Come diradare, allora, la nebbia che confonde ?
Prima di tutto, rendendosi conto che l’oggetto corruzione è diventato oggetto di rendita politica, quindi di scambio tra posizioni ideologicamente contrapposte. Una corretta informazione diventa ancora più difficile, non solo perché, come ricordava l’indimenticabile Flaiano, in Italia “… non esiste semplicemente la verità. Altri Paesi hanno una loro verità. Noi ne abbiamo infinite versioni”, ma soprattutto perché qualsiasi affermazione, oggettiva, ufficiale, vera, viene etichettata come “di parte” da parte di qualche “professore della questione morale”, per utilizzare le parole di Riccardo Nencini, Corrotti e corruttori. Nel tempo antico, Florentia, 1993. Va, prima di tutto, ricordato chiaramente che:
• la corruzione è evidentemente un tema centrale per qualsiasi democrazia e per tutti i Governi democratici: con buona pace di tutti, non può essere diversamente, qui in Italia, come altrove;
• la corruzione va contrastata senza “se” e senza “ma”.How to thin out, then, the fog that blurs?
First of all, realizing that the object corruption has become the subject of pension policy, and exchange between opposing ideological positions. Correct information becomes even more difficult, not only because, as he remembered the unforgettable Flaiano, in Italy "... there is simply the truth. Other countries have their own truth. We do have infinite versions ", but mostly because any statement, objective, official, real, is labeled as" biased "by some" teacher of the moral issue, "to use the words of Riccardo Nencini, Corrupt and corrupting. In ancient time, Florentia, 1993.
It should, first of all, remembered clearly that:
• corruption is obviously a central issue for any democracy and for all democratic governments: with all due respect to everyone, can not be otherwise, here in Italy, as elsewhere;
• corruption must be tackled without "ifs" and "buts".
Ispe sanita', bortoletti, 23 gennaio 2013, la gestione di una azienda sanitar...
Bortoletti, accountability e trasparenza, f orumpa, genova, 16 dicembre 2009
1.
FORUM DELL’INNOVAZIONE
DEL NORD-OVEST
Genova, 16 dicembre 2009
TRASPARENZA e ACCOUNTABILITY
I Patti di Integrità
nel protocollo sottoscritto con A.N.C.I.
e Transparency International Italia
Maurizio Bortoletti
Servizio Anticorruzione e Trasparenza
3. Percezione della estensione della corruzione o di
altri illeciti nella pubblica amministrazione
nazionale.
Cittadini che dichiarano di aver ricevuto la
richiesta di una tangente negli ultimi 12 mesi.
CITIZENS’ PERCEPTIONS OF FRAUD AND THE FIGHT
AGAINST FRAUD IN THE EU 27
Indagine richiesta dall’European Anti-Fraud Office e realizzata dalla
Gallup Organization ( consultabile su http://ec.europa.eu ).
4. 1. Tra le aziende analizzate la media è di 17 punti su 50.
2. L’Italia si posiziona sopra la media mondiale davanti a
Paesi come Germania, Svezia, Francia, Belgio.
TRAC - Transparency in Reporting on Anti-Corruption
5. La morfologia della corruzione
2004 2005 2006 2007 2008 I sem. 2009
Delitti
registrat
i
3.403 3.552 5.499 3.368 3.317 1372
Persone
denunci
ate
F M F M F M F M F M F M
2.774 9.708 2.914 10.611 5.634 14.342 3.516 10.844 2.918 10.486 1638 3936
12.482 13.525 19.976 14.360 13.404 5574
7. MODELLO REPUTAZIONALE
• e bay
• World Bank Listing of Ineligible Firms
AZIONI CONCRETE
• AVCP:
• Osservatorio
• Fascicolo d’impresa
• Il registro degli esperti
• Controlli
• PATTI DI INTEGRITÀ, il cd. sistema TAV
• progetti in materia di trasparenza e prevenzione distorsioni illecite
nelle amministrazioni sciolte per infiltrazione mafiosa
INNOVARE : la trasparenza che uccide la corruzione
8. PATTI DI
INTEGRITA’
da una IDEA di Transparency International
è un accordo tra stazione appaltante e
imprese partecipanti
soluzione a costo zero, per prevenire la corruzione
migliora il sentiment di chi partecipa alle gare
È una opportunità, in un momento di crisi
nel quale riemerge il tema etico
favorisce una maggiore concorrenza
… ma vi sono diverse soluzioni alternative
IL PROTOCOLLO SOTTOSCRITTO
9. IL PATTO DI INTEGRITÀ
COME OPERA IL PATTO DI INTEGRITÀ
1. viene recepito tramite l’inclusione di clausole negli avvisi e nei bandi di gara;
2. la sottoscrizione diventa obbligatoria per la partecipazione alle gare pubbliche;
3. tale sottoscrizione ha valore di obbligo giuridico e morale al fine di prevenire tutti gli atti di
corruzione e comunque tutti gli atti in contrasto con le regole di libero mercato e di
trasparenza amministrativa;
4. la mancata sottoscrizione dell’impegno comporta l’automatica esclusione dalla gara per il
concorrente;
5. lo sottoscrivono anche i dirigenti dedicati alle gare.
