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Fonti: National Bureau of Statistics of China; ISTAT; FMI. I dati dell’interscambio con
l’Italia si riferiscono al periodo gennaio-novembre 2014.
CINA
DATI MARCOECONOMICI
Reddito pro-capite euro 2.847
Tasso di inflazione % 1,5
Tasso di disoccupazione % 4,09
Tasso di variazione del PIL (2014 su 2013) % 7,4
Previsione di crescita del PIL per il 2015 % 6,8
Totale import Miliardi di euro 1.700,15
Totale export Miliardi di euro 2.031,77
Saldo bilancia commerciale Miliardi di euro 331,62
Totale importazioni dall’Italia Miliardi di euro 9,5
Totale esportazioni verso l’Italia Miliardi di euro 23,01
Saldo interscambio Italia Miliardi di euro 13,51
Investimenti esteri verso il paese Miliardi di euro 90
Investimenti del paese all’estero Miliardi di euro 77,48
Investimenti italiani nel paese Miliardi di euro n.d.
Investimenti del paese in Italia Miliardi di euro 2,63
Business Atlas	 Asia
CARATTERISTICHE DEL PAESE
Fusoorario:+7orerispettoall’Italia(+6oralegale)
Superficie: 9.671.018 kmq
Popolazione1
: 1.367.820.000  (il 54,77% vive nelle
aree urbane)
Comunità italiana2
: 5.381
Capitale: Pechino (21.150.000)
Città principali: Shanghai (24.151.500), Guangzhou (12.700.000)
Moneta: Renminbi(Yuan) CNY
Tasso di cambio3
: 1 euro= 8,185 CNY
Lingua: Cinese mandarino, Cantonese.
Religioni principali:ampiamentediffusol’ateismo.Leprincipalireligionisonoquellabuddistaelataoista.Sonoaltresì
presenti significative minoranze cristiane e islamiche
Ordinamento dello Stato: A capo del sistema politico, il Partito Comunista Cinese (PCC) è salito al potere nel 1949 e
contapiùdi85milionidimembri,rappresentandoilpiùgrandealmondo.Organosupremodelpoterestataleèl’Assemblea
Nazionale del Popolo (ANP), i cui 2.979 membri (appartenenti per oltre il 70% al Partito Comunista) sono eletti per 5 anni
dalleprovince,dalleregioniautonome,dallemunicipalitàedalleforzearmate.L’ANP,chesiriuniscediregolaunavoltaall’an-
no, forma al suo interno un Comitato Permanente di 150 membri, che ne esercita le funzioni negli intervalli fra le sessioni;
l’AssembleaeleggeilPresidentedellaRepubblica,ilPrimoMinistroedilConsigliodiStato(chesvolgelefunzionidigoverno),
formulaleleggi,approvaipianieibilancidelloStato.
Suddivisioneamministrativa:Trelivelliprincipalidisuddivisione:laprovincia,laconteaeilcomune,alorovoltadivisi
in prefetture (a livello provinciale) e villaggi (a livello comunale). La Repubblica Popolare Cinese amministra 34 suddivisioni
territoriali: 23 province (Anhui, Fujian, Gansu, Guangdong, Guizhou, Hainan, Hebei, Heilongjiang, Henan, Hubei, Hunan,
Jiangsu,Jiangxi,Jilin,Liaoning,Qinghai,Shaanxi,Shandong,Shanxi,Sichuan,Yunnan,Zhejiang,Taiwan,5regioniautonome
(Guangxi, Mongolia Interna, Ningxia, Xinjiang,Tibet) 4 municipalità (Beijing, Shanghai, Chongqing,Tianjin) e 2 regioni am-
ministrativespeciali(HongKong,Macao).
QUADRO DELL’ECONOMIA
Quadro macroeconomico4
Duranteil2014,ilPILcineseharaggiuntolacifradimld/CNY
63.646,3, crescendo del 7,4% rispetto allo scorso anno. Una
crescita più lenta rispetto al 2013 ma in linea con la politica
della“nuova normalità”, cioè il passaggio da una crescita ad
alta velocità ad una a medio-alta velocità, puntando a mi-
gliorare e rinnovare la struttura economica del Paese che è
sempre più guidata dall’innovazione piuttosto che dagli
investimenti. Il focus è stato spostato su qualità della pro-
duzione e sostenibilità della crescita, comportando così una
transizione da una economia di produzione ed accumulo ad
unadiconsumoeservizi.Settoricomequellomanifatturiero
stanno avendo problemi legati alla sovracapacità produttiva
e alle questioni ambientali, ed affrontano quindi un rallen-
tamento, mentre altri come quello dei servizi e della ma-
nodopera altamente specializzata stanno crescendo, grazie
anche ad aiuti governativi. La crescita di questi settori sta
convincendo le aziende cinesi ad investire su innovazione e
sviluppo tecnologico. Il governo ha emanato molte riforme
in varie aree, come quella sulle imprese statali, sul sistema
fiscale e quello finanziario. Queste riforme assieme alla
ristrutturazionedell’economiacinesestannocreandopoten-
zialeperlacrescitadiaziendeprivate,soprattuttoPMI.Ilde-
bito governativo locale è aumentato a causa di investimenti
in infrastrutture e tagli alle tasse e il rallentamento generale
dell’economia ha aumentato il rischio di default nel sistema
bancariocollaterale(oshadowbanking).Perrisolverequesti
problemi il governo centrale ha lanciato un programma di
bondgovernativilocaliehaimplementatoregolamentazioni
più severe per il settore dello shadow banking. Per com-
battere la deflazione dell’economia, la Banca Centrale ha
tagliatoitassidiinteressesuidepositiesuiprestiti,manovra
importante per lo scenario macroeconomico del Paese e il
suosviluppoduranteil2015.
Cina HongKong
Pechino
1Fonte:NationalBureauofStatisticsofChina
2Fonte:AIRE
3Tassodicambiomedio2014
4 Fonte: National Bureau of Statistics of China; Bloomberg, What is
Xi’s ‘New Normal’ Chinese Economy?; KPMG, China Outlook 2015;
WallStreetJournal,China’sCentralBankCutsInterestRates
Business Atlas	 Cina
Principali settori produttivi5
Nel 2014 il settore primario ha coperto il 9,2% del PIL,
registrando una crescita del 4,1%. La produzione totale di
granoèstatadi607,1milioniditonnellate(+0,9%),quella
di cereali è stata di 557,27 milioni di tonnellate (+0,8%),
di cui 206,43 milioni di tonnellate di riso (+1,4%). La pro-
duzione di cotone e di zucchero è calata rispettivamente
del 2,2% e 2,5%, mentre la produzione di tè è aumentata
dell’8,7%.Laproduzionetotaledicarneharaggiunto87,07
milioniditonnellate(+2%),dicui56,71milioniditonnel-
late di carne suina (+3,2%), 6,89 milioni di tonnellate di
carne bovina (+2,4%), 4,28 milioni di tonnellate di carne
ovina (+4,9%), 17,51 milioni di tonnellate di pollame
(-2,7%). La produzione di uova è aumentata dello 0,6%,
quelladilattedel5,5%.
Per quanto riguarda il settore secondario, il settore indu-
striale ha aggiunto al PIL un valore totale di 22.799,1 mi-
liardi di CNY (+7%). La produzione di energia è cresciuta
del 4%, tra cui termica (-0,3%), idroelettrica (+15,7%),
nucleare(+18,2%).Ilgasnaturalehasegnatounaumento
del 7,7%, mentre il carbone un decremento del 2,5%. La
produzione di acciaio ha subito un incremento del 4%, il
cementodel2,3%.Ilsettoredellecostruzionihacontribuito
al PIL per un valore totale di 4.472,5 miliardi di CNY, realiz-
zandounincrementodel8,9%dall’annoprecedente.
Ilsettoreterziarioharappresentatoil48,1%deltotale,con-
fermandodiessereilnuovosettoretrainantedell’economia
cinese.Iltotaledellevenditealdettaglioèstatodi26.239,4
miliardi di CNY (+12%). Per quanto riguarda il commercio
online, è stata raggiunta la cifra di 2.789,8 miliardi di CNY
(+49,7%). Inoltre, il 2014 ha registrato una tendenza di
segno positivo anche per quanto riguarda il settore del tu-
rismo,soprattuttoquellocineseversoiPaesiesteri.Durante
lo scorso anno hanno viaggiato all’estero 116,59 milioni di
turisticinesi(+18,7%).
Infrastrutture e trasporti5
Durante l’anno, il traffico di passeggeri ha raggiunto 22,1
miliardidipersone:2,36miliardidiviaggiatorihannoutiliz-
zatotrasportosurotaie,19miliardisisonomossisustrada,
390milioniviaaereaesolo260milioniinnave.Perquanto
riguarda il traffico commerciale, 33,4 miliardi di tonnellate
di merci sono state mosse con trasporto su strada, circa 6
miliardivianave,3,8miliardisurotaiee593milioniviaae-
rea.Siregistraunaumentosianeltrafficocommercialeche
negli spostamenti civili in ogni settore tranne che in quello
delleferrovieche,alcontrario,registrauncalo.Nel2014gli
investimenti in infrastrutture e trasporti hanno raggiunto
mld/CNY780perleferrovieemld/CNY2.456perlestrade.
Sono stati messi in funzione 8.427 km di nuove ferrovie, di
cui 5.491 km per treni ad alta velocità. Nel 2014 sono state
inaugurate due nuove linee ferroviarie commerciali tra Asia
ed Europa (Chongqing – Duisburg e Yiwu - Madrid) ed è
in programma la costruzione di una nuova linea ad alta
velocità tra Pechino e Mosca. Sono stati costruiti 65.260
kmdinuovestrade,dicui7.394kmautostrade.Perquanto
riguarda l’aviazione, sono stati costruiti 9 nuovi aeroporti
noncommerciali,oltreaquestièstatoapprovatoilprogetto
della costruzione di un secondo aeroporto internazionale a
Pechinoperuncostototaledimld/CNY80.Gliinvestimenti
in strade e ferrovie sono aumentati rispetto all’anno prece-
dente rispettivamente del 20,3% e 16,6%, un aumento in
linea con la politica di espansione e modernizzazione delle
infrastrutturedeitrasporti.
Commercio estero5
Totale import: mld/euro 1.700,15 (-0,6%)
Total export: mld/euro 2.031,77 (+4,9%)
Principali prodotti importati: (%) petrolio (11,6),
ferro (4,8), soia (2,1), plastica (2,6)
Principaliprodottiesportati:prodottielettromeccanici,
vestitiedaccessori,cellulari,materialitessili
Principali partner commerciali:
PaesiClienti:(%)USA(17),UE(16),HongKong(16),ASEAN
(12),Giappone(6),Corea(4),Taiwan(2),Russia(2).
Paesi Fornitori: (%) UE (12), ASEAN (11), Corea (10), USA
(8),Taiwan (8), Giappone (8), Russia (2), Hong Kong (1).
Interscambio con l’Italia6
Saldo commerciale: mld/euro 13,51
Principali prodotti importati dall’Italia7
: (mld/
euro)prodottidelleattivitàmanifatturiere(9,1)macchinari
ed apparecchi (3,28); prodotti tessili, abbigliamento, pelli
e accessori (1,44); mezzi di trasporto (1,11)
Principali prodotti esportati in Italia7
: (mld/euro)
prodotti delle attività manifatturiere (22,6), prodotti tessili,
abbigliamento,pellieaccessori(5,7),computer,apparecchi
elettronicieottici(3,4),apparecchielettrici(2,57)
Investimenti esteri (principali Paesi)8
Paesi di provenienza: (mld/euro) Hong Kong (46,3);
Taiwan (2,6); Giappone (2,5); Corea (2,4); Stati Uniti (1,6);
Germania(0,9);RegnoUnito(0,7);Francia(0,3);Olanda(0,3)
Paesididestinazione:Sudafrica,Europa9
(principalmente
UK,Italia,Olanda,PortogalloeGermania),USA
Investimentiesteri(principalisettori)
Investimenti verso la Cina10
: Nel 2014 sono stati
investiti mld/euro 90 (effettivamente utilizzati) di capitale
straniero per la creazione di 23.778 imprese (+4,4%). I
settori che hanno registrato una crescita maggiore sono
stati quello informatico (23,2%), quello di leasing e servizi
business (18%), mentre i settori che hanno subito grossi
cali sono quello manifatturiero (-20,4%) e immobiliare
(-15,9%). Di questi investimenti ha beneficiato quindi il
settore dei servizi, mentre quello manifatturiero continua il
suo rallentamento. Gli investimenti provenienti dalla Corea
sono aumentati del 22,9% e quelli dal Regno Unito del
5Fonte:TheNationalBureauofStatisticsofChina
6Fonte:ISTAT
7Fonte:ISTAT(periodogennaio-novembre2014)
8 Fonte: Ministero del Commercio Cinese (MOFCOM), periodo
gennaio-settembre2014
9 Fonte: Baker & McKenzie, Chinese investment into Europe hits
recordhighin2014
10Fonte:NationalBureauofStatisticsofChina
Business Atlas	 Asia
28%,mentresonocalatiquelliprovenientidalGiapponedel
39,7%,dagliUSAdel22,2%equellieuropeidel9,8%.Perla
primavoltadal2003laCinahasuperatogliStatiUniticome
destinazionepergliFDI(investimentidirettistranieri).11
Investimenti italiani verso la Cina12
: Nel 2014 la
Cina si conferma uno dei paesi preferiti per l’insediamento
delle imprese italiane all’estero, dando lavoro ad oltre
14.000 addetti. A giugno Jack Ma, fondatore di Alibaba,
la più grande piattaforma di e-commerce al mondo, ha
firmato un memorandum of understanding con il ministro
dello Sviluppo economico italiano. L’obiettivo è sviluppare
il commercio online delle imprese italiane su Alibaba,
dando più visibilità e opportunità al Made in Italy nel
mercato cinese con servizi come un team dedicato messo a
disposizionedaAlibabachelavoreràinCinaastrettocontatto
con le aziende italiane per aiutarle ad inserirsi sul mercato e
campagnedipromozioneperbranditaliani.Altriimportanti
memorandum d’intesa siglati sono quelli che Enel ha
firmato con China Huaneng Group e China National Nuclear
Corporation,dueaziendeleadernelsettoreelettrico.Ilprimo
servirà a dare impulso all’uso di tecnologie eco-sostenibili
nella produzione di energia; Enel offrirà il proprio contributo
e know-how in aree come tecnologie del carbone pulito,
energie rinnovabili e generazione distribuita. Nel secondo
si è tracciata un’intesa per la cooperazione nel campo della
costruzione e della gestione di centrali nucleari. Sogin S.p.a.
e China General Nuclear Power Group invece hanno siglato
un accordo per lo smantellamento nucleare e la gestione
di rifiuti radioattivi per la cifra di mln/euro 5. A novembre
Fincantieri, leader nella costruzione di navi da crociera, ha
firmatoaccordicondueaziendecinesi:CarnivalCorporation,
la più grande compagnia crocieristica al mondo, e China
CSSC Holdings Limited, controllata di CSSC, China State
Shipbuilding Corporation, maggiore conglomerato cinese
di settore che opera in diversi comparti della cantieristica.
Questi accordi sono volti ad esplorare la possibilità di una
joint venture nelle costruzioni navali nel settore crocieristico
per il mercato cinese. A gennaio 2015 Pianoforte Holdings,
family company che controlla Yamamay e Carpisa,ha
annunciato che aprirà 400 nuovi negozi in Cina nei prossimi
5anniconuninvestimentodimln/euro10.
Investimenti cinesi all’estero13
: Il 2014 è stato un
anno di svolta per gli investimenti cinesi, in quanto è la
prima volta che gli ODI (Outbound Direct Investment)
superano gli FDI (Foreign Direct Investment), trasformando
laCinainunpaeseconunnetcapitaloutflow,tenendoconto
del reinvestimento dei profitti e dell’investimento attraverso
nazioni terze. Sono aumentati gli investimenti in settori
come quello informatico (+100%), immobiliare (+45,8%)
energetico (+36,3%), commercio all’ingrosso e al dettaglio
(+26,3%). Sono diminuiti gli investimenti nel settore
manifatturiero(-19,8%)eindustriamineraria(-4,1%).
InvestimenticinesiinItalia14
:L’Italiaèstatalaseconda
nazione europea dopo il Regno Unito a ricevere maggiori
investimenti da parte della Cina, attirando nel 2014 3,5
miliardi di dollari. Buona parte di essi proviene dall’acquisto
del 35% di Cdp Reti, azienda controllata da Cassa Depositi
e Prestiti che controlla la rete elettrica e del gas italiana, da
partediStateGridCorporationofChina,lapiùgrandesocietà
elettrica cinese e del mondo. Altra operazione importante
del 2014 è stata l’acquisizione da parte di Shanghai Electric
Corporation, leader mondiale nella produzione di macchinari
per la generazione di energia e attrezzature meccaniche,
del 40% di Ansaldo Energia. La People’s Bank of China
ha acquistato quote di Fiat-Chrysler (2%), Telecom Italia
(2,081%), Assicurazioni Generali (2,014%), Eni (2,1%),
Prysmian (2,018%), Enel (2,07%), Terna (2,01%), Saipem
(2,034%). Altri deal tra privati sono stati il rilevamento di
KriziadapartediShenzhenMarisfrolgFashionper35milioni,
l’acquisto dell’8% di Salvatore Ferragamo da parte di P eter
Woo e l’ingresso per il 75% in Ferretti Yacht di Shandong
HeavyIndustryGroup.Oltreagrandiacquisizionisiregistrano
molte piccole operazioni immobiliari e commerciali. Questo
boom di investimenti, aiutato dalla loro convenienza dovuta
alla non ottima forma dell’economia italiana, dimostra la
rinascitadifiduciaversoilmercatoitaliano.
ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
Regolamentazione degli scambi15
Sdoganamento e documenti di importazione:
dal 2001, anno in cui la Cina è entrata a far parte della
WTO, sono state eliminate le quote alle importazioni e
si è verificato un calo delle tariffe doganali dal 17% al
10%. Il principio generale resta quello secondo il quale
le merci che entrano in Cina sono soggette al pagamento
sia di un dazio doganale sia della VAT (Value Added Tax,
corrispettivo dell’IVA), inoltre per alcuni beni è previsto il
pagamento della Consumption Tax (tassa sul consumo),
chesiapplicasulvaloreindoganadellamerce,maggiorato
del dazio. La riduzione dei dazi all’import si applica anche
alle Zone Economiche Speciali, alle Zone di Sviluppo
Economico e tecnico, ai Parchi per i Progetti di Sviluppo ad
AltaTecnologiaealleCittàCostiereAperte,giàdestinatarie
11Fonte:BBC,ChinaovertakesUSforforeigndirectinvestment
12 Fonte: Confesercenti, Istat: nel 2013-2014 in crescita gli
investimenti italiani all’estero; Fincantieri, Fincantieri protagonista
nello sviluppo della crocieristica cinese; Il Sole 24 Ore, Al via
l’alleanza con Alibaba per il made in italy in Cina; Enel, Enel firma
MOU con aziende cinesi leader nel settore energetico; Siglato
un memorandum d’intesa fra Enel e Huaneng per rafforzare la
cooperazionenellagenerazioneenergeticarispettosadell’ambiente;
La Repubblica, Yamamay e Carpisa: nanoteche nuovi mercati. Si
parteinCina
13 Fonte: National Bureau of Statistics of China; GlobalTimes, China
seesnetcapitaloutflowin2014
14 Fonte: National Bureau of Statistics of China; Financial Times,
Chinese go on spendig spree and double investment in Europe;
Il Fatto Quotidiano, Cdp Reti, il 35% della rete elettrica e del gas
italiana va ai cinesi per 2 miliardi; Il Giornale, Energia, banche a
automobili: così la Cina si compra l’Italia; Il Fatto Quotidiano, Piazza
Affarisemprepiùcinese,PeoplesBankofChinasirafforzainTelecom
e Prysmian; Fondo Strategico Italiano, Perfezionamento della
cessionedel40%diAnsaldoEnergiaaShanghaiElectricCorporation;
Soldionline,People’sBankofChinaoltreil2%diSaipemeTerna
15 Fonte: China Tax & Investment Consultants Ltd; General
Administration of Customs of the People’s Republic of China;
China Certification & Accreditation Association; ICE; General
Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine of
People’sRepublicofChina
Business Atlas	 Cina
inpassatodiparticolariagevolazioni.Inoltre,l’applicazione
del GATT (GeneralAgreement on Tariffs and Trade) ha
comportatolaconcessionedellaclausoladellanazionepiù
favorita (MFN) a tutti i Paesi membri dellaWTO.
L’autorità doganale cinese valuta e riscuote i dazi. Il dazio è
calcolatosull’importoCIFdellemerciimportate.Sel’importo
non appare adeguato o il valore della transazione non può
esseredeterminato,ledoganehannolafacoltàdirichiedere
il pagamento di un dazio calcolato in via“presuntiva”, ossia
supposto sulla base di parametri interni. I dazi doganali
riscossi sulle importazioni dovranno essere pagati entro 15
giornidalladatadiemissionedel“dutymemorandum”.
Dal 2003 la Cina ha istituito il sistema di Certificazione CCC
(China Compulsory Certification): un marchio obbligatorio
relativo alla sicurezza e alla qualità dei prodotti venduti sul
mercatocinese,assimilabilealmarchioCEinambitocomu-
nitario. La mancanza di certificazione ha come conseguen-
za, tra l’altro, il sequestro delle merci in dogana. La lista dei
prodotti che devono ottenere la certificazione CCC, le cate-
gorie rilevanti e le specifiche tecniche sono contenute nel
Catalogue of the Products under Compulsive Certification
oftheStatepubblicatoecostantementeaggiornatosulsito
delChinaQualityCertificationCentre(www.cqc.com.cn).
In materia doganale, la Cina ha siglato con Hong Kong il
Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA), il primo
accordo di partenariato economico a sostegno del made in
HongKonginCina.
L’accordo verte su tre aree principali: liberalizzazione del
commercio di merci, e di servizi e la firma di numerosi
accordi per il riconoscimento reciproco di qualifiche profes-
sionali, la promozione del commercio e degli incentivi agli
investimenti.TuttiiprodottidiHongKongcherispettanole
regoleCEPAsull’originedellemerciROOs(RulesofOrigin)si
possono avvantaggiare della tariffa zero per l’importazione
nellaCinacontinentaleconesclusionediunpiccolonumero
diarticoliproibiticomeapparecchiatureelettricheeprodot-
timedico/siderurgiciusationonfunzionanti,residuichimi-
ci, rifiuti urbani, ossa di tigre e corna di rinoceronte ed altri.
HongKongelaCinaContinentalesonoarrivatiadunaccor-
do per il CEPA ROOs (Rules of Origin) per oltre 1000 articoli
(basatisullaclassificazionetariffariadellaRPC).Lamaggior
parte di queste regole sull’origine della merce si basano sul
processo con cui è stato ottenuto un bene, mentre le altre
usanoleregoledefinitenel“ChangeinTariffHeading”onel
“Value-added content”o anche regole riguardanti le carat-
teristiche dei prodotti. La lista dei prodotti che rientrano
sotto l’accordo CEPA ROOS (Rules of Origin) si può trovare
allaseguentepaginatid.gov.hk.
Classificazione doganale delle merci: in base al
Paese di provenienza, le merci in entrata in Cina vengono
suddivise in cinque categorie, ognuna assoggettata al
suo relativo piano tariffario. Le cinque classificazioni di
prodotti sono le seguenti: merci che beneficiano della
clausola della“nazione più favorita”, merci soggette ad un
trattamento preferenziale, merci soggette a trattamenti
di speciale favore (SPR - Special Preferential Rates),
merci soggette a dazi per specifici periodi di tempo ed
infine merci diverse dalle categorie precedenti che non
beneficiano di alcun trattamento agevolato. Inoltre, per
quanto riguarda il deposito doganale, il sistema cinese ne
accoglie la richiesta solo in seguito ad accordi particolari
con le dogane del posto e prevede l’importazione di
particolari categorie di merci attraverso la modalità di
“esportazione temporanea”per un periodo di sei mesi.
Restrizioni alle importazioni: nonostante l’ingresso
nella WTO e i progressi registrati nel campo della libera
circolazione delle merci, permangono barriere tariffarie al
commercio. Tra queste, la China Compulsory Certification-
CCC (vedi sopra) per 132 categorie merceologiche (www.
ccaa.com). Questi prodotti, se privi di certificazione,
sono bloccati dalla Dogana Cinese e soggetti a sanzioni
pecuniarie. Vi sono comunque prodotti esentati dall’onere
di presentare la certificazione in questione, tra essi si
annoverano quelli utilizzati per scopo espositivo e quelli
importati da diplomatici per uso personale e non per la loro
commercializzazione, o ancora prodotti impiegati per la
ricerca e sviluppo e per la riparazione di prodotti ormai fuori
produzione.Ilsettorecheriscontramaggioridifficoltàèquello
agroalimentare; restrizioni sanitarie soprattutto per carni e
latticini, divieti assoluti, procedure amministrative onerose
ed incerte, certificazioni complesse, sistema di autorizzazioni
frammentario e stratificato, ecc. sono tutti elementi che
limitano l’importazione e la distribuzione dei prodotti
agroalimentariesteriincidendosignificativamentesuicosti.
Importazioni temporanee: secondo la normativa
della dogana le merci temporaneamente importate
devono essere esportate entro 6 mesi. Si segnala che, l’art.
42 delle Regulations of the People’s Republic of China on
Import and Export Duties prevede la possibilità di esentare
temporaneamente dal pagamento dei dazi le seguenti
categorie di merci: materiale da esposizione, attrezzature
per spettacoli, manifestazioni culturali e sportive,
attrezzature cinematografiche e per programmi televisivi,
strumenti di ricerca scientifica, pedagogica o per attività
medica, campioni, strumenti per installazioni e particolari
equipaggiamenti, container e altri beni importati per scopi
non commerciali. Al fine di evitare frodi, al momento
dell’importazione viene comunque richiesto il deposito di
una cauzione (uguale al valore dei dazi e dell’IVA), per il
periodocheintercorrefral’importazioneelariesportazione.
Attività di investimento	
ed insediamenti produttivi nel Paese16
Normativa per gli investimenti stranieri: Gli
investimenti stranieri vengono distinti in 4 categorie:
incoraggiati (nel settore hi-tech, investimenti con
tecnologie che comportano risparmio energetico e che
prestano attenzione al problema dell’impatto ambientale,
investimenti nelle regioni interne centrali e nell’ovest del
Paeseedinfineinvestimentiperlesocietàcheesportanoil
100%dellaproduzione),permessi(intuttiqueisettorinon
rientrantinellealtretrecategorie),ristretti(tassativamente
elencati all’interno del Catalogo) e vietati (circoscritti a16Fonte:ChinaBriefing
Business Atlas	 Asia
pochi settori come ad esempio quello degli armamenti o
del gioco d’azzardo).
La nuova versione del Catalogo vuole riflettere le politiche
previste all’interno del XII Piano Quinquennale (2011-
2015), il cui scopo è reindirizzare il capitale straniero verso
industrieadaltatecnologiaeproduttricidienergiealterna-
tiveedeco-compatibili.
Le Measures for the Administration on Foreign Investment
in Commercial Field, offrono la possibilità per i piccoli e i
medioperatoridiaccederealmercatocinesedelladistribu-
zione. La normativa prevede la possibilità di costituire delle
società al 100% a capitale straniero e soprattutto ridefinire
i requisiti di capitalizzazione delle società commerciali,
rimuovendo così uno degli ostacoli principali che avevano
finora bloccato l’accesso dei piccoli e medi investitori esteri
almercatointernodellavendita.
Traleformediinvestimentosiannoverano:laJointVenture,
sia nella forma di Equity JointVenture (EJV), che in quella
di Contractual JointVenture (CJV) e laWholly Foreign-Ow-
ned Enterprise (WFOE). Inoltre, benché non costituiscano
una forma di investimento diretto, merita una spiegazione
la disciplina degli Uffici di Rappresentanza. La disciplina
normativa di riferimento per la costituzione di uffici di
rappresentanza sono le Detailed Rules on the Approval
and Control of Resident Representative Offices of Foreign
Enterprises (1995), attualmente emendata ed integrata da
successive disposizione normative. Gli Uffici di Rappresen-
tanza non sono una forma di investimento estero diretto,
ma uno strumento utile nella fase iniziale di insediamen-
to e in quella successiva per poter gestire e coordinare la
propria presenza in Cina, ed inoltre permette di richiedere
investimentinonelevati.Ma,percontro,sonodotatidiuna
operatività limitata, poiché non possono svolgere attività
commercialidirette(venditaeproduzione),masoloattività
di promozione e studio di mercato per contro della società
madre.
Pertanto,gliUfficidiRappresentanzasonodeimericentridi
costo,nondiprofittoma,ciononostantesottopostiaprelie-
vofiscaledapartedelleautoritàcinesi.
Ad oggi, questi sono tassati sulla base dei loro costi (salari,
affitto, spese di viaggio, bollette telefoniche, ecc), e l’a-
liquota d’imposta totale di un ufficio di rappresentanza,
che in realtà è la somma di tre diverse aliquote, si aggira
intorno al 10,94% (ma può variare significativamente
in base al settore). Scopo di questa circolare è affermare
esplicitamente che tutti gli uffici di rappresentanza devono
provvedere al pagamento dell’imposta sul reddito, della
BusinessTaxedellaVAT.
La procedura di costituzione di un RO è rapida e semplice
(sono sufficienti solo due mesi). È necessaria l’approvazio-
ne dal dipartimento locale del MOFCOM e la registrazione
presso lo State Administration for Industry and Commerce
(SAIC)alivellolocale.Sitrattacomunquediformalitàburo-
cratiche, poichè l’approvazione è quasi automatica. Inoltre,
dal2004sipuòpresentaredomandadirettamenteallocale
ufficio del SAIC, saltando il preliminare passaggio della ri-
chiesta di autorizzazione del MOFCOM. Una volta ottenuta
l’autorizzazione per l’apertura del RO, si procederà con la
registrazione dell’ufficio presso la branch locale del SAIC
entro30giornidall’approvazione.Lavaliditàmassimadella
registrazione è di tre anni, con possibilità di richiederne il
rinnovo;ognicambiamentocheriguardiilRO(ufficio,Chief
Representative)dovràesserecomunicatoalleautoritàaifini
dell’approvazioneedellaregistrazione.
Legislazione societaria17
: Tra le forme societarie si
riscontrano notevoli differenze nel modo in cui vengono
disciplinate le società di capitali investita da soli cinesi,
quella a capitale interamente straniero e quella in forma
mista(JV).Mentreleprimedueformesocietariehannouna
disciplina molto simile a quelle adottate nei paesi dell’Eu-
ropa continentale la disciplina delle JV merita di essere
approfondita. La Joint Venture (JV) prevede un accordo di
collaborazione con cui due o più imprese, pur mantenendo
la propria indipendenza giuridica, collaborano per la rea-
lizzazione di un progetto di natura industriale o commer-
ciale, che si caratterizza per l’utilizzo sinergico delle risorse
portate dalle singole imprese partecipanti oltre ad un’equa
suddivisionedeirischilegatiall’investimento.Sidifferenzia-
noin: EquityJointVenture(EJV)eContractualJointVenture
(CJV).LaEquityJointVentureèunasocietàacapitalemisto,
costituita almeno da un soggetto straniero (individuo o
persona giuridica) e da una persona giuridica cinese (sus-
siste il divieto per le persone fisiche cinesi di partecipare a
jointventuressino-estere).LaEJVcomportalacostituzione
di un soggetto terzo, che si pone come autonomo centro di
imputazionedidirittiediobblighiIlpartnerstranierodovrà
detenere una quota pari o superiore al 25% del capitale
sociale, potrà essere inferiore a questa percentuale soltanto
seciòavvengainconformitàconleproceduredicostituzio-
ne. Tuttavia, in tal caso la EJV non potrà beneficiare delle
politiche di favore generalmente applicabili alle imprese di
investimentostraniera(FIE).Laproceduradicostituzionedi
una EJV avviene sulla base di un contratto di JointVenture
concluso tra una o più parti cinesi e una o più parti stra-
niere. Oltre al contratto dovrà essere redatto uno statuto
che conterrà previsioni in merito all’oggetto sociale, alla
governance,allagestionefinanziaria,aldirittodiprelazione
sul trasferimento delle quote, all’ammontare del capitale
sociale, all’investimento totale e alla ripartizione degli utili.
Il contratto di JointVenture e lo statuto, così come i rispet-
tivi accordi modificativi, sono soggetti inderogabilmente al
dirittocineseedevonoottenerel’approvazionedapartedel
MOFCOModeisuoiufficiperiferici.
Le Contractual Joint Venture (CVJ) possono essere di 2 ti-
pologie: una “pura”, rappresentata da un semplice rapporto
contrattuale tra i partner simile ad un accordo di partner-
ship temporanea, ed una“ibrida”a metà tra una CJV pura
ed una EJV che, al contrario, prevede la nascita di una per-
sonagiuridicanuovaedautonomarispettoalleparti. 
Tuttavia, a differenza di quanto avviene nel caso di una EJV
17 Fonte: Guida agli investimenti in Cina, Chiomenti, 2013;
Newsmercati.com; “Cina: Commercio Internazionale e Investimenti
Esteri”a cura di E. Cavalieri, L. Sempi, F.R. Antonelli, E. Romita, M.
Sandoli,P.Mancone,I.deRisipubblicatodaIpsoa
Business Atlas	 Cina
in cui la creazione di una newco è un passaggio imprescin-
dibile, nel caso della CJV le parti potranno limitarsi a creare
una semplice “partnership” priva dello status di persona
giuridica autonoma. In questo caso, tuttavia, le parti non
potranno beneficiare della limitazione della responsabilità
applicabile nel caso di costituzione di una società di ca-
pitali e saranno ritenute illimitatamente responsabili nei
confronti dei creditori della CJV per le obbligazioni assunte
da quest’ultima. La procedura di costituzione di una CJV
è molto simile a quella già vista per la EJV e sarà quindi
necessariostipulareuncontrattotralapartecineseequella
straniera e ottenere l’approvazione del MOFCOM (o dalle
suesediperiferiche).
LeWholly Foreign-Owned Enterprises (WFOE) costituite
nella forma di società a responsabilità limitata, interamente
possedute e gestite da investitori stranieri, sono diventate la
forma preferenziale di investimento. Dal 2000 in poi sono
stati infatti eliminati molti vincoli che prima rendevano
“ineguale”l’operatività di EJV e WFOE, come le limitazioni
relativeall’esportazionedeiprodotti(ladisciplinaprecedente
prevedevachelamaggiorpartedeibeniprodottidalleWFOE
dovesse essere esportata,“obbligo di export”), agli acquisti
di materie prime (che adesso possono avvenire, in linea
con il principio di “giustizia e ragionevolezza”, sul mercato
cinese come sul mercato internazionale) e alle transazioni
internazionali (le WFOE non necessitano più della previa
autorizzazione governativa per avere rapporti commerciali
con l’estero). La differenza principale con le EJC riguarda il
sistema di corporategovernance (insieme di regole di ogni
livellodalleleggiairegolamentichedisciplinanolagestione
e la direzione di una società). Infatti, se le società costituite
esclusivamente da capitale straniero, ovvero leWFOE, sono
disciplinate da un modello più flessibile, stabilito dalla
legge societaria del 2005, simile a quello adottato nei Pa-
esi dell’Europa occidentale, per le JV è invece previsto un
sistema rigido di governance,inderogabile da parte dei soci
dove, ad esempio, decisioni importanti quali modifiche allo
Statuto, aumenti di capitale, scioglimento, fusione e scissio-
ne della società, devono essere prese all’unanimità da parte
deisoci.AlfinedicostituireunaWFOEl’investitoredovràpre-
sentare una domanda contenente informazioni dettagliate
riguardanti l’investitore, il capitale, il settore di attività, l’im-
patto ambientale e altri aspetti rilevanti. È inoltre richiesta
la predisposizione di ulteriori documenti, tra cui non potrà
mancareunostudiodifattibilità,lostatutoel’organigramma
sociale. Tutta la documentazione deve essere presentata in
lingua cinese. Alcuni documenti possono essere predisposti
inlinguainglesemainquestocasosidovràallegarelatradu-
zioneinlinguacinese.IlMOFCOM(oilrelativoufficioperife-
rico competente) si esprimerà sulla costituzione dellaWFOE
entro novanta giorni dalla ricezione di tutta la documenta-
zione richiesta. Nei trenta giorni successivi all’approvazione
del MOFCOM, l’impresa presenterà domanda al SAIC per la
BusinessLicence,lacuidatadiemissionecostituiràanchela
data di costituzione dellaWFOE. La neo-costituitaWFOE ha
poi trenta giorni di tempo per completare le ulteriori attività
successive come l’apertura del conto corrente, la predispo-
sizione dei timbri e delle fatture, la registrazione presso le
autoritàfiscali.Considerandolecaratteristichedescrittedelle
WFOE è agevole osservare come queste presentino degli
indubbivantaggirispettoalleJointVentures.Perprimacosa,
detenere il 100% del capitale e fare a meno del partner ci-
nese comportano un controllo maggiore e più efficace sulla
gestionedellasocietà;insecondoluogo,siincontranomeno
difficoltà sul versate del know-how, che resta nelle mani
dell’investitorestraniero.Inoltre,redigerelostatutoeconve-
nireiterminidell’investimentoconunaltrosoggettoesteroe
inuncontestogiuridicodiversodaquellocinese,èmoltopiù
semplice, in termini di lingua, cultura e di tecnica giuridica
edeconomica.Ciòsitraduceinunamaggiorceleritàditutto
l’iter costitutivo e in un maggior controllo societario. Si può
pertanto dire che tutta la disciplina delleWFOEs appare nel
complesso più flessibile: anche abbandonare il progetto e
scioglierelasocietàrisulteràrelativamentepiùfacile.
