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Il ruolo del sindaco: 
competenze e strumenti 
FORLI’ 
31 gennaio 2012 
Lorenzo Alessandrini 
Dipartimento della Protezione Civile
CAPITOLO 1 
LE COMPETENZE DEL SINDACO 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 2 Istituzionali
E per quali motivi dovrebbe toccare proprio al Sindaco ? 
Per motivi politici e amministrativi: la gente da anni paga le tasse al 
comune per essere protetta con un servizio comunale di protezione civile 
(D.lgs 504/92 - DM 28.5.1993) 
Per motivi di responsabilità etica e storica: il comune da sempre è la 
cellula organizzativa chiamata a occuparsi dei servizi alla persona e alla 
comunità (art. 13 D.lgs. 267/00 Testo Unico degli Enti Locali) 
Per motivi di responsabilità penale e civile: il Sindaco è autorità comunale 
di protezione civile (art. 15 della legge 225/92) 
Per motivi di diretto e inequivocabile obbligo giuridico a carico del primo 
cittadino: il Sindaco ha l’obbligo di informare la popolazione sui pericoli da 
calamità (art. 12 della legge 265/99, e ha l’obbligo di realizzare piani di 
allertamento e allontanamento della popolazione dalle aree a rischio (art. 1 
del D.L. 180/98) 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 
3
Il comune è da sempre la cellula 
ideale di organizzazione della 
comunità, in grado di assicurare ai suoi 
membri i tre maggiori valori attesi: 
Ma perché proprio il comune? 
 benessere 
 qualità della vita 
 sicurezza 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 4 Istituzionali
Perché il comune più degli altri? 
Cosa garantisce il comune al cittadino 
più di chiunque altro? 
 L’erogazione dei servizi 
 La gestione dei procedimenti 
 La tutela degli interessi diffusi 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 5 Istituzionali
Il ruolo del comune acquista importanza 
La protezione civile entra negli enti locali 
 Dopo l’autonomia statutaria conquistata nel 1990, è con quella impositiva del 1992 
(D.lgs. 30.12.1992 n. 504) che la protezione civile diviene un servizio locale 
indispensabile, da assicurare nell’ambito delle attività ordinarie, e non da delegare ad 
altri soggetti in occasione delle emergenze. 
 Un Decreto Ministeriale di attuazione (28 
maggio 1993) inserisce la Protezione Civile 
fra i servizi comunali indispensabili. 
 Un’accelerazione definitiva al cambiamento 
arriva con la legge delega Bassanini 
15.3.1997 n. 59 e il D.lgs 31.3.1998 n.112, 
sistema definitivamente le competenze di 
province e comuni sulla scorta del nuovo 
sistema istituzionale decentrato. La modifica 
apportata alla Costituzione (Legge 
Costituzionale 18.10.2001 n. 3) mette il 
timbro finale sulla svolta. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 6 Istituzionali
La protezione civile entra in comune 
Legge 142: (oggi confluita nel nuovo Testo Unico degli 
EE.LL.) si sancisce l’autonomia dei Comuni e delle 
Province dai tradizionali vincoli e controlli dello Stato. 
Spetta ai comuni occuparsi dei cittadini, ma non per conto 
dello Stato. 
Agosto 1990 
Legge 225: nasce il Servizio nazionale di protezione 
civile, che indica nei comuni e nei Sindaci alcuni 
protagonisti delle attività, e individua in attività da 
svolgersi localmente (previsione e prevenzione) e in 
alcune realtà diffuse (il volontariato) degli elementi di 
forte innovazione. 
Febbraio ‘92 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 7 Istituzionali
La protezione civile entra in comune 
D. lgs 504: si sancisce l’autonomia “impositiva” dei Comuni. 
Il Sindaco muove direttamente la leva fiscale, e ha l’obbligo 
di restituire il gettito in termini di servizi, soprattutto quelli 
definiti dalla legge come “indispensabili”. 
Dicem. 1992 
DM 28.5.93: Il legislatore inserisce tra i servizi indispensabili 
anche la protezione civile, che diviene così un dovere per il 
comune e non più per lo Stato. Una vera rivoluzione 
copernicana, anche perché il servizio indispensabile non 
riguarda più solo il momento del cosiddetto “soccorso”, ma 
comprende le attività di prevenzione 
Maggio 1993 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 8 Istituzionali
La protezione civile entra in comune 
Marzo 1993 
Marzo 1998 
Legge 81: il legame tra il nuovo comune e la popolazione si 
rinsalda ulteriormente con l’avvento dell’elezione diretta 
del sindaco. Egli diviene ormai un punto di riferimento 
popolare molto diverso rispetto al passato. 
D.Lgs 112 “Bassanini”: Dopo i primi anni di controversa 
applicazione della 225 e del suo sistema di ripartizione di 
competenze, la riforma di decentramento e 
semplificazione del Bassanini realizza una più puntuale 
fotografia delle responsabilità politiche da assegnare alle 
istituzioni. A seguito di alcuni disastri, il “Decreto Sarno” 
comincia ad elencare alcuni obblighi reali per gli EE.LL. in 
materia di prevenzione e pianificazione dell’emergenza 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 9 Istituzionali
La protezione civile entra in comune 
Agosto 1999 
Agosto 2000 
Legge 265: anche il dovere di informare e avvertire la 
popolazione, in precedenza compito importantissimo del 
Prefetto, passa totalmente sulle spalle dei sindaci. 
D.lgs. 267 Testo Unico degli Enti Locali: si riorganizza 
tutto il materiale normativo inerente il funzionamento 
degli Enti Locali. Si diradano alcuni dubbi sul ruolo del 
comune e sul potere di decisione del sindaco nelle 
situazioni più gravi. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 10 Istituzionali
La protezione civile entra in comune 
Ottobre 2001 
La prossima? 
Legge Costituzionale n. 3: si mette il timbro finale sul 
processo di rivoluzione copernicana dei rapporti 
interistituzionali. Ciò che fino ad ora era affidato agli 
enti locali per concessione, da ora in poi “spetta” a loro 
di competenza. La piramide è rovesciata. 
Si avvicina il nuovo Testo Unico sugli Enti Locali e sulle 
città metropolitane. Ancora nuovi poteri ai sindaci dopo 
quello del “Pacchetto Sicurezza”? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 11 Istituzionali
Nascono le autonomie locali e il federalismo 
Le conseguenze della rivoluzione normativa degli anni ‘90: 
 riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni 
 rapporto più diretto con il sindaco eletto 
 uso della leva fiscale per i servizi 
 snellimento della burocrazia della P.A. 
 modifica dei rapporti fra enti e organi 
 ingresso di nuovi bisogni sociali 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 12 Istituzionali
Il ruolo del Sindaco 
 conoscenza del territorio (previsione) 
 attività quotidiane a favore del territorio 
e della popolazione (prevenzione) 
 vicinanza ai luoghi colpiti in caso di 
necessità (soccorso) 
Conoscenze e azioni che fanno del Sindaco 
la figura principale della nuova protezione 
civile, soprattutto all’interno di sistemi 
fondati su un forte meccanismo di 
autogoverno 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 13 Istituzionali
Il sindaco : prossimità e responsabilità 
Nel campo dei pubblici poteri i sindaci sono i 
soggetti ai quali i cittadini tendono a rivolgersi di 
più e con più fiducia. 
La responsabilità che deriva ai sindaci dalle 
attribuzioni ricevute e dal loro ruolo di 
rappresentanza, impone al legislatore di 
assegnare loro anche strumenti operativi 
adeguati. 
Tra questi, la capacità di organizzare la 
mobilitazione della risposta di prossimità, è 
costituita dal 
“Piano Comunale di protezione civile”. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 14 Istituzionali
I compiti del sindaco 
Per proteggere i suoi cittadini, al sindaco non è richiesto di fare miracoli 
prima, durante o dopo l’emergenza, né di improvvisarsi manager 
professionista dei disastri. 
Tuttavia…. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 15 Istituzionali
I compiti del sindaco 
Il Sindaco ha il dovere primario di conoscere e riconoscere, meglio di 
ogni altro, i rischi presenti nel suo territorio 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 16 Istituzionali
I compiti del sindaco 
LA PREVENZIONE 
Un altro importante 
dovere assegnato 
dalla legge ai 
comuni e ai sindaci: 
la prevenzione 
territoriale. 
Perché la gente si 
deve ritrovare così? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 17 Istituzionali
I compiti del sindaco 
Il Sindaco ha il potere e soprattutto il dovere supremo di proteggere 
direttamente la vita dei suoi cittadini. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 18 Istituzionali
I compiti del sindaco 
Il comune deve essere il primo ente a scattare in soccorso in occasione di 
una emergenza 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 19 Istituzionali
I compiti del sindaco 
…. c’è molto da fare. Ma quanti e quali sono i compiti del sindaco? 
 Realizzare le attività di previsione 
 Realizzare gli interventi di prevenzione 
 Realizzare una struttura comunale 
 Preparare le attività di emergenza 
 Predisporre i piani comunali 
 Effettuare i primi interventi urgenti 
 Attivare i primi soccorsi alla popolazione 
 Vigilare sull'attuazione dei servizi urgenti 
 Utilizzare il volontariato comunale 
 Informare la popolazione sui rischi 
 Erogare un servizio ordinario di P.C. 
In pochi anni si sono 
decuplicati ........ 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 20 Istituzionali
Perché il comune più degli altri? 
Per i cittadini contribuenti, la Protezione 
civile non può essere solo un Piano di 
Emergenza, ma molto di più. Il comune 
deve garantire 
 L’erogazione dei servizi 
 La gestione dei procedimenti 
 La tutela degli interessi diffusi 
La protezione civile deve 
costituire dunque un autentico 
“progetto sociale” del Sindaco 
per i suoi cittadini . 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 21 Istituzionali
La Gestione associata delle funzioni comunali 
Prevista dal Testo Unico degli EELL. in diverse forme possibili. Le opportunità: 
- Ottimizzazione del servizio su scala territoriale 
- Condivisione solidale delle risorse 
- Realizzazione di economie di scala 
- Costituzione di un unico Centro Situazioni 
- Pianificazione di livello intercomunale 
- Scambio culturale fra amministratori e tecnici 
- Finanziamenti regionali 
- Omogeneizzazione strumenti territoriali 
- Potenziamento delle risorse umane 
- Flessibilità organizzativa 
- Soluzione ai problemi dell’isolamento 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 22 Istituzionali
Il concetto di “coordinamento” ..…. 
Il coordinamento e’ sempre stato un problema di noi italiani. 
Coordinamento significa armonizzare insieme 
le abilità di ciascun operatore dell’emergenza. 
Occorrono per questo “disponibilità” e 
“addestramento”. L’alternativa è la direzione di 
tipo militare. 
La psicologia ci insegna che se proviamo a far 
alzare un peso a due scimmie, non ci 
riusciranno, perché non possiedono la capacità 
di coordinare tra loro i rispettivi movimenti. 
Molti insuccessi del passato portano questo 
tratto caratteristico. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 23 Istituzionali
Il “sistema complesso” …. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 24 Istituzionali
Un “complesso” di cui occorre assicurare la direzione 
Un’orchestra in cui ognuno ha una parte e con un direttore a capo 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 25 Istituzionali
Quante sono le funzioni da far girare in emergenza? 
Come è noto, si usa considerare l’esistenza di 9 
funzioni a livello comunale, ma il numero non è così 
importante. Quello che conta è il “metodo”. 
Vi sono alcuni settori e alcune situazioni in cui non vi 
è bisogno di particolare forme di coordinamento, e la 
risposta può magari essere assicurata direttamente 
dalle istituzioni ufficialmente responsabili e titolari 
della competenza (es. l’Ufficio tecnico di un comune, 
oppure i Vigili del Fuoco ….) 
Vi sono casi invece ( e sono quelli ddeeii ddiissaassttrrii ppiiùù 
eesstteessii oo cchhee aavvvveennggoonnoo iinn ccoommuunnii sspprroovvvviissttii ddii 
mmeezzzzii)) iinn ccuuii uunn ccoooorrddiinnaammeennttoo ddii ppiiùù ssooggggeettttii 
ppuubbbblliiccii ee pprriivvaattii aallll’’iinntteerrnnoo ddii uunnaa ““FFuunnzziioonnee”” ppuuòò 
rriissuullttaarree ddeecciissiivvoo ((aadd eesseemmppiioo llaa rriissppoossttaa ssaanniittaarriiaa 
nneell ssuuoo ccoommpplleessssoo oo ll’’aassssiisstteennzzaa aallllaa PPooppoollaazziioonnee)).. 
26 Italia – Montenegro Meeting 11-12 july 2007 Ilaria Pasqualini - DPC
Chi nomina i responsabili e i componenti delle Funzioni ? 
A dare queste indicazioni è in genere il 
Piano di Emergenza Comunale, di cui un 
comune dovrebbe essere sempre dotato. 
Dunque dovrebbe essere il sindaco, e 
comunque il responsabile della catena di 
comando, a individuare e coinvolgere 
responsabili e rappresentanti fin dalle attività 
di pianificazione. 
Nei casi in cui un Centro Operativo si 
organizza in un luogo colpito sprovvisto di 
pianificazione, una eventuale iinnddiivviidduuaazziioonnee 
ssaarràà ccoommppiittoo ddeell RReessppoonnssaabbiillee ccoooorrddiinnaattoorree 
ddeell CCeennttrroo ddeeii SSooccccoorrssii,, cchhee lloo ssuuggggeerriirràà 
ccoommuunnqquuee aall SSiinnddaaccoo.. 
27 Italia – Montenegro Meeting 11-12 july 2007 Ilaria Pasqualini - DPC
GLI STRUMENTI 
PROGRAMMI E PIANI 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 28 Istituzionali
I 3 profili dell’attività amministrativa 
 programmatorio strategico 
 organizzatorio 
 gestionale operativo 
Quali strategie nella protezione civile 
comunale? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 29 Istituzionali
Gli strumenti di prevenzione del rischio …. in Comune 
Strumenti per il lungo periodo 
- Piani urbanistici e di assetto territoriale 
- Programmi di recupero ambientale 
- Grandi opere 
- Programmi di messa in sicurezza 
idraulica 
- Norme di Edilizia antisismica 
- Attività di informazione pubblica 
Strumenti per il breve periodo 
• Piani di emergenza 
• Monitoraggio 
• Formazione e addestramento 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 30 Istituzionali
Il sistema complesso: un problema o una risorsa? 
“There is no one model of response to disaster” (United Kingdom) 
“Il n’existe pas de plan type ou idéal. L’outil realisé doit etre à l’image 
de l’organization élaborée et au service de l’utilisateur” (France) 
“Non ci sono modelli di piani di emergenza da proporre. Non ci sono 
standard. Ci può essere un metodo (Italia). 
Insomma, non esiste un solo modello di 
protezione civile, centrale, regionale o 
locale. La grande varietà di rischi, di 
condizioni locali, di forze impegnate 
rendono utile la presenza di diversi 
adeguati livelli di organizzazione che 
interagiscono tra loro quando serve. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 31 Istituzionali
La pianificazione . Step n.1 : costituire gli scenari 
Piano Provinciale 
Legge 
Regionale 
Primo step. La piena conoscenza del nemico che ci insidia. Occorre 
recepire formalmente le indicazioni e le procedure previste da leggi, 
Piani e regolamenti per la propria pianificazione comunale urbanistica 
e di protezione civile. Perché deve farlo il comune? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 
32
L’autodiagnosi 
L’evento atteso. 
Dove e come mi 
troverà preparato? 
Sono davvero pronto? 
Quali sono le mie 
risorse? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 33 Istituzionali
Piano Comunale di Protezione Civile 
Cosa serve per fare buona prevenzione nel territorio comunale? 
AREE 
INONDABILI 
piani di emergenza 
formazione operatori 
opere pubbliche 
pianificazione 
urbanistica 
istruzione scolastica 
politica ambientale 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 34 Istituzionali
La Previsione e la Prevenzione in Protezione Civile 
Non è il piano che fa il comune. 
E’ il comune che fa il piano. 
D.L. 180/98 Decreto Sarno: 
“gli organi di protezione civile 
provvedono a predisporre, per le 
aree a rischio idrogeologico, 
piani urgenti di emergenza 
contenenti le misure per la 
salvaguardia dell'incolumità 
delle popolazioni interessate, 
compreso il pre - allertamento, 
l'allarme e la messa in salvo 
preventiva”. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
Efficacia dei Piani Comunali di Protezione Civile 
NON E’ IL PIANO A FARE IL COMUNE. E’ IL COMUNE A FARE IL PIANO 
Non si costruiscono comuni virtuosi solo attraverso la realizzazione 
dei piani comunali. Il processo è inverso, e passa da una necessaria 
e ineludibile formazione che confluisce nella pianificazione. Avremo 
 adeguata formazione ed informazione alla 
popolazione 
 condivisione del piano con tutti gli attori 
coinvolti 
 pianificazione dell'organizzazione nella 
fase di prevenzione. 
 preparazione dell'organizzazione per le 
operazioni procedurali in fase operativa. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 36 Istituzionali
Piano Comunale di Protezione Civile 
Cartaceo o 
informatizzato? 
Non fa molta 
differenza. 
Sono entrambi 
appendici 
applicative 
della 
professionalità 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 37 Istituzionali
Il paradosso del Metodo “Augustus” 
A dispetto del concetto di “sintesi” che evoca, il Metodo 
Augustus è ancor oggi il miglior “metodo analitico” 
esistente, perché racchiude una intera e complessa 
progettazione organizzativa suddivisa in tre steps 
immutabili: 
La raccolta, catalogazione e analisi 
delle informazioni esistenti sugli 
scenari 
L’assunzione di precisi impegni e 
obiettivi 
La progettazione delle unità 
organizzative e procedurali 
necessarie 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
Piano Comunale : l’informazione alla popolazione 
In tempo di pace 
Cittadini ! 
Sul Piano di Emergenza e sui comportamenti corretti 
 Preventivamente sulle aree di accoglienza individuate 
Durante l’emergenza 
 Sull’evoluzione della situazione, l’organizzazione dei soccorsi, 
gli interventi di assistenza alla popolazione, le disposizioni 
per la risistemazione nei centri 
 Su accoglienza e tendopoli, segnalazioni di pericolo, 
operazioni di sopralluogo agli edifici danneggiati ...... 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 39 Istituzionali
Piano Comunale di Protezione Civile 
Informazione alla popolazione I doveri di informazione del sindaco 
 DPR 17.5.1988 n. 175 recante “Attuazione della direttiva CEE n. 82/501 (modificata con la Direttiva 88/610), relativa ai rischi di 
incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, ai sensi della legge 16 aprile 1987, n. 183” 
 Legge 19 maggio 1997, n. 137 recante "Sanatoria dei decreti-legge recanti modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 17 
maggio 1988, n. 175, relativo ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali". 
Art. 1….. 
11. I sindaci dei comuni ove sono localizzate le attività industriali disciplinate dalla presente legge rendono immediatamente note 
alla popolazione le misure di sicurezza e le norme di comportamento da seguire in caso di incidente rilevante, tramite la 
distribuzione di copia delle sezioni 1, 3, 4, 5, 6 e 7 della scheda di informazione di cui al comma 9, nella forma integrale inviata dal 
fabbricante, completandola della sezione 2 e successivamente sulla base delle conclusioni dell'istruttoria. 
 Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 recante "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti 
rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose" 
Art. 22 (Informazioni sulle misure di sicurezza) 
4. Il comune, ove e' localizzato lo stabilimento soggetto a notifica porta tempestivamente a conoscenza della popolazione le 
informazioni fornite dal gestore ai sensi dell'articolo 6, comma 5, eventualmente rese maggiormente comprensibili, fermo restando 
che tali informazioni dovranno includere almeno i contenuti minimi riportati nelle sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 della scheda 
informativa di cui all'allegato V. 
 D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, recante norme sul soccorso e 
l'assistenza alle popolazioni colpite da calamità. Protezione civile”. 
Articolo 32 Segnalazioni da parte di enti pubblici e di privati. 
I sindaci, gli organi dello Stato e degli altri enti pubblici sono tenuti a segnalare immediatamente al prefetto l'insorgere di situazioni 
di pericolo o il verificarsi di eventi calamitosi che abbiano comportato o possano comportare grave danno all'incolumità delle 
persone o ai beni, precisandone il luogo, la natura e l'entità. 
Articolo 36 Avvertimenti alla popolazione. 
