SlideShare a Scribd company logo
1 of 39
Download to read offline
Bologna, 28 maggio 2009


                                  La normativa nazionale di
                                  riferimento - Percorsi
                                  autorizzativi - Incentivi.


                                  Lorella Rossi
C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia
                                  Centro Ricerche Produzioni Animali - RE
DIGESTIONE ANAEROBICA
         NORME DI RIFERIMENTO

Il Dlgs 387/03 "Attuazione della direttiva 2001/77/CE
relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da
fonti   energetiche   rinnovabili  nel   mercato    interno
dell'elettricità"   si applica a:

      TUTTI GLI IMPIANTI CHE producono
       ENERGIA       ELETTRICA    da     FONTI
       ENERGETICHE RINNOVABILI NON FOSSILI,
       tra le quali le BIOMASSE (oltre a eolica,
       solare, ecc.)
DIGESTIONE ANAEROBICA
     NORME DI RIFERIMENTO

Il Dlgs 387/03 definisce cosa si intende
per “BIOMASSE” (art. 2, comma 1, lettera a):

   la PARTE BIODEGRADABILE dei PRODOTTI,
   RIFIUTI e RESIDUI PROVENIENTI
   DALL’AGRICOLTURA (comprendente sostanze
   vegetali e animali), dalla SILVICOLTURA, dalle
   INDUSTRIE CONNESSE, NONCHÉ LA PARTE
   BIODEGRADABILE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI E
   URBANI
DIGESTIONE ANAEROBICA
          NORME DI RIFERIMENTO

DLgs 387/03 – art. 12 “Razionalizzazione e
 semplificazione delle procedure autorizzative”
        Costruzione ed esercizio degli impianti di
       produzione di EE alimentati da FR sono
       soggetti ad una AUTORIZZAZIONE UNICA
       (Conf. Servizi,…) (comma 3), nel rispetto delle
       normative vigenti in materia di tutela
       ambientale, tutela del paesaggio, ecc..
    Convocazione CdS entro 30 gg
    Termine massimo per la conclusione del procedimento:
    180 gg
DIGESTIONE ANAEROBICA
        NORME DI RIFERIMENTO

  PARTE QUARTA del DLgs 152/06 (Testo Unico
  Ambientale) SI APPLICA a:
   TUTTE LE OPERAZIONI (raccolta, stoccaggio,
  recupero, smaltimento) che coinvolgono flussi di
  materiali classificati come “RIFIUTI”
                               RIFIUTI
(Digestione Anaerobica: R3)

          Parte IV del TU NON si applica a:
         • TUTTI GLI IMPIANTI CHE TRATTANO
           BIOMASSE NON CLASSIFICATE
           “RIFIUTI”
DIGESTIONE ANAEROBICA
         NORME DI RIFERIMENTO

  PARTE QUINTA del TU (Emissioni in atmosfera) si
  applica, fatte salve le esclusioni previste, a:
  TUTTI   GLI      IMPIANTI      CHE    PRODUCONO
  EMISSIONI
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE prima di procedere
alla installazione/realizzazione di impianto che
produce emissioni (art.269, commi da 1 a 7).
RILASCIO AUTORIZZAZIONE (a realizzare e a
gestire) a conclusione di Conferenza dei servizi (art.
269, comma 3).
DIGESTIONE ANAEROBICA
        NORME DI RIFERIMENTO

PARTE QUINTA del TU (Emissioni in atmosfera)
Le ESCLUSIONI previste (art. 269, c. 14):

  …..

  impianti di combustione di P term.
  nominale <= 3 MW alimentati a BIOGAS
  NON proveniente da “RIFIUTI” (biogas
  di cui all’Allegato X alla Parte Quinta)
  (art. 269 comma 14, lettera e)
Tutti gli IMPIANTI A BIOGAS devono richiedere
                l”AUTORIZZAZIONE UNICA”
                  ai sensi del DLgs 387/03?

         NON è risultato sempre CHIARO!
Se Autorizzazione alle emissioni NON OBBLIGATORIA
    (biogas non da “rifiuti”     NO conf. servizi, …)


..allora NO “Autorizzazione unica” ai sensi del DLgs
    387/03 (conferenza dei servizi, …)
-   il comma 5 art.12 prevede la possibilità di deroga
    dall'autorizzazione per quegli impianti per i quali “non
    è previsto il rilascio di alcuna autorizzazione”.
DLgs 387/03 – “AUTORIZZAZIONE UNICA”
     Elenco indicativo Autorizzazioni
• Permesso di costruire o DIA
• Variante di destinazione d’uso (se class. non compat.)
• VIA
• Valutazione di incidenza (in presenza di aree SIC o ZPS)
• Autorizzazione alle emissioni in atmosfera
• Autorizzazione paesaggistica
• Nulla osta ente gestione area protetta
• Parere antincendio VV.FF
• Nulla osta idrogeologico, nulla osta sismico
• Nulla osta Forze Armate (zone militari, zone volo bassa quota)
• Nulla osta ENAC-ENAV per sicurezza volo
• Nulla osta gestore rete per connessione alla rete elettrica
• Autorizzazione alla costruzione dell’elettrodotto
QUALCHE SEMPLIFICAZIONE E’ AMMESSA?
 Legge 244/2007 (Finanziaria 2008, art. 2,
 c.161 e c.158 lett. g):


 - POTENZE “SOGLIA” (Tabella A art 12 DLgs 387/03) al di
   sotto delle quali non è necessaria alcuna
   autorizzazione per costruzione e gestione impianto
 - Per il BIOGAS il limite indicato è pari a 250 kWe.

- Applicazione della disciplina della DIA (di cui agli artt. 22
e 23 del TU in materia di edilizia- DPR 380/01).
- Possibilità, mediante decreto opportuno, di “individuare
soglie maggiori di capacità e caratteristiche dei siti di
installazione per i quali si procede con la stessa disciplina
della DIA”.
Regione Emilia-Romagna
  D.G.R. n. 1255/08 “Aspetti della normativa
ambientale….: primi indirizzi agli enti locali per
          uniformare i procedimenti”
PROCEDURE per la REALIZZAZIONE IMPIANTI:
1. entro 250 kWe di potenza: denuncia di inizio attività
   (DIA) di cui agli artt. 22 e 23 del TU in materia di edilizia;
2.     >1 MWe: procedimento autorizzativo ordinario ai sensi
     del D.Lgs 387/03 sempre, indipendentemente dalla natura
     delle biomasse trattate.
3. tra 250 kWe e 1 MWe:
- se si produce BIOGAS da RIFIUTI: autorizz.ne D.Lgs 387/03
 - se si produce BIOGAS in ASSENZA DI RIFIUTI :
   procedimento semplificato (documentazione allo Sport. Unico
    del Comune)
DIGESTIONE ANAEROBICA di “BIOMASSE”
         DEDICATE, DI SCARTO E RIFIUTI ORGANICI:
                    “PRODOTTI” IN USCITA


   Miscela IN                                        PRODUZIONE
                                                      E. Elettrica
     Prodotti
    (insilati,..)
                                          Cogener.
     Effluenti              BIOGAS                   PRODUZIONE
    zootecnici                                         E. termica
                            DIGESTORE
Scarti organici
(rifiuti, sottoprodotti?)
                                           +
 Rifiuti organici                    Miscela OUT
    (forsu, fanghi,..)

