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Tecnologie d‟avanguardia nella
      gestione dei rifiuti radioattivi e nella
        decontaminazione ambientale

               Risultati da un recente Convegno Internazionale
  ‘Gestione dei rifiuti radioattivi: dalla trasmutazione alla biorimediazione’
organizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) il 23 aprile scorso
 a Frascati su tecnologie innovative per il trattamento delle scorie nucleari e
                                 radioattive
e la decontaminazione ambientale con particolare attenzione alle potenzialità
          in questo settore delle macchine acceleratrici di particelle
Management of radioactive waste: from
             transmutation to bioremediation
   A topical meeting on emerging technologies for the treatment of nuclear and radioactive waste with
                    emphasis on potentialities of new accelerator projects in the field


                 INFN - Laboratori Nazionali di Frascati
       Auditorium Bruno Touschek       Monday April the 23rd, 2012
             http://www.lnf.infn.it/conference/bioremediation/index.html

    Nuclear data for radioactive waste managementEnrico Sartori, ex NEA-OECD, Paris, FRANCE
    High-level waste (HLW) treatment, partitioningWaclaw Gudowski, Royal Institute of Technology,
                               and transmutationStockholm, SWEDEN
             Accelerator-driven systems for nuclearAlexander Stanculescu, Idaho National
                                     transmutationLaboratory, Idaho Falls, USA
         A fast neutron source for transmutation ofMarco Ripani, INFN & Univ. of Genoa, Genoa,
                                      nuclear wasteITALY
    Application of synchrotron-based techniques inMohamed Merroun, University of Granada,
          bacterial/radionuclide interaction studiesGranada, SPAIN
         Phytoremediation options for radioactivelyHildegarde Vandenhove, SCK-CEN, Mol,
                     contaminated sites evaluatedBELGIUM
               Bioremediation of radioactive waste:Jonathan R. LLoyd, University of Manchester,
                 radionuclide–microbe interactionsManchester, UK
   Transmutation of radioactive waste in biologicalVladimir I. Vysotskij, Kiev Shevchenko University,
                                           systemsKiev, UKRAINE
      X-rays shine light on environmental clean-up:Rizlan Bernier-Latmani, EPFL, Lausanne,
   using synchrotron techniques for bioremediationSWITZERLAND

Organizing Committee
Sergio Bartalucci   INFN-Laboratori Nazionali di Frascati (Chair) Sergio.Bartalucci@lnf.infn.it
Calogero Natoli     INFN-Laboratori Nazionali di Frascati
Giorgio Prinzi      CIRN - Comitato It. Rilancio Nucleare
Silvia Colasanti    INFN-Laboratori Nazionali di Frascati (Segr.) Silvia.Colasanti@lnf.infn.it
L‟opinione pubblica in Europa e il
problema delle scorie nucleari e
radioattive
Percepito come uno dei più gravi
Quello su cui si hanno più dubbi e si
desidera più informazione




Fonte: Special Eurobarometer 324, Marzo 2010
Nel mondo ci sono 368 reattori nucleari industriali attivi (USA- 104; Francia-58,
Giappone-58, Russia-33, S.Corea-21, Ukraina-15); 63 – in costruzione, 138 – chiusi.
 Nel mondo ci sono più di 200.000 t di combustibile esaurito (scorie di alto livello) e
se ne producono 15 000 t/anno.
Inoltre in ogni reattore ci sono migliaia di t di acqua altamente radioattiva (più di 1
milione di t nel mondo).
Inoltre nel mondo ci sono più di 10 milioni di t scorie a bassa attività.
I SITI NUCLEARI IN ITALIA
Campo di          Lavoratori        Persone del
                                                                                applicazione      esposti           pubblico
        Attività  nr. decadimenti nucl.per unità di tempo 1 Bq =1 dis/sec
                                  Le scorie nucleari e radioattive
        Dose assorbita  energia rilasciata per unità di massa 1 Gy =1 J/kg
        Dose equivalente  dose assorbita da un organo „pesata‟ 1 Sv= 1
                                                                            Dose efficace         20 mSv/anno       1 mSv/anno

        Gy/wr                                                               Dose
                                                                            equivalente
        Dose efficace  somma dosi assorbite „pesata‟ sui varii organi Sv
                                                                                al cristallino    150 mSv/anno      15 mSv/anno
             generati da ospedali, laboratori, industrie
                                                                                alla pelle        500 mSv/anno      50 mSv/anno
I rifiuti   nucleari siindumenti usacontaminati e
            carta, oggetti,              e getta, filtri
              altri materiali classificano in base
                              debolmente                   alla
                                                              radioattività
                                                                                alle estremità    500 mSv/anno


•    Sotto i livelli imposti dalle normative (ICRP 90 e D.Lgs 230/95)
•    Rifiuti a basso livello(LLW)   circa il 90% in volume ma solo 1% della radioattività totale
•    Rifiuti di livello medio (MILW) circa il 7% in volume e 4% della radioattività
•    Rifiuti di alto livello (HLW) oltre il 90% della radioattività totale
                                                                          Resine, filtri, liquami, componenti del reattore, materiali
                                                                              contaminati dallo smantellamento dei reattori



                                                                         combustibile esausto direttamente dalle centrali o dal
    Inoltre c‟è la contaminazione ambientale, di                     riprocessa-mento, dalla produzione o smantellamento degli
                                                                   tipo LLW e MILW
                                                                                          arsenali nucleari

•     Funzionamento e Manutenzione di centrali ed impianti: effluenti liquidi ed aeriformi
•     Decommissioning di centrali ed impianti: rifiuti solidi (in Italia soltanto 25 + 11 mila
      m3), liquidi ed aeriformi
•     Radionuclidi rilasciati a seguito d‟incidenti nucleari: contaminazione di suoli e acque
COSA SI FA ora E COSA SI POTREBBE FARE in futuro


Principi generali del trattamento attuale

•   Concentrare ed isolare i rifiuti in siti predisposti (non ancora pronti per gli HLW)
•   Attesa fino a quando il livello di radioattività sia più gestibile (non per gli HLW)
•   Diluizione e dispersione nell‟ ambient (sotto la soglia regolamentata o
    naturale)                       e
•   Decontaminazione ambientale: metodi chimico-fisici, ancora sperimentali


Trattamento delle scorie HLW con il metodo P&T (Partitioning & Transmutation)

