La proctologia o, in un contesto più ampio, la colon-proctologia, occupandosi in maniera altamente selettiva delle malattie del colon-retto e ano, rappresenta una superspecialità che, originando dalla chirurgia, si allarga, sia in fase diagnostica che terapeutica, a branche quantomai diverse quali gastroenterologia,
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unico
per la tua salute
Che cos’è la
Proctologia?
GRUPPO SALVATI LAB
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SALVATI DIAGNOSTICA srl
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Dir. Sanitario: Dr.ssa Luciana Salvati
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P.zza del Mercato, 61 - 05100 TR
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del mattino alle ore 19,00.
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dalle 6 alle 19
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GRUPPO
laboratori
69
Specialisti
33 Unità
Operative
10
La Proctologia
La Proctologia è quella branca medica che si
occupa dello studio e della cura delle patologie
a carico del colon-retto e dell’ano, che sono le
ultime porzioni dell’intestino e di tutto l’apparato
digerente.
La Proctologia ha ambiti di competenze
particolarmente vasti, in quanto le problematiche
e le patologie a carico del colon-retto e dell’ano,
soprattutto negli ultimi 50 anni e grazie alle
recenti scoperte scientifiche, risultano essere
sempre più numerose e con specifiche
peculiarità.
Il Proctologo è uno specialista che riassume
in sé le conoscenze fisiopatologiche e
farmacologiche tipiche dell'internista
(gastroenterologo) e le capacità operatorie del
chirurgo. Deve saper trattare le patologie
emorroidarie, gli ascessi e le ragadi, ma anche
saper interpretare i dati manometrici, ecografici e
defecografici, utilizzare l'endoscopia (anoscopia)
e occuparsi delle patologie funzionali come la
stipsi e l'incontinenza.
Dottor Luca Faraci
CHIRURGIA GENERALE,
CHIRURGIA COLON-RETTALE
Dal 2012 Vice Capo del Servizio di
Colonproctologia del Policlinico
Militare di Roma “Celio”; iscritto
alla SICCR (Società Italiana
Chirurgia Colon-Rettale)
2. Ambulatorio di
colon-proctologia
La visita proctologica
Il pavimento pelvico
L'ambulatorio di colon-proctologia è deputato
all'osservazione e allo studio dei pazienti con
sintomi riferibili a malattie ano-retto-coliche.
Sono oggetto di studio e trattamento ambulatoriale:
· la malattia emorroidaria
· fistole/ascessi ano-rettali
· fistola sacro-coccigea o pilonidale
· la ragade anale
· le neoplasie del retto e del colon
benigne e maligne
· il prolasso parziale e totale del retto
· il prurito anale
· le malattie anali sessualmente trasmesse
· la stitichezza
· l’incontinenza fecale e i disturbi
dell’evacuazione.
La visita proctologica prevede:
· accurata raccolta della storia clinica del
paziente (anamnesi) e dei sintomi anali
· ispezione della regione anale ed esplorazione
digitale del retto inferiore e del canale anale. In caso
di patologia da prolasso del pavimento pelvico,
nelle donne è talvolta opportuno associare
l'esplorazione vaginale.
· eventuale anoscopia, accertamento che prevede
la visualizzazione diretta degli ultimi sei-sette cm del
canale anale mediante anoscopio.
L’area muscolare che si estende dal pube al
coccige e circonda e sostiene l’uretra è definita
pavimento pelvico ed è la regione chiave della
defecazione, della minzione e della sessualità.
Alcuni fattori possono debilitare i muscoli pelvici: i
maggiori imputati sono: gravidanza, obesità,
sollevamento pesi e menopausa.
L'indebolimento del pavimento pelvico può
causare disagi più o meno importanti, nonché
affezioni coloproctologiche (incontinenza,
stitichezza, dolore anale cronico) e
uroginecologiche (incontinenza urinaria, sindrome
urgenza/frequenza, ritenzione urinaria cronica).
In un ambulatorio di proctologia viene effettuata la
terapia riabilitativa del pavimento pelvico, un
importante strumento terapeutico che è di aiuto
nella riduzione delle patologie ad esso collegate e
in alcuni casi evita la terapia chirurgica invasiva.
Quando rivolgersi
ad un coloproctologo?
In presenza di disturbi da non trascurare come:
· un cambiamento improvviso nelle abitudini
dell’intestino o nella consistenza delle feci
che dura più di alcuni giorni (diarrea-stipsi)
· defecazione difficile (con necessità di sforzi
defecatori e necessità di dover ricorrere a
manovre digitali per facilitare lo svuotamento
dell’ampolla rettale)
· comparsa di defecazione frazionata nell’arco
della giornata
· comparsa di sangue nelle feci (sangue commisto
a feci – tracce di sangue su feci normali) sangue
sulla carta igienica o sulla biancheria intima
· anemizzazione cronica non altrimenti
diagnosticata
· perdita di appetito
· inaspettata perdita di peso
· diarrea cronica
· dolore anale dopo o durante la defecazione
· prolasso rettale/anale
· tumefazione anale
· prurito anale o perineale
· perdite/secrezioni anali
(pus-muco-materiale fecale)
Dottor Luca Faraci
CHIRURGIA GENERALE, COLON-PROCTOLOGIA