L'analisi dei processi costituisce un'attività chiave per essere critici sul proprio operato, per individuare attività che non forniscono alcun valore aggiunto, per portare avanti un programma di miglioramento. Per essere concreti ed oggettivi è necessario che l'analisi oltre a valutazioni di tipo qualitativo e organizzativo produca dei valori numerici che permettano di sostenere con maggior forza iniziative di miglioramento, soprattutto se devono essere supportate da investimenti.
2. CHI È SIMCO
Simco è una delle più importanti società italiane di consulenza e formazione.
Dal 1981, anno della sua fondazione, Simco ha sviluppato oltre 1.600 progetti per più di 400 Clienti di diverse dimensioni
1981 fondazione 1 600
e settori merceologici.
La nostra missione consiste nel saper coniugare competenze e tecnologie per analizzare e migliorare processi, motivare e
q
qualificare le Risorse Umane al fine di controllare e sviluppare le performance complessive dell’azienda.
pp p p
Il nostro metodo non fornisce soluzioni standard, ma offre un approccio su misura, modellato sulle reali esigenze del
Cliente ed ispirato a concretezza e innovazione.
Una particolare attenzione è stata posta nell’impiego di strumenti avanzati in modo da rendere i risultati dei progetti
nell impiego
certificati da analisi complesse; Simco può sviluppare un rapporto di collaborazione che parte dalla definizione delle
azioni di miglioramento e cambiamento e può arrivare sino all’affiancamento durante l’implementazione, per facilitare e
verificare il raggiungimento degli obiettivi.
Fatturato medio annuo (2001‐2011)
( )
€ 1.600.000.
Pag. 2
3. CHI È SIMCO
SIMCO Partners:
I consulenti Senior vantano una esperienza di circa 20 anni nel settore logistica; il loro approccio
èi innovativo e possono trarre vantaggio d ll esperienze di 30 anni di progetti. O i volta che
i i dalle i i i Ogni l h
affrontiamo i problemi dei Clienti, lo facciamo come se fossero nostri.
Tutto il personale Simco è assunto a tempo indeterminato e il ricorso a Free Lance è
estremamente li i
limitato quantitativamente. Ciò permette di i
i i investire nella f
i ll formazione d ll
i delle
nostre Risorse e assicura al Cliente un punto di riferimento certo nella conduzione del progetto e
nel proseguimento della relazione.
Simco è certificata Vision 9001:2008 (Certificato n° 9175 SMCO prima emissione 1998) e
Si è ifi Vi i 9001 2008 (C ifi ° 9175 SMCO ‐ i i i 1998)
prevede una formazione sistematica e continua dei propri impiegati.
Pag. 3
4. CHI È SIMCO
Simco organizza corsi interaziendali, corsi in
house e workshop (circa 40 corsi di logistica
inclusi nel catalogo).
Pag. 4
6. LE AZIENDE PIU’ NOTE TRA I CLIENTI SIMCO
ALSTOM, AGUSTA WESTLAND, AUCHAN, AUTONEUM, BAYER,
BASF, BINDA, BOHLER, BTICINO, CARREFOUR, COCA‐COLA, COOP
ITALIA, CORMAN, DENSO, DIESEL, DUCATI, FACET, FIAMM, FIAT
AUTO, FISCHER, FLINT GROUP, FOPPAPEDRETTI, FRESENIUS M.C.,
G6 RETE GAS GEFRAN GE HEALTHCARE T GIORGIO ARMANI
GAS, GEFRAN, T., ARMANI,
IND. CARTARIE TRONCHETTI, IVECO, JOHNSON DIVERSEY,
JOHNSON & JOHNSON MEDICAL, KONICA MINOLTA, LEGRAND,
LEROY MERLIN, LEVI STRAUSS, LINDT & SPRUNGLI, LEROY
O , S USS, S U G , O
MERLIN, L’OREAL,, LOTTO, LUXOTTICA, MERCK SHARP & DOHME,
NOVARTIS VACCINES, PANASONIC, PIONEER, PONTI, ROCHE
DIAGNOSTICS, SAMSUNG, SNAM RETE GAS, SOL, STAPLES,
SUBARU, TEMPUR, TEVA, THUN, TRW, VOLKSWAGEN.