Allorché occorra informare le popolazioni di situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, vi 
provvede il prefetto, che si avvale dei mezzi tecnici da individuarsi nei piani provinciali di protezione civile, e, in caso di urgenza, il 
sindaco. 
 Legge 3 agosto 1999 n. 265 
Articolo 12 
1. Sono trasferite al sindaco le competenze del prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per 
calamità naturali, di cui all'articolo 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con decreto del 
Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 40 Istituzionali
La legge 265/99 - Il dovere di informazione 
Legge 3 agosto 1999 n. 265 
Articolo 12 
1. Sono trasferite al sindaco le competenze del 
prefetto in materia di informazione della 
popolazione su situazioni di pericolo per calamità 
naturali, di cui all'articolo 36 del regolamento di 
esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, 
approvato con decreto del Presidente della 
Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66. 
36. (Avvertimenti alla popolazione) 
Allorché occorra informare le popolazioni di situazioni di pericolo o 
comunque connesse con esigenze di protezione civile, vi provvede il 
prefetto, che si avvale dei mezzi tecnici da individuarsi nei piani 
provinciali di protezione civile, e, in caso di urgenza, il sindaco. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 41 Istituzionali
Informazione alla popolazione 
L’informazione alla popolazione e la formazione degli 
operatori possono essere garantite 
 insegnando comportamenti di autoprotezione; 
 elaborando opuscoli informativi ed effettuando incontri con la 
popolazione e le scuole; 
 stipulando accordi con radio e tv locali per garantire informazione 
 predisponendo nelle zone a rischio una segnaletica informativa, 
anche interattiva, che sia di supporto alla gestione 
dell'emergenza. 
 effettuando esercitazioni per circoscrizioni o agglomerati 
significativi 
Ricorda: art. 12 della Legge 3.8.1999 n. 265 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 42 Istituzionali
La comunicazione di crisi 
Per essere uno strumento efficace di gestione della crisi, la 
comunicazione prodotta dal sindaco e dal comune deve, in modo 
ancora più rigoroso rispetto a quanto non accada in un contesto di 
gestione ordinaria, soddisfare una serie di requisiti. 
La comunicazione in stato di crisi deve essere: 
 tempestiva e il più possibile esaustiva 
 continuamente aggiornata 
 centralizzata per essere coerente 
 trasparente e riferita a valori etici dichiarati 
 rivolta sia all'interno sia all'esterno dell’organizzazione 
 aperta all'ascolto. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 43 Istituzionali
La situazione degli EE.LL. 
Quali sono le criticità attuali nel sistema locale di Protezione Civile? 
 Si può ben affermare che la protezione civile da alcuni 
anni è entrata prepotentemente a far parte del 
patrimonio culturale e amministrativo delle regioni e 
degli enti locali 
 Tuttavia esistono ancora diverse criticità 
nell’attuazione delle leggi in vigore e nella compiuta 
organizzazione del sistema, che sono legate a diversi 
fattori 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 44 Istituzionali
 Limiti della normativa nazionale 
 Legificazione regionale variegata 
 Nuovo centralismo di tipo regionale 
 Difficoltà dei comuni piccoli e di montagna 
 Carenza di programmazione locale 
 Tradizionalismo e resistenza all’innovazione 
 Propensione al localismo 
 Insofferenza verso forme di coordinamento 
 Carenze formative di tecnici e amministratori 
Criticità evidenziate 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 45 Istituzionali
La suddivisione amministrativa italiana 
L’Italia ha una suddivisione amministrativa eterogenea, che 
condiziona necessariamente gli interventi regionali e locali. 
8.104 Comuni 
20 Regioni 104 Province 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 46 Istituzionali
Comuni sopra i 20.000 abitanti 
 Pianta organica completa 
 Presenza di polizia municipale 
 Gettito fiscale in abbondanza 
 Intensa attività edilizia 
 Ottime comunicazioni 
 Attività economiche 
 Presenza di associazioni 
 Servizi pubblici efficienti 
 Forza politica 
 Anonimato fra i cittadini 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 47 Istituzionali
Comuni fra i 5.000 e i 20.000 abitanti 
 Pianta organica sufficiente 
 Polizia Municipale e UTC 
proporzionati 
 Presenza di gettito fiscale 
 Presenza di moderata attività edilizia 
 Comunicazioni e mobilità sufficienti 
 Presenza di attività economiche 
 Presenza di associazionismo locale 
 Servizi pubblici efficienti 
 Conoscenza fra i cittadini 
 Presenza di professionalità nell’ente 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 48 Istituzionali
 Pianta organica insignificante 
 Scavalco figure più importanti 
 Assenza di polizia municipale 
 Gettito fiscale trascurabile 
 Attività edilizia assente 
Comuni sotto i 5.000 abitanti 
Sindaco part time !  Comunicazioni scarse 
 Assenza attività economiche 
 Assenza associazionismo 
 Servizi pubblici carenti 
 Conoscenza fra i cittadini 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 49 Istituzionali
La gestione associata delle funzioni. Perché? 
-Per condividere risorse 
-Per esercitare la solidarietà 
-Per unire territorio e cittadini 
-Per risolvere criticità 
-Per aumentare l’efficienza 
-Per essere più autonomi 
-Per risparmiare 
-Per offrire migliori servizi 
-Per far pagare meno tasse 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 50 Istituzionali
Il sindaco del piccolo comune: 
Una specie di “Harry Potter”, 
così apparentemente fragile, 
ma così forte, perché ricco di 
tensione morale. 
Sempre alla ricerca della sua 
pietra filosofale: far 
funzionare un comune con 
pochi soldi. 
I compiti del sindaco 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 51 Istituzionali
CONCETTO DI “SERVIZIO” 
La legge n. 225/1992 non si 
limita a intuire un sistema, 
ma lo inquadra 
organizzativamente come 
SERVIZIO, per non restare 
una attività “statale” fra le 
tante esistenti. 
Infatti “un’amministrazione pubblica organizzata per 
ministeri non “eroga servizi” ma “svolge funzioni 
statali”. Un’organizzazione per servizi non si prefigge di 
monopolizzare la produzione e l’erogazione dei servizi 
stessi, ma di renderla possibile, raccordando tutte le 
strutture pubbliche (aziende, enti, istituti, agenzie) e 
private per rispondere qualitativamente e 
quantitativamente alla domanda sociale” (R. Di Passio). 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
La capacità di risposta dei piccoli comuni 
E’ tempo di sviluppare e potenziare la capacità di risposta dei piccoli comuni 
PROPOSTE 
1) Una maggiore autonomia dei comuni nella fissazione dei limiti alle indennità di carica dei 
sindaci, in modo da consentire agli eletti di sospendere la loro attività professionale per 
dedicarsi a tempo pieno al mandato amministrativo. 
2) Una maggiore valorizzazione della risorsa del volontariato locale, nelle forme che la 
normativa nazionale e regionale consente, con una particolare attenzione per le zone non 
servite da un sufficiente servizio di soccorso tecnico urgente. 
3) Un potenziamento dell’esperienza della gestione associata delle funzioni non limitata ai 
piccoli comuni. 
4) Una maggiore spinta sulla formazione degli amministratori, del personale e degli 
operatori in generale. Mentre sul piano della dotazione di attrezzature e di tecnologia 
abbiamo raggiunto livelli difficilmente superabili, sul piano della qualificazione professionale 
e della capacità di collaborare fra operatori possiamo fare ancora tantissimo. 
In questo modo si può rendere un grande servizio al paese 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 53 Istituzionali
CAPITOLO 2 
L’ORGANIZZAZIONE 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 54 Istituzionali
Organizzare e programmare nel tempo ordinario 
Cosa serve per realizzare un moderno sistema comunale di protezione civile? 
NORMATIVA E SISTEMA 
AMMINISTRATIVO DI 
RIFERIMENTO 
MONITORAGGIO 
DEI RISCHI 
PIANIFICAZIONE 
DI EMERGENZA 
INDIVIDUAZIONE 
DI OBIETTIVI 
E RISORSE 
CENTRO 
OPERATIVO 
PROGRAMMI 
PREVISIONE 
E PREVENZIONE 
INFORMAZIONE 
PUBBLICA 
FORMAZIONE 
DEGLI 
OPERATORI 
… quale percorso? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 55 Istituzionali
SSTTEEPP 11 
Le fasi di sviluppo della programmazione comunale 
EESSEERRCCIITTAAZZIIOONNII 
IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE 
PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE 
PPRROOCCEEDDUURREE 
FFOORRMMAAZZIIOONNEE 
DDEEGGLLII OOPPEERRAATTOORRII 
Finalità generale 
Individuare: 
 obiettivi 
 risorse 
 processi 
per sostenere le attività di 
prevenzione e risposta in 
emergenza. 
PPRREEDDIISSPPOOSSIIZZIIOONNEE 
IINNDDIIVVIIDDUUAAZZIIOONNEE 
SSTTEEPP 22 
RRAACCCCOOLLTTAA 
IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII 
IINNDDIIVVIIDDUUAAZZIIOONNEE 
DDEEII RRIISSCCHHII 
SSTTEEPP 33 
OOBBIIEETTTTIIVVII 
SSTTEEPP 44 
RRIISSOORRSSEE 
SSTTEEPP 55 
SSTTEEPP 66 
SSTTEEPP 77 
PPUUBBBBLLIICCAA 
SSTTEEPP 88 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 56 Istituzionali
Ma, attenzione: in fondo “tutto” è protezione civile 
Spesso dai Sindaci si sente parlare di scarsità di risorse 
finanziarie da destinare alla protezione civile nei loro 
comuni. E’ pur vero, ma non si deve scordare, tuttavia, 
che per fare protezione civile, occorre soprattutto 
coordinare trasversalmente l’attività ordinaria dei 
diversi uffici municipali, organizzandola e 
indirizzandola verso obiettivi di protezione e 
salvaguardia della popolazione, senza che si abbia 
necessità di individuare risorse “dedicate” al settore 
specifico. Lavori pubblici, urbanistica, edilizia, scuola e 
cultura, polizia locale, sanità …. “Tutta l’attività del 
comune può essere orientata alla protezione civile” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 57 Istituzionali
EEddiliilziziaia 
RRaaggioionneerriaia 
PPoolilziziaia M Muunnicicipipaalele 
La protezione civile: un “servizio” trasversale 
Ambiente UUrrbbaannisistticicaa Ambiente 
UUfffficicioio T Teeccnnicicoo e e L Laavvoorri iP Puubbbblilcicii 
SSccuuoolala e e C Cuultltuurraa 
SSeerrvvizizi iS Soocciaialili 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 58 Istituzionali
Conoscenza dei 
problemi del 
traffico e della 
Conoscenza dei 
problemi del 
traffico e della 
mobilità 
mobilità 
Attitudine al 
lavoro esterno e 
Attitudine al 
lavoro esterno e 
disagiato 
disagiato 
Polizia Municipale e Protezione Civile 
Dimestichezza coi linguaggi 
Dimestichezza coi linguaggi 
delle altre strutture 
delle altre strutture 
operative 
operative 
Conoscenza 
degli aspetti 
giuridici 
Conoscenza 
degli aspetti 
giuridici 
Conoscenza delle 
Conoscenza delle 
tecniche di 
tecniche di 
comunicazione e di 
comunicazione e di 
ascolto 
ascolto 
Attitudine a sopportare 
Attitudine a sopportare 
condizioni psicofisiche particolari 
condizioni psicofisiche particolari 
Familiarità con l’uso 
di strumenti tecnici 
Familiarità con l’uso 
di strumenti tecnici 
Abitudine alla 
copertura di turni 
Abitudine alla 
copertura di turni 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 59 Istituzionali
Fonti di finanziamento della protezione civile 
Tutti chiedono: con cosa si finanzia la protezione civile comunale? 
Mezzi Ordinari 
 Bilancio dell’Ente di parte corrente 
 Bilancio dell’Ente di parte investimenti 
Mezzi Straordinari 
 Trasferimenti da Enti 
 Leggi speciali di spesa nazionali e regionali 
 Sponsorizzazioni e finanziamenti privati 
 Ordinanze di protezione civile 
 Mutui 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 60 Istituzionali
Mezzi finanziari ordinari 
Risorse proprie dell’Ente 
 Centri di imputazione del PEG destinati specificamente alla Protezione Civile 
 Spese vincolate alla sicurezza pubblica 
 Spese afferenti ad altri settori (antincendio, agricoltura, caccia e pesca, 
formazione, assetto del territorio, ecc.) anche tramite la Comunità Montana. 
Risorse trasferite e finanziamenti 
 Trasferimenti alle regioni di cui al D. lgs 112/98 (Bassanini) 
 Fondo regionale di P.C. di cui all’art. 138 c.16 della Legge 388/00 (legge 
finanziaria 2001) 
 Finanziamenti regionali per la gestione associata di funzioni comunali 
 Contributi da leggi regionali su presentazione di progetti 
 FSE su iniziative di formazione e calls europee 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 61 Istituzionali
Mezzi finanziari straordinari 
Risorse per l’emergenza 
 Ordinanze P.C.M. ex art. 5 L. 225/92 
 Fondi rotativi e trasferimenti per emergenze dalle regioni 
 Ricorso al credito a seguito di interventi urgenti ex artt. 191 e 194 del T.U. 
D.lgs. 267/00 
 Utilizzo dell’avanzo di amministrazione 
 Utilizzo del Fondo di Riserva alla fine dell’anno 
 Ripartizione fondi regionali su iniziative strutturali 
 Progetti obiettivo su Call Proposal della U.E. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 62 Istituzionali
Il programma di mandato del Sindaco 
1^ deliberazione del consiglio comunale 
“Dichiarazioni programmatiche dell’Amministrazione Comunale” 
CONTIENE LE FINALITA’ GENERALI PER IL QUINQUENNIO 
Bilancio di 
previsione 
1^ anno 
Bilancio di 
previsione 
2^ anno 
Bilancio di 
previsione 
3^ anno 
Bilancio di 
previsione 
4^ anno 
Bilancio di 
previsione 
5^ anno 
CONTENGONO GLI OBIETTIVI ANNUALI E I RELATIVI STANZIAMENTI 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 63 Istituzionali
Il Programma di mandato del Sindaco 
Durata del progetto e delle attivita’ 
Per una migliore pianificazione può risultare utile prevedere una scansione 
temporale di dettaglio delle iniziative di prevenzione territoriale e in 
generale alle attività di protezione civile, distribuendole nel corso del 
mandato amministrativo del sindaco del comune. 
Attività 
n. 
2008 2009 2010 
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 
1a 
1b 
2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 64 Istituzionali
Gli strumenti del Sindaco 
Informazione pubblica 
Pianificazione di emergenza 
Formazione 
Prevenzione 
Strutture operative locali 
Ufficio Tecnico 
Volontariato locale 
Servizi sociali 
Polizia municipale 
Maestranze comunali 
Imprese locali 
Aziende di servizi 
Strutture sanitarie 
Servizi amministrativi e contabili 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 65 Istituzionali
Il Testo Unico degli EE. LL. - Alcune attribuzioni del COMUNE 
Art. 3 Autonomia dei comuni e delle province 
1. Le comunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome. 
2. Il comune e' l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e 
ne promuove lo sviluppo. 
3. La provincia, ente locale intermedio tra comune e regione, rappresenta la propria 
comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. 
4. I comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e 
amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri 
statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. 
5. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con 
legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà. I comuni e le 
province svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività che possono essere 
adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro 
formazioni sociali. 
Art. 13 Funzioni 
1. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione 
ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e 
alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, 
salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o 
regionale, secondo le rispettive competenze. 
2. Il comune, per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme 
sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 66 Istituzionali
Funzioni del sindaco e attribuzioni delegate 
La normativa prevede oggi che la “gestione” nei comuni sia posta in capo ai dirigenti 
Ai sensi del Testo Unico degli EE.LL., infatti, tutte le 
disposizioni che conferiscono l'adozione di atti di gestione 
e di atti o provvedimenti amministrativi agli Organi di 
Governo (Consiglio, Giunta e Sindaco), si intendono nel 
senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo 
quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 
54 (art. 107 T.U. D.lgs 267/00, di chiara derivazione dalla 
legge 59/97 “Bassanini”). 
Anche la competenza del Sindaco quale autorità sanitaria 
è ad esempio circoscritta ai casi in cui esista specifica 
espressa previsione di legge (vd. legge 180/78) o ad atti di 
tipo ordinatorio, con cui si stabiliscano obblighi e 
restrizioni, svincolati da un procedimento ordinario. 
Allora, in materia di protezione civile, cosa può delegare il 
sindaco, in quanto Autorità Comunale, soprattutto se in 
attività svincolate dal “procedimento amministrativo”? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 67 Istituzionali
I compiti del Sindaco in materia di protezione dei cittadini 
Capo della 
Amministrazione 
SINDACO 
Autorità Comunale Ufficiale di Governo 
Assicura un servizio 
comunale indispensabile di 
protezione civile, secondo 
una programmazione 
vincolata al procedimento 
amministrativo. 
Svolge le funzioni e i 
compiti di cui all’art. 108 
del d.lgs. 112/98 e all’art. 
6 della L. 225/92. 
Effettua i primi interventi 
urgenti e di soccorso. 
Emana atti ordinatori 
finalizzati alla protezione 
civile. 
Emana provvedimenti 
contingibili ed urgenti per 
emergenze sanitarie e di 
igiene pubblica (art. 50 
T.U.) 
Informa la popolazione. 
Assicura l’erogazione dei 
servizi indispensabili di 
competenza statale. 
Emana provvedimenti 
contingibili ed urgenti per 
motivi di pubblica 
incolumità (art. 54 T.U.) 
Informa il Prefetto 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 68 Istituzionali
Il ruolo di “Autorità Comunale”: aggettivo o sostantivo? 
Articolo 50………………. 
4. Il sindaco esercita altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità 
locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge: 
[ Sanità (Legge 833/78) ] 
[ Pubblica Sicurezza (Legge 121/86)] 
[ Protezione Civile (Legge 225/92) ] 
5. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a 
carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono 
adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Negli 
altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza ivi compresa la 
costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo 
Stato o alle regioni in ragione della dimensione dell'emergenza e 
dell'eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali. 
6. In caso di emergenza che interessi il territorio di più comuni, ogni sindaco 
adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti 
competenti ai sensi del precedente comma. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 69 Istituzionali
I poteri del sindaco 
I poteri eccezionali del sindaco 
 art. 32 della legge 23.12.1978 n. 833: di riforma del servizio sanitario 
nazionale 
 art. 7 all. E della legge 20.3.1865 n. 2248: requisizione d’urgenza della 
proprietà privata per grave necessità pubblica (ma in raccordo col Prefetto) 
 art. 835 del Codice Civile: requisizione d’urgenza 
 art. 49 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327: occupazione d’urgenza di beni 
immobili di privati per esigenze di grave necessità pubblica) 
 art. 4 del D.L. 18 giugno 1986 n. 282: adozione di provvedimenti cautelari per 
la tutela della salute pubblica, con la sospensione della produzione e della 
vendita di alimenti o bevande che risultino pericolosi per la salute 
 Art. 12 del D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 artt. 4 e 5 del D.lgs 
2.2.2001 n. 31): divieto di potabilità delle acque destinate al consumo umano 
in caso di episodi di inquinamento 
 art. 13 del D.L.vo 5.2.1997 n. 22 art. 191 del D.lgs 3 
aprile 2006 n. 152): ricorso a forme speciali di smaltimento di rifiuti in caso 
di comprovata necessità 
 artt. 6 e 7 del D.Lgs 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada”: 
Regolazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 70 Istituzionali
Ricapitoliamo le funzioni del sindaco 
Invece, ai sensi dell’articolo 54 del T.U. 
… il Sindaco, stavolta come rappresentante dello Stato (Ufficiale di 
Governo) 
1) sovrintende: 
 all'emanazione degli atti di ordine pubblico e di sicurezza 
pubblica, che la legge gli attribuisce; 
 alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e 
l'ordine pubblico, informandone il prefetto; 
2) adotta: 
provvedimenti (anche in questo caso Ordinanze Contingibili ed 
urgenti) al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che 
minacciano l'incolumità dei cittadini . 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 71 Istituzionali
Quando si usa l’articolo 54? 
