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Il personaggio di Joker è stato creato da Jerry Robinson, con la collaborazione
di Bill Finger e Bob Kane. Pubblicato dalla DC Comics, appare per la prima
volta sul n.1 di Batman (1940).
Nella storia intitolata “The Joker”, Joker uccide il miliardario Henry
Claridge dopo averlo minacciato alla radio, gesto che introduce la
sua teatralità. L'uomo viene ritrovata dalla polizia con un sorriso
inquietante stampato sul viso: l'arma di Joker è infatti il “Joker venom”,
un veleno in grado di uccidere e deformare la faccia delle vittime.
L’episodio si conclude con l'arresto del criminale che nell'episodio
successivo (“The Joker returns”) riuscirà ad evadere di prigione grazie a
due denti finti pieni di esplosivo (il primo di una lunga serie di astuti e
diabolici quanto strampalati stratagemmi usati per sfuggire alla giustizia).
Joker sarebbe dovuto morire per mano di Batman alla fine di questo
episodio, ma visto il potenziale del personaggio si decise di modificare la
storia. Batman si allontana convinto di averlo ucciso con una coltellata, ma
Joker sta solo fingendosi morto e si dileguerà facendosi beffa della polizia.
La progettazione grafica è ispirata all'interpretazione che l'attore
Conrad Veidt diede del personaggio di Gwynplaine nel film “L’uomo
che ride” del 1928 tratto dal romanzo di Victor Hugo.
L’appariscente modo di vestire di Joker richiama alla mente sia un
clown che un teatrante, e il Joker è uno dei personaggi più teatrali
della storia dei fumetti: nella sua mente folle, si sente un esperto
attore comico, e concepisce il mondo come il suo palcoscenico,
sceglie con attenzione e intelligenza le sue parole e si atteggia a
uomo raffinato. E così anche i suoi crimini devono rispecchiarlo:
divertenti e maniacalmente perfetti.
«La morte di Batman deve essere nientemeno che un capolavoro! Il trionfo del
mio genio comico sul suo ridicolo Bat-costume!»
Joker è uno dei più celebri criminali del fumetto e della stessa casa
editrice statunitense, tanto da diventare uno dei cattivi più iconici e
riconoscibili della cultura pop.
La sua longevità è dovuta alla sua capacità di adattarsi e trasformarsi
negli anni. Infatti, mentre i suoi tratti specifici (pelle bianca, labbra rosso
rubino e capelli verdi) sono rimasti un marchio di fabbrica del
personaggio, così come il suo vestito viola, Joker ha subito alcuni
cambiamenti significativi nel corso degli anni.
Un'evoluzione che non è solo visiva, ma che porta con se anche una
varietà di interpretazioni del personaggio.
ANNI ‘40 – THE GOLDEN AGE
Il personaggio delle origini era un folle pronto a tutto pur di
sopraffare il suo acerrimo nemico Batman: un killer
calcolatore che realizzava piani complicati, spesso con
l'ausilio di armi gigantesche e grottesche. Il personaggio
oscillava così tra drammaticità ed umorismo e ciò lo rese un
personaggio popolare e di successo.
ANNI ‘50 – THE SILVER AGE
Dal Joker ossessivo e inquietante si è passati ad un personaggio
più umoristico e surreale: una parodia del supercriminale che era.
È solo in questo periodo che vengono svelate le origini di Joker,
nella storia intitolata “The man behind the Red Hood”: Batman
racconta di un ladro mai catturato, Red Hood, visto l’ultima volta
mentre si tuffava nelle acide acque della discarica di una fabbrica
chimica, in fuga dallo stesso Batman e dalla polizia. Il racconto
continua e ci ritroviamo a casa di Red Hood, salvo dopo il folle tuffo
ma col viso deturpato dagli acidi. Guardandosi allo specchio Red
Hood realizza che con quel viso avrebbe terrorizzato tutti, e iniziano
a farsi largo in lui i primi sintomi di follia. Prenderà quindi il nome di
Joker ispirandosi al Jolly delle carte da gioco.
