adulti con vie aeree naturali e artificiali. Prevenzione delle complicanze. Slide preparate ed utilizzate da Stefano Bambi nelle lezioni universitarie dei corsi di laurea triennale in infermieristica e a medicina
1. L’aspirazione tracheale
Dalla metodica sulle vie aeree
naturali ai sistemi chiusi nei pazienti
con vie aeree artificiali
Stefano Bambi
Terapia Intensiva di Emergenza, DEAa – AOU Careggi
C
A
R
E
2. Di cosa parleremo
• Definizione
• Scopi
• Tipologie di
sistemi/materiali
• Indicazioni
• Controindicazioni
• Tecnica di esecuzione
(filmato)
• Possibili eventi avversi
• Accorgimenti
3. Aspirazione tracheale -
definizione
• Inserzione di un
catetere da
aspirazione attraverso
la trachea per
aspirare secrezioni
accumulate o
materiali/corpi
estranei
AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
Revision & Update
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
8. Gestire la pressione di
aspirazione
• La quota di pressione
negativa esercitata
dovrebbe esser tra 100 e
150 mmHg (variazione in
letteratura)
• Per aggiustare la pressione di
aspirazione:
1. Aprire l’aspirazione
2. Occludere il foro terminale
del tubo di aspirazione
3. Girare la manopola fino a
ottenere 100-150 mmHg
Regolazioni di aspirazione tra 40
e 200 mmHg producono flussi
tra 10 e 30 lt/m’
100-150 mmHg corrispondono a
130-200 Hpa circa
1 mmHg = 133,322 Pa
10. Aspirazione nasotracheale -
definizione
• Inserzione di un catetere da
aspirazione attraverso il passaggio
nasale e il faringe, nella trachea (senza
tubo o tracheostomia, sebbene possa essere
usata una cannula nasofaringea) per aspirare
secrezioni accumulate o materiali/corpi
estranei
AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
Revision & Update
11. Aspirazione nasotracheale -
descrizione
• Viene praticata per rimuovere saliva,
secrezioni polmonari, sangue, vomito,
e altri corpi estranei dalla trachea e
dalla zona nasofaringea, che non
possono esser rimossi dalla tosse spontanea
del pz o da procedure meno invasive
• L’ANT viene usata per mantenere la
pervietà delle vie aeree assicurando
ossigenazione e ventilazione adeguata,
e per evitare l’intubazione al solo scopo di
rimuovere secrezioni
AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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12. Aspirazione NT – pressioni
di aspirazione
• L’aspirazione avviene applicando pressioni
subatmosferiche a un catetere flessibile, sterile, con
più fori, solo durante il suo ritiro dalle vie aeree
• Le pressioni di aspirazioni appropriate sono
– Neonati: 60-80 mm Hg
– Infanti: 80-100 mm Hg
– Bambini: 100-120 mm Hg
– Adulti: 100-150 mm Hg
• Le pressioni negative non dovrebbero eccedere
i 150 mm Hg
• Pressioni più elevate possono causare trauma,
ipossiemia e atelectasie AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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13. Aspirazione NT – Indicazioni
• Necessità di mantenere le vie aeree pervie e
rimuovere saliva, secrezioni polmonari, vomito,
sangue, o materiale estraneo dalla trachea in
presenza di
– Incapacità a rimuovere le secrezioni quando udibili o
chiara evidenza di secrezioni nelle vie aeree
principali/centrali a dispetto degli sforzi massimali di
tosse del pz. Questa condizione è evidenziata da
• Secrezioni visibili nelle vie aeree
• Gorgoglii grossolani, ronchi o ridotti suoni polmonari
• Sensazione di secrezioni nel torace (aumento di fremito tattile)
• Sospetta aspirazione di secrezioni gastriche o delle vie aeree superiori
• Aumento del lavoro respiratorio clinicamente apparente
• Peggioramento dell’EGA (ipossiemia, ipercapnia)
• Atelectasie o consolidamenti all’Rx torace per ritenzione di
secrezione
• Agitazione
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Nasotracheal Suctioning—2004
