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La gestione delle allerte meteo nell' era del WEB 2.0



                         CESPRO-UniFi
                  Firenze, 21 Settembre 2011




                        Barbara Barsanti
                      bbarsanti@gmail.com
Oggi parliamo di :



                             METEOROLOGIA




         Barbara Barsanti
       bbarsanti@gmail.com
Ok no scherzavo in realta'
                  parleremo di :

●   Assicurazioni o meglio di quanto “costano”
    le catastrofi naturali.




                       Barbara Barsanti
                     bbarsanti@gmail.com
Barbara Barsanti
bbarsanti@gmail.com
Le 10 catastrofi naturali ordinate per perdite complessive




                                                      Barbara Barsanti
                                                    bbarsanti@gmail.com
Haiti
                      Chile
                      Nuova zelanda
                      Cina




  Barbara Barsanti
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Perche'??


    Barbara Barsanti
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●   IL 2010 è stato uno degli anni più caldi dal 1850,




                            Barbara Barsanti
                          bbarsanti@gmail.com
●   I ghiacci




                  Barbara Barsanti
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Perche' fa piu caldo ???
  CLIMA GLOBALE: 8° agosto più caldo dal 1880. Il periodo gennaio-agosto
  si piazza all'11° posto con un'anomalia di +0.51°C. (fonte dati NOAA)

    PROBLEMA




                                                      Le scienze Settembre 2011


PETM- Paleocene Eocene



                                  Barbara Barsanti
                                bbarsanti@gmail.com
Le scienze Settembre 2011




                                                                                      COME ?
  Gli ecosistemi stanno gia rispondendo al cambiamento
                                 fonte IPCC Intergovernamental Panel Climate Change




                                        Barbara Barsanti
                                      bbarsanti@gmail.com
Cambiamenti in atto dell'
            ecosistema
●   Acidificazione delle acque superficiali

●   Scioglimento dei ghiacciai e calotte glaciali

●   Estinzioni di specie

●   Spostamento zone climatiche

    ●   Migrazioni animali e piante

●   Siccità e alluvioni    > eventi meteorologici estremi



                                    Barbara Barsanti
                                  bbarsanti@gmail.com
Di quanto sono aumentate le
       catastrofi naturali?
HAITI
             FRANCIA
                                             Forest fire :
                                             Russia e Isdraele




   Xynthia




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                       bbarsanti@gmail.com
Barbara Barsanti
bbarsanti@gmail.com
Come difendersi ?

                    RESILIENZA



Nell'ambito della protezione civile si intende la
capacità di una comunità di affrontare gli eventi
calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o
addirittura trasformata.




                       Barbara Barsanti
                     bbarsanti@gmail.com
http://ec.europa.eu/echo/index_en.htm




                E la protezione civile
                      italiana ?
   SISTEMA > L 225/92




                                          Barbara Barsanti
                                        bbarsanti@gmail.com
Sistema nazionale di
              allertamento
Sistema cui compete la decisione e la responsabilità di allertare il
servizio di protezione civile gestito dal Dipartimento e dalle Regioni
attraverso la rete dei Centri Funzionali e il cui governo è nella
responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle
Presidenze delle Giunte regionali.
Consiste in un sistema di procedure, strumenti, metodi e
responsabilità definite e condivise, nonché in un linguaggio
standardizzato e codificato, per le attività di previsione del rischio
e di allertamento delle strutture preposte all’attivazione delle
misure di prevenzione e delle fasi di gestione dell’emergenza. La
struttura del sistema ha la sua base giuridica nella direttiva P.C.M.
del 27 febbraio 2004.
Alla rete dei centri funzionali si affiancano i centri di competenza
il cui elenco aggiornato è nel Decreto del Capo Dipartimento n. 3593
del 20 luglio 2011.




                                Barbara Barsanti
                              bbarsanti@gmail.com
La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/02/2004

definisce come   rischio        , in una data zona, la probabilità che
un evento prefigurato, atteso e/o in atto, determini un certo grado di
effetti gerarchicamente e quantitativamente stimati sugli elementi
esposti in tale zona alla pericolosità dell’evento stesso. Gli eventi
causa di rischio potenziale per la popolazione si distinguono in eventi
prevedibili ed eventi non prevedibili.