•   Separare il materiale fissile (U +Pu), gli attinidi minori (MA= Np, Am, Cm,…), i prodotti di
    fissione (FP) a lunga emivita (99Tc, 129I, 93Zr, 135Cs, 107Pd, e 79Se)
•   Avviare U +Pu al riprocessamento, oppure trasmutarli, insieme agli MA e FP, in reattori critici
    o subcritici pilotati da un Acceleratore di protoni (sistemi ADS, Accelerator Driven Systems)

Decontaminazione ambientale con l’uso di microorganismi e piante
(Biorimediazione)
Basics and Objectives of P&T (cont’d)
Used fuel and HLW repository hazard vs. risk
   – Partitioning and Transmutation (P&T) objective  reduction of
     long-term hazard of used fuel or HLW repository by transforming
     long-lived radionuclides into short-lived or inactive elements
   – “Conventional” waste management objective  reduction of long-
     term radiological risk (combination of potential hazard and
     confining properties)
Hazard reduction (P&T objective) requires very different and much more
 fundamental measures as compared to risk reduction:
   – Long-term hazard of spent fuel and HLW is associated with the
     radioactive source, i.e. the transuranics
   – Short and long-term risks are due to the mobility of fission
     products in the geosphere and the possibility to enter the
     biosphere


Frascati, April 2012
                                                                          9
L‟inventario radiotossicologico




                   Source: Physics & Safety of Transmutation Systems , NEA 6090
                                                                                            NEA Rep. 2002


Radiotossicità derivante da 1 tonnellata di combustibile nucleare esausto.
Con un'efficienza di partizione del 99.9% dei prodotti a lunga vita dai rifiuti seguita da trasmutazione,
il livello di radiotossicità di riferimento può essere raggiunto entro 700 anni!
LA TRASMUtazione delle scorie HLW: I sistemi ads


                                  Reattori ADS subcritici
                                  Utilizzano qualsiasi tipo di
                                  combustibile nucleare
                                  Elevata efficienza, estrema sicurezza
                                  Amplificatore di energia (Rubbia)
                                  Però ancora molta ricerca da fare:
                                  •Acceleratore
                                  •Bersaglio neutronico
                                  •Combustibile e suo ciclo
                                  •Reattore subcritico

                                 Unico progetto europeo: MYRRHA
                                 in sviluppo presso SCK-CEN a Mol (Belgio).
                                 Partito nel 1997 ==> 2018-2023
                                 Costo previsto ≈ 1 G€ di cui contributo UE <
                                 10%
                                                       FPVI 2001-2006   FPVII 2007-2012
                                   Fusione Nucleare          824              1947
                                   Fissione Nucleare         209              287
                                      centri (JRC)           319              517
Schema di principio di un ADS          Totale M€            1352              2751
MYRRHA: EXPERIMENTAL ACCELERATOR DRIVEN SYSTEM
      A pan-European, innovative and unique facility

  Time horizon: full operation ~ 2023
  Costs: ~ EUR 960 million
A low power ADS based on
               enriched U fuel and solid Lead
Motivation
• Availability of 70 MeV, 0.5 mA proton
                                              Broad collaboration between
  cyclotron purchased by INFN as driver
                                                        INFN, Ansaldo
  for SPES project on radioactive ion
                                              Nucleare, ENEA, Politecnico di
  beams
                                                   Milano, Politecnico di
• Collaboration with Ansaldo                        Torino, LENA-Pavia
  Nucleare, leader in technology for fast
                                               Project initiatied by INFN and
  reactors based on Lead coolant (also, one
                                                    University of Genova
  of the proposed technologies in the EU)
• Choice of Pu-free fuel to minimize
  security issues  UO2 w/ 20 % 235U
• Low thermal power 150-200 kW to limit
  safety issues but sufficient to study
  some aspects of dynamics
                       o
• Temperature < 300 C  solid Lead
  matrix
• keff 0.95 (limit for storage facil’s)
• Relatively low beam energy  Target:
  Beryllium (weakly bound n)
Lead Fast Reactors Development Road Map
                                  GUENEVIERE (Mol)
                                 Subcritical prototype
                                 P=0 kWth in operation
                               Measurement of keff,fluxes



                                     INFN et al. (LNL)
CDR in preparation,
                               Subcritical prototype project
funding not yet available
                                        P 200 kWth
                               Tests on kinetics and dynamics


                                       MYRRHA (Mol)
                            Critical and subcritical demonstrator
                                    P=100MWth, approved
                            Optimized for medical radionuclides


                                ALFRED (Ansaldo Nucleare)
                              Gen IV Research Reactor project
                                     critical P=120MWe
                                Power Reactor with turbines
La radiocontaminazione


• I rifiuti radioattivi sono
  rimasti sottoterra per
  decenni. Tuttavia resta la
  preoccupazione che
  possano sfuggire e
  migrare nelle acque, nei
  suoli e nei sedimenti.

• Oltre ai depositi, le attività
  di operazione delle
  centrali, di funzionamento
  degl‟impianti di
  trattamento del
  combustibile, di
  smantellamento
  degl‟impianti e
  riqualificazione del
  territorio
  (Decommissioning) sono
  potenziali sorgenti
  d‟inquinamento da
  radionuclidi
La biorimediazione
Tecnologia che usa microrganismi per ridurre, eliminare, contenere o trasformare in prodotti innocui
i contaminanti presenti negl‟impianti, nei suoli, nelle acque e nell‟aria
Primo uso del termine nella letteratura scientifica nel 1987!
Pila di compostaggio                   Radionuclidi e Metalli presenti nei siti nucleari:
6000 anni a.C.
                                       U, Pu, Tc, Cs, Sr e Cr, Hg, Pb
impianto per liquami nel 1891

                                                 Geomicrobiology
Sussex, UK




                                           Includes
                                           •The origin of life
                                           •Life on other planets
                                           •The control of Earth’s chemistry
                                           •Environmental mobility of metals, radionuclides and
  Three components of the geo-bio
            interface                      organics
                                           •Bioremediation
Cellular physiology
                                           •Bionanotechnology
Aqueous environment
Mineralogy
http://www.guardian.co.uk/money/2010/jan/09/jobs-of-the-future
Other key jobs for 2020
Cloud controller Buys the planet time – maybe 25 years – in the fight against climate
change, by increasing the ability of clouds to reflect solar radiation

Hydrogen fuel station manager Produces hydrogen on site; science & retail skills
Uranium recycler Converts bomb-grade uranium from warheads into low-enriched
uranium for use in nuclear power plants

Avatar design-security consultant Designs, creates & protects the virtual you
Personal bot mechanic Domestic assistants will work 24/7, but will need the
occasional tune-up

Space tour guide Virgin Galactic planning commercial flights from 2011, space tourists
will need cosmic enthusiasts to shed light on all that darkness

Also
Education As future-proof a sector as exists (the accelerating need to train and retrain)
……… and undertakers, prostitutes, tax collectors, religious leaders Because
life, and death, go on



http://www.guardian.co.uk/money/2010/jan/09/jobs-of-the-future
Come agiscono I batteri?
Microbial U(VI) reduction

Reduction of U(VI) by microbes leads to immobilization as a solid phase.