Se consideriamo la disciplina delle JV, il fatto che lo sciogli-
mentodellasocietàsiasottopostoalconsensoincrociatodel
socio cinese e dell’autorità, crea spesso le condizioni per cui
l’investitorestranierovengacostretto,purdipoterrecuperare
parte del proprio investimento, a rinunciare a parte del pro-
priocapitaleinvestitoo,addirittura,adovercederelapropria
tecnologiaalpartnercinese.
Brevetti e proprietà intellettuale18
I diritti della proprietà intellettuale garantiti dalle leggi della
PRCnonsonoestesialleregioniadamministrazionespeciale
di Hong Kong e Macao. L’Ufficio Marchi (Trademark Office)
dell’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio
del Consiglio di Stato (State Administration for Industry
and Commerce - SAIC) è l’organo incaricato di registrare ed
amministrare i marchi in tutto il Paese. Prima di compiere
qualsiasioperazionecommercialeinCinaènecessarioprov-
vedere alla registrazione del proprio marchio presso l’Ufficio
Marchi cinese competente (principio del“first to file”, per il
quale non rileva chi abbia inventato per primo bensì chi sia
statopiùsollecitoapresentareladomandadiregistrazione.).
La registrazione diretta in loco o l’estensione della registra-
zione internazionale costituiscono gli unici strumenti di tu-
tela necessari per evitare che le aziende locali si approprino
dellanotorietàdiundeterminatomarchio.
Il marchio deve possedere caratteri distintivi e non deve
entrare in contrasto con i diritti acquisiti dai terzi preceden-
temente. Se il marchio è già stato oggetto di registrazione
internazionale, attraverso i sistemi previsti dal diritto inter-
nazionale, tale registrazione avrà efficacia in Cina solo se
essa è stata inclusa tra gli Stati ai quali la registrazione può
essereestesasurichiestadelrichiedente.
La registrazione internazionale potrà essere recepita dall’Uf-
ficio Marchi e Brevetti cinese solo se il marchio in questione
osimilerisultanonesseregiàregistratoinCina;oseilnuovo
marchiochesivuoleregistrarerisultaconformeairequisitidi
registrabilità previsti dal diritto cinese. A tal proposito sarà
18 Fonte: Guida agli investimenti in Cina, Chiomenti, 2013; Le guide
dell’Helpdesk, “La protezione dei marchi in Cina”, China IPR SME
Helpdesk
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necessario il rilascio di un certificato, comprovante la validi-
tà della registrazione internazionale sul territorio cinese. In
mancanza di una registrazione internazionale, si procederà
direttamente con la registrazione presso l’Ufficio Marchi e
BrevettipresentenelterritoriodellaPRC.
Dal 1.05.2014 è possibile depositare anche i marchi
costituiti da suoni, al pari di quanto previsto a livello eu-
ropeo. Inoltre, è possibile procedere ad un deposito in via
elettronica (e-filing) e multi classe (la precedente legge
prevedeva, invece, che ogni domanda di marchio proteg-
gesse solo un’unica classe merceologica). Il deposito multi
classe, in conformità alla prassi internazionale, permette
quindi di ottenere una significativa riduzione delle tasse
di deposito; in più, la domanda di rinnovo potrà essere
presentata nell’anno anteriore alla scadenza della registra-
zione. Le procedure di esame sono state modificate nella
parte in cui si prevede non solo un time limit per arrivare
alla pubblicazione, al massimo 9 mesi senza possibilità di
estensione del termine, ma anche per quanto attiene all’e-
missionedelle azioniufficiali.
Laproceduradiregistrazioneprevedechesianosuscettibili
di registrazione le seguenti categorie: marchio in lettere
latine,marchioinideogrammi,logoosegnodistintivo.Siè
solitiprocedereallaregistrazionesiadelmarchioacaratteri
alfabetici sia di quello in ideogrammi per evitare che la
clientela cinese trovi un proprio soprannome al prodotto
edinoltreperchélapresenzadiunascrittaincaratterilatini
ispira una fiducia nel consumatore cinese, aumentando
anche l’interesse verso il prodotto, mentre la presenza
dell’ideogramma ne facilita l’approccio. La procedura di
registrazione richiede circa due anni di tempo nel caso in
cui non vi sia né rigetto né opposizione. Se entro sei mesi
dalla data in cui si è presentato domanda di registrazione
in un Paese straniero, si vuole presentare domanda in
Cina per la registrazione dello stesso marchio in relazione
agli stessi prodotti, il ricorrente, in relazione all’accordo
esistente tra la Cina e il Paese in questione, o sulla base
del trattato internazionale nel quale entrambi i Paesi sono
parti, o ancora sulla base del principio di reciprocità, avrà
un diritto di priorità per il quale la data di presentazione
dellaprimadomandanelPaesestranieroverràconsiderata
come la data di presentazione della domanda in Cina. Una
volta registrato, il marchio avrà una durata di dieci anni,
decorrenti dalla data di approvazione della registrazione.
La richiesta di rinnovo deve essere depositata entro i sei
mesi antecedente alla scadenza. Se il titolare, non de-
posita una richiesta nei termini, può essere riconosciuta
un’estensione di 6 mesi. Se non viene depositata alcuna
richiesta di rinnovo prima della scadenza del periodo di
estensione, il marchio commerciale verrà cancellato. La
lingua della domanda di deposito è l’inglese, francese e
spagnolo (domanda internazionale), cinese (nazionale),
pertanto le imprese straniere dovranno rivolgersi ad un
agentelocaleoppureessereinpossessodiragionesociale
ed indirizzo cinesi. La tariffa minima per il sistema inter-
nazionale copre più di un paese nel medesimo tempo e
fino a tre classi di beni o servizi. Nel sistema nazionale
cinese deve essere depositata una domanda separata per
ogni classe.
Al fine di contrastare il fenomeno molto diffuso del depo-
sito dei marchi in mala fede, la nuova legge stabilisce che
integri mala fede anche il deposito di un marchio uguale o
simile a quello di un soggetto che il depositante conosce
in virtù di precedenti rapporti commerciali. E’stata quindi
ampliata la previsione normativa includendo non solo
agenti, rappresentanti, distributori o consulenti del titolare
del marchio non ancora protetto in Cina, ma anche tutti
coloro che ne abbiano avuto conoscenza per precedenti
rapporti contrattuali, di business o commerciali in genere.
La mala fede dovrà essere invocata in sede di opposizione,
comecausadinullitàrelativa,poichèl’usodelmarchiodeve
avveniresecondoi principidell’onestàedellacredibilità.
Un altro istituto sul quale è intervenuta la legge è quello
dell’opposizione; la vecchia legge non fissava i requisiti
in base ai quali fosse possibile depositare un’opposizione
e la decisione veniva presa a distanza di più di due anni.
Orasoloititolaridiundirittoanterioreolaparteinteressata
possonopresentareopposizioneallaconcessionesullabase
della violazione di un marchio notorio, di un marchio ante-
riore o altri diritti anteriori, della mala fede del depositante
(nelsensosoprachiarito)oinviolazionediunaindicazione
geografica. La procedura di opposizione dovrà concludersi
entro un periodo di 12 mesi, sempre allo scopo di facilitare
le imprese. Qualora l’Ufficio decida l’opposizione a favore
della parte opponente, il soggetto che ha depositato il
marchio potrà presentare ricorso al TRAB (Trademark Re-
view & Adjudication Board) e iniziare un procedimento in
sede giudiziaria, entro cinque anni dalla registrazione del
marchio. Al contrario, qualora sia il titolare della domanda
a perdere in sede di opposizione, non avrà il diritto di pre-
sentare ricorso, ma solo di iniziare una causa per invalidare
laregistrazione.Le procedurediriesame controladecisione
di non concedere il marchio in sede di esame o a seguito di
opposizione,didecadenzapermancatouso,diilliceitàdella
registrazione,dinullitàpercontrarietàadunmarchionoto-
rio o a marchi anteriori dovranno essere concluse entro un
massimodi9o12mesi,terminiestendibilirispettivamente
di 3 o 6 mesi previa approvazione del SAIC (State Admini-
strationforIndustryandCommerce).
Per la disciplina sui brevetti, l’autorità competente è lo
State Intellectual Property Office of PRC (“SIPO”). Secon-
do la PRC Patent Law, i requisiti di brevettabilità sono la
novità (invenzioni e modelli di utilità), l’originalità (mo-
delli di utilità, ornamentali o invenzioni); l’industrialità.
Qualora venga depositata domanda di brevetto presso
le autorità di un qualsiasi altro Stato membro della Con-
venzione di Parigi, di cui la Cina è parte, ed entro 12 mesi
(brevetto per modelli di utilità o invenzione) o 6 mesi
(brevetto per disegno), venga presentata domanda al SIPO
cinese, quest’ultimo riconoscerà come data di deposito
quella avanzata presso le autorità dell’altro Stato (Priority
Date,“data di priorità”, per la quale ad una domanda debba
essere concessa la data di presentazione di una domanda
precedente,anchesepresentatainunoStatodifferente,po-
Business Atlas	 Cina
stochequest’ultimasiastatainoltratanei12mesianteriori
(peribrevetti)oneiseimesi(perdisegni,modelliemarchi)
adoperadellostessorichiedente).
Laproceduradiregistrazioneavvieneattraversoildeposito
presso l’Ufficio Brevetti dei seguenti documenti: per le
invenzioni e i modelli di utilità: domanda di brevetto con
indicazione del nome dell’invenzione/modello di utilità,
dati relativi al Richiedente, indicazione della Priority
Date (nel caso in cui il Richiedente e il soggetto che
hanno effettuato il deposito della domanda di brevetto
in uno Stato differente siano diversi bisognerà fornire
documentazione che provi l’identità dei due soggetti
oppure l’esistenza di un accordo di licenza/trasferimento
di brevetto); Una descrizione tecnica che spieghi in modo
chiaro ed esauriente l’invenzione o il modello di utilità
così da venir riconosciuto da parte di un tecnico nel
settore di riferimento; La richiesta di copertura recante
le caratteristiche tecniche dell’invenzione o del modello,
ed indicante, in modo chiaro la copertura per la quale si
richiedelaprotezione;Unastrattodelladescrizionetecnica
che definisca i punti tecnici principali dell’invenzione o del
modello; Disegni e delega che autorizzi l’agente a gestire
le procedure di registrazione.
Tutta la documentazione dovrà essere presentata in cinese
e a seguito del deposito, il SIPO effettuerà una verifica sulla
completezza della documentazione e la sua conformità ai
requisitirichiestidallalegge. 
Trascorsi 18 mesi dalla data di deposito della domanda
(6 mesi per i modelli di utilità e design) avviene la pub-
blicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei Brevetti. E’possibile
procedere, inoltre, ad una pubblicazione anticipata, ma, su
richiesta del ricorrente che può avvenire in qualsiasi mo-
mento,entrotreannidalladatadelladomanda,ilSIPOpuò
procedere ad un esame sostanziale della stessa (a pena di
decadenza nel caso in cui non si proceda alla richiesta di
riesame nei termini stabiliti). Dopo l’esame sostanziale, se
nonvisonomotiviperilrigettodiunadomandadibrevetto
per invenzione, SIPO deve concedere il brevetto, rilasciare
un certificato per l’invenzione e registrare ed annunciare la
concessioneditalebrevetto.Questobrevettoperinvenzioni
entrainvigoredalladatadell’annuncio.
Per quanto riguarda  la domanda di brevetto per modello
d’utilitàodisegno,dopol’esamepreliminare,sesièconsta-
tato che non vi sono motivi di rigetto, il SIPO emetterà una
decisione relativa alla concessione del brevetto, rilasciando
il certificato ed effettuando la registrazione e l’annuncio
relativoalrilasciodelbrevettoinquestione.
Qualora il richiedente non sia soddisfatto della decisione
del SIPO relativa al rifiuto di una domanda, il ricorrente
può, entro tre mesi dalla data di ricevimento della notifica,
ricorrere alla commissione interna di riesame del brevetto
ed avviare una procedura di revisione. Dopo il riesame, la
commissione dovrà provvedere a prendere una decisione e
a comunicarla al richiedente. Se, anche in questo il caso, il
richiedente non dovesse concordare con la decisione presa
dalcomitatodirevisione,ilrichiedentepotrà,entrotremesi
dalla data di ricevimento della notifica, agire in giudizio
pressoiltribunaledelpopolo.
La procedura per il rilascio del brevetto ha durata di 3 o 4
anninelcasodelleinvenzioni,mentreperimodellidiutilità
od ornamentali la durata è di circa 10/18 mesi. La prote-
zione concessa al titolare di un brevetto è piuttosto ampia,
viene infatti riconosciuta come violazione anche l’importa-
zione o la vendita non autorizzata di merci prodotte senza
l’autorizzazione del titolare.Il periodo di durata del brevet-
to è di 20 anni per le invenzioni e 10 anni, decorrenti dal
giorno del deposito della domanda per i brevetti relativi ai
modelli di utilità ed ornamentali. Il titolare del brevetto è
tenuto a versare un ammontare fisso a scadenza annuale,
in caso di ritardo nel pagamento della tassa in questione si
saràsottopostialpagamentodiunatassapecuniaria.
Anche per i brevetti può essere richiesta la registrazione
presso le autorità doganali, e le vie di ricorso per la prote-
zionesonolestesseprevisteperimarchi. 
Sistema fiscale19
Anno fiscale: 1 gennaio – 31 dicembre
Tassazione sulle attività di impresa: con l’entrata
in vigore a partire da gennaio 2008 della Enterprise Inco-
me Tax Law (EITL), il sistema di trattamento fiscale per le
impreselocali(JointVenture)eacapitalestraniero(Wholly
ForeignOwnedEntreprises)èstatouniformato,creandoun
ambiente imprenditoriale più equo e competitivo e allar-
gandolabaseimponibilechehapermessoaltresìdiridurre
le singole aliquote. Le prime rientrano in una tassazione
standard (Income Tax) del 25% sul reddito complessivo
prodotto. Le seconde sono tenute a versare un’aliquota del
20% (10% per i paesi come l’Italia che ricadono all’interno
di particolari accordi, addirittura 5% per il regime fiscale
agevolato di Hong Kong) in aggiunta alla VAT, calcolata
sul reddito prodotto da un attività che abbia richiesto una
presenza in territorio cinese superiore ai sei mesi; in caso di
permanenza minore, la suddetta aliquota non viene appli-
cata, mantenendo solamente l’obbligo dellaVat (6%). Per
leimpreserealizzateinunperiodoantecedenteallapubbli-
cazione della nuova legge (EITL), è previsto un periodo di
5 anni durante il quale l’aliquota salirà gradualmente (con
un incremento annuo del 2%) fino al 25%, quota prevista
dalla legge. Sgravi fiscali sono poi previsti per particolari
tipologie di imprese, come per esempio quelle operanti
in settori di ricerca e sviluppo, protezione ambientale e
risparmio energetico. Aliquote ridotte vengono applicate
anche per imprese operanti nel settore dell’alta tecnologia
e per le piccole imprese o quelle poco redditizie (reddito
imponibile inferiore a CNY 300.000 o numero di lavoratori
inferiore a 100 o totale attivo inferiore a CNY 10 milioni)
rispettivamente di 15% e 20%, particolari regimi fiscali
agevolati vengono favoriti per le aree destinate ad attrarre
investimentiesteri.
19Fonte:StateofAdministrationofTaxationofthePeople’sRepublic
of China; www.shuilv.org; Lorenzo Riccardi - Giorgio Riccardi, Gli
investimenti in Asia orientale; Deloitte, Taxation and Investment in
China2014-Reach,relevanceandreliability;KPMG,ChinaTaxAlert,
May2014
Business Atlas	 Asia
Imposta sul reddito delle persone fisiche:
Reddito mensileimponibile(CNY) Aliquota
Finoa1.500		 3%
1.501–4.500		 10%
4.501–9.000		 20%
9.001–35.000		 25%
35.001–55.000		 30%
55.001–80.000		 35%
Oltre80.000		 45%
Le persone fisiche residenti in Cina e i cittadini stranieri
che risiedano nel Paese per più di 183 giorni (90 per co-
loro provenienti da Paesi che non hanno siglato accordi
per evitare la doppia imposizione) sono soggetti al pa-
gamento dell’imposta sul reddito individuale. Nel caso di
cittadini stranieri tuttavia, tale aliquota viene applicata ai
soli redditi prodotti in Cina, quando invece il reddito del
cittadino cinese è totalmente sottoposto all’applicazione
dell’imposta individuale. Quest’ultima deve essere versata
con scadenza mensile o sotto forma di pagamento diretto
da parte del contribuente o come ritenuta d’imposta da
parte del datore di lavoro. L’imposta sul reddito individuale
è riscossa sulle categorie di reddito delle persone fisiche
quielencate:proventidasalari,stipendi,redditodeisingoli
operatori industriali e commerciali di produzione o lavoro;
proventi da compensi agli autori; proventi derivanti dalle
royalties; proventi da interessi, dividendi e bonus; ricavi
derivanti dalla locazione di immobili; proventi da cessione
di immobili.