Simco ha sviluppato molti progetti e consulenze operative in
contesti internazionali realizzati in Austria, Bulgaria, Croazia,
Francia, Grecia, Malta, Polonia, Spagna e Svizzera.
Simco, fatturato medio generato da ogni singolo Cliente sopra elencato: circa
130,000€
130 000€
Pag. 6
7. LE NOSTRE AREE DI INTERVENTO
Organizzazione del network distributivo
Logistica di magazzino
Previsione della domanda e gestione delle scorte
Magazzino Automatico
Magazzino Automatico
Outsourcing
Trasporti
Tempi e Metodi nella logistica
Logistica di Produzione
Soluzioni di business intelligence
Simulazione dinamica
Organizzazione aziendale
Formazione
Pag. 7
8. PERCHÈ SCEGLIERE SIMCO?
STRUTTURA
SOCIETARIA,
KNOW‐HOW ESPERIENZA,
CONSOLIDATO
CONSOLIDATO METODI E
METODI E
NEL STRUMENTI
MAGAZZINO E
NEL TRASPORTO
KNOW‐HOW
CONSOLIDATO IN
ESPERIENZE REALI
(SW,3PLS,ETC)
(SW 3PLS ETC)
Applicazioni concrete, non soluzioni ideali:
dall’ideazione generale, alla
dall ideazione generale alla realizzazione e al miglioramento continuo
e al miglioramento
Pag. 8
9. LO STUDIO DEI TEMPI E DEI METODI
Parole chiave
Efficienza
Tecniche di rilevazione Produttività
Tecniche di osservazione Risorse del magazzino
Sistema premiante Studio dei metodi
Eliminazione sprechi Studio dei tempi
Ergonomia del lavoro
Pag. 9
10. KNOW HOW SIMCO
(nell’area tempi e metodi dei processi logistici)
Ha progettato, in oltre 30 anni di attività, centinaia di magazzini
p g , , g
con significativi livelli di complessità per i quali ha definito i
processi operativi e ne ha verificato la rispondenza in termini di
efficacia ed efficienza
efficienza.
Ha sviluppato numerosi studi di “tempi e metodi” nell’ambito
dei processi di magazzino
d i i di i
Sviluppa da molti anni corsi interaziendali sul tema dell’”analisi
del lavoro” e del “miglioramento continuo” in magazzino
d ll ” d l “ i li i ”i i
Impiega per lo studio dei tempi e metodi un software
(sviluppato da una società canadese) che permette di
effettuare analisi più accurate e in tempi più veloci
Pag. 10
12. CONSULENZA SIMCO
Come ottimizzare le attività di magazzino?
1 Studio e descrizione delle attività AS‐IS
Le attività studiate corrispondono a quello No
che realmente accade?
Sì
2 Rilievo sul campo di tali operazioni
No
Il numero di repliche è adeguato?
Sì
3 Analisi dati dei cronometraggi e individuazione delle problematiche
Analisi dati dei cronometraggi e individuazione delle problematiche
No I dati a disposizione sono sufficienti per poter
studiare delle ottimizzazioni?
Sì
4 Ottimizzazione delle attività
Pag. 12
13. CONSULENZA SIMCO
Le quattro fasi del progetto
1) Il primo passo è lo studio critico e la descrizione precisa delle attività che si vogliono esaminare nella
situazione attuale. Prima di andare "sul campo" si analizzano approfonditamente "a tavolino" le varie attività,
suddividendole i operazioni elementari e schematizzandole con di
ddi id d l in i i l t i h ti d l diagrammi a fl
i flusso. L operazioni elementari
Le i i l t i
individuate vengono poi esaminate, attraverso l’osservazione diretta in magazzino, per verificarne l’effettivo
svolgimento da parte degli operativi. In caso negativo si aggiornano gli schemi a flusso basandosi sulle
discordanze riscontrate.