6. l’EELL si impegna a rendere pubblici i dati più rilevanti riguardanti la gara, rendendo
trasparente e facilmente controllabile e conoscibile il procedimento.
NEL CASO DI MANCATO RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI
il concorrente accetta che possano essergli applicate specifiche sanzioni, fino alla estromissione
dalla gara.
IL PATTO DI INTEGRITÀ
10. IL PATTO DI INTEGRITÀIL PATTO DI INTEGRITÀ: la “formula” a Milano
NEL BANDO, due paragrafi dedicati:
Documentazione a corredo:
1) Dichiarazione, in bollo da € 10,33, con firma leggibile e per esteso del titolare o del
legale rappresentante o del procuratore speciale dell’Impresa, della Società,
dell’Ente Cooperativo o del Consorzio, conforme al D.P.R. 445/2000 (allegare copia
documento d’identità), da cui risulti :
….
l'impegno a sottoscrivere il Patto di Integrità allegato al Capitolato Speciale d'Appalto.
Si avverte che a pena di esclusione dalla gara :
…
Tali buste insieme alla documentazione richiesta, compreso il Capitolato Speciale di
appalto e il Patto di integrità entrambi sottoscritti, devono ….
11. IL PATTO DI INTEGRITÀIL PATTO DI INTEGRITÀ: la “formula” a Milano
NEL CAPITOLATO SPECIALE, un articolo dedicato:
Nel caso di mancato rispetto degli impegni anti-corruzione assunti con il Patto di
Integrità allegato al presente Capitolato, potranno essere applicate le seguenti
sanzioni:
• risoluzione o perdita del contratto,
• escussione della cauzione di validità dell’offerta;
• escussione della cauzione di buona esecuzione del contratto;
• responsabilità per danno arrecato al Comune di Milano nella misura dell’8% del
valore del contratto, impregiudicata la prova dell’esistenza di un danno maggiore;
• responsabilità per danno arrecato agli altri concorrenti della gara nella misura
dell’1% del valore del contratto, sempre impregiudicata la prova predetta;
• esclusione del concorrente dalle gare indette dal Comune di Milano per 5 anni.
Il presente Patto di Integrità e le relative sanzioni applicabili resteranno in vigore sino
alla completa esecuzione del contratto assegnato a seguito della gara in oggetto.
12. IL PATTO DI INTEGRITÀIL PATTO DI INTEGRITÀ: le alternative
IL MODELLO SUA
Sono clausole contrattuali che gli operatori economici saranno chiamati a sottoscrivere, pena la
inammissibilità della loro offerta.
Le clausole contrattuali, comunque previste dalle norme nazionali e regionali in vigore, che saranno
espressamente richiamate negli atti di gara della SUA saranno le seguenti.
CLAUSOLE CONTRATTUALI
1 – DENUNCIA DEI TENTATIVI DI REATO
2 - INFORMAZIONI INTERDITTIVE
3 - TUTELA DEL LAVORO E SICUREZZA
4 - TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI E TRASPARENZA DEI SUBCONTRATTI
IMPEGNI SUA NELLA GESTIONE DELLE PRECEDURE
Oltre alla applicazione delle clausole contrattuali richiamate, che gli operatori economici saranno
chiamati a sottoscrivere come condizione necessaria per la ammissibilità della loro offerta, vi è
l’impegno a gestire tutte le procedure di gara di propria competenza assumendo i seguenti
impegni.