ANNI ‘60 – LA SERIE TELEVISIVA (1966-1968)
La versione umoristica e parodica del Joker, viene ripresa nella serie
televisiva di Batman dove, nel 5° episodio l’attore Cesar Romero inizierà ad
indossare i panni di Joker, ruolo che ricoprirà anche nella versione
cinematografica del ’66.
Romero si rifiutò di radersi i baffi per il ruolo che sono quindi comicamente
ben visibili sotto al trucco della faccia sbiancata del Joker.
L'abito viola scuro è inoltre sostituito da uno più chiara che tende al rosa.
L’effetto prodotto da questa strategia umoristica fu il crollo delle vendite
delle strisce di Batman fino a livelli di guardia. Ciò spinse la DC Comics ad
un cambio di rotta editoriale.
ANNI ‘70 – IL NUOVO JOKER
Il Joker di Denny O'Neil e Neal Adams apportò alcuni
cambiamenti significativi, sia nella personalità che
nell'aspetto.
Venne abbandonato il Joker che commetteva crimini in
maniera divertente e maliziosa e si recupera il tono
oscuro e maniacale delle prime storie.
Joker diventa la lunga figura che vediamo anche nei
fumetti di oggi con la una nuova mascella che
conferisce un look più terrificante al suo ghigno.
Con questo stile viene restituita dignità al fumetto di
Batman dando vita ad un Joker sempre più violento,
pazzo e imprevedibile.
ANNI ‘80 – GRAPHIC NOVELS
Il Ritorno del Cavaliere Oscuro (1986)
Il Joker di Frank Miller appare visivamente differente, meno allampanato e
dal fisico più muscoloso. Ma allo stesso tempo Miller gli conferisce un
aspetto anche un po’ effeminato dovuto all'idea che le labbra rosse di
Joker siano il risultato dell’uso del rossetto.
La vicenda si svolge in una realtà alternativa rispetto a quella degli albi
pubblicati dalla DC Comics, qui infatti i supereroi sono più vecchi di 20
anni e sono 10 anni che Bruce Wayne non indossa il suo costume.
Joker è un ex criminale senza stimoli che torna alla ribalta con una strage
compiuta nello studio televisivo di una trasmissione alla quale lui stesso
stava partecipando. Dopo un lungo scontro corpo a corpo con Batman, si
suicida per far ricadere la colpa della sua morte su Batman.
The Killing Joke (1988)
Alan Moore e Brian Bolland decisero di esplorare la psicologica di Joker e ne
riscrivono l’origine partendo dalla storia narrata in The man behind the Red Hood.
Il personaggio è un ex assistente chimico diventato un cabarettista di scarso
successo, in serie difficoltà economiche che per mantenere la moglie incinta e
dimostrare di non essere un fallito, decide di unirsi a due malviventi. Poco prima
del colpo ad una fabbrica di carte da gioco, vicina all’impianto chimico dove
lavorava prima, la polizia informa l'uomo che sua moglie è morta. Sotto shock
viene comunque obbligato a prendere parte alla rapina. Il piano viene sventato
da Batman e l'uomo cade in una vasca di acqua di scarico inquinata da sostanze
chimiche. Fuoriesce col volto deformato in una maschera grottesca e la vista del
suo aspetto causa il cedimento definitivo della sua psiche, trasformandolo in
Joker.
Ma la sua personalità non è l'unica cosa ad essere diventata più realistica e
credibile. Anche l’anatomia è più corretta e così facendo il suo sorriso omicida
sembra ancora più folle.
ANNI ‘80 – IL FILM
Batman (1989)
Il decennio iniziato con Joker quasi costantemente protagonista delle pagine del fumetto di Batman, finì
con la rappresentazione più iconica sul grande schermo del Clown Principe del Crimine.
Tim Burton scelse per la parte Jack Nicholson che indossò tutti i marchi di fabbrica di Joker (tuta viola,
capelli verdi e ghigno malefico) e gli conferì un lato oscuro umoristico ma non esagerato.
La performance di Nicholson riprendeva il Joker di Brian Bolland, e anche la nascita del personaggio è
simile a quella narrata in The Killing Joke, ma invece di essere un comico fallito, gli sceneggiatori
decisero di fare di Joker un criminale incallito sin dall’inizio. Prima della trasformazione era Jack Napier,
temuto gangster dalla psiche già contorta, soggetto a violenti sbalzi d‘umore, intelligente e portato per le
arti e per la chimica.