                                                     DIGESTATO
1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO
 AGRONOMICO DEL DIGESTATO

 Biomasse in
   ingresso               Costruzione e gestione   DESTINAZIONE
                           impianto di recupero       FINALE
     Prodotti

    Effluenti                        PRODUZIONE
                        PRODUZIONE
   zootecnici                           E. E.
                          BIOGAS

Residui organici
   (“sottoprodotti”)

                                                     Digestato
“Rifiuti” organici
   (forsu, fanghi,..)
PERCHE’ LA DIGESTIONE ANAEROBICA NEL
    COMPARTO AGRO-ZOOTECNICO?


1. INCENTIVO ECONOMICO ALLA PRODUZIONE DI
   ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI
2. EFFLUENTI ZOOTECNICI DISPONIBILI “A
   VOLONTA’”…
3. L’USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO E’ LA
   SOLUZIONE PIU’ “CONVENIENTE” ….
4. MARGINE ECONOMICO PER ATTUARE LA
   RIDUZIONE DEL CARICO AZOTATO e
   RISPETTARE LA DIRETTIVA NITRATI
POSSIBILI CLASSIFICAZIONI delle
BIOMASSE IN INGRESSO

Deiezioni Zootecniche =   “EFFLUENTI ZOOTECNICI” ai
                          sensi del DM 07.04.06 quando
                          destinati a USO AGRONOMICO


                           “SOTTOPRODOTTI” reimpiegati
Residui da industria       in altro processo produttivo
Agro-alimentare =


FORSU, fanghi di          “RIFIUTI” ai sensi della Parte
                          IV del DLgs 152/06
depurazione,.. =

 La valutazione va effettuata CASO per CASO!!
1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO
AGRONOMICO DEL DIGESTATO


Parte IV DLgs 152/06 – ART. 185
Sono ESCLUSE dal campo di appl. della Parte IV DLgs
152/06 (perchè normate da altre norme che
assicurano tutela ambientale e sanitaria):
  - carogne, materiali fecali e altre sostanze
    naturali non pericolose utilizzate
    nell’attività agricola.
     FUORI DAL CONTESTO RIFIUTI!
1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO
AGRONOMICO DEL DIGESTATO

   Decreto 7 aprile 2006 del MIPAF
 Ambito di applicazione: INTERO CICLO
  DELL’USO AGRONOMICO DEGLI EFFLUENTI
  ZOOTECNICI (produzione, raccolta, stoccaggio,
  trattamenti, trasporto e uso agronomico)

  Chiarito un principio importantissimo:
  • Quando destinati a uso agronomico, gli EA NON
    SONO “RIFIUTI” e quindi non assogettati al DLgs
    152/06 (Parte IV), nè al Reg. CE 1774/02 (art. 3,
    comma 1 e art. 1, comma 4)
1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO
AGRONOMICO DEL DIGESTATO

Parte IV DLgs 152/06 – ART. 185 – Comma 2
Se si rispettano le condizioni di cui all’art. 183, lettera
p, possono essere SOTTOPRODOTTI:

- materiali fecali e vegetali provenienti da
  attività agricole utilizzati nelle attività
  agricole o in impianti aziend /interaz. per
  produrre ENERGIA o CALORE o BIOGAS
  BIOGAS: QUANDO DIGESTATO NON VA
  ALL’USO AGRONOMICO!!!!!!
1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO
 AGRONOMICO DEL DIGESTATO

Biomasse in
  ingresso              Costruzione e gestione      USO
                         impianto di recupero    AGRONOMICO
    Prodotti


    Effluenti                      PRODUZIONE
                      PRODUZIONE
   zootecnici                         E. E.
                        BIOGAS

Residui organici
  (“sottoprodotti”)

                                                   Digestato
“Rifiuti” organici NON E’ UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO
   (forsu, fanghi,..)
                      RIFIUTI e il DIGESTATO non “RIFIUTO”
QUALCHE ESEMPIO

                                Scarti di patate


Mais dolce



             Scarti di pere
Applicazione del concetto di
“SOTTOPRODOTTO”
(art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06)


1. impiego CERTO, INTEGRALE e DIRETTO in altro
   processo produttivo;
2. impiegato direttamente dall’azienda che lo
   produce o presso UTILIZZATORE PREVENTIVAM.
   DEFINITO;


  (CONTRATTO      SCRITTO   di                 fornitura   tra
   PRODUTTORE      dei  RESIDUI                  E    GESTORE
   dell’IMPIANTO)
Applicazione del concetto di
“SOTTOPRODOTTO”
(art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06):


 3. rispetto requisiti merceologici e di qualità
    ambientale tali da garantire che il loro impiego
    NON DIA LUOGO A IMPATTI AMBIENTALI
    DIVERSI da quelli autorizzati per l’impianto a cui
    sono destinati;
   (Definizione di caratteristiche merceol. …..)
 4. requisiti di QUALITÀ AMBIENTALE idonei sin
    dalla fase di produzione (NO trasformazioni
    preliminari o preventivi);
 (Disidratazione? Allontan. noccioli?)
Applicazione del concetto di
“SOTTOPRODOTTO”
(art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06):



5. abbiano un VALORE DI MERCATO.
       (Contratto di fornitura dal quale emerge il
       vantaggio economico per entrambi le parti? )


SI TRATTA DI UN PERCORSO ARTICOLATO
DA AFFRONTARE IN MODO ADEGUATO!!!
            “Smaltimento illecito di RIFIUTI”!!!!
SCARTI VEGETALI DA AGROINDUSTRIA =
“SOTTOPRODOTTI”

CONTRO:
- individuazione dei soggetti produttori
- stipula di apposito contratto tra produttore e utilizz.
- SI PAGA per il loro ritiro (cifre solitamente modeste)
A FAVORE:
- caratter. chimico-fisiche DEFINITE (standard da definire)
- certezza nei conferimenti e migliore gestione impianto

- il digestato NON diventa un “RIFIUTO”!!!
- incentivazione economica più elevata !!!
SCARTI VEGETALI DA AGROINDUSTRIA =
“SOTTOPRODOTTI”
Legge finanziaria 2007 – art. 1, comma 382
(modificato dalla Legge n. 222/ 2007):
“La produzione di EE mediante impianti alimentati da
biomasse e biogas da prodotti agricoli, di allevamento
e forestali, IVI COMPRESI I SOTTOPRODOTTI, ottenuti
nell’ambito di intese di filiera (DLgs 102/2005) oppure
di filiere corte, cioè ottenuti entro un raggio di 70 km
dall’impianto….è incentivata…..”

