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LA LIBERALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI:
            UN BLITZ ANNUNCIATO
             di Romeo La Pietra

Roma, 22 luglio 2011
                                            1
IL SUCCEDERSI DELLE
           DISPOSIZIONI
• Bozza informale (fatta circolare il 28 giugno)
• D.L. 6 luglio 2011, n. 98 (G.U. 6 luglio 2011, n.
  155)
• Legge 15 luglio 2011, n. 111 (G.U. 16 luglio
  2011, n. 164)



                                                      2
BOZZA INFORMALE
Art. 1
L’accesso alle professioni e il loro esercizio si basano sul
principio di libertà di impresa.

Art. 2
Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle
professioni previste dall’ordinamento vigente, diverse da
quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio,
farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi
dopo l’entrata in vigore del presente decreto.
                                                               3
BOZZA INFORMALE
Art. 2
“Il termine restrizioni …… comprende:
a) la limitazione (…) del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa
professione (…);
b) l’attribuzione di licenze o autorizzazioni all’esercizio di una professione solo dove ce
ne sia bisogno secondo l'autorità amministrativa (..);
c) il divieto di esercizio di una professione al di fuori di una certa area geografica (..);
d) l’imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all'esercizio
della professione;
e) il divieto di esercizio della professione in più sedi (…);
f) la limitazione dell’esercizio della professione ad alcune categorie professionali (…);
g) la limitazione dell’esercizio della professione attraverso l’indicazione tassativa della
forma giuridica richiesta all’operatore;
h) l’imposizione di requisiti professionali in relazione al possesso di quote societarie;
i) l'imposizione di prezzi minimi (..).


                                                                                         4
BOZZA INFORMALE
Art. 2.
Restrizioni diverse “possono essere revocate con regolamento
(…) emanato su proposta del Ministro competente entro quattro
mesi dall’entrata in vigore del presente decreto”.
“Singole professioni possono essere escluse, in tutto o in parte,
dall’abrogazione delle restrizioni (…); la suddetta esclusione
(…) può essere concessa (..) qualora
a) la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse pubblico;
b) la restrizione rappresenti un mezzo idoneo, indispensabile e
(…) ragionevolmente proporzionato all’interesse pubblico cui è
destinata;
c) la restrizione non introduca una discriminazione diretta o
indiretta basata sulla nazionalità o, nel caso di società, sulla
sede legale dell’impresa”                                         5
BOZZA INFORMALE
Art. 3

“L’obbligo di autorizzazione preventiva per l’esercizio di
professioni diverse da quelle di cui all’articolo 2, comma 1, (…)
è abrogato quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente
decreto; (…) la professione può pertanto essere liberamente
esercitata allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data di
comunicazione di inizio dell’attività professionale (…)”.
“Alcune professioni possono essere esentate dalle previsioni del
comma 1, con regolamento da emanare (…) entro quattro mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge qualora (…)
un prevalente interesse pubblico richieda il mantenimento delle
precedenti disposizioni normative”.


                                                                6
IL BLITZ
• In sede di conversione del D.L. n.98/2001, il 12 luglio una
  “manina” ha tentato di introdurre nel testo l’articolo 39 bis.
• Tale articolo riprendeva integralmente il contenuto della Bozza
  informale fatta circolare il 28 giugno con una unica,
  sostanziale differenza: la sua applicazione era estesa a tutte
  le professioni, anche a quelle sei (architetto, ingegnere,
  avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore) che nella
  Bozza di fine giugno erano, invece, esplicitamente esentate dal
  provvedimento.
• Tale “blitz” è fallito per la pronta reazione di alcuni Senatori,
  messi poi alla berlina da Confindustria e autorevoli organi di
  stampa.
                                                                  7
D.L. N. 98/2011 DISPOSIZIONI URGENTI PER LA
STABILIZZAZIONE FINANZIARIA
Disposizioni per lo sviluppo
Art. 29 Liberalizzazione del collocamento e dei servizi
Comma 2. “ È istituita presso il Ministero della giustizia una Alta
Commissione per formulare proposte in materia di liberalizzazione dei
servizi (…)”.
Comma 3. “L'Alta Commissione (…..) è composta da esperti nominati
dai Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze, dello sviluppo
economico e del lavoro e delle politiche sociali. Dell'Alta Commissione
devono fare parte esperti della Commissione europea, dell'OCSE e del
Fondo monetario internazionale”.
Comma 4. “L‘Alta Commissione termina i propri lavori entro
centottanta giorni dalla data entrata in vigore del presente decreto”.