Può accadere che per il raggiungimento di alcuni scopi 
legati alla tutela dei cittadini, gli atti amministrativi 
ordinari non siano sufficienti, e si debba ricorrere allo 
strumento più forte a disposizione del sindaco: 
l’ordinanza necessitata (detta anche libera o extra 
ordinem), che può essere utilizzata per esigenze di 
protezione civile, anche se essa non nasce per questo 
tipo di esigenza. 
L’Ordinanza di protezione civile del Sindaco deve 
raggiungere due obiettivi principali: 
1) riuscire ad esplicare immediatamente i suoi effetti 
2) evitare eventuali impugnazioni (e le relative 
responsabilità collegate) 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 72 Istituzionali
Requisiti di un’ordinanza 
Quali sono gli elementi che contribuiscono ad assicurare la 
legittimità e l’efficacia di un’Ordinanza Contingibile ed Urgente? 
 Una adeguata motivazione 
 Una adeguata istruttoria tecnico-amministrativa 
 Una efficace pubblicazione 
 L’indicazione degli articoli di legge da derogare 
 La presenza di un’urgenza reale e indifferibile 
 La contingibilità (evento straordinario) 
 La temporaneità 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 73 Istituzionali
Limiti di un’ordinanza 
Quali invece sono i “limiti” 
oltrepassati i quali un’Ordinanza 
Contingibile ed Urgente appare 
illegittima?? 
 l’impossibilità di andare in contrasto con i principi costituzionali che 
concorrono a determinare i principi generali dell’ordinamento o con 
le materie oggetto di riserva assoluta di legge; 
 la necessità di trovare fondamento in una norma di legge. 
 la limitazione "ragionevole" degli interessi giuridicamente protetti e/o 
costituzionalmente garantiti; 
 il nesso di strumentalità tra l’esigenza di intervento tempestivo e 
l’atto straordinario; 
 la ragionevolezza dell’intervento e la proporzionalità tra il 
provvedimento e la realtà circostante; 
 la temporaneità degli effetti; 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 74 Istituzionali
Elementi di un’ordinanza 
L’ordine e la chiarezza nell’esposizione sono 
elementi determinanti ai fini dell’efficacia 
dell’atto. 
Appare conveniente suddividere l’atto in 
quattro parti. 
1. Intestazione dell’ordinanza 
2. Parte narrativa 
3. Parte dispositiva 
4. Parte finale 
1 2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 75 Istituzionali
Elementi di un’ordinanza 
1. Parte iniziale - Intestazione dell’ordinanza 
Vanno indicati: 
 il comune di appartenenza; 
 l’organo che emana l’atto (il Sindaco); 
 la data dell’atto; 
 il numero progressivo assegnato all’atto 
nell’apposito registro delle ordinanze 
(condizione importante per la regolarità 
dell’atto). 
 l’eventuale numero di protocollo. 
1 2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 76 Istituzionali
Elementi di un’ordinanza 
2. Parte Narrativa 
a) PREMESSA 
Si espone il fatto, nei tempi e nei modi, che rende 
necessario l’atto 
b) MOTIVAZIONE 
Si espongono le motivazioni generali e particolari 
dell’ordinanza, sottolineando gli effetti particolari che 
rendono l’atto contingibile ed urgente le cause o i rischi 
che con l’ordinanza si intendono o si ritiene di poter 
rimuovere i particolari rischi derivanti da un’eventuale 
inerzia di carattere tecnico-amministrativo 
c) FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 
Si richiamano, le norme –o i singoli articoli di leggi e 
regolamenti che obbligano vincolano giustificano 
rafforzano l’atto di imperio del sindaco. Ricordarsi di 
eventuali O.P.C.M. ex. art.5 L.225/92. 
1 2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 77 Istituzionali
Elementi di un’ordinanza 
a) ORDINE 
Si dettaglia l’ordine del Sindaco specificando 
 i destinatari dell’atto (parte molto delicata per gli aspetti 
legati alla notifica) 
 il dettaglio delle azioni da compiere obbligatoriamente 
 i tempi di decorrenza e/o scadenza da porre a carico degli 
obbligati 
b) MODALITA’ DI ESECUZIONE E DI NOTIFICA 
Si elencano 
 i destinatari cui notificare l’ordinanza 
 gli eventuali destinatari per conoscenza 
 gli incaricati dell’esecuzione 
 gli incaricati della notifica 
 le modalità particolari di notifica 
 le eventuali sanzioni a carico degli obbligati o dei mancati 
esecutori 
 le modalità e la tempistica di una eventuale affissione e/o 
pubblicizzazione 
3. Parte dispositiva 
1 2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 78 Istituzionali
a) INDIVIDUAZIONE E NOMINA del Responsabile 
del procedimento 
b) CLAUSOLE DI TRASPARENZA 
Si elencano preventivamente le possibilità e 
i tempi di ricorso contro l’atto 
c) LOCALITA’, DATA E FIRMA 
Elementi di un’ordinanza 
4. Parte finale 
1 2 
3 
4 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 79 Istituzionali
Capitolo 4 
L’emergenza 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 80 Istituzionali
I problemi di un sindaco in emergenza 
Interruzione attività 
economiche e servizi 
Evento di tipo C 
Sproporzione tra 
necessità e 
disponibilità 
Estrema varietà e 
novità dei bisogni 
Carenze 
gestionali Rischio di 
reiterazione 
dell’evento 
Senso di 
inadeguatezza e 
solitudine 
Disagio e 
panico nella 
popolazione 
Squilibrio del 
corpo sociale 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 81 Istituzionali
Le tre domande del cittadino in emergenza 
 PERCHE’ E’ SUCCESSO? 
 SUCCEDERA’ ANCORA? 
 COSA FA CHI GOVERNA? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 82 Istituzionali
La percezione pubblica del disastro 
RICORDA ! 
Secondo Bland (1995): 
"In public relations terms the real crisis is not what has 
actually happened; it is what people think has happened". 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 83 Istituzionali
Definizione di “Calamità” – Corte dei Conti 
 “In senso astratto si può definire 
la calamità come un evento 
inevitabile, irresistibile ed 
imprevedibile, causato da agenti 
naturali o anche umani, che 
produce danni ad una pluralità 
di persone o di cose ed in 
maniera così rilevante da 
richiedere l’intervento 
indilazionabile della pubblica 
amministrazione, mediante 
norme di carattere eccezionale 
volte sia ad un’azione di pronto 
intervento, sia, 
successivamente, ad un’azione 
di riparazione e ripristino dei 
beni danneggiati, sia 
all’assistenza alle popolazioni 
colpite.” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 84 Istituzionali
Definizione di “gestione dell’emergenza” 
 La Corte dei Conti ha definito come attività 
destinate a fronteggiare l’emergenza quelle 
“dirette, in un rapporto di regolarità causale, ad 
evitare il pericolo immediato di danni o di maggiori 
danni a persone o a cose, da svolgersi in logici limiti 
temporali antecedenti (prevenzione) al previsto 
evento calamitoso o susseguenti (soccorso) 
all’evento calamitoso stesso”. 
Deliberazione n. 1711/87 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 85 Istituzionali
Gestire un’emergenza di protezione civile in Comune 
Il principale obiettivo del sindaco in 
emergenza è garantire sempre e 
comunque nelle prime 72 ore, anche in 
assenza di aiuti sovraordinati, i più 
importanti ed urgenti interventi di 
 Rimozione dei pericoli principali o 
residui. 
 Prima assistenza alla popolazione 
colpita. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 86 Istituzionali
Gestire in un comune un’emergenza di protezione civile 
I principali ostacoli del sindaco in 
emergenza possono essere: 
 l’inevitabile sensazione di 
inadeguatezza personale rispetto ai 
compiti richiesti, 
 l’atavico timore di essere abbandonati 
dagli enti sovraordinati; 
 l’eventuale scarsa propensione a 
comunicare 
 la preparazione tecnica approssimativa 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 87 Istituzionali
Le tre domande del sindaco in emergenza 
 CHI DECIDE? 
 CHI PAGA? 
 CHI RISPONDE? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 88 Istituzionali
Il sindaco in emergenza 
Le risorse gestionali del sindaco per gli interventi di protezione civile 
SINDACO 
Evento di tipo A 
(Ordinario) 
Eventi di tipo B 
(Ordinario) 
Evento di tipo C 
(Emergenza) 
Gestione in economia 
Volontariato 
Strutture e risorse 
locali 
Gestione in economia 
Volontariato 
Strutture e risorse locali 
Intervento sussidiario di 
altri enti ed organi 
Gestione in economia 
Volontariato 
Mezzi, risorse e 
strutture di carattere 
straordinario sia locali 
che di provenienza 
esterna sussidiaria 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 89 Istituzionali
I compiti del sindaco 
STRUMENTI GIURIDICI A DISPOSIZIONE DEL SINDACO IN PROTEZIONE 
CIVILE 
SINDACO 
Evento di tipo A Evento di tipo B Evento di tipo C 
Gestione ordinaria 
dell’evento (Reg. DPR 
554/99 e 384/01) 
Straordinaria ma senza 
poteri derogatori (art. 15 
+ art. 108) 
Ordinanze C & U. 
derogatorie, ma solo a 
protezione 
dell’incolumità 
Gestione ordinaria 
dell’evento (Reg. DPR 
554/99 e 384/01) 
Straordinaria ma senza 
poteri derogatori (art. 15 + 
art. 108) 
Ordinanze C & U. 
derogatorie, ma solo a 
protezione dell’incolumità 
Gestione ordinaria 
dell’evento (Reg. DPR 
554/99 e 384/01) 
Straordinaria 
“senza” e anche “con” 
poteri derogatori derivati 
da O.P.C.M. (art. 5 L. 
225) 
Ordinanze C & U. 
derogatorie, ma solo a 
protezione 
dell’incolumità 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 90 Istituzionali
Strutture 
Strutture 
operative locali 
operative locali 
VVoololonnttaarriaiattoo 
Le risorse a disposizione del sindaco 
Risorse della 
pianificazione 
Risorse della 
pianificazione 
Deroghe 
normative 
Deroghe 
normative 
Personale 
comunale 
Personale 
comunale 
CCoolllalabboorraazzioionnii SINDACO 
RRisisoorrssee d di ib bilialannccioio 
Provvidenze 
esterne 
Provvidenze 
esterne 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 91 Istituzionali
Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio 
Una delle maggiori conquiste della sussidiarietà è la sempre più forte 
affermazione del principio di leale collaborazione fra le istituzioni. Lo 
Stato non si sente più semplicemente “sovraordinato” rispetto al livello 
regionale. La regione è sempre più presente nella normativa di 
emergenza. 
 Per l’organizzazione del sistema 
e le attività di previsione 
prevenzione, dalla formula 
“sentita la Regione”, tipica 
delle fasi dell’emergenza, si è 
passati alla ricerca di una 
“intesa preventiva” con le 
Regioni stesse. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 92 Istituzionali
L’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri 
L’Ordinanza del P.C.M. è uno strumento eccezionale, disciplinato 
dall’articolo 5 della legge 225, la cui funzione è quella di favorire ed 
accelerare il più possibile il superamento dell’emergenza. Essa può 
essere emanata solo per esigenze di protezione civile, di norma a seguito 
di dichiarazione di “Stato di emergenza”, e generalmente contiene: 
 Finanziamenti immediati per la gestione economica dell’emergenza. 
 Agevolazioni e ristori per i privati danneggiati. 
 Risorse per la ricostruzione pubblica. 
 Deroghe a svariate normative per facilitare e accelerare le procedure 
gestionali. 
 Provvedimenti urgenti a tutela della popolazione 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 93 Istituzionali
I problemi del “mille proroghe” 2010 
Il D.L. 225/2010 ha modificato assai profondamente la gestione emergenziale 
1) Ha reso obbligatorio il concerto preventivo con il MEF riguardo alla parte 
finanziaria per emanare le ordinanze di protezione civile. 
2) Ha introdotto il controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei Conti 
sugli atti dei Commissari Delegati (con possibilità però di dichiarare l’immediata 
efficacia da parte dei Commissari assumendosene la responsabilità) 
3) Non modifica il sistema dei controlli “a valle” già esistenti da parte della corte 
dei conti. 
LE CONSEGUENZE PROBABILI: 
1) CESSIONE DI UN’ULTERIORE PARTE DELLA FUNZIONE DI 
COORDINAMENTO, DA PARTE DELLA PRESIDENZA VERSO 
ALTRI SOGGETTI (il M.E.F. oltre la REGIONE) 
2) DILATAZIONE DEI TEMPI AMMINISTRATIVI, CHE 
POTREBBE PORTARE A VANTAGGI IN TERMINI DI 
ECONOMICITA’ E A SVANTAGGI IN TERMINI DI 
TEMPESTIVITA’ ED EFFICACIA 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 
94
“mille proroghe” e responsabilità regionali 
Nel caso di territori colpiti da calamità 
naturali che portano alla dichiarazione 
dello stato di emergenza e richiedono 
prime risposte di protezione civile, il 
Presidente della Regione interessata può 
aumentare i tributi, le addizionali o le 
aliquote fino al massimo consentito dalla 
legge, per trovare le risorse necessarie se il 
bilancio della regione è insufficiente a 
coprire le relative spese. L’imposta sulla 
benzina può essere aumentata di 5 
centesimi al litro oltre il massimo 
consentito. 
Se poi queste misure non sono sufficienti, o 
se la calamità ha rilevanza nazionale, la 
Regione può accedere al Fondo nazionale 
per la protezione civile. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 95 Istituzionali
Cosa prevede il Testo Unico? 
 Articolo 149 comma 6^ D.lgs 18.8.2000 n. 267 
 “Lo Stato assegna specifici contributi per 
fronteggiare situazioni eccezionali” 
EMERGENZA 
tipo C 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 
96
Federalismo e protezione civile. IL “Milleproroghe” 
Il Decreto “Milleproroghe” del 2010 può esser considerato una prova generale di 
federalismo amministrativo, che apporta luci ed ombre al sistema dal punto di vista 
“politico”. 
LUCI 
1) Maggiore autonomia e coinvolgimento decisionale e di responsabilità per le regioni 
2) Minore possibilità di una gestione “maliziosa” delle risorse nazionali da parte degli 
enti territoriali 
3) Maggiore potere alle Regioni, allo strumento della Conferenza, e recupero di un ruolo 
di puro coordinamento per il DPC 
OMBRE 
1) Perdita di ruolo del DPC negli interventi diretti 
2) Rischio di una eccessiva differenziazione qualitativa e perequativa degli interventi a 
seconda delle regioni 
3) Aumento dei meccanismi di controllo amministrativo e finanziario sugli atti 
amministrativi 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 97 Istituzionali
Un esempio: il primo annullamento all’Aquila 
A seguito della nuova disposizione, gli atti del commissario vanno controllati 
preventivamente, non sul piano dell’utilizzo delle risorse pubbliche (controllo a 
valle), bensì su quello della legittimità intrinseca dell’atto, da verificare prima 
della sua efficacia. Il rischio di un eccesso di “lettura” degli atti da parte di 
abili burocrati era dietro l’angolo, e puntualmente si è verificato. 
Una delle prime “vittime” del decreto è stato un provvedimento del 
Commissario per la ricostruzione in Abruzzo, che è stato annullato perché “i 
poteri assegnati al commissario possono essere trasferiti solo ad organi 
monocratici (i sindaci) e non a organi quali la Giunta o il consiglio comunale”. 
Nonostante il sindaco per l’attuazione dei propri adempimenti si avvalga 
comunque del comune, e si assicuri un passaggio in giunta o in consiglio per 
essere sostenuto politicamente dalla propria comunità, per la C.d.C. il comune 
non può essere investito da una delega del commissario. Il sindaco sì. 
Molti la considerano una questione oziosa e una perdita di tempo. 
Chi non ricorda il temutissimo CO.RE.CO.? 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 98 Istituzionali
Procedure dell’emergenza 
CCOOMMUUNNEE SSeeggnnaallaa ll’’eemmeerrggeennzzaa aallllaa RReeggiioonnee 
RRiicchhiieeddee lloo ““SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa”” aall Goovveerrnnoo 
DDeelliibbeerraa lloo ““SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa”” 
DDiicchhiiaarraa lloo SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa ccoonn DDPPCCMM 
RREEGGIOIONNEE 
EEmmaannaa uunnaa oo ppiiùù OOrrddiinnaannzzee 
CONSIGLIO DEI 
CONSIGLIO DEI 
MINISTRI 
MINISTRI 
PRESIDENTE 
DEL CONSIGLIO 
PRESIDENTE 
DEL CONSIGLIO 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 99 Istituzionali
Come si richiede lo stato di emergenza 
COMUNE di ___________ 
Provincia di _________ 
- Alla Regione ___________ 
e p.c. - Al Dipartimento della Protezione Civile 
e p.c. - Al Prefetto di ________ 
Oggetto: Richiesta dichiarazione stato di emergenza. 
Attesa gravissima situazione determinatasi, causa evento_------------- del 
------------------- , che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata 
l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, si rappresenta 
l’urgente necessità di richiedere al competente organo la “dichiarazione di stato 
emergenza”, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge 24.2.1992 n. 225, nonché 
l’attivazione urgente degli interventi di cui all’articolo 3 della legge 27.12.2002 n. 
286. L’area interessata comprende le frazioni/località di 
_______________________________. E’ in corso l’accertamento e la valutazione dei danni, 
stimati provvisoriamente nel modo seguente: 
_________________________________________________________________________________ 
In attesa di ulteriori opportune determinazioni si richiede, ai sensi dell’art. 15 comma 
4 della sopracitata legge 225/92, l’impiego di forze e risorse aggiuntive per 
l’affrontamento dell’emergenza. Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi 
dell’art. 15 comma 3 della medesima Legge 225/92, a garantire i primi interventi di 
soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. 
li______________________ 
IL SINDACO 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 100 Istituzionali
Come si richiede lo stato di emergenza 2 
COMUNE di ___________ 
Provincia di _________ 
- Al Dipartimento della Protezione Civile 
e p.c. - Alla Regione ___________ 
e p.c. - Al Prefetto di ________ 
Oggetto: Richiesta applicazione art. 3 della Legge 27.12.2002 n. 286 
Attesa gravissima situazione determinatasi, causa evento_------------- del 
------------------- , che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata 
l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, nelle more 
dell’eventuale richiesta al competente organo della “dichiarazione di stato emergenza” ex 
articolo 5, comma 1, della legge 24.2.1992 n. 225, si richiede l’attivazione urgente 
degli interventi di cui all’articolo 3 della legge 27.12.2002 n. 286. L’area interessata 
comprende le frazioni/località di _______________________________. E’ in corso 
l’accertamento e la valutazione dei danni, stimati provvisoriamente nel modo seguente: 
_________________________________________________________________________________ 
In attesa di ulteriori opportune determinazioni si richiede, ai sensi dell’art. 15 comma 
4 della sopracitata legge 225/92, l’impiego di forze e risorse aggiuntive per 
l’affrontamento dell’emergenza. Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi 
dell’art. 15 comma 3 della medesima Legge 225/92, a garantire i primi interventi di 
soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. 
li______________________ 
IL SINDACO 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 101 Istituzionali
Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio 
Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio consentono al Sindaco di 
 Ottenere le provvidenze economiche con cui finanziare gli interventi urgenti; 
 Agire in un regime derogatorio efficacissimo per la gestione dell’emergenza; 
 Esercitare con pienezza di poteri le attribuzioni dell’art. 15 della legge 225/92; 
 Dare risposte operative e amministrative non consentite nell’ordinario; 
 Garantire ristori economici e agevolazioni fiscali e burocratiche ai privati; 
 Gestire l’amministrazione locale per qualche tempo con maggiore flessibilità; 
 Sospendere temporaneamente le principali scadenze amministrative comunali; 
 Mettere il comune al riparo da possibili sbilanci o dissesti finanziari; 
 Organizzare la ricostruzione e il suo più puntuale ed efficace finanziamento; 
IMPORTANTE: Per garantire la migliore conduzione possibile 
dell’emergenza da parte dei poteri locali, l’Ordinanza del P.C.M. non va da 
questi attesa messianicamente. La sua elaborazione va, anzi, governata da 
Regione ed EE.LL., attraverso la segnalazione puntuale e tempestiva delle 
diverse necessità gestionali per un loro inserimento nel testo originale. Ciò 
eviterà ritardi e obbligo di interventi successivi con ulteriori ordinanze. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 102 Istituzionali
Cosa succede di solito a un sindaco colpito? 