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14. Aspirazione NT – Indicazioni
• Necessità di mantenere le vie aeree
pervie e rimuovere saliva, secrezioni
polmonari, vomito, sangue, o materiale
estraneo dalla trachea in presenza di
– Necessità di stimolare la tosse o per
tosse inefficace
– Per ottenere campioni per esami
microbiologici e/o citologici
AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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18. Aspirazione NT – Complicanze (II)
• Stimolo dei riflessi protettivi/vomito
• Laringospasmo
• Broncostrizione/broncospasmo
• Discomfort e dolore
• Infezioni nosocomiali
• Atelectasie
• Indirizzamento errato del catetere
• Aumento della PIC
– Emorragia intraventricolare
– Esacerbazione dell’edema cerebrale
• Pneumotorace
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Nasotracheal Suctioning—2004
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19. Limitazioni dell’aspirazione NT
• Metodica alla cieca con i rischi che ne
conseguono
• I rischi aumentano nel pz non
cooperante o combattivo
• La durata dell’aspirazione o
dell’applicazione di pressione
subatmosferica dovrebbe essere < 15
secondi
• Esistono controversie sul possibile uso
eccessivo di questa metodica AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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20. Valutazione degli esiti attesi
per l’aspirazione NT
• Miglioramento dei suoni polmonari
• Rimozione delle secrezioni
• Miglioramento dei dati EGA o dell’SpO2
• Riduzione del lavoro respiratorio (ridotta
FR, ridotta dispnea)
AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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21. Monitoraggio prima, durante e
dopo l’ANT
• Suoni polmonari
• Colorito cutaneo
• Frequenza e pattern respiratorio
• FC, aritmie, ECG se disponibile
• Colore, consistenza e volume delle secrezioni
• Presenza di sanguinamento o evidenza di trauma fisico
• Risposta soggettiva, incluso il dolore
• Tosse
• Ossigenazione (Spo2)
• PIC (se presente equipaggiamento)
• PA (se presente equipaggiamento)
• Laringospasmo AARC Clinical Practice Guideline
Nasotracheal Suctioning—2004
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22. Cosa c’è di nuovo?
NJR Medical | The No-Bite V™ -
Suction Device
23. Aspirazione tracheale da tubo
endotracheale o tracheostomia
• Mantenere la pervietà delle vie aeree
artificiali
• Migliorare lo scambio dei gas
• Ridurre le resistenze delle vie aeree
• Ridurre il rischio di infezione
rimuovendo secrezioni dalla trachea e dai
bronchi principali
• Ottenere campioni di secrezioni per
esami di laboratorio AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
24. Aspirazione superficiale vs
profonda
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Ventilated Patients With Artificial Airways 2010
Respir Care 2010;55(6):758 –764
25. Quante volte aspiriamo i
nostri pazienti?
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
26. Indicazioni all’aspirazione tracheale
nelle vie aeree artificiali (I)
• Secrezioni nelle vie aeree artificiali
• Sospetta aspirazione di secrezioni gastriche o delle vie
aeree superiori
• Auscultazione di suoni polmonari avventizi su trachea e/o bronchi
principali
• Aumento di pressioni di picco nel pz in VM
• Aumento di FR e/o tosse frequente
• Graduale riduzione di PaO2, SaO2, o SpO2
• Comparsa improvvisa di distress respiratorio quando vi siano
dubbi sulla pervietà delle vie aeree
• ↓ o ↑ della FC
• ↓ o ↑ della PA
• ↓ o ↑ della FR
• Rumori espiratori prolungati
• Respirazione rumorosa
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
27. Indicazioni all’aspirazione tracheale
nelle vie aeree artificiali (II)
