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Vivere il
TEVERE
Atelier di Design IV
Prof. Giovanni Zuccon
Eleonora Bompieri
Valentin Carp
Sapienza Università di Roma
Facoltà di Architettura
C. d. L. Disegno Industriale
A.A. 2012 - 2013
Progetto per la valorizzazione e
riqualificazione del fiume romano come
vena pulsante della citta’, attraverso la
partecipazione attiva del suo pubblico.
1
Il Tevere nel tempo:
com’era ieri, com’e’ oggi
2
Il Tevere nelle parole dei poeti
di ogni tempo
3
Come riappropriarsi del fiume, tale da
renderlo nuovamente un fulcro attivo?
6
Definizione di spazi e servizi
7
Formalizzazione e confronto
di alternative progettuali
11
Valutazioni per confronto delle
possibilita’ progettuali considerate
13
Spazio e prossemica: come
la gestione dell’ambiente
16
L’ergonomia: il rapporto tra gli
elementi di sistema e la loro funzione
26
Disegni tecnici del progetto finale:
proiezioni, assonometrie e sezioni
33
Disegni tecnici degli
stampi di costruzione
39
Render dimostrativi: viste degli
spazi interni ed esterni
dell’imbarcazione
4
Le tre fasi di riavvicinamento
tra il fiume e il suo pubblico
5
Cosa e come comunicare
al pubblico: il sistema video
Fase analitica Metaprogetto Progetto
Indice
1
Romaantica
Acqua potabile
Risorsa disponibile
in piazze e ville
Rete commerciale
Collegamento tra Roma
e il porto d’Ostia
Cura e relax
Fondamentale per il
sistema termale romano
Soggetto religioso
Al dio Tiber erano
dedicati riti ed eventi
Irrigazione
Convogliamento nei
canali per i campi
1850-2013
Insabbiamento
Abbassamento del
fondale per i detriti
Muraglioni
Risposta alle frequenti
piene incontrollate
Industrializzazione
Sfruttamento estremo
nei quartieri industriali
Basso percorrimento
Limitato a canottaggio e
tour, in poche zone
Inquinamento
Abbondanza di rifiuti,
industriali e non
Medioevo
Navigazione
Incentivo per sposta-
menti e commercio
Forza motrice
Fonte d’energia per
mulini lungo le rive
Urbanizzazione
Costruzione di ponti e
crescita delle zone vicine
Acqua “pestilenziale”
Colpevole della diffusione
delle grandi epidemie
Potabilità incerta
Prime considerazioni
sui batteri presenti
Il Tevere nel tempo:
com’era ieri,
com’e oggi
I fiumi hanno sempre avuto un
ruolo fondamentale nella nasci-
ta delle citta’ e nella realizzazio-
ne di scambi commerciali oltre
che culturali: il Tevere e la sto-
ria di Roma ne sono un valido
esempio. Il Tevere nella storia si
e’ fatto carico di diverse funzio-
ni, mostrandosi spesso come
un’entita’ positiva o diventando
specchio delle mancanze dei
suoi visitatori.
Maria Catalano,
ricercatrice romana in
storia della navigazione fluviale
2
...Fiume d’Italia, a le tue sacre rive,
peregrin mossi con devoto amor
il tuo nume adorando, e de le dive
memorie l’ombra mi tremava in cor.
Questo cielo di bave sopra gli attici giallini
che in semicerchi immensi fanno velo alle
curve del Tevere, ai turchini monti del La-
zio... Spande una mortale pace, disa-
morata come i nostri destini, tra le vec-
chie muraglie l’autunnale maggio.
Pier Paolo Pasolini, 1957
da “Le ceneri di Gramsci”
Giosue’ Carducci, 1867
da “Agli amici della Valtiberina”
Plinio il Giovane, 100 d.C.
da “Liber V”, epistula 6
Dante Alighieri, 1316
da “La Divina Commedia”,
Purgatorio - Canto II, vv.100-102
Ond’io, ch’era ora a la marina vol-
to, dove l’acqua di Tevero s’insala,
benignamente fu’ da lui ricolto a
quella foce dov’egli ha dritta l’ala...
Luigi Pirandello, 1910
da “Poesie varie”
Non lo vedrete piu’ com’io lo vidi
per Roma, un giorno, il Tevere pas-
sare tra i naturali suoi scosesi lidi. (...)
Una prigion di grige dighe e grevi ponti
or l’incassa che le svolte inarena quan-
do piu’ l’acqua s’abbassa.
La terra in pendio scarica nel Tevere l’ac-
qua che ha ricevuto e non assorbito Quel
fiume, le cui acque irrorano i campi, es-
sendo navigabile, trasporta verso l’Ur-
be i prodotti di queste terre, almeno
durante l’inverno e la primavera.Virgilio, 19 a.C.
dall’ ”Eneide” VII, 25-36
Nel mezzo, il Tevere, con amena
corrente, a rapidi mulinelli, biondo
di molta sabbia,prorompe in mare.
E sopra e all’intorno, variopinti, gli uc-
celli abituati alle rive e al greto del fiume
raddolcivano l’aria col loro canto...
Il Tevere nelle
parole dei poeti di
ogni tempo
Da sempre il fiume ha costitui-
to per Roma uno dei suoi ele-
menti descrittivi ed emblematici
di maggior forza, sancito dall’es-
sere il monumento fondativo
ed esemplare della sua nascita
e della sua storia. La voce del-
la poesia ne ha interpretato, fin
dia tempi piu’ antichi, il ruolo di
simbolo evocativo e mitico, ma
ha anche cantato, attraverso la
rievocazione delle sue sponde, il
suggestivo ancorarsi della Citta’
Eterna all’elemento paesaggisti-
co e naturalistico. Il Tevere e’
traccia concreta ed insieme
suggestiva di percorsi e storie,
narratore universale di vita intor-
no al quale si dipana una realta’
urbana sempre più variegata e
complessa.
E’ proprio la poesia a garantire
al fiume la sua “sopravvivenza”
nei secoli, sancendone il ruolo
di eterno custode della memoria
e di portavoce di un paradigma
universale.
3
Intrattenimento
Proiezione
Cultura
Educazione
Informazione
Esposizione
9 - 12 am: laboratorio per bambini
a fine educativo e di
sensibilizzazione
musica ed intratteni-
mento, adatti anche ai
piu’ giovani
3 - 8 pm:
8 - 0 am:
centro culturale con
convegni ed esposizioni
Come riappropriarsi
del fiume, tale da
renderlo nuovamente
un fulcro attivo?