 Ampi strati di popolazione da assistere 
 Presenza numerosa di anziani e bambini 
 Rottura delle comunicazioni telefoniche 
 Interruzioni all’alta tensione elettrica 
 Guasti gravi alla bassa tensione elettrica 
 Acquedotto: tubazioni, pompe, falde 
 Esondazioni dei fiumi 
 Presenza di rifiuti, macerie e detriti 
 Gravi problemi igienico - sanitari 
 Interruzione dei servizi essenziali 
 Panico e disagio fra la popolazione 
 Carenze di generi di prima necessità 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 103 Istituzionali
Quali le deroghe importanti che servono ai sindaci ? 
 Legge sugli appalti 
 Testo Unico 
 Scadenze finanziarie di bilancio 
 Permessi agli amministratori 
 Divieto di assunzione 
 Norme vincolanti (L. 241/90, D.lgs. 165/01) 
 Escavazione dei fiumi 
 Patto di stabilità interno 
 V.I.A. , vincoli urbanistici e di parco 
 Norme regionali 
 Contratti di lavoro 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 104 Istituzionali
Un esempio: La deroga al V.I.A. per decreto 
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici 
Art. 182 
Sono esclusi dalla procedura di valutazione di impatto 
ambientale gli interventi destinati alla difesa nazionale in 
vista di un pericolo imminente ovvero in seguito a 
calamità per le quali sia stato dichiarato lo stato di 
emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 
1992, n. 225. I provvedimenti di esclusione sono emanati 
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su 
proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del 
territorio, di concerto con i Ministri interessati, nel 
rispetto delle norme vigenti che garantiscono il diritto alla 
informazione sull'intervento e sulla eventuale deroga. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 105 Istituzionali
Un esempio importantissimo di deroga: IL PATTO DI STABILITA’ 
 DECRETO-LEGGE 28 aprile 2009 , n. 39 (Emergenza Abruzzo 2009) 
Art. 6 
1. Al fine di agevolare la ripresa delle attività nelle zone colpite 
dal sisma del 6 aprile 2009 mediante il differimento di 
adempimenti onerosi per gli enti pubblici, le famiglie, i lavoratori e 
le imprese, sono disposti: 
…………. 
 o) l'esclusione dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2009 e 
2010 delle spese sostenute dalla regione Abruzzo, dalla provincia 
di L'Aquila e dai comuni di cui all'articolo 1 per fronteggiare gli 
eccezionali eventi sismici; 
 p) l'esclusione dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2009 e 
2010 degli enti locali indicati alla lettera o) delle entrate allo stesso 
titolo acquisite da altri enti o soggetti pubblici o privati; 
106 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
Anche i Segretari Comunali nell’Ordinanza del P.C.M. 
 ART. 11 
 1. L’Agenzia dei segretari comunali è 
autorizzata, a porre a disposizione delle 
amministrazioni comunali di cui 
all’articolo 1, in cui non risulti assegnato 
permanentemente un segretario 
comunale, i segretari comunali non 
titolari di sede per l’intera durata dello 
stato di emergenza. L’assegnazione è 
disposta, previa presentazione di apposita 
istanza ad opera delle competenti 
amministrazioni comunali, entro 15 
giorni dalla richiesta attingendo 
prioritariamente alla sezione della 
regione Molise e, in caso di 
indisponibilità, attingendo alle altre 
sezioni regionali in deroga agli articoli 98 
e 99 del decreto legislativo 18 agosto 
2000, n. 267. 
 Ordinanza PCM 3253/02 – Sisma 
Molise) 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 107 Istituzionali
Principali elementi della gestione 
Quali sono le principali attività da garantire in un comune in emergenza ? 
1. Manovre di bilancio ove possibile 
2. Gestione di interventi in economia 
3. Attività di raccordo e coordinamento 
4. Censimento dei danni 
5. Superamento e riorganizzazione 
6. Piani di intervento per la ricostruzione 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 108 Istituzionali
Coordina gli interventi tecnici di 
emergenza (somma urgenza) 
Priorità gestionali dell’emergenza 
TTEECCNNICICOO 
SSININDDAACCOO 
CCOOMMAANNDDAANNTTEE 
AAttttiivvaa iill ppiiaannoo ddii eemmeerrggeennzzaa 
SSeeggnnaallaa ll’’eemmeerrggeennzzaa aaggllii aallttrrii oorrggaannii 
TTiieennee iinnffoorrmmaattaa llaa ppooppoollaazziioonnee 
FFaa ddeelliibbeerraarree ii pprriimmii aattttii uurrggeennttii 
AAssssiiccuurraa mmoobbiilliittàà ee ssiiccuurreezzzzaa 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 109 Istituzionali
Il coordinamento e il raccordo politico 
La performance del sindaco 
Il sindaco di un comune impegnato in protezione civile 
non deve mai dimenticare alcuni obiettivi 
irrinunciabili della gestione emergenziale: 
 Far girare e convivere le risorse professionali e 
umane coinvolte nel sistema dei soccorsi. 
 Incitare la popolazione a tenere alto il morale. 
 Guidare efficacemente il comune verso il 
ritorno alla normalità nei servizi cittadini. 
 Impegnarsi in una intensa attività di 
management e di comunicazione istituzionale e 
pubblica. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 110 Istituzionali
Chi paga gli interventi delle prime ore ? 
METODO DI GESTIONE DELLE SPESE: INTRA O EXTRA BILANCIO? 
Le prassi più utilizzate nei comuni negli ultimi anni 
1) Ci sono i soldi: si fa una variazione al Bilancio e si rientra nella gestione”. 
2) Non ci sono subito i soldi: si attivano gli interventi di somma urgenza e si 
regolarizzano le spese entro 30 gg. (art. 191 c. 3^ del D. lgs 267/00) 
3) Non ci sono soldi, non si fanno variazioni, si imposta come somma urgenza 
e poi non si regolarizza, attuando una gestione fuori bilancio (artt. 191, 
194 e 202 del T.U. D.lgs 267/00) 
4) Espedienti amministrativi e finanza creativa …. 
Qual è l’utilità della VARIAZIONE al BILANCIO e al PEG? 
 Essa serve a far rientrare tra le attività tipiche della 
“gestione” ogni intervento o azione tecnica e 
amministrativa di emergenza (verbali di somma 
urgenza, interventi delle ditte, eventuali affidamenti 
diretti, ecc.), non previsto nel PEG annuale e quindi non 
coperto finanziariamente (l’atto è nullo di fatto). 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 111 Istituzionali
Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa 
 Nelle prime ore gli interventi (sgomberi, trasporti, 
ripuliture, ecc.) potrebbero non comportare una 
spesa enorme. Infatti non si tratta ancora di 
provvedere alla ricostruzione. 
 Dunque, nell’attesa delle provvidenze dello stato o 
della regione, potrebbe essere sufficiente attuare i 
primi provvedimenti urgenti con il ricorso ai 
regolamenti di cui al D.lgs. 163/06, al DPR 554/99 
e al DPR 384/01, senza aggravare la struttura con 
verbali di somma urgenza, atti di cottimo, atti in 
sanatoria) oppure a strumenti eccezionali come le 
ordinanze sindacali per forzare le procedure. 
 IN CASI ECCEZIONALI, OVE I REGOLAMENTI NON 
SIANO SUFFICIENTI, IL SINDACO POTRA’ DEROGARE 
CON PROPRIA ORDINANZA AI LIMITI DI SPESA PER 
GLI AFFIDAMENTI DIRETTI (aut. Vigilanza. LL.PP.). 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 112 Istituzionali
Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa 
Per le prime ore di gestione, in attesa che un’Ordinanza PCM stabilisca la 
possibilità di deroghe alla normativa, si possono utilizzare le possibilità 
ordinarie previste per l’urgenza dal D. lgs 163/06. 
AFFIDAMENTI DIRETTI REGOLAMENTARI 
€ 40.000 per lavori (es.) 
€ 20.000 per servizi e forniture (es.) 
con disponibilità di bilancio 
AFFIDAMENTI DIRETTI SOMMA URGENZA 
€ 200.000 per lavori (es.) 
Anche senza disponibilità di 
bilancio 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 113 Istituzionali
I regolamenti per i lavori e le forniture 
I regolamenti comunali per i lavori e le forniture in economia 
sono emanati dal Consiglio Comunale nell'ambito 
dell'autonomia prevista dagli articoli 117 c. 6^ e 118, c. 1^ e 
2^ della Costituzione, e degli articoli 3, comma 4, e 7 del 
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, al fine di 
disciplinare le modalità, i limiti e le procedure per 
l'esecuzione di lavori, la fornitura di beni e la prestazione di 
servizi, in economia, nel rispetto delle procedure previste 
dall'articolo 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 
163, nell'ambito dei principi di buon andamento e 
imparzialità dell'amministrazione di cui all'articolo 97 della 
Costituzione e dei principi desumibili dal diritto comunitario 
comunque vigente nell'ordinamento. 
Nel Regolamento è opportuno prevedere apposite 
procedure legate alla gestione dell’emergenza. 
Esempio: Comune di Sala Consilina 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 114 Istituzionali
Quando sono possibili gli interventi “in economia”? 
 Le forniture e i servizi in economia sono 
ammessi in caso di 
 d) urgenza, determinata da eventi 
oggettivamente imprevedibili, al fine di 
scongiurare situazioni di pericolo per 
persone, animali o cose, ovvero per l'igiene 
e salute pubblica, ovvero per il patrimonio 
storico, artistico, culturale. 
115 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa 
Art. 147 
(Provvedimenti in casi di somma urgenza) 
1. In circostanze di somma urgenza che non consentono alcun indugio, il soggetto fra il 
responsabile del procedimento e il tecnico che si reca prima sul luogo, può disporre, 
contemporaneamente alla redazione del verbale di cui all'articolo 146, la immediata 
esecuzione dei lavori entro il limite di 200.000 Euro o comunque di quanto 
indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità. 
2. L'esecuzione dei lavori di somma urgenza può essere affidata in forma diretta ad una 
o più imprese individuate dal responsabile del procedimento o dal tecnico, da questi 
incaricato. 
3. Il prezzo delle prestazioni ordinate è definito consensualmente con l’affidatario; in 
difetto di preventivo accordo si procede con il metodo previsto all'articolo 136, comma 
5. 
4. Il responsabile del procedimento o il tecnico incaricato compila entro dieci giorni 
dall’ordine di esecuzione dei lavori una perizia giustificativa degli stessi e la trasmette, 
unitamente al verbale di somma urgenza, alla stazione appaltante che provvede alla 
copertura della spesa e alla approvazione dei lavori. 
5. Qualora un'opera o un lavoro intrapreso per motivi di somma urgenza non riporti 
l'approvazione del competente organo della stazione appaltante, si procede alla 
liquidazione delle spese relative alla parte dell’opera o dei lavori realizzati. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 116 Istituzionali
Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa 
PROCEDURA E PRASSI PER GLI INTERVENTI DI SOMMA URGENZA 
- Il tecnico si reca sul posto e redige un verbale con le necessità 
- Il tecnico redige un atto di affidamento diretto alle ditte incaricate 
- Entro dieci giorni redige la perizia definitiva e la trasmette all’Ufficio 
- Sempre entro dieci giorni stipula l’atto di cottimo fiduciario con la 
ditta 
- Entro trenta giorni si regolarizza l’impegno contabile con 
provvedimento amministrativo. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 117 Istituzionali
Il Regolamento comunale 
Art. 21 - Interventi d'urgenza o lavori di somma urgenza 
ordinati dal Sindaco 
1. Qualora gli interventi d'urgenza di cui all'articolo 19 
o i lavori di somma urgenza di cui all'articolo 20 siano 
ordinati dal Sindaco nell'esercizio dei poteri di 
ordinanza di cui all'articolo 54, comma 2, del decreto 
legislativo n. 267 del 2000, lo stesso Sindaco può 
disporre gli adempimenti e le indicazioni ai sensi del 
presente regolamento per l'attuazione dell'ordinanza 
medesima, in deroga alle competenze di cui agli 
articoli 11, 19 e 20, qualora non possa indugiarsi nella 
redazione degli atti formali. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 118 Istituzionali
I meccanismi della spesa. Norme di principio. 
D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 170 
Art. 22. Principi per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese 
1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato 
sul competente stanziamento del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura 
finanziaria. 
2. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento 
eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' regolarizzata, a pena di 
decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a 
tale data non sia scaduto il predetto termine. 
D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico) 
Articolo 191 - Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese 
1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato 
sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e l'attestazione della 
copertura finanziaria di cui all'articolo 153, comma 5. 
3. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento 
eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' regolarizzata, a pena di 
decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a 
tale data non sia scaduto il predetto termine. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 119 Istituzionali
Gli impegni di spesa. L’obbligo della copertura finanziaria 
 D.lgs. 170/06 
 Art. 22. Principi per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di 
spese 
 1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno 
contabile registrato sul competente stanziamento del bilancio di 
previsione e l'attestazione della copertura finanziaria. Dell'impegno 
viene data comunicazione al terzo interessato. 
 2. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un 
evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' 
regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque 
entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il 
predetto termine. 
 3. Nel caso in cui vi e' stata l'acquisizione di beni e servizi in violazione 
dei principi per l'assunzione degli impegni e per l'effettuazione delle 
spese, il rapporto obbligatorio intercorre, ai fini della 
controprestazione, tra il privato fornitore e l'amministratore, 
funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura, fatto salvo 
il possibile riconoscimento quale debito fuori bilancio dell'ente. 
(vd. anche art. 191 D.lgs. 267/00) 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 120 Istituzionali
I meccanismi della spesa. Norme di principio. 
D. Lgs 18 agosto 2000 n. 267 (Testo 
Unico) 
Articolo 191 - Regole per l'assunzione di 
impegni e per l'effettuazione di spese 
4. Nel caso in cui vi e' stata l'acquisizione 
di beni e servizi in violazione dell'obbligo 
indicato nei commi 1, 2 e 3, il rapporto 
obbligatorio intercorre, ai fini della 
controprestazione e per la parte non 
riconoscibile ai sensi dell'articolo 194, 
comma 1, lettera e), tra il privato 
fornitore e l'amministratore finanziario o 
dipendente che hanno consentito la 
fornitura. Per le esecuzioni reiterate o 
continuative detto effetto si estende a 
coloro che hanno reso possibili le singole 
prestazioni. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 121 Istituzionali
Il ricorso all’indebitamento 
D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 
Articolo 194 - Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio 
1. Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con diversa 
periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono la 
legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: 
……… 
……… 
e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 
dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per 
l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza. 
3. Per il finanziamento delle spese suddette, ove non possa documentalmente 
provvedersi a norma dell'articolo 193, comma 3, l'ente locale può far ricorso a mutui 
ai sensi degli articoli 202 e seguenti. Nella relativa deliberazione consiliare viene 
dettagliatamente motivata l'impossibilita' di utilizzare altre risorse. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 122 Istituzionali
Il ricorso all’indebitamento 
D.Lgs 12 aprile 2006 n. 170 
Art. 26. - Principi per il ricorso all'indebitamento 
1. Il ricorso all'indebitamento da parte degli enti locali e' ammesso 
esclusivamente nelle forme e nei limiti previsti dalle leggi vigenti in materia 
e per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso 
all'indebitamento per il finanziamento dei debiti fuori bilancio correlati a 
spese di investimento e per altre destinazioni di legge. 
D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 
Articolo 202 - Ricorso all'indebitamento 
1. Il ricorso all'indebitamento da parte degli enti locali e' ammesso 
esclusivamente nelle forme previste dalle leggi vigenti in materia e per la 
realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso a mutui passivi per 
il finanziamento dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 194 e per altre 
destinazioni di legge. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 123 Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
 Il “patto di stabilità” esiste dal 1999. Un vero e proprio freno alle spese. 
 Da allora, per “deviare” dalle regole ferree del patto, in ordine alle spese 
in emergenza (compreso il ricorso al credito), occorreva ricorrere alle 
“deroghe”: 
 ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 aprile 2003 
 Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni 
conseguenti agli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 23, 24 e 25 gennaio 
2003, nel territorio della regione Abruzzo. (Ordinanza PCM 3281/03). 
 …………. 
 Art. 10. 
 1. Per i comuni individuati ai sensi dell'art. 1, gli effetti derivanti sui 
rispettivi bilanci in termini di entrate e di spese riferibili agli eventi 
eccezionali di cui alle premesse non vengono considerati ai fini del patto 
di stabilità per l'anno di competenza. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 124 Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
Il legislatore ha poi pensato ad una norma ordinaria 
 Legge 311/2004 (Finanziaria 2005) 
 Comma 24. 
 Il complesso delle spese di cui ai commi 22 e 23 (il limite del 
patto) è calcolato, sia per la gestione di competenza che per 
quella di cassa, quale somma tra le spese correnti e quelle in 
conto capitale al netto delle: 
 ……… 
 …… 
 f) spese per calamità naturali per le quali sia stato dichiarato lo 
stato di emergenza nonché quelle sostenute dai comuni per il 
completamento dell’attuazione delle ordinanze emanate dal 
Presidente del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazioni di 
stato di emergenza. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 125 Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
 Legge 266/2005 (Finanziaria 2006) 
 Commi 142-143. 
 sia per le spese correnti che per le spese in conto capitale, si fa 
eccezione per 
 “spese per calamità naturali per le quali sia stato 
dichiarato lo stato di emergenza nonché quelle 
sostenute dai comuni per il completamento 
dell’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente 
del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazione 
dello stato di emergenza;” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 126 Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
Qualcuno esagera? Allora il legislatore aggiusta il tiro: 
 Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) 
 Comma 683-bis (introdotto dall'articolo 1-bis della legge n. 127 del 2007) 
 Confermata dalla finanziaria 2008 
 “Limitatamente all'anno 2007, nel saldo finanziario utile per il 
rispetto del patto di stabilità interno non sono considerate le 
spese in conto capitale e di parte corrente sostenute dai 
comuni per il completamento dell'attuazione delle ordinanze 
emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di 
dichiarazione dello stato di emergenza. Con decreto del 
Presidente del Consiglio dei Ministri sono individuati le spese 
di cui al periodo precedente, i comuni interessati e la misura 
riconosciuta a favore di ogni singolo comune entro l'importo 
complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2007” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 127 Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
Un passaggio sempre più stretto … 
 Legge n. 220 del 13 dicembre 2010 (Legge di stabilità 2011) 
 Art. 1 commi 94 e 95 Stati di emergenza. 
 Non rientrano nel patto le spese sostenute dai comuni e dalle province per 
attuare le ordinanze emanate dal presidente del Consiglio dei ministri a 
seguito di dichiarazione dello stato di emergenza; 
 Delibera n. 6/2011 Sezioni Riunite della Corte dei Conti 
 “In base alla disciplina normativa deve ritenersi che la spesa 
pagata da un ente locale per pese in conto capitale effettuate 
con risorse proprie, anche se riconducibile ad un evento 
esterno quale una calamità naturale in relazione alla quale sia 
stata emanata un’Ordinanza di protezione civile, debba essere 
conteggiata ai fini del raggiungimento degli obiettivi del 
Patto.” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
Spese di emergenza e “patto di stabilità” 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 129 Istituzionali
Il controllo di gestione sulle attività di emergenza 
 “Il controllo successivo sulla gestione deve essere eseguito, non già in base a 
parametri di stretta legalità, ma con riferimento ai risultati effettivamente 
raggiunti, collegati agli obiettivi programmati nelle leggi e nel bilancio, 
tenendo conto delle procedure e dei mezzi utilizzati per il loro 
raggiungimento”, essendo il fine ultimo di tale controllo quello “di favorire una 
maggiore funzionalità nella pubblica amministrazione attraverso la valutazione 
complessiva dell’economicità/efficienza dell’azione amministrativa e 
dell’efficacia dei servizi erogati.” 
 Finalità del controllo di tale tipo è, sempre secondo la Corte costituzionale, 
quello di accertare “la rispondenza dei risultati delle attività amministrative 
agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e 
tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa” e di operare ex post “tra 
la situazione effettivamente realizzata con l’attività amministrativa e la 
situazione ipotizzata dal legislatore come obiettivo da realizzare, in modo da 
verificare, ai fini della valutazione del conseguimento dei risultati, se le 
procedure e i mezzi utilizzati, esaminati in comparazione con quelli apprestati 
in situazioni omogenee, siano stati frutto di scelte ottimali dal punto di vista 
dei costi economici, della speditezza dell’esecuzione e dell’efficienza 
organizzativa, nonché dell’efficacia dal punto di vista dei risultati". 