• L’aspirazione dovrebbe essere eseguita solo su
indicazioni cliniche e non routinariamente a intervalli
fissi
• L’iperossigenazione dovrebbe esser eseguita prima e
dopo la procedura sempre, sia con sistema di aspirazione
chiuso che aperto
• L’aspirazione è una procedura necessaria per i pz con vie
aeree artificiali. Se esistono indicazioni cliniche , non ci
sono controindicazioni assolute a procedere
• In condizioni in cui lo sviluppo di complicanze da aspirazione
sarebbe scarsamente tollerato dal pz, dovrebbe esserci forte
evidenza di indicazione clinica a procedere alla aspirazione
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
28. Esistono controindicazioni?
AARC Clinical Practice Guideline
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29. Alcuni elementi di sicurezza (I)
• L’instillazione di SF nelle vie aeree
prima dell’aspirazione contribuisce alla
colonizzazione delle basse vie aeree
e alla polmonite nosocomiale
• La tecnica asettica della procedura è
elemento essenziale
• Il ∅ del catetere da aspirazione deve
esser < ½ del ∅ della via aerea
artificiale per minimizzare la P neg nelle
vie aeree e la possibile ↓ della PaO2
30. Alcuni elementi di sicurezza (II)
• Durata dell’aspirazione
– Il raddoppio del periodo di aspirazione
potrebbe raddoppiare la ↓ della PaO2
– Le lesioni tracheali possono esser correlate
assieme a altri fattori al tempo di applicazione
dell’aspirazione
– Durata di aspirazione suggerita: < 10-15
sec
• È possibile che frequenti aspirazioni
producano aumento del rischio di danno
traumatico alla mucosa
31. Alcuni elementi di sicurezza (III)
• L’efficacia di qualsiasi tecnica di preossigenazione può
essere influenzata da
– Condizioni individuale del pz
– Durata di aspirazione
– Pressione negativa di aspirazione
– Flusso di aspirazione e rapporto tra ∅ del catetere
e ∅ del lume della via aerea
• L’iperossigenazione prima dell’aspirazione può
minimizzare l’induzione di ipossiemia
• Alcuni ricercatori suggeriscono
iperossigenazione + iperinflazione
32. Alcuni elementi di sicurezza (IV)
• L’iperossigenazione prima dell’aspirazione
viene praticata nella maggior parte dei
protocolli di ricerca con FiO2 0.1
– La ricerca non dà risultati conclusivi circa il livello da
raggiungere per contrastare l’ipossiemia in gruppi
diversi di pz
– Nei BPCO elevati livelli d O2 possono non esser
tollerati
• Un tempo di washout fino a 2 m’ può
necessitare per raggiungere livelli di O2
arrichito nel pz col ventilatore (spazio morto)
– Nuovi modelli di ventilatori compensano lo spazio morto
dei tubi, riducendo il tempo di raggiungimento di elevate
FiO2 per il pz
33. Alcuni elementi di sicurezza (V)
• L’iperinflazione può determinare
effetti avversi in alcuni pz: quindi
assessment individualizzato
• L’iperinflazione può avere conseguenze
clinicamente importanti in pz
– con PIC elevata
– post interventi di CCH e/o chirurgia vascolare
– con instabilità emodinamica
• Possibile insorgenza di dispnea a seguito di
iperinflazione con alti tidal volume (es.
900cc)