              Reduced electron                   Oxidized product
              donor (e.g., acetate)              (e.g., CO2)


                                Enzymatic Reduction



                                U(VI)            U(IV)         Insoluble- can form UO2 (s)

                    Mobile, toxic           Less mobile, less toxic




                    U(VI)
                                                              200 nm


                    e- donor

                                                                         0.2 ! m
bacterial culture              reduced uranium

                                        Anaerobic process
U(VI) contamination

                                                   Drinking water pumping station!




                                                        soil!
!
!
!                                         unsaturated zone!
!
!
!
!
                                               saturated zone!
    U(VI) plume!                               saturated zone!
                                                                          wells!


          Direction of groundwater flow
A Remediation strategy

                                                      Drinking water pumping station!
                       inject e- donor and
                       nutrients!




                                                           soil!
!
!
!                                            unsaturated zone!
!
!
!                               What is the reduced U product formed?
!                                               How stable is it?
                                                  saturated zone!
    U(VI) plume!                                  saturated zone!
                  U(VI)             U(IV)                                    wells!


          Direction of groundwater flow
Phytoremediation
Content

   What is phytoremediation?
   Areas of applicability
   Phytoextraction
   Rhizofiltration
   Phytostabilisation
   Alternative land use
Summary

 Phytoextraction
    more myth than reality
 Rhizofiltration
    feasible but detailed investigation
 Phytostabilization: more information required
    on effect of vegetation cover on RN dispersion and RN cycling
    phytostabilisation vs other remedial options
 Alternative land use
    need for holistic approach
Transmutation of radioactive waste in
         biological systems
      (history, models, experiments, perspectives)


V.I. Vysotskii, Kiev Shevchenko University, Kiev, Ukraine
The typical components of high-level radioactive reactor waste

    Isotope   Half-life   Activity (in relation to Pu239) Main decay mode
    Sr90      28.5 years       Q=230                        -
    Zr95      64 days          Q = 5800                    -
    Nb95      35 days          Q = 5700                    -
    Mo99      66 hours         Q = 6100                    -
    Ru103     39 days          Q = 3800                    -
    Ru106     373 days         Q = 860                     -
    Sb125     2.8 years        Q = 150             `       -
    I131      8 days           Q = 3100                    -
    Cs134     2 years          Q = 170                     -
    Cs137     30.03 years      Q = 260                      - (and )
    Ce144     285 days         Q = 3900                    -
    Eu154     8.8 years        Q = 14                      -
    Pu238     87.7 year        Q = 1.3
    Pu239     24000 years      Q=1
    Pu240     6550 years       Q = 1.5
    Pu241     14.4 years       Q = 180
    Am241     432 years        Q = 0.16
Contents
1. Prehistory
2. Experiments on controlled transmutation of nuclear isotopes in
    growing microbiological cultures
3. Experiments on controlled decontamination of active isotopes
    in biological cells
4. Biophysical reasons of isotope transmutation in biological
    systems
5. The possible physical mechanism of isotope transmutation in
    growing biological systems

The report presents the results of combined examinations of stable and
active isotope transmutation processes in growing microbiological cultures.
Spectrum of
                                  gamma-radiation of
                                  distilled water from
                                  first contour of
                                  water-water atomic
                                  reactor of Kiev
                                  Institute for Nuclear
                                  Research (10th day
                                  after extraction
                                  from the active
0   500   1000   1500   E , KeV   zone).
1
          Q(t)/Q(0)
0.9
                                           Qcontrol and Qcultures (decay of Co60 in both
0.8                                        pure water and in the water with presence of
                                           metabolically active microorganisms)
0.7
0.6
                                                                     Qcontrol (decay of
              Time of internal                                       La140 (and Ba140) in
0.5        adaptation of microbe
          syntrophin associations                                    pure reactor water)
0.4
           to action of irradiation
0.3
0.2        Qcultures (decay of Ba140 and La140 in
           pure water with presence of
0.1                                                                                            t, days after extraction
           metabolically active microorganisms)
                                                                                               of water from the
0                                                                                              active zone
      0               5               10            15             20           25          30 of the nuclear reactor


 Change of activity Q(t) of the same reactor Ba140, La140 and Co60 isotopes in the
 experiment on transmutation (activity Qcultures in pure reactor water with presence of
 metabolically active microorganisms) and in the control one (activity Qcontrol in the
 same pure reactor water without microorganisms)
Metabolizzazione dell‟Arsenico




                                Published Online December 2 2010 Science 3 June 2011:
                                Vol. 332 no. 6034 pp. 1163-1166 DOI:
                                10.1126/science.1197258




Mono Lake, Est California
due specie di batteri Frascatani

Ralstonia e stenotrophomas
detusculanense
Batteri estremofili aggregatori
di metalli scoperti a Frascati (2000)
Ricerche interrotte per mancanza di
fondi e di supporto tecnico da parte
dell‟INFN, e riprese per conto della soc.
spagnola ENDESA* per l‟utilizzo come
bioconcentratoriMicrobiology 8 (2005) 223-
     * International di radionuclidi
    230
Istituto Nazionale di Fisica
             Nucleare
Ente pubblico che promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel
campo della fisica subnucleare, nucleare ed astroparticellare nonché la ricerca e
lo sviluppo tecnologico necessari alle attività in tali settori, con particolare
riguardo agli acceleratori e rivelatori di particelle elementari, che sono di
fondamentale importanza anche per la ricerca nucleare finalizzata alla
produzione di energia. Perché con gli acceleratori si possono anche realizzare i
due obbiettivi di ricerca:
•Frazionamento e Trasmutazione delle scorie di elevata radiotossicità
attraverso l'uso di reattori subcritici pilotati da un acceleratore di protoni
(ADS)

•Biorimediazione della contaminazione ambientale attraverso l'uso di piante e
soprattutto di microorganismi, per la cui caratterizzazione le sorgenti di Luce di
Sincrotrone (SR) sono di cruciale importanza

Occorre quindi adottare un visione interdisciplinare della ricerca scientifica.

