20. Struttura del laboratorioStruttura del laboratorio
Il laboratorio di scritturaIl laboratorio di scrittura
autobiografica “Lo sguardoautobiografica “Lo sguardo
del morente” è statodel morente” è stato
realizzato dal prof. Massimorealizzato dal prof. Massimo
De Bortoli, a cavallo tra gliDe Bortoli, a cavallo tra gli
anni scolastici 2011/2012 eanni scolastici 2011/2012 e
2012/2013.2012/2013.
21. ModalitàModalità
Una serie diUna serie di 1010 incontri, dellaincontri, della
durata didurata di 22 ore ciascuno, conore ciascuno, con
studenti volontari delle classistudenti volontari delle classi
quarte e quinte delquarte e quinte del LiceoLiceo
Scientifico Le Filandiere di San Vito alScientifico Le Filandiere di San Vito al
Tagliamento (PN).Tagliamento (PN).
22. partecipantipartecipanti
Alla proposta hannoAlla proposta hanno
aderito,aderito,
volontariamente,volontariamente, 88
studentesse, di cuistudentesse, di cui 66
hanno seguito ilhanno seguito il
percorso fino allapercorso fino alla
23. MetodologiaMetodologia
Durante il laboratorio sonoDurante il laboratorio sono
state usate metodologie estate usate metodologie e
tecniche affinate e testatetecniche affinate e testate
presso la Libera Universitàpresso la Libera Università
dell’Autobiografia didell’Autobiografia di
AnghiariAnghiari.(Duccio Demetrio).(Duccio Demetrio)
24. E’ stato utilizzato un approccioE’ stato utilizzato un approccio
graduale al tema del morire, pergraduale al tema del morire, per
arrivare allaarrivare alla
- scoperta della- scoperta della
scrittura di sé,scrittura di sé,
-- lettura elettura e
riferimenti ad autori classici eriferimenti ad autori classici e
contemporanei,contemporanei, alcuni proposti dalalcuni proposti dal
docente, altri dalle stesse studentessedocente, altri dalle stesse studentesse ,,
- composizione- composizione
da memorie personali,da memorie personali,
25. -dialogo ideale con personaggidialogo ideale con personaggi
della letteratura o della storiadella letteratura o della storia
fino alla riflessione filosofica,fino alla riflessione filosofica,
- dialogo con un- dialogo con un
proprio caro deceduto,proprio caro deceduto,
- esercizi di scrittura,- esercizi di scrittura,
--
lettura volontaria degli scritti.lettura volontaria degli scritti.
26. Inoltre,Inoltre,
il lavoro con gli studenti si èil lavoro con gli studenti si è
articolato inarticolato in alcuni percorsi svolti in aula daalcuni percorsi svolti in aula da
diversi colleghi di diverse discipline sullediversi colleghi di diverse discipline sulle
--
tematichetematiche bioetiche,bioetiche,
- sul significato esistenziale e- sul significato esistenziale e
religioso della morte,religioso della morte,
- sulla letteratura- sulla letteratura
che affronta il tema del morire e delche affronta il tema del morire e del
morente.morente.
27. dialogato e cercato alcune di questedialogato e cercato alcune di queste
traccetracce concon
- Etty- Etty
Hillesum e i suoi diari,Hillesum e i suoi diari,
- il Tolstoj de- il Tolstoj de
“La morte di Ivan Ilich”,“La morte di Ivan Ilich”,
- Montaigne,- Montaigne,
--
Philippe Forest che haPhilippe Forest che ha
28. - con Paul Auster alle prese con- con Paul Auster alle prese con
la morte del padre,la morte del padre,
- con Oriana Fallaci e la- con Oriana Fallaci e la
morte del suo compagno Alekosmorte del suo compagno Alekos
Panagoulis,Panagoulis,
- con- con
Murakami Haruki e la sua teoriaMurakami Haruki e la sua teoria
delle coincidenze biografiche chedelle coincidenze biografiche che
emergono nel tessuto delemergono nel tessuto del
racconto.racconto.
29. Se si scrive o si racconta laSe si scrive o si racconta la
propria vita per dare sensopropria vita per dare senso
alla vita (biografia), si puòalla vita (biografia), si può
allo stesso modo pensare diallo stesso modo pensare di
scrivere l’esperienza dellascrivere l’esperienza della
morte per dare senso allamorte per dare senso alla
morte che sembra non avernemorte che sembra non averne
(tanatografia)?(tanatografia)?
30. Incontro tra operatoriIncontro tra operatori
dell’Hospice e glidell’Hospice e gli
studentistudenti
Gli otto studenti hannoGli otto studenti hanno
fatto visita all’hospice,fatto visita all’hospice,
prima, e , poi, hannoprima, e , poi, hanno
incontrato, a scuola,incontrato, a scuola,
alcuni operatorialcuni operatori
dell’hospice per illustraredell’hospice per illustrare
le sue finalità.le sue finalità.