 Corte dei Conti – sezione regionale Emilia Romagna. Indagine sulla gestione 
dell’emergenza negli anni 99-2001 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 130 Istituzionali
Utilizzo dei fondi della protezione civile 
 Art. 23 sexies della legge 30 marzo 1998, n. 
61, di conversione del decreto legge 30 
gennaio 1998, n. 6: 
 le economie realizzate dalle Regioni e dagli 
Enti locali sulle somme derivanti da mutui 
contratti per interventi di protezione civile 
possono essere utilizzate dagli enti medesimi, 
di intesa con il Dipartimento della protezione 
civile, anche per altri eventi calamitosi. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 131 Istituzionali
I POTERI 
CAPITOLO 6 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 132 Istituzionali
I poteri extra ordinem del sindaco 
I provvedimenti derogatori del sindaco sono sindacabili? 
 Il giudice penale può verificare la sussistenza ed i 
limiti del potere extra ordinem del sindaco 
(costituiti dai principi costituzionali, dalle norme 
primarie imperative, dai principi generali 
dell'ordinamento giuridico, etc.), mentre non può 
sindacare invece il rispetto delle regole del suo 
corretto esercizio, non vertendosi in un'ipotesi di 
atto costituente elemento normativo della 
fattispecie di reato, la cui verifica di legittimità e di 
congruità nel merito è riservata ai T.A.R., ai sensi 
dell'art. 7, comma 1, l. n. 1034/1971 e dell'art. 1, n. 
3, del t.u. 26-8-1924, 1508. 
 Cass. Penale 486/96 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 133 Istituzionali
I poteri di deroga del sindaco 
 Il principio di derogabilità «delle 
disposizioni vigenti» si estende a quelle 
amministrative statali, alle prescrizioni 
tecniche di indirizzo e coordinamento, 
alle circolari regionali sulle modalità di 
gestione e al significato della nozione di 
«temporaneità». 
 l'eccesso di potere nelle sue diverse 
manifestazioni è un sindacato del tutto 
sottratto ai poteri del giudice penale» 
 Per la eventuale “carenza di potere”, 
che inerisce all'esistenza stessa del 
potere, è del tutto legittimo il sindacato 
da parte del giudice penale. 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 134 Istituzionali
I poteri derogatori del sindaco quale Ufficiale di Governo 
Il sindaco, quale Ufficiale di Governo, è investito di un'autonoma e 
distinta potestà pubblica, in materie di competenza statale, che 
prevale (sulla) e deroga alla competenza regionale per la necessità di 
immediata e tempestiva tutela di interessi pubblici (salute o ambiente) 
che, in ragione della situazione di emergenza, non potrebbero essere 
protetti, in modo altrettanto adeguato, ricorrendo alla via ordinaria. 
Il giudice penale ha sindacato sulla sussistenza e sui limiti del potere 
extra ordinem del sindaco, non invece sul rispetto delle regole del suo 
corretto esercizio, non vertendosi in un'ipotesi di atto costituente 
elemento normativo della fattispecie di reato, fermo restando l'ampio 
controllo di legittimità e merito dell'ordinanza contingibile, riservato 
ai Tribunali amministrativi regionali. 
L'esercizio di una funzione pubblica (potere-dovere di provvedere in 
via d'urgenza) autonomamente attribuita dalla legge, non consente di 
sussumere la condotta del sindaco, che si esprime in un atto 
amministrativo ad intensa discrezionalità, nella fattispecie 
dell'esercizio del diritto e dell’adempimento di un dovere, ai sensi e 
per gli effetti di cui all'art. 51 c.p. ovvero in quella tipica del fatto 
commesso in stato di necessità, ex art. 54 stesso codice, non 
potendosi comunque confondere né identificare - necessariamente - i 
presupposti di fatto richiesti da quest'ultimo disposto con quelli propri 
dell'ordinanza de qua (assai più ampi). Cass. Pen. 486/96 
Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 135 Istituzionali
IL RUOLO DEL SINDACO NELLE EMERGENZE
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IL RUOLO DEL SINDACO NELLE EMERGENZE

  • 1. Il ruolo del sindaco: competenze e strumenti FORLI’ 31 gennaio 2012 Lorenzo Alessandrini Dipartimento della Protezione Civile
  • 2. CAPITOLO 1 LE COMPETENZE DEL SINDACO Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 2 Istituzionali
  • 3. E per quali motivi dovrebbe toccare proprio al Sindaco ? Per motivi politici e amministrativi: la gente da anni paga le tasse al comune per essere protetta con un servizio comunale di protezione civile (D.lgs 504/92 - DM 28.5.1993) Per motivi di responsabilità etica e storica: il comune da sempre è la cellula organizzativa chiamata a occuparsi dei servizi alla persona e alla comunità (art. 13 D.lgs. 267/00 Testo Unico degli Enti Locali) Per motivi di responsabilità penale e civile: il Sindaco è autorità comunale di protezione civile (art. 15 della legge 225/92) Per motivi di diretto e inequivocabile obbligo giuridico a carico del primo cittadino: il Sindaco ha l’obbligo di informare la popolazione sui pericoli da calamità (art. 12 della legge 265/99, e ha l’obbligo di realizzare piani di allertamento e allontanamento della popolazione dalle aree a rischio (art. 1 del D.L. 180/98) Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 3
  • 4. Il comune è da sempre la cellula ideale di organizzazione della comunità, in grado di assicurare ai suoi membri i tre maggiori valori attesi: Ma perché proprio il comune?  benessere  qualità della vita  sicurezza Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 4 Istituzionali
  • 5. Perché il comune più degli altri? Cosa garantisce il comune al cittadino più di chiunque altro?  L’erogazione dei servizi  La gestione dei procedimenti  La tutela degli interessi diffusi Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 5 Istituzionali
  • 6. Il ruolo del comune acquista importanza La protezione civile entra negli enti locali  Dopo l’autonomia statutaria conquistata nel 1990, è con quella impositiva del 1992 (D.lgs. 30.12.1992 n. 504) che la protezione civile diviene un servizio locale indispensabile, da assicurare nell’ambito delle attività ordinarie, e non da delegare ad altri soggetti in occasione delle emergenze.  Un Decreto Ministeriale di attuazione (28 maggio 1993) inserisce la Protezione Civile fra i servizi comunali indispensabili.  Un’accelerazione definitiva al cambiamento arriva con la legge delega Bassanini 15.3.1997 n. 59 e il D.lgs 31.3.1998 n.112, sistema definitivamente le competenze di province e comuni sulla scorta del nuovo sistema istituzionale decentrato. La modifica apportata alla Costituzione (Legge Costituzionale 18.10.2001 n. 3) mette il timbro finale sulla svolta. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 6 Istituzionali
  • 7. La protezione civile entra in comune Legge 142: (oggi confluita nel nuovo Testo Unico degli EE.LL.) si sancisce l’autonomia dei Comuni e delle Province dai tradizionali vincoli e controlli dello Stato. Spetta ai comuni occuparsi dei cittadini, ma non per conto dello Stato. Agosto 1990 Legge 225: nasce il Servizio nazionale di protezione civile, che indica nei comuni e nei Sindaci alcuni protagonisti delle attività, e individua in attività da svolgersi localmente (previsione e prevenzione) e in alcune realtà diffuse (il volontariato) degli elementi di forte innovazione. Febbraio ‘92 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 7 Istituzionali
  • 8. La protezione civile entra in comune D. lgs 504: si sancisce l’autonomia “impositiva” dei Comuni. Il Sindaco muove direttamente la leva fiscale, e ha l’obbligo di restituire il gettito in termini di servizi, soprattutto quelli definiti dalla legge come “indispensabili”. Dicem. 1992 DM 28.5.93: Il legislatore inserisce tra i servizi indispensabili anche la protezione civile, che diviene così un dovere per il comune e non più per lo Stato. Una vera rivoluzione copernicana, anche perché il servizio indispensabile non riguarda più solo il momento del cosiddetto “soccorso”, ma comprende le attività di prevenzione Maggio 1993 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 8 Istituzionali
  • 9. La protezione civile entra in comune Marzo 1993 Marzo 1998 Legge 81: il legame tra il nuovo comune e la popolazione si rinsalda ulteriormente con l’avvento dell’elezione diretta del sindaco. Egli diviene ormai un punto di riferimento popolare molto diverso rispetto al passato. D.Lgs 112 “Bassanini”: Dopo i primi anni di controversa applicazione della 225 e del suo sistema di ripartizione di competenze, la riforma di decentramento e semplificazione del Bassanini realizza una più puntuale fotografia delle responsabilità politiche da assegnare alle istituzioni. A seguito di alcuni disastri, il “Decreto Sarno” comincia ad elencare alcuni obblighi reali per gli EE.LL. in materia di prevenzione e pianificazione dell’emergenza Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 9 Istituzionali
  • 10. La protezione civile entra in comune Agosto 1999 Agosto 2000 Legge 265: anche il dovere di informare e avvertire la popolazione, in precedenza compito importantissimo del Prefetto, passa totalmente sulle spalle dei sindaci. D.lgs. 267 Testo Unico degli Enti Locali: si riorganizza tutto il materiale normativo inerente il funzionamento degli Enti Locali. Si diradano alcuni dubbi sul ruolo del comune e sul potere di decisione del sindaco nelle situazioni più gravi. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 10 Istituzionali
  • 11. La protezione civile entra in comune Ottobre 2001 La prossima? Legge Costituzionale n. 3: si mette il timbro finale sul processo di rivoluzione copernicana dei rapporti interistituzionali. Ciò che fino ad ora era affidato agli enti locali per concessione, da ora in poi “spetta” a loro di competenza. La piramide è rovesciata. Si avvicina il nuovo Testo Unico sugli Enti Locali e sulle città metropolitane. Ancora nuovi poteri ai sindaci dopo quello del “Pacchetto Sicurezza”? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 11 Istituzionali
  • 12. Nascono le autonomie locali e il federalismo Le conseguenze della rivoluzione normativa degli anni ‘90:  riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni  rapporto più diretto con il sindaco eletto  uso della leva fiscale per i servizi  snellimento della burocrazia della P.A.  modifica dei rapporti fra enti e organi  ingresso di nuovi bisogni sociali Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 12 Istituzionali
  • 13. Il ruolo del Sindaco  conoscenza del territorio (previsione)  attività quotidiane a favore del territorio e della popolazione (prevenzione)  vicinanza ai luoghi colpiti in caso di necessità (soccorso) Conoscenze e azioni che fanno del Sindaco la figura principale della nuova protezione civile, soprattutto all’interno di sistemi fondati su un forte meccanismo di autogoverno Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 13 Istituzionali
  • 14. Il sindaco : prossimità e responsabilità Nel campo dei pubblici poteri i sindaci sono i soggetti ai quali i cittadini tendono a rivolgersi di più e con più fiducia. La responsabilità che deriva ai sindaci dalle attribuzioni ricevute e dal loro ruolo di rappresentanza, impone al legislatore di assegnare loro anche strumenti operativi adeguati. Tra questi, la capacità di organizzare la mobilitazione della risposta di prossimità, è costituita dal “Piano Comunale di protezione civile”. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 14 Istituzionali
  • 15. I compiti del sindaco Per proteggere i suoi cittadini, al sindaco non è richiesto di fare miracoli prima, durante o dopo l’emergenza, né di improvvisarsi manager professionista dei disastri. Tuttavia…. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 15 Istituzionali
  • 16. I compiti del sindaco Il Sindaco ha il dovere primario di conoscere e riconoscere, meglio di ogni altro, i rischi presenti nel suo territorio Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 16 Istituzionali
  • 17. I compiti del sindaco LA PREVENZIONE Un altro importante dovere assegnato dalla legge ai comuni e ai sindaci: la prevenzione territoriale. Perché la gente si deve ritrovare così? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 17 Istituzionali
  • 18. I compiti del sindaco Il Sindaco ha il potere e soprattutto il dovere supremo di proteggere direttamente la vita dei suoi cittadini. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 18 Istituzionali
  • 19. I compiti del sindaco Il comune deve essere il primo ente a scattare in soccorso in occasione di una emergenza Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 19 Istituzionali
  • 20. I compiti del sindaco …. c’è molto da fare. Ma quanti e quali sono i compiti del sindaco?  Realizzare le attività di previsione  Realizzare gli interventi di prevenzione  Realizzare una struttura comunale  Preparare le attività di emergenza  Predisporre i piani comunali  Effettuare i primi interventi urgenti  Attivare i primi soccorsi alla popolazione  Vigilare sull'attuazione dei servizi urgenti  Utilizzare il volontariato comunale  Informare la popolazione sui rischi  Erogare un servizio ordinario di P.C. In pochi anni si sono decuplicati ........ Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 20 Istituzionali
  • 21. Perché il comune più degli altri? Per i cittadini contribuenti, la Protezione civile non può essere solo un Piano di Emergenza, ma molto di più. Il comune deve garantire  L’erogazione dei servizi  La gestione dei procedimenti  La tutela degli interessi diffusi La protezione civile deve costituire dunque un autentico “progetto sociale” del Sindaco per i suoi cittadini . Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 21 Istituzionali
  • 22. La Gestione associata delle funzioni comunali Prevista dal Testo Unico degli EELL. in diverse forme possibili. Le opportunità: - Ottimizzazione del servizio su scala territoriale - Condivisione solidale delle risorse - Realizzazione di economie di scala - Costituzione di un unico Centro Situazioni - Pianificazione di livello intercomunale - Scambio culturale fra amministratori e tecnici - Finanziamenti regionali - Omogeneizzazione strumenti territoriali - Potenziamento delle risorse umane - Flessibilità organizzativa - Soluzione ai problemi dell’isolamento Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 22 Istituzionali
  • 23. Il concetto di “coordinamento” ..…. Il coordinamento e’ sempre stato un problema di noi italiani. Coordinamento significa armonizzare insieme le abilità di ciascun operatore dell’emergenza. Occorrono per questo “disponibilità” e “addestramento”. L’alternativa è la direzione di tipo militare. La psicologia ci insegna che se proviamo a far alzare un peso a due scimmie, non ci riusciranno, perché non possiedono la capacità di coordinare tra loro i rispettivi movimenti. Molti insuccessi del passato portano questo tratto caratteristico. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 23 Istituzionali
  • 24. Il “sistema complesso” …. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 24 Istituzionali
  • 25. Un “complesso” di cui occorre assicurare la direzione Un’orchestra in cui ognuno ha una parte e con un direttore a capo Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 25 Istituzionali
  • 26. Quante sono le funzioni da far girare in emergenza? Come è noto, si usa considerare l’esistenza di 9 funzioni a livello comunale, ma il numero non è così importante. Quello che conta è il “metodo”. Vi sono alcuni settori e alcune situazioni in cui non vi è bisogno di particolare forme di coordinamento, e la risposta può magari essere assicurata direttamente dalle istituzioni ufficialmente responsabili e titolari della competenza (es. l’Ufficio tecnico di un comune, oppure i Vigili del Fuoco ….) Vi sono casi invece ( e sono quelli ddeeii ddiissaassttrrii ppiiùù eesstteessii oo cchhee aavvvveennggoonnoo iinn ccoommuunnii sspprroovvvviissttii ddii mmeezzzzii)) iinn ccuuii uunn ccoooorrddiinnaammeennttoo ddii ppiiùù ssooggggeettttii ppuubbbblliiccii ee pprriivvaattii aallll’’iinntteerrnnoo ddii uunnaa ““FFuunnzziioonnee”” ppuuòò rriissuullttaarree ddeecciissiivvoo ((aadd eesseemmppiioo llaa rriissppoossttaa ssaanniittaarriiaa nneell ssuuoo ccoommpplleessssoo oo ll’’aassssiisstteennzzaa aallllaa PPooppoollaazziioonnee)).. 26 Italia – Montenegro Meeting 11-12 july 2007 Ilaria Pasqualini - DPC
  • 27. Chi nomina i responsabili e i componenti delle Funzioni ? A dare queste indicazioni è in genere il Piano di Emergenza Comunale, di cui un comune dovrebbe essere sempre dotato. Dunque dovrebbe essere il sindaco, e comunque il responsabile della catena di comando, a individuare e coinvolgere responsabili e rappresentanti fin dalle attività di pianificazione. Nei casi in cui un Centro Operativo si organizza in un luogo colpito sprovvisto di pianificazione, una eventuale iinnddiivviidduuaazziioonnee ssaarràà ccoommppiittoo ddeell RReessppoonnssaabbiillee ccoooorrddiinnaattoorree ddeell CCeennttrroo ddeeii SSooccccoorrssii,, cchhee lloo ssuuggggeerriirràà ccoommuunnqquuee aall SSiinnddaaccoo.. 27 Italia – Montenegro Meeting 11-12 july 2007 Ilaria Pasqualini - DPC
  • 28. GLI STRUMENTI PROGRAMMI E PIANI Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 28 Istituzionali
  • 29. I 3 profili dell’attività amministrativa  programmatorio strategico  organizzatorio  gestionale operativo Quali strategie nella protezione civile comunale? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 29 Istituzionali
  • 30. Gli strumenti di prevenzione del rischio …. in Comune Strumenti per il lungo periodo - Piani urbanistici e di assetto territoriale - Programmi di recupero ambientale - Grandi opere - Programmi di messa in sicurezza idraulica - Norme di Edilizia antisismica - Attività di informazione pubblica Strumenti per il breve periodo • Piani di emergenza • Monitoraggio • Formazione e addestramento Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 30 Istituzionali
  • 31. Il sistema complesso: un problema o una risorsa? “There is no one model of response to disaster” (United Kingdom) “Il n’existe pas de plan type ou idéal. L’outil realisé doit etre à l’image de l’organization élaborée et au service de l’utilisateur” (France) “Non ci sono modelli di piani di emergenza da proporre. Non ci sono standard. Ci può essere un metodo (Italia). Insomma, non esiste un solo modello di protezione civile, centrale, regionale o locale. La grande varietà di rischi, di condizioni locali, di forze impegnate rendono utile la presenza di diversi adeguati livelli di organizzazione che interagiscono tra loro quando serve. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 31 Istituzionali
  • 32. La pianificazione . Step n.1 : costituire gli scenari Piano Provinciale Legge Regionale Primo step. La piena conoscenza del nemico che ci insidia. Occorre recepire formalmente le indicazioni e le procedure previste da leggi, Piani e regolamenti per la propria pianificazione comunale urbanistica e di protezione civile. Perché deve farlo il comune? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 32
  • 33. L’autodiagnosi L’evento atteso. Dove e come mi troverà preparato? Sono davvero pronto? Quali sono le mie risorse? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 33 Istituzionali
  • 34. Piano Comunale di Protezione Civile Cosa serve per fare buona prevenzione nel territorio comunale? AREE INONDABILI piani di emergenza formazione operatori opere pubbliche pianificazione urbanistica istruzione scolastica politica ambientale Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 34 Istituzionali
  • 35. La Previsione e la Prevenzione in Protezione Civile Non è il piano che fa il comune. E’ il comune che fa il piano. D.L. 180/98 Decreto Sarno: “gli organi di protezione civile provvedono a predisporre, per le aree a rischio idrogeologico, piani urgenti di emergenza contenenti le misure per la salvaguardia dell'incolumità delle popolazioni interessate, compreso il pre - allertamento, l'allarme e la messa in salvo preventiva”. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 36. Efficacia dei Piani Comunali di Protezione Civile NON E’ IL PIANO A FARE IL COMUNE. E’ IL COMUNE A FARE IL PIANO Non si costruiscono comuni virtuosi solo attraverso la realizzazione dei piani comunali. Il processo è inverso, e passa da una necessaria e ineludibile formazione che confluisce nella pianificazione. Avremo  adeguata formazione ed informazione alla popolazione  condivisione del piano con tutti gli attori coinvolti  pianificazione dell'organizzazione nella fase di prevenzione.  preparazione dell'organizzazione per le operazioni procedurali in fase operativa. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 36 Istituzionali
  • 37. Piano Comunale di Protezione Civile Cartaceo o informatizzato? Non fa molta differenza. Sono entrambi appendici applicative della professionalità Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 37 Istituzionali
  • 38. Il paradosso del Metodo “Augustus” A dispetto del concetto di “sintesi” che evoca, il Metodo Augustus è ancor oggi il miglior “metodo analitico” esistente, perché racchiude una intera e complessa progettazione organizzativa suddivisa in tre steps immutabili: La raccolta, catalogazione e analisi delle informazioni esistenti sugli scenari L’assunzione di precisi impegni e obiettivi La progettazione delle unità organizzative e procedurali necessarie Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 39. Piano Comunale : l’informazione alla popolazione In tempo di pace Cittadini ! Sul Piano di Emergenza e sui comportamenti corretti  Preventivamente sulle aree di accoglienza individuate Durante l’emergenza  Sull’evoluzione della situazione, l’organizzazione dei soccorsi, gli interventi di assistenza alla popolazione, le disposizioni per la risistemazione nei centri  Su accoglienza e tendopoli, segnalazioni di pericolo, operazioni di sopralluogo agli edifici danneggiati ...... Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 39 Istituzionali