E per questo occorre un cambio di mentalitá!
Grazie dell‟attenzione!


Sergio.Bartalucci@lnf.infn.it
Sergiobarta@tiscali.it

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Rotary Forum 19.05.2012

  • 1. Tecnologie d‟avanguardia nella gestione dei rifiuti radioattivi e nella decontaminazione ambientale Risultati da un recente Convegno Internazionale ‘Gestione dei rifiuti radioattivi: dalla trasmutazione alla biorimediazione’ organizzato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) il 23 aprile scorso a Frascati su tecnologie innovative per il trattamento delle scorie nucleari e radioattive e la decontaminazione ambientale con particolare attenzione alle potenzialità in questo settore delle macchine acceleratrici di particelle
  • 2. Management of radioactive waste: from transmutation to bioremediation A topical meeting on emerging technologies for the treatment of nuclear and radioactive waste with emphasis on potentialities of new accelerator projects in the field INFN - Laboratori Nazionali di Frascati Auditorium Bruno Touschek Monday April the 23rd, 2012 http://www.lnf.infn.it/conference/bioremediation/index.html Nuclear data for radioactive waste managementEnrico Sartori, ex NEA-OECD, Paris, FRANCE High-level waste (HLW) treatment, partitioningWaclaw Gudowski, Royal Institute of Technology, and transmutationStockholm, SWEDEN Accelerator-driven systems for nuclearAlexander Stanculescu, Idaho National transmutationLaboratory, Idaho Falls, USA A fast neutron source for transmutation ofMarco Ripani, INFN & Univ. of Genoa, Genoa, nuclear wasteITALY Application of synchrotron-based techniques inMohamed Merroun, University of Granada, bacterial/radionuclide interaction studiesGranada, SPAIN Phytoremediation options for radioactivelyHildegarde Vandenhove, SCK-CEN, Mol, contaminated sites evaluatedBELGIUM Bioremediation of radioactive waste:Jonathan R. LLoyd, University of Manchester, radionuclide–microbe interactionsManchester, UK Transmutation of radioactive waste in biologicalVladimir I. Vysotskij, Kiev Shevchenko University, systemsKiev, UKRAINE X-rays shine light on environmental clean-up:Rizlan Bernier-Latmani, EPFL, Lausanne, using synchrotron techniques for bioremediationSWITZERLAND Organizing Committee Sergio Bartalucci INFN-Laboratori Nazionali di Frascati (Chair) Sergio.Bartalucci@lnf.infn.it Calogero Natoli INFN-Laboratori Nazionali di Frascati Giorgio Prinzi CIRN - Comitato It. Rilancio Nucleare Silvia Colasanti INFN-Laboratori Nazionali di Frascati (Segr.) Silvia.Colasanti@lnf.infn.it
  • 3. L‟opinione pubblica in Europa e il problema delle scorie nucleari e radioattive Percepito come uno dei più gravi Quello su cui si hanno più dubbi e si desidera più informazione Fonte: Special Eurobarometer 324, Marzo 2010
  • 4. Nel mondo ci sono 368 reattori nucleari industriali attivi (USA- 104; Francia-58, Giappone-58, Russia-33, S.Corea-21, Ukraina-15); 63 – in costruzione, 138 – chiusi. Nel mondo ci sono più di 200.000 t di combustibile esaurito (scorie di alto livello) e se ne producono 15 000 t/anno. Inoltre in ogni reattore ci sono migliaia di t di acqua altamente radioattiva (più di 1 milione di t nel mondo). Inoltre nel mondo ci sono più di 10 milioni di t scorie a bassa attività.
  • 5. I SITI NUCLEARI IN ITALIA
  • 6.
  • 7. Campo di Lavoratori Persone del applicazione esposti pubblico Attività  nr. decadimenti nucl.per unità di tempo 1 Bq =1 dis/sec Le scorie nucleari e radioattive Dose assorbita  energia rilasciata per unità di massa 1 Gy =1 J/kg Dose equivalente  dose assorbita da un organo „pesata‟ 1 Sv= 1 Dose efficace 20 mSv/anno 1 mSv/anno Gy/wr Dose equivalente Dose efficace  somma dosi assorbite „pesata‟ sui varii organi Sv al cristallino 150 mSv/anno 15 mSv/anno generati da ospedali, laboratori, industrie alla pelle 500 mSv/anno 50 mSv/anno I rifiuti nucleari siindumenti usacontaminati e carta, oggetti, e getta, filtri altri materiali classificano in base debolmente alla radioattività alle estremità 500 mSv/anno • Sotto i livelli imposti dalle normative (ICRP 90 e D.Lgs 230/95) • Rifiuti a basso livello(LLW) circa il 90% in volume ma solo 1% della radioattività totale • Rifiuti di livello medio (MILW) circa il 7% in volume e 4% della radioattività • Rifiuti di alto livello (HLW) oltre il 90% della radioattività totale Resine, filtri, liquami, componenti del reattore, materiali contaminati dallo smantellamento dei reattori combustibile esausto direttamente dalle centrali o dal Inoltre c‟è la contaminazione ambientale, di riprocessa-mento, dalla produzione o smantellamento degli tipo LLW e MILW arsenali nucleari • Funzionamento e Manutenzione di centrali ed impianti: effluenti liquidi ed aeriformi • Decommissioning di centrali ed impianti: rifiuti solidi (in Italia soltanto 25 + 11 mila m3), liquidi ed aeriformi • Radionuclidi rilasciati a seguito d‟incidenti nucleari: contaminazione di suoli e acque
  • 8. COSA SI FA ora E COSA SI POTREBBE FARE in futuro Principi generali del trattamento attuale • Concentrare ed isolare i rifiuti in siti predisposti (non ancora pronti per gli HLW) • Attesa fino a quando il livello di radioattività sia più gestibile (non per gli HLW) • Diluizione e dispersione nell‟ ambient (sotto la soglia regolamentata o naturale) e • Decontaminazione ambientale: metodi chimico-fisici, ancora sperimentali Trattamento delle scorie HLW con il metodo P&T (Partitioning & Transmutation) • Separare il materiale fissile (U +Pu), gli attinidi minori (MA= Np, Am, Cm,…), i prodotti di fissione (FP) a lunga emivita (99Tc, 129I, 93Zr, 135Cs, 107Pd, e 79Se) • Avviare U +Pu al riprocessamento, oppure trasmutarli, insieme agli MA e FP, in reattori critici o subcritici pilotati da un Acceleratore di protoni (sistemi ADS, Accelerator Driven Systems) Decontaminazione ambientale con l’uso di microorganismi e piante (Biorimediazione)
