Slide utilizzate durante il laboratorio "Progettare ipertesti" nell'ambito del convegno "A scuola di Media Education" svoltosi all'isola d'Elba (2-3 maggio 2012)
5. Definizioni
Cosa è un ipertesto?
E' la straordinaria possibilità (offerta dal computer) di organizzare
un testo secondo le associazioni logiche dei contenuti.
Essenzialmente un ipertesto consta di una struttura costituita da
nodi (nuclei di contenuto e/o lessìe) tra cui vengono stabiliti dei
collegamenti (link) che consentono l’interattività del lettore.
Il primo ad ipotizzarne la
fattibilità fu Vannevar Bush
quando (nel 1945) immaginò
il Memex, una sorta di
antesignano del computer.
6. Definizioni
Vannevar Bush con la sua "lesson learned"
AS WE MAY THINK fece scalpore.
E' sua l'idea del link!
La locuzione ipertesto fu invece introdotta venti anni dopo da Theodor
Holm Nelson per definire una scrittura non sequenziale
“che si dirama e consente al lettore di scegliere la rotta".
7. Definizioni
multimedia ● quando le informazioni sono affidate a più
media (testi, immagini, suoni, video,
animazioni)
● e la lettura può avvenire solo seguendo il
senso predefinito
ipermedia ● quando le informazioni (affidate
ugualmente a testi, immagini, suoni,
video, animazioni) sono collegate da una
logica ipertestuale
● e la lettura è interattiva e quindi dipende
dalle scelte “di senso” operate dal lettore
8. Abstract
Il laboratorio, a partire da alcuni cenni su un'esperienza di
scrittura ipertestuale tipica di un ambiente di apprendimento
sostenuto dall'uso delle tecnologie secondo logiche 1.0
cercherà:
- di focalizzare l'attenzione sulle dinamiche del processo
collaborativo
- di avviare una riflessione sulla trasferibilità di tale esperienza
puntando sulle opportunità offerte
dalla LIM e dalle applicazioni tipiche del web 2.0
11. La Media Education
L’educazione ai media è insieme una pratica e un processo
di tipo educativo
destinato a permettere ai membri di una collettività
di partecipare in modo creativo e critico
(a livello di produzione, distribuzione e presentazione)
all’uso dei mezzi elettronici e tradizionali,
allo scopo di sviluppare e liberare gli individui e la collettività
e di democratizzare la comunicazione.
(CLEMI Centre de Liaison de l'Enseignement et des Medias d'Information)
Da questo assunto ha preso corpo l'esperienza di scrittura collaborativa
di cui parleremo
12. La Società dell'Informazione
Parlare di democrazia, oggi, significa fare i conti con le
tecnologie della comunicazione.
Le ICT e la società della rete sono parte essenziale e performante
del nostro vivere e ciò implica anche
un modo diverso di concepire la conoscenza.
Superata l'idea di una sua strutturazione lineare,
tutta interna al soggetto,
la conoscenza è chiaramente:
● reticolare e complessa
● distribuita, dislocata al di fuori del soggetto
● più negoziata e contestualizzata
● significativa, prodotta in contesti applicativi in stretta integrazione
tra teoria e pratica
13. Il laboratorio di Media Education
La progettazione di ambienti di apprendimento
improntati alla didattica laboratoriale
supportata dai new media
permette di fare, al tempo stesso e con molta naturalezza,
co-costruzione di conoscenza ed esercizio di democrazia.
Lavorare a più mani alla scrittura di un ipertesto
chiama in causa un elevato grado di coinvolgimento nella
complessità
che si gioca sui piani cognitivo, relazionale ed emozionale
mobilitando capacità, conoscenze, abilità, competenze.
14. Ipertesti metafora di complessità
Gli allievi misurandosi con la complessità
delle soluzioni e dei punti di vista
sperimentano la necessità
di confronto, di decisione, di condivisione
fanno esperienza di partecipazione e di cittadinanza
non in virtù di un mero e fittizio gioco di simulazione
ma in un vero “gioco giocato” in vista di un risultato atteso.