2) Lo t
L step successivo consiste nella campagna di rilievi i magazzino, cioè l’ tt t e precisa misurazione d ll
i it ll ili i in i i è l’attenta i i i delle
attività determinate al punto precedente. Questa rappresenta la fase operativa dello studio, dove l'analista
segue l'operatore/macchina in tutte le sue operazioni elementari cronometrandole in modo preciso. Simco è
all'avanguardia nella rilevazione puntuale dei tempi, in quanto si avvale di un software specifico implementato
in
i un palmare portatile, al posto d l classico cronometro.
l t til l t del l i t
3) Una volta verificato che il numero di repliche sia adeguato al livello di significatività che si vuole ottenere dallo
studio, si passa alla fase tre, ossia all’analisi dei dati ottenuti dai cronometraggi andando ad individuare le
problematiche o gli sprechi di tempo che possono rendere inefficienti le attività. Si studiano i dati derivati dai
rilievi d i t
ili i dei tempi e si calcola l produttività d'
i i l l la d tti ità d'operazione ( i veda, a tit l di esempio, il grafico nella pagina
i (si d titolo i fi ll i
seguente). Attraverso questo primo risultato si individuano le operazioni elementari che andrebbero
ottimizzate o addirittura eliminate. Terminata questa fase è necessario verificare se la suddivisione delle
attività in operazioni elementari (e di conseguenza i rilievi svolti) è adeguata per poter studiare delle
ottimizzazioni.
tti i i i
4) Infine, a partire dai dati analizzati e delle problematiche individuate allo step precedente, vengono studiate le
ottimizzazioni delle attività oggetto di osservazione. Attraverso gli output risultanti dallo step precedente, ed
eventualmente implementandoli con altri dati provenienti dal gestionale, vengono trovate le soluzioni migliori
per poter incrementare la produttività
produttività.
Pag. 13
14. CONSULENZA SIMCO
1) Studio e descrizione delle attività AS‐IS
Area di staging
Stampanti
Area di prelievo
Pag. 14
15. CONSULENZA SIMCO
1) Studio e descrizione delle attività AS‐IS
Schematizzazione del ciclo standard per l’evasione della picking list (PL) imprevisti esclusi.
CICLO: accettazione PL Trasferimento ad area pallet
vuoti
Trasferimento al primo vano
di picking Inforco pallet vuoto
Lettura “bar‐code” vano di
picking
CICLO: prelievo riga
di picking list Trasferimento a stampante
Trasferimento a stampante
Prelievo e collocazione collo/i
su pallet
Trasferimento al secondo vano Stampa etichette e presa in
di picking carico PL
Applicazione etichetta su
Applicazione etichetta su
15
ciascun collo prelevato
CICLO: prelievo riga
di picking list
Lettura “bar‐code” etichetta PL
…………………………..
Trasferimento e appoggio
pallet in area di staging
Pag. 15
16. CONSULENZA SIMCO
1) Studio e descrizione delle attività AS‐IS
x Recall icon – note in next slides Production (start of process)
Legenda:
Trailer loaded + transferred to Wh This line encompasses the
processes under analysis
Large
End of process
(more than 1 trailer)
Batch
1 Move trailer to Id Point 1
Move trailer to Id Point 1
Size
Small
Wait for the last UL of the batch
(1 trailer)
no
Move trailer to Id Point 2 Pallets Labelling
yes 1
Other (wh. location) by IdP1
trailers?
Pallets Labelling
1 Move trailer to Id Point 2
(wh. location) by IdP2
Trailer unloading
Very‐narrow‐aisles (VNA) area Wh. Bulk Floor Storage area
no location
no Pre‐storage
storage yes
Other yes location
pallets on
pallets on available?
il bl ?
trailer?
Pallet storage in temp. buffer Pallet in pre‐storage loc.
2
Pallet storage in “D/E” locations Pallet storage in “F” locations
Pag. 16
17. CONSULENZA SIMCO
1) Studio e descrizione delle attività AS‐IS
Presa pile di pallet da baia di
scarico
Pallet Pallet
“di riciclo” Tipologia di “nuovi”
pallet?
OP. 4a) Appoggio pila a terra in
OP 4 ) A i il i
buffer macchina ispezionatrice Macchina
No Sì
pallettizzatore
richiede pallet?
OP. 4b) Appoggio pila a terra
OP.5) Inserimento pallet in Inserimento diretto pallet in
in buffer macchina
macchina ispezionatrice
p macchina pallettizzatore
p
pallettizzatore
ll tti t
OP. 7) Inserimento pallet in
No Pallet idonei per il Sì macchina pallettizzatore
magazzino
automatico?
OP.8) Smaltimento in area
rifiuti No Macchina Sì
pallettizzatore
richiede pallet?