      Decreto MIPAAF per tracciabilità e
      rintracciabilità della filiera in fase di
      discussione………….
IN ASSENZA DI “RIFIUTI”:
DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO”
ai sensi delle NORME REGIONALI (rec.DM 07.04.06):


   LIQUAMI e materiali ad essi assimilati:
   • Frazioni non palabili da trattamento di EA, (da soli
    o in miscela con biomasse vegetali di origine
    agricola) di cui all’All. 1 - Tab. 3

  LETAMI e materiali ad essi assimilati:
  • Frazioni palabili da trattamento di EA (da soli o in
   miscela con biomasse vegetali di origine agricola),
   di cui all’All. 1 - Tab. 3

 Allegato 1 - Tab. 3 : DA di liquami zootecnici misti a colture
 energetiche e a prodotti residuali delle produzioni vegetali.
IN ASSENZA DI “RIFIUTI”:
DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO”
ai sensi delle NORME REGIONALI (rec. DM 07.04.06):

 USO AGRON. DIGESTATO da IMP. CENTRALIZZATO
- 1a COMUNICAZIONE: a carico del/i produttore/i di EA
  (per la parte “produzione” di tali EA);

- 2a COMUNICAZIONE: a carico del gestore dell’impianto
  di DA (per le fasi di stoccaggio, trattamento e spandimento del
  digestato).

TRASPORTO: “DOCUMENTO DI ACCOMPAGNAMENTO
  con:
• estremi azienda di produzione e azienda destinataria
• natura e quantità degli effluenti
• identific. mezzo di trasporto
• estremi della COMUNICAZIONE
IN ASSENZA DI “RIFIUTI”:
DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO”
ai sensi delle NORME REGIONALI (rec. DM 07.04.06)


      DOSAGGI : i PRINCIPI FONDAMENTALI
   Quantità complessiva di AZOTO EFFICIENTE
  apportato (organico e minerale) non deve
  superare il FABBISOGNO DELLA COLTURA


    Solo AZOTO da EFFLUENTI ZOOTECNICI
    <= 170 kg/ha in Zone VULNERABILI
    <= 340 kg/ha in Zone NON Vulnerabili
POSSIBILI DESTINAZIONI del
           DIGESTATO


   FRAZIONE SOLIDA            FRAZIONE LIQUIDA
 (10-30% vol - SS: 22-30%)    (70-90% vol – SS: 2–8%)

1. USO AGRONOMICO            1. USO AGRONOMICO
(come EA o come RIFIUTO) (come EA o come RIFIUTO)

 2. PRODUZIONE               2. PRODUZIONE
   FERTILIZZANTI               FERTILIZZANTI

                             3. DEPURAZIONE
IMPIEGO AGRONOMICO DEL DIGESTATO
CLASSIFICATO “RIFIUTO”


  AUTORIZZAZIONE ai sensi dell’art. 208 del DLgs 152/06
allo “Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura”
(R10), di DIGESTATO a partire da “RIFIUTI”, forma di
recupero per la quale non esistono criteri tecnici ufficiali
  AUTORIZZAZIONE ai sensi e secondo i criteri dettati
dal DLgs 99/92 ed eventuali norme regionali che
regolano l’impiego agronomico dei FANGHI DI
DEPURAZIONE

Il digestato non è un FANGO di DEPURAZIONE!
LA DOMADA DI ENERGIA ELETTRICA
DA FONTI RINNOVABILI AUMENTERA’?

 DLgs 387/03 – art. 4 “Incremento della quota
  minima di cui all’art…..del DLgs 79/99”
      Per il periodo 2004-06 l’EE da FR da immettere
      in rete ogni anno deve essere incrementata
      dello 0,35% ogni anno.
Legge finanziaria 2008 – art. 2, comma 146
      Per il periodo 2007-12 l’EE da FR da immettere
      in rete ogni anno deve essere incrementata
      dello 0,75% ogni anno.
      1 CV= 1 MWh (prima era 50 MWh)
Legge finanziaria 2008 – art. 2, commi 144-154

IMPIANTI P>1 MWe: EE +CV * fattore    IMPIANTI P<= 1 MWe: TARIFFA
moltiplicativo in funzione delle FR   OMNICOMPRENSIVA (EE+CV)




        EMANATO UN DECRETO !!!
MANCA QUELLO DI MAGGIORE INTERESSE PER
         IL SETTORE AGRICOLO!

                               1,8

                                                               ???
DECRETO 18 DICEMBRE 2008
  “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi
       dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07”

Art. 3 – comma 2
“hanno diritto, in alternativa ai CV, e su richiesta del
produttore, ad una TARIFFA FISSA
OMNICOMPRENSIVA variabile……gli impianti:
• di potenza media annua nominale <= 1 MW
• entrati in esercizio dopo il 31/12/2007

Art. 2 – comma 1, lettera m):
“data di entrata in esercizio: è la data in cui si
effettua il primo funzionamento in parallelo con il
sistema elettrico”
DECRETO 18 DICEMBRE 2008
  “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi
       dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07”


La scelta del sistema di incentivazione si fa al
momento della richiesta di “QUALIFICA” dell’impianto
al GSE
È consentito UN SOLO cambio da un sistema di
incentivazione all’altro
Il periodo di diritto alla incentivazione è decurtato del
periodo già fruito
Periodo di incentivazione:

15 anni (per impianti post 31/12/07)
DECRETO 18 DICEMBRE 2008
 “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi
      dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07”

Art. 4 – procedura di qualifica
Domanda al GSE:
• relazione tecnica (All. A)
• copia progetto definitivo
• copia “Autorizzazione unica” ai sensi DLgs 387/03 o
altro
In mancanza di pronunciamento del GSE entro i 90 gg
dalla presentazione, la domanda si ritiene accolta
Comunicazione al GSE dell’avvenuto “inizio lavori”
entro 18 mesi dall’ottenimento della qualifica
DECRETO 18 DICEMBRE 2008
   “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi
        dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07”


BIOMASSE DA FILIERA
In attesa del decreto:
• tariffa omnicomprensiva di 22 eurocent/kWh
• CV * 1,1
salvo successivo conguaglio!