31. La scrittura e la lettura volontariaLa scrittura e la lettura volontaria
degli scritti sono stati sorretti daldegli scritti sono stati sorretti dal
patto autobiografico formativo dipatto autobiografico formativo di
segretezzasegretezza con il conduttore econ il conduttore e
fiducia reciproca efiducia reciproca e
dall’accompagnamento di letture edall’accompagnamento di letture e
riferimenti ad autori classici eriferimenti ad autori classici e
contemporanei, alcuni proposti dalcontemporanei, alcuni proposti dal
docente, altri dalle stessedocente, altri dalle stesse
studentesse.studentesse.
35. conosciuto ragazzi, di età compresaconosciuto ragazzi, di età compresa
tra i 14 e i 21 anni, che avevano fattotra i 14 e i 21 anni, che avevano fatto
esperienza del decesso di un loroesperienza del decesso di un loro
coetaneo a seguitocoetaneo a seguito
- di un- di un
incidente stradale,incidente stradale,
- di una- di una
grave malattia,grave malattia,
- di un- di un
suicidio.suicidio.
40. Giocano a starle vicino, a
addomesticarla, mostrandosi
accanto a lei, mettendosela
addosso: con anelli a
forma di teschio, raccontando
barzellette sugli scheletri,
leggendo fumetti e letteratura
macabra, assumendo
comportamenti rischiosi e, in casi
estremi,
dedicandosi a culti satanici o a
giochi diretti con la morte, senza
ritorno.
41. Affinità tra l’adolescenza e
la morte: la morte è al di
fuori della società eppure ne
sta al centro; l’adolescente
ha difficoltà a trovare il suo
posto nella società eppure è
dappertutto.
42. La morte significa rottura,
scandalo: con la vita, con
l’ordine sociale. Bisogna
accettarla. L’adolescenza è
trasformazione, rottura tra
l’essere bambino e l’essere
adulto.
43. La morte è certezza,
l’adolescente mette in dubbio
le certezze, le convinzioni
sue così come quelle degli
adulti. Il dubbio è il suo
territorio, il suo modo di
pensare.
44. La morte impone la passività assoluta;
l’adolescente è attratto da
questa passività che appaga ogni
tensione, dalla tentazione dell’assoluto
riposo.
Non si fida dell’azione (che gli sembra
rischiosa) e del pericolo di non poter
esistere che attraverso di essa.
45. Esita tra attivismo e
passività, tra energia senza
sosta e inerzia,
tra il desiderio di prendere in
mano la propria vita, i propri
progetti, e quello di
scaricare tutto sui suoi
genitori, sugli adulti.
46. La morte spezza il legame tra
pensiero e corpo. L’adolescente
dice a volte: “Se
penso, non ho un corpo (sono
un intellettuale, un secchione);
se possiedo un corpo,non posso
pensare (sono un bell’oggetto di
desiderio)”.
47. La morte fa perdere all’essere
umano ciò che lo rendeva unico,
riconoscibile – i
suoi modi di pensare, di provare
emozioni, il suo modo di vedere il
mondo, i suoi piccoli gesti, i suoi
comportamenti, la sua camminata,
ogni suo tratto – rendendolo
simile a tutti gli altri scheletri,
riducendolo all’indifferenziazione.
48. Per l’adolescente è difficile
riuscire a trovare il giusto
rapporto con gli altri:
l’immensa distanza lo tenta (“Non
ho nulla a che fare con voi, non
sono come voi, non voglio
esserlo!”), così come l’immensa
vicinanza, pari quasi ad una
fusione, fino all’indifferenziazione
e all’uniformità e confusione col
gruppo).
49. La morte è ciò che chiude il gioco della
vita, non si torna più indietro.
L’adolescente compie un
andirivieni tra il passato e il
futuro, tra la serietà (lavoro,
studio e responsabilità) e il
gioco, la fantasia,
l’idealizzazione.
50. La perdita di unLa perdita di un
amico o di unamico o di un
coetaneo è uncoetaneo è un
evento drammatico.evento drammatico.
51. La risposta di un ragazzoLa risposta di un ragazzo
alla morte di un amico, di unalla morte di un amico, di un
coetaneo, variacoetaneo, varia
- in base all’età,- in base all’età,
- a- a
seconda del tipo di morte,seconda del tipo di morte,
- la- la
personalità del ragazzo,personalità del ragazzo,
- il- il
suo sviluppo cognitivo.suo sviluppo cognitivo.