1 - REGOLARITÀ E CREDIBILITÀ DELLE OFFERTE
2 - COLLEGAMENTI E CONTROLLO DEI REQUISITI
3 – PERSEGUIMENTO INTERESSI SOCIALI
13. Dalle GG.OO. ai lavori Pubblici
L. 15 luglio 2009, nr. 94 – art. 2, 2°co., lett. b)
“[…] dopo l’articolo 5 è inserito il seguente:
«Art. 5-bis. - (Poteri di accesso e accertamento del prefetto). – 1. Per
l’espletamento delle funzioni volte a prevenire infiltrazioni mafiose nei pubblici
appalti, il prefetto può disporre accessi ed accertamenti nei cantieri delle imprese
interessate all’esecuzione di lavori pubblici, avvalendosi, a tal fine, dei gruppi
interforze di cui all’articolo 5, comma 3, del decreto del Ministro dell’interno 14
marzo 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo 2004. […]”
IL cd. MODELLO TAV
14. Cosa viene rilevato?
Il controllo è volto principalmente all’individuazione dei seguenti
elementi informativi:
• dati identificativi delle imprese subappaltatrici;
• forniture di servizi e manufatti;
• generalità delle maestranze e di chiunque, a qualsiasi titolo, è
presente nel cantiere, nonché verifica dell’effettiva presenza
sul posto di lavoro di tutti coloro che risultino registrati sul
“libro paga”;
• generalità degli addetti: ai servizi di guardiania, ai lavori di
movimento terra, ai servizi accessori, quali, ad esempio,
mensa, lavanderia e trasporto operai;
• tipo e targa degli autoveicoli in uso al cantiere e dati
identificativi dei mezzi meccanici per i lavori in atto, al fine di
individuare i proprietari e/o gestori degli stessi (noli a caldo o
a freddo);
• rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di quelle
attinenti alla disciplina previdenziale;
• ogni notizia ritenuta utile all’individuazione di collegamenti
con la criminalità organizzata.
IL cd. MODELLO TAV
15. La normativa antimafia (Art. 247)
“Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di prevenzione
della delinquenza di stampo mafioso e di comunicazioni ed
informazioni antimafia.”
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici
relativo a Lavori, Servizi e Forniture
Certificazione antimafia
(D.P.R. 3 giugno 1998 n° 252)
IL cd. MODELLO TAV
16. La Certificazione Antimafia
Quando si richiede…
Esente
Comunicazione
Informazione
Impor&
in
Euro
154.857
200.000
5.000.000
133.000
211.000
5.150.000
Lavori
pubblici
Forniture
di
beni
Prestazioni
di
servizi
Iscrizioni
ad
albi,
licenze,
autorizzazioni
di
polizia
e
commercio,
concessioni
di
costruzione
SubcontraD,
cessioni
e
coDmi
Concessioni
di
acque
pubbliche
o
beni
demaniali
per
lo
svolgimento
di
aDvità
imprenditoriali.
Contribu&,
finanziamen&,
agevolazioni
su
mutuo
o
altre
erogazioni
per
aD
imprenditoriali.
IL cd. MODELLO TAV
17. Chi la richiede…
La Certificazione Antimafia
Quanto dura…
La documentazione è utilizzabile per un periodo di sei mesi dalla data di rilascio da parte della
Prefettura – U.T.G. e/o altri soggetti.
• Pubbliche Amministrazioni ed Enti pubblici;
• Enti ed aziende vigilati dallo Stato…
• Concessionari di opere pubbliche.
Casi di esclusione...
• nei rapporti tra soggetti pubblici;
• per i soggetti privati sottoposti a verifica di requisiti di onorabilità;
• per contratti ed erogazioni il cui valore complessivo non superi € 154.857,00 al lordo di IVA;
• per contratti o erogazioni a favore di chi esercita attività agricole o professionali non organizzate in
forma di impresa, o attività artigiana in forma individuale;
• per rilascio o rinnovo licenze di polizia di competenza delle autorità di pubblica sicurezza.
IL cd. MODELLO TAV
18. La Comunicazione (art. 3 - D.P.R. 252/1998)
Attesta la presenza o meno di una misura di prevenzione antimafia o di una
condanna per determinati reati di stampo mafioso.
La Certificazione Antimafia
L’Informazione (art. 10 – D.P.R. 252/1998)
Attesta, oltre a quanto previsto in tema di comunicazione, anche la presenza di
eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.
IL cd. MODELLO TAV
19. Informativa del Prefetto
Tipologie:
Interdittiva
Atipica
• Sussistenza di cause di divieto, decadenza o sospensione di cui
all’art. 10 L. 575/65; (art. 4, 4°co., d.lgs 490/94 – art. 10, 7°co.,
lett. a) e b), DPR 252/98)
• Sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti
a condizionare le scelte e gli indirizzi delle imprese interessate;
(art. 4, 4°co., ultimo periodo, d.lgs 490/94 – art. 10, 7°co., lett. c),
DPR 252/98)
• Art. 1-septies D.L. 629/82 convertito L. 726/82 richiamato dall’art.