  • 9. Basics and Objectives of P&T (cont’d) Used fuel and HLW repository hazard vs. risk – Partitioning and Transmutation (P&T) objective  reduction of long-term hazard of used fuel or HLW repository by transforming long-lived radionuclides into short-lived or inactive elements – “Conventional” waste management objective  reduction of long- term radiological risk (combination of potential hazard and confining properties) Hazard reduction (P&T objective) requires very different and much more fundamental measures as compared to risk reduction: – Long-term hazard of spent fuel and HLW is associated with the radioactive source, i.e. the transuranics – Short and long-term risks are due to the mobility of fission products in the geosphere and the possibility to enter the biosphere Frascati, April 2012 9
  • 10. L‟inventario radiotossicologico Source: Physics & Safety of Transmutation Systems , NEA 6090 NEA Rep. 2002 Radiotossicità derivante da 1 tonnellata di combustibile nucleare esausto. Con un'efficienza di partizione del 99.9% dei prodotti a lunga vita dai rifiuti seguita da trasmutazione, il livello di radiotossicità di riferimento può essere raggiunto entro 700 anni!
  • 11. LA TRASMUtazione delle scorie HLW: I sistemi ads Reattori ADS subcritici Utilizzano qualsiasi tipo di combustibile nucleare Elevata efficienza, estrema sicurezza Amplificatore di energia (Rubbia) Però ancora molta ricerca da fare: •Acceleratore •Bersaglio neutronico •Combustibile e suo ciclo •Reattore subcritico Unico progetto europeo: MYRRHA in sviluppo presso SCK-CEN a Mol (Belgio). Partito nel 1997 ==> 2018-2023 Costo previsto ≈ 1 G€ di cui contributo UE < 10% FPVI 2001-2006 FPVII 2007-2012 Fusione Nucleare 824 1947 Fissione Nucleare 209 287 centri (JRC) 319 517 Schema di principio di un ADS Totale M€ 1352 2751
  • 12. MYRRHA: EXPERIMENTAL ACCELERATOR DRIVEN SYSTEM A pan-European, innovative and unique facility  Time horizon: full operation ~ 2023  Costs: ~ EUR 960 million
  • 13.
  • 14. A low power ADS based on enriched U fuel and solid Lead Motivation • Availability of 70 MeV, 0.5 mA proton Broad collaboration between cyclotron purchased by INFN as driver INFN, Ansaldo for SPES project on radioactive ion Nucleare, ENEA, Politecnico di beams Milano, Politecnico di • Collaboration with Ansaldo Torino, LENA-Pavia Nucleare, leader in technology for fast Project initiatied by INFN and reactors based on Lead coolant (also, one University of Genova of the proposed technologies in the EU) • Choice of Pu-free fuel to minimize security issues  UO2 w/ 20 % 235U • Low thermal power 150-200 kW to limit safety issues but sufficient to study some aspects of dynamics o • Temperature < 300 C  solid Lead matrix • keff 0.95 (limit for storage facil’s) • Relatively low beam energy  Target: Beryllium (weakly bound n)
  • 15. Lead Fast Reactors Development Road Map GUENEVIERE (Mol) Subcritical prototype P=0 kWth in operation Measurement of keff,fluxes INFN et al. (LNL) CDR in preparation, Subcritical prototype project funding not yet available P 200 kWth Tests on kinetics and dynamics MYRRHA (Mol) Critical and subcritical demonstrator P=100MWth, approved Optimized for medical radionuclides ALFRED (Ansaldo Nucleare) Gen IV Research Reactor project critical P=120MWe Power Reactor with turbines
  • 16. La radiocontaminazione • I rifiuti radioattivi sono rimasti sottoterra per decenni. Tuttavia resta la preoccupazione che possano sfuggire e migrare nelle acque, nei suoli e nei sedimenti. • Oltre ai depositi, le attività di operazione delle centrali, di funzionamento degl‟impianti di trattamento del combustibile, di smantellamento degl‟impianti e riqualificazione del territorio (Decommissioning) sono potenziali sorgenti d‟inquinamento da radionuclidi
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  • 20. La biorimediazione Tecnologia che usa microrganismi per ridurre, eliminare, contenere o trasformare in prodotti innocui i contaminanti presenti negl‟impianti, nei suoli, nelle acque e nell‟aria Primo uso del termine nella letteratura scientifica nel 1987! Pila di compostaggio Radionuclidi e Metalli presenti nei siti nucleari: 6000 anni a.C. U, Pu, Tc, Cs, Sr e Cr, Hg, Pb impianto per liquami nel 1891 Geomicrobiology Sussex, UK Includes •The origin of life •Life on other planets •The control of Earth’s chemistry •Environmental mobility of metals, radionuclides and Three components of the geo-bio interface organics •Bioremediation Cellular physiology •Bionanotechnology Aqueous environment Mineralogy
  • 22. Other key jobs for 2020 Cloud controller Buys the planet time – maybe 25 years – in the fight against climate change, by increasing the ability of clouds to reflect solar radiation Hydrogen fuel station manager Produces hydrogen on site; science & retail skills Uranium recycler Converts bomb-grade uranium from warheads into low-enriched uranium for use in nuclear power plants Avatar design-security consultant Designs, creates & protects the virtual you Personal bot mechanic Domestic assistants will work 24/7, but will need the occasional tune-up Space tour guide Virgin Galactic planning commercial flights from 2011, space tourists will need cosmic enthusiasts to shed light on all that darkness Also Education As future-proof a sector as exists (the accelerating need to train and retrain) ……… and undertakers, prostitutes, tax collectors, religious leaders Because life, and death, go on http://www.guardian.co.uk/money/2010/jan/09/jobs-of-the-future