OP.6b) Inserimento diretto
OP 6b) Inserimento diretto
OP. 6a) Appoggio pila a terra in
pallet in macchina
buffer macchina pallettizzatore
pallettizzatore
OP.7) Inserimento pallet in
macchina pallettizzatore
acc a pa ett ato e
Pag. 17
21. CONSULENZA SIMCO
3) Analisi e individuazione problematiche
1,8% 1,3% 1,2%
5,6%
6,0%
4,2% Pick Altro
primo pick; 0%
4,8% livello;
21%
Pick a
terra;
terra;
78%
Macro‐operazioni %
Prelievo 53,3%
Percorrenza
Spunta
Tempo perso a causa di ingorghi
21,8%
4,8%
4,2%
53,3%
, %
Tempo perso causa merce mancante a vano picking 6,0%
21,8% Stampa etichette + presa in carico OT
Appoggio pallet in area 916
5,6%
1,8%
Inforco pallet 1,3%
Altro (terminale bloccato, parla con altri operatori, etc.)
( ,p p , ) 1,2%
,
Pag. 21
22. CONSULENZA SIMCO
3) Analisi e individuazione problematiche
2
Temporary buffer for storage in Racks Area (only for D/E locations)
WEAK ASPECTS
The current layout and organization of intensive storage area doesn’t seem to offer necessary room for pre‐storage (necessary for
VNA racks and rather “rigid”, since they are dedicated to each single aisle): as a consequence, it often happens that pallets are first
put in a temporary buffer position, on the floor, and then moved in the correct pre‐storage position., when available
Building 26, floor 1 Pre‐storage locations for VNA racks
Temporary buffer positions
Legend:
Right flow
Wrong flow – double handling
Trailer
As a consequence, it often happens to unnecessarily double handle pallets.
Pag. 22
23. CONSULENZA SIMCO
3) Analisi e individuazione problematiche
04:19:12
03:50:24
H ‐ Movimenti a vuoto di
00:16:48
interconnessione tra le varie aree
00:13:10
03:21:36
G ‐ Aiuto altri operatori
00:18:02 00:07:53
00:13:46 00:04:23
00:00:00
02:52:48 00:16:45 00:34:06
F ‐ Interfaccia con reparto di
00:39:14
confezionamento
02:24:00
E ‐ Gestione macchina
01:04:59 00:03:58
00:23:58 pallettizzatore
00:00:00
01:55:12 00:03:30
D ‐ Gestione macchina
00:04:49 00:34:12 00:26:02
ispezionatrice pallet
00:18:12
00:18:26 02:01:44
01:26:24 00:24:04 C ‐ Movimentazione/gestione UdC
C ‐ Movimentazione/gestione UdC
00:15:10
00:09:27 fuori sagoma
00:07:49
00:57:36 00:30:30 01:15:47 B ‐ Preparazione ottimale pile
00:25:10
pallet vuote
01:10:58
00:15:28
00 15 28 00:00:11
00 00 11
00:28:48 A ‐ Movimentazione pallet vuoti
00:39:42 00:00:22 00:19:37
00:22:18 00:13:38 00:01:33
00:00:00 00:08:35
00:00:00 00:01:37
[hh:mm:ss] [hh:mm:ss] [hh:mm:ss] [hh:mm:ss] [hh:mm:ss]
20‐mattina
20 mattina 20‐pomeriggio
20 pomeriggio 21‐mattina
21 mattina 21‐pomeriggio
21 pomeriggio 22‐mattina
22 mattina
Pag. 23
24. CONSULENZA SIMCO
3) Analisi e individuazione problematiche
50
R = 0 8754
R² = 0,8754
45
Da 31 a 45 righe
40 per missione:
49 righe/ora
pick
35
35
ssione di p
30
25 Da 16 a 30 righe
Righe/mis
per missione:
i i
20 40 righe/ora
15
Da 6 a 15 righe
R
10 per missione:
28 righe/ora
5
Da 1 a 5 righe
‐ per missione:
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
5
‐
16 righe/ora
Produttività (righe di pick/ora)
Pag. 24
25. CONSULENZA SIMCO
3) Analisi e individuazione problematiche
Il calcolo delle produttività di riferimento avviene eliminando tutti i tempi che non fanno parte del ciclo standard.
