3. Alcune cause del problema
• Tropicalizzazione del clima
• Irrigidimento del sistema, bassa ritenzione idrica,
impermeabilizzazione dei suoli
• Utilizzo agricolo di suolo ed acqua molto impattante
• Scarsità di risorse
• Diminuzione del rapporto tra le comunità locali ed il
fiume
• Scarso ritorno d’immagine per i progetti di sviluppo
(cultura dell’Emergenza vs. Sviluppo)
• Dispersione / frammentazione delle competenze
4. Alcuni effetti
• Dinamiche geomorfologiche compromesse
dalla sistemazione e gestione idraulica
• Ridotta capacità di risposta dinamica del
sistema idrico: piene/ secche
• Qualità dell’acqua scadente
• Degrado delle componenti biologiche
dell’ecosistema fluviale (vegetazione ripariale,
fauna ittica, ecc.)
5. Obiettivi del progetto SIS
Creare una piattaforma comune di discussione e di
lavoro al fine di:
• Raccogliere, sistematizzare e condividere
l’oceano di informazione disponibile
• Elaborare delle strategie comuni e buone
pratiche per fronteggiare il rischio idrogeologico
• Applicare delle economie di scala per abbattere i
costi di ideazione ed esecuzione dei progetti
6. Come affrontare la complessità
Le funzioni dei corsi d’acqua sono molteplici, e
sono molteplici gli attori. È necessario:
• Costituire una piattaforma di dialogo
• Condividere le cause delle criticità (raccolta
dati e relazione)
• Elaborare e valutare soluzioni possibili
• Ricerca delle risorse
7. Attori
• Comuni, Provincia, Regione
• Autorità di Bacino, Genio Civile, Consorzi di
Bonifica
• Categorie economiche legate a vario titolo al
fiume (agricoltura, industria)
• Cittadini
• Associazioni Ambientaliste
• Associazioni sportive e ricreative
8. Definizione di rischio idraulico
È il prodotto tra il “danno” potenziale, che
dipende dal valore dei beni esposti (in genere
il valore economico degli edifici o delle
infrastrutture) e la “pericolosità”, ovvero la
probabilità che accada un evento che
potenzialmente possa danneggiare i beni
esposti.
10. Alcuni possibili interventi
1. Restituire spazio ai corsi d’acqua maggiori
2. Incrementare la capacità di invaso del
reticolo idrografico minore
3. Manutenzione a livello locale
4. Delocalizzare i beni esposti
11. 1. Restituire spazio ai corsi d’acqua
maggiori
• Abbassamento delle golene e rivegetazione con conseguente
aumento della scabrezza
• Allargamento delle sezioni mediante allontanamento degli
argini
• Meandrizzazione di tratti rettificati
• Realizzazione di ampie aree di espansione controllata ad uso
agricolo/produttivo (Servono solo per le piene)
• Creazione di “oasi” umide permanenti (Oltre ai benefici
idraulici presentano benefici ecologici e turistico/ricreativi)
13. 2. Incrementare la capacità di invaso
del reticolo idrografico minore
Rallentare i deflussi e ad “appiattire” l’onda di
piena (riducendone l’entità del picco) mediante:
•l’ampliamento degli alvei nella rete secondaria di
bonifica
•il ripristino della vegetazione delle rive e in alveo
•Rallentamento del deflusso e aumento della
sinuosità con sfalcio mirato
•la realizzazione di sistemi di depurazione naturali
(aree umide)
14. 2. Incrementare la capacità di invaso del
reticolo idrografico minore/2
(fonte: Consorzio di Bonifica Dese Sile) www.bonificadesesile.net
15. 3. Manutenzione a livello locale
• Mappatura dei fossi: conoscere il proprio
territorio
• Ponti ed accessi a luce netta, e non a tubazione:
mantenimento della sezione idraulica
• Lottizzazioni: superfici drenanti e non
impermeabilizzate
• Manutenzione della vegetazione riparia dei fossi:
contributo cittadini?
17. 4. Delocalizzare i beni esposti
• Spesso le arginature sono opere pubbliche che
difendono beni privati. Danni pagati dalla
comunità
• Valutazione economica (danni risparmiati,
rivalutazione dell’area in possibile contesto
naturalistico)
• Ridisegnare la viabilità
• Necessaria la collaborazione tra pubblico e
privato
18. Effetti “collaterali”
della rinaturalizzazione
• Miglioramento della qualità dell’acqua
• Ricarica delle falde acquifere
• Rinaturalizzazione del territorio
• Tutela della biodiversità, corridoi ecologici
• Aumento dell’offerta turistica e ricreativa
• Opere correlate (piste ciclabili)
19. Cosa serve?
• Un cambio di mentalità
– Problema culturale
– Invertire la rotta
• Trattenere l’acqua
– Interventi a tutte le scale
– Ripensare l’urbanistica
• Lavorare insieme
– Tavoli partecipati per la definizione delle strategie
d’intervento
– Laboratorio Territoriale per la Tutela della Biodiversità e la
Riqualificazione dei Corsi d’Acqua della Saccisica
– Responsabilizzare i cittadini