10, 9°co., DPR 252/98)
(Artt. 10 e 11 – D.P.R. 252/1998)
IL cd. MODELLO TAV
20. Il subappalto
Definizione:
Negozio giuridico con il quale l’appaltatore affida ad un terzo l’onere di eseguire, in tutto o in
parte, l’opera da lui assunta con il contratto d’appalto.
è un contratto...
• tipico;
• consensuale;
• commutativo;
• fondato sulla fiducia.Norma di riferimento: art. 1656 c.c.
È una cessione costitutiva
Differisce dalla cessione del contratto...
IL cd. MODELLO TAV
21. Il subappalto
Art. 118, co. 11:
“Ai
fini
del
presente
ar/colo
è
considerato
subappalto
qualsiasi
contra6o
avente
ad
ogge6o
a9vità
ovunque
espletate
che
richiedono
l'impiego
di
manodopera,
quali
le
forniture
con
posa
in
opera
e
i
noli
a
caldo,
se
singolarmente
di
importo
superiore
al
2
per
cento
dell'importo
delle
prestazioni
affidate
o
di
importo
superiore
a
100.000
Euro
e
qualora
l'incidenza
del
costo
della
manodopera
e
del
personale
sia
superiore
al
50
per
cento
dell'importo
del
contra6o
da
affidare.
Il
subappaltatore
non
può
subappaltare
a
sua
volta
le
prestazioni
salvo
che
per
la
fornitura
con
posa
in
opera
di
impian/
e
di
stru6ure
speciali
da
individuare
con
il
regolamento;
in
tali
casi
il
fornitore
o
subappaltatore,
per
la
posa
in
opera
o
il
montaggio,
può
avvalersi
di
imprese
di
propria
fiducia
per
le
quali
non
sussista
alcuno
dei
divie/
di
cui
al
comma
2,
numero
4).
È
fa6o
obbligo
all'affidatario
di
comunicare
alla
stazione
appaltante,
per
tu9
i
sub-‐contra9
s/pula/
per
l'esecuzione
dell'appalto,
il
nome
del
sub-‐contraente,
l'importo
del
contra6o,
l'ogge6o
del
lavoro,
servizio
o
fornitura
affida/.”
IL cd. MODELLO TAV
22. Il subappalto
L’affidamento in subappalto o a cottimo è sottoposto alle seguenti condizioni:
1. che
i
concorren/
all'a6o
dell'offerta
o
l'affidatario,
nel
caso
di
varian/
in
corso
di
esecuzione,
all'a6o
dell'affidamento,
abbiano
indicato
i
lavori
o
le
par/
di
opere
ovvero
i
servizi
e
le
forniture
o
par/
di
servizi
e
forniture
che
intendono
subappaltare
o
concedere
in
co9mo;
2. che
l'affidatario
provveda
al
deposito
del
contra6o
di
subappalto
presso
la
stazione
appaltante
almeno
ven/
giorni
prima
della
data
di
effe9vo
inizio
dell'esecuzione
delle
rela/ve
prestazioni;
3. che
al
momento
del
deposito
del
contra6o
di
subappalto
presso
la
stazione
appaltante
l'affidatario
trasme6a
altresì
la
cer/ficazione
a6estante
il
possesso
da
parte
del
subappaltatore
dei
requisi/
di
qualificazione
prescri9
dal
presente
codice
in
relazione
alla
prestazione
subappaltata
e
la
dichiarazione
del
subappaltatore
a6estante
il
possesso
dei
requisi/
generali
di
cui
all’ar/colo
38;
4. che
non
sussista,
nei
confron/
dell'affidatario
del
subappalto
o
del
co9mo,
alcuno
dei
divie/
previs/
dall'ar/colo
10
della
legge
31
maggio
1965,
n.
575,
e
successive
modificazioni.
(art. 118, co. 2)
IL cd. MODELLO TAV
23. Il subappalto non autorizzato
Art. 21 – L. 646/1982: (Subappalto o cottimo non autorizzato)
Reato plurisoggettivo a concorso necessario
(Contravvenzione)
Finalità della norma:
Definizione dell’ambito oggettivo del reato
(vds. art. 198, co. 11 – Codice De Lise)
IL cd. MODELLO TAV
24.
Grazie per l’attenzione
Dipartimento della Funzione Pubblica
Servizio Anticorruzione e Trasparenza
Maurizio Bortoletti
telefono : 0668997552
m.bortoletti@governo.it