 Disegno di legge: 28 eurocent/kWh ???
CONCLUSIONI – 1

A livello nazionale lo sviluppo della DA necessita di:

- DECRETO “BIOMASSE AGRICOLE”!!
- procedure CHIARE E OMOGENEE per la costruzione
  e la gestione degli IMPIANTI
- presa di coscienza dei confini tra “ATTIVITÀ
  AGRICOLA” e “ATTIVITA’ di GESTIONE RIFIUTI”

- MAGGIORE DIFFUSIONE DELLA “CONOSCENZA”
  SULLE ENERGIE RINNOVABILI, finalizzata a
  limitare il proliferare delle opposizioni locali alla
  costruzione dei nuovi impianti
CONCLUSIONI – 2


Fatto ciò, per minimizzare i tempi di rilascio
dell’autorizzazione occorre:
• presentare un “PROGETTO BEN FATTO,
completo in TUTTE le sue parti!

SPESSO le parti “BIOLOGICA” e
“AGRONOMICA” dei progetti sono incomplete!
Caratteristiche delle matrici, azoto in ingresso, rese di
processo, terreni destinati all’uso agronomico,…..
Grazie per l’attenzione!



                                  Lorella Rossi
                                            www.crpa.it
                                         l.rossi@crpa.it
                                     Tel 0522 - 436999

C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia

More Related Content

Viewers also liked

Ambiente e Biomassse (Polanzan)
Ambiente e Biomassse (Polanzan)Ambiente e Biomassse (Polanzan)
Ambiente e Biomassse (Polanzan)ANAPIA FSE 2010
 
Recuperi termici nell'industria
Recuperi termici nell'industriaRecuperi termici nell'industria
Recuperi termici nell'industriaDario Di Santo
 
Fse 17 lezione - iso 16001
Fse   17 lezione - iso 16001Fse   17 lezione - iso 16001
Fse 17 lezione - iso 16001ANAPIA FSE 2010
 
Fse 14b lezione - cogenerazione
Fse   14b lezione - cogenerazioneFse   14b lezione - cogenerazione
Fse 14b lezione - cogenerazioneANAPIA FSE 2010
 
4 Muraro Ammortamento Del Capitale
4 Muraro Ammortamento Del Capitale4 Muraro Ammortamento Del Capitale
4 Muraro Ammortamento Del CapitaleANAPIA FSE 2010
 
Fse 07 lezione - aria compressa
Fse   07 lezione - aria compressaFse   07 lezione - aria compressa
Fse 07 lezione - aria compressaANAPIA FSE 2010
 
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazione
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazioneFormazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazione
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazioneENEA DTE-SEN-CROSS
 
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magnetica
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magneticaCatalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magnetica
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magneticaMarco Piacquadio
 
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...AREA Science Park
 
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...Riccardo Borsatti
 
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patroncini
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patronciniIl Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patroncini
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patronciniLorenzo Patroncini
 

Viewers also liked (20)

Ambiente e Biomassse (Polanzan)
Ambiente e Biomassse (Polanzan)Ambiente e Biomassse (Polanzan)
Ambiente e Biomassse (Polanzan)
 
Recuperi termici nell'industria
Recuperi termici nell'industriaRecuperi termici nell'industria
Recuperi termici nell'industria
 
Fse 17 lezione - iso 16001
Fse   17 lezione - iso 16001Fse   17 lezione - iso 16001
Fse 17 lezione - iso 16001
 
7 Aria Compressa
7 Aria Compressa7 Aria Compressa
7 Aria Compressa
 
Fse 14b lezione - cogenerazione
Fse   14b lezione - cogenerazioneFse   14b lezione - cogenerazione
Fse 14b lezione - cogenerazione
 
4 Muraro Ammortamento Del Capitale
4 Muraro Ammortamento Del Capitale4 Muraro Ammortamento Del Capitale
4 Muraro Ammortamento Del Capitale
 
Fse 07 lezione - aria compressa
Fse   07 lezione - aria compressaFse   07 lezione - aria compressa
Fse 07 lezione - aria compressa
 
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazione
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazioneFormazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazione
Formazione SESEC Modulo 5: Fonti Rinnovabili e co-generazione
 
2 muraro sistri muraro
2 muraro sistri muraro2 muraro sistri muraro
2 muraro sistri muraro
 
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magnetica
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magneticaCatalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magnetica
Catalogo Italtesla 2017 | Lampade a induzione magnetica
 
2 muraro sistri circ
2 muraro sistri circ2 muraro sistri circ
2 muraro sistri circ
 
2 muraro sistri cerruto
2 muraro sistri cerruto2 muraro sistri cerruto
2 muraro sistri cerruto
 
Lezione 01-DeToni
Lezione 01-DeToniLezione 01-DeToni
Lezione 01-DeToni
 
2 Bilancio Energetico
2 Bilancio Energetico2 Bilancio Energetico
2 Bilancio Energetico
 
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
Analisi delle prestazioni di impianti di Solar Heating and Cooling; Giovanni ...
 
presentazione 2016
presentazione 2016presentazione 2016
presentazione 2016
 
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...
Analisi e monitoraggio di un impianto di solar cooling presso l'Idroscalo di ...
 
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patroncini
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patronciniIl Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patroncini
Il Solar Cooling nel condizionamento civile: caso di studio lorenzo patroncini
 
Cogenerazione - Manuele Gatti
Cogenerazione - Manuele GattiCogenerazione - Manuele Gatti
Cogenerazione - Manuele Gatti
 
Lezione 03-detoni
Lezione 03-detoniLezione 03-detoni
Lezione 03-detoni
 

Similar to 3 muraro normativa-incentivi

Redigere un'analisi ambientale
Redigere un'analisi ambientaleRedigere un'analisi ambientale
Redigere un'analisi ambientaleGeosolution Srl
 
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 s
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 sBiogas da rifiuti comunicazione def m5 s
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 salbe74
 
Il pacchetto europeo sull'economia circolare
Il pacchetto europeo sull'economia circolareIl pacchetto europeo sull'economia circolare
Il pacchetto europeo sull'economia circolarepaolo azzurro
 
Presentazione biometano
Presentazione biometanoPresentazione biometano
Presentazione biometanoargilli
 
Presentazione biometano
Presentazione biometanoPresentazione biometano
Presentazione biometanoargilli
 