53. ““Cambia da persona aCambia da persona a
personapersona ee dalla personadalla persona
che ti viene a mancare.che ti viene a mancare. PerPer
esempio,esempio, una mia amicauna mia amica
ha tenuto tutto dentro eha tenuto tutto dentro e
l’altra, per superare ill’altra, per superare il
dolore, mi ha raccontatodolore, mi ha raccontato
di tutto ”.di tutto ”.
54. Gli adolescenti che hannoGli adolescenti che hanno
subito un lutto possonosubito un lutto possono
manifestare molti segnali dimanifestare molti segnali di
disagio come ad es.disagio come ad es.
--
basso rendimento scolastico,basso rendimento scolastico,
--
comportamenti a rischio (es.comportamenti a rischio (es.
abuso di droghe o sostanzeabuso di droghe o sostanze
alcoliche –alcoliche – per dimenticareper dimenticare ),),
55. - irrequietezza,- irrequietezza,
--
ansia,ansia,
--
difficoltà del sonno,difficoltà del sonno,
--
azzeramento deiazzeramento dei
sentimenti,sentimenti,
- marcata- marcata
assenza di autostima,assenza di autostima,
- disturbi del- disturbi del
comportamento alimentare,comportamento alimentare,
56. - deterioramento- deterioramento
dei rapporti con la famigliadei rapporti con la famiglia
o con gli amici,o con gli amici,
- atteggiamenti- atteggiamenti
insolitamente protettivi einsolitamente protettivi e
adulti nei confronti degliadulti nei confronti degli
altri familiari o, viceversa,altri familiari o, viceversa,
insolitamente aggressivi einsolitamente aggressivi e
violenti.violenti.
57. Possono manifestare sintomiPossono manifestare sintomi
depressivi eclatanti, chedepressivi eclatanti, che
spesso si esprimonospesso si esprimono
nell’isolamento, nellanell’isolamento, nella
chiusura, nella passività e,chiusura, nella passività e,
talvolta, anche in dinamichetalvolta, anche in dinamiche
suicidali.suicidali.
58. Cosa provano e cosaCosa provano e cosa
manifestano:manifestano:
pianto,pianto,
rabbia,rabbia,
senso di colpa,senso di colpa,
tristezza, apatia,tristezza, apatia,
senso di inutilità,senso di inutilità,
nostalgia, paura,nostalgia, paura,
disperazione.disperazione.
59. I sensi di colpa:I sensi di colpa:
-- potevo essere un amicopotevo essere un amico
migliore;migliore;
- per un litigio avuto mesi- per un litigio avuto mesi
prima;prima;
- per non aver mostrato la- per non aver mostrato la
propria stima;propria stima;
-- per unper un
favore mancato;favore mancato;
-- perper non essere statonon essere stato
capace di evitare la morte del loro coetaneo;capace di evitare la morte del loro coetaneo;
- per essere- per essere
sopravvissuto ad un incidente e l’amico no;sopravvissuto ad un incidente e l’amico no;
- potevo stargli più vicino.- potevo stargli più vicino.
60. Gli adolescenti siGli adolescenti si
esprimano più attraversoesprimano più attraverso
manifestazioni di rabbiamanifestazioni di rabbia
che di tristezza, non soloche di tristezza, non solo
perché la rabbia tiene aperché la rabbia tiene a
bada e nasconde il dolore,bada e nasconde il dolore,
ma anche perché èma anche perché è
un’emozione con la qualeun’emozione con la quale
hanno più familiarità.hanno più familiarità.
61. Un meccanismo diUn meccanismo di
protezione che agisceprotezione che agisce
come un segnalecome un segnale
d’allarme; una reazioned’allarme; una reazione
ad una insoddisfazionead una insoddisfazione
intensa, ad unaintensa, ad una
frustrazione giudicatafrustrazione giudicata
inaccettabile.inaccettabile.
62. Quale tipo di aiutoQuale tipo di aiuto
chiedonochiedono
63. 1.«Affetto e vicinanza»;1.«Affetto e vicinanza»;
2.«Ascolto e2.«Ascolto e
comprensione»;comprensione»;
3.«Senza essere3.«Senza essere
compatito»;compatito»;
4.«Con discrezione»;4.«Con discrezione»;
5.«Quando richiesto».5.«Quando richiesto».
65. Stili interattivi inefficaciStili interattivi inefficaci
che, se messi in atto,che, se messi in atto,
rischiano dirischiano di
compromettere lacompromettere la
possibilità dell’adulto dipossibilità dell’adulto di
essere di sostegno aiessere di sostegno ai
ragazzi:ragazzi:
66. «Minimizzare la sofferenza»;«Minimizzare la sofferenza»;
«Soffrire«Soffrire
davanti ai ragazzi»;davanti ai ragazzi»;
«Essere«Essere
inopportuni/invadenti»;inopportuni/invadenti»;
«Pensare di essere«Pensare di essere
necessari» (svalutazione dellanecessari» (svalutazione della
capacità del ragazzo di farcelacapacità del ragazzo di farcela
da solo).da solo).