In questa particolare trasposizione è Batman stesso a doversi vendicare, perché qui Napier è
l’assassino che uccide i genitori di Bruce Wayne all'uscita di un teatro per rubare la collana della signora
Wayne.
ANNI ‘90 – LA SERIE ANIMATA
Paul Dini e Bruce Timm resero Joker molto vicino alle atmosfere dei
gangster degli anni ‘50, mescolando la demenza clownesca e la spietata
anima assassina del personaggio, senza esagerare in nessuno dei due
toni. Il carattere e le sue origini sono quindi simili a quelle del film di
Burton.
Ha una mascella squadrata e un lungo naso a punta, in linea col
personaggio degli anni ‘40.
Questi aspetti del Joker rimasero anche in molte serie successive.
(Le nuove avventure di Batman, Batman Beyond, Justice League e
Justice)
ANNI 2000 – LA SERIE ANIMATA
Nel 2004 la nuova serie animata The Batman rilegge in
chiave moderna tutti i protagonisti. Il design del villain è
completamente stravolto: il Joker è un criminale
psicotico dall'aspetto scimmiesco,
con lunghi capelli verde acceso,
occhi rossi, dentatura imperfetta,
e combatte con il Kung Fu.
Anche l’abbigliamento è
diverso, infatti indossa una
camicia di forza multicolore.
ANNI 2000 – IL FILM
The Dark Knight (2008)
Il nuovo Joker di Christopher Nolan e Heath Ledger ha una interpretazione
visuale molto diversa, data da un approccio più realistico.
Joker ha lo sguardo di un maniaco omicida, con un sorriso che gli è stato
letteralmente tagliato in faccia.
Volto bianco, labbra rosse e capelli verdi non fanno parte del suo aspetto
naturale ma sono semplice trucco che Joker applica sul volto come una
pittura di guerra.
Ha una camminata bizzarra e una risata inquietante, ma non c’è nulla di
comico nella sua performance.
Altro tocco di realismo è che questo clown non sfrutta marchingegni
divertenti, gadget clowneschi e nemmeno il suo letale gas; il tutto viene
sostituito da una montagna di coltelli, bombe e armi da fuoco.
Il Joker di questa versione non ha un
passato, non vi è alcuna informazione
che riguardi la sua vera identità. Non
ha nessun nome né alcun precedente
penale. Anche la storia della sua
cicatrice viene continuamente re-
inventata. Tutto ciò che conosciamo è
il suo biglietto da visita, un Jolly.
Joker è un criminale votato al caos, consapevole di
essere la nemesi di Batman, e vuole dimostrare
come anche il miglior paladino della giustizia, il
procuratore Harvey Dent, possa crollare; il piano
però viene neutralizzato dall'Uomo Pipistrello,
disposto ad assumersi la responsabilità degli omicidi
di Dent pur di non cancellare l'ideale di speranza
che il procuratore rappresentava per la gente di
Gotham.
Anarchico, estremista, che non teme nulla e che
vive la vita come una continua sfida al sistema,
Joker sfiderà lo stesso Barman ad oltrepassare la
linea che separa l’eroe dal vendicatore: l’omicidio è
l’unica cosa di cui Batman non vuole macchiarsi.
Sia Joker che Batman presentano se stessi come
paladini del cambiamento della società ed entrambi
manipolano la gente utilizzano come arma la paura
e l’astuzia. Solo gli scopi sono diversi.
Ma paradossalmente, in questo mondo in cui tutti
hanno una doppia faccia, Joker è l’unico lineare.
Questa nuova piega realistica che Nolan ha dato ai
suoi cattivi si basa sull’essere si fuori controllo, ma
specchio della follia e della corruzione di quel
mondo in cui invece annaspano i buoni.
ALTRE VERSIONI
Nell mondo di Amalgam Comics, nato dalla collaborazione tra Marvel e DC,
Joker viene fuso con Sabretooth per creare "Hyena", nemesi di "Dark Claw",
a sua volta frutto dell'unione di Batman e Wolverine.