  • 23. Come agiscono I batteri?
  • 24. Microbial U(VI) reduction Reduction of U(VI) by microbes leads to immobilization as a solid phase. Reduced electron Oxidized product donor (e.g., acetate) (e.g., CO2) Enzymatic Reduction U(VI) U(IV) Insoluble- can form UO2 (s) Mobile, toxic Less mobile, less toxic U(VI) 200 nm e- donor 0.2 ! m bacterial culture reduced uranium Anaerobic process
  • 25. U(VI) contamination Drinking water pumping station! soil! ! ! ! unsaturated zone! ! ! ! ! saturated zone! U(VI) plume! saturated zone! wells! Direction of groundwater flow
  • 26. A Remediation strategy Drinking water pumping station! inject e- donor and nutrients! soil! ! ! ! unsaturated zone! ! ! ! What is the reduced U product formed? ! How stable is it? saturated zone! U(VI) plume! saturated zone! U(VI) U(IV) wells! Direction of groundwater flow
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  • 30. Content  What is phytoremediation?  Areas of applicability  Phytoextraction  Rhizofiltration  Phytostabilisation  Alternative land use
  • 31. Summary  Phytoextraction  more myth than reality  Rhizofiltration  feasible but detailed investigation  Phytostabilization: more information required  on effect of vegetation cover on RN dispersion and RN cycling  phytostabilisation vs other remedial options  Alternative land use  need for holistic approach
  • 32. Transmutation of radioactive waste in biological systems (history, models, experiments, perspectives) V.I. Vysotskii, Kiev Shevchenko University, Kiev, Ukraine
  • 33. The typical components of high-level radioactive reactor waste Isotope Half-life Activity (in relation to Pu239) Main decay mode Sr90 28.5 years Q=230 - Zr95 64 days Q = 5800 - Nb95 35 days Q = 5700 - Mo99 66 hours Q = 6100 - Ru103 39 days Q = 3800 - Ru106 373 days Q = 860 - Sb125 2.8 years Q = 150 ` - I131 8 days Q = 3100 - Cs134 2 years Q = 170 - Cs137 30.03 years Q = 260 - (and ) Ce144 285 days Q = 3900 - Eu154 8.8 years Q = 14 - Pu238 87.7 year Q = 1.3 Pu239 24000 years Q=1 Pu240 6550 years Q = 1.5 Pu241 14.4 years Q = 180 Am241 432 years Q = 0.16
  • 34. Contents 1. Prehistory 2. Experiments on controlled transmutation of nuclear isotopes in growing microbiological cultures 3. Experiments on controlled decontamination of active isotopes in biological cells 4. Biophysical reasons of isotope transmutation in biological systems 5. The possible physical mechanism of isotope transmutation in growing biological systems The report presents the results of combined examinations of stable and active isotope transmutation processes in growing microbiological cultures.
  • 35. Spectrum of gamma-radiation of distilled water from first contour of water-water atomic reactor of Kiev Institute for Nuclear Research (10th day after extraction from the active 0 500 1000 1500 E , KeV zone).
  • 36. 1 Q(t)/Q(0) 0.9 Qcontrol and Qcultures (decay of Co60 in both 0.8 pure water and in the water with presence of metabolically active microorganisms) 0.7 0.6 Qcontrol (decay of Time of internal La140 (and Ba140) in 0.5 adaptation of microbe syntrophin associations pure reactor water) 0.4 to action of irradiation 0.3 0.2 Qcultures (decay of Ba140 and La140 in pure water with presence of 0.1 t, days after extraction metabolically active microorganisms) of water from the 0 active zone 0 5 10 15 20 25 30 of the nuclear reactor Change of activity Q(t) of the same reactor Ba140, La140 and Co60 isotopes in the experiment on transmutation (activity Qcultures in pure reactor water with presence of metabolically active microorganisms) and in the control one (activity Qcontrol in the same pure reactor water without microorganisms)
  • 37. Metabolizzazione dell‟Arsenico Published Online December 2 2010 Science 3 June 2011: Vol. 332 no. 6034 pp. 1163-1166 DOI: 10.1126/science.1197258 Mono Lake, Est California
  • 38. due specie di batteri Frascatani Ralstonia e stenotrophomas detusculanense Batteri estremofili aggregatori di metalli scoperti a Frascati (2000) Ricerche interrotte per mancanza di fondi e di supporto tecnico da parte dell‟INFN, e riprese per conto della soc. spagnola ENDESA* per l‟utilizzo come bioconcentratoriMicrobiology 8 (2005) 223- * International di radionuclidi 230
  • 39. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Ente pubblico che promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica subnucleare, nucleare ed astroparticellare nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari alle attività in tali settori, con particolare riguardo agli acceleratori e rivelatori di particelle elementari, che sono di fondamentale importanza anche per la ricerca nucleare finalizzata alla produzione di energia. Perché con gli acceleratori si possono anche realizzare i due obbiettivi di ricerca: •Frazionamento e Trasmutazione delle scorie di elevata radiotossicità attraverso l'uso di reattori subcritici pilotati da un acceleratore di protoni (ADS) •Biorimediazione della contaminazione ambientale attraverso l'uso di piante e soprattutto di microorganismi, per la cui caratterizzazione le sorgenti di Luce di Sincrotrone (SR) sono di cruciale importanza Occorre quindi adottare un visione interdisciplinare della ricerca scientifica. E per questo occorre un cambio di mentalitá!