Eudorex presentazione 2016
Eudorex presentazione 2016Eudorex presentazione 2016
Eudorex presentazione 2016Max Sandri
 
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di Teramo
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di TeramoProgetto Biogas Del Consorzio Agrario Di Teramo
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di TeramoAssociazione Rosaemente
 
C sbiometano
C sbiometanoC sbiometano
C sbiometanoargilli
 
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.r
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.rIl futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.r
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.rRoedl_Partner_Padova
 
Volantinobiomasse3
Volantinobiomasse3Volantinobiomasse3
Volantinobiomasse3bugigattola
 
Tesi magistrale Akaberi Nazkhatoon
Tesi magistrale Akaberi NazkhatoonTesi magistrale Akaberi Nazkhatoon
Tesi magistrale Akaberi Nazkhatoonthinfilmsworkshop
 
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...AntonioCasotto
 
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Nicola Negro
 
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi UrbaniEnergia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
 
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...Servizi a rete
 
Testo unico ambientale -Inquin. atmosferico
Testo unico ambientale -Inquin. atmosfericoTesto unico ambientale -Inquin. atmosferico
Testo unico ambientale -Inquin. atmosfericoDario
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)Giuseppe Ciampolillo
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)Pino Ciampolillo
 

Similar to 3 muraro normativa-incentivi (20)

Redigere un'analisi ambientale
Redigere un'analisi ambientaleRedigere un'analisi ambientale
Redigere un'analisi ambientale
 
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 s
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 sBiogas da rifiuti comunicazione def m5 s
Biogas da rifiuti comunicazione def m5 s
 
Il pacchetto europeo sull'economia circolare
Il pacchetto europeo sull'economia circolareIl pacchetto europeo sull'economia circolare
Il pacchetto europeo sull'economia circolare
 
Presentazione biometano
Presentazione biometanoPresentazione biometano
Presentazione biometano
 
Presentazione biometano
Presentazione biometanoPresentazione biometano
Presentazione biometano
 
Eudorex presentazione 2016
Eudorex presentazione 2016Eudorex presentazione 2016
Eudorex presentazione 2016
 
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di Teramo
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di TeramoProgetto Biogas Del Consorzio Agrario Di Teramo
Progetto Biogas Del Consorzio Agrario Di Teramo
 
C sbiometano
C sbiometanoC sbiometano
C sbiometano
 
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.r
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.rIl futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.r
Il futuro delle bioenergie alla luce del decreto f.e.r
 
Volantinobiomasse3
Volantinobiomasse3Volantinobiomasse3
Volantinobiomasse3
 
Eta
EtaEta
Eta
 
Tesi magistrale Akaberi Nazkhatoon
Tesi magistrale Akaberi NazkhatoonTesi magistrale Akaberi Nazkhatoon
Tesi magistrale Akaberi Nazkhatoon
 
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
 
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...
 
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi UrbaniEnergia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani
 
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attu...
 
Testo unico ambientale -Inquin. atmosferico
Testo unico ambientale -Inquin. atmosfericoTesto unico ambientale -Inquin. atmosferico
Testo unico ambientale -Inquin. atmosferico
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
 
Prof ettore-trulli-presentazione-22-5-2014
Prof ettore-trulli-presentazione-22-5-2014Prof ettore-trulli-presentazione-22-5-2014
Prof ettore-trulli-presentazione-22-5-2014
 

More from ANAPIA FSE 2010

Fse 20 lezione - abbattimento
Fse   20 lezione - abbattimentoFse   20 lezione - abbattimento
Fse 20 lezione - abbattimentoANAPIA FSE 2010
 
Lezione scarsità risorse
Lezione   scarsità risorseLezione   scarsità risorse
Lezione scarsità risorseANAPIA FSE 2010
 
Fse 19 lezione - antincendio
Fse   19 lezione - antincendioFse   19 lezione - antincendio
Fse 19 lezione - antincendioANAPIA FSE 2010
 
Autodiagnosi edifici pubblici
Autodiagnosi edifici pubbliciAutodiagnosi edifici pubblici
Autodiagnosi edifici pubbliciANAPIA FSE 2010
 
Autodiagnosi condomini e villette
Autodiagnosi condomini e villetteAutodiagnosi condomini e villette
Autodiagnosi condomini e villetteANAPIA FSE 2010
 
Corso resp 21 lezione - sicurezza
Corso resp   21 lezione - sicurezzaCorso resp   21 lezione - sicurezza
Corso resp 21 lezione - sicurezzaANAPIA FSE 2010
 
Fse 16 lezione - iso14001
Fse   16 lezione - iso14001Fse   16 lezione - iso14001
Fse 16 lezione - iso14001ANAPIA FSE 2010
 
Fse 15 lezione - iso9001
Fse   15 lezione - iso9001Fse   15 lezione - iso9001
Fse 15 lezione - iso9001ANAPIA FSE 2010
 
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)Ambiente e Biomassse (POLANZAN)
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuotaANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 

More from ANAPIA FSE 2010 (20)

Lezione 04
Lezione 04Lezione 04
Lezione 04
 
Fse 21 lezione - acque
Fse   21 lezione - acqueFse   21 lezione - acque
Fse 21 lezione - acque
 
Fse 20 lezione - abbattimento
Fse   20 lezione - abbattimentoFse   20 lezione - abbattimento
Fse 20 lezione - abbattimento
 
Lezione scarsità risorse
Lezione   scarsità risorseLezione   scarsità risorse
Lezione scarsità risorse
 
Fse 19 lezione - antincendio
Fse   19 lezione - antincendioFse   19 lezione - antincendio
Fse 19 lezione - antincendio
 
Allegato 6 lg_giugno_09
Allegato 6 lg_giugno_09Allegato 6 lg_giugno_09
Allegato 6 lg_giugno_09
 
Autodiagnosi edifici pubblici
Autodiagnosi edifici pubbliciAutodiagnosi edifici pubblici
Autodiagnosi edifici pubblici
 
Autodiagnosi condomini e villette
Autodiagnosi condomini e villetteAutodiagnosi condomini e villette
Autodiagnosi condomini e villette
 
Corso resp 21 lezione - sicurezza
Corso resp   21 lezione - sicurezzaCorso resp   21 lezione - sicurezza
Corso resp 21 lezione - sicurezza
 
Fse 16 lezione - iso14001
Fse   16 lezione - iso14001Fse   16 lezione - iso14001
Fse 16 lezione - iso14001
 
Fse 15 lezione - iso9001
Fse   15 lezione - iso9001Fse   15 lezione - iso9001
Fse 15 lezione - iso9001
 