                                                                              8
LEGGE 111/2011 CONVERSIONE IN LEGGE, CON
 MODIFICAZIONI, D.L. 98/2011

Disposizioni per lo sviluppo
Art. 29 Liberalizzazione del collocamento, dei servizi e delle
attività economiche.
Introduzione comma 1.bis “Al fine di incrementare il tasso
di    crescita dell'economia nazionale, ferme restando le
categorie     di     cui all'articolo 33, quinto comma, della
Costituzione (…), il Governo formulerà           alle categorie
interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazione
dei servizi e delle attività economiche; trascorso il termine di
otto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di
conversione del presente decreto, ciò che non sarà
espressamente regolamentato sarà libero.
                                                               9
ALTA COMMISSIONE

• Ne devono far parte rappresentanti della Commissione
  europea e dell’Ocse.
• Entrambe le istituzioni hanno prodotto e producono
  studi errati e inattendibili sull ’ intensità della
  regolamentazione della professione di ingegnere (e,
  probabilmente, anche di altre professioni) nei diversi
  paesi (si veda pubblicazioni n. 63/2004 e 121/2010 del
  Centro studi CNI).



                                                      10
LE PROPOSTE DELL’OPPOSIZIONE EMENDAMENTO 29.0.1. (DDL N. 2814)
NON ACCOLTO AL SENATO

  • Esclusione dagli interventi di liberalizzazione delle
    professioni sanitarie e infermieristiche
  • Esercizio della attività professionale, anche in forma
    societaria e cooperativa, libero ad eccezione esercizio funzioni
    pubbliche o esistenza specifico interesse nazionale
  • Legge dello Stato stabilisce quando esercizio professione
    deve essere subordinato a iscrizione elenchi o albi
    individuando le professioni intellettuali da disciplinare
    attraverso ricorso ordini o collegi, in modo tale che ne derivi
    una riduzione (preferibilmente concertata e volontaria)
  • Legge delle Stato attribuisce alle singole professioni
    regolamentate le attività riservate necessarie per la tutela di
    diritti costituzionalmente garantiti e per il perseguimento di
    attività primarie di interesse generale
                                                                  11
LE PROPOSTE DELL’OPPOSIZIONE EMENDAMENTO 29.0.1. (DDL N.
              2814) NON ACCOLTO AL SENATO


 • Esame di Stato obbligatorio per le professioni il cui esercizio può
   incidere su diritti costituzionalmente garantiti
 • Modifica statuti Ordini per:
    Codice deontologico
    Meccanismi elettorali su base democratica
    Aggiornamento e qualificazione tecnico professionale iscritti,
     tendenzialmente gratuito
    Assicurazione obbligatoria
    Limite al periodo tirocinio
 • Possibilità istituire associazioni professionali ma solo tra soggetti
   non iscritti ad albi o elenchi professionali
     nessun diritto esclusivo iscritti associazioni
     nessuna sovrapposizione possibile tra Ordini e associazioni
                                                                           12
LIBERALIZZARE COSA?
                         Ingegneri:
•Tasso successo esame di Stato 89%
•Nessun tirocinio
•228.000 iscritti Albo (+65% in dieci anni)
•Quota iscritti Inarcassa under 40 pari al 46%
•Meno del 10% è «figlio di»…
•Possibilità di esercitare in forma societaria
•Nessuna tariffa
•Nessun limite a pubblicità


                                                 13
TARIFFE? PER LE IMPRESE VALGONO ANCORA!

• La determinazione degli importi da porre a base d’asta per
  l’affidamento degli incarichi professionali di progettazione è
  libera.