  • 40. Piano Comunale di Protezione Civile Informazione alla popolazione I doveri di informazione del sindaco  DPR 17.5.1988 n. 175 recante “Attuazione della direttiva CEE n. 82/501 (modificata con la Direttiva 88/610), relativa ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, ai sensi della legge 16 aprile 1987, n. 183”  Legge 19 maggio 1997, n. 137 recante "Sanatoria dei decreti-legge recanti modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1988, n. 175, relativo ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali". Art. 1….. 11. I sindaci dei comuni ove sono localizzate le attività industriali disciplinate dalla presente legge rendono immediatamente note alla popolazione le misure di sicurezza e le norme di comportamento da seguire in caso di incidente rilevante, tramite la distribuzione di copia delle sezioni 1, 3, 4, 5, 6 e 7 della scheda di informazione di cui al comma 9, nella forma integrale inviata dal fabbricante, completandola della sezione 2 e successivamente sulla base delle conclusioni dell'istruttoria.  Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 334 recante "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose" Art. 22 (Informazioni sulle misure di sicurezza) 4. Il comune, ove e' localizzato lo stabilimento soggetto a notifica porta tempestivamente a conoscenza della popolazione le informazioni fornite dal gestore ai sensi dell'articolo 6, comma 5, eventualmente rese maggiormente comprensibili, fermo restando che tali informazioni dovranno includere almeno i contenuti minimi riportati nelle sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 della scheda informativa di cui all'allegato V.  D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, recante norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da calamità. Protezione civile”. Articolo 32 Segnalazioni da parte di enti pubblici e di privati. I sindaci, gli organi dello Stato e degli altri enti pubblici sono tenuti a segnalare immediatamente al prefetto l'insorgere di situazioni di pericolo o il verificarsi di eventi calamitosi che abbiano comportato o possano comportare grave danno all'incolumità delle persone o ai beni, precisandone il luogo, la natura e l'entità. Articolo 36 Avvertimenti alla popolazione. Allorché occorra informare le popolazioni di situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, vi provvede il prefetto, che si avvale dei mezzi tecnici da individuarsi nei piani provinciali di protezione civile, e, in caso di urgenza, il sindaco.  Legge 3 agosto 1999 n. 265 Articolo 12 1. Sono trasferite al sindaco le competenze del prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all'articolo 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 40 Istituzionali
  • 41. La legge 265/99 - Il dovere di informazione Legge 3 agosto 1999 n. 265 Articolo 12 1. Sono trasferite al sindaco le competenze del prefetto in materia di informazione della popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all'articolo 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66. 36. (Avvertimenti alla popolazione) Allorché occorra informare le popolazioni di situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, vi provvede il prefetto, che si avvale dei mezzi tecnici da individuarsi nei piani provinciali di protezione civile, e, in caso di urgenza, il sindaco. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 41 Istituzionali
  • 42. Informazione alla popolazione L’informazione alla popolazione e la formazione degli operatori possono essere garantite  insegnando comportamenti di autoprotezione;  elaborando opuscoli informativi ed effettuando incontri con la popolazione e le scuole;  stipulando accordi con radio e tv locali per garantire informazione  predisponendo nelle zone a rischio una segnaletica informativa, anche interattiva, che sia di supporto alla gestione dell'emergenza.  effettuando esercitazioni per circoscrizioni o agglomerati significativi Ricorda: art. 12 della Legge 3.8.1999 n. 265 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 42 Istituzionali
  • 43. La comunicazione di crisi Per essere uno strumento efficace di gestione della crisi, la comunicazione prodotta dal sindaco e dal comune deve, in modo ancora più rigoroso rispetto a quanto non accada in un contesto di gestione ordinaria, soddisfare una serie di requisiti. La comunicazione in stato di crisi deve essere:  tempestiva e il più possibile esaustiva  continuamente aggiornata  centralizzata per essere coerente  trasparente e riferita a valori etici dichiarati  rivolta sia all'interno sia all'esterno dell’organizzazione  aperta all'ascolto. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 43 Istituzionali
  • 44. La situazione degli EE.LL. Quali sono le criticità attuali nel sistema locale di Protezione Civile?  Si può ben affermare che la protezione civile da alcuni anni è entrata prepotentemente a far parte del patrimonio culturale e amministrativo delle regioni e degli enti locali  Tuttavia esistono ancora diverse criticità nell’attuazione delle leggi in vigore e nella compiuta organizzazione del sistema, che sono legate a diversi fattori Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 44 Istituzionali
  • 45.  Limiti della normativa nazionale  Legificazione regionale variegata  Nuovo centralismo di tipo regionale  Difficoltà dei comuni piccoli e di montagna  Carenza di programmazione locale  Tradizionalismo e resistenza all’innovazione  Propensione al localismo  Insofferenza verso forme di coordinamento  Carenze formative di tecnici e amministratori Criticità evidenziate Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 45 Istituzionali
  • 46. La suddivisione amministrativa italiana L’Italia ha una suddivisione amministrativa eterogenea, che condiziona necessariamente gli interventi regionali e locali. 8.104 Comuni 20 Regioni 104 Province Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 46 Istituzionali
  • 47. Comuni sopra i 20.000 abitanti  Pianta organica completa  Presenza di polizia municipale  Gettito fiscale in abbondanza  Intensa attività edilizia  Ottime comunicazioni  Attività economiche  Presenza di associazioni  Servizi pubblici efficienti  Forza politica  Anonimato fra i cittadini Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 47 Istituzionali
  • 48. Comuni fra i 5.000 e i 20.000 abitanti  Pianta organica sufficiente  Polizia Municipale e UTC proporzionati  Presenza di gettito fiscale  Presenza di moderata attività edilizia  Comunicazioni e mobilità sufficienti  Presenza di attività economiche  Presenza di associazionismo locale  Servizi pubblici efficienti  Conoscenza fra i cittadini  Presenza di professionalità nell’ente Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 48 Istituzionali
  • 49.  Pianta organica insignificante  Scavalco figure più importanti  Assenza di polizia municipale  Gettito fiscale trascurabile  Attività edilizia assente Comuni sotto i 5.000 abitanti Sindaco part time !  Comunicazioni scarse  Assenza attività economiche  Assenza associazionismo  Servizi pubblici carenti  Conoscenza fra i cittadini Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 49 Istituzionali
  • 50. La gestione associata delle funzioni. Perché? -Per condividere risorse -Per esercitare la solidarietà -Per unire territorio e cittadini -Per risolvere criticità -Per aumentare l’efficienza -Per essere più autonomi -Per risparmiare -Per offrire migliori servizi -Per far pagare meno tasse Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 50 Istituzionali
  • 51. Il sindaco del piccolo comune: Una specie di “Harry Potter”, così apparentemente fragile, ma così forte, perché ricco di tensione morale. Sempre alla ricerca della sua pietra filosofale: far funzionare un comune con pochi soldi. I compiti del sindaco Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 51 Istituzionali
  • 52. CONCETTO DI “SERVIZIO” La legge n. 225/1992 non si limita a intuire un sistema, ma lo inquadra organizzativamente come SERVIZIO, per non restare una attività “statale” fra le tante esistenti. Infatti “un’amministrazione pubblica organizzata per ministeri non “eroga servizi” ma “svolge funzioni statali”. Un’organizzazione per servizi non si prefigge di monopolizzare la produzione e l’erogazione dei servizi stessi, ma di renderla possibile, raccordando tutte le strutture pubbliche (aziende, enti, istituti, agenzie) e private per rispondere qualitativamente e quantitativamente alla domanda sociale” (R. Di Passio). Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 53. La capacità di risposta dei piccoli comuni E’ tempo di sviluppare e potenziare la capacità di risposta dei piccoli comuni PROPOSTE 1) Una maggiore autonomia dei comuni nella fissazione dei limiti alle indennità di carica dei sindaci, in modo da consentire agli eletti di sospendere la loro attività professionale per dedicarsi a tempo pieno al mandato amministrativo. 2) Una maggiore valorizzazione della risorsa del volontariato locale, nelle forme che la normativa nazionale e regionale consente, con una particolare attenzione per le zone non servite da un sufficiente servizio di soccorso tecnico urgente. 3) Un potenziamento dell’esperienza della gestione associata delle funzioni non limitata ai piccoli comuni. 4) Una maggiore spinta sulla formazione degli amministratori, del personale e degli operatori in generale. Mentre sul piano della dotazione di attrezzature e di tecnologia abbiamo raggiunto livelli difficilmente superabili, sul piano della qualificazione professionale e della capacità di collaborare fra operatori possiamo fare ancora tantissimo. In questo modo si può rendere un grande servizio al paese Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 53 Istituzionali
  • 54. CAPITOLO 2 L’ORGANIZZAZIONE Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 54 Istituzionali
  • 55. Organizzare e programmare nel tempo ordinario Cosa serve per realizzare un moderno sistema comunale di protezione civile? NORMATIVA E SISTEMA AMMINISTRATIVO DI RIFERIMENTO MONITORAGGIO DEI RISCHI PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI E RISORSE CENTRO OPERATIVO PROGRAMMI PREVISIONE E PREVENZIONE INFORMAZIONE PUBBLICA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI … quale percorso? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 55 Istituzionali
  • 56. SSTTEEPP 11 Le fasi di sviluppo della programmazione comunale EESSEERRCCIITTAAZZIIOONNII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPRREEPPAARRAAZZIIOONNEE PPRROOCCEEDDUURREE FFOORRMMAAZZIIOONNEE DDEEGGLLII OOPPEERRAATTOORRII Finalità generale Individuare:  obiettivi  risorse  processi per sostenere le attività di prevenzione e risposta in emergenza. PPRREEDDIISSPPOOSSIIZZIIOONNEE IINNDDIIVVIIDDUUAAZZIIOONNEE SSTTEEPP 22 RRAACCCCOOLLTTAA IINNFFOORRMMAAZZIIOONNII IINNDDIIVVIIDDUUAAZZIIOONNEE DDEEII RRIISSCCHHII SSTTEEPP 33 OOBBIIEETTTTIIVVII SSTTEEPP 44 RRIISSOORRSSEE SSTTEEPP 55 SSTTEEPP 66 SSTTEEPP 77 PPUUBBBBLLIICCAA SSTTEEPP 88 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 56 Istituzionali
  • 57. Ma, attenzione: in fondo “tutto” è protezione civile Spesso dai Sindaci si sente parlare di scarsità di risorse finanziarie da destinare alla protezione civile nei loro comuni. E’ pur vero, ma non si deve scordare, tuttavia, che per fare protezione civile, occorre soprattutto coordinare trasversalmente l’attività ordinaria dei diversi uffici municipali, organizzandola e indirizzandola verso obiettivi di protezione e salvaguardia della popolazione, senza che si abbia necessità di individuare risorse “dedicate” al settore specifico. Lavori pubblici, urbanistica, edilizia, scuola e cultura, polizia locale, sanità …. “Tutta l’attività del comune può essere orientata alla protezione civile” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 57 Istituzionali
  • 58. EEddiliilziziaia RRaaggioionneerriaia PPoolilziziaia M Muunnicicipipaalele La protezione civile: un “servizio” trasversale Ambiente UUrrbbaannisistticicaa Ambiente UUfffficicioio T Teeccnnicicoo e e L Laavvoorri iP Puubbbblilcicii SSccuuoolala e e C Cuultltuurraa SSeerrvvizizi iS Soocciaialili Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 58 Istituzionali
  • 59. Conoscenza dei problemi del traffico e della Conoscenza dei problemi del traffico e della mobilità mobilità Attitudine al lavoro esterno e Attitudine al lavoro esterno e disagiato disagiato Polizia Municipale e Protezione Civile Dimestichezza coi linguaggi Dimestichezza coi linguaggi delle altre strutture delle altre strutture operative operative Conoscenza degli aspetti giuridici Conoscenza degli aspetti giuridici Conoscenza delle Conoscenza delle tecniche di tecniche di comunicazione e di comunicazione e di ascolto ascolto Attitudine a sopportare Attitudine a sopportare condizioni psicofisiche particolari condizioni psicofisiche particolari Familiarità con l’uso di strumenti tecnici Familiarità con l’uso di strumenti tecnici Abitudine alla copertura di turni Abitudine alla copertura di turni Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 59 Istituzionali
  • 60. Fonti di finanziamento della protezione civile Tutti chiedono: con cosa si finanzia la protezione civile comunale? Mezzi Ordinari  Bilancio dell’Ente di parte corrente  Bilancio dell’Ente di parte investimenti Mezzi Straordinari  Trasferimenti da Enti  Leggi speciali di spesa nazionali e regionali  Sponsorizzazioni e finanziamenti privati  Ordinanze di protezione civile  Mutui Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 60 Istituzionali
  • 61. Mezzi finanziari ordinari Risorse proprie dell’Ente  Centri di imputazione del PEG destinati specificamente alla Protezione Civile  Spese vincolate alla sicurezza pubblica  Spese afferenti ad altri settori (antincendio, agricoltura, caccia e pesca, formazione, assetto del territorio, ecc.) anche tramite la Comunità Montana. Risorse trasferite e finanziamenti  Trasferimenti alle regioni di cui al D. lgs 112/98 (Bassanini)  Fondo regionale di P.C. di cui all’art. 138 c.16 della Legge 388/00 (legge finanziaria 2001)  Finanziamenti regionali per la gestione associata di funzioni comunali  Contributi da leggi regionali su presentazione di progetti  FSE su iniziative di formazione e calls europee Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 61 Istituzionali
  • 62. Mezzi finanziari straordinari Risorse per l’emergenza  Ordinanze P.C.M. ex art. 5 L. 225/92  Fondi rotativi e trasferimenti per emergenze dalle regioni  Ricorso al credito a seguito di interventi urgenti ex artt. 191 e 194 del T.U. D.lgs. 267/00  Utilizzo dell’avanzo di amministrazione  Utilizzo del Fondo di Riserva alla fine dell’anno  Ripartizione fondi regionali su iniziative strutturali  Progetti obiettivo su Call Proposal della U.E. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 62 Istituzionali
  • 63. Il programma di mandato del Sindaco 1^ deliberazione del consiglio comunale “Dichiarazioni programmatiche dell’Amministrazione Comunale” CONTIENE LE FINALITA’ GENERALI PER IL QUINQUENNIO Bilancio di previsione 1^ anno Bilancio di previsione 2^ anno Bilancio di previsione 3^ anno Bilancio di previsione 4^ anno Bilancio di previsione 5^ anno CONTENGONO GLI OBIETTIVI ANNUALI E I RELATIVI STANZIAMENTI Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 63 Istituzionali
  • 64. Il Programma di mandato del Sindaco Durata del progetto e delle attivita’ Per una migliore pianificazione può risultare utile prevedere una scansione temporale di dettaglio delle iniziative di prevenzione territoriale e in generale alle attività di protezione civile, distribuendole nel corso del mandato amministrativo del sindaco del comune. Attività n. 2008 2009 2010 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1a 1b 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 64 Istituzionali
  • 65. Gli strumenti del Sindaco Informazione pubblica Pianificazione di emergenza Formazione Prevenzione Strutture operative locali Ufficio Tecnico Volontariato locale Servizi sociali Polizia municipale Maestranze comunali Imprese locali Aziende di servizi Strutture sanitarie Servizi amministrativi e contabili Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 65 Istituzionali
  • 66. Il Testo Unico degli EE. LL. - Alcune attribuzioni del COMUNE Art. 3 Autonomia dei comuni e delle province 1. Le comunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome. 2. Il comune e' l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. 3. La provincia, ente locale intermedio tra comune e regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. 4. I comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. 5. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della regione, secondo il principio di sussidiarietà. I comuni e le province svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali. Art. 13 Funzioni 1. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. 2. Il comune, per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 66 Istituzionali
  • 67. Funzioni del sindaco e attribuzioni delegate La normativa prevede oggi che la “gestione” nei comuni sia posta in capo ai dirigenti Ai sensi del Testo Unico degli EE.LL., infatti, tutte le disposizioni che conferiscono l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi agli Organi di Governo (Consiglio, Giunta e Sindaco), si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54 (art. 107 T.U. D.lgs 267/00, di chiara derivazione dalla legge 59/97 “Bassanini”). Anche la competenza del Sindaco quale autorità sanitaria è ad esempio circoscritta ai casi in cui esista specifica espressa previsione di legge (vd. legge 180/78) o ad atti di tipo ordinatorio, con cui si stabiliscano obblighi e restrizioni, svincolati da un procedimento ordinario. Allora, in materia di protezione civile, cosa può delegare il sindaco, in quanto Autorità Comunale, soprattutto se in attività svincolate dal “procedimento amministrativo”? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 67 Istituzionali
  • 68. I compiti del Sindaco in materia di protezione dei cittadini Capo della Amministrazione SINDACO Autorità Comunale Ufficiale di Governo Assicura un servizio comunale indispensabile di protezione civile, secondo una programmazione vincolata al procedimento amministrativo. Svolge le funzioni e i compiti di cui all’art. 108 del d.lgs. 112/98 e all’art. 6 della L. 225/92. Effettua i primi interventi urgenti e di soccorso. Emana atti ordinatori finalizzati alla protezione civile. Emana provvedimenti contingibili ed urgenti per emergenze sanitarie e di igiene pubblica (art. 50 T.U.) Informa la popolazione. Assicura l’erogazione dei servizi indispensabili di competenza statale. Emana provvedimenti contingibili ed urgenti per motivi di pubblica incolumità (art. 54 T.U.) Informa il Prefetto Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 68 Istituzionali
  • 69. Il ruolo di “Autorità Comunale”: aggettivo o sostantivo? Articolo 50………………. 4. Il sindaco esercita altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge: [ Sanità (Legge 833/78) ] [ Pubblica Sicurezza (Legge 121/86)] [ Protezione Civile (Legge 225/92) ] 5. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza ivi compresa la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle regioni in ragione della dimensione dell'emergenza e dell'eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali. 6. In caso di emergenza che interessi il territorio di più comuni, ogni sindaco adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti competenti ai sensi del precedente comma. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 69 Istituzionali
  • 70. I poteri del sindaco I poteri eccezionali del sindaco  art. 32 della legge 23.12.1978 n. 833: di riforma del servizio sanitario nazionale  art. 7 all. E della legge 20.3.1865 n. 2248: requisizione d’urgenza della proprietà privata per grave necessità pubblica (ma in raccordo col Prefetto)  art. 835 del Codice Civile: requisizione d’urgenza  art. 49 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327: occupazione d’urgenza di beni immobili di privati per esigenze di grave necessità pubblica)  art. 4 del D.L. 18 giugno 1986 n. 282: adozione di provvedimenti cautelari per la tutela della salute pubblica, con la sospensione della produzione e della vendita di alimenti o bevande che risultino pericolosi per la salute  Art. 12 del D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 artt. 4 e 5 del D.lgs 2.2.2001 n. 31): divieto di potabilità delle acque destinate al consumo umano in caso di episodi di inquinamento  art. 13 del D.L.vo 5.2.1997 n. 22 art. 191 del D.lgs 3 aprile 2006 n. 152): ricorso a forme speciali di smaltimento di rifiuti in caso di comprovata necessità  artt. 6 e 7 del D.Lgs 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada”: Regolazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 70 Istituzionali
  • 71. Ricapitoliamo le funzioni del sindaco Invece, ai sensi dell’articolo 54 del T.U. … il Sindaco, stavolta come rappresentante dello Stato (Ufficiale di Governo) 1) sovrintende:  all'emanazione degli atti di ordine pubblico e di sicurezza pubblica, che la legge gli attribuisce;  alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone il prefetto; 2) adotta: provvedimenti (anche in questo caso Ordinanze Contingibili ed urgenti) al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini . Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 71 Istituzionali
  • 72. Quando si usa l’articolo 54? Può accadere che per il raggiungimento di alcuni scopi legati alla tutela dei cittadini, gli atti amministrativi ordinari non siano sufficienti, e si debba ricorrere allo strumento più forte a disposizione del sindaco: l’ordinanza necessitata (detta anche libera o extra ordinem), che può essere utilizzata per esigenze di protezione civile, anche se essa non nasce per questo tipo di esigenza. L’Ordinanza di protezione civile del Sindaco deve raggiungere due obiettivi principali: 1) riuscire ad esplicare immediatamente i suoi effetti 2) evitare eventuali impugnazioni (e le relative responsabilità collegate) Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 72 Istituzionali