Obiettivo del progetto e’ lo svi-
luppo di un centro culturale mul-
tidisciplinare itinerante sull’ac-
qua. Con esso, il pubblico, non
solo potra’ frequentare il fiume,
ma scegliere, attraverso le tre fa-
sce orarie (mattina - pomeriggio
- sera), la modalita’ di fruizione
preferita tra le proposte pensate
per le diverse fasce d’eta’ di vi-
sitatori.
4
UN CENTRO
ATTIVO,
COLLETTIVO,
MULTIDISPLINARE,
PROIETTATO
VERSO IL FUTURO!
Conoscenza
Scoprire il fiume come cul-
la della citta’, determinante
per la crescita storica e cul-
turale di Roma.
Coscienza
Coglierne l’importanza fino
a fare presa di coscienza
del fiume come ricchezza
pubblica e collettiva.
Tre
tra il fiume e il suo pubblico
Il progetto ha l’obiettivo di ricostruire il legame tra il fiume e il suo pubblico
attraverso un processo psicologico consequenziale. Pemettere all’indivi-
duo di conoscere e frequentare il Tevere e’ il primo passo per stimolare
una spinta emotiva verso la consapevolezza e l’affezionamento ad esso.
Per far questo, e’ indispensabile la creazione di uno spazio per il cittadino,
per lo svolgimento attivo di tale percorso.
Amore
Determinare nel visitatore
uno spirito di rispetto, tute-
la e valorizzazione verso il
fiume per apprezzarlo, fre-
quentarlo, viverlo.
Forti della consapevolezza di
quanto il digitale e le arti visi-
ve siano elementi di attrattiva, il
progetto vuole porsi al pubbli-
co come moderno e funziona-
le, ma soprattutto democratico
nell’approccio col suo pubblico.
Per far questo, il sistema video
vuole essere uno strumento che
“segua” i suoi ospiti,divenendo
un supporto che permetta la co-
municazione e l’espressione di
tutti i suoi ospiti. Tale obiettivo si
riscontra nelle tipologie di proie-
zioni, differenti a seconda della
fascia di frequentazione:
Cosa e come
comunicare
al pubblico
Laboratorio:
Video di sensibilizzazione sul fiume
e documentari a fine educativo
Centro culturale:
Mostre fotografiche e visual art
Luogo d’intrattenimento:
Sottofondo video e sonoro
5
Arte visiva
Atmosfera
Documentari
6
- frontale inferiore;
- frontale superiore;
- frontale esterno;
- centrale interno.
Comandi
- sul retro;
- frontale;
- laterale.
Chiosco
- perimetrale;
- frontale;
- superiore;
- centrale.
Proiezione
- concava;
- perimetrale;
- centrale;
- a file.
Esposizione
Sul retro.
Toilette
Fase
metaprogettuale:
analisi e sintesi di
spazi e servizi
E’ l’attivita’ progettuale di natura teorica, avente per obiettivo la gestione e l’indirizzo strategico del processo di
transizione tra la fase analitica e quella di formalizzazione e sintesi. Con essa, definiremo delle funzioni e dei servizi
a cui dovra’ rispondere il progetto finale per fare una valutazione e confronto di alternative strutturali, limiti formali,
pro / contro.
7
- facciate dritte.
Limiti formali
Pro
Contro
- massima resa superficiale di
proiezione.
- sedute centrali e schermi
specializzano troppo la struttura;
- intralcio progettuale per l’apertura.
- superficie capiente di una
sezione trasversale.
Limiti formali
Pro
Contro
- orientamento parallelo al senso
di marcia;
- massima capienza.
- eccessiva specializzazione;
- poca visibilita’ nei posti posteriori.
- nessuna alterazione del soffitto:
planarita’ o cupolarita’.
Limiti formali
Pro
Contro
- spazi adattabili, senza
eccessiva specializzazione;
- visibilita’ agevolata.
- vincolo di struttura di copertura
per gestire la luce esterna;
- accorgimenti per la gestione della
proiezione dal basso.
- la sezione longitudinale deve essere
perpendicolare.
Limiti formali
Pro
Contro
- nessun problema di visibilita’;
- conformazione non troppo
specializzata.
- vincolo di struttura di copertura per
gestire la luce esterna.
Possibilita’ di proiezioni: disposizione degli schermi e del pubblico
8
- individuazione di superfici regolari.
Limiti formali
Pro
Contro
- possibilita’ di individuare un
percorso d’allestimento.
- vincolo di sistema di copertura per
gestire la luce esterna;
- vincolo di sistemi d’aggancio
su pareti.
Nessuno.
Limiti formali
Pro
Contro
- massima capacita’ di resa.
- eccessiva specializzazione;
- assenza di un percorso;
- vincolo di sistema di copertura.
- pianta con geometria concava.
Limiti formali
Pro
Contro
- possibilita’ di individuare un
percorso d’allestimento.
- creazione di uno spazio interno.
- vincolo di un sistema di
illuminazione;
- vincolo di sistemi d’aggancio
su pareti.
- pianta con geometria convessa.
Limiti formali
Pro
Contro
- presa di luce diretta.
- assenza di un percorso individuabile;
- potenzialita’ di resa limitata.
Possibilita’ di allestimento per mostre ed esposizioni
Concavo
9
Collocamento della cabina del conducente
- posto celato allo sguardo dei
visitatori.
Limiti formali
Pro
Contro
- massima visibilita’ e controllo;
- nessuna invasione dello spazio
interno.
- vincolo di sistema di copertura per
gestire la luce esterna;
- vincolo di sistemi d’aggancio
su pareti.
Nessuno.
Limiti formali
Pro
Contro
- ottimo controllo inferiore del veicolo.
- troppo invadente;
- posto poco riservato.
- posto celato allo sguardo dei
visitatori.
Limiti formali
Pro
Contro
- nessuna invasione dello spazio
interno.
- visibilita’ buona con limiti di controllo
sulla zona inferiore.
- posto celato allo sguardo dei
visitatori.
Limiti formali
Pro
Contro
- massima visibilita’ e controllo
del veicolo.
- limitazione della visuale frontale dei
visitatori dall’interno.
Frontale esterno Centrale interno
10
ServiziCollocamento di un chiosco per il ristoro
Nessuno.
Limiti formali
Pro
Contro
- massima capienza.
- eccessiva specializzazione;
- ostruisce la visuale frontale.
- costretti nel posizionamento sul retro
dell’imbarcazione;
- posto celato allo sguardo dei
visitatori.
Limiti formali
Nessuno.
Limiti formali
Pro
Contro
- orientamento parallelo al senso
di marcia.
- eccessiva specializzazione.
Nessuno.
Limiti formali
Pro
Contro
- non invadente.
- poca accessibilita’.
Laterale RetroRetro Frontale
wc
11
Coesistenza
Legenda
Luce Servizi SpostamentoVisibilita’ProiezioniMostreChioscoComando Scelte finali
Sistema di proiezione
perimetrale.