34. Alcuni elementi di sicurezza (VI)
• L’utilizzo di un ventilatore automatico per
iperossigenazione/iperinflazione prima
dell’aspirazione determina meno effetti emodinamici
rispetto alla ventilazione manuale
• Sequenze ripetute di iperinflazione/aspirazione
possono determinare alterazioni significative in
PAM, GC, e FC, e dovrebbero esser limitati a casi
necessari per la pervietà delle vie aeree
– Alterazioni identificate con 3 sequenze iperinflazione/aspirazione
– Alcuni ricercatori raccomandano di non superare i 2 passaggi
iperinflazione/aspirazione per sessione
• L’iperinflazione con maggiori volumi di gas si associa a
potenziali difficoltà
– Alcuni autori suggeriscono l’utilizzo di volumi tidal tarati sulla
taglia del pz
35. Raccomandazioni (I)
1. L’aspirazione dovrebbe esser praticata
solo se presenti indicazioni dopo
completa valutazione del paziente
– Valutazione individualizzata prima, e monitoraggio
durante e dopo la procedura
– Incoraggiare il pz a tossire, se in grado, per
smuovere le secrezioni
1. A causa dei rischi associati, sono richiesti
adeguati skills e delicatezza nella procedura
2. Non instillare NaCl 0.9% prima
del’aspirazione
– L’idratazione adeguata è un sistema per facilitare la
rimozione delle secrezioni
36. Attenzione!
AARC Clinical Practice Guideline
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Ventilated Patients With Artificial Airways 2010
Respir Care 2010;55(6):758 –764
37. Raccomandazioni (II)
4. L’aspirazione nei pz adulti ospedalizzati con vie
aeree artificiali dovrebbe esser praticata con
tecnica asettica
5. La misura dei cateteri da aspirazione non
dovrebbe occupare più di metà del ∅
delle vie aeree per evitare maggiori P
negative e minimizzare le cadute della PaO2
6. L’opinione di esperti suggerisce tempi di
aspirazioni non superiori a 10-15 sec
7. Alcune forme di iperossigenazione possono
minimizzare l’ipossiemia potenziali nei pz adulti
ospedalizzati
38. Raccomandazioni (III)
8. L’uso di TV tarati sulla taglia del pz possono
assistere nel minimizzare le difficoltà potenziali
9. Durante l’iperossigenazione, permettere
il tempo per far sì che l’aria
iperarricchita di O2 (in genere FiO2 1)
attraversi i tubi del ventilatore e raggiunga il pz
10.Un ventilatore automatico dovrebbe
essere usato al posto della ventilazione
manuale per l’iperossigenazione per
ridurre le alterazioni emodinamiche
11. Utilizzare massimo 2 passaggi per sessione
di aspirazione
39. Raccomandazioni (IV)
12.Assessment individualizzati e complessivi sui
pz sono richiesti quando si pianificano gli
interventi di aspirazione. L’iperinflazione può
avere implicazioni cliniche per i pz con
elevata PIC, postoperati di CCH e CH
vascolare, o per quelli con instabilità
emodinamica
13.Modificare le attività e dilazionare gli
interventi che sono noti per incrementare la
PIC media o la PAM oltre 10 minuti di
intervallo. Se possibile dilazione e non
concentrare le attività contemplate dai piani
assistenziali
40. Aspirazione nel pz con lesioni
craniche (I)
• Aumenti cumulativi di PIC (media),
PAM, e PPC, nel pz con trauma cranico
acuto sono associati con ogni sequenza
consecutiva di aspirazione
• Procedure di aspirazioni ripetute
aumentano la PIC media nel trauma
cranico acuto adulto
– quindi 3 passaggi sono potenzialmente meno
sicuri che 2
41. Aspirazione nel pz con lesioni
craniche (II)
• Studi riportano ritardi fino a 10 m’per il
ritorno ai valori di base emodinamici e
neurologici a seguito di aspirazione
– Necessità di pianificare per dilazionare interventi e
attività che sono note per elevare valori di PAM o PIC
oltre i 10 m’
– Necessità di individualizzare e scaglionare il nursing
• Pz con trauma cranico chiuso severo, che
rispondono all’aspirazione con pattern di PIC a
picchi, sono a rischio di periodi di
ipertensione intracranica durante
l’aspirazione
42. Aspirazione nel pz con lesioni
craniche (III)
• Dato il rischio di effetti dannosi a seguito di
aspirazione, questa dovrebbe esser praticata
solo su indicazione, e non schedulata
– Valutazione emodinamica e neurologica per
minimizzare gli effetti
• Ricerche riportano alterazioni di PIC meno
drammatiche se usati brevi periodi di
iperventilazione per mantenere ipocapnia sistemica