Imposta sul valore aggiunto: la VAT è applicabile
nei confronti di quei soggetti, siano essi persone fisiche
o giuridiche, che svolgono attività di produzione,
vendita e importazione di beni o che erogano servizi di
manutenzione, fabbricazione o riparazione. I contribuenti
vengono classificati in due categorie a seconda della
loro capacità contributiva: contribuenti ordinari e piccoli
contribuenti. I primi possono essere soggetti a diverse
aliquote in base all’attività condotta: se infatti la VAT
ordinaria è del 17% per i beni venduti e importati,
esiste altresì un’aliquota del 13% applicabile ad alcune
particolaricategoriediprodottiqualifornituredomestiche,
alcune tipologie di cibi, libri ecc, finanche un’aliquota
dello 0% per i prodotti esportati e per casi tassativamente
previsti dallo Stato (per le esportazioni si parla di aliquota
0%, in realtà la VAT viene versata e successivamente
rimborsata). I secondi rientrano in uno speciale computo
dellaVATchesièattestatoal3%inseguitoallariformadel
2008. Esistono poi beni esenti dall’applicazione dellaVAT,
qualiilibriantichi,imedicamentieprodotticontraccettivi,
i prodotti importati da governi e organizzazioni
internazionali a scopo umanitario, gli articoli direttamente
importati da organizzazioni di disabili per l’utilizzo
speciale da parte di questi soggetti, i prodotti agricoli
coltivati e commercializzati dal produttore, la vendita
direttadibeniusati,servizidiricercaesviluppoodidesign
destinati a imprese straniere, trasporti internazionali. Il
versamento deve essere generalmente effettuato entro
un mese, tuttavia sono previste tempistiche più ristrette
(1, 3, 5, 10, 15 giorni) a seconda dell’ammontare del
valore dell’imposta da corrispondere e del tipo di attività
(per esempio 15 giorni per le importazioni). Il gettito
viene amministrato e redistribuito tra amministrazioni
locali e governo centrale (rispettivamente 25% e 75%)
dalla State Administration of Taxation, la quale definisce
altresì la documentazione necessaria per gli adempimenti
fiscali. Nonostante la VAT si configuri essenzialmente
come un’imposta sul valore finale della produzione, essa
ha sempre presentato problematiche di applicazione
all’interno dei processi produttivi o distributivi, causando
spesso l’applicazione di aliquote anomale o sovrapposte.
PerleattivitàeconomicheesclusedallaVATèprevistainoltre
un’altratassadettaBusinessTax,direttaaltrasferimentodi
proprietà immobili, diritti sull’uso di terreni e altri servizi
(costruzioni, finanziari, hotel e catering, entertainment
ecc.). Tutti i servizi sono soggetti alla Business Tax
indipendentemente dal fatto che il fornitore del serivizo
sia localizzato in Cina o meno (dal 1 gennaio 2009). Le
aliquote previste da tale imposta variano dal 3% al 20%:
il 3% per servizi di edilizia, trasporto, telecomunicazioni,
servizi postali, attività culturali e sportive; il 5% per i
servizi di assicurazione, finanza (interessi), trasferimento
di proprietà immobiliari, diritti di utilizzo di terreni e
vendita di immobilizzazioni; le aliquote dal 5% al 20%
sono destinate ai servizi di intrattenimento, determinate
dall’autorità a livello provinciale. Data la complessità del
sistema, negli ultimi anni sono stati intrapresi numerosi
progetti pilota in diverse aree del paese (a Shanghai nel
2012 per esempio), con l’intento di uniformare le due
tipologie di imposta e risolverne le lacune applicative,
specialmente con riguardo allo sviluppo di settori
innovativi (i cosiddetti “settori incoraggiati”) e di aree
destinate all’attrazione di investimenti che godono di
regimi fiscali agevolati. Nell’agosto del 2013 è stata
emanata la “Circolare 37” con cui i progetti pilota
vengono estesi a livello nazionale, sostituita solo cinque
mesipiùtardidalla“Circolare106”del12dicembre2013,
che estende la riforma della VAT anche a settori prima
inclusinellaBusinessTaxcomeservizipostalieferroviari,
oltre che introdurre degli aggiustamenti applicativi nei
confrontidelsettoredeifinanziamentiedellespedizioni.
Agiugno2014laVATèstataestesaanchealsettoredelle
telecomunicazioni con la “Circolare 43”, anche questo
precedentemente incluso nella BT. . La strategia del
governo centrale è una nuova configurazione fiscale che
preveda la conciliazione della VAT e della Business Tax,
cioè la conciliazione di una tassa diretta al consumatore
finaleediunaimpostaorientataalleattivitàeconomiche
(e che di queste riflette l’andamento).
Infine si cita la Consumption Tax, applicata ai soggetti
che si occupano di produzione, importazione e
lavorazione di particolari tipologie di beni considerati
“non essenziali” o “di lusso”, come alcol, cosmetici,
gioielli,pneumatici,motocicletteemotoveicoli,petrolio,
yachts, prodotti da golf, olio per motore, orologi di lusso,
Business Atlas	 Cina
bacchette di legno usa e getta e tabacco. Questa tassa è
calcolatabasandosisulprezzodivenditadeiprodotti,sul
volume di vendita o la combinazione dei due. L’aliquota
proporzionale varia dal 1% al 56% del ricavo di vendita
deiprodotti.Leesportazionisonoesentidaquestatassa.
NOTIZIE PER L’OPERATORE
Rischio Paese20
:2/7
Condizioni di assicurabilità SACE21
: apertura senza
condizioni
Sistema Bancario22
Il numero degli istituti finanziari operanti attualmente
in Cina si stima vicino alle 4.000 unità, con un bacino di
circa tre milioni e mezzo di dipendenti e un giro d’affari
prossimo ai mld/CNY 135.000. Ai vertici del sistema ban-
cario si trovano la People’s Bank of China, banca centrale
responsabile della politica e stabilità del sistema finan-
ziario nonché dei depositi e crediti, e la China Banking
Regolatory Commission (CBRC), addetta al monitoraggio
dell’intero sistema bancario e alla supervisione delle ope-
razioni. Entrambe le istituzioni sono subordinate alle deci-
sioni del Consiglio di Stato, organo esecutivo del governo
di Pechino. Oltre alla PBOC, le altre grandi banche cinesi
sonolecosiddettePolicyBanks(ChinaDevelopmentBank,
Export-Import Bank of China e Agricultural Bank of Chi-
na), costituite per garantire fonti di finanziamento per gli
ambiziosi progetti governativi nell’ambito delle politiche
di piano (sviluppo tecnologico, industriale, infrastrutturale
ecc.).Ilsistemafinanziariovedeinoltrelapresenzadiban-
che statali a livello nazionale (oltre alla PBOC) che deten-
gonolaquotadimercatomaggiore(44,05%deltotalede-
gli assets): Bank of China, Industrial and Commercial Bank
of China, China Construction Bank e Agricultural Bank of
China. Esistono poi Banche Nazionali (possono cioè aprire
sportelli in tutta la Cina sulla base della loro licenza gene-
rale), sono 12 e amministrano il 17,8% degli assets. Sotto
queste si trovano le Banche Cittadine, le quali possono
aprire sportelli nella città di origine ma per aprirne all’e-
sterno devono richiedere una speciale autorizzazione. In
tutto sono 144 e gestiscono il 9,49% degli assets. Ancora,
esistono banche e istituzioni finanziarie minori, spesso
dislocate in contesti non urbani, volte al finanziamento
della piccola e media impresa e dell’economia rurale, che
in totale gestiscono il 28,65% degli assets.
Nel complesso, l’insieme delle banche straniere in Cina
(americane incluse) è molto lontano da un confronto con
le cinesi: tutti gli assets delle banche non cinesi in Cina
non hanno mai superato il 2% di quelli totali. Il volume
totale delle masse attive delle banche italiane in Cina
“mainland”si attesta intorno al miliardo di dollari, valore
piuttosto limitato a causa anche delle ridotte dimensioni
delle imprese italiane sul territorio e della chiusura del
mercato cinese. Gli istituti di credito stranieri, dopo aver
ricevuto l’approvazione da parte della Banca Centrale,
possono fornire i propri servizi in valuta straniera a clienti
stranieri (sia ai privati con passaporto straniero e sia a
società partecipate o a capitale interamente straniero). Il
mercato cinese rimane ancora chiuso dal punto di vista
finanziario, per esempio per aprire una filiale in Cina bi-
sogna passare tramite un oneroso sistema di licenze mul-
tiple, il regolatore determina quanti asset in valuta estera
una banca può avere tramite il sistema delle “quote”, la
valuta CMY non è ancora totalmente internazionale, i tas-
si sono tuttora“amministrati”e non gestiti con strumenti
di mercato ecc.
Tutto questo però sembra dover cambiare in futuro. Il
2014 è stato un anno pieno di cambiamenti per il siste-
ma bancario: gli obiettivi del governo hanno incluso una
maggiorinternazionalizzazionedelrenminbi,unaregola-
zione più stringente riguardo all’esposizione delle banche
su asset non standard, una graduale liberalizzazione dei
tassidiinteresse,larevisionedellafinanzalocaleefavorire
la partecipazione dei privati nelle imprese controllate dal-
lo stato. La People’s Bank of China (PBOC) ha annunciato
unaseriedimisuredipoliticamonetariarivoluzionarienel
modo in cui gestirà la liquidità, sganciandosi dal modello
tradizionale ed aprendo capitale e finanza alle forze del
mercato.
La liberalizzazione dei tassi di interesse avverrà entro due
anni,vistoancheilfattocheunacrescitatropporapidadel
tasso sui depositi potrebbe danneggiare i profitti bancari,
già sofferenti a causa del rallentamento dell’economia
cinese. Un’altra sfida che le banche tradizionali stanno
affrontando è la veloce evoluzione dell’internet banking.
Grazie anche a giganti del settore come Alibaba eTencent
che stanno conquistando rilevanti porzioni di mercato
per i pagamenti online e e-banking, le banche statali
stanno perdendo depositi e guadagni sulle transazioni
a vantaggio delle banche online. Il 2015 dell’internet
banking si prospetta un anno di rapida crescita ma una
regolamentazione del settore sarà inevitabile, eliminando
molti dei vantaggi che il settore dell’internet finance sta
sfruttando e rallentando in questo modo la sua crescita.
Un pericolo per il settore banking cinese è la qualità del
creditodetenutodallebanche.Iltotaledicreditiinesigibili
(NPL-non-performingloans)intuttal’industriabancaria
haraggiuntomld/CNY766,9allafinedelQ32014,unau-
mento del 36% da inizio anno. Anche se i policy makers
riusciranno a mitigare la crescita dei NPL con misure ad
hoc, questi probabilmente rimarranno un serio problema
perilsettorebancariocineseduranteil2015.Percombat-
tere la deflazione la PBOC ha tagliato i tassi di interesse
due volte in quattro mesi (novembre 2014 e febbraio
2015), portando i tassi sui depositi e sui prestiti rispetti-
vamente a 2,5% e 5,35%.
TASSI BANCARI23
20Fonte:OCSE.CategoriaOCSE(ocategoriadirischio)indicailgrado
di rischiosità (da 0 a 7, dove 0 rappresenta il rischio minore e 7 il
rischiomassimo),cioèlaprobabilitàchesiverifichiundefault
21Permaggioriinformazioniwww.sace.it
22 Fonte: Standard & Poor’s, China Banking Outlook 2014: A
Turbulent Flight Ahead; Newsmercati; Cnn Money; Il Sole 24 Ore,
CinainsoccorsodelleBanche;PwC,BankingandfinanceinChina:The
outlookfor2015;SergioBertasi,IlCreditoinCina
Business Atlas	 Asia
TIPOLOGIA	VALORE
Tassosuidepositiaunanno	 2,5%
Tassosuiprestitiaunanno	 5,35%
Principalifinanziamentielineedicredito
Attività SIMEST
Studidiprefattibilità,fattibilitàeassistenzatecnica
collegatiagliinvestimentiart.6, c.2letterabdellaL.
6/10/2008n°133
Investimentiesteri Legge100/90
FondodiVentureCapital
Creditiall’esportazione Dlgs. 143/98(giàLegge227/77)
Finanziamentiperl’inserimentosuimercatiesteri
 art.6,c.2letteraadellaL.6/10/2008n°133
Finanziamentiperlaprimapartecipazioneafiere/mostre
Servizidiassistenzatecnicaeconsulenzaprofessionale
Ricercapartner/opportunitàd’investimento
Perulterioriinformazionisivedanolepagg.10-11
Parchi industriali e zone franche24
La Repubblica Popolare Cinese fino ad oggi ha approvato
i seguenti tipi di zone franche, con trattamento fiscale
preferenziale: 6 Zone Economiche Speciali (la provincia
Hainan, le città di Shenzhen, Zhuhai, Shantou, Xiamen
e Kashgar), 32 Zone di Sviluppo Economico e Tecnico,
53 Parchi di Sviluppo per Progetti ad Alto Contenuto
Tecnologico (localizzati nelle città più industrializzate),
15 Zone Franche (le principali sono Tianjin, Shenzhen,
Shanghai, Zhangjigang, Dalian, Guangzhou, Xiamen,
Haikou, Fuzhou, Qingdao, Ningbo e Shantou) e dal
2009, 23 Bonded Logistic Center nei quali viene fissata
un’agevolazione tariffaria per le merci in entrata e tariffa
zero sull’export. 
In queste zone sono previsti, al fine di attirare investimenti
esteri, benefici ed agevolazioni fiscali. Possiamo trovarvi
esenzioni, riduzioni, rimborsi di imposta, agevolazioni
per l’accesso alle infrastrutture, prestiti e sovvenzioni fi-
nanziarie, concessioni di diritto per l’utilizzo dei terreni,
agevolazioniperottenerelaresidenzafissaeconcessioniin
materia di quote minime di partecipazione nelle società ad
investimento estero. Bisogna ricordare che alcune tipologie
di agevolazioni possono variare da provincia a provincia, a
seconda della tipologia e dell’ammontare dell’investimen-
to, del periodo previsto di durata dell’impresa, dell’impor-
tanza e notorietà dell’impresa. A questo proposito, alcune
trale15ZoneFranche,tracuiShanghai,sonostateoggetto
diprogettipilota,inseritiall’internodelXIIPianoQuinquen-
nale, il cui scopo era ideare un nuovo sistema fiscale che
potessevenirapplicatoalivellonazionale. 
La prima zona di libero scambio cinese è stata inaugurata
il 29.09.2013 a Shanghai. La FreeTrade Zone di Shanghai,
come area integrata, era stata lanciata nel 2013, lo scorso
settembre, e l’obiettivo, che il governo cinese da tempo
persegue, è che Shanghai torni ad essere il principale polo
finanziario della Cina continentale, come lo era storica-
mente fino alla fine degli anni‘40, prima dell’insediamen-
to del regime comunista in Cina. Negli intenti del governo,
compito del polo finanziario di Shanghai è trainare l’eco-
nomia cinese lungo la strada di ulteriori liberalizzazioni.
La FTZ, ufficialmente CSPFTZ - China (Shanghai) Pilot
Free Trade Zone - nasce dall’unione di diverse precedenti
zone franche specializzate di cui la prima, la Waigaoqiao
FreeTrade Zone, risale al giugno 1990. Questa Zona Franca
rappresentavailparticolarerapporto,quasiconcorrenziale,
che spesso si crea fra il potere centrale cinese e i governi
locali. Essa, infatti, era oggetto di due regolamenti distinti,
unogeneraleeunodellamunicipalitàdiShanghai,manon
essendochiaralagerarchiatraidueregolamenti,l’impren-
ditore straniero aveva difficoltà a muoversi. Oggi, l’aggre-
gazione delle diverse zone franche rende chiaro il disegno
di pilotare l’evoluzione graduale dell’economia cinese da
un’economia di comando, come quella comunista, ad una
regolatadaimercatifinanziari.Ingenerale,all’internodella
FTZ gli investitori potranno richiedere qualsiasi attività in
Cina che non sia compresa nella“negative list”(una ver-
sione semplificata del già esistente“Catalogo”) dove sono
indicate le attività proibite all’interno della Shanghai Free
Trade Zone, lista che è stata recentemente rivisitata por-
tando le attività proibite da 190 a 139. Sarà consentito un
liberoflussodicapitaliesteri,garantitalapienaconvertibi-
lità della valuta nazionale, le aziende potranno importare
beni al suo interno e sarà permesso condurre business off-
shoreperlebanchecinesiqualificate.Leimpreseinsediate
neicirca30chilometriquadratidellazonafrancapotranno
indebitarsi con controparti estere in valuta cinese, mentre
finora, l’impiego di Yuan di conto estero era limitato alle
partitecorrenticioè,neirapporticonentitàestere,erapos-
sibile, inYuan, solo fatturare e saldare fatture commerciali.
In base alle nuove direttive le circa 10 mila imprese della
FTZdiShanghaisarannoautorizzateadindebitarsiconl’e-
stero inYuan per un ammontare fino al 150% del proprio
capitale sociale. Inoltre le banche verranno incoraggiate a
semplificare le proprie procedure per rendere più agevole
l’impiegodiYuandicontoesteroperleimpreseloroclienti,
consentendo agli istituti di credito molte nuove opportu-
nità di transazioni finanziarie per le quali vi è già una forte
richiesta potenziale. È anche abbastanza facile compren-
dere perché, mediante l’esperimento pilota di Shanghai,
il governo cinese abbia in questo momento interesse ad
accelerare la liberalizzazione delle transazioni finanziarie
denominate inYuan di conto estero.
Infine,sonostateistituitealtrecategoriedizoneatrattamento
privilegiato: quelle situate a ovest che rispondono alla Go
West Policy e le Export Processing Zones che si possono
costituire all’interno delle Zone di Sviluppo Economico e
Tecnicoebeneficiano,peralcuneoperazioni,diagevolazioni
similiallefreetradezones. 