Sistema espositivo
perimetrale con
circuito interno per lo
sviluppo di un
percorso e altro.
Chiosco poco
invasivo sul retro.
Cabina esterna.
, per confronto, sulle migliori possibilita’ appena considerate
Perimetrale
Frontale
Superiore
Centrale
Perimetrale
Centrale
A file
Retro
Frontale
Laterale
Superiore
Inferiore
Esterno
Assente Buono Ottimo
Centrale
Concavo
12
13
Distanza intima
Distanza personale
Distanza sociale
Distanza pubblica
Distanza intima: 0 - 45 cm
Spazio e prossemica:
come gestire
l’ambiente
La prossemica e’ la branca della
psicologia mirata allo studio dei
comportamenti spaziali, ovvero il
modo in cui l’individuo si colloca
nello spazio regolando le distan-
ze rispetto agli altri e all’ambiente
circostante.
Le aree del battello vedono il
motivo della propria funzionali-
ta’ non solo nello sviluppo degli
ambienti, ma nella loro netta di-
visione tale da definire i rapporti
sociali all’interno di esso.
Fedele alla teorizzazione dell’an-
tropologo Edward Hall, il proget-
to si rivolge all’individuo tenendo
conto della sua naturale “bolla”
prossemica:
Distanza personale: 45 - 120 cm
Distanza sociale: 120 - 200 cm
Distanza pubblica: > 200 cm
14
Un ambiente di equilibri Gli spazi del battello sono stati sviluppati nel rispetto dei rapporti sociali dei suoi utilizzatori. La definizione della
posizione dei singoli soggetti e’ determinante per la definizione del proprio ruolo all’interno. Come si nota dallo
schema, ogni individuo ha un contatto differente con gli altri, la cui espressione e’ risolvibile all’interno (e noni)
dellla “bolla” prossemica. Cerchiamo di analizzare tali rapporti:
P I L O T A
B A R I S T A
O S P I T E
# 1
P I L O T A
O S P I T E
# 4
O S P I T E
# 5
O S P I T E
# 3
O S P I T E
# 2
O S P I T E
# 6
Barista - Ospite #1 : distanza sociale
Ospite #2 - Ospite #3 : distanza personale
Ospite #4 - Ospite #5 : distanza sociale
Ospite #5 - Pilota : distanza pubblica
Ospite #6 : nessuna
interazione
15
L’ergonomia e’ l’insieme degli
studi e delle analisi sull’orga-
nizzazione razionale in funzione
delle possibilita’ fisiche dell’indi-
viduo. Il suo scopo e’ quello di
tutelare il soggetto nella sua inte-
razione con gli oggetti e lo spa-
zio, rispettandone esigenze e
limiti, per accrescerne sicurezza
ed efficienza nell’attivita’.
Dopo aver affrontato il problema
degli spazi da un punto di vista
psicologico, con la prossemica,
e’ con l’ergonomia che si passa
ad un approccio ancor piu’ ra-
zionale e calcolato, nella valuta-
zione di misure standard nel mo-
vimento del corpo umano.
Il progetto vuole essere specchio
dell’applicazione di tali calcoli e
su come essi, in gran parte, de-
terminino il successo funzionale
e percettivo dell’ambiente.
L’ergonomia:
il rapporto tra gli
elementi di sistema
e la loro funzione
70 cm 70 cm
188.5cm
78-88cm
81- 94 cm
81- 94 cm
88-98cm
44-47.5cm
54-60cm
62.5-69.5cm
41 - 43 cm
95 cm
155.7cm
97.7cm
100°
16
I fattori umani, ossia le misure di
riferimento per la messa in prova
del rapporto soggetto-oggetto,
si sono rivelati assolutamente
determinanti per l’adattamento
del sistema nello sviluppo delle
sedute. Dalla considerazione di
questi calcoli, sono state ricava-
te due modalita’ di fruizione, ri-
spetto al tavolo perimetrale:
Un sistema di
sedute versatile
e funzionale
Verso l’interno:
Distanza personale:
Tale opzione permette di avere
un piano di appoggio per le at-
tivita’ di laboratorio o per consu-
mare al tavolo in completo relax.
Permette al fruitore di rivolgersi
verso l'interno della sala sfrut-
tando lo stesso tavolo come
schienale. Tale alternativa vuole
rispondere all'esigenza dell'uten-
te di seguire le proiezioni e tutte
le attività interne senza rinunciare
alla comodita’
75cm
38 cm
40 cm
19
Il grande tavolo centrale e’ un
importante elemento per l’acco-
glienza degli ospiti: esso permet-
te di avere un piano d’appog-
gio utilizzabile durante le ore di
maggiore affluenza. Anch’esso
sa adattarsi alle volontà del fruito-
re, permettendo altezze diverse
scorrendo sul suo fusto.
Il tavolo centrale:
una piano d’appoggio
all’altezza
115cm
80cm
Altezza massima:
Altezza minima:
Adatto ad un pubblico adulto,
con altezza media.
Pensata per il pubblico dei piu’
piccoli, crea un punto di racco-
glimento su cui svolgere attività
anche pratiche.
30
Zona di miglior
accessibilita’
Ripiano
Accessibilita’massimasenzamobili-basesottostanti
60 cm
150cm
65cm
90cm
85 cm 50 cm
>15cm90cm
Accessibilita’massimaconmobili-basesottostanti
< 175 cm
180 cm
Area operativa
Attrezzatura
di servizio
18
Accessibilita’ ai ripiani Bancone per la consumazione
L’ergonomia nel bar Anche nella gestione dello spazio bar, l’ergonomia ha suggerito alcuni accorgimenti per l’ottimizzazione dell’a-
rea che, seppur limitata in grandezza, dovra’ dimostrarsi all’altezza del servizio offerto. Priorita’ sono quindi la
neccessita’ di spostarsi all’interno agevolmente e di aver totale controllo del piccolo punto di ristoro, i cui
prodotti saranno ripostiu mensole e scomparti.
Un sistema di cassetti e mensole puo’ essere un’ottima
soluzione per la razionalizzazione dI uno spazio limitato.
Cio’,pero’, sottointende la necessita’ di rendere ogni ripia-
no accessibile allo staff di servizio.
Per rispondere alle richieste del pubblico e condurre più co-
mande in contemporanea, il barista ha bisogno di un’”area
operativa”, ossia di margine di spazio in cui lavorare senza
intralci di alcun tipo.
65 cm60 cm
19
Il pilota ha sicuramente una po-
sizione di grande importanza
del battello e, come tale, meri-
ta una giusta postazione che gli
permetta di svolgere al meglio la
sua funzione.