Editor's Notes

  1. L’Italia, con il referendum, ha negato definitivamente la possibilità di costruire centrali nucleari sul territorio. A parte il fatto che , come si suol dire nulla è più definitivo di ciò che è provvisorio e viceversa, quindi come abbiamo visto è già accaduto per altri paesi, nulla è più provvisorio di ciò che è definitivo, i problemi con I rifiuti radioattivi e le scorie sussistono ancora! Quindi I problemi del nucleare non sono affatto risolti.
  2. Convegno Interdisciplinare , che mette a comune la tecnologia delle macchine acceleratrici di particelle, di cui l’INFN detiene le competenze in Italia e che possono essere applicati anche al trattamento dei rifiuti nucleari.
  3. Recentementeapprovato dal ParlamentoEuropeoildivieto di esportazionedefinitivadellescorie verso Paesiterziedilpermessoall’internodella UE solo per ilriprocessamento.Effluentiliquidi : depurazioneacqua di ciclo, trattamentodell’acquadellapiscina del combustibile (presenza di corrosioneradioattiva), dal drenaggiodelleapparecchiature e da varieoperazioni di lavaggioedaeriformi: aria dallaventilazionedegliedifici, gas derivanti dal trattamentodell’acqua di ciclo.Tuttoregolamentato e monitorato, con limiti assai strettisulrilascioambientale per giorno, mese, anno.Decommissioning: motori diesel di emergenza, turbine edalternatori, smontaggio e segmentazione di condotteprimarie, serbatoi, macchine di scarifica, fanghi, resine, concentrati, materialichimici di scarto,Rifiuti dalla medicina: 1) radiodiagnostica, scintigrafia, RIA (Radio Immunologia), MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata); 2)radioterapia, irraggiamento tramite sorgenti in oncologia.Rifiuti dall’industria estrattiva, fertilizzanti a base di fosforo, estrazione e combustione del carbone e del petrolio immettono radioattività nel’atmosfera.Un’altraimportantefonte di rifiutiradioattiviè data dalleattivitàindustrialichefannouso di materialiradioattivie sorgenti a diversilivellinellaproduzione. Tipichesono le applicazioni per la produzione di orologiluminescenti, torio per la produzionedi lenti, uranio per la produzionedi protesidentarie e di sorgentiradioattive per ilcontrollo di qualitàdellesaldature. Un’ultimaimportantefonte di rifiutiradioattivièrappresentatadalleapplicazionidellaricercascientifica e tecnologica, nel cui ambitosorgenti e sostanzeradioattivesonoutilizzate per moltiscopi.
  4. In addition to U, Pu and 129I, “Partitioning” extracts from the liquid high level waste the minor actinides (MA) and the long-lived fission products (LLFP) 99Tc, 93Zr, 135Cs, 107Pd, and 79SeLong-term waste repository heat, radio-toxicity and peak doseDominated by the 241Pu  241Am  237Np decay chainThus, can only be effectively reduced if transuranics are “incinerated” through fission very hard neutron spectra neededNew reactor concepts [dedicated fast reactors, Accelerator Driven Systems (ADS), fusion/fission hybrid reactors] have been proposed as transmuters/incinerators
  5. L’inventario radiotossicologico è la misura della dose equivalente a cui è espostauna persona a seguito dell’incorporazione di una data quantità di un elemento radioattivo.Questo parametro dipende dalle caratteristiche fisiche e chimiche del radionuclide inesame (quali tempo di dimezzamento, numero atomico, forma chimica), ma anche dallamodalità di incorporazione all’interno del corpo umano (per via inalatoria, attraversoferite o per ingestione) e dai modelli usati per descrivere la permanenza del nuclideall’interno degli organi (uptake, clearance).Dominato dagli FP (Cs e Sr, beta emitters) per i primi 40 anni per UOX, poi dai MA dopo 100 anniPer MOX è circa 4 volte superiore, ed è dominato dal Pu dai 50 anni fino a 1.5 My.Nel caso LWR (fig. in basso) con combustibile UOX, si vede come gli FP dominano per alcune centinaia di annimentre i TRU si mantegono per centinaia di migliaia di anni.
  6. X-ads dove X sta per experimental, non per proibito o porno!Il sistema di raffreddamento è un altro aspetto in studio: essendo richiesti alte densitàdi flusso neutronico, l’utilizzo dell’acqua (pesante o leggera) è un’opzione da scartare.Un’alternativa per il sistema di raffreddamento primario è rappresentata dall’utilizzo di gas(per esempio l’He o CO2) o metalli liquidi. I metalli liquidi presentano degli indubbivantaggi se confrontati con i gas: infatti questi ultimi necessitano di pressioni molto alte(5-7 MPa) e quindi operazioni quali caricamento del vessel e del target devono esseresvolte meccanicamente. Per quanto riguarda i metalli liquidi, sodio e potassio sonoaltamente corrosivi per la struttura del reattore, hanno alta reattività con aria e acqua esono quindi da scartare. Sono quindi in studio metalli liquidi diversi, tra cui in particolareil piombo, con punto di fusione 327.4 °C, e la sua lega eutettica con il bismuto LBE 17), cheha punto di fusione 123.5 – 125 °C. Piombo e bismuto presentano una bassa reattivitàchimica con aria, ossigeno e vapore acqueo se confrontata con metalli alcalini quali Na e Ke hanno alta temperatura di ebollizione e bassa pressione di vapore. Una controindicazioneè invece la solubilità di diverse componenti metalliche (soprattutto quelle di nichel) deimateriali strutturali. Un ulteriore vantaggio nell’utilizzo del composto LBE è che puòessere usato nella sorgente di spallazione, e ciò semplifica la struttura del sistema.
  7. Figura: esempio di ‘pennacchio’ inquinante la falda acquifera, dovuto a rifiuti misti risultanti dalla percolazione di serbatoi in perdita, discariche, piscine, canalizzazioni. Sorgenti inquinanti possono essere puntiformi, come perdite da un singolo tank, canalizzazioni, piscine, scarichi, o anche estese.
  8. Building B30, colloquially known as dirty thirty, is a pond which was used to store spent fuel from MAGNOX power stations. The pond is 20m wide, 150m long and 6m deep. Birds can land on its surface and take small amounts of radioactive substances with them. The pond was used from 1960 until 1986. A confinement wall is scheduled to be built in the future to help it withstand earthquakes. The pool is to be emptied and dismantled in years to come.It is impossible to determine exactly how much radioactive waste is stored in B30; algae is forming in the pool, making visual examinations difficult. British authorities have not been able to provide the Euratom inspectors with precise data. The European Commission has thus sued Great Britain in the European Court of Justice.[59][60] There are expected to be about 1.3 tons of plutonium, 400 kg of which are in mud sediments.[61] It is thought the pool also contains waste from the Tokai Mura plant (Japan).[62]Radiation around the pool can get so high that a person is not allowed to stay more than 2 minutes, seriously affecting decommissioning.