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)Ambiente e Biomassse (POLANZAN)
Ambiente e Biomassse (POLANZAN)
 
Lezione 02-De Toni
Lezione 02-De ToniLezione 02-De Toni
Lezione 02-De Toni
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro esercitazione
6 muraro esercitazione6 muraro esercitazione
6 muraro esercitazione
 
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota
6 muraro esercitazione inerti-scheda vuota
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 

3 muraro normativa-incentivi

  • 1. Bologna, 28 maggio 2009 La normativa nazionale di riferimento - Percorsi autorizzativi - Incentivi. Lorella Rossi C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia Centro Ricerche Produzioni Animali - RE
  • 2. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO Il Dlgs 387/03 "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità" si applica a: TUTTI GLI IMPIANTI CHE producono ENERGIA ELETTRICA da FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI NON FOSSILI, tra le quali le BIOMASSE (oltre a eolica, solare, ecc.)
  • 3. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO Il Dlgs 387/03 definisce cosa si intende per “BIOMASSE” (art. 2, comma 1, lettera a): la PARTE BIODEGRADABILE dei PRODOTTI, RIFIUTI e RESIDUI PROVENIENTI DALL’AGRICOLTURA (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla SILVICOLTURA, dalle INDUSTRIE CONNESSE, NONCHÉ LA PARTE BIODEGRADABILE DEI RIFIUTI INDUSTRIALI E URBANI
  • 4. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO DLgs 387/03 – art. 12 “Razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative” Costruzione ed esercizio degli impianti di produzione di EE alimentati da FR sono soggetti ad una AUTORIZZAZIONE UNICA (Conf. Servizi,…) (comma 3), nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela ambientale, tutela del paesaggio, ecc.. Convocazione CdS entro 30 gg Termine massimo per la conclusione del procedimento: 180 gg
  • 5. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO PARTE QUARTA del DLgs 152/06 (Testo Unico Ambientale) SI APPLICA a: TUTTE LE OPERAZIONI (raccolta, stoccaggio, recupero, smaltimento) che coinvolgono flussi di materiali classificati come “RIFIUTI” RIFIUTI (Digestione Anaerobica: R3) Parte IV del TU NON si applica a: • TUTTI GLI IMPIANTI CHE TRATTANO BIOMASSE NON CLASSIFICATE “RIFIUTI”
  • 6. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO PARTE QUINTA del TU (Emissioni in atmosfera) si applica, fatte salve le esclusioni previste, a: TUTTI GLI IMPIANTI CHE PRODUCONO EMISSIONI DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE prima di procedere alla installazione/realizzazione di impianto che produce emissioni (art.269, commi da 1 a 7). RILASCIO AUTORIZZAZIONE (a realizzare e a gestire) a conclusione di Conferenza dei servizi (art. 269, comma 3).
  • 7. DIGESTIONE ANAEROBICA NORME DI RIFERIMENTO PARTE QUINTA del TU (Emissioni in atmosfera) Le ESCLUSIONI previste (art. 269, c. 14): ….. impianti di combustione di P term. nominale <= 3 MW alimentati a BIOGAS NON proveniente da “RIFIUTI” (biogas di cui all’Allegato X alla Parte Quinta) (art. 269 comma 14, lettera e)
  • 8. Tutti gli IMPIANTI A BIOGAS devono richiedere l”AUTORIZZAZIONE UNICA” ai sensi del DLgs 387/03? NON è risultato sempre CHIARO! Se Autorizzazione alle emissioni NON OBBLIGATORIA (biogas non da “rifiuti” NO conf. servizi, …) ..allora NO “Autorizzazione unica” ai sensi del DLgs 387/03 (conferenza dei servizi, …) - il comma 5 art.12 prevede la possibilità di deroga dall'autorizzazione per quegli impianti per i quali “non è previsto il rilascio di alcuna autorizzazione”.
  • 9. DLgs 387/03 – “AUTORIZZAZIONE UNICA” Elenco indicativo Autorizzazioni • Permesso di costruire o DIA • Variante di destinazione d’uso (se class. non compat.) • VIA • Valutazione di incidenza (in presenza di aree SIC o ZPS) • Autorizzazione alle emissioni in atmosfera • Autorizzazione paesaggistica • Nulla osta ente gestione area protetta • Parere antincendio VV.FF • Nulla osta idrogeologico, nulla osta sismico • Nulla osta Forze Armate (zone militari, zone volo bassa quota) • Nulla osta ENAC-ENAV per sicurezza volo • Nulla osta gestore rete per connessione alla rete elettrica • Autorizzazione alla costruzione dell’elettrodotto
  • 10. QUALCHE SEMPLIFICAZIONE E’ AMMESSA? Legge 244/2007 (Finanziaria 2008, art. 2, c.161 e c.158 lett. g): - POTENZE “SOGLIA” (Tabella A art 12 DLgs 387/03) al di sotto delle quali non è necessaria alcuna autorizzazione per costruzione e gestione impianto - Per il BIOGAS il limite indicato è pari a 250 kWe. - Applicazione della disciplina della DIA (di cui agli artt. 22 e 23 del TU in materia di edilizia- DPR 380/01). - Possibilità, mediante decreto opportuno, di “individuare soglie maggiori di capacità e caratteristiche dei siti di installazione per i quali si procede con la stessa disciplina della DIA”.
  • 11. Regione Emilia-Romagna D.G.R. n. 1255/08 “Aspetti della normativa ambientale….: primi indirizzi agli enti locali per uniformare i procedimenti” PROCEDURE per la REALIZZAZIONE IMPIANTI: 1. entro 250 kWe di potenza: denuncia di inizio attività (DIA) di cui agli artt. 22 e 23 del TU in materia di edilizia; 2. >1 MWe: procedimento autorizzativo ordinario ai sensi del D.Lgs 387/03 sempre, indipendentemente dalla natura delle biomasse trattate. 3. tra 250 kWe e 1 MWe: - se si produce BIOGAS da RIFIUTI: autorizz.ne D.Lgs 387/03 - se si produce BIOGAS in ASSENZA DI RIFIUTI : procedimento semplificato (documentazione allo Sport. Unico del Comune)