– Non chiaro il ruolo dell’ipocapnia sulle regioni
ischemiche cerebrali
– Rischio di vasocostrizione con ↓ flusso ematico
cerebrale a livelli di pericolo per l’integrità
cerebrale
43. Follow up post aspirazione
AARC Clinical Practice Guideline
Endotracheal Suctioning of Mechanically
Ventilated Patients With Artificial Airways 2010
Respir Care 2010;55(6):758 –764
44. Complicanze associate all’aspirazione
delle vie aeree artificiali
• Arresto respiratorio
• Arresto cardiaco
• Aritmie
• Ipertensione/ipotensione
• ↓ della SvO2
• ↑ della PIC
• Broncospasmo
• Emorragia o sanguinamento polmonare
• Danno della mucosa tracheale (perdita di epitelio,
iperemia, perdita di ciglia, edema) avvengono quando il
tessuto è aspirato nei buchi del catetere. Queste aree
di danno ↑ il rischio di infezioni e sanguinamento
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
45. Accorgimenti nell’aspirazione
di vie aeree artificiali
• Utilizzo di cateteri con punte speciali, ↓ livelli di
pressione di aspirazione, pressioni di aspirazione
intermittenti, riducono il danno della mucosa tracheale da
aspirazione
• Drenaggio posturale e percussione possono
migliorare la mobilizzazione delle secrezioni dalle
piccole alle grandi vie aeree in patologie con ampia
produzione di muco (es. bronchiti, fibrosi cistica…)
• Adeguata idratazione sistemica e umidificazione
supplementare dei gas riscaldati per facilitare la
rimozione delle secrezioni ispessite/secche
• Il catetere da aspirazione non dovrebbe esser + largo di
½ ∅ della via aerea artificiale
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
47. Sistema chiuso - caratteristiche
• Definito anche “in-line suctioning”
• Permette il mantenimento di ossigenazione
e dei supporti ventilatori, quando ↑ di O2 o
di PEEP sono richiesti durante VM
• Riduce il rischio di aerosolizzazione delle
secrezioni durante la tosse indotta dall’aspirazione
• Da considerare in pz
– che sviluppano instabilità cardiopolmonare con la tecnica
aperta di aspirazione
– con ↑ livelli di PEEP (es. > 10 cmH2O) e/o ↑ di FiO2
(> 0.8)
– con secrezioni visibilmente ematiche
– con TBC attiva (certa o sospettata)
AACN Procedure Manual
for Critical Care. 2005 5° ed.
55. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (I)
• Revisione sistematica su 15
articoli inclusi
• Effetti su incidenza VAP
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
56. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (II)
• Effetti sulla mortalità
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
57. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (III)
• Effetti sulla pressione arteriosa media
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
58. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (IV)
• Effetti sulla SaO2
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
59. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (V)
• Effetti sulla FC
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
60. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (VI)
• Effetti sulla tensione arteriosa O2 e sulla colonizzazione
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
61. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (VII)
• Effetti sulla rimozione dei secreti e sui costi
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
62. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (CCM 2007) (VIII)
Jorgerden et al . Open and closed endotracheal suction systems in mechanically
ventilated intensive care patients: A meta-analysis. Crit Care Med 2007; 35:260–270
63. • 16 trials (1684 pz) inclusi su 51 lavori eligibili
potenzialmente
– Nessuna differenza in termini di rischio di VAP
(11 trials; RR 0.88; 95% CI 0.70-1.12)
– Nessuna differenza in termini di mortalità (5
trials; RR 1.02; 95% CI 0.84 - 1.23)
– Nessuna differenza in termini di durata degenza
in ICU (2 trials; WMD 0.44; 95% CI -0.92 - 1.80)
– Il sistema chiuso determina quote più alte di
colonizzazione batterica (5 trials; RR 1.49; 95% CI
1.09 - 2.03)
Subirana M, Solà I, Benito S. Closed tracheal suction systems versus open tracheal suction systems
for mechanically ventilated adult patients. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, Issue 4.
Art. No.: CD004581. DOI: 10.1002/14651858.CD004581.pub2.