Attività produttive
Atti ità d tti Attività non produttive
Atti ità d tti 1,8% 1,3%
6,0% 5,6% 1,2%
Prelievo
Tempo perso a causa di ingorghi
Percorrenza
4,2%
Spunta Tempo perso causa merce mancante a
vano picking
Presa in carico OT 4,8%
Appoggio pallet in area 916 Altro (terminale bloccato, parla con
altri operatori, etc.)
21,8%
21 8%
Inforco pallet 53,3%
Epurando le misurazioni da queste operazioni si ricava il “tempo rilevato produttivo senza maggiorazioni” pari a 1
minuto e 10 secondi (ovvero in termini di produttività circa 51 righe all’ora).
Alla produttività standard si arriva poi attraverso l’introduzione di alcuni coefficienti maggiorativi :
l introduzione
• per fabbisogni personali (si considera mezzora di pausa sulle 8 ore lavorative, di conseguenza + 6.67%)
• per imprevisti (+5%)
o dovuti alle attrezzature (mediamente + 1%)
o d ti ai materiali ( di
dovuti i t i li (mediamente +2%)
t
o dovuti al processo (mediamente +2%)
• per fatica (già compreso nei dati rilevati)
Applicando i coefficienti di maggiorazione si ricava il tempo standard d’operazione pari a 1 minuto e 18 secondi
( )
(ovvero in termini di produttività circa 46 righe all’ora).
Pag. 25
26. CONSULENZA SIMCO
4) Ottimizzazione delle attività
Self‐generated Multiple handling Pallet labeling done
picking activities of pallets in the Warehouses
Modify SAP/WM
f / Elimination of VNA racks
l f k At least, put current
l
strategies, to introduce + re‐layout of Bulk Floor labels on drums in Prod.
the “FIFO window” Storage (BFS) areas Depts
Faster unloading of
Introduce the “Storage If convenient, introduce
g
trailers, thus making
bin emptying concept
bin emptying” concept unique pallet labels
unique pallet labels
them sooner available
Introduce a time‐out
Introduce a “time out” If VNA racks will be kept
If VNA racks will be kept Introduction of label
Introduction of label
to avoid too long stay of in place, better use of printers + applicators in
goods in the warehouse pre‐storage locations the conveying line
Pag. 26
27. CONSULENZA SIMCO
4) Ottimizzazione delle attività
Miglior distribuzione frequenza di prelievo tra i blocchi a gravità: in genere i blocchi a gravità
all’inizio del percorso devono essere più scarichi degli altri per evitare ingorghi all’inizio del ciclo.
p p g p g g
Nella prima parte del percorso (parte blu della figura) vi è una frequenza di prelievo troppo
variabile da blocco a blocco, bisognerebbe normalizzare l’andamento delle colonne blu.
Vani visitati suddivisi per blocchi a gravità
8.000 I primi blocchi dovrebbero Gli ultimi tre blocchi hanno
avere una densità di prelievo una frequenza di prelievo
7.000 minore per evitare ingorghi
p g g dimezzata rispetto agli altri.
all’inizio del ciclo.
6.000
Vani visitati (mag‐nov 2011)
5.000
4.000
4 000
3.000
2.000
V
1.000
‐
01‐01
01‐02
01‐03
01‐04
01‐05
01‐06
01‐07
01‐08
01‐09
01‐10
01‐11
01‐12
01‐13
01‐14
01‐15
01‐16
01‐17
01‐18
01‐19
01‐20
01‐21
01‐22
01‐23
01‐24
01‐25
01‐26
01‐27
01‐28
01‐29
01‐30
Blocchi a gravità
Pag. 27
29. FORMAZIONE SIMCO
(nell’area tempi e metodi dei processi logistici)
Pag. 29
30. ADDESTRAMENTO SIMCO
(nell’area tempi e metodi dei processi logistici)
Il metodo Simco di training consiste nell’addestrare gli operatori affinché costituiscano un
Gruppo (interno all’azienda) che possa intervenire in modo autonomo ed efficace
all azienda)
nell’analisi dei processi logistici per sviluppare studi di analisi del lavoro finalizzati allo
sviluppo di una attività di miglioramento continuo.
Il metodo Simco si compone in 5 fasi principali:
L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V L M M G V
ALLINEAMENTO E
PIANIFICAZIONE ATTIVITA'
ADDESTRAMENTO TEORICO
(preparazione ed erogazione)
ADDESTRAMENTO SUL
CAMPO
ASSISTENZA (A)
ASSISTENZA (B)
Pag. 30