Gotham Central
Serie poliziesca ideata
da Greg Rucka e Ed Brubaker
The Joker
The Greatest Stories Ever Told
Cover by Alex Ross
Superman:
Emperor Joker
Joker
Graphic Novel by Brian Azzarello

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  • 1. Il personaggio di Joker è stato creato da Jerry Robinson, con la collaborazione di Bill Finger e Bob Kane. Pubblicato dalla DC Comics, appare per la prima volta sul n.1 di Batman (1940). Nella storia intitolata “The Joker”, Joker uccide il miliardario Henry Claridge dopo averlo minacciato alla radio, gesto che introduce la sua teatralità. L'uomo viene ritrovata dalla polizia con un sorriso inquietante stampato sul viso: l'arma di Joker è infatti il “Joker venom”, un veleno in grado di uccidere e deformare la faccia delle vittime. L’episodio si conclude con l'arresto del criminale che nell'episodio successivo (“The Joker returns”) riuscirà ad evadere di prigione grazie a due denti finti pieni di esplosivo (il primo di una lunga serie di astuti e diabolici quanto strampalati stratagemmi usati per sfuggire alla giustizia). Joker sarebbe dovuto morire per mano di Batman alla fine di questo episodio, ma visto il potenziale del personaggio si decise di modificare la storia. Batman si allontana convinto di averlo ucciso con una coltellata, ma Joker sta solo fingendosi morto e si dileguerà facendosi beffa della polizia.
  • 2. La progettazione grafica è ispirata all'interpretazione che l'attore Conrad Veidt diede del personaggio di Gwynplaine nel film “L’uomo che ride” del 1928 tratto dal romanzo di Victor Hugo. L’appariscente modo di vestire di Joker richiama alla mente sia un clown che un teatrante, e il Joker è uno dei personaggi più teatrali della storia dei fumetti: nella sua mente folle, si sente un esperto attore comico, e concepisce il mondo come il suo palcoscenico, sceglie con attenzione e intelligenza le sue parole e si atteggia a uomo raffinato. E così anche i suoi crimini devono rispecchiarlo: divertenti e maniacalmente perfetti. «La morte di Batman deve essere nientemeno che un capolavoro! Il trionfo del mio genio comico sul suo ridicolo Bat-costume!» Joker è uno dei più celebri criminali del fumetto e della stessa casa editrice statunitense, tanto da diventare uno dei cattivi più iconici e riconoscibili della cultura pop. La sua longevità è dovuta alla sua capacità di adattarsi e trasformarsi negli anni. Infatti, mentre i suoi tratti specifici (pelle bianca, labbra rosso rubino e capelli verdi) sono rimasti un marchio di fabbrica del personaggio, così come il suo vestito viola, Joker ha subito alcuni cambiamenti significativi nel corso degli anni. Un'evoluzione che non è solo visiva, ma che porta con se anche una varietà di interpretazioni del personaggio.
  • 3. ANNI ‘40 – THE GOLDEN AGE Il personaggio delle origini era un folle pronto a tutto pur di sopraffare il suo acerrimo nemico Batman: un killer calcolatore che realizzava piani complicati, spesso con l'ausilio di armi gigantesche e grottesche. Il personaggio oscillava così tra drammaticità ed umorismo e ciò lo rese un personaggio popolare e di successo. ANNI ‘50 – THE SILVER AGE Dal Joker ossessivo e inquietante si è passati ad un personaggio più umoristico e surreale: una parodia del supercriminale che era. È solo in questo periodo che vengono svelate le origini di Joker, nella storia intitolata “The man behind the Red Hood”: Batman racconta di un ladro mai catturato, Red Hood, visto l’ultima volta mentre si tuffava nelle acide acque della discarica di una fabbrica chimica, in fuga dallo stesso Batman e dalla polizia. Il racconto continua e ci ritroviamo a casa di Red Hood, salvo dopo il folle tuffo ma col viso deturpato dagli acidi. Guardandosi allo specchio Red Hood realizza che con quel viso avrebbe terrorizzato tutti, e iniziano a farsi largo in lui i primi sintomi di follia. Prenderà quindi il nome di Joker ispirandosi al Jolly delle carte da gioco.