Accordi con l’Italia25
23Fonte:WallStreetJournal,China’sCentralBankCutsInterestRates
24 Fonte: asianews.it; Istituto Nazionale per il Commercio Estero;
China Briefing, Shanghai FTZ Revised Negative List Introduces
TargetedFDIReforms
Business Atlas	 Cina
Accordo per evitare le doppie imposizioni e per preve-
nire l’evasione fiscale in materia di imposte sul reddito
(31.12.1990); Accordo per il reciproco riconoscimento dei
titoli di studio (4.07.2005); Protocollo d’intesa tra il Formez
e la scuola Nazionale di Amministrazione della Repubblica
Popolare Cinese per lo sviluppo dei rapporti di scambio, di
CooperazioneScientificaediSviluppo(16.01.2006);Memo-
randum d’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e dellaTutela
del Territorio Italiano e la Tongji University di Shanghai per
larealizzazionediunCentroitalo-cineseperiltrasferimento
delletecnologie(2009);nel2010sonostatifirmati10accor-
dicommercialidamld/euro2,25(settoriinteressati:energia,
telecomunicazione, ambiente e finanza);il 28.11.2012 l’ex
premier Mario Monti e Jia Qinglin, Presidente del Comitato
NazionaledellaConferenzaConsultivaPoliticadelPopoloCi-
nese,hannopresenziatoallafirmadiseiaccordicommerciali
bilaterali del valore complessivo di circa un miliardo di euro;
a fine ottobre 2013, si sono incontrati a Roma il Ministro
degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Emma Bonino
e il rispettivo Ministro Cinese,WangYi per discuter su temi
quali la promozione del partenariato tra regioni italiane
e province cinesi soprattutto in materia di settori ad alta
tecnologia, energia sostenibile e agroalimentare;accordi di
reciproca collaborazione sono stati sottoscritti in vista della
promozione dell’Expo 2015 a cui sono seguite alcune visite
ufficialidelsindacodiMilanoPisapiaedellostessoammini-
stratore delegato di Expo Giuseppe Sala. Nella prima metà
di gennaio 2014, il Ministro dello Sviluppo Economico Fla-
vio Zanonato si è recato in visita a Pechino in occasione del
“ForumSino-Italianoperunnuovomodellodicooperazione
economica e commerciale”, all’interno del quale sono stati
sottoscrittipacchettidicollaborazionenell’ambitodiproget-
ti legati ad ambiente, urbanizzazione, sanità e agricoltura.
A giugno 2014, il premier Renzi ha visitato la Cina, facendo
tappa a Shanghai e Pechino, dove ha incontrato il presiden-
te Xi Jingping e il premier Li Keqiang Sono stati firmati 10
grandi accordi di cooperazione. Ad ottobre è stato il premier
LiKeqiangaincontrareMatteoRenziaPalazzoChigi.Traipiù
importantiaccordifirmatidurantequesteoccasioni:pre-ac-
cordotraEnteNazionaleItalianodiUnificazioneeStandards
Administration of China per la collaborazione tra i due enti
di normazione per facilitare gli scambi commerciali e la re-
ciproca penetrazione dei mercati tra i due Paesi; accordo tra
Cassa Depositi e Prestiti e China Development Bank Corpo-
ration per finanziare progetti e investimenti di interesse co-
munepercirca3miliardidieuroneiprossimi5anni;accordo
traFondoStrategicoItalianoeChinaInvestmentCooperation
cheprevedel’investimentofinoa1miliardodieurodaparte
dientrambiifondiperaziendeitalianechehannopotenziale
di espansione in Asia; Memorandum of Understanding tra
Gestore dei Servizi Energetici e Zona di Sviluppo Economi-
co e Tecnologico dello Zhenjiang per individuare imprese
potenzialmente interessate ad investire nel progetto per la
realizzazione di un parco dimostrativo sino-italiano sull’in-
novazione sostenibile in ambito agricolo, stimati circa 800
milionidieurodiinvestimentiiniziali.
Costo dei fattori produttivi26
Uno stipendio medio nel settore manifatturiero è di euro
5.673 all’anno, o 473 al mese. Lo stipendio minimo varia
da euro 101/mese per Guangxi a 222/mese per Shanghai.
Secondo gli analisti di ECA International, è previsto che
nel 2015 gli stipendi in Cina avranno una crescita dell’8%
(5,5% se aggiustato all’inflazione), una tra le crescite più
altealmondo.
Organizzazione sindacale27
Apartiredal2001anchelaCinahadovutodotarsi(almeno
sulla carta) di un sistema sindacale in linea con gli stan-
dard internazionali, andando incontro ad una riscrittura
della legislazione che regola l’organizzazione sindacale.Tali
associazioni sono autorizzate ad operare nell’interesse dei
lavoratoricherappresentano,ricoprendounafunzionecon-
sultiva, di supervisione e di mediazione all’interno dei con-
tratti di lavoro (art.78). Lo sciopero non è ancora previsto
e tutelato da un punto di vista legislativo, soprattutto se si
considera la vaga definizione dell’accusa di“crimini contro
la sicurezza dello Stato e di disturbo dell’ordine pubblico”.
Tale passaggio del codice penale viene applicato in modo
arbitrarioanchepergiustificareazionidirepressioneincaso
le manifestazioni minaccino di estendersi agli stabilimenti
produttivi limitrofi, creando un fronte più compatto con un
poterediinfluenzamaggiore.Laleggeprevedeildirittodei
lavoratoridiorganizzarsiinassociazionisindacaliall’interno
delle imprese ad investimento estero (FIEs), ma non ne
impone in alcun modo la costituzione. In presenza di tali
associazioni, l’azienda è tenuta a rendere disponibili gli
spazi necessari all’esercizio delle attività sindacali nonché
a contribuire all’associazione con il 2% delle retribuzioni.
In generale, la tutela sindacale rimane lacunosa in molti
aspetti, garantendo sulla carta una protezione e una assi-
stenzaabbastanzaampi,madefactoincapacedidifendere
i diritti primari del lavoratore. Le varie associazioni sono
riunite a livello nazionale nella Federazione Nazionale Sin-
dacati(ACFTU)checontaoltre280milionidiiscritti.Taleor-
gano rientra sotto il pieno controllo del Partito Comunista,
diventando così un ottimo strumento per promuovere la
lineadimassaall’internodellesueorganizzazioniedeisuoi
membri. In definitiva, il compito più importante ricoperto
dalla ACFTU è l’attività di ricollocamento e i programmi di
riqualificazioneperidisoccupati,oltrecheilsupportoperle
fasce deboli in materia di welfare. Negli ultimi anni inoltre,
l’ACFTU si è altresì impegnata per implementare program-
25Fonte:Ambasciatad’ItaliaaPechino;FASI,Internazionalizzazione:
accordi commerciali Italia-Cina; Cassa Depositi e Prestiti, CDP e
FSI - Firmati accordi con China Developmente Bank (CDB) e China
Investment Corporation (CIC) 26 National Bureau of Statistics
of China, dati aggiornati al 2013; China Briefing, A complete
guide to minimum wage levels across China 2014; Bloomberg
BNA, Compensation: Average Global Salary to Rise 5.8 Percent in
2015, Survey Finds; ECA International, Biggest pay rises will be in
ArgentinanextyearaccordingtonewSalaryTrendssurveyfromECA
International-ECAInternational
27 Fonte: Mofcom; The Diplomat, China’s Reforms leave Labor
Unions behind; MADE IN CHINA - Un anno di Cina al lavoro (2012), a
cura di Ivan Franceschini eTommaso Facchin; CNN, Protests, suicide:
China’slaborunrestleadstoreform
Business Atlas	 Asia
mi di assistenza legale gratuita per i lavoratori coinvolti in
dispute lavorative, modalità che risulta politicamente più
consonainassenzadiunrealedirittodisciopero.
Inpassato,ilavoratorinonpotevanonominareilororappre-
sentanti sindacali ma solamente votare, ora sta cambiando
qualcosa: oltre a sporadici casi di elezioni dirette come
quello di GCL Footwear, sia ShenzhenTrade Union Federa-
tion che Guangdong Federation ofTrade Unions hanno an-
nunciatochel’obiettivodiavereentroqualcheannoelezioni
diretteperimembrideisindacatideilavoratori.
ELETTRICITA’ADUSOINDUSTRIALE(ineuroKw/h)
Categorie	 media
Altaemediatensione	 0,07
Prodotti petroliferi (in euro/l)28
Combustibile	media
Benzina	0,93
Acqua (in €/m2
)29
	media
Acquadiacquedotto	 0,47
Affitto Immobili (in € /m2
)30
	media
Adusoufficio(zonaCBD)	 95euro
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28Fonte:Bloomberg,PainatthePump:GasolinePricesbyCountry;
29Fonte:BeijingWaterworksGroup,2014
30 Fonte: Cushman  Wakefield, Office space across the world -
Valoreoriginale:665CNY
31 Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale
eAmbasciatad’ItaliaaPechino.Perulterioriinformazionisugliuffici
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http://www.visaforchina.it/ROM_IT
Milano:ViaFedericoConfalonieri,29,20124
tel.+390283201385-fax+390283201407
http://www.visaforchina.it/MIL_IT
ISTITUTI DI CREDITO
BankofChina
http://www.bankofchina.com/it/
FilialediMilano
ViaSantaMargherita,14/16–20121Milano
tel.00390286473200-fax00390286473203
milanbd@bank-of-china.com
FilialediRoma
ViaBarberini,97/103–00187Roma
tel.0039064521016 -fax:003906452101618
Formalitàdoganaliedocumentidiviaggio35
Necessario il visto d’ingresso rilasciato dall’Ambasciata o dal
Consolatocinese.Letempistichevarianoda4a2giorniinbase
all’urgenza della richiesta (in base alla tipologia di procedura
vieneapplicataunasovrattassa).ColorochesirecanoinCinaper
motividistudiooscopiprofessionali,necessitanoinaggiuntadi
unaletteradiinvitodapartedell’entecineseospitante.
Correnteelettrica:220Volt,50Hz,adattatorenon
necessariomaconsigliato
Giornilavorativiedorari
Uffici:lun-ven8.00/9.00-17.00/18.00
Negozi:apertigeneralmentetuttiigiornifinoatarda
sera(22.00)
Banche:lun-ven9.00-17.00,sab8.00-11.30(solole
bancheprincipaliesolopericorrentisti)
Festività: Capodanno; Capodanno cinese in gennaio-feb-
braio(iniziailprimogiornodellaprimaluna);5aprile(festa
deimorti);1maggio;dall’1al7ottobre(festanazionale)
32Fonte:AgenziaICE
33 Fonte: ENIT 34 Embassy of the Peoples’Republic of China in the
RepublicofItaly
35 Per maggiori informazioni consultare il CVASC (www.
visaforchina.it)
Business Atlas	 Asia
Assistenzamedica
Il numero da comporre in caso di emergenza è il 120. Si
consiglia di munirsi di un’assicurazione sanitaria prima della
partenza, per gli stranieri i servizi sono a pagamento. I prin-
cipalicentrisanitarisonoaPechinosono:
International Medical Center Beijing (+86 10 6465 1907);
Beijing United Family Hospital (+86 10 59277000); Chi-
na-Japan Friendship Hospital (tel. +86 10 642822979);
Shanghai:World Link Medical Centre Portman Clinic Shan-
ghai Center (+86 21 62797688);World link Medical center
HongQiaoClinicMandarineCity(+862164055788);Guan-
gzhou:GlobalDoctorGuangzhouClinic(+862081045173)
MEZZI DITRASPORTO36
Compagniaaereadibandiera:AirChina
Altre compagnie che effettuano collegamenti
conl’Italia:Aeroflot,AirBerlin,AirFrance,Alitalia,Austrian
Airlines, British Airways, Cathay Pacific Airways,Egyptair,
Emirates, Etihad Airways, Finnair, Hainan Airlines, Klm Royal
Dutch Airlines, Lot Polish Airlines, Lufthansa, Qatar Airways,
Scandinavian Airlines , Swiss International Airlines , Turkish
Airlines.
Trasferimentidaeperl’aeroporto:Ilcostodiuntaxi
a Pechino varia in base alla fascia oraria: dalle ore 5.00 alle
23.00 la tariffa fissa di partenza è 13 RMB (ca. euro 1,80)
mentre dalle 23.00 alle 5.00 la tariffa fissa di partenza è di
14.40 RMB (ca. euro 2) e vale per i primi 3 km con l’appli-
cazione di un sovrapprezzo di 1 RMB per bilanciare il carbu-
rante; oltre i primi 3 km vengono addebitati 2.3 RMB/km
durante il giorno e 2.8 RMB/km durante la notte. Il prezzo
della navetta varia da 15 RMB a 30 RMB (ca. euro da 2,10 a
4,20) in base destinazione finale mentre il prezzo del treno
è di 25 RMB (ca. euro 3,50) per le fermate di Sanyuanqiao e
Dongzhimen. La tariffa della metropolitana parte da 3 RMB
(ca.euro0,40)earrivafinoa10RMB(euro1,40)inbasealla
distanzapercorsa.
Sitiwebdiinteresse
AsiaWallStreetJournal:www.awsj.com
BankofChina:www.bank-of-china.com
GeneralAdministrationofCustomofP.R.China:www.
custom.gov.cn
MinistryofCommerceofP.R.China:www.mofcom.gov.cn
NationalBureauofStatisticofChina:www.stats.gov.cn
StateStatisticalBureau:www.stats.gov.cn/english36Leinformazionisiriferisconoallacitta’diPechino.
Camera di Commercio Italiana in Cina
Pechino
ANNO DI FONDAZIONE: 1991 ANNO DI RICONOSCIMENTO: 2000
PRESIDENTE: Franco Cutrupia
SEGRETARIO GENERALE: Giulia Ziggiotti
INDIRIZZO: Unit 1612, Zhongyu Plaza, A6 Gongti North Road, Chaoyang District, 100027
TELEFONO: +86 10 85910545 FAX: +86 10 85910546
WEB: www.cameraitacina.com EMAIL: info@cameraitacina.com
ORARIO: 9.00 - 18.00
NUMERO DEI SOCI: 658
QUOTA ASSOCIATIVA: soci ordinari (individui e aziende): RMB 2.500; soci sostenitori (individui e aziende): RMB 5.000
NEWSLETTER: E-newsletter (mensile);Tutto quanto è utile sapere sugli appuntamenti del mese in Cina
PUBBLICAZIONI: Annuario dei Soci (annuale); Bollettino Economico sulla Cina (semestrale); Analisi macroeconomica
e di commercio internazionale; CCICInforma (bisettimanale); Raccolta di articoli riguardanti Italia e Cina selezionati dai
migliori quotidiani italiani, cinesi e internazionali; èITALIA for Cina (contributo a cura della Camera sulla rivista èITALIA)
ACCORDI DI COLLABORAZIONE: EU SME Centre;Veneto Promozione S.c.p.A; Fiera Milano
Ufficio di Shanghai
Indirizzo: Unit A, 4th floor, Block 6, Crea-Infinity,
No. 600 North Shaanxi Road, Jing’an District, 200040
Tel. 0086-21-61351313
infoshanghai@cameraitacina.com 
Ufficio di Suzhou
15F, International CommerceTower
No.28 Shishan Road, 215011, SND
Tel. 0086-21-61351313
infosuzhou@cameraitacina.com 
Ufficio di Canton/Guangzhou
Suite 948, GardenTower, Garden Hotel, 368 Huanshi Dong
Lu, 510064
Tel.: 0086-20-83652682 Fax: 0086-20-83652683 
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Ufficio di Chongqing (prossima apertura)
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Cina: dati macroeconomici 2015 dal Business Atlas

  • 1. Fonti: National Bureau of Statistics of China; ISTAT; FMI. I dati dell’interscambio con l’Italia si riferiscono al periodo gennaio-novembre 2014. CINA DATI MARCOECONOMICI Reddito pro-capite euro 2.847 Tasso di inflazione % 1,5 Tasso di disoccupazione % 4,09 Tasso di variazione del PIL (2014 su 2013) % 7,4 Previsione di crescita del PIL per il 2015 % 6,8 Totale import Miliardi di euro 1.700,15 Totale export Miliardi di euro 2.031,77 Saldo bilancia commerciale Miliardi di euro 331,62 Totale importazioni dall’Italia Miliardi di euro 9,5 Totale esportazioni verso l’Italia Miliardi di euro 23,01 Saldo interscambio Italia Miliardi di euro 13,51 Investimenti esteri verso il paese Miliardi di euro 90 Investimenti del paese all’estero Miliardi di euro 77,48 Investimenti italiani nel paese Miliardi di euro n.d. Investimenti del paese in Italia Miliardi di euro 2,63
  • 2. Business Atlas Asia CARATTERISTICHE DEL PAESE Fusoorario:+7orerispettoall’Italia(+6oralegale) Superficie: 9.671.018 kmq Popolazione1 : 1.367.820.000  (il 54,77% vive nelle aree urbane) Comunità italiana2 : 5.381 Capitale: Pechino (21.150.000) Città principali: Shanghai (24.151.500), Guangzhou (12.700.000) Moneta: Renminbi(Yuan) CNY Tasso di cambio3 : 1 euro= 8,185 CNY Lingua: Cinese mandarino, Cantonese. Religioni principali:ampiamentediffusol’ateismo.Leprincipalireligionisonoquellabuddistaelataoista.Sonoaltresì presenti significative minoranze cristiane e islamiche Ordinamento dello Stato: A capo del sistema politico, il Partito Comunista Cinese (PCC) è salito al potere nel 1949 e contapiùdi85milionidimembri,rappresentandoilpiùgrandealmondo.Organosupremodelpoterestataleèl’Assemblea Nazionale del Popolo (ANP), i cui 2.979 membri (appartenenti per oltre il 70% al Partito Comunista) sono eletti per 5 anni dalleprovince,dalleregioniautonome,dallemunicipalitàedalleforzearmate.L’ANP,chesiriuniscediregolaunavoltaall’an- no, forma al suo interno un Comitato Permanente di 150 membri, che ne esercita le funzioni negli intervalli fra le sessioni; l’AssembleaeleggeilPresidentedellaRepubblica,ilPrimoMinistroedilConsigliodiStato(chesvolgelefunzionidigoverno), formulaleleggi,approvaipianieibilancidelloStato. Suddivisioneamministrativa:Trelivelliprincipalidisuddivisione:laprovincia,laconteaeilcomune,alorovoltadivisi in prefetture (a livello provinciale) e villaggi (a livello comunale). La Repubblica Popolare Cinese amministra 34 suddivisioni territoriali: 23 province (Anhui, Fujian, Gansu, Guangdong, Guizhou, Hainan, Hebei, Heilongjiang, Henan, Hubei, Hunan, Jiangsu,Jiangxi,Jilin,Liaoning,Qinghai,Shaanxi,Shandong,Shanxi,Sichuan,Yunnan,Zhejiang,Taiwan,5regioniautonome (Guangxi, Mongolia Interna, Ningxia, Xinjiang,Tibet) 4 municipalità (Beijing, Shanghai, Chongqing,Tianjin) e 2 regioni am- ministrativespeciali(HongKong,Macao). QUADRO DELL’ECONOMIA Quadro macroeconomico4 Duranteil2014,ilPILcineseharaggiuntolacifradimld/CNY 63.646,3, crescendo del 7,4% rispetto allo scorso anno. Una crescita più lenta rispetto al 2013 ma in linea con la politica della“nuova normalità”, cioè il passaggio da una crescita ad alta velocità ad una a medio-alta velocità, puntando a mi- gliorare e rinnovare la struttura economica del Paese che è sempre più guidata dall’innovazione piuttosto che dagli investimenti. Il focus è stato spostato su qualità della pro- duzione e sostenibilità della crescita, comportando così una transizione da una economia di produzione ed accumulo ad unadiconsumoeservizi.Settoricomequellomanifatturiero stanno avendo problemi legati alla sovracapacità produttiva e alle questioni ambientali, ed affrontano quindi un rallen- tamento, mentre altri come quello dei servizi e della ma- nodopera altamente specializzata stanno crescendo, grazie anche ad aiuti governativi. La crescita di questi settori sta convincendo le aziende cinesi ad investire su innovazione e sviluppo tecnologico. Il governo ha emanato molte riforme in varie aree, come quella sulle imprese statali, sul sistema fiscale e quello finanziario. Queste riforme assieme alla ristrutturazionedell’economiacinesestannocreandopoten- zialeperlacrescitadiaziendeprivate,soprattuttoPMI.Ilde- bito governativo locale è aumentato a causa di investimenti in infrastrutture e tagli alle tasse e il rallentamento generale dell’economia ha aumentato il rischio di default nel sistema bancariocollaterale(oshadowbanking).Perrisolverequesti problemi il governo centrale ha lanciato un programma di bondgovernativilocaliehaimplementatoregolamentazioni più severe per il settore dello shadow banking. Per com- battere la deflazione dell’economia, la Banca Centrale ha tagliatoitassidiinteressesuidepositiesuiprestiti,manovra importante per lo scenario macroeconomico del Paese e il suosviluppoduranteil2015. Cina HongKong Pechino 1Fonte:NationalBureauofStatisticsofChina 2Fonte:AIRE 3Tassodicambiomedio2014 4 Fonte: National Bureau of Statistics of China; Bloomberg, What is Xi’s ‘New Normal’ Chinese Economy?; KPMG, China Outlook 2015; WallStreetJournal,China’sCentralBankCutsInterestRates