Questa cabina di comando pre-
senta strumenti all’avanguardia
le cui posizioni sono regolate da-
gli studi ergonomici. Con questa
console, sono previste due mo-
dalita’ di guida:
La cabina di
comando: come
tutelare il pilota
125cm
135cm
In piedi:
Seduto:
Per alzare il proprio punto di vista
ed avere un campo visivo piu’
ampio.
Per lunghi tragitti senza necessi-
ta’ di grandi manovre, per avere
una posizione più comoda sen-
za però perdere il contatto visvo
con l’acqua.
20
Lim
ite
delcam
po
visivo
Limitedelcampovisivo
50°
70°
10°
Linea di visualestandard in piedi
Linea di visuale
standard seduto
30°
15°
Angolo massimo di
rotazione degli occhi
40°
Lim
ite
della
distinzione
dei colori
0°
Asse
55°
55°
45°
45°
R
otazionecompletadellatestaRotazionecompletadellatest
a
RotazionesenzasforzoRotazionesenzasforzo
Il campo visivo:
come sfruttarlo
al meglio
La progettazione ha trovato molte risposte di sviluppo nelle valutazioni sul campo visivo, ossia sull’area visiva
percepibile nello spazio circostante. Differenti angolazioni d’osservazione trovano corrispondenza in altret-
tante diversita’ d’approccio con esso, tali da alterare il ruolo di un oggetto nel sistema.
Grazie ai dati in possesso, tali proprieta’ ottiche sono state sfruttate per la definizione di alcune aree interne
del battello, sia in termini di funzionalita’ che di interazione col pubblico.
0°
25°
30°
Linea standard
di visuale
Limite della
distinzione dei colori
Angolo massimo di
rotazione degli occhi
Il punto di vista
del pilota
La specificita’ funzionale dello studio dei campi visivi ha, nel caso della cabina di comando, la sua espres-
sione piu’ concreta. L’area, oltre ad essere posta nella parte frontale dell’imbarcazione, ha motivo della sua
efficienza in alcuni accorgimenti a livello progettuale dell’intera struttura.
30°
60° 0°
45°
55°
45°
55°
21
>180°>180°
L’angolo di visuale sul mare dal punto di comando
La posizione di guida del pilota, in piedi, permette a quest’ul-
timo il controllo visivo di un’ampia area sul piano verticale,
con un’estensione di circa 80°.
Il raggio d’ampiezza
Sul piano orizzontale, la vetrata estesa e soprattutto la po-
sizione decentrata dei pilastri di sostegno permettono al
pilota un’osservazione estesa per piu’ di 110°.
20°
0°
22
75°75°
Gli schermi:
una risorsa per gli
occhi di tutti
Il sistema di sedute e tavoli e’ tale da adattarsi alle esigenze di ogni singolo individuo, qualunque sia la sua
posizione, senza far lui rinunciare alla vista degli schermi. Gli lcd, posizionati lungo il perimetro del soffitto, si
adeguano ai bisogni del proprio pubblico riportando diversi angoli d’inclinazione, a seconda della fascia ora-
ria d’attivita’ e , di conseguenza, del tipo di servizio. Tale accorgimento e’ pensato in gran parte in iferimento
all’impiego mattutino, dedicato ai bambini, il cui punto di vista basso e’ un’importante dettaglio di cui tener
conto per la fruizione ottimale del servizio.
23
60°60°
Il cambio d’inclinazione si deve ad appositi ganci porta-schermi all’interno della parete superiore. Essi permettono un libero movimento del lcd in tutte le direzio-
ni, per essere protratti a piacere in qualsiasi situazione. ha grazie ad alcunLa sala si riempie cosi’ di una rete di sguardi: gli ospiti potranno osservare gli schermi
da qualsiasi posto dell’ambiente, venedo abracciati dai due lunghi nastri di schermi che corrono lungo il perimetro. Tale atmosfera e’ una forte sollecitazione per
il pubblico, cosi’ da coglierne l’attenzione ed instaurare un rapporto comunicativo e sensoriale.
24
Il risultato finale è un battello dalle linee ben definite, i cui giochi di vuoti e trasparenze, dati dalle grandi vetrate
perimetrali e dal corridoio esterno che concorrono all’alleggerimento dell’intera struttura. Per favorire l’accesso alla
cabina di comando, oltre che a permettere una piccola passeggiata al pubblico intorno all’imbarcazione, trovia-
mo un percorso che “buca” il corpo centrale dividendo con decisione l’area dei servizi da quella di pilottaggio.
Una forma leggera
e ricercata
Gli schermi posizionati sul soffitto devono al loro sistema di movimento l’ulteriore merito di non appesantire lo spazio interno perche’ perfettamente rientrabili nel-
la curva del soffitto. Essi sono quindi un
25
Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’in-
gresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo
loro un piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione.
La sala centrale:
uno spazio
da condividere
Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli
ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’ingresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti
lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo loro un
piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione.
26
Proiezione ortogonale
Vista laterale
Scala 1:50
0
+630
+1900
+850
-200
-1600
0 +15830
+2210
+2410
+2850
-585 +1520 +6080 +6835 +10920 +11970 +16360
-1600
0
+800
+1900
+2100
+2250
+2450
+1120
Tavole tecniche
27
Proiezione ortogonale
Vista superiore
Scala 1:50
0 +15830 +16360+10920 +11970-585 +1850 +3530+1030 +14410
0
+1650
+3000
+3200
+4600
+4800
+6150
+7800
0
+200
+575
+7225
+7800
+5380
+2420
+2290
+5510
28
Proiezione ortogonale
Vista anteriore
Scala 1:50
0
+30
+2850
+2550
+2410
+2210
+2075
+1900
+840
+720
+630
-570
-830
-1400
-1600
0 +210 +825 +1320 +1650 +2290
-200
+1850
+3000 +3200 +3300
860
1800
4500
1200
1400
3225
5150
29
Proiezione ortogonale
Vista posteriore
Scala 1:50
0
+30
+2850
+2550
+2450
+2350
+2250
+2100
+1900
+800
+720
+630
-570
-830
-1400
-1600
+1100
3800
4500
6150
7800
4600
4900
5800
6650
0 +175 +280 +825 +1475 +1650 +2000 +3900
30
Assonometria isometrica
Fronte
Scala 1:50
31
Proiezione ortogonale
Retro
Scala 1:50
32
R850
900
2000
850
850
700
1050
1100
1050
5570
1450
4180
4900
2450
1700
1800
750
1450
Pianta
Scala 1:50
33
A
B
C
D
A
AB
C
B
C
D
C
D
Assonometria della
composizione degli stampi
A
B
Coperta
C
D
Scafo
34
guide continue di
attacco per i sedili
guide continue di
attacco per tavolo
guide continue di
attacco per luci
guide continue di
attacco per infissi
guide continue di
attacco per schermi
stampata struttura di
rinforzo
50
6
dettaglio della stampata
tipo "sandwich"
1600
2°
1°
Sezione trasversale
centrale
Scala 1:20
35
0 +1000 +2000 +3000 +4000 +5000 +6000 +7000 +8000 +9000 +10000 +11000 +12000 +13000
50
70
Sezione longitudinale
centrale
Scala 1:50
36
Scomposizione
degli stampi
Coperta
Scafo
37
Scomposizione degli
stampi dello scafo
Sezione trasversale centrale
38
Scomposizione degli
stampi della coperta
Sezione trasversale centrale
39
40
41
42
43
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Vivere il Tevere

  • 1. Vivere il TEVERE Atelier di Design IV Prof. Giovanni Zuccon Eleonora Bompieri Valentin Carp Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura C. d. L. Disegno Industriale A.A. 2012 - 2013 Progetto per la valorizzazione e riqualificazione del fiume romano come vena pulsante della citta’, attraverso la partecipazione attiva del suo pubblico.