  • 73. Requisiti di un’ordinanza Quali sono gli elementi che contribuiscono ad assicurare la legittimità e l’efficacia di un’Ordinanza Contingibile ed Urgente?  Una adeguata motivazione  Una adeguata istruttoria tecnico-amministrativa  Una efficace pubblicazione  L’indicazione degli articoli di legge da derogare  La presenza di un’urgenza reale e indifferibile  La contingibilità (evento straordinario)  La temporaneità Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 73 Istituzionali
  • 74. Limiti di un’ordinanza Quali invece sono i “limiti” oltrepassati i quali un’Ordinanza Contingibile ed Urgente appare illegittima??  l’impossibilità di andare in contrasto con i principi costituzionali che concorrono a determinare i principi generali dell’ordinamento o con le materie oggetto di riserva assoluta di legge;  la necessità di trovare fondamento in una norma di legge.  la limitazione "ragionevole" degli interessi giuridicamente protetti e/o costituzionalmente garantiti;  il nesso di strumentalità tra l’esigenza di intervento tempestivo e l’atto straordinario;  la ragionevolezza dell’intervento e la proporzionalità tra il provvedimento e la realtà circostante;  la temporaneità degli effetti; Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 74 Istituzionali
  • 75. Elementi di un’ordinanza L’ordine e la chiarezza nell’esposizione sono elementi determinanti ai fini dell’efficacia dell’atto. Appare conveniente suddividere l’atto in quattro parti. 1. Intestazione dell’ordinanza 2. Parte narrativa 3. Parte dispositiva 4. Parte finale 1 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 75 Istituzionali
  • 76. Elementi di un’ordinanza 1. Parte iniziale - Intestazione dell’ordinanza Vanno indicati:  il comune di appartenenza;  l’organo che emana l’atto (il Sindaco);  la data dell’atto;  il numero progressivo assegnato all’atto nell’apposito registro delle ordinanze (condizione importante per la regolarità dell’atto).  l’eventuale numero di protocollo. 1 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 76 Istituzionali
  • 77. Elementi di un’ordinanza 2. Parte Narrativa a) PREMESSA Si espone il fatto, nei tempi e nei modi, che rende necessario l’atto b) MOTIVAZIONE Si espongono le motivazioni generali e particolari dell’ordinanza, sottolineando gli effetti particolari che rendono l’atto contingibile ed urgente le cause o i rischi che con l’ordinanza si intendono o si ritiene di poter rimuovere i particolari rischi derivanti da un’eventuale inerzia di carattere tecnico-amministrativo c) FONTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO Si richiamano, le norme –o i singoli articoli di leggi e regolamenti che obbligano vincolano giustificano rafforzano l’atto di imperio del sindaco. Ricordarsi di eventuali O.P.C.M. ex. art.5 L.225/92. 1 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 77 Istituzionali
  • 78. Elementi di un’ordinanza a) ORDINE Si dettaglia l’ordine del Sindaco specificando  i destinatari dell’atto (parte molto delicata per gli aspetti legati alla notifica)  il dettaglio delle azioni da compiere obbligatoriamente  i tempi di decorrenza e/o scadenza da porre a carico degli obbligati b) MODALITA’ DI ESECUZIONE E DI NOTIFICA Si elencano  i destinatari cui notificare l’ordinanza  gli eventuali destinatari per conoscenza  gli incaricati dell’esecuzione  gli incaricati della notifica  le modalità particolari di notifica  le eventuali sanzioni a carico degli obbligati o dei mancati esecutori  le modalità e la tempistica di una eventuale affissione e/o pubblicizzazione 3. Parte dispositiva 1 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 78 Istituzionali
  • 79. a) INDIVIDUAZIONE E NOMINA del Responsabile del procedimento b) CLAUSOLE DI TRASPARENZA Si elencano preventivamente le possibilità e i tempi di ricorso contro l’atto c) LOCALITA’, DATA E FIRMA Elementi di un’ordinanza 4. Parte finale 1 2 3 4 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 79 Istituzionali
  • 80. Capitolo 4 L’emergenza Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 80 Istituzionali
  • 81. I problemi di un sindaco in emergenza Interruzione attività economiche e servizi Evento di tipo C Sproporzione tra necessità e disponibilità Estrema varietà e novità dei bisogni Carenze gestionali Rischio di reiterazione dell’evento Senso di inadeguatezza e solitudine Disagio e panico nella popolazione Squilibrio del corpo sociale Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 81 Istituzionali
  • 82. Le tre domande del cittadino in emergenza  PERCHE’ E’ SUCCESSO?  SUCCEDERA’ ANCORA?  COSA FA CHI GOVERNA? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 82 Istituzionali
  • 83. La percezione pubblica del disastro RICORDA ! Secondo Bland (1995): "In public relations terms the real crisis is not what has actually happened; it is what people think has happened". Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 83 Istituzionali
  • 84. Definizione di “Calamità” – Corte dei Conti  “In senso astratto si può definire la calamità come un evento inevitabile, irresistibile ed imprevedibile, causato da agenti naturali o anche umani, che produce danni ad una pluralità di persone o di cose ed in maniera così rilevante da richiedere l’intervento indilazionabile della pubblica amministrazione, mediante norme di carattere eccezionale volte sia ad un’azione di pronto intervento, sia, successivamente, ad un’azione di riparazione e ripristino dei beni danneggiati, sia all’assistenza alle popolazioni colpite.” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 84 Istituzionali
  • 85. Definizione di “gestione dell’emergenza”  La Corte dei Conti ha definito come attività destinate a fronteggiare l’emergenza quelle “dirette, in un rapporto di regolarità causale, ad evitare il pericolo immediato di danni o di maggiori danni a persone o a cose, da svolgersi in logici limiti temporali antecedenti (prevenzione) al previsto evento calamitoso o susseguenti (soccorso) all’evento calamitoso stesso”. Deliberazione n. 1711/87 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 85 Istituzionali
  • 86. Gestire un’emergenza di protezione civile in Comune Il principale obiettivo del sindaco in emergenza è garantire sempre e comunque nelle prime 72 ore, anche in assenza di aiuti sovraordinati, i più importanti ed urgenti interventi di  Rimozione dei pericoli principali o residui.  Prima assistenza alla popolazione colpita. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 86 Istituzionali
  • 87. Gestire in un comune un’emergenza di protezione civile I principali ostacoli del sindaco in emergenza possono essere:  l’inevitabile sensazione di inadeguatezza personale rispetto ai compiti richiesti,  l’atavico timore di essere abbandonati dagli enti sovraordinati;  l’eventuale scarsa propensione a comunicare  la preparazione tecnica approssimativa Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 87 Istituzionali
  • 88. Le tre domande del sindaco in emergenza  CHI DECIDE?  CHI PAGA?  CHI RISPONDE? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 88 Istituzionali
  • 89. Il sindaco in emergenza Le risorse gestionali del sindaco per gli interventi di protezione civile SINDACO Evento di tipo A (Ordinario) Eventi di tipo B (Ordinario) Evento di tipo C (Emergenza) Gestione in economia Volontariato Strutture e risorse locali Gestione in economia Volontariato Strutture e risorse locali Intervento sussidiario di altri enti ed organi Gestione in economia Volontariato Mezzi, risorse e strutture di carattere straordinario sia locali che di provenienza esterna sussidiaria Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 89 Istituzionali
  • 90. I compiti del sindaco STRUMENTI GIURIDICI A DISPOSIZIONE DEL SINDACO IN PROTEZIONE CIVILE SINDACO Evento di tipo A Evento di tipo B Evento di tipo C Gestione ordinaria dell’evento (Reg. DPR 554/99 e 384/01) Straordinaria ma senza poteri derogatori (art. 15 + art. 108) Ordinanze C & U. derogatorie, ma solo a protezione dell’incolumità Gestione ordinaria dell’evento (Reg. DPR 554/99 e 384/01) Straordinaria ma senza poteri derogatori (art. 15 + art. 108) Ordinanze C & U. derogatorie, ma solo a protezione dell’incolumità Gestione ordinaria dell’evento (Reg. DPR 554/99 e 384/01) Straordinaria “senza” e anche “con” poteri derogatori derivati da O.P.C.M. (art. 5 L. 225) Ordinanze C & U. derogatorie, ma solo a protezione dell’incolumità Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 90 Istituzionali
  • 91. Strutture Strutture operative locali operative locali VVoololonnttaarriaiattoo Le risorse a disposizione del sindaco Risorse della pianificazione Risorse della pianificazione Deroghe normative Deroghe normative Personale comunale Personale comunale CCoolllalabboorraazzioionnii SINDACO RRisisoorrssee d di ib bilialannccioio Provvidenze esterne Provvidenze esterne Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 91 Istituzionali
  • 92. Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio Una delle maggiori conquiste della sussidiarietà è la sempre più forte affermazione del principio di leale collaborazione fra le istituzioni. Lo Stato non si sente più semplicemente “sovraordinato” rispetto al livello regionale. La regione è sempre più presente nella normativa di emergenza.  Per l’organizzazione del sistema e le attività di previsione prevenzione, dalla formula “sentita la Regione”, tipica delle fasi dell’emergenza, si è passati alla ricerca di una “intesa preventiva” con le Regioni stesse. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 92 Istituzionali
  • 93. L’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri L’Ordinanza del P.C.M. è uno strumento eccezionale, disciplinato dall’articolo 5 della legge 225, la cui funzione è quella di favorire ed accelerare il più possibile il superamento dell’emergenza. Essa può essere emanata solo per esigenze di protezione civile, di norma a seguito di dichiarazione di “Stato di emergenza”, e generalmente contiene:  Finanziamenti immediati per la gestione economica dell’emergenza.  Agevolazioni e ristori per i privati danneggiati.  Risorse per la ricostruzione pubblica.  Deroghe a svariate normative per facilitare e accelerare le procedure gestionali.  Provvedimenti urgenti a tutela della popolazione Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 93 Istituzionali
  • 94. I problemi del “mille proroghe” 2010 Il D.L. 225/2010 ha modificato assai profondamente la gestione emergenziale 1) Ha reso obbligatorio il concerto preventivo con il MEF riguardo alla parte finanziaria per emanare le ordinanze di protezione civile. 2) Ha introdotto il controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei Conti sugli atti dei Commissari Delegati (con possibilità però di dichiarare l’immediata efficacia da parte dei Commissari assumendosene la responsabilità) 3) Non modifica il sistema dei controlli “a valle” già esistenti da parte della corte dei conti. LE CONSEGUENZE PROBABILI: 1) CESSIONE DI UN’ULTERIORE PARTE DELLA FUNZIONE DI COORDINAMENTO, DA PARTE DELLA PRESIDENZA VERSO ALTRI SOGGETTI (il M.E.F. oltre la REGIONE) 2) DILATAZIONE DEI TEMPI AMMINISTRATIVI, CHE POTREBBE PORTARE A VANTAGGI IN TERMINI DI ECONOMICITA’ E A SVANTAGGI IN TERMINI DI TEMPESTIVITA’ ED EFFICACIA Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 94
  • 95. “mille proroghe” e responsabilità regionali Nel caso di territori colpiti da calamità naturali che portano alla dichiarazione dello stato di emergenza e richiedono prime risposte di protezione civile, il Presidente della Regione interessata può aumentare i tributi, le addizionali o le aliquote fino al massimo consentito dalla legge, per trovare le risorse necessarie se il bilancio della regione è insufficiente a coprire le relative spese. L’imposta sulla benzina può essere aumentata di 5 centesimi al litro oltre il massimo consentito. Se poi queste misure non sono sufficienti, o se la calamità ha rilevanza nazionale, la Regione può accedere al Fondo nazionale per la protezione civile. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 95 Istituzionali
  • 96. Cosa prevede il Testo Unico?  Articolo 149 comma 6^ D.lgs 18.8.2000 n. 267  “Lo Stato assegna specifici contributi per fronteggiare situazioni eccezionali” EMERGENZA tipo C Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali 96
  • 97. Federalismo e protezione civile. IL “Milleproroghe” Il Decreto “Milleproroghe” del 2010 può esser considerato una prova generale di federalismo amministrativo, che apporta luci ed ombre al sistema dal punto di vista “politico”. LUCI 1) Maggiore autonomia e coinvolgimento decisionale e di responsabilità per le regioni 2) Minore possibilità di una gestione “maliziosa” delle risorse nazionali da parte degli enti territoriali 3) Maggiore potere alle Regioni, allo strumento della Conferenza, e recupero di un ruolo di puro coordinamento per il DPC OMBRE 1) Perdita di ruolo del DPC negli interventi diretti 2) Rischio di una eccessiva differenziazione qualitativa e perequativa degli interventi a seconda delle regioni 3) Aumento dei meccanismi di controllo amministrativo e finanziario sugli atti amministrativi Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 97 Istituzionali
  • 98. Un esempio: il primo annullamento all’Aquila A seguito della nuova disposizione, gli atti del commissario vanno controllati preventivamente, non sul piano dell’utilizzo delle risorse pubbliche (controllo a valle), bensì su quello della legittimità intrinseca dell’atto, da verificare prima della sua efficacia. Il rischio di un eccesso di “lettura” degli atti da parte di abili burocrati era dietro l’angolo, e puntualmente si è verificato. Una delle prime “vittime” del decreto è stato un provvedimento del Commissario per la ricostruzione in Abruzzo, che è stato annullato perché “i poteri assegnati al commissario possono essere trasferiti solo ad organi monocratici (i sindaci) e non a organi quali la Giunta o il consiglio comunale”. Nonostante il sindaco per l’attuazione dei propri adempimenti si avvalga comunque del comune, e si assicuri un passaggio in giunta o in consiglio per essere sostenuto politicamente dalla propria comunità, per la C.d.C. il comune non può essere investito da una delega del commissario. Il sindaco sì. Molti la considerano una questione oziosa e una perdita di tempo. Chi non ricorda il temutissimo CO.RE.CO.? Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 98 Istituzionali
  • 99. Procedure dell’emergenza CCOOMMUUNNEE SSeeggnnaallaa ll’’eemmeerrggeennzzaa aallllaa RReeggiioonnee RRiicchhiieeddee lloo ““SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa”” aall Goovveerrnnoo DDeelliibbeerraa lloo ““SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa”” DDiicchhiiaarraa lloo SSttaattoo ddii EEmmeerrggeennzzaa ccoonn DDPPCCMM RREEGGIOIONNEE EEmmaannaa uunnaa oo ppiiùù OOrrddiinnaannzzee CONSIGLIO DEI CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTRI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 99 Istituzionali
  • 100. Come si richiede lo stato di emergenza COMUNE di ___________ Provincia di _________ - Alla Regione ___________ e p.c. - Al Dipartimento della Protezione Civile e p.c. - Al Prefetto di ________ Oggetto: Richiesta dichiarazione stato di emergenza. Attesa gravissima situazione determinatasi, causa evento_------------- del ------------------- , che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, si rappresenta l’urgente necessità di richiedere al competente organo la “dichiarazione di stato emergenza”, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge 24.2.1992 n. 225, nonché l’attivazione urgente degli interventi di cui all’articolo 3 della legge 27.12.2002 n. 286. L’area interessata comprende le frazioni/località di _______________________________. E’ in corso l’accertamento e la valutazione dei danni, stimati provvisoriamente nel modo seguente: _________________________________________________________________________________ In attesa di ulteriori opportune determinazioni si richiede, ai sensi dell’art. 15 comma 4 della sopracitata legge 225/92, l’impiego di forze e risorse aggiuntive per l’affrontamento dell’emergenza. Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi dell’art. 15 comma 3 della medesima Legge 225/92, a garantire i primi interventi di soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. li______________________ IL SINDACO Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 100 Istituzionali
  • 101. Come si richiede lo stato di emergenza 2 COMUNE di ___________ Provincia di _________ - Al Dipartimento della Protezione Civile e p.c. - Alla Regione ___________ e p.c. - Al Prefetto di ________ Oggetto: Richiesta applicazione art. 3 della Legge 27.12.2002 n. 286 Attesa gravissima situazione determinatasi, causa evento_------------- del ------------------- , che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, nelle more dell’eventuale richiesta al competente organo della “dichiarazione di stato emergenza” ex articolo 5, comma 1, della legge 24.2.1992 n. 225, si richiede l’attivazione urgente degli interventi di cui all’articolo 3 della legge 27.12.2002 n. 286. L’area interessata comprende le frazioni/località di _______________________________. E’ in corso l’accertamento e la valutazione dei danni, stimati provvisoriamente nel modo seguente: _________________________________________________________________________________ In attesa di ulteriori opportune determinazioni si richiede, ai sensi dell’art. 15 comma 4 della sopracitata legge 225/92, l’impiego di forze e risorse aggiuntive per l’affrontamento dell’emergenza. Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi dell’art. 15 comma 3 della medesima Legge 225/92, a garantire i primi interventi di soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. li______________________ IL SINDACO Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 101 Istituzionali
  • 102. Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio Le ordinanze di protezione civile del Presidente del Consiglio consentono al Sindaco di  Ottenere le provvidenze economiche con cui finanziare gli interventi urgenti;  Agire in un regime derogatorio efficacissimo per la gestione dell’emergenza;  Esercitare con pienezza di poteri le attribuzioni dell’art. 15 della legge 225/92;  Dare risposte operative e amministrative non consentite nell’ordinario;  Garantire ristori economici e agevolazioni fiscali e burocratiche ai privati;  Gestire l’amministrazione locale per qualche tempo con maggiore flessibilità;  Sospendere temporaneamente le principali scadenze amministrative comunali;  Mettere il comune al riparo da possibili sbilanci o dissesti finanziari;  Organizzare la ricostruzione e il suo più puntuale ed efficace finanziamento; IMPORTANTE: Per garantire la migliore conduzione possibile dell’emergenza da parte dei poteri locali, l’Ordinanza del P.C.M. non va da questi attesa messianicamente. La sua elaborazione va, anzi, governata da Regione ed EE.LL., attraverso la segnalazione puntuale e tempestiva delle diverse necessità gestionali per un loro inserimento nel testo originale. Ciò eviterà ritardi e obbligo di interventi successivi con ulteriori ordinanze. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 102 Istituzionali
  • 103. Cosa succede di solito a un sindaco colpito?  Ampi strati di popolazione da assistere  Presenza numerosa di anziani e bambini  Rottura delle comunicazioni telefoniche  Interruzioni all’alta tensione elettrica  Guasti gravi alla bassa tensione elettrica  Acquedotto: tubazioni, pompe, falde  Esondazioni dei fiumi  Presenza di rifiuti, macerie e detriti  Gravi problemi igienico - sanitari  Interruzione dei servizi essenziali  Panico e disagio fra la popolazione  Carenze di generi di prima necessità Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 103 Istituzionali
  • 104. Quali le deroghe importanti che servono ai sindaci ?  Legge sugli appalti  Testo Unico  Scadenze finanziarie di bilancio  Permessi agli amministratori  Divieto di assunzione  Norme vincolanti (L. 241/90, D.lgs. 165/01)  Escavazione dei fiumi  Patto di stabilità interno  V.I.A. , vincoli urbanistici e di parco  Norme regionali  Contratti di lavoro Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 104 Istituzionali
  • 105. Un esempio: La deroga al V.I.A. per decreto Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici Art. 182 Sono esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale gli interventi destinati alla difesa nazionale in vista di un pericolo imminente ovvero in seguito a calamità per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225. I provvedimenti di esclusione sono emanati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con i Ministri interessati, nel rispetto delle norme vigenti che garantiscono il diritto alla informazione sull'intervento e sulla eventuale deroga. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 105 Istituzionali
  • 106. Un esempio importantissimo di deroga: IL PATTO DI STABILITA’  DECRETO-LEGGE 28 aprile 2009 , n. 39 (Emergenza Abruzzo 2009) Art. 6 1. Al fine di agevolare la ripresa delle attività nelle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009 mediante il differimento di adempimenti onerosi per gli enti pubblici, le famiglie, i lavoratori e le imprese, sono disposti: ………….  o) l'esclusione dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2009 e 2010 delle spese sostenute dalla regione Abruzzo, dalla provincia di L'Aquila e dai comuni di cui all'articolo 1 per fronteggiare gli eccezionali eventi sismici;  p) l'esclusione dal patto di stabilità interno relativo agli anni 2009 e 2010 degli enti locali indicati alla lettera o) delle entrate allo stesso titolo acquisite da altri enti o soggetti pubblici o privati; 106 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 107. Anche i Segretari Comunali nell’Ordinanza del P.C.M.  ART. 11  1. L’Agenzia dei segretari comunali è autorizzata, a porre a disposizione delle amministrazioni comunali di cui all’articolo 1, in cui non risulti assegnato permanentemente un segretario comunale, i segretari comunali non titolari di sede per l’intera durata dello stato di emergenza. L’assegnazione è disposta, previa presentazione di apposita istanza ad opera delle competenti amministrazioni comunali, entro 15 giorni dalla richiesta attingendo prioritariamente alla sezione della regione Molise e, in caso di indisponibilità, attingendo alle altre sezioni regionali in deroga agli articoli 98 e 99 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.  Ordinanza PCM 3253/02 – Sisma Molise) Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 107 Istituzionali