Un gioco tutto da giocare quando l'apprendimento si fa
esperienziale, attivo, cooperativo
15. Apprendimento esperienziale
Problema Focus sulle ● non prestazioni semplici,
competenze basate sulla riproposizione
di conoscenze e abilità
Esperienza
“scolastiche”
● ma prestazioni complesse
che mobilitano tutte le
Applicazione Comunicazione risorse del soggetto
coinvolto attivamente
nell'elaborazione di
prodotti, nella ricerca di
soluzioni a questioni
Generalizzazione Analisi emergenti e ciò
senza soluzione
di continuità
tra scuola e mondo reale
rif. modello di Pfeiffer J. W., Jones, J. E. (1975) rilettura Kolb (1984) Le
Boterf G. (2000) Trinchero (2006)
17. Esperienza
Progettare e costruire ipertesti in classe
desiderio di approfondire pensiero reticolare
apertura ritagli, riporti, salti,
nuovi associazioni
orizzonti negoziazione costruzione collaborativa
condivisione processo democratico
delle scelte
ipertestualità
in responsabilità
commistione di idee classe individuale e collettiva
condivisione
personalizzazione
diritto di cittadinanza vs
per tutte le proposte standardizzazione
scambio
confronto produttivo
spiragli di partecipazione attiva
nei bambini meno sicuri legami
relazionali forti
18. Co-costruzione di un ipermedia
Il posto dove vivo
è l'esito di un progetto didattico che ha coinvolto due
classi della scuola primaria di Marina di Campo per
tre lunghi anni scolastici dalla terza alla quinta
La pubblicazione rende conto
di una lenta e puntuale ricerca,
di un'attenta ricognizione sul territorio
per rintracciare, nell’abitato e nei
dintorni, segni di connotazione
religiosa quindi anche storica,
culturale ed artistica
http://www.maestraliana.it/prodotti/posto dove vivo/index.html
19. Step by step
● Scegliere l’argomento e ipotizzare uno schema di
massima dell’ipertesto
● Definire gli obiettivi da raggiungere in riferimento ai
soggetti cui l'ipertesto è rivolto
● Raccogliere documentazioni relative all’argomento di
studio: testi, immagini, disegni, suoni, animazioni, ...
● Costituire uno o più gruppi di lavoro e stabilire i compiti di
ciascuno
● Ordinare tutti i documenti che costituiscono i nodi dell’ipertesto
● Definire la struttura dell’ipermedia, la gerarchia degli argomenti
● Stabilire i collegamenti (link) tra i vari nodi
● Procedere alla realizzazione dell’ipertesto
● Effettuare una verifica finale sul funzionamento
dell’ipertesto
27. Facciamo il punto
L'ambiente di
apprendimento di cui si è
parlato finora
è stato sostenuto
dall'uso delle tecnologie Ci sono
secondo logiche 1.0 altre
ed è stato giocato nella
normale aula con evidenti possibilità?
vantaggi
per la supervisione
dell'insegnante e il controllo Riflessioni...
della sicurezza - web 2.0
- media education
28. Media Education e...
competenza mediale
analisi
lettore scrittore
smontaggio costruzione
produzione
COMPETENZA
MEDIALE
DI BASE punti di vista
visioni
partecipazione
valori
condivisione
contributo
critico
cittadino
stile di consumo
scelta
fruitore per approfondire
PRIMI PASSI pag.23
29. Web 2.0 cioè ...
twitting
blogging
social
webwriting networking
sharing
bookmarking
tagging
slidesharing cloud
computing
35. Riflessioni conclusive
La co-costruzione di un ipertesto...
.
è laboratorio per lo studente
- partecipazione attiva
- impegno distribuito
- assunzione di responsabilità
- confronto e nascita del senso critico
- costruzione identità
- condivisione democratica
- esercizio di cittadinanza
e diventa spazio di ricerca per il docente
36. Riferimenti bibliografici
Ceretti, Felini, Giannatelli, Primi passi nella Media Education. Curricolo di
educazione ai media per la scuola primaria, Erickson Trento 2006, percorso
“Ipermedia” pp. 175-192
Peria, Costruire un ipermedia per sviluppare partecipazione democratica in
“Dirigenti Scuola” - n.4, 2009/2010, pp.89-93, Editrice La Scuola, Brescia
Peria, L' ipertesto “Il posto dove vivo. Andando in cerca di tracce spirituali, in
“Media Education. Studi, ricerche e buone pratiche” - n.1 /2010 pp.71-85,
Erickson, Trento
Ranieri, Le insidie dell'ovvio. Tecnologie educative e critica della retorica
tecnocentrica, Edizioni ETS, Pisa, 2011
Trinchero, Valutare la competenza mediale, in Parola A. (a cura di), Territori
mediaeducativi, Erickson,Trento, 2008, pp. 327-337
37. Grazie!
Liana Peria - MED Toscana
lianaperia@gmail.com