  • 2.
  • 3. 1 Il Tevere nel tempo: com’era ieri, com’e’ oggi 2 Il Tevere nelle parole dei poeti di ogni tempo 3 Come riappropriarsi del fiume, tale da renderlo nuovamente un fulcro attivo? 6 Definizione di spazi e servizi 7 Formalizzazione e confronto di alternative progettuali 11 Valutazioni per confronto delle possibilita’ progettuali considerate 13 Spazio e prossemica: come la gestione dell’ambiente 16 L’ergonomia: il rapporto tra gli elementi di sistema e la loro funzione 26 Disegni tecnici del progetto finale: proiezioni, assonometrie e sezioni 33 Disegni tecnici degli stampi di costruzione 39 Render dimostrativi: viste degli spazi interni ed esterni dell’imbarcazione 4 Le tre fasi di riavvicinamento tra il fiume e il suo pubblico 5 Cosa e come comunicare al pubblico: il sistema video Fase analitica Metaprogetto Progetto Indice
  • 4.
  • 5. 1 Romaantica Acqua potabile Risorsa disponibile in piazze e ville Rete commerciale Collegamento tra Roma e il porto d’Ostia Cura e relax Fondamentale per il sistema termale romano Soggetto religioso Al dio Tiber erano dedicati riti ed eventi Irrigazione Convogliamento nei canali per i campi 1850-2013 Insabbiamento Abbassamento del fondale per i detriti Muraglioni Risposta alle frequenti piene incontrollate Industrializzazione Sfruttamento estremo nei quartieri industriali Basso percorrimento Limitato a canottaggio e tour, in poche zone Inquinamento Abbondanza di rifiuti, industriali e non Medioevo Navigazione Incentivo per sposta- menti e commercio Forza motrice Fonte d’energia per mulini lungo le rive Urbanizzazione Costruzione di ponti e crescita delle zone vicine Acqua “pestilenziale” Colpevole della diffusione delle grandi epidemie Potabilità incerta Prime considerazioni sui batteri presenti Il Tevere nel tempo: com’era ieri, com’e oggi I fiumi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella nasci- ta delle citta’ e nella realizzazio- ne di scambi commerciali oltre che culturali: il Tevere e la sto- ria di Roma ne sono un valido esempio. Il Tevere nella storia si e’ fatto carico di diverse funzio- ni, mostrandosi spesso come un’entita’ positiva o diventando specchio delle mancanze dei suoi visitatori. Maria Catalano, ricercatrice romana in storia della navigazione fluviale
  • 6. 2 ...Fiume d’Italia, a le tue sacre rive, peregrin mossi con devoto amor il tuo nume adorando, e de le dive memorie l’ombra mi tremava in cor. Questo cielo di bave sopra gli attici giallini che in semicerchi immensi fanno velo alle curve del Tevere, ai turchini monti del La- zio... Spande una mortale pace, disa- morata come i nostri destini, tra le vec- chie muraglie l’autunnale maggio. Pier Paolo Pasolini, 1957 da “Le ceneri di Gramsci” Giosue’ Carducci, 1867 da “Agli amici della Valtiberina” Plinio il Giovane, 100 d.C. da “Liber V”, epistula 6 Dante Alighieri, 1316 da “La Divina Commedia”, Purgatorio - Canto II, vv.100-102 Ond’io, ch’era ora a la marina vol- to, dove l’acqua di Tevero s’insala, benignamente fu’ da lui ricolto a quella foce dov’egli ha dritta l’ala... Luigi Pirandello, 1910 da “Poesie varie” Non lo vedrete piu’ com’io lo vidi per Roma, un giorno, il Tevere pas- sare tra i naturali suoi scosesi lidi. (...) Una prigion di grige dighe e grevi ponti or l’incassa che le svolte inarena quan- do piu’ l’acqua s’abbassa. La terra in pendio scarica nel Tevere l’ac- qua che ha ricevuto e non assorbito Quel fiume, le cui acque irrorano i campi, es- sendo navigabile, trasporta verso l’Ur- be i prodotti di queste terre, almeno durante l’inverno e la primavera.Virgilio, 19 a.C. dall’ ”Eneide” VII, 25-36 Nel mezzo, il Tevere, con amena corrente, a rapidi mulinelli, biondo di molta sabbia,prorompe in mare. E sopra e all’intorno, variopinti, gli uc- celli abituati alle rive e al greto del fiume raddolcivano l’aria col loro canto... Il Tevere nelle parole dei poeti di ogni tempo Da sempre il fiume ha costitui- to per Roma uno dei suoi ele- menti descrittivi ed emblematici di maggior forza, sancito dall’es- sere il monumento fondativo ed esemplare della sua nascita e della sua storia. La voce del- la poesia ne ha interpretato, fin dia tempi piu’ antichi, il ruolo di simbolo evocativo e mitico, ma ha anche cantato, attraverso la rievocazione delle sue sponde, il suggestivo ancorarsi della Citta’ Eterna all’elemento paesaggisti- co e naturalistico. Il Tevere e’ traccia concreta ed insieme suggestiva di percorsi e storie, narratore universale di vita intor- no al quale si dipana una realta’ urbana sempre più variegata e complessa. E’ proprio la poesia a garantire al fiume la sua “sopravvivenza” nei secoli, sancendone il ruolo di eterno custode della memoria e di portavoce di un paradigma universale.