• La determinazione degli importi da porre a base d’asta per
  l ’ esecuzione dei lavori deve essere fatta ricorrendo
  obbligatoriamente ai “ prezzari ” regionali aggiornati
  annualmente.


                                                           14
CHI C’E’ DIETRO?




                   15
16
LA RETE DI CONFINDUSTRIA..
•   18 organizzazioni regionali
•   21 federazioni di settore
•   3 federazioni di scopo
•   97 organizzazioni di categoria
•   258 organizzazioni associate
•   506 milioni di euro di contributi ricevuti
•   1 miliardo di euro di giro d’affari (con ricavi controllate)
•   4 mila dipendenti

                                                                   17
LE ARMI DI CONFINDUSTRIA…
• Il Sole 24 ore e RadioCor (agenzia di stampa)
• Indirettamente L’arena, Giornale di Bergamo, Giornale di
  Vicenza
• Radio24
• Alinari, Esa, Imq (società di certificazione)
• Gestisce FondImpresa (formazione professionale) che ha
  800 milioni accumulati, solo parzialmente utilizzati.

Fonte: Filippo Astone, IL PARTITO DEI PADRONI, Longanesi, 2010


                                                                 18
Familismo nelle professioni
Siamo sicuri che sia così ?


• Si dice che nelle professioni si manifesta l’assenza di
  mobilità sociale e una sorta di familismo corporativo
• Meno del 10% è «figlio di»...
In Confindustria i nomi
non contano ?
• Ad eccezione di Luigi Lucchini tutti i recenti presidenti di
  Confindustria sono figli d’arte
• Giorgio Fossa espressione di Silvio Fossa Spa...
• Antonio D’Amato figlio di Salvatore...
• Luca di Montezemolo, il figlio che l’Avvocato avrebbe
  voluto avere...
• Emma Marcegaglia cresciuta all’ombra di Steno...
E I GIOVANI DI CONFINDUSTRIA?
I PRESIDENTI

•Jacopo Morelli (nato nel 1975), attuale presidente giovani industriali,
proviene da EMMEEMME fondata nel 1960;
•Federica Guidi
•Matteo Colaninno
•Annamaria Artoni
•Emma Marcegaglia
•Andrea Riello
•Aldo Fumagalli
•Antonio d’Amato
•LuigiAbete                                                                21