  • 3. Business Atlas Cina Principali settori produttivi5 Nel 2014 il settore primario ha coperto il 9,2% del PIL, registrando una crescita del 4,1%. La produzione totale di granoèstatadi607,1milioniditonnellate(+0,9%),quella di cereali è stata di 557,27 milioni di tonnellate (+0,8%), di cui 206,43 milioni di tonnellate di riso (+1,4%). La pro- duzione di cotone e di zucchero è calata rispettivamente del 2,2% e 2,5%, mentre la produzione di tè è aumentata dell’8,7%.Laproduzionetotaledicarneharaggiunto87,07 milioniditonnellate(+2%),dicui56,71milioniditonnel- late di carne suina (+3,2%), 6,89 milioni di tonnellate di carne bovina (+2,4%), 4,28 milioni di tonnellate di carne ovina (+4,9%), 17,51 milioni di tonnellate di pollame (-2,7%). La produzione di uova è aumentata dello 0,6%, quelladilattedel5,5%. Per quanto riguarda il settore secondario, il settore indu- striale ha aggiunto al PIL un valore totale di 22.799,1 mi- liardi di CNY (+7%). La produzione di energia è cresciuta del 4%, tra cui termica (-0,3%), idroelettrica (+15,7%), nucleare(+18,2%).Ilgasnaturalehasegnatounaumento del 7,7%, mentre il carbone un decremento del 2,5%. La produzione di acciaio ha subito un incremento del 4%, il cementodel2,3%.Ilsettoredellecostruzionihacontribuito al PIL per un valore totale di 4.472,5 miliardi di CNY, realiz- zandounincrementodel8,9%dall’annoprecedente. Ilsettoreterziarioharappresentatoil48,1%deltotale,con- fermandodiessereilnuovosettoretrainantedell’economia cinese.Iltotaledellevenditealdettaglioèstatodi26.239,4 miliardi di CNY (+12%). Per quanto riguarda il commercio online, è stata raggiunta la cifra di 2.789,8 miliardi di CNY (+49,7%). Inoltre, il 2014 ha registrato una tendenza di segno positivo anche per quanto riguarda il settore del tu- rismo,soprattuttoquellocineseversoiPaesiesteri.Durante lo scorso anno hanno viaggiato all’estero 116,59 milioni di turisticinesi(+18,7%). Infrastrutture e trasporti5 Durante l’anno, il traffico di passeggeri ha raggiunto 22,1 miliardidipersone:2,36miliardidiviaggiatorihannoutiliz- zatotrasportosurotaie,19miliardisisonomossisustrada, 390milioniviaaereaesolo260milioniinnave.Perquanto riguarda il traffico commerciale, 33,4 miliardi di tonnellate di merci sono state mosse con trasporto su strada, circa 6 miliardivianave,3,8miliardisurotaiee593milioniviaae- rea.Siregistraunaumentosianeltrafficocommercialeche negli spostamenti civili in ogni settore tranne che in quello delleferrovieche,alcontrario,registrauncalo.Nel2014gli investimenti in infrastrutture e trasporti hanno raggiunto mld/CNY780perleferrovieemld/CNY2.456perlestrade. Sono stati messi in funzione 8.427 km di nuove ferrovie, di cui 5.491 km per treni ad alta velocità. Nel 2014 sono state inaugurate due nuove linee ferroviarie commerciali tra Asia ed Europa (Chongqing – Duisburg e Yiwu - Madrid) ed è in programma la costruzione di una nuova linea ad alta velocità tra Pechino e Mosca. Sono stati costruiti 65.260 kmdinuovestrade,dicui7.394kmautostrade.Perquanto riguarda l’aviazione, sono stati costruiti 9 nuovi aeroporti noncommerciali,oltreaquestièstatoapprovatoilprogetto della costruzione di un secondo aeroporto internazionale a Pechinoperuncostototaledimld/CNY80.Gliinvestimenti in strade e ferrovie sono aumentati rispetto all’anno prece- dente rispettivamente del 20,3% e 16,6%, un aumento in linea con la politica di espansione e modernizzazione delle infrastrutturedeitrasporti. Commercio estero5 Totale import: mld/euro 1.700,15 (-0,6%) Total export: mld/euro 2.031,77 (+4,9%) Principali prodotti importati: (%) petrolio (11,6), ferro (4,8), soia (2,1), plastica (2,6) Principaliprodottiesportati:prodottielettromeccanici, vestitiedaccessori,cellulari,materialitessili Principali partner commerciali: PaesiClienti:(%)USA(17),UE(16),HongKong(16),ASEAN (12),Giappone(6),Corea(4),Taiwan(2),Russia(2). Paesi Fornitori: (%) UE (12), ASEAN (11), Corea (10), USA (8),Taiwan (8), Giappone (8), Russia (2), Hong Kong (1). Interscambio con l’Italia6 Saldo commerciale: mld/euro 13,51 Principali prodotti importati dall’Italia7 : (mld/ euro)prodottidelleattivitàmanifatturiere(9,1)macchinari ed apparecchi (3,28); prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (1,44); mezzi di trasporto (1,11) Principali prodotti esportati in Italia7 : (mld/euro) prodotti delle attività manifatturiere (22,6), prodotti tessili, abbigliamento,pellieaccessori(5,7),computer,apparecchi elettronicieottici(3,4),apparecchielettrici(2,57) Investimenti esteri (principali Paesi)8 Paesi di provenienza: (mld/euro) Hong Kong (46,3); Taiwan (2,6); Giappone (2,5); Corea (2,4); Stati Uniti (1,6); Germania(0,9);RegnoUnito(0,7);Francia(0,3);Olanda(0,3) Paesididestinazione:Sudafrica,Europa9 (principalmente UK,Italia,Olanda,PortogalloeGermania),USA Investimentiesteri(principalisettori) Investimenti verso la Cina10 : Nel 2014 sono stati investiti mld/euro 90 (effettivamente utilizzati) di capitale straniero per la creazione di 23.778 imprese (+4,4%). I settori che hanno registrato una crescita maggiore sono stati quello informatico (23,2%), quello di leasing e servizi business (18%), mentre i settori che hanno subito grossi cali sono quello manifatturiero (-20,4%) e immobiliare (-15,9%). Di questi investimenti ha beneficiato quindi il settore dei servizi, mentre quello manifatturiero continua il suo rallentamento. Gli investimenti provenienti dalla Corea sono aumentati del 22,9% e quelli dal Regno Unito del 5Fonte:TheNationalBureauofStatisticsofChina 6Fonte:ISTAT 7Fonte:ISTAT(periodogennaio-novembre2014) 8 Fonte: Ministero del Commercio Cinese (MOFCOM), periodo gennaio-settembre2014 9 Fonte: Baker & McKenzie, Chinese investment into Europe hits recordhighin2014 10Fonte:NationalBureauofStatisticsofChina
  • 4. Business Atlas Asia 28%,mentresonocalatiquelliprovenientidalGiapponedel 39,7%,dagliUSAdel22,2%equellieuropeidel9,8%.Perla primavoltadal2003laCinahasuperatogliStatiUniticome destinazionepergliFDI(investimentidirettistranieri).11 Investimenti italiani verso la Cina12 : Nel 2014 la Cina si conferma uno dei paesi preferiti per l’insediamento delle imprese italiane all’estero, dando lavoro ad oltre 14.000 addetti. A giugno Jack Ma, fondatore di Alibaba, la più grande piattaforma di e-commerce al mondo, ha firmato un memorandum of understanding con il ministro dello Sviluppo economico italiano. L’obiettivo è sviluppare il commercio online delle imprese italiane su Alibaba, dando più visibilità e opportunità al Made in Italy nel mercato cinese con servizi come un team dedicato messo a disposizionedaAlibabachelavoreràinCinaastrettocontatto con le aziende italiane per aiutarle ad inserirsi sul mercato e campagnedipromozioneperbranditaliani.Altriimportanti memorandum d’intesa siglati sono quelli che Enel ha firmato con China Huaneng Group e China National Nuclear Corporation,dueaziendeleadernelsettoreelettrico.Ilprimo servirà a dare impulso all’uso di tecnologie eco-sostenibili nella produzione di energia; Enel offrirà il proprio contributo e know-how in aree come tecnologie del carbone pulito, energie rinnovabili e generazione distribuita. Nel secondo si è tracciata un’intesa per la cooperazione nel campo della costruzione e della gestione di centrali nucleari. Sogin S.p.a. e China General Nuclear Power Group invece hanno siglato un accordo per lo smantellamento nucleare e la gestione di rifiuti radioattivi per la cifra di mln/euro 5. A novembre Fincantieri, leader nella costruzione di navi da crociera, ha firmatoaccordicondueaziendecinesi:CarnivalCorporation, la più grande compagnia crocieristica al mondo, e China CSSC Holdings Limited, controllata di CSSC, China State Shipbuilding Corporation, maggiore conglomerato cinese di settore che opera in diversi comparti della cantieristica. Questi accordi sono volti ad esplorare la possibilità di una joint venture nelle costruzioni navali nel settore crocieristico per il mercato cinese. A gennaio 2015 Pianoforte Holdings, family company che controlla Yamamay e Carpisa,ha annunciato che aprirà 400 nuovi negozi in Cina nei prossimi 5anniconuninvestimentodimln/euro10. Investimenti cinesi all’estero13 : Il 2014 è stato un anno di svolta per gli investimenti cinesi, in quanto è la prima volta che gli ODI (Outbound Direct Investment) superano gli FDI (Foreign Direct Investment), trasformando laCinainunpaeseconunnetcapitaloutflow,tenendoconto del reinvestimento dei profitti e dell’investimento attraverso nazioni terze. Sono aumentati gli investimenti in settori come quello informatico (+100%), immobiliare (+45,8%) energetico (+36,3%), commercio all’ingrosso e al dettaglio (+26,3%). Sono diminuiti gli investimenti nel settore manifatturiero(-19,8%)eindustriamineraria(-4,1%). InvestimenticinesiinItalia14 :L’Italiaèstatalaseconda nazione europea dopo il Regno Unito a ricevere maggiori investimenti da parte della Cina, attirando nel 2014 3,5 miliardi di dollari. Buona parte di essi proviene dall’acquisto del 35% di Cdp Reti, azienda controllata da Cassa Depositi e Prestiti che controlla la rete elettrica e del gas italiana, da partediStateGridCorporationofChina,lapiùgrandesocietà elettrica cinese e del mondo. Altra operazione importante del 2014 è stata l’acquisizione da parte di Shanghai Electric Corporation, leader mondiale nella produzione di macchinari per la generazione di energia e attrezzature meccaniche, del 40% di Ansaldo Energia. La People’s Bank of China ha acquistato quote di Fiat-Chrysler (2%), Telecom Italia (2,081%), Assicurazioni Generali (2,014%), Eni (2,1%), Prysmian (2,018%), Enel (2,07%), Terna (2,01%), Saipem (2,034%). Altri deal tra privati sono stati il rilevamento di KriziadapartediShenzhenMarisfrolgFashionper35milioni, l’acquisto dell’8% di Salvatore Ferragamo da parte di P eter Woo e l’ingresso per il 75% in Ferretti Yacht di Shandong HeavyIndustryGroup.Oltreagrandiacquisizionisiregistrano molte piccole operazioni immobiliari e commerciali. Questo boom di investimenti, aiutato dalla loro convenienza dovuta alla non ottima forma dell’economia italiana, dimostra la rinascitadifiduciaversoilmercatoitaliano. ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Regolamentazione degli scambi15 Sdoganamento e documenti di importazione: dal 2001, anno in cui la Cina è entrata a far parte della WTO, sono state eliminate le quote alle importazioni e si è verificato un calo delle tariffe doganali dal 17% al 10%. Il principio generale resta quello secondo il quale le merci che entrano in Cina sono soggette al pagamento sia di un dazio doganale sia della VAT (Value Added Tax, corrispettivo dell’IVA), inoltre per alcuni beni è previsto il pagamento della Consumption Tax (tassa sul consumo), chesiapplicasulvaloreindoganadellamerce,maggiorato del dazio. La riduzione dei dazi all’import si applica anche alle Zone Economiche Speciali, alle Zone di Sviluppo Economico e tecnico, ai Parchi per i Progetti di Sviluppo ad AltaTecnologiaealleCittàCostiereAperte,giàdestinatarie 11Fonte:BBC,ChinaovertakesUSforforeigndirectinvestment 12 Fonte: Confesercenti, Istat: nel 2013-2014 in crescita gli investimenti italiani all’estero; Fincantieri, Fincantieri protagonista nello sviluppo della crocieristica cinese; Il Sole 24 Ore, Al via l’alleanza con Alibaba per il made in italy in Cina; Enel, Enel firma MOU con aziende cinesi leader nel settore energetico; Siglato un memorandum d’intesa fra Enel e Huaneng per rafforzare la cooperazionenellagenerazioneenergeticarispettosadell’ambiente; La Repubblica, Yamamay e Carpisa: nanoteche nuovi mercati. Si parteinCina 13 Fonte: National Bureau of Statistics of China; GlobalTimes, China seesnetcapitaloutflowin2014 14 Fonte: National Bureau of Statistics of China; Financial Times, Chinese go on spendig spree and double investment in Europe; Il Fatto Quotidiano, Cdp Reti, il 35% della rete elettrica e del gas italiana va ai cinesi per 2 miliardi; Il Giornale, Energia, banche a automobili: così la Cina si compra l’Italia; Il Fatto Quotidiano, Piazza Affarisemprepiùcinese,PeoplesBankofChinasirafforzainTelecom e Prysmian; Fondo Strategico Italiano, Perfezionamento della cessionedel40%diAnsaldoEnergiaaShanghaiElectricCorporation; Soldionline,People’sBankofChinaoltreil2%diSaipemeTerna 15 Fonte: China Tax & Investment Consultants Ltd; General Administration of Customs of the People’s Republic of China; China Certification & Accreditation Association; ICE; General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine of People’sRepublicofChina
  • 5. Business Atlas Cina inpassatodiparticolariagevolazioni.Inoltre,l’applicazione del GATT (GeneralAgreement on Tariffs and Trade) ha comportatolaconcessionedellaclausoladellanazionepiù favorita (MFN) a tutti i Paesi membri dellaWTO. L’autorità doganale cinese valuta e riscuote i dazi. Il dazio è calcolatosull’importoCIFdellemerciimportate.Sel’importo non appare adeguato o il valore della transazione non può esseredeterminato,ledoganehannolafacoltàdirichiedere il pagamento di un dazio calcolato in via“presuntiva”, ossia supposto sulla base di parametri interni. I dazi doganali riscossi sulle importazioni dovranno essere pagati entro 15 giornidalladatadiemissionedel“dutymemorandum”. Dal 2003 la Cina ha istituito il sistema di Certificazione CCC (China Compulsory Certification): un marchio obbligatorio relativo alla sicurezza e alla qualità dei prodotti venduti sul mercatocinese,assimilabilealmarchioCEinambitocomu- nitario. La mancanza di certificazione ha come conseguen- za, tra l’altro, il sequestro delle merci in dogana. La lista dei prodotti che devono ottenere la certificazione CCC, le cate- gorie rilevanti e le specifiche tecniche sono contenute nel Catalogue of the Products under Compulsive Certification oftheStatepubblicatoecostantementeaggiornatosulsito delChinaQualityCertificationCentre(www.cqc.com.cn). In materia doganale, la Cina ha siglato con Hong Kong il Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA), il primo accordo di partenariato economico a sostegno del made in HongKonginCina. L’accordo verte su tre aree principali: liberalizzazione del commercio di merci, e di servizi e la firma di numerosi accordi per il riconoscimento reciproco di qualifiche profes- sionali, la promozione del commercio e degli incentivi agli investimenti.TuttiiprodottidiHongKongcherispettanole regoleCEPAsull’originedellemerciROOs(RulesofOrigin)si possono avvantaggiare della tariffa zero per l’importazione nellaCinacontinentaleconesclusionediunpiccolonumero diarticoliproibiticomeapparecchiatureelettricheeprodot- timedico/siderurgiciusationonfunzionanti,residuichimi- ci, rifiuti urbani, ossa di tigre e corna di rinoceronte ed altri. HongKongelaCinaContinentalesonoarrivatiadunaccor- do per il CEPA ROOs (Rules of Origin) per oltre 1000 articoli (basatisullaclassificazionetariffariadellaRPC).Lamaggior parte di queste regole sull’origine della merce si basano sul processo con cui è stato ottenuto un bene, mentre le altre usanoleregoledefinitenel“ChangeinTariffHeading”onel “Value-added content”o anche regole riguardanti le carat- teristiche dei prodotti. La lista dei prodotti che rientrano sotto l’accordo CEPA ROOS (Rules of Origin) si può trovare allaseguentepaginatid.gov.hk. Classificazione doganale delle merci: in base al Paese di provenienza, le merci in entrata in Cina vengono suddivise in cinque categorie, ognuna assoggettata al suo relativo piano tariffario. Le cinque classificazioni di prodotti sono le seguenti: merci che beneficiano della clausola della“nazione più favorita”, merci soggette ad un trattamento preferenziale, merci soggette a trattamenti di speciale favore (SPR - Special Preferential Rates), merci soggette a dazi per specifici periodi di tempo ed infine merci diverse dalle categorie precedenti che non beneficiano di alcun trattamento agevolato. Inoltre, per quanto riguarda il deposito doganale, il sistema cinese ne accoglie la richiesta solo in seguito ad accordi particolari con le dogane del posto e prevede l’importazione di particolari categorie di merci attraverso la modalità di “esportazione temporanea”per un periodo di sei mesi. Restrizioni alle importazioni: nonostante l’ingresso nella WTO e i progressi registrati nel campo della libera circolazione delle merci, permangono barriere tariffarie al commercio. Tra queste, la China Compulsory Certification- CCC (vedi sopra) per 132 categorie merceologiche (www. ccaa.com). Questi prodotti, se privi di certificazione, sono bloccati dalla Dogana Cinese e soggetti a sanzioni pecuniarie. Vi sono comunque prodotti esentati dall’onere di presentare la certificazione in questione, tra essi si annoverano quelli utilizzati per scopo espositivo e quelli importati da diplomatici per uso personale e non per la loro commercializzazione, o ancora prodotti impiegati per la ricerca e sviluppo e per la riparazione di prodotti ormai fuori produzione.Ilsettorecheriscontramaggioridifficoltàèquello agroalimentare; restrizioni sanitarie soprattutto per carni e latticini, divieti assoluti, procedure amministrative onerose ed incerte, certificazioni complesse, sistema di autorizzazioni frammentario e stratificato, ecc. sono tutti elementi che limitano l’importazione e la distribuzione dei prodotti agroalimentariesteriincidendosignificativamentesuicosti. Importazioni temporanee: secondo la normativa della dogana le merci temporaneamente importate devono essere esportate entro 6 mesi. Si segnala che, l’art. 42 delle Regulations of the People’s Republic of China on Import and Export Duties prevede la possibilità di esentare temporaneamente dal pagamento dei dazi le seguenti categorie di merci: materiale da esposizione, attrezzature per spettacoli, manifestazioni culturali e sportive, attrezzature cinematografiche e per programmi televisivi, strumenti di ricerca scientifica, pedagogica o per attività medica, campioni, strumenti per installazioni e particolari equipaggiamenti, container e altri beni importati per scopi non commerciali. Al fine di evitare frodi, al momento dell’importazione viene comunque richiesto il deposito di una cauzione (uguale al valore dei dazi e dell’IVA), per il periodocheintercorrefral’importazioneelariesportazione. Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese16 Normativa per gli investimenti stranieri: Gli investimenti stranieri vengono distinti in 4 categorie: incoraggiati (nel settore hi-tech, investimenti con tecnologie che comportano risparmio energetico e che prestano attenzione al problema dell’impatto ambientale, investimenti nelle regioni interne centrali e nell’ovest del Paeseedinfineinvestimentiperlesocietàcheesportanoil 100%dellaproduzione),permessi(intuttiqueisettorinon rientrantinellealtretrecategorie),ristretti(tassativamente elencati all’interno del Catalogo) e vietati (circoscritti a16Fonte:ChinaBriefing