  • 7. 3 Intrattenimento Proiezione Cultura Educazione Informazione Esposizione 9 - 12 am: laboratorio per bambini a fine educativo e di sensibilizzazione musica ed intratteni- mento, adatti anche ai piu’ giovani 3 - 8 pm: 8 - 0 am: centro culturale con convegni ed esposizioni Come riappropriarsi del fiume, tale da renderlo nuovamente un fulcro attivo? Obiettivo del progetto e’ lo svi- luppo di un centro culturale mul- tidisciplinare itinerante sull’ac- qua. Con esso, il pubblico, non solo potra’ frequentare il fiume, ma scegliere, attraverso le tre fa- sce orarie (mattina - pomeriggio - sera), la modalita’ di fruizione preferita tra le proposte pensate per le diverse fasce d’eta’ di vi- sitatori.
  • 8. 4 UN CENTRO ATTIVO, COLLETTIVO, MULTIDISPLINARE, PROIETTATO VERSO IL FUTURO! Conoscenza Scoprire il fiume come cul- la della citta’, determinante per la crescita storica e cul- turale di Roma. Coscienza Coglierne l’importanza fino a fare presa di coscienza del fiume come ricchezza pubblica e collettiva. Tre tra il fiume e il suo pubblico Il progetto ha l’obiettivo di ricostruire il legame tra il fiume e il suo pubblico attraverso un processo psicologico consequenziale. Pemettere all’indivi- duo di conoscere e frequentare il Tevere e’ il primo passo per stimolare una spinta emotiva verso la consapevolezza e l’affezionamento ad esso. Per far questo, e’ indispensabile la creazione di uno spazio per il cittadino, per lo svolgimento attivo di tale percorso. Amore Determinare nel visitatore uno spirito di rispetto, tute- la e valorizzazione verso il fiume per apprezzarlo, fre- quentarlo, viverlo.
  • 9. Forti della consapevolezza di quanto il digitale e le arti visi- ve siano elementi di attrattiva, il progetto vuole porsi al pubbli- co come moderno e funziona- le, ma soprattutto democratico nell’approccio col suo pubblico. Per far questo, il sistema video vuole essere uno strumento che “segua” i suoi ospiti,divenendo un supporto che permetta la co- municazione e l’espressione di tutti i suoi ospiti. Tale obiettivo si riscontra nelle tipologie di proie- zioni, differenti a seconda della fascia di frequentazione: Cosa e come comunicare al pubblico Laboratorio: Video di sensibilizzazione sul fiume e documentari a fine educativo Centro culturale: Mostre fotografiche e visual art Luogo d’intrattenimento: Sottofondo video e sonoro 5 Arte visiva Atmosfera Documentari
  • 10. 6 - frontale inferiore; - frontale superiore; - frontale esterno; - centrale interno. Comandi - sul retro; - frontale; - laterale. Chiosco - perimetrale; - frontale; - superiore; - centrale. Proiezione - concava; - perimetrale; - centrale; - a file. Esposizione Sul retro. Toilette Fase metaprogettuale: analisi e sintesi di spazi e servizi E’ l’attivita’ progettuale di natura teorica, avente per obiettivo la gestione e l’indirizzo strategico del processo di transizione tra la fase analitica e quella di formalizzazione e sintesi. Con essa, definiremo delle funzioni e dei servizi a cui dovra’ rispondere il progetto finale per fare una valutazione e confronto di alternative strutturali, limiti formali, pro / contro.
  • 11. 7 - facciate dritte. Limiti formali Pro Contro - massima resa superficiale di proiezione. - sedute centrali e schermi specializzano troppo la struttura; - intralcio progettuale per l’apertura. - superficie capiente di una sezione trasversale. Limiti formali Pro Contro - orientamento parallelo al senso di marcia; - massima capienza. - eccessiva specializzazione; - poca visibilita’ nei posti posteriori. - nessuna alterazione del soffitto: planarita’ o cupolarita’. Limiti formali Pro Contro - spazi adattabili, senza eccessiva specializzazione; - visibilita’ agevolata. - vincolo di struttura di copertura per gestire la luce esterna; - accorgimenti per la gestione della proiezione dal basso. - la sezione longitudinale deve essere perpendicolare. Limiti formali Pro Contro - nessun problema di visibilita’; - conformazione non troppo specializzata. - vincolo di struttura di copertura per gestire la luce esterna. Possibilita’ di proiezioni: disposizione degli schermi e del pubblico
  • 12. 8 - individuazione di superfici regolari. Limiti formali Pro Contro - possibilita’ di individuare un percorso d’allestimento. - vincolo di sistema di copertura per gestire la luce esterna; - vincolo di sistemi d’aggancio su pareti. Nessuno. Limiti formali Pro Contro - massima capacita’ di resa. - eccessiva specializzazione; - assenza di un percorso; - vincolo di sistema di copertura. - pianta con geometria concava. Limiti formali Pro Contro - possibilita’ di individuare un percorso d’allestimento. - creazione di uno spazio interno. - vincolo di un sistema di illuminazione; - vincolo di sistemi d’aggancio su pareti. - pianta con geometria convessa. Limiti formali Pro Contro - presa di luce diretta. - assenza di un percorso individuabile; - potenzialita’ di resa limitata. Possibilita’ di allestimento per mostre ed esposizioni Concavo
  • 13. 9 Collocamento della cabina del conducente - posto celato allo sguardo dei visitatori. Limiti formali Pro Contro - massima visibilita’ e controllo; - nessuna invasione dello spazio interno. - vincolo di sistema di copertura per gestire la luce esterna; - vincolo di sistemi d’aggancio su pareti. Nessuno. Limiti formali Pro Contro - ottimo controllo inferiore del veicolo. - troppo invadente; - posto poco riservato. - posto celato allo sguardo dei visitatori. Limiti formali Pro Contro - nessuna invasione dello spazio interno. - visibilita’ buona con limiti di controllo sulla zona inferiore. - posto celato allo sguardo dei visitatori. Limiti formali Pro Contro - massima visibilita’ e controllo del veicolo. - limitazione della visuale frontale dei visitatori dall’interno. Frontale esterno Centrale interno
  • 14. 10 ServiziCollocamento di un chiosco per il ristoro Nessuno. Limiti formali Pro Contro - massima capienza. - eccessiva specializzazione; - ostruisce la visuale frontale. - costretti nel posizionamento sul retro dell’imbarcazione; - posto celato allo sguardo dei visitatori. Limiti formali Nessuno. Limiti formali Pro Contro - orientamento parallelo al senso di marcia. - eccessiva specializzazione. Nessuno. Limiti formali Pro Contro - non invadente. - poca accessibilita’. Laterale RetroRetro Frontale wc