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  • 1. LA LIBERALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI: UN BLITZ ANNUNCIATO di Romeo La Pietra Roma, 22 luglio 2011 1
  • 2. IL SUCCEDERSI DELLE DISPOSIZIONI • Bozza informale (fatta circolare il 28 giugno) • D.L. 6 luglio 2011, n. 98 (G.U. 6 luglio 2011, n. 155) • Legge 15 luglio 2011, n. 111 (G.U. 16 luglio 2011, n. 164) 2
  • 3. BOZZA INFORMALE Art. 1 L’accesso alle professioni e il loro esercizio si basano sul principio di libertà di impresa. Art. 2 Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle professioni previste dall’ordinamento vigente, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente decreto. 3
  • 4. BOZZA INFORMALE Art. 2 “Il termine restrizioni …… comprende: a) la limitazione (…) del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione (…); b) l’attribuzione di licenze o autorizzazioni all’esercizio di una professione solo dove ce ne sia bisogno secondo l'autorità amministrativa (..); c) il divieto di esercizio di una professione al di fuori di una certa area geografica (..); d) l’imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all'esercizio della professione; e) il divieto di esercizio della professione in più sedi (…); f) la limitazione dell’esercizio della professione ad alcune categorie professionali (…); g) la limitazione dell’esercizio della professione attraverso l’indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all’operatore; h) l’imposizione di requisiti professionali in relazione al possesso di quote societarie; i) l'imposizione di prezzi minimi (..). 4
  • 5. BOZZA INFORMALE Art. 2. Restrizioni diverse “possono essere revocate con regolamento (…) emanato su proposta del Ministro competente entro quattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto”. “Singole professioni possono essere escluse, in tutto o in parte, dall’abrogazione delle restrizioni (…); la suddetta esclusione (…) può essere concessa (..) qualora a) la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse pubblico; b) la restrizione rappresenti un mezzo idoneo, indispensabile e (…) ragionevolmente proporzionato all’interesse pubblico cui è destinata; c) la restrizione non introduca una discriminazione diretta o indiretta basata sulla nazionalità o, nel caso di società, sulla sede legale dell’impresa” 5
  • 6. BOZZA INFORMALE Art. 3 “L’obbligo di autorizzazione preventiva per l’esercizio di professioni diverse da quelle di cui all’articolo 2, comma 1, (…) è abrogato quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente decreto; (…) la professione può pertanto essere liberamente esercitata allo scadere di un periodo di tre mesi dalla data di comunicazione di inizio dell’attività professionale (…)”. “Alcune professioni possono essere esentate dalle previsioni del comma 1, con regolamento da emanare (…) entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge qualora (…) un prevalente interesse pubblico richieda il mantenimento delle precedenti disposizioni normative”. 6
  • 7. IL BLITZ • In sede di conversione del D.L. n.98/2001, il 12 luglio una “manina” ha tentato di introdurre nel testo l’articolo 39 bis. • Tale articolo riprendeva integralmente il contenuto della Bozza informale fatta circolare il 28 giugno con una unica, sostanziale differenza: la sua applicazione era estesa a tutte le professioni, anche a quelle sei (architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore) che nella Bozza di fine giugno erano, invece, esplicitamente esentate dal provvedimento. • Tale “blitz” è fallito per la pronta reazione di alcuni Senatori, messi poi alla berlina da Confindustria e autorevoli organi di stampa. 7
  • 8. D.L. N. 98/2011 DISPOSIZIONI URGENTI PER LA STABILIZZAZIONE FINANZIARIA Disposizioni per lo sviluppo Art. 29 Liberalizzazione del collocamento e dei servizi Comma 2. “ È istituita presso il Ministero della giustizia una Alta Commissione per formulare proposte in materia di liberalizzazione dei servizi (…)”. Comma 3. “L'Alta Commissione (…..) è composta da esperti nominati dai Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. Dell'Alta Commissione devono fare parte esperti della Commissione europea, dell'OCSE e del Fondo monetario internazionale”. Comma 4. “L‘Alta Commissione termina i propri lavori entro centottanta giorni dalla data entrata in vigore del presente decreto”. 8