  • 6. Business Atlas Asia pochi settori come ad esempio quello degli armamenti o del gioco d’azzardo). La nuova versione del Catalogo vuole riflettere le politiche previste all’interno del XII Piano Quinquennale (2011- 2015), il cui scopo è reindirizzare il capitale straniero verso industrieadaltatecnologiaeproduttricidienergiealterna- tiveedeco-compatibili. Le Measures for the Administration on Foreign Investment in Commercial Field, offrono la possibilità per i piccoli e i medioperatoridiaccederealmercatocinesedelladistribu- zione. La normativa prevede la possibilità di costituire delle società al 100% a capitale straniero e soprattutto ridefinire i requisiti di capitalizzazione delle società commerciali, rimuovendo così uno degli ostacoli principali che avevano finora bloccato l’accesso dei piccoli e medi investitori esteri almercatointernodellavendita. Traleformediinvestimentosiannoverano:laJointVenture, sia nella forma di Equity JointVenture (EJV), che in quella di Contractual JointVenture (CJV) e laWholly Foreign-Ow- ned Enterprise (WFOE). Inoltre, benché non costituiscano una forma di investimento diretto, merita una spiegazione la disciplina degli Uffici di Rappresentanza. La disciplina normativa di riferimento per la costituzione di uffici di rappresentanza sono le Detailed Rules on the Approval and Control of Resident Representative Offices of Foreign Enterprises (1995), attualmente emendata ed integrata da successive disposizione normative. Gli Uffici di Rappresen- tanza non sono una forma di investimento estero diretto, ma uno strumento utile nella fase iniziale di insediamen- to e in quella successiva per poter gestire e coordinare la propria presenza in Cina, ed inoltre permette di richiedere investimentinonelevati.Ma,percontro,sonodotatidiuna operatività limitata, poiché non possono svolgere attività commercialidirette(venditaeproduzione),masoloattività di promozione e studio di mercato per contro della società madre. Pertanto,gliUfficidiRappresentanzasonodeimericentridi costo,nondiprofittoma,ciononostantesottopostiaprelie- vofiscaledapartedelleautoritàcinesi. Ad oggi, questi sono tassati sulla base dei loro costi (salari, affitto, spese di viaggio, bollette telefoniche, ecc), e l’a- liquota d’imposta totale di un ufficio di rappresentanza, che in realtà è la somma di tre diverse aliquote, si aggira intorno al 10,94% (ma può variare significativamente in base al settore). Scopo di questa circolare è affermare esplicitamente che tutti gli uffici di rappresentanza devono provvedere al pagamento dell’imposta sul reddito, della BusinessTaxedellaVAT. La procedura di costituzione di un RO è rapida e semplice (sono sufficienti solo due mesi). È necessaria l’approvazio- ne dal dipartimento locale del MOFCOM e la registrazione presso lo State Administration for Industry and Commerce (SAIC)alivellolocale.Sitrattacomunquediformalitàburo- cratiche, poichè l’approvazione è quasi automatica. Inoltre, dal2004sipuòpresentaredomandadirettamenteallocale ufficio del SAIC, saltando il preliminare passaggio della ri- chiesta di autorizzazione del MOFCOM. Una volta ottenuta l’autorizzazione per l’apertura del RO, si procederà con la registrazione dell’ufficio presso la branch locale del SAIC entro30giornidall’approvazione.Lavaliditàmassimadella registrazione è di tre anni, con possibilità di richiederne il rinnovo;ognicambiamentocheriguardiilRO(ufficio,Chief Representative)dovràesserecomunicatoalleautoritàaifini dell’approvazioneedellaregistrazione. Legislazione societaria17 : Tra le forme societarie si riscontrano notevoli differenze nel modo in cui vengono disciplinate le società di capitali investita da soli cinesi, quella a capitale interamente straniero e quella in forma mista(JV).Mentreleprimedueformesocietariehannouna disciplina molto simile a quelle adottate nei paesi dell’Eu- ropa continentale la disciplina delle JV merita di essere approfondita. La Joint Venture (JV) prevede un accordo di collaborazione con cui due o più imprese, pur mantenendo la propria indipendenza giuridica, collaborano per la rea- lizzazione di un progetto di natura industriale o commer- ciale, che si caratterizza per l’utilizzo sinergico delle risorse portate dalle singole imprese partecipanti oltre ad un’equa suddivisionedeirischilegatiall’investimento.Sidifferenzia- noin: EquityJointVenture(EJV)eContractualJointVenture (CJV).LaEquityJointVentureèunasocietàacapitalemisto, costituita almeno da un soggetto straniero (individuo o persona giuridica) e da una persona giuridica cinese (sus- siste il divieto per le persone fisiche cinesi di partecipare a jointventuressino-estere).LaEJVcomportalacostituzione di un soggetto terzo, che si pone come autonomo centro di imputazionedidirittiediobblighiIlpartnerstranierodovrà detenere una quota pari o superiore al 25% del capitale sociale, potrà essere inferiore a questa percentuale soltanto seciòavvengainconformitàconleproceduredicostituzio- ne. Tuttavia, in tal caso la EJV non potrà beneficiare delle politiche di favore generalmente applicabili alle imprese di investimentostraniera(FIE).Laproceduradicostituzionedi una EJV avviene sulla base di un contratto di JointVenture concluso tra una o più parti cinesi e una o più parti stra- niere. Oltre al contratto dovrà essere redatto uno statuto che conterrà previsioni in merito all’oggetto sociale, alla governance,allagestionefinanziaria,aldirittodiprelazione sul trasferimento delle quote, all’ammontare del capitale sociale, all’investimento totale e alla ripartizione degli utili. Il contratto di JointVenture e lo statuto, così come i rispet- tivi accordi modificativi, sono soggetti inderogabilmente al dirittocineseedevonoottenerel’approvazionedapartedel MOFCOModeisuoiufficiperiferici. Le Contractual Joint Venture (CVJ) possono essere di 2 ti- pologie: una “pura”, rappresentata da un semplice rapporto contrattuale tra i partner simile ad un accordo di partner- ship temporanea, ed una“ibrida”a metà tra una CJV pura ed una EJV che, al contrario, prevede la nascita di una per- sonagiuridicanuovaedautonomarispettoalleparti.  Tuttavia, a differenza di quanto avviene nel caso di una EJV 17 Fonte: Guida agli investimenti in Cina, Chiomenti, 2013; Newsmercati.com; “Cina: Commercio Internazionale e Investimenti Esteri”a cura di E. Cavalieri, L. Sempi, F.R. Antonelli, E. Romita, M. Sandoli,P.Mancone,I.deRisipubblicatodaIpsoa
  • 7. Business Atlas Cina in cui la creazione di una newco è un passaggio imprescin- dibile, nel caso della CJV le parti potranno limitarsi a creare una semplice “partnership” priva dello status di persona giuridica autonoma. In questo caso, tuttavia, le parti non potranno beneficiare della limitazione della responsabilità applicabile nel caso di costituzione di una società di ca- pitali e saranno ritenute illimitatamente responsabili nei confronti dei creditori della CJV per le obbligazioni assunte da quest’ultima. La procedura di costituzione di una CJV è molto simile a quella già vista per la EJV e sarà quindi necessariostipulareuncontrattotralapartecineseequella straniera e ottenere l’approvazione del MOFCOM (o dalle suesediperiferiche). LeWholly Foreign-Owned Enterprises (WFOE) costituite nella forma di società a responsabilità limitata, interamente possedute e gestite da investitori stranieri, sono diventate la forma preferenziale di investimento. Dal 2000 in poi sono stati infatti eliminati molti vincoli che prima rendevano “ineguale”l’operatività di EJV e WFOE, come le limitazioni relativeall’esportazionedeiprodotti(ladisciplinaprecedente prevedevachelamaggiorpartedeibeniprodottidalleWFOE dovesse essere esportata,“obbligo di export”), agli acquisti di materie prime (che adesso possono avvenire, in linea con il principio di “giustizia e ragionevolezza”, sul mercato cinese come sul mercato internazionale) e alle transazioni internazionali (le WFOE non necessitano più della previa autorizzazione governativa per avere rapporti commerciali con l’estero). La differenza principale con le EJC riguarda il sistema di corporategovernance (insieme di regole di ogni livellodalleleggiairegolamentichedisciplinanolagestione e la direzione di una società). Infatti, se le società costituite esclusivamente da capitale straniero, ovvero leWFOE, sono disciplinate da un modello più flessibile, stabilito dalla legge societaria del 2005, simile a quello adottato nei Pa- esi dell’Europa occidentale, per le JV è invece previsto un sistema rigido di governance,inderogabile da parte dei soci dove, ad esempio, decisioni importanti quali modifiche allo Statuto, aumenti di capitale, scioglimento, fusione e scissio- ne della società, devono essere prese all’unanimità da parte deisoci.AlfinedicostituireunaWFOEl’investitoredovràpre- sentare una domanda contenente informazioni dettagliate riguardanti l’investitore, il capitale, il settore di attività, l’im- patto ambientale e altri aspetti rilevanti. È inoltre richiesta la predisposizione di ulteriori documenti, tra cui non potrà mancareunostudiodifattibilità,lostatutoel’organigramma sociale. Tutta la documentazione deve essere presentata in lingua cinese. Alcuni documenti possono essere predisposti inlinguainglesemainquestocasosidovràallegarelatradu- zioneinlinguacinese.IlMOFCOM(oilrelativoufficioperife- rico competente) si esprimerà sulla costituzione dellaWFOE entro novanta giorni dalla ricezione di tutta la documenta- zione richiesta. Nei trenta giorni successivi all’approvazione del MOFCOM, l’impresa presenterà domanda al SAIC per la BusinessLicence,lacuidatadiemissionecostituiràanchela data di costituzione dellaWFOE. La neo-costituitaWFOE ha poi trenta giorni di tempo per completare le ulteriori attività successive come l’apertura del conto corrente, la predispo- sizione dei timbri e delle fatture, la registrazione presso le autoritàfiscali.Considerandolecaratteristichedescrittedelle WFOE è agevole osservare come queste presentino degli indubbivantaggirispettoalleJointVentures.Perprimacosa, detenere il 100% del capitale e fare a meno del partner ci- nese comportano un controllo maggiore e più efficace sulla gestionedellasocietà;insecondoluogo,siincontranomeno difficoltà sul versate del know-how, che resta nelle mani dell’investitorestraniero.Inoltre,redigerelostatutoeconve- nireiterminidell’investimentoconunaltrosoggettoesteroe inuncontestogiuridicodiversodaquellocinese,èmoltopiù semplice, in termini di lingua, cultura e di tecnica giuridica edeconomica.Ciòsitraduceinunamaggiorceleritàditutto l’iter costitutivo e in un maggior controllo societario. Si può pertanto dire che tutta la disciplina delleWFOEs appare nel complesso più flessibile: anche abbandonare il progetto e scioglierelasocietàrisulteràrelativamentepiùfacile. Se consideriamo la disciplina delle JV, il fatto che lo sciogli- mentodellasocietàsiasottopostoalconsensoincrociatodel socio cinese e dell’autorità, crea spesso le condizioni per cui l’investitorestranierovengacostretto,purdipoterrecuperare parte del proprio investimento, a rinunciare a parte del pro- priocapitaleinvestitoo,addirittura,adovercederelapropria tecnologiaalpartnercinese. Brevetti e proprietà intellettuale18 I diritti della proprietà intellettuale garantiti dalle leggi della PRCnonsonoestesialleregioniadamministrazionespeciale di Hong Kong e Macao. L’Ufficio Marchi (Trademark Office) dell’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio del Consiglio di Stato (State Administration for Industry and Commerce - SAIC) è l’organo incaricato di registrare ed amministrare i marchi in tutto il Paese. Prima di compiere qualsiasioperazionecommercialeinCinaènecessarioprov- vedere alla registrazione del proprio marchio presso l’Ufficio Marchi cinese competente (principio del“first to file”, per il quale non rileva chi abbia inventato per primo bensì chi sia statopiùsollecitoapresentareladomandadiregistrazione.). La registrazione diretta in loco o l’estensione della registra- zione internazionale costituiscono gli unici strumenti di tu- tela necessari per evitare che le aziende locali si approprino dellanotorietàdiundeterminatomarchio. Il marchio deve possedere caratteri distintivi e non deve entrare in contrasto con i diritti acquisiti dai terzi preceden- temente. Se il marchio è già stato oggetto di registrazione internazionale, attraverso i sistemi previsti dal diritto inter- nazionale, tale registrazione avrà efficacia in Cina solo se essa è stata inclusa tra gli Stati ai quali la registrazione può essereestesasurichiestadelrichiedente. La registrazione internazionale potrà essere recepita dall’Uf- ficio Marchi e Brevetti cinese solo se il marchio in questione osimilerisultanonesseregiàregistratoinCina;oseilnuovo marchiochesivuoleregistrarerisultaconformeairequisitidi registrabilità previsti dal diritto cinese. A tal proposito sarà 18 Fonte: Guida agli investimenti in Cina, Chiomenti, 2013; Le guide dell’Helpdesk, “La protezione dei marchi in Cina”, China IPR SME Helpdesk
