8. 7. Lo spirito assoluto. Georg Wilhelm Friedrich Hegel
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11. Così l'idea è subito ed immediatamente – spontaneamente – l' essere di sé. Il pensiero come tale, il pensiero oggettivo, nella propria struttura auto-costruttiva. È allora come realtà e per-sé dello Spirito che il pensiero oggettivo eleva la condizione formale dell'antitesi – l' essenza (o “forma del Sé”, “oggetto”) – e l'orizzonte completo (anche materiale) della sintesi – il concetto (certezza di sé”) . La sintesi come auto-riflesso dell'intelletto razionale dispone pertanto la serie della deduzione del mondo nella sua interezza, completezza e perfezione (cfr. Fenomenologia dello Spirito ). Hegel quindi sembra applicare una sorta di “ procedere ingenuo ” , da lui stesso criticato come processo caro alla vecchia metafisica dogmatica, però elevandolo ad un grado superiore, di tipo astratto e separato (cfr. la critica marxiana). In
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19. G.W.F. Hegel – Scienza della Logica (1) G.W.F. Hegel – Scienza della Logica (2)
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21. Il primo tratto d'esistenza dello spirito è dunque quello per il quale esso è immediatamente e totalmente, spontaneamente, natura viva . Lo spirito cade dalla propria verità, chiarezza, distinzione, necessità ed invariabilità, unità ed eternità (atto universale), per assumere le vesti della potenza di relazione universale, di una potenza ancora inconsapevole di se stessa. La filosofia della natura sarà allora il primo cadere dello spirito nella natura, mentre la successiva filosofia dello spirito sarà il primo muoversi della natura viva alla consapevolezza di se stessa.
33. Alla prima base materiale di questa unità si trova il diritto astratto (jus) . Esso sembra concreto, in quanto regola i rapporti di proprietà , prendendo in conto e considerando ciò che i singoli individui accampano come proprio in relazione al frutto della propria libera attività (il lavoro produttivo e realizzativo) . Il proprio – relativamente e reciprocamente ( contratto ) – è la prima concretizzazione ed oggettivazione estrema e terminale dell'attività del singolo. Il contratto così eleva la forma ed il contenuto della proprietà ad un orizzonte comune, generale. Tutti gli individui si riconoscono reciprocamente degli spazi di libertà, che vengono conquistati con l'attività individuale. Per questo
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38. La prima forma istituzionale totale e reale è la famiglia . Essa afferra la vita di relazione originaria fra maschio e femmina, fondata sulla radice affettiva e riproduttiva e la trasmette, la prolunga nella sfera superiore della reciproca fiducia e così dell'unione spirituale. L'orizzonte, l'ordine e la tendenza stabiliti e
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45. È dunque l'ordine reale del potere dello Stato a garantire e nello stesso tempo a fondare ed inverare l'espressione di quella comune tendenza ideale del popolo, che si definisce éthos . Il comportamento collettivo viene finalisticamente sovra-determinato dall'intervento educativo (celebrativo e rituale) dello Stato (cfr. la tradizione greco-romana e cristiana). In una concezione simile – e per quanto già detto in precedenza a proposito del necessario rapporto che unisce l'attività delle corporazioni e
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62. Questa tensione ideale consente il passaggio al momento classico (greco-latino) dell'arte, quando la figura umana espri-
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69. Ma lo spirito ha modo di rendersi maggiormente libero, quando questa distinzione e superiorità prende l'aspetto ed il carattere di una determinazione individuante (di un soggetto completamente libero). Le religioni della libertà si precisano allora nelle religioni dell'individualità spirituale (religioni giudaica, greca, romana).
70. Il trapasso completo avviene quando la determinazione individuante pare retrocedere verso un'autodeterminazione univer-