67. Le strategie fondamentali cheLe strategie fondamentali che
i ragazzi dichiarano di metterei ragazzi dichiarano di mettere
in atto e/o di ritenere utili perin atto e/o di ritenere utili per
attenuare ilattenuare il
vissuto doloroso e avviare ilvissuto doloroso e avviare il
processo di risoluzione delprocesso di risoluzione del
proprio luttoproprio lutto::
68. –– cercarecercare
e ricevere confortoe ricevere conforto
dalla famiglia e daglidalla famiglia e dagli
amici;amici;
– parlare di quanto è– parlare di quanto è
accaduto;accaduto;
70. –– confrontarsi con i pariconfrontarsi con i pari
con la stessacon la stessa
esperienza;esperienza;
71. –– confrontarsi con i pari con laconfrontarsi con i pari con la
stessa esperienza;stessa esperienza;
72. –– svaghi e distrazioni dalsvaghi e distrazioni dal
dolore incessante,dolore incessante,
73. I ragazzi in lutto ritengono che ilI ragazzi in lutto ritengono che il
pensiero relativo a «chi non c’è più»pensiero relativo a «chi non c’è più»
possa essere di utilità al processopossa essere di utilità al processo
elaborativo se si struttura in ordine alleelaborativo se si struttura in ordine alle
seguenti categorie:seguenti categorie:
1. «Dimenticare» quello che è1. «Dimenticare» quello che è
successo; 2. «Ricordaresuccesso; 2. «Ricordare
positivamente» ilpositivamente» il
proprio caro;proprio caro;
3. Pensare che «Si3. Pensare che «Si
rincontrerà»; 4.rincontrerà»; 4.
Pensare che «Sta bene»;Pensare che «Sta bene»;
5. Pensare che5. Pensare che
«È sempre con noi».«È sempre con noi».
74. E’ importante per gliE’ importante per gli
adolescenti, riprendere aladolescenti, riprendere al
più presto la loro abitualepiù presto la loro abituale
routine per non pensareroutine per non pensare
sempre al lutto.sempre al lutto.
75. Distrarre la mente per un po'Distrarre la mente per un po'
non vuol dire dimenticare l’non vuol dire dimenticare l’
amico per sempre. Indugiareamico per sempre. Indugiare
sul dolore non è un modosul dolore non è un modo
giusto per ricordarlo -giusto per ricordarlo -
condurre una vita fantastica econdurre una vita fantastica e
pensare a lui con affettopensare a lui con affetto
invece è la cosa miglioreinvece è la cosa migliore ..
76. I ragazzi sono dell’avvisoI ragazzi sono dell’avviso
che superare/elaborare unche superare/elaborare un
lutto significa: “superare lalutto significa: “superare la
tristezza, il senso ditristezza, il senso di
solitudine e la rabbia che sisolitudine e la rabbia che si
prova quando viene aprova quando viene a
mancare un proprio amico;mancare un proprio amico;
77. continuare a ricordare icontinuare a ricordare i
momenti belli e bruttimomenti belli e brutti
che ti hanno unito ache ti hanno unito a
questa persona e trarnequesta persona e trarne
sempre una lezione disempre una lezione di
vita”.vita”.
80. L’elaborazione del lutto negliL’elaborazione del lutto negli
adolescentiadolescenti
Un’indagine esplorativa negli istitutiUn’indagine esplorativa negli istituti
scolastici superioriscolastici superiori
Paola FornasierPaola Fornasier
– ADVAR Progetto «Rimanere Insieme»– ADVAR Progetto «Rimanere Insieme»
– Treviso– Treviso
Salvatore CapodieciSalvatore Capodieci
– Istituto Universitario Salesiano;– Istituto Universitario Salesiano;
VeneziaVenezia
81. La ricerca, condotta in provincia di Treviso suLa ricerca, condotta in provincia di Treviso su
iniziativa del progetto «Rimanere Insieme» diiniziativa del progetto «Rimanere Insieme» di
ADVAR,ADVAR,
1su 668 giovani con lutto, tenta di dare1su 668 giovani con lutto, tenta di dare
risonanza alla specificità del luttorisonanza alla specificità del lutto
adolescenziale indagando, in terminiadolescenziale indagando, in termini
qualitativi, opinioni, percezioni, convinzioni equalitativi, opinioni, percezioni, convinzioni e
vissuti di adolescenti che negli ultimi cinquevissuti di adolescenti che negli ultimi cinque
anni hanno attraversato un lutto da loroanni hanno attraversato un lutto da loro
considerato molto importante.considerato molto importante.