Oggetto delle presenti procedure è la definizione delle modalità
operative per la gestione del sistema di allertamento regionale per gli
eventi potenzialmente prevedibili, tipicamente di natura idrogeologica.

In particolare, sono specificate le relazioni tra i livelli di
criticità e gli stati di allerta e le procedure e le azioni di
protezione civile da attivare progressivamente al crescere della
criticità.




                                 Barbara Barsanti
                               bbarsanti@gmail.com
Procedure di attivazione dei livelli di
allertamento del sistema di protezione civile
         Fare clic per modificare stili del testo dello schema
             Secondo livello
                     ● Terzo livello

                           ● Quarto livello

                                   ● Quinto livello
Per ciascuna zona e per le varie tipologie di
rischio, sono state individuate delle opportune
grandezze meteo-idrologiche, quali indicatori del
probabile   manifestarsi   di  prefigurati   scenari
d’evento. È stato quindi definito un sistema di
soglie articolato su due livelli di criticità
(moderata ed elevata) per tutte le tipologie di
rischio in esame: idraulico-idrogeologico, neve,
vento, mareggiate, ghiaccio.
Alla previsione del superamento di tali soglie viene

emesso   Avviso di Criticità                                 e
vengono adottati opportuni stati            di   allerta   del
sistema di protezione civile.




                        Barbara Barsanti
                      bbarsanti@gmail.com
b) Criticità moderata: : condizioni corrispondenti
al raggiungimento della stima del tempo di ritorno
quinquennale per almeno uno dei valori di precipitazione
cumulata a 1-3-6-12-24 ore. Indica il manifestarsi di
piogge non ordinarie, con una situazione da monitorare
focalizzando l’attenzione nei punti critici in cui si sta
sviluppando il fenomeno, con possibili conseguenze di:
• per il raggiungimento della soglia per durate brevi (1-3-
6 ore): probabili frane in zone ad elevata pericolosità
idrogeologica, aggravamento delle condizioni di smaltimento
dei sistemi fognari nei centri urbani, sollecitazione del
reticolo idrografico minore;
     •
         per il raggiungimento della soglia per durate lunghe (6-12-24 ore):
         saturazione del suolo con aumento della pericolosità da frana (soprattutto se
         si manifestano successivi scrosci di breve durata ed alta intensità);
         aggravamento delle condizioni di reticoli principali dei bacini di medie-grandi
         dimensioni (500 – 5000 kmq), con diminuzione del volume invasabile in alveo
         e probabile innalzamento dei livelli sulle aste principali




                                        Barbara Barsanti
                                      bbarsanti@gmail.com
Criticità elevata: condizioni corrispondenti al raggiungimento della stima
del tempo di ritorno decennale per almeno uno dei valori di precipitazione cumulata
a 1-3-6-12-24 ore. Indica il manifestarsi di piogge rilevanti, quasi eccezionali, con
possibili conseguenze di:
• per il raggiungimento della soglia per durate brevi (1-3-6 ore): probabili frane in
zone ad elevata e media pericolosità idrogeologica, forte aggravamento delle
condizioni di smaltimento dei sistemi fognari nei centri urbani con eventuali
allagamenti locali, forte sollecitazione del reticolo minore con possibili allagamenti
in zone ad elevata pericolosità idraulica, probabile formazione di onde di piena su
bacini di piccole-medie dimensioni (100-1000 kmq);
• per il raggiungimento della soglia per durate lunghe (6-12-24 ore): saturazione del
suolo con forte aumento della pericolosità da frana (soprattutto se si manifestano
successivi scrosci di breve durata ed alta intensità); formazione di piena sui
reticoli idrografici principali dei bacini di medie-grandi dimensioni (500 – 5000
kmq), con probabile repentino innalzamento dei livelli sulle aste principali




                                       Barbara Barsanti
                                     bbarsanti@gmail.com
È inserito inoltre un livello di ordinaria criticità, intermedio tra la
criticità nulla e la criticità moderata o elevata, che di regola non prevede danni diffusi
a scala comunale e può essere affrontato con mezzi ordinari. Tale livello di criticità può
però comportare anche effetti significativi, con una possibile ed occasionale
pericolosità per l’incolumità delle persone, ove si manifestino eventi intensi, quali
temporali accompagnati da fulmini, rovesci di pioggia e grandinate nonché colpi di
vento e trombe d’aria, d’incerta previsione sia spaziale che temporale.