  • 4. ANNI ‘60 – LA SERIE TELEVISIVA (1966-1968) La versione umoristica e parodica del Joker, viene ripresa nella serie televisiva di Batman dove, nel 5° episodio l’attore Cesar Romero inizierà ad indossare i panni di Joker, ruolo che ricoprirà anche nella versione cinematografica del ’66. Romero si rifiutò di radersi i baffi per il ruolo che sono quindi comicamente ben visibili sotto al trucco della faccia sbiancata del Joker. L'abito viola scuro è inoltre sostituito da uno più chiara che tende al rosa. L’effetto prodotto da questa strategia umoristica fu il crollo delle vendite delle strisce di Batman fino a livelli di guardia. Ciò spinse la DC Comics ad un cambio di rotta editoriale. ANNI ‘70 – IL NUOVO JOKER Il Joker di Denny O'Neil e Neal Adams apportò alcuni cambiamenti significativi, sia nella personalità che nell'aspetto. Venne abbandonato il Joker che commetteva crimini in maniera divertente e maliziosa e si recupera il tono oscuro e maniacale delle prime storie. Joker diventa la lunga figura che vediamo anche nei fumetti di oggi con la una nuova mascella che conferisce un look più terrificante al suo ghigno. Con questo stile viene restituita dignità al fumetto di Batman dando vita ad un Joker sempre più violento, pazzo e imprevedibile.
  • 5. ANNI ‘80 – GRAPHIC NOVELS Il Ritorno del Cavaliere Oscuro (1986) Il Joker di Frank Miller appare visivamente differente, meno allampanato e dal fisico più muscoloso. Ma allo stesso tempo Miller gli conferisce un aspetto anche un po’ effeminato dovuto all'idea che le labbra rosse di Joker siano il risultato dell’uso del rossetto. La vicenda si svolge in una realtà alternativa rispetto a quella degli albi pubblicati dalla DC Comics, qui infatti i supereroi sono più vecchi di 20 anni e sono 10 anni che Bruce Wayne non indossa il suo costume. Joker è un ex criminale senza stimoli che torna alla ribalta con una strage compiuta nello studio televisivo di una trasmissione alla quale lui stesso stava partecipando. Dopo un lungo scontro corpo a corpo con Batman, si suicida per far ricadere la colpa della sua morte su Batman. The Killing Joke (1988) Alan Moore e Brian Bolland decisero di esplorare la psicologica di Joker e ne riscrivono l’origine partendo dalla storia narrata in The man behind the Red Hood. Il personaggio è un ex assistente chimico diventato un cabarettista di scarso successo, in serie difficoltà economiche che per mantenere la moglie incinta e dimostrare di non essere un fallito, decide di unirsi a due malviventi. Poco prima del colpo ad una fabbrica di carte da gioco, vicina all’impianto chimico dove lavorava prima, la polizia informa l'uomo che sua moglie è morta. Sotto shock viene comunque obbligato a prendere parte alla rapina. Il piano viene sventato da Batman e l'uomo cade in una vasca di acqua di scarico inquinata da sostanze chimiche. Fuoriesce col volto deformato in una maschera grottesca e la vista del suo aspetto causa il cedimento definitivo della sua psiche, trasformandolo in Joker. Ma la sua personalità non è l'unica cosa ad essere diventata più realistica e credibile. Anche l’anatomia è più corretta e così facendo il suo sorriso omicida sembra ancora più folle.
  • 6. ANNI ‘80 – IL FILM Batman (1989) Il decennio iniziato con Joker quasi costantemente protagonista delle pagine del fumetto di Batman, finì con la rappresentazione più iconica sul grande schermo del Clown Principe del Crimine. Tim Burton scelse per la parte Jack Nicholson che indossò tutti i marchi di fabbrica di Joker (tuta viola, capelli verdi e ghigno malefico) e gli conferì un lato oscuro umoristico ma non esagerato. La performance di Nicholson riprendeva il Joker di Brian Bolland, e anche la nascita del personaggio è simile a quella narrata in The Killing Joke, ma invece di essere un comico fallito, gli sceneggiatori decisero di fare di Joker un criminale incallito sin dall’inizio. Prima della trasformazione era Jack Napier, temuto gangster dalla psiche già contorta, soggetto a violenti sbalzi d‘umore, intelligente e portato per le arti e per la chimica. In questa particolare trasposizione è Batman stesso a doversi vendicare, perché qui Napier è l’assassino che uccide i genitori di Bruce Wayne all'uscita di un teatro per rubare la collana della signora Wayne.
