2. Spot Gamma Renault
Lo spot televisivo della Renault, preso in analisi, non mira a pubbli-
cizzare un solo prodotto, ma la marca stessa. Nello spot sono infat-
ti presenti sei diversi modelli di automobili Renault, tutti visivamente
RENAULT segnalati da una scritta che riporta il nome del modello. Ho trovato
interessante questo spot perchè solitamente le pubblicità della stessa
casa automobilistica sono molto diverse fra loro in base al target. In
questo caso, invece, la Renault ha voluto far sentire parte di uno stes-
so gruppo tutti coloro che la possiedono, anche se il target della mar-
ca ha poi al suo interno un ulteriore segmentazione, la quale è ben visi-
bile all’interno dello spot. Esso infatti è suddiviso in sei scene diverse,
che hanno come filo conduttore la voce dello speaker, in ogni scena è
presente un modello diverso di vettura, il cui proprietario rispecchia le
caratteristiche del target di quella determinata auto. Ad esempio: sulla
Clio c’è un ragazzo giovane; sulla Twingo una ragazza; sulla Koleos un
uomo con la sua famiglia. Ma ciò che accomuna tutte queste persone
è l’appartenenza ad un grande gruppo, cioè la Renault, attraverso la
condivisione di uno stesso modo di vedere le cose, rappresentato dal
messaggio dello spot. Renault, infatti, in questo spot si popone come
qualcosa di “aternativo”, che va “controcorrente”, ma non in modo ag-
gressivo e radicale, anzi, inserendosi nella quotidianità in modo quasi
“delicato”.
La Renault ha utilizzato questa tipologia di spot anche per lanciare la
Gamma Renaul Yahoo: http://www.youtube.com/watch?v=bh9CEs_
WyLY
LINK SPOT: http://www.youtube.com/watch?v=RC0577UlsF4
Francesca Pistoni
I Anno Biennio Grafica e Comunicazione
Psicosociologia dei consumi culturali II
PAPER 1 - LA MODA
3. “Se non sei solo fumo.
Se fai sempre a modo tuo.
Se ami cambiare le regole.
4. Se pensi che il potere sia rosa...
o se decidi di usarlo solo quando ti serve...
o se le tue regolo sono le eccezioni...”
5.
6. La moda come risposta a tensione
imitativa o di differenziazione
La Renault vuole far sentire i propri clienti parte di un unico gruppo,
che condivide uno stesso atteggiamento, “alternativo” e insolito, nei
confronti di ciò che lo circonda. Ma allo stesso tempo, all’interno di
questo gruppo, ognuno mantiene la propria personalità, quindi uni-
cità. Ritengo quindi che questo sia un modo per differenziarsi, non
solo fra coloro che la pensano in modo tradizionale, ma soprattutto
da coloro che ritengono alternativo o insolito solo l’eccesso. Renault
dimostra che si può essere “controcorrente” anche nelle piccole cose,
nella quotidianità, in modo semplice. In questo modo la casa automo-
bilistica non punta ne sugli aspetti tecnici, ne sul design del prodotto,
ma a vendere un atteggiamento, un modo di pensare.
7. La moda come modello proveniente
dai ceti più elevati
Il concetto di pensiero non tradizionale, o di trasgredire le regole, non
in modo eccessivo, ma al fine di esprimere la propria personalità, non
fa riferimento secondo me ad una classa sociale superiore. Non fa
riferimento all’imitazione di un comportamento tipico dei ceti elevati,
anzi, qui in pensiero anticonvenzionale, si esprime in modo semplice,
in piccoli gesti. I quali non hanno l’obiettivo di mettersi in mostra, o
dimostrare agli altri di essere qualcosa di più, ma di esprimere solo
se stessi. Ad esempio nello spot, la Koleos, non viene vista come un
SUV per farsi notare o dimostrare di avere possibilità economica, ma
semplicemente come auto familiare.
8. La moda come modello di accelerazione
del tempo e della percezione di
“comprabilità” del reale.
Il prodotto preso in analisi non riguarda molto l’accelerazione del
tempo, quanto invece la percezione di “comprabilità” del reale. Oggi
quando si sceglie di comprare un’automobile, oltre alle proprie esigen-
ze, non si guardano molto gli aspetti tecnici, poichè le vetture possie-
dono più o meno tutte, le stesse caratteristiche. Quello che interessa
è il design e ancora di più l’immagine collettiva che si ha di una deter-
minata automobile. Su questo punta Renault, non ha vendere solo una
macchina, ma la sensazione di poter esprimersi liberamente il proprio
essere “alternativi” e diversi in modo semplice.