  • 12. DIGESTIONE ANAEROBICA di “BIOMASSE” DEDICATE, DI SCARTO E RIFIUTI ORGANICI: “PRODOTTI” IN USCITA Miscela IN PRODUZIONE E. Elettrica Prodotti (insilati,..) Cogener. Effluenti BIOGAS PRODUZIONE zootecnici E. termica DIGESTORE Scarti organici (rifiuti, sottoprodotti?) + Rifiuti organici Miscela OUT (forsu, fanghi,..) DIGESTATO
  • 13. 1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO Biomasse in ingresso Costruzione e gestione DESTINAZIONE impianto di recupero FINALE Prodotti Effluenti PRODUZIONE PRODUZIONE zootecnici E. E. BIOGAS Residui organici (“sottoprodotti”) Digestato “Rifiuti” organici (forsu, fanghi,..)
  • 14. PERCHE’ LA DIGESTIONE ANAEROBICA NEL COMPARTO AGRO-ZOOTECNICO? 1. INCENTIVO ECONOMICO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI 2. EFFLUENTI ZOOTECNICI DISPONIBILI “A VOLONTA’”… 3. L’USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO E’ LA SOLUZIONE PIU’ “CONVENIENTE” …. 4. MARGINE ECONOMICO PER ATTUARE LA RIDUZIONE DEL CARICO AZOTATO e RISPETTARE LA DIRETTIVA NITRATI
  • 15. POSSIBILI CLASSIFICAZIONI delle BIOMASSE IN INGRESSO Deiezioni Zootecniche = “EFFLUENTI ZOOTECNICI” ai sensi del DM 07.04.06 quando destinati a USO AGRONOMICO “SOTTOPRODOTTI” reimpiegati Residui da industria in altro processo produttivo Agro-alimentare = FORSU, fanghi di “RIFIUTI” ai sensi della Parte IV del DLgs 152/06 depurazione,.. = La valutazione va effettuata CASO per CASO!!
  • 16. 1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO Parte IV DLgs 152/06 – ART. 185 Sono ESCLUSE dal campo di appl. della Parte IV DLgs 152/06 (perchè normate da altre norme che assicurano tutela ambientale e sanitaria): - carogne, materiali fecali e altre sostanze naturali non pericolose utilizzate nell’attività agricola. FUORI DAL CONTESTO RIFIUTI!
  • 17. 1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO Decreto 7 aprile 2006 del MIPAF Ambito di applicazione: INTERO CICLO DELL’USO AGRONOMICO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI (produzione, raccolta, stoccaggio, trattamenti, trasporto e uso agronomico) Chiarito un principio importantissimo: • Quando destinati a uso agronomico, gli EA NON SONO “RIFIUTI” e quindi non assogettati al DLgs 152/06 (Parte IV), nè al Reg. CE 1774/02 (art. 3, comma 1 e art. 1, comma 4)
  • 18. 1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO Parte IV DLgs 152/06 – ART. 185 – Comma 2 Se si rispettano le condizioni di cui all’art. 183, lettera p, possono essere SOTTOPRODOTTI: - materiali fecali e vegetali provenienti da attività agricole utilizzati nelle attività agricole o in impianti aziend /interaz. per produrre ENERGIA o CALORE o BIOGAS BIOGAS: QUANDO DIGESTATO NON VA ALL’USO AGRONOMICO!!!!!!
  • 19. 1. DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO Biomasse in ingresso Costruzione e gestione USO impianto di recupero AGRONOMICO Prodotti Effluenti PRODUZIONE PRODUZIONE zootecnici E. E. BIOGAS Residui organici (“sottoprodotti”) Digestato “Rifiuti” organici NON E’ UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO (forsu, fanghi,..) RIFIUTI e il DIGESTATO non “RIFIUTO”
  • 20. QUALCHE ESEMPIO Scarti di patate Mais dolce Scarti di pere
  • 21. Applicazione del concetto di “SOTTOPRODOTTO” (art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06) 1. impiego CERTO, INTEGRALE e DIRETTO in altro processo produttivo; 2. impiegato direttamente dall’azienda che lo produce o presso UTILIZZATORE PREVENTIVAM. DEFINITO; (CONTRATTO SCRITTO di fornitura tra PRODUTTORE dei RESIDUI E GESTORE dell’IMPIANTO)
  • 22. Applicazione del concetto di “SOTTOPRODOTTO” (art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06): 3. rispetto requisiti merceologici e di qualità ambientale tali da garantire che il loro impiego NON DIA LUOGO A IMPATTI AMBIENTALI DIVERSI da quelli autorizzati per l’impianto a cui sono destinati; (Definizione di caratteristiche merceol. …..) 4. requisiti di QUALITÀ AMBIENTALE idonei sin dalla fase di produzione (NO trasformazioni preliminari o preventivi); (Disidratazione? Allontan. noccioli?)
  • 23. Applicazione del concetto di “SOTTOPRODOTTO” (art. 183, lett. p DLgs n.4/08, correttivo Dlgs.152/06): 5. abbiano un VALORE DI MERCATO. (Contratto di fornitura dal quale emerge il vantaggio economico per entrambi le parti? ) SI TRATTA DI UN PERCORSO ARTICOLATO DA AFFRONTARE IN MODO ADEGUATO!!! “Smaltimento illecito di RIFIUTI”!!!!
  • 24. SCARTI VEGETALI DA AGROINDUSTRIA = “SOTTOPRODOTTI” CONTRO: - individuazione dei soggetti produttori - stipula di apposito contratto tra produttore e utilizz. - SI PAGA per il loro ritiro (cifre solitamente modeste) A FAVORE: - caratter. chimico-fisiche DEFINITE (standard da definire) - certezza nei conferimenti e migliore gestione impianto - il digestato NON diventa un “RIFIUTO”!!! - incentivazione economica più elevata !!!
  • 25. SCARTI VEGETALI DA AGROINDUSTRIA = “SOTTOPRODOTTI” Legge finanziaria 2007 – art. 1, comma 382 (modificato dalla Legge n. 222/ 2007): “La produzione di EE mediante impianti alimentati da biomasse e biogas da prodotti agricoli, di allevamento e forestali, IVI COMPRESI I SOTTOPRODOTTI, ottenuti nell’ambito di intese di filiera (DLgs 102/2005) oppure di filiere corte, cioè ottenuti entro un raggio di 70 km dall’impianto….è incentivata…..” Decreto MIPAAF per tracciabilità e rintracciabilità della filiera in fase di discussione………….