Revisione sistematica Cochrane
sistema chiuso vs sistema aperto
64. Metanalisi sistema chiuso vs
sistema aperto (BJA 2008)
• Medesime conclusioni dei risultati appena
succitati…
• …con l’aggiunta del rilievo di aumento
dei gg di VM per il sistema chiuso
rispetto a quello aperto (WMD: 0.65
gg, 95% CI 0.28–1.03)
Siempos et al Closed tracheal suction systems for prevention of ventilator-associated pneumonia;
Br J Anaesth 2008; 100: 299–306
65. Quando cambiare il circuito di
aspirazione chiuso? (I)
• RCT su sicurezza e costo del cambio del sistema
quotidiano vs al bisogno (rottura, o catetere visibilmente
sporco)
• 512 pz adulti, in ICU, in VM > 12 ore
• Cambi medi: 4 nei pz schedulati vs 0.4 nei pz al bisogno
per persona (p<0.001)
• Costi 11016$ negli “schedulati” vs 837$ negli “al
bisogno”
• Nessuna differenza tra gruppo “al bisogno” e gruppo
“schedulati”per
– VAP (14.7% vs 14.8%, p=0.97)
– Episodi VAP/1000 gg-ventilatore (25.8 vs27.5, p = 0.8)
– VAP in pz con VM>7 gg (50% vs 63%, p = 0.2)
– Durata di VM (5.7 vs 5.4 gg, p = 0.7)
– Lunghezza di degenza ospedaliera (14.4 vs 14.7 gg, p = 0.8)Kollef MH, Prentice D, Shapiro SD, et al. Mechanical ventilation
with or without daily changes of inline suction catheters. Am J
Respir Crit Care Med 1997 Aug;156:466–72.
66. Quando cambiare il circuito di
aspirazione chiuso? (II)
• Analisi costo-efficacica su sicurezza e costo del
cambio del sistema settimanale vs quotidiano;
• Studio coorte – prospettico su pz in MICU in 3 mesi
di osservazione controllo (146 pz), e 3 mesi identici
dell’anno seguente osservazione su trattamento(143
pz);1997-98
• 2 VAP nel gruppo di controllo vs 0 nel gruppo trattamento
(quota di VAP 0.19 vs 0; p=0.5)
• La minor LOS e le minor riammissioni nel gruppo
trattamento, non statisticamente significative
• Frequenza di batteriemia non differente nei 2
gruppi
• Costi totali per ILSC sono stati $1.330,25 per cambi
settimanali, e $6.025,80 per cambi quotidiani
Stoller et alWeekly versus daily changes of in-line suction
catheters: impact on rates of ventilator-associated pneumonia
and associated costs. Respiratory Care 2003; 48(5): 494-499
67. Update 2010
AARC Clinical Practice Guideline
Endotracheal Suctioning of Mechanically
Ventilated Patients With Artificial Airways 2010
Respir Care 2010;55(6):758 –764
69. Materiale
Sistema di aspirazione
aperto
• Sistema di aspirazione, con
tubi
• catetere di aspirazione con ∅
≤ alla metà di quello interno
della via aerea artificiale per
evitare pressioni negative
maggiori
• Cannula di Yankeur
• Acqua o SF sterile
• Guanti sterili (consigliate 2
persone)
• Pallone di ambu + O2 +
maschere
• Occhiali protettivi e maschera
Sistema di aspirazione
chiuso
• Sistema di aspirazione, con
tubi
• Cannula di Yankeur
• Acqua o SF sterile
• Guanti sterili (consigliate 2
persone)
• Pallone di ambu + O2 +
maschere
• Occhiali protettivi e
maschera (se richiesto)
70. Procedura – aspirazione (I)
• Questa procedura non comporta specifici dubbi nel pz con
lesioni encefaliche
• È consigliato 2 operatori per assicurare l’integrità delle vie
aeree
• Valuta la necessità di aspirazione:
– Rumori grossolani respiratori nelle vie aeree
– Ridotti/assenti rumori respiratori
– Tosse spontanea
– Secrezioni visibili o udibili nelle vie aeree
– Aumento dello sforzo respiratorio
– Peggioramento della saturazione o della PaO2
– Mantenimento della pervietà delle vie aeree
– Raccolta dell’escreato per esami
– Stimolo del riflesso della tosse nel pz incosciente
– Aumento di pressione nelle vie aeree
– Se il pz è capace di tossire per espellere le secrezioni,
71. Procedura – aspirazione (II)
• Complicanze potenziali dell’aspirazione
– Ipossiemia
– Aritmie
– Trauma alla mucosa tracheale
– Estubazione/decannulazione accidentale