  • 9. LEGGE 111/2011 CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, D.L. 98/2011 Disposizioni per lo sviluppo Art. 29 Liberalizzazione del collocamento, dei servizi e delle attività economiche. Introduzione comma 1.bis “Al fine di incrementare il tasso di crescita dell'economia nazionale, ferme restando le categorie di cui all'articolo 33, quinto comma, della Costituzione (…), il Governo formulerà alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche; trascorso il termine di otto mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ciò che non sarà espressamente regolamentato sarà libero. 9
  • 10. ALTA COMMISSIONE • Ne devono far parte rappresentanti della Commissione europea e dell’Ocse. • Entrambe le istituzioni hanno prodotto e producono studi errati e inattendibili sull ’ intensità della regolamentazione della professione di ingegnere (e, probabilmente, anche di altre professioni) nei diversi paesi (si veda pubblicazioni n. 63/2004 e 121/2010 del Centro studi CNI). 10
  • 11. LE PROPOSTE DELL’OPPOSIZIONE EMENDAMENTO 29.0.1. (DDL N. 2814) NON ACCOLTO AL SENATO • Esclusione dagli interventi di liberalizzazione delle professioni sanitarie e infermieristiche • Esercizio della attività professionale, anche in forma societaria e cooperativa, libero ad eccezione esercizio funzioni pubbliche o esistenza specifico interesse nazionale • Legge dello Stato stabilisce quando esercizio professione deve essere subordinato a iscrizione elenchi o albi individuando le professioni intellettuali da disciplinare attraverso ricorso ordini o collegi, in modo tale che ne derivi una riduzione (preferibilmente concertata e volontaria) • Legge delle Stato attribuisce alle singole professioni regolamentate le attività riservate necessarie per la tutela di diritti costituzionalmente garantiti e per il perseguimento di attività primarie di interesse generale 11
  • 12. LE PROPOSTE DELL’OPPOSIZIONE EMENDAMENTO 29.0.1. (DDL N. 2814) NON ACCOLTO AL SENATO • Esame di Stato obbligatorio per le professioni il cui esercizio può incidere su diritti costituzionalmente garantiti • Modifica statuti Ordini per:  Codice deontologico  Meccanismi elettorali su base democratica  Aggiornamento e qualificazione tecnico professionale iscritti, tendenzialmente gratuito  Assicurazione obbligatoria  Limite al periodo tirocinio • Possibilità istituire associazioni professionali ma solo tra soggetti non iscritti ad albi o elenchi professionali  nessun diritto esclusivo iscritti associazioni  nessuna sovrapposizione possibile tra Ordini e associazioni 12
  • 13. LIBERALIZZARE COSA? Ingegneri: •Tasso successo esame di Stato 89% •Nessun tirocinio •228.000 iscritti Albo (+65% in dieci anni) •Quota iscritti Inarcassa under 40 pari al 46% •Meno del 10% è «figlio di»… •Possibilità di esercitare in forma societaria •Nessuna tariffa •Nessun limite a pubblicità 13
  • 14. TARIFFE? PER LE IMPRESE VALGONO ANCORA! • La determinazione degli importi da porre a base d’asta per l’affidamento degli incarichi professionali di progettazione è libera. • La determinazione degli importi da porre a base d’asta per l ’ esecuzione dei lavori deve essere fatta ricorrendo obbligatoriamente ai “ prezzari ” regionali aggiornati annualmente. 14
  • 16. 16
  • 17. LA RETE DI CONFINDUSTRIA.. • 18 organizzazioni regionali • 21 federazioni di settore • 3 federazioni di scopo • 97 organizzazioni di categoria • 258 organizzazioni associate • 506 milioni di euro di contributi ricevuti • 1 miliardo di euro di giro d’affari (con ricavi controllate) • 4 mila dipendenti 17
  • 18. LE ARMI DI CONFINDUSTRIA… • Il Sole 24 ore e RadioCor (agenzia di stampa) • Indirettamente L’arena, Giornale di Bergamo, Giornale di Vicenza • Radio24 • Alinari, Esa, Imq (società di certificazione) • Gestisce FondImpresa (formazione professionale) che ha 800 milioni accumulati, solo parzialmente utilizzati. Fonte: Filippo Astone, IL PARTITO DEI PADRONI, Longanesi, 2010 18
  • 19. Familismo nelle professioni Siamo sicuri che sia così ? • Si dice che nelle professioni si manifesta l’assenza di mobilità sociale e una sorta di familismo corporativo • Meno del 10% è «figlio di»...
  • 20. In Confindustria i nomi non contano ? • Ad eccezione di Luigi Lucchini tutti i recenti presidenti di Confindustria sono figli d’arte • Giorgio Fossa espressione di Silvio Fossa Spa... • Antonio D’Amato figlio di Salvatore... • Luca di Montezemolo, il figlio che l’Avvocato avrebbe voluto avere... • Emma Marcegaglia cresciuta all’ombra di Steno...
  • 21. E I GIOVANI DI CONFINDUSTRIA? I PRESIDENTI •Jacopo Morelli (nato nel 1975), attuale presidente giovani industriali, proviene da EMMEEMME fondata nel 1960; •Federica Guidi •Matteo Colaninno •Annamaria Artoni •Emma Marcegaglia •Andrea Riello •Aldo Fumagalli •Antonio d’Amato •LuigiAbete 21