  • 15. 11 Coesistenza Legenda Luce Servizi SpostamentoVisibilita’ProiezioniMostreChioscoComando Scelte finali Sistema di proiezione perimetrale. Sistema espositivo perimetrale con circuito interno per lo sviluppo di un percorso e altro. Chiosco poco invasivo sul retro. Cabina esterna. , per confronto, sulle migliori possibilita’ appena considerate Perimetrale Frontale Superiore Centrale Perimetrale Centrale A file Retro Frontale Laterale Superiore Inferiore Esterno Assente Buono Ottimo Centrale Concavo
  • 16. 12
  • 17. 13 Distanza intima Distanza personale Distanza sociale Distanza pubblica Distanza intima: 0 - 45 cm Spazio e prossemica: come gestire l’ambiente La prossemica e’ la branca della psicologia mirata allo studio dei comportamenti spaziali, ovvero il modo in cui l’individuo si colloca nello spazio regolando le distan- ze rispetto agli altri e all’ambiente circostante. Le aree del battello vedono il motivo della propria funzionali- ta’ non solo nello sviluppo degli ambienti, ma nella loro netta di- visione tale da definire i rapporti sociali all’interno di esso. Fedele alla teorizzazione dell’an- tropologo Edward Hall, il proget- to si rivolge all’individuo tenendo conto della sua naturale “bolla” prossemica: Distanza personale: 45 - 120 cm Distanza sociale: 120 - 200 cm Distanza pubblica: > 200 cm
  • 18. 14 Un ambiente di equilibri Gli spazi del battello sono stati sviluppati nel rispetto dei rapporti sociali dei suoi utilizzatori. La definizione della posizione dei singoli soggetti e’ determinante per la definizione del proprio ruolo all’interno. Come si nota dallo schema, ogni individuo ha un contatto differente con gli altri, la cui espressione e’ risolvibile all’interno (e noni) dellla “bolla” prossemica. Cerchiamo di analizzare tali rapporti: P I L O T A B A R I S T A O S P I T E # 1 P I L O T A O S P I T E # 4 O S P I T E # 5 O S P I T E # 3 O S P I T E # 2 O S P I T E # 6 Barista - Ospite #1 : distanza sociale Ospite #2 - Ospite #3 : distanza personale Ospite #4 - Ospite #5 : distanza sociale Ospite #5 - Pilota : distanza pubblica Ospite #6 : nessuna interazione
  • 19. 15 L’ergonomia e’ l’insieme degli studi e delle analisi sull’orga- nizzazione razionale in funzione delle possibilita’ fisiche dell’indi- viduo. Il suo scopo e’ quello di tutelare il soggetto nella sua inte- razione con gli oggetti e lo spa- zio, rispettandone esigenze e limiti, per accrescerne sicurezza ed efficienza nell’attivita’. Dopo aver affrontato il problema degli spazi da un punto di vista psicologico, con la prossemica, e’ con l’ergonomia che si passa ad un approccio ancor piu’ ra- zionale e calcolato, nella valuta- zione di misure standard nel mo- vimento del corpo umano. Il progetto vuole essere specchio dell’applicazione di tali calcoli e su come essi, in gran parte, de- terminino il successo funzionale e percettivo dell’ambiente. L’ergonomia: il rapporto tra gli elementi di sistema e la loro funzione 70 cm 70 cm 188.5cm 78-88cm 81- 94 cm 81- 94 cm 88-98cm 44-47.5cm 54-60cm 62.5-69.5cm 41 - 43 cm 95 cm 155.7cm 97.7cm
  • 20. 100° 16 I fattori umani, ossia le misure di riferimento per la messa in prova del rapporto soggetto-oggetto, si sono rivelati assolutamente determinanti per l’adattamento del sistema nello sviluppo delle sedute. Dalla considerazione di questi calcoli, sono state ricava- te due modalita’ di fruizione, ri- spetto al tavolo perimetrale: Un sistema di sedute versatile e funzionale Verso l’interno: Distanza personale: Tale opzione permette di avere un piano di appoggio per le at- tivita’ di laboratorio o per consu- mare al tavolo in completo relax. Permette al fruitore di rivolgersi verso l'interno della sala sfrut- tando lo stesso tavolo come schienale. Tale alternativa vuole rispondere all'esigenza dell'uten- te di seguire le proiezioni e tutte le attività interne senza rinunciare alla comodita’ 75cm 38 cm 40 cm
  • 21. 19 Il grande tavolo centrale e’ un importante elemento per l’acco- glienza degli ospiti: esso permet- te di avere un piano d’appog- gio utilizzabile durante le ore di maggiore affluenza. Anch’esso sa adattarsi alle volontà del fruito- re, permettendo altezze diverse scorrendo sul suo fusto. Il tavolo centrale: una piano d’appoggio all’altezza 115cm 80cm Altezza massima: Altezza minima: Adatto ad un pubblico adulto, con altezza media. Pensata per il pubblico dei piu’ piccoli, crea un punto di racco- glimento su cui svolgere attività anche pratiche.
  • 22. 30 Zona di miglior accessibilita’ Ripiano Accessibilita’massimasenzamobili-basesottostanti 60 cm 150cm 65cm 90cm 85 cm 50 cm >15cm90cm Accessibilita’massimaconmobili-basesottostanti < 175 cm 180 cm Area operativa Attrezzatura di servizio 18 Accessibilita’ ai ripiani Bancone per la consumazione L’ergonomia nel bar Anche nella gestione dello spazio bar, l’ergonomia ha suggerito alcuni accorgimenti per l’ottimizzazione dell’a- rea che, seppur limitata in grandezza, dovra’ dimostrarsi all’altezza del servizio offerto. Priorita’ sono quindi la neccessita’ di spostarsi all’interno agevolmente e di aver totale controllo del piccolo punto di ristoro, i cui prodotti saranno ripostiu mensole e scomparti. Un sistema di cassetti e mensole puo’ essere un’ottima soluzione per la razionalizzazione dI uno spazio limitato. Cio’,pero’, sottointende la necessita’ di rendere ogni ripia- no accessibile allo staff di servizio. Per rispondere alle richieste del pubblico e condurre più co- mande in contemporanea, il barista ha bisogno di un’”area operativa”, ossia di margine di spazio in cui lavorare senza intralci di alcun tipo.
  • 23. 65 cm60 cm 19 Il pilota ha sicuramente una po- sizione di grande importanza del battello e, come tale, meri- ta una giusta postazione che gli permetta di svolgere al meglio la sua funzione. Questa cabina di comando pre- senta strumenti all’avanguardia le cui posizioni sono regolate da- gli studi ergonomici. Con questa console, sono previste due mo- dalita’ di guida: La cabina di comando: come tutelare il pilota 125cm 135cm In piedi: Seduto: Per alzare il proprio punto di vista ed avere un campo visivo piu’ ampio. Per lunghi tragitti senza necessi- ta’ di grandi manovre, per avere una posizione più comoda sen- za però perdere il contatto visvo con l’acqua.