– Migrazione del tubo
– Ansia del pz
• Aspirazioni ripetute, inserzione vigorosa, livello di
aspirazione applicato e aspirazione continua o
intermittente possono contribuire al danno dei
tessuti tracheali
• Non vi sono chiare raccomandazioni circa la
pressione da esercitare
72. Procedura – aspirazione (III)
• Assicurare l’accessibilità dei tubi e che il
sistema sia funzionante
• Durante la procedura monitorare:
– SpO2 (dove disponibile ossimetro)
– stato respiratorio ( es. colorito, espansione
toracica, e inspirazione)
– emodinamica (se presente monitoraggio in
continuo)
• Raccomandati 2 passaggi al massimo
• Raccomandato tempo massimo 10-15
secondi
73. Procedura – aspirazione (IV)
Sistema aperto
• Preossigenare il pz (se ventilato, mediante il
ventilatore)
• Aprire i guanti sterili e il pacchetto del sondino
sterile
• Lavaggio mani, indossare i guanti sterili
• Mantenere tecnica asettica (con la mano designata
all’aspirazione) durante tutta la procedura
• Deconnettere il catetermount o la maschera per
trachesotomia e posizionarlo su telo monouso
• Inserire il sondino delicatamente nel tubo fino ad
avvertire resistenza. Non applicare aspirazione
mentre si inserisce il sondino
74. Procedura – aspirazione (V)
Sistema aperto
• Ritirare il sondino gentilmente (mentre si applica
aspirazione), terminando la procedura entro 10-15
secondi
• Riconnettere il mount o la maschera
• Assicurare il riposo adeguato del pz tra una
aspirazione e l’altra, come clinicamente indicato
• Documentare quota, colore, viscosità delle
secrezioni
• Aspirazione delle secrezioni del cavo orale e
faringee
• Lavaggio dei tubi con acqua sterile o SF sterile
• Igiene del cavo orale
75. Procedura – aspirazione (VI)
Sistema chiuso
• Preossigenare il pz (se ventilato, mediante il
ventilatore)
• Lavaggi mani
• Indossare guanti non sterili
• Aspirare le secrezioni orofaringee e rimuovere
ogni aspirato da sopra la cuffia
• Rimuovere l’hub sul terminale del sistema chiuso
di aspirazione
• Attaccare il tubo al sistema chiuso di aspirazione
• Inserire il catetere da aspirazione delicatamente
nel tubo fino a sentire resistenza. Non applicare
aspirazione mentre si inserisce il sondino
76. Procedura – aspirazione (VII)
Sistema chiuso
• Ritirare il sondino gentilmente (mentre si applica
aspirazione), terminando la procedura entro 10-15
secondi
• Usando acqua o SF sterile, da attaccare al port sul
sistema chiuso lavare i tubi di aspirazione
• Assicurare il riposo adeguato del pz tra una
aspirazione e l’altra, come clinicamente indicato
• Documentare quota, colore, viscosità delle
secrezioni
• Aspirazione delle secrezioni del cavo orale e
faringee
• Igiene del cavo orale
77. Procedura – aspirazione (VIII)
Osservazioni/raccomandazioni
• Cateteri con più fori riducono il rischio di lesione
alle mucose
• I sistemi chiusi sono sicuri ed efficaci e non
determinano bruschi cali in pressione negativa
delle vie aeree
• Avanzare il sondino nella carena fino a sentire
resistenza o stimolare la tosse
• L’instillazione di SF prima dell’aspirazione si associa
con ritardo del recupero nell’ossigenazione,
peggiora la SaO2 e i risultati dell’EGA, spinge i
batteri più in profondità nei polmoni e aumenta il
rischio di polmoniti
78. Procedura – aspirazione (IX)
Osservazioni/raccomandazioni
• L’iperossigenazione, può potenzialmente
minimizzare l’ipossiemia indotta
• La preossigenazione, l’iperossigenazione e
iperventilazione riducono significativamente
l’ipossiemia indotta da aspirazione
• L’iperinflazione causa cambiamenti emodinamici
significativi in PAM, GC e FC
• L’iperinflazione/aspirazione può avere implicazioni
cliniche in pazienti con ↑ PIC, che sono
postoperatori, a seguito di chirurgia vascolare,
cardiochirurgia o per pz emodinamicamente instabili