  • 108. Principali elementi della gestione Quali sono le principali attività da garantire in un comune in emergenza ? 1. Manovre di bilancio ove possibile 2. Gestione di interventi in economia 3. Attività di raccordo e coordinamento 4. Censimento dei danni 5. Superamento e riorganizzazione 6. Piani di intervento per la ricostruzione Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 108 Istituzionali
  • 109. Coordina gli interventi tecnici di emergenza (somma urgenza) Priorità gestionali dell’emergenza TTEECCNNICICOO SSININDDAACCOO CCOOMMAANNDDAANNTTEE AAttttiivvaa iill ppiiaannoo ddii eemmeerrggeennzzaa SSeeggnnaallaa ll’’eemmeerrggeennzzaa aaggllii aallttrrii oorrggaannii TTiieennee iinnffoorrmmaattaa llaa ppooppoollaazziioonnee FFaa ddeelliibbeerraarree ii pprriimmii aattttii uurrggeennttii AAssssiiccuurraa mmoobbiilliittàà ee ssiiccuurreezzzzaa Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 109 Istituzionali
  • 110. Il coordinamento e il raccordo politico La performance del sindaco Il sindaco di un comune impegnato in protezione civile non deve mai dimenticare alcuni obiettivi irrinunciabili della gestione emergenziale:  Far girare e convivere le risorse professionali e umane coinvolte nel sistema dei soccorsi.  Incitare la popolazione a tenere alto il morale.  Guidare efficacemente il comune verso il ritorno alla normalità nei servizi cittadini.  Impegnarsi in una intensa attività di management e di comunicazione istituzionale e pubblica. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 110 Istituzionali
  • 111. Chi paga gli interventi delle prime ore ? METODO DI GESTIONE DELLE SPESE: INTRA O EXTRA BILANCIO? Le prassi più utilizzate nei comuni negli ultimi anni 1) Ci sono i soldi: si fa una variazione al Bilancio e si rientra nella gestione”. 2) Non ci sono subito i soldi: si attivano gli interventi di somma urgenza e si regolarizzano le spese entro 30 gg. (art. 191 c. 3^ del D. lgs 267/00) 3) Non ci sono soldi, non si fanno variazioni, si imposta come somma urgenza e poi non si regolarizza, attuando una gestione fuori bilancio (artt. 191, 194 e 202 del T.U. D.lgs 267/00) 4) Espedienti amministrativi e finanza creativa …. Qual è l’utilità della VARIAZIONE al BILANCIO e al PEG?  Essa serve a far rientrare tra le attività tipiche della “gestione” ogni intervento o azione tecnica e amministrativa di emergenza (verbali di somma urgenza, interventi delle ditte, eventuali affidamenti diretti, ecc.), non previsto nel PEG annuale e quindi non coperto finanziariamente (l’atto è nullo di fatto). Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 111 Istituzionali
  • 112. Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa  Nelle prime ore gli interventi (sgomberi, trasporti, ripuliture, ecc.) potrebbero non comportare una spesa enorme. Infatti non si tratta ancora di provvedere alla ricostruzione.  Dunque, nell’attesa delle provvidenze dello stato o della regione, potrebbe essere sufficiente attuare i primi provvedimenti urgenti con il ricorso ai regolamenti di cui al D.lgs. 163/06, al DPR 554/99 e al DPR 384/01, senza aggravare la struttura con verbali di somma urgenza, atti di cottimo, atti in sanatoria) oppure a strumenti eccezionali come le ordinanze sindacali per forzare le procedure.  IN CASI ECCEZIONALI, OVE I REGOLAMENTI NON SIANO SUFFICIENTI, IL SINDACO POTRA’ DEROGARE CON PROPRIA ORDINANZA AI LIMITI DI SPESA PER GLI AFFIDAMENTI DIRETTI (aut. Vigilanza. LL.PP.). Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 112 Istituzionali
  • 113. Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa Per le prime ore di gestione, in attesa che un’Ordinanza PCM stabilisca la possibilità di deroghe alla normativa, si possono utilizzare le possibilità ordinarie previste per l’urgenza dal D. lgs 163/06. AFFIDAMENTI DIRETTI REGOLAMENTARI € 40.000 per lavori (es.) € 20.000 per servizi e forniture (es.) con disponibilità di bilancio AFFIDAMENTI DIRETTI SOMMA URGENZA € 200.000 per lavori (es.) Anche senza disponibilità di bilancio Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 113 Istituzionali
  • 114. I regolamenti per i lavori e le forniture I regolamenti comunali per i lavori e le forniture in economia sono emanati dal Consiglio Comunale nell'ambito dell'autonomia prevista dagli articoli 117 c. 6^ e 118, c. 1^ e 2^ della Costituzione, e degli articoli 3, comma 4, e 7 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, al fine di disciplinare le modalità, i limiti e le procedure per l'esecuzione di lavori, la fornitura di beni e la prestazione di servizi, in economia, nel rispetto delle procedure previste dall'articolo 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nell'ambito dei principi di buon andamento e imparzialità dell'amministrazione di cui all'articolo 97 della Costituzione e dei principi desumibili dal diritto comunitario comunque vigente nell'ordinamento. Nel Regolamento è opportuno prevedere apposite procedure legate alla gestione dell’emergenza. Esempio: Comune di Sala Consilina Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 114 Istituzionali
  • 115. Quando sono possibili gli interventi “in economia”?  Le forniture e i servizi in economia sono ammessi in caso di  d) urgenza, determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, al fine di scongiurare situazioni di pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l'igiene e salute pubblica, ovvero per il patrimonio storico, artistico, culturale. 115 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 116. Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa Art. 147 (Provvedimenti in casi di somma urgenza) 1. In circostanze di somma urgenza che non consentono alcun indugio, il soggetto fra il responsabile del procedimento e il tecnico che si reca prima sul luogo, può disporre, contemporaneamente alla redazione del verbale di cui all'articolo 146, la immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 200.000 Euro o comunque di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità. 2. L'esecuzione dei lavori di somma urgenza può essere affidata in forma diretta ad una o più imprese individuate dal responsabile del procedimento o dal tecnico, da questi incaricato. 3. Il prezzo delle prestazioni ordinate è definito consensualmente con l’affidatario; in difetto di preventivo accordo si procede con il metodo previsto all'articolo 136, comma 5. 4. Il responsabile del procedimento o il tecnico incaricato compila entro dieci giorni dall’ordine di esecuzione dei lavori una perizia giustificativa degli stessi e la trasmette, unitamente al verbale di somma urgenza, alla stazione appaltante che provvede alla copertura della spesa e alla approvazione dei lavori. 5. Qualora un'opera o un lavoro intrapreso per motivi di somma urgenza non riporti l'approvazione del competente organo della stazione appaltante, si procede alla liquidazione delle spese relative alla parte dell’opera o dei lavori realizzati. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 116 Istituzionali
  • 117. Gli interventi di somma urgenza e i limiti di spesa PROCEDURA E PRASSI PER GLI INTERVENTI DI SOMMA URGENZA - Il tecnico si reca sul posto e redige un verbale con le necessità - Il tecnico redige un atto di affidamento diretto alle ditte incaricate - Entro dieci giorni redige la perizia definitiva e la trasmette all’Ufficio - Sempre entro dieci giorni stipula l’atto di cottimo fiduciario con la ditta - Entro trenta giorni si regolarizza l’impegno contabile con provvedimento amministrativo. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 117 Istituzionali
  • 118. Il Regolamento comunale Art. 21 - Interventi d'urgenza o lavori di somma urgenza ordinati dal Sindaco 1. Qualora gli interventi d'urgenza di cui all'articolo 19 o i lavori di somma urgenza di cui all'articolo 20 siano ordinati dal Sindaco nell'esercizio dei poteri di ordinanza di cui all'articolo 54, comma 2, del decreto legislativo n. 267 del 2000, lo stesso Sindaco può disporre gli adempimenti e le indicazioni ai sensi del presente regolamento per l'attuazione dell'ordinanza medesima, in deroga alle competenze di cui agli articoli 11, 19 e 20, qualora non possa indugiarsi nella redazione degli atti formali. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 118 Istituzionali
  • 119. I meccanismi della spesa. Norme di principio. D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 170 Art. 22. Principi per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese 1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente stanziamento del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria. 2. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine. D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico) Articolo 191 - Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese 1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria di cui all'articolo 153, comma 5. 3. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 119 Istituzionali
  • 120. Gli impegni di spesa. L’obbligo della copertura finanziaria  D.lgs. 170/06  Art. 22. Principi per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese  1. Gli enti locali possono effettuare spese solo se sussiste l'impegno contabile registrato sul competente stanziamento del bilancio di previsione e l'attestazione della copertura finanziaria. Dell'impegno viene data comunicazione al terzo interessato.  2. Per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi e' regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.  3. Nel caso in cui vi e' stata l'acquisizione di beni e servizi in violazione dei principi per l'assunzione degli impegni e per l'effettuazione delle spese, il rapporto obbligatorio intercorre, ai fini della controprestazione, tra il privato fornitore e l'amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura, fatto salvo il possibile riconoscimento quale debito fuori bilancio dell'ente. (vd. anche art. 191 D.lgs. 267/00) Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 120 Istituzionali
  • 121. I meccanismi della spesa. Norme di principio. D. Lgs 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico) Articolo 191 - Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese 4. Nel caso in cui vi e' stata l'acquisizione di beni e servizi in violazione dell'obbligo indicato nei commi 1, 2 e 3, il rapporto obbligatorio intercorre, ai fini della controprestazione e per la parte non riconoscibile ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lettera e), tra il privato fornitore e l'amministratore finanziario o dipendente che hanno consentito la fornitura. Per le esecuzioni reiterate o continuative detto effetto si estende a coloro che hanno reso possibili le singole prestazioni. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 121 Istituzionali
  • 122. Il ricorso all’indebitamento D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 Articolo 194 - Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio 1. Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: ……… ……… e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza. 3. Per il finanziamento delle spese suddette, ove non possa documentalmente provvedersi a norma dell'articolo 193, comma 3, l'ente locale può far ricorso a mutui ai sensi degli articoli 202 e seguenti. Nella relativa deliberazione consiliare viene dettagliatamente motivata l'impossibilita' di utilizzare altre risorse. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 122 Istituzionali
  • 123. Il ricorso all’indebitamento D.Lgs 12 aprile 2006 n. 170 Art. 26. - Principi per il ricorso all'indebitamento 1. Il ricorso all'indebitamento da parte degli enti locali e' ammesso esclusivamente nelle forme e nei limiti previsti dalle leggi vigenti in materia e per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso all'indebitamento per il finanziamento dei debiti fuori bilancio correlati a spese di investimento e per altre destinazioni di legge. D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 Articolo 202 - Ricorso all'indebitamento 1. Il ricorso all'indebitamento da parte degli enti locali e' ammesso esclusivamente nelle forme previste dalle leggi vigenti in materia e per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso a mutui passivi per il finanziamento dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 194 e per altre destinazioni di legge. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 123 Istituzionali
  • 124. Spese di emergenza e “patto di stabilità”  Il “patto di stabilità” esiste dal 1999. Un vero e proprio freno alle spese.  Da allora, per “deviare” dalle regole ferree del patto, in ordine alle spese in emergenza (compreso il ricorso al credito), occorreva ricorrere alle “deroghe”:  ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 aprile 2003  Primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 23, 24 e 25 gennaio 2003, nel territorio della regione Abruzzo. (Ordinanza PCM 3281/03).  ………….  Art. 10.  1. Per i comuni individuati ai sensi dell'art. 1, gli effetti derivanti sui rispettivi bilanci in termini di entrate e di spese riferibili agli eventi eccezionali di cui alle premesse non vengono considerati ai fini del patto di stabilità per l'anno di competenza. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 124 Istituzionali
  • 125. Spese di emergenza e “patto di stabilità” Il legislatore ha poi pensato ad una norma ordinaria  Legge 311/2004 (Finanziaria 2005)  Comma 24.  Il complesso delle spese di cui ai commi 22 e 23 (il limite del patto) è calcolato, sia per la gestione di competenza che per quella di cassa, quale somma tra le spese correnti e quelle in conto capitale al netto delle:  ………  ……  f) spese per calamità naturali per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza nonché quelle sostenute dai comuni per il completamento dell’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazioni di stato di emergenza. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 125 Istituzionali
  • 126. Spese di emergenza e “patto di stabilità”  Legge 266/2005 (Finanziaria 2006)  Commi 142-143.  sia per le spese correnti che per le spese in conto capitale, si fa eccezione per  “spese per calamità naturali per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza nonché quelle sostenute dai comuni per il completamento dell’attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza;” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 126 Istituzionali
  • 127. Spese di emergenza e “patto di stabilità” Qualcuno esagera? Allora il legislatore aggiusta il tiro:  Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007)  Comma 683-bis (introdotto dall'articolo 1-bis della legge n. 127 del 2007)  Confermata dalla finanziaria 2008  “Limitatamente all'anno 2007, nel saldo finanziario utile per il rispetto del patto di stabilità interno non sono considerate le spese in conto capitale e di parte corrente sostenute dai comuni per il completamento dell'attuazione delle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono individuati le spese di cui al periodo precedente, i comuni interessati e la misura riconosciuta a favore di ogni singolo comune entro l'importo complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2007” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 127 Istituzionali
  • 128. Spese di emergenza e “patto di stabilità” Un passaggio sempre più stretto …  Legge n. 220 del 13 dicembre 2010 (Legge di stabilità 2011)  Art. 1 commi 94 e 95 Stati di emergenza.  Non rientrano nel patto le spese sostenute dai comuni e dalle province per attuare le ordinanze emanate dal presidente del Consiglio dei ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza;  Delibera n. 6/2011 Sezioni Riunite della Corte dei Conti  “In base alla disciplina normativa deve ritenersi che la spesa pagata da un ente locale per pese in conto capitale effettuate con risorse proprie, anche se riconducibile ad un evento esterno quale una calamità naturale in relazione alla quale sia stata emanata un’Ordinanza di protezione civile, debba essere conteggiata ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Patto.” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni Istituzionali
  • 129. Spese di emergenza e “patto di stabilità” Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 129 Istituzionali
  • 130. Il controllo di gestione sulle attività di emergenza  “Il controllo successivo sulla gestione deve essere eseguito, non già in base a parametri di stretta legalità, ma con riferimento ai risultati effettivamente raggiunti, collegati agli obiettivi programmati nelle leggi e nel bilancio, tenendo conto delle procedure e dei mezzi utilizzati per il loro raggiungimento”, essendo il fine ultimo di tale controllo quello “di favorire una maggiore funzionalità nella pubblica amministrazione attraverso la valutazione complessiva dell’economicità/efficienza dell’azione amministrativa e dell’efficacia dei servizi erogati.”  Finalità del controllo di tale tipo è, sempre secondo la Corte costituzionale, quello di accertare “la rispondenza dei risultati delle attività amministrative agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa” e di operare ex post “tra la situazione effettivamente realizzata con l’attività amministrativa e la situazione ipotizzata dal legislatore come obiettivo da realizzare, in modo da verificare, ai fini della valutazione del conseguimento dei risultati, se le procedure e i mezzi utilizzati, esaminati in comparazione con quelli apprestati in situazioni omogenee, siano stati frutto di scelte ottimali dal punto di vista dei costi economici, della speditezza dell’esecuzione e dell’efficienza organizzativa, nonché dell’efficacia dal punto di vista dei risultati".  Corte dei Conti – sezione regionale Emilia Romagna. Indagine sulla gestione dell’emergenza negli anni 99-2001 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 130 Istituzionali
  • 131. Utilizzo dei fondi della protezione civile  Art. 23 sexies della legge 30 marzo 1998, n. 61, di conversione del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6:  le economie realizzate dalle Regioni e dagli Enti locali sulle somme derivanti da mutui contratti per interventi di protezione civile possono essere utilizzate dagli enti medesimi, di intesa con il Dipartimento della protezione civile, anche per altri eventi calamitosi. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 131 Istituzionali
  • 132. I POTERI CAPITOLO 6 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 132 Istituzionali
  • 133. I poteri extra ordinem del sindaco I provvedimenti derogatori del sindaco sono sindacabili?  Il giudice penale può verificare la sussistenza ed i limiti del potere extra ordinem del sindaco (costituiti dai principi costituzionali, dalle norme primarie imperative, dai principi generali dell'ordinamento giuridico, etc.), mentre non può sindacare invece il rispetto delle regole del suo corretto esercizio, non vertendosi in un'ipotesi di atto costituente elemento normativo della fattispecie di reato, la cui verifica di legittimità e di congruità nel merito è riservata ai T.A.R., ai sensi dell'art. 7, comma 1, l. n. 1034/1971 e dell'art. 1, n. 3, del t.u. 26-8-1924, 1508.  Cass. Penale 486/96 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 133 Istituzionali
  • 134. I poteri di deroga del sindaco  Il principio di derogabilità «delle disposizioni vigenti» si estende a quelle amministrative statali, alle prescrizioni tecniche di indirizzo e coordinamento, alle circolari regionali sulle modalità di gestione e al significato della nozione di «temporaneità».  l'eccesso di potere nelle sue diverse manifestazioni è un sindacato del tutto sottratto ai poteri del giudice penale»  Per la eventuale “carenza di potere”, che inerisce all'esistenza stessa del potere, è del tutto legittimo il sindacato da parte del giudice penale. Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 134 Istituzionali
  • 135. I poteri derogatori del sindaco quale Ufficiale di Governo Il sindaco, quale Ufficiale di Governo, è investito di un'autonoma e distinta potestà pubblica, in materie di competenza statale, che prevale (sulla) e deroga alla competenza regionale per la necessità di immediata e tempestiva tutela di interessi pubblici (salute o ambiente) che, in ragione della situazione di emergenza, non potrebbero essere protetti, in modo altrettanto adeguato, ricorrendo alla via ordinaria. Il giudice penale ha sindacato sulla sussistenza e sui limiti del potere extra ordinem del sindaco, non invece sul rispetto delle regole del suo corretto esercizio, non vertendosi in un'ipotesi di atto costituente elemento normativo della fattispecie di reato, fermo restando l'ampio controllo di legittimità e merito dell'ordinanza contingibile, riservato ai Tribunali amministrativi regionali. L'esercizio di una funzione pubblica (potere-dovere di provvedere in via d'urgenza) autonomamente attribuita dalla legge, non consente di sussumere la condotta del sindaco, che si esprime in un atto amministrativo ad intensa discrezionalità, nella fattispecie dell'esercizio del diritto e dell’adempimento di un dovere, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 51 c.p. ovvero in quella tipica del fatto commesso in stato di necessità, ex art. 54 stesso codice, non potendosi comunque confondere né identificare - necessariamente - i presupposti di fatto richiesti da quest'ultimo disposto con quelli propri dell'ordinanza de qua (assai più ampi). Cass. Pen. 486/96 Protezione civile e sistema amministrativo Lorenzo Alessandrini – DPC – Ufficio Relazioni 135 Istituzionali