  • 24. 20 Lim ite delcam po visivo Limitedelcampovisivo 50° 70° 10° Linea di visualestandard in piedi Linea di visuale standard seduto 30° 15° Angolo massimo di rotazione degli occhi 40° Lim ite della distinzione dei colori 0° Asse 55° 55° 45° 45° R otazionecompletadellatestaRotazionecompletadellatest a RotazionesenzasforzoRotazionesenzasforzo Il campo visivo: come sfruttarlo al meglio La progettazione ha trovato molte risposte di sviluppo nelle valutazioni sul campo visivo, ossia sull’area visiva percepibile nello spazio circostante. Differenti angolazioni d’osservazione trovano corrispondenza in altret- tante diversita’ d’approccio con esso, tali da alterare il ruolo di un oggetto nel sistema. Grazie ai dati in possesso, tali proprieta’ ottiche sono state sfruttate per la definizione di alcune aree interne del battello, sia in termini di funzionalita’ che di interazione col pubblico. 0° 25° 30° Linea standard di visuale Limite della distinzione dei colori Angolo massimo di rotazione degli occhi
  • 25. Il punto di vista del pilota La specificita’ funzionale dello studio dei campi visivi ha, nel caso della cabina di comando, la sua espres- sione piu’ concreta. L’area, oltre ad essere posta nella parte frontale dell’imbarcazione, ha motivo della sua efficienza in alcuni accorgimenti a livello progettuale dell’intera struttura. 30° 60° 0° 45° 55° 45° 55° 21 >180°>180° L’angolo di visuale sul mare dal punto di comando La posizione di guida del pilota, in piedi, permette a quest’ul- timo il controllo visivo di un’ampia area sul piano verticale, con un’estensione di circa 80°. Il raggio d’ampiezza Sul piano orizzontale, la vetrata estesa e soprattutto la po- sizione decentrata dei pilastri di sostegno permettono al pilota un’osservazione estesa per piu’ di 110°. 20° 0°
  • 26. 22 75°75° Gli schermi: una risorsa per gli occhi di tutti Il sistema di sedute e tavoli e’ tale da adattarsi alle esigenze di ogni singolo individuo, qualunque sia la sua posizione, senza far lui rinunciare alla vista degli schermi. Gli lcd, posizionati lungo il perimetro del soffitto, si adeguano ai bisogni del proprio pubblico riportando diversi angoli d’inclinazione, a seconda della fascia ora- ria d’attivita’ e , di conseguenza, del tipo di servizio. Tale accorgimento e’ pensato in gran parte in iferimento all’impiego mattutino, dedicato ai bambini, il cui punto di vista basso e’ un’importante dettaglio di cui tener conto per la fruizione ottimale del servizio.
  • 27. 23 60°60° Il cambio d’inclinazione si deve ad appositi ganci porta-schermi all’interno della parete superiore. Essi permettono un libero movimento del lcd in tutte le direzio- ni, per essere protratti a piacere in qualsiasi situazione. ha grazie ad alcunLa sala si riempie cosi’ di una rete di sguardi: gli ospiti potranno osservare gli schermi da qualsiasi posto dell’ambiente, venedo abracciati dai due lunghi nastri di schermi che corrono lungo il perimetro. Tale atmosfera e’ una forte sollecitazione per il pubblico, cosi’ da coglierne l’attenzione ed instaurare un rapporto comunicativo e sensoriale.
  • 28. 24 Il risultato finale è un battello dalle linee ben definite, i cui giochi di vuoti e trasparenze, dati dalle grandi vetrate perimetrali e dal corridoio esterno che concorrono all’alleggerimento dell’intera struttura. Per favorire l’accesso alla cabina di comando, oltre che a permettere una piccola passeggiata al pubblico intorno all’imbarcazione, trovia- mo un percorso che “buca” il corpo centrale dividendo con decisione l’area dei servizi da quella di pilottaggio. Una forma leggera e ricercata Gli schermi posizionati sul soffitto devono al loro sistema di movimento l’ulteriore merito di non appesantire lo spazio interno perche’ perfettamente rientrabili nel- la curva del soffitto. Essi sono quindi un
  • 29. 25 Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’in- gresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo loro un piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione. La sala centrale: uno spazio da condividere Lo spazio centrale e’ il vero cuore pulsante del battello: al suo interno sono disposti tavoli e panche per gli ospiti, utilizzabili sia per usufruire del piccolo bar all’ingresso, sia per seguire le proiezioni sugli schermi disposti lungo entrambe le pareti. Una struttura a nastro corre lungo le pareti avvolgendo gli ospiti e offrendo loro un piano d’appoggio continuativo, a loro completa disposizione.
  • 30. 26 Proiezione ortogonale Vista laterale Scala 1:50 0 +630 +1900 +850 -200 -1600 0 +15830 +2210 +2410 +2850 -585 +1520 +6080 +6835 +10920 +11970 +16360 -1600 0 +800 +1900 +2100 +2250 +2450 +1120 Tavole tecniche
  • 31. 27 Proiezione ortogonale Vista superiore Scala 1:50 0 +15830 +16360+10920 +11970-585 +1850 +3530+1030 +14410 0 +1650 +3000 +3200 +4600 +4800 +6150 +7800 0 +200 +575 +7225 +7800 +5380 +2420 +2290 +5510
  • 32. 28 Proiezione ortogonale Vista anteriore Scala 1:50 0 +30 +2850 +2550 +2410 +2210 +2075 +1900 +840 +720 +630 -570 -830 -1400 -1600 0 +210 +825 +1320 +1650 +2290 -200 +1850 +3000 +3200 +3300 860 1800 4500 1200 1400 3225 5150
  • 33. 29 Proiezione ortogonale Vista posteriore Scala 1:50 0 +30 +2850 +2550 +2450 +2350 +2250 +2100 +1900 +800 +720 +630 -570 -830 -1400 -1600 +1100 3800 4500 6150 7800 4600 4900 5800 6650 0 +175 +280 +825 +1475 +1650 +2000 +3900
  • 38. 34 guide continue di attacco per i sedili guide continue di attacco per tavolo guide continue di attacco per luci guide continue di attacco per infissi guide continue di attacco per schermi stampata struttura di rinforzo 50 6 dettaglio della stampata tipo "sandwich" 1600 2° 1° Sezione trasversale centrale Scala 1:20
  • 39. 35 0 +1000 +2000 +3000 +4000 +5000 +6000 +7000 +8000 +9000 +10000 +11000 +12000 +13000 50 70 Sezione longitudinale centrale Scala 1:50
  • 41. 37 Scomposizione degli stampi dello scafo Sezione trasversale centrale
  • 42. 38 Scomposizione degli stampi della coperta Sezione trasversale centrale
  • 43. 39
  • 44. 40
  • 45. 41
  • 46. 42
  • 47. 43