  • 7. ANNI ‘90 – LA SERIE ANIMATA Paul Dini e Bruce Timm resero Joker molto vicino alle atmosfere dei gangster degli anni ‘50, mescolando la demenza clownesca e la spietata anima assassina del personaggio, senza esagerare in nessuno dei due toni. Il carattere e le sue origini sono quindi simili a quelle del film di Burton. Ha una mascella squadrata e un lungo naso a punta, in linea col personaggio degli anni ‘40. Questi aspetti del Joker rimasero anche in molte serie successive. (Le nuove avventure di Batman, Batman Beyond, Justice League e Justice) ANNI 2000 – LA SERIE ANIMATA Nel 2004 la nuova serie animata The Batman rilegge in chiave moderna tutti i protagonisti. Il design del villain è completamente stravolto: il Joker è un criminale psicotico dall'aspetto scimmiesco, con lunghi capelli verde acceso, occhi rossi, dentatura imperfetta, e combatte con il Kung Fu. Anche l’abbigliamento è diverso, infatti indossa una camicia di forza multicolore.
  • 8. ANNI 2000 – IL FILM The Dark Knight (2008) Il nuovo Joker di Christopher Nolan e Heath Ledger ha una interpretazione visuale molto diversa, data da un approccio più realistico. Joker ha lo sguardo di un maniaco omicida, con un sorriso che gli è stato letteralmente tagliato in faccia. Volto bianco, labbra rosse e capelli verdi non fanno parte del suo aspetto naturale ma sono semplice trucco che Joker applica sul volto come una pittura di guerra. Ha una camminata bizzarra e una risata inquietante, ma non c’è nulla di comico nella sua performance. Altro tocco di realismo è che questo clown non sfrutta marchingegni divertenti, gadget clowneschi e nemmeno il suo letale gas; il tutto viene sostituito da una montagna di coltelli, bombe e armi da fuoco. Il Joker di questa versione non ha un passato, non vi è alcuna informazione che riguardi la sua vera identità. Non ha nessun nome né alcun precedente penale. Anche la storia della sua cicatrice viene continuamente re- inventata. Tutto ciò che conosciamo è il suo biglietto da visita, un Jolly.
  • 9. Joker è un criminale votato al caos, consapevole di essere la nemesi di Batman, e vuole dimostrare come anche il miglior paladino della giustizia, il procuratore Harvey Dent, possa crollare; il piano però viene neutralizzato dall'Uomo Pipistrello, disposto ad assumersi la responsabilità degli omicidi di Dent pur di non cancellare l'ideale di speranza che il procuratore rappresentava per la gente di Gotham. Anarchico, estremista, che non teme nulla e che vive la vita come una continua sfida al sistema, Joker sfiderà lo stesso Barman ad oltrepassare la linea che separa l’eroe dal vendicatore: l’omicidio è l’unica cosa di cui Batman non vuole macchiarsi. Sia Joker che Batman presentano se stessi come paladini del cambiamento della società ed entrambi manipolano la gente utilizzano come arma la paura e l’astuzia. Solo gli scopi sono diversi. Ma paradossalmente, in questo mondo in cui tutti hanno una doppia faccia, Joker è l’unico lineare. Questa nuova piega realistica che Nolan ha dato ai suoi cattivi si basa sull’essere si fuori controllo, ma specchio della follia e della corruzione di quel mondo in cui invece annaspano i buoni.
  • 10. ALTRE VERSIONI Nell mondo di Amalgam Comics, nato dalla collaborazione tra Marvel e DC, Joker viene fuso con Sabretooth per creare "Hyena", nemesi di "Dark Claw", a sua volta frutto dell'unione di Batman e Wolverine. Gotham Central Serie poliziesca ideata da Greg Rucka e Ed Brubaker The Joker The Greatest Stories Ever Told Cover by Alex Ross Superman: Emperor Joker Joker Graphic Novel by Brian Azzarello