                                           Barbara Barsanti
                                         bbarsanti@gmail.com
Centri Funzionali




    Centri di competenza




                        Barbara Barsanti
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Il centro funzionale
       nazionale
            Fornisce supporto alle regioni che non
            hanno ancora attivo il proprio centro funzionale

            Ha il compito di monitorare e analizzare, attraverso un
            approccio multi rischio, dati relativi a situazioni di crisi
            in Italia e all'estero


                                    Centro Funzionale Centrale
                                    per il rischio vulcanico

Struttura                          Centro Funzionale Centrale per il
                                   rischio incendi boschivi.


                                   Centro Funzionale Centrale per il
                                   rischio idrogeologico e idraulico




                    Barbara Barsanti
                  bbarsanti@gmail.com
Analizziamo un centro
    funzionale .
     La Regione Toscana




      www.cfr.toscana.it




              Barbara Barsanti
            bbarsanti@gmail.com
Direttiva Pres. Cons. dei Ministri del 27 febbraio 2004
   “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e
   funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e
   regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini
   di protezione civile”

Decreto R.T. N. 6884 del 13 Dicembre 2005
   Monitoraggio in caso di allerta e segnalazione di evento
   calamitoso, censimento danni da parte degli enti competenti:
   modulistica e disposizioni per il relativo utilizzo.

Delibera R.T. N. 611 del 04 Settembre 2006
   Approvazione nuove disposizioni e procedure operative per
   l'attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio
   dei Ministri del 27 febbraio 2004 "Indirizzi operativi per
   la gestione organizzativa e funzionale del sistema di
   allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio
   idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile".




                            Barbara Barsanti
                          bbarsanti@gmail.com
Barbara Barsanti
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17 settembre 2011



                      AREA LIBERA




                      Possibile peggioramento




  Barbara Barsanti
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AREA LIBERA




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Numero di eventi dal 17/09 al 19/09 > piu di 56,000

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E per l' AIB ?????????




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Piccola nota personale: si ringrazia il Dot. For. Paolo Battelli responsabile del Servizio AIB della Provincia di Massa Carrara per la
lunga e proficua collaborazione.




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E nel WEB?????? RISORSE ????????????
            ALCUNI ESEMPI




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www.meteoam.it

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Www.meteoliguria.it




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RADAR SETTEPANI




http://servizi-meteoliguria.arpal.gov.it/dati_osservati/areali/radar.html?type=rpa




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http://www.arpa.emr.it/sim/




                                Barbara Barsanti
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Etcetera.......GRAZIE PER L' ATTENZIONE




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Gestione delle allerte meteo. CESPRO-UNIFI 2011