  • 26. IN ASSENZA DI “RIFIUTI”: DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO” ai sensi delle NORME REGIONALI (rec.DM 07.04.06): LIQUAMI e materiali ad essi assimilati: • Frazioni non palabili da trattamento di EA, (da soli o in miscela con biomasse vegetali di origine agricola) di cui all’All. 1 - Tab. 3 LETAMI e materiali ad essi assimilati: • Frazioni palabili da trattamento di EA (da soli o in miscela con biomasse vegetali di origine agricola), di cui all’All. 1 - Tab. 3 Allegato 1 - Tab. 3 : DA di liquami zootecnici misti a colture energetiche e a prodotti residuali delle produzioni vegetali.
  • 27. IN ASSENZA DI “RIFIUTI”: DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO” ai sensi delle NORME REGIONALI (rec. DM 07.04.06): USO AGRON. DIGESTATO da IMP. CENTRALIZZATO - 1a COMUNICAZIONE: a carico del/i produttore/i di EA (per la parte “produzione” di tali EA); - 2a COMUNICAZIONE: a carico del gestore dell’impianto di DA (per le fasi di stoccaggio, trattamento e spandimento del digestato). TRASPORTO: “DOCUMENTO DI ACCOMPAGNAMENTO con: • estremi azienda di produzione e azienda destinataria • natura e quantità degli effluenti • identific. mezzo di trasporto • estremi della COMUNICAZIONE
  • 28. IN ASSENZA DI “RIFIUTI”: DIGESTATO = “EFFLUENTE ZOOTECNICO” ai sensi delle NORME REGIONALI (rec. DM 07.04.06) DOSAGGI : i PRINCIPI FONDAMENTALI Quantità complessiva di AZOTO EFFICIENTE apportato (organico e minerale) non deve superare il FABBISOGNO DELLA COLTURA Solo AZOTO da EFFLUENTI ZOOTECNICI <= 170 kg/ha in Zone VULNERABILI <= 340 kg/ha in Zone NON Vulnerabili
  • 29. POSSIBILI DESTINAZIONI del DIGESTATO FRAZIONE SOLIDA FRAZIONE LIQUIDA (10-30% vol - SS: 22-30%) (70-90% vol – SS: 2–8%) 1. USO AGRONOMICO 1. USO AGRONOMICO (come EA o come RIFIUTO) (come EA o come RIFIUTO) 2. PRODUZIONE 2. PRODUZIONE FERTILIZZANTI FERTILIZZANTI 3. DEPURAZIONE
  • 30. IMPIEGO AGRONOMICO DEL DIGESTATO CLASSIFICATO “RIFIUTO” AUTORIZZAZIONE ai sensi dell’art. 208 del DLgs 152/06 allo “Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura” (R10), di DIGESTATO a partire da “RIFIUTI”, forma di recupero per la quale non esistono criteri tecnici ufficiali AUTORIZZAZIONE ai sensi e secondo i criteri dettati dal DLgs 99/92 ed eventuali norme regionali che regolano l’impiego agronomico dei FANGHI DI DEPURAZIONE Il digestato non è un FANGO di DEPURAZIONE!
  • 31. LA DOMADA DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI AUMENTERA’? DLgs 387/03 – art. 4 “Incremento della quota minima di cui all’art…..del DLgs 79/99” Per il periodo 2004-06 l’EE da FR da immettere in rete ogni anno deve essere incrementata dello 0,35% ogni anno. Legge finanziaria 2008 – art. 2, comma 146 Per il periodo 2007-12 l’EE da FR da immettere in rete ogni anno deve essere incrementata dello 0,75% ogni anno. 1 CV= 1 MWh (prima era 50 MWh)
  • 32. Legge finanziaria 2008 – art. 2, commi 144-154 IMPIANTI P>1 MWe: EE +CV * fattore IMPIANTI P<= 1 MWe: TARIFFA moltiplicativo in funzione delle FR OMNICOMPRENSIVA (EE+CV) EMANATO UN DECRETO !!! MANCA QUELLO DI MAGGIORE INTERESSE PER IL SETTORE AGRICOLO! 1,8 ???
  • 33. DECRETO 18 DICEMBRE 2008 “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07” Art. 3 – comma 2 “hanno diritto, in alternativa ai CV, e su richiesta del produttore, ad una TARIFFA FISSA OMNICOMPRENSIVA variabile……gli impianti: • di potenza media annua nominale <= 1 MW • entrati in esercizio dopo il 31/12/2007 Art. 2 – comma 1, lettera m): “data di entrata in esercizio: è la data in cui si effettua il primo funzionamento in parallelo con il sistema elettrico”
  • 34. DECRETO 18 DICEMBRE 2008 “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07” La scelta del sistema di incentivazione si fa al momento della richiesta di “QUALIFICA” dell’impianto al GSE È consentito UN SOLO cambio da un sistema di incentivazione all’altro Il periodo di diritto alla incentivazione è decurtato del periodo già fruito Periodo di incentivazione: 15 anni (per impianti post 31/12/07)
  • 35. DECRETO 18 DICEMBRE 2008 “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07” Art. 4 – procedura di qualifica Domanda al GSE: • relazione tecnica (All. A) • copia progetto definitivo • copia “Autorizzazione unica” ai sensi DLgs 387/03 o altro In mancanza di pronunciamento del GSE entro i 90 gg dalla presentazione, la domanda si ritiene accolta Comunicazione al GSE dell’avvenuto “inizio lavori” entro 18 mesi dall’ottenimento della qualifica
  • 36. DECRETO 18 DICEMBRE 2008 “Incentivazione della produzione di EE da FR, ai sensi dell’art. 2, comma 150 della legge 244/07” BIOMASSE DA FILIERA In attesa del decreto: • tariffa omnicomprensiva di 22 eurocent/kWh • CV * 1,1 salvo successivo conguaglio! Disegno di legge: 28 eurocent/kWh ???
  • 37. CONCLUSIONI – 1 A livello nazionale lo sviluppo della DA necessita di: - DECRETO “BIOMASSE AGRICOLE”!! - procedure CHIARE E OMOGENEE per la costruzione e la gestione degli IMPIANTI - presa di coscienza dei confini tra “ATTIVITÀ AGRICOLA” e “ATTIVITA’ di GESTIONE RIFIUTI” - MAGGIORE DIFFUSIONE DELLA “CONOSCENZA” SULLE ENERGIE RINNOVABILI, finalizzata a limitare il proliferare delle opposizioni locali alla costruzione dei nuovi impianti
  • 38. CONCLUSIONI – 2 Fatto ciò, per minimizzare i tempi di rilascio dell’autorizzazione occorre: • presentare un “PROGETTO BEN FATTO, completo in TUTTE le sue parti! SPESSO le parti “BIOLOGICA” e “AGRONOMICA” dei progetti sono incomplete! Caratteristiche delle matrici, azoto in ingresso, rese di processo, terreni destinati all’uso agronomico,…..
  • 39. Grazie per l’attenzione! Lorella Rossi www.crpa.it l.rossi@crpa.it Tel 0522 - 436999 C.R.P.A. S.p.A. - Reggio Emilia