[63] The pool is not watertight, time and weather have created cracks in the concrete, letting contaminated water leak.DecommissioningSellafield&apos;s biggest decommissioning challenges relate to the leftovers of the early nuclear research and nuclear weapons programmes.[84] Sellafield houses &quot;the most hazardous industrial building in western Europe&quot; (building B30) and the second-most (building B38), which hold a variety of leftovers from the first Magnox plants in ageing ponds.[84] Some of the problems with B38 date back to the 1972 miners&apos; strike: the reactors were pushed so hard that waste processing could not keep up, and &quot;cladding and fuel were simply thrown into B38&apos;s cooling ponds and left to disintegrate.&quot;[84] Some of the problems date back to the original nuclear weapons programme at Sellafield, when Piles 1 and 2 were constructed at breakneck speed, and safe disposal was not a priority. Building B41 still houses the aluminium cladding for the uranium fuel rods of Piles 1 and 2, and is modelled on a grain silo, with waste tipped in at the top and argon gas added to prevent fires.[84]
  9. In un ecosistema, c’è una fitocenosi ed una zoocenosi, che costituiscono una biocenosi. La zoocenosi è il complesso degli organismi animali che in un ecosistema compongono una biocenosi.
  10. Layers of alfalfa (erbamedica) dated to 6000 B.C. found in southern Iran point to long-term human knowledge of the value of compost. Archeologists interpret the evidence that people kept animals based on milk in pottery shards and turned alfalfa into the soil in addition to feeding it to their livestock.(Abdelous, Los Alamos): Battericapacidiridurrel’uranio a uraninite UO2 , altamenteinsolubile,nelleacquesuperficiali e nelsuolosottostante, stimolatidall’aggiuntadietanoledaltrinutrienti.(Vysotskii): Microbial-catalyst transmutatorcheusal’acqua del reattoresper. dell’univ. di Kiev con associazionemicrobichesynthrophin per studiare la riduzionediattivita’ dicertiisotopi (Ba e La, ma il Co no)(Lloyd, fig.):although 238U remains the priority pollutant in most medium- and low-level radioactive wastes, other actinidesincluding 230Th, 237Np, 241Pu and 241Am can also be present [116,124]. Th(IV) and Am(III) are stable acrossmost Eh values encountered in radionuclide-contaminated waters (Fig. 5) but the potentials for Pu(V)/Pu(IV) and Np(V)/Np(IV), in common with that of U(VI)/U(IV), are more electropositive than the standard redox potential of ferrihydrite/Fe2þ (approximately 0 V [12]). Thus, Fe(III)-reducing bacteria have the metabolic potential to reduce these radionuclidesenzymatically, or via Fe(II) producedfrom the reduction of Fe(III) oxides.Moreno (no figure): Biofilm formation at the nuclear power plant facilities and the potential use of those microbial populations in the bioremediation ofradioactive water. The radioactivity of the biofilm was measured using γ-ray spectrometry, which revealed that biofilms were able toretain radionuclides, especially 60Co. Using metallic materials to decontaminate radioactive water could become a new approach for bioremediationSome bacteria, including a species called Geobactersulfurreducens, are known to get their energy from reducing — or adding electrons to — metals in the environment. When uranium dissolved in groundwater is reduced in this way, the metal becomes much less soluble, reducing the spread of contamination.
  11. I batteri sono il più potente laboratorio chimico esistente sulla terraBioaccumulo: ritenzione e concentrazione di sostanze all’interno di un organismo, con il passaggio di un soluto attraverso la membrana cellulare e sua collocazione nel citoplasma.Biosorbimento: descrive l’associazione di sostanze solubili con la superficie della cellula e non richiede metabolismo attivo.Biodegradazione di agenti chelanti, ossia sostanze organiche che creano doppio legame chimico con ioni metallici e vengono usati come detergenti nell’industria nucleare.Biotrasformazione, come bioriduzione attraverso l’intervento di proteine/enzimiBiomineralizzazione: produzione di composti chimici, carbonati, sulfuri, fosfati etc. come il carbonato di calcio nei vertebratiAssorbimento chimico (attenzione! Adsorption=adesione superficiale, Absorption= penetrazione all’interno del materiale) di metalli aumentato da batteri: precipitazione dell’idrogenico uranil fosfato =&gt; Science 257, 782-784.Bioleaching: estrazione di metalli, tra cui anche l’Uranio, dispersi nei i minerali, favorendo vari processi chimici.
  12. Phytoremediation, a novel plant-based remediation technology, is applied to a variety of radionuclide-contaminated sites all over the world. Phytoremediation is defined as the use of green plants to remove pollutants from the environment or to render them harmless. Current status of several subsets of phytoremediation of radionuclides is discussed: (a) phytoextraction, in which high biomass radionuclide-accumulating plants and appropriate soil amendments are used to transport and concentrate radionuclides from the soil into the above-ground shoots, which are harvested with conventional agricultural methods, (b) rhizofiltration, in which plant roots are used to precipitate and concentrate radionuclides from polluted effluents, (c) phytovolatilization, in which plants extract volatile radionuclides from soil and volatilize them from the foliage and (d) phytostabilization, in which plants stabilize radionuclides in soils, thus rendering them harmless. It is shown that phytoremediation is a fast developing field and the phytoremediation of radionuclides might soon become an integral part of the environment management and risk reduction process.phytostimulation;: use of microbes in rhizosphere of palnts to degrade organic pollutantsPhytoextraction — uptake and concentration of substances from the environment into the plant biomass.Phytostabilization — reducing the mobility of substances in the environment, for example, by limiting the leaching of substances from the soil.Phytotransformation — chemical modification of environmental substances as a direct result of plant metabolism, often resulting in their inactivation, degradation (phytodegradation), or immobilization (phytostabilization).Phytostimulation — enhancement of soil microbial activity for the degradation of contaminants, typically by organisms that associate with roots. This process is also known as rhizosphere degradation. Phytostimulation can also involve aquatic plants supporting active populations of microbial degraders, as in the stimulation of atrazine degradation by hornwort.[2]Phytovolatilization — removal of substances from soil or water with release into the air, sometimes as a result of phytotransformation to more volatile and/or less polluting substances.Rhizofiltration — filtering water through a mass of roots to remove toxic substances or excess nutrients. The pollutants remain absorbed in or adsorbed to the roots.