  • 1. La gestione delle allerte meteo nell' era del WEB 2.0 CESPRO-UniFi Firenze, 21 Settembre 2011 Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 2. Oggi parliamo di : METEOROLOGIA Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 3. Ok no scherzavo in realta' parleremo di : ● Assicurazioni o meglio di quanto “costano” le catastrofi naturali. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 5. Le 10 catastrofi naturali ordinate per perdite complessive Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 6. Haiti Chile Nuova zelanda Cina Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 7. Perche'?? Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 8. IL 2010 è stato uno degli anni più caldi dal 1850, Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 9. I ghiacci Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 10. Perche' fa piu caldo ??? CLIMA GLOBALE: 8° agosto più caldo dal 1880. Il periodo gennaio-agosto si piazza all'11° posto con un'anomalia di +0.51°C. (fonte dati NOAA) PROBLEMA Le scienze Settembre 2011 PETM- Paleocene Eocene Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 11. Le scienze Settembre 2011 COME ? Gli ecosistemi stanno gia rispondendo al cambiamento fonte IPCC Intergovernamental Panel Climate Change Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 12. Cambiamenti in atto dell' ecosistema ● Acidificazione delle acque superficiali ● Scioglimento dei ghiacciai e calotte glaciali ● Estinzioni di specie ● Spostamento zone climatiche ● Migrazioni animali e piante ● Siccità e alluvioni > eventi meteorologici estremi Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 13. Di quanto sono aumentate le catastrofi naturali? HAITI FRANCIA Forest fire : Russia e Isdraele Xynthia Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 15. Come difendersi ? RESILIENZA Nell'ambito della protezione civile si intende la capacità di una comunità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 16. http://ec.europa.eu/echo/index_en.htm E la protezione civile italiana ? SISTEMA > L 225/92 Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 17. Sistema nazionale di allertamento Sistema cui compete la decisione e la responsabilità di allertare il servizio di protezione civile gestito dal Dipartimento e dalle Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali e il cui governo è nella responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Presidenze delle Giunte regionali. Consiste in un sistema di procedure, strumenti, metodi e responsabilità definite e condivise, nonché in un linguaggio standardizzato e codificato, per le attività di previsione del rischio e di allertamento delle strutture preposte all’attivazione delle misure di prevenzione e delle fasi di gestione dell’emergenza. La struttura del sistema ha la sua base giuridica nella direttiva P.C.M. del 27 febbraio 2004. Alla rete dei centri funzionali si affiancano i centri di competenza il cui elenco aggiornato è nel Decreto del Capo Dipartimento n. 3593 del 20 luglio 2011. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 18. La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/02/2004 definisce come rischio , in una data zona, la probabilità che un evento prefigurato, atteso e/o in atto, determini un certo grado di effetti gerarchicamente e quantitativamente stimati sugli elementi esposti in tale zona alla pericolosità dell’evento stesso. Gli eventi causa di rischio potenziale per la popolazione si distinguono in eventi prevedibili ed eventi non prevedibili. Oggetto delle presenti procedure è la definizione delle modalità operative per la gestione del sistema di allertamento regionale per gli eventi potenzialmente prevedibili, tipicamente di natura idrogeologica. In particolare, sono specificate le relazioni tra i livelli di criticità e gli stati di allerta e le procedure e le azioni di protezione civile da attivare progressivamente al crescere della criticità. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 19. Procedure di attivazione dei livelli di allertamento del sistema di protezione civile Fare clic per modificare stili del testo dello schema Secondo livello ● Terzo livello ● Quarto livello ● Quinto livello
  • 20. Per ciascuna zona e per le varie tipologie di rischio, sono state individuate delle opportune grandezze meteo-idrologiche, quali indicatori del probabile manifestarsi di prefigurati scenari d’evento. È stato quindi definito un sistema di soglie articolato su due livelli di criticità (moderata ed elevata) per tutte le tipologie di rischio in esame: idraulico-idrogeologico, neve, vento, mareggiate, ghiaccio. Alla previsione del superamento di tali soglie viene emesso Avviso di Criticità e vengono adottati opportuni stati di allerta del sistema di protezione civile. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 21. b) Criticità moderata: : condizioni corrispondenti al raggiungimento della stima del tempo di ritorno quinquennale per almeno uno dei valori di precipitazione cumulata a 1-3-6-12-24 ore. Indica il manifestarsi di piogge non ordinarie, con una situazione da monitorare focalizzando l’attenzione nei punti critici in cui si sta sviluppando il fenomeno, con possibili conseguenze di: • per il raggiungimento della soglia per durate brevi (1-3- 6 ore): probabili frane in zone ad elevata pericolosità idrogeologica, aggravamento delle condizioni di smaltimento dei sistemi fognari nei centri urbani, sollecitazione del reticolo idrografico minore; • per il raggiungimento della soglia per durate lunghe (6-12-24 ore): saturazione del suolo con aumento della pericolosità da frana (soprattutto se si manifestano successivi scrosci di breve durata ed alta intensità); aggravamento delle condizioni di reticoli principali dei bacini di medie-grandi dimensioni (500 – 5000 kmq), con diminuzione del volume invasabile in alveo e probabile innalzamento dei livelli sulle aste principali Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 22. Criticità elevata: condizioni corrispondenti al raggiungimento della stima del tempo di ritorno decennale per almeno uno dei valori di precipitazione cumulata a 1-3-6-12-24 ore. Indica il manifestarsi di piogge rilevanti, quasi eccezionali, con possibili conseguenze di: • per il raggiungimento della soglia per durate brevi (1-3-6 ore): probabili frane in zone ad elevata e media pericolosità idrogeologica, forte aggravamento delle condizioni di smaltimento dei sistemi fognari nei centri urbani con eventuali allagamenti locali, forte sollecitazione del reticolo minore con possibili allagamenti in zone ad elevata pericolosità idraulica, probabile formazione di onde di piena su bacini di piccole-medie dimensioni (100-1000 kmq); • per il raggiungimento della soglia per durate lunghe (6-12-24 ore): saturazione del suolo con forte aumento della pericolosità da frana (soprattutto se si manifestano successivi scrosci di breve durata ed alta intensità); formazione di piena sui reticoli idrografici principali dei bacini di medie-grandi dimensioni (500 – 5000 kmq), con probabile repentino innalzamento dei livelli sulle aste principali Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 23. È inserito inoltre un livello di ordinaria criticità, intermedio tra la criticità nulla e la criticità moderata o elevata, che di regola non prevede danni diffusi a scala comunale e può essere affrontato con mezzi ordinari. Tale livello di criticità può però comportare anche effetti significativi, con una possibile ed occasionale pericolosità per l’incolumità delle persone, ove si manifestino eventi intensi, quali temporali accompagnati da fulmini, rovesci di pioggia e grandinate nonché colpi di vento e trombe d’aria, d’incerta previsione sia spaziale che temporale. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 24. Centri Funzionali Centri di competenza Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 25. Il centro funzionale nazionale Fornisce supporto alle regioni che non hanno ancora attivo il proprio centro funzionale Ha il compito di monitorare e analizzare, attraverso un approccio multi rischio, dati relativi a situazioni di crisi in Italia e all'estero Centro Funzionale Centrale per il rischio vulcanico Struttura Centro Funzionale Centrale per il rischio incendi boschivi. Centro Funzionale Centrale per il rischio idrogeologico e idraulico Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 26. Analizziamo un centro funzionale . La Regione Toscana www.cfr.toscana.it Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 27. Direttiva Pres. Cons. dei Ministri del 27 febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile” Decreto R.T. N. 6884 del 13 Dicembre 2005 Monitoraggio in caso di allerta e segnalazione di evento calamitoso, censimento danni da parte degli enti competenti: modulistica e disposizioni per il relativo utilizzo. Delibera R.T. N. 611 del 04 Settembre 2006 Approvazione nuove disposizioni e procedure operative per l'attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004 "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile". Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 29. 17 settembre 2011 AREA LIBERA Possibile peggioramento Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 30. AREA LIBERA Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 31. AREA RISERVATA Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 33. AREA RISERVATA Numero di eventi dal 17/09 al 19/09 > piu di 56,000 Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 34. E per l' AIB ????????? Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 35. AREA RISERVATA Piccola nota personale: si ringrazia il Dot. For. Paolo Battelli responsabile del Servizio AIB della Provincia di Massa Carrara per la lunga e proficua collaborazione. Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 36. AREA RISERVATA Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 37. E nel WEB?????? RISORSE ???????????? ALCUNI ESEMPI Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 38. AREA RISERVATA www.meteoam.it Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 39. Www.meteoliguria.it Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 41. http://www.arpa.emr.it/sim/ Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com
  • 42. Etcetera.......GRAZIE PER L' ATTENZIONE Barbara Barsanti bbarsanti@gmail.com