  • 8. Business Atlas Asia necessario il rilascio di un certificato, comprovante la validi- tà della registrazione internazionale sul territorio cinese. In mancanza di una registrazione internazionale, si procederà direttamente con la registrazione presso l’Ufficio Marchi e BrevettipresentenelterritoriodellaPRC. Dal 1.05.2014 è possibile depositare anche i marchi costituiti da suoni, al pari di quanto previsto a livello eu- ropeo. Inoltre, è possibile procedere ad un deposito in via elettronica (e-filing) e multi classe (la precedente legge prevedeva, invece, che ogni domanda di marchio proteg- gesse solo un’unica classe merceologica). Il deposito multi classe, in conformità alla prassi internazionale, permette quindi di ottenere una significativa riduzione delle tasse di deposito; in più, la domanda di rinnovo potrà essere presentata nell’anno anteriore alla scadenza della registra- zione. Le procedure di esame sono state modificate nella parte in cui si prevede non solo un time limit per arrivare alla pubblicazione, al massimo 9 mesi senza possibilità di estensione del termine, ma anche per quanto attiene all’e- missionedelle azioniufficiali. Laproceduradiregistrazioneprevedechesianosuscettibili di registrazione le seguenti categorie: marchio in lettere latine,marchioinideogrammi,logoosegnodistintivo.Siè solitiprocedereallaregistrazionesiadelmarchioacaratteri alfabetici sia di quello in ideogrammi per evitare che la clientela cinese trovi un proprio soprannome al prodotto edinoltreperchélapresenzadiunascrittaincaratterilatini ispira una fiducia nel consumatore cinese, aumentando anche l’interesse verso il prodotto, mentre la presenza dell’ideogramma ne facilita l’approccio. La procedura di registrazione richiede circa due anni di tempo nel caso in cui non vi sia né rigetto né opposizione. Se entro sei mesi dalla data in cui si è presentato domanda di registrazione in un Paese straniero, si vuole presentare domanda in Cina per la registrazione dello stesso marchio in relazione agli stessi prodotti, il ricorrente, in relazione all’accordo esistente tra la Cina e il Paese in questione, o sulla base del trattato internazionale nel quale entrambi i Paesi sono parti, o ancora sulla base del principio di reciprocità, avrà un diritto di priorità per il quale la data di presentazione dellaprimadomandanelPaesestranieroverràconsiderata come la data di presentazione della domanda in Cina. Una volta registrato, il marchio avrà una durata di dieci anni, decorrenti dalla data di approvazione della registrazione. La richiesta di rinnovo deve essere depositata entro i sei mesi antecedente alla scadenza. Se il titolare, non de- posita una richiesta nei termini, può essere riconosciuta un’estensione di 6 mesi. Se non viene depositata alcuna richiesta di rinnovo prima della scadenza del periodo di estensione, il marchio commerciale verrà cancellato. La lingua della domanda di deposito è l’inglese, francese e spagnolo (domanda internazionale), cinese (nazionale), pertanto le imprese straniere dovranno rivolgersi ad un agentelocaleoppureessereinpossessodiragionesociale ed indirizzo cinesi. La tariffa minima per il sistema inter- nazionale copre più di un paese nel medesimo tempo e fino a tre classi di beni o servizi. Nel sistema nazionale cinese deve essere depositata una domanda separata per ogni classe. Al fine di contrastare il fenomeno molto diffuso del depo- sito dei marchi in mala fede, la nuova legge stabilisce che integri mala fede anche il deposito di un marchio uguale o simile a quello di un soggetto che il depositante conosce in virtù di precedenti rapporti commerciali. E’stata quindi ampliata la previsione normativa includendo non solo agenti, rappresentanti, distributori o consulenti del titolare del marchio non ancora protetto in Cina, ma anche tutti coloro che ne abbiano avuto conoscenza per precedenti rapporti contrattuali, di business o commerciali in genere. La mala fede dovrà essere invocata in sede di opposizione, comecausadinullitàrelativa,poichèl’usodelmarchiodeve avveniresecondoi principidell’onestàedellacredibilità. Un altro istituto sul quale è intervenuta la legge è quello dell’opposizione; la vecchia legge non fissava i requisiti in base ai quali fosse possibile depositare un’opposizione e la decisione veniva presa a distanza di più di due anni. Orasoloititolaridiundirittoanterioreolaparteinteressata possonopresentareopposizioneallaconcessionesullabase della violazione di un marchio notorio, di un marchio ante- riore o altri diritti anteriori, della mala fede del depositante (nelsensosoprachiarito)oinviolazionediunaindicazione geografica. La procedura di opposizione dovrà concludersi entro un periodo di 12 mesi, sempre allo scopo di facilitare le imprese. Qualora l’Ufficio decida l’opposizione a favore della parte opponente, il soggetto che ha depositato il marchio potrà presentare ricorso al TRAB (Trademark Re- view & Adjudication Board) e iniziare un procedimento in sede giudiziaria, entro cinque anni dalla registrazione del marchio. Al contrario, qualora sia il titolare della domanda a perdere in sede di opposizione, non avrà il diritto di pre- sentare ricorso, ma solo di iniziare una causa per invalidare laregistrazione.Le procedurediriesame controladecisione di non concedere il marchio in sede di esame o a seguito di opposizione,didecadenzapermancatouso,diilliceitàdella registrazione,dinullitàpercontrarietàadunmarchionoto- rio o a marchi anteriori dovranno essere concluse entro un massimodi9o12mesi,terminiestendibilirispettivamente di 3 o 6 mesi previa approvazione del SAIC (State Admini- strationforIndustryandCommerce). Per la disciplina sui brevetti, l’autorità competente è lo State Intellectual Property Office of PRC (“SIPO”). Secon- do la PRC Patent Law, i requisiti di brevettabilità sono la novità (invenzioni e modelli di utilità), l’originalità (mo- delli di utilità, ornamentali o invenzioni); l’industrialità. Qualora venga depositata domanda di brevetto presso le autorità di un qualsiasi altro Stato membro della Con- venzione di Parigi, di cui la Cina è parte, ed entro 12 mesi (brevetto per modelli di utilità o invenzione) o 6 mesi (brevetto per disegno), venga presentata domanda al SIPO cinese, quest’ultimo riconoscerà come data di deposito quella avanzata presso le autorità dell’altro Stato (Priority Date,“data di priorità”, per la quale ad una domanda debba essere concessa la data di presentazione di una domanda precedente,anchesepresentatainunoStatodifferente,po-
  • 9. Business Atlas Cina stochequest’ultimasiastatainoltratanei12mesianteriori (peribrevetti)oneiseimesi(perdisegni,modelliemarchi) adoperadellostessorichiedente). Laproceduradiregistrazioneavvieneattraversoildeposito presso l’Ufficio Brevetti dei seguenti documenti: per le invenzioni e i modelli di utilità: domanda di brevetto con indicazione del nome dell’invenzione/modello di utilità, dati relativi al Richiedente, indicazione della Priority Date (nel caso in cui il Richiedente e il soggetto che hanno effettuato il deposito della domanda di brevetto in uno Stato differente siano diversi bisognerà fornire documentazione che provi l’identità dei due soggetti oppure l’esistenza di un accordo di licenza/trasferimento di brevetto); Una descrizione tecnica che spieghi in modo chiaro ed esauriente l’invenzione o il modello di utilità così da venir riconosciuto da parte di un tecnico nel settore di riferimento; La richiesta di copertura recante le caratteristiche tecniche dell’invenzione o del modello, ed indicante, in modo chiaro la copertura per la quale si richiedelaprotezione;Unastrattodelladescrizionetecnica che definisca i punti tecnici principali dell’invenzione o del modello; Disegni e delega che autorizzi l’agente a gestire le procedure di registrazione. Tutta la documentazione dovrà essere presentata in cinese e a seguito del deposito, il SIPO effettuerà una verifica sulla completezza della documentazione e la sua conformità ai requisitirichiestidallalegge.  Trascorsi 18 mesi dalla data di deposito della domanda (6 mesi per i modelli di utilità e design) avviene la pub- blicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei Brevetti. E’possibile procedere, inoltre, ad una pubblicazione anticipata, ma, su richiesta del ricorrente che può avvenire in qualsiasi mo- mento,entrotreannidalladatadelladomanda,ilSIPOpuò procedere ad un esame sostanziale della stessa (a pena di decadenza nel caso in cui non si proceda alla richiesta di riesame nei termini stabiliti). Dopo l’esame sostanziale, se nonvisonomotiviperilrigettodiunadomandadibrevetto per invenzione, SIPO deve concedere il brevetto, rilasciare un certificato per l’invenzione e registrare ed annunciare la concessioneditalebrevetto.Questobrevettoperinvenzioni entrainvigoredalladatadell’annuncio. Per quanto riguarda  la domanda di brevetto per modello d’utilitàodisegno,dopol’esamepreliminare,sesièconsta- tato che non vi sono motivi di rigetto, il SIPO emetterà una decisione relativa alla concessione del brevetto, rilasciando il certificato ed effettuando la registrazione e l’annuncio relativoalrilasciodelbrevettoinquestione. Qualora il richiedente non sia soddisfatto della decisione del SIPO relativa al rifiuto di una domanda, il ricorrente può, entro tre mesi dalla data di ricevimento della notifica, ricorrere alla commissione interna di riesame del brevetto ed avviare una procedura di revisione. Dopo il riesame, la commissione dovrà provvedere a prendere una decisione e a comunicarla al richiedente. Se, anche in questo il caso, il richiedente non dovesse concordare con la decisione presa dalcomitatodirevisione,ilrichiedentepotrà,entrotremesi dalla data di ricevimento della notifica, agire in giudizio pressoiltribunaledelpopolo. La procedura per il rilascio del brevetto ha durata di 3 o 4 anninelcasodelleinvenzioni,mentreperimodellidiutilità od ornamentali la durata è di circa 10/18 mesi. La prote- zione concessa al titolare di un brevetto è piuttosto ampia, viene infatti riconosciuta come violazione anche l’importa- zione o la vendita non autorizzata di merci prodotte senza l’autorizzazione del titolare.Il periodo di durata del brevet- to è di 20 anni per le invenzioni e 10 anni, decorrenti dal giorno del deposito della domanda per i brevetti relativi ai modelli di utilità ed ornamentali. Il titolare del brevetto è tenuto a versare un ammontare fisso a scadenza annuale, in caso di ritardo nel pagamento della tassa in questione si saràsottopostialpagamentodiunatassapecuniaria. Anche per i brevetti può essere richiesta la registrazione presso le autorità doganali, e le vie di ricorso per la prote- zionesonolestesseprevisteperimarchi.  Sistema fiscale19 Anno fiscale: 1 gennaio – 31 dicembre Tassazione sulle attività di impresa: con l’entrata in vigore a partire da gennaio 2008 della Enterprise Inco- me Tax Law (EITL), il sistema di trattamento fiscale per le impreselocali(JointVenture)eacapitalestraniero(Wholly ForeignOwnedEntreprises)èstatouniformato,creandoun ambiente imprenditoriale più equo e competitivo e allar- gandolabaseimponibilechehapermessoaltresìdiridurre le singole aliquote. Le prime rientrano in una tassazione standard (Income Tax) del 25% sul reddito complessivo prodotto. Le seconde sono tenute a versare un’aliquota del 20% (10% per i paesi come l’Italia che ricadono all’interno di particolari accordi, addirittura 5% per il regime fiscale agevolato di Hong Kong) in aggiunta alla VAT, calcolata sul reddito prodotto da un attività che abbia richiesto una presenza in territorio cinese superiore ai sei mesi; in caso di permanenza minore, la suddetta aliquota non viene appli- cata, mantenendo solamente l’obbligo dellaVat (6%). Per leimpreserealizzateinunperiodoantecedenteallapubbli- cazione della nuova legge (EITL), è previsto un periodo di 5 anni durante il quale l’aliquota salirà gradualmente (con un incremento annuo del 2%) fino al 25%, quota prevista dalla legge. Sgravi fiscali sono poi previsti per particolari tipologie di imprese, come per esempio quelle operanti in settori di ricerca e sviluppo, protezione ambientale e risparmio energetico. Aliquote ridotte vengono applicate anche per imprese operanti nel settore dell’alta tecnologia e per le piccole imprese o quelle poco redditizie (reddito imponibile inferiore a CNY 300.000 o numero di lavoratori inferiore a 100 o totale attivo inferiore a CNY 10 milioni) rispettivamente di 15% e 20%, particolari regimi fiscali agevolati vengono favoriti per le aree destinate ad attrarre investimentiesteri. 19Fonte:StateofAdministrationofTaxationofthePeople’sRepublic of China; www.shuilv.org; Lorenzo Riccardi - Giorgio Riccardi, Gli investimenti in Asia orientale; Deloitte, Taxation and Investment in China2014-Reach,relevanceandreliability;KPMG,ChinaTaxAlert, May2014
  • 10. Business Atlas Asia Imposta sul reddito delle persone fisiche: Reddito mensileimponibile(CNY) Aliquota Finoa1.500 3% 1.501–4.500 10% 4.501–9.000 20% 9.001–35.000 25% 35.001–55.000 30% 55.001–80.000 35% Oltre80.000 45% Le persone fisiche residenti in Cina e i cittadini stranieri che risiedano nel Paese per più di 183 giorni (90 per co- loro provenienti da Paesi che non hanno siglato accordi per evitare la doppia imposizione) sono soggetti al pa- gamento dell’imposta sul reddito individuale. Nel caso di cittadini stranieri tuttavia, tale aliquota viene applicata ai soli redditi prodotti in Cina, quando invece il reddito del cittadino cinese è totalmente sottoposto all’applicazione dell’imposta individuale. Quest’ultima deve essere versata con scadenza mensile o sotto forma di pagamento diretto da parte del contribuente o come ritenuta d’imposta da parte del datore di lavoro. L’imposta sul reddito individuale è riscossa sulle categorie di reddito delle persone fisiche quielencate:proventidasalari,stipendi,redditodeisingoli operatori industriali e commerciali di produzione o lavoro; proventi da compensi agli autori; proventi derivanti dalle royalties; proventi da interessi, dividendi e bonus; ricavi derivanti dalla locazione di immobili; proventi da cessione di immobili. Imposta sul valore aggiunto: la VAT è applicabile nei confronti di quei soggetti, siano essi persone fisiche o giuridiche, che svolgono attività di produzione, vendita e importazione di beni o che erogano servizi di manutenzione, fabbricazione o riparazione. I contribuenti vengono classificati in due categorie a seconda della loro capacità contributiva: contribuenti ordinari e piccoli contribuenti. I primi possono essere soggetti a diverse aliquote in base all’attività condotta: se infatti la VAT ordinaria è del 17% per i beni venduti e importati, esiste altresì un’aliquota del 13% applicabile ad alcune particolaricategoriediprodottiqualifornituredomestiche, alcune tipologie di cibi, libri ecc, finanche un’aliquota dello 0% per i prodotti esportati e per casi tassativamente previsti dallo Stato (per le esportazioni si parla di aliquota 0%, in realtà la VAT viene versata e successivamente rimborsata). I secondi rientrano in uno speciale computo dellaVATchesièattestatoal3%inseguitoallariformadel 2008. Esistono poi beni esenti dall’applicazione dellaVAT, qualiilibriantichi,imedicamentieprodotticontraccettivi, i prodotti importati da governi e organizzazioni internazionali a scopo umanitario, gli articoli direttamente importati da organizzazioni di disabili per l’utilizzo speciale da parte di questi soggetti, i prodotti agricoli coltivati e commercializzati dal produttore, la vendita direttadibeniusati,servizidiricercaesviluppoodidesign destinati a imprese straniere, trasporti internazionali. Il versamento deve essere generalmente effettuato entro un mese, tuttavia sono previste tempistiche più ristrette (1, 3, 5, 10, 15 giorni) a seconda dell’ammontare del valore dell’imposta da corrispondere e del tipo di attività (per esempio 15 giorni per le importazioni). Il gettito viene amministrato e redistribuito tra amministrazioni locali e governo centrale (rispettivamente 25% e 75%) dalla State Administration of Taxation, la quale definisce altresì la documentazione necessaria per gli adempimenti fiscali. Nonostante la VAT si configuri essenzialmente come un’imposta sul valore finale della produzione, essa ha sempre presentato problematiche di applicazione all’interno dei processi produttivi o distributivi, causando spesso l’applicazione di aliquote anomale o sovrapposte. PerleattivitàeconomicheesclusedallaVATèprevistainoltre un’altratassadettaBusinessTax,direttaaltrasferimentodi proprietà immobili, diritti sull’uso di terreni e altri servizi (costruzioni, finanziari, hotel e catering, entertainment ecc.). Tutti i servizi sono soggetti alla Business Tax indipendentemente dal fatto che il fornitore del serivizo sia localizzato in Cina o meno (dal 1 gennaio 2009). Le aliquote previste da tale imposta variano dal 3% al 20%: il 3% per servizi di edilizia, trasporto, telecomunicazioni, servizi postali, attività culturali e sportive; il 5% per i servizi di assicurazione, finanza (interessi), trasferimento di proprietà immobiliari, diritti di utilizzo di terreni e vendita di immobilizzazioni; le aliquote dal 5% al 20% sono destinate ai servizi di intrattenimento, determinate dall’autorità a livello provinciale. Data la complessità del sistema, negli ultimi anni sono stati intrapresi numerosi progetti pilota in diverse aree del paese (a Shanghai nel 2012 per esempio), con l’intento di uniformare le due tipologie di imposta e risolverne le lacune applicative, specialmente con riguardo allo sviluppo di settori innovativi (i cosiddetti “settori incoraggiati”) e di aree destinate all’attrazione di investimenti che godono di regimi fiscali agevolati. Nell’agosto del 2013 è stata emanata la “Circolare 37” con cui i progetti pilota vengono estesi a livello nazionale, sostituita solo cinque mesipiùtardidalla“Circolare106”del12dicembre2013, che estende la riforma della VAT anche a settori prima inclusinellaBusinessTaxcomeservizipostalieferroviari, oltre che introdurre degli aggiustamenti applicativi nei confrontidelsettoredeifinanziamentiedellespedizioni. Agiugno2014laVATèstataestesaanchealsettoredelle telecomunicazioni con la “Circolare 43”, anche questo precedentemente incluso nella BT. . La strategia del governo centrale è una nuova configurazione fiscale che preveda la conciliazione della VAT e della Business Tax, cioè la conciliazione di una tassa diretta al consumatore finaleediunaimpostaorientataalleattivitàeconomiche (e che di queste riflette l’andamento). Infine si cita la Consumption Tax, applicata ai soggetti che si occupano di produzione, importazione e lavorazione di particolari tipologie di beni considerati “non essenziali” o “di lusso”, come alcol, cosmetici, gioielli,pneumatici,motocicletteemotoveicoli,petrolio, yachts, prodotti da golf, olio per motore, orologi di lusso,
  • 11. Business Atlas Cina bacchette di legno usa e getta e tabacco. Questa tassa è calcolatabasandosisulprezzodivenditadeiprodotti,sul volume di vendita o la combinazione dei due. L’aliquota proporzionale varia dal 1% al 56% del ricavo di vendita deiprodotti.Leesportazionisonoesentidaquestatassa. NOTIZIE PER L’OPERATORE Rischio Paese20 :2/7 Condizioni di assicurabilità SACE21 : apertura senza condizioni Sistema Bancario22 Il numero degli istituti finanziari operanti attualmente in Cina si stima vicino alle 4.000 unità, con un bacino di circa tre milioni e mezzo di dipendenti e un giro d’affari prossimo ai mld/CNY 135.000. Ai vertici del sistema ban- cario si trovano la People’s Bank of China, banca centrale responsabile della politica e stabilità del sistema finan- ziario nonché dei depositi e crediti, e la China Banking Regolatory Commission (CBRC), addetta al monitoraggio dell’intero sistema bancario e alla supervisione delle ope- razioni. Entrambe le istituzioni sono subordinate alle deci- sioni del Consiglio di Stato, organo esecutivo del governo di Pechino. Oltre alla PBOC, le altre grandi banche cinesi sonolecosiddettePolicyBanks(ChinaDevelopmentBank, Export-Import Bank of China e Agricultural Bank of Chi- na), costituite per garantire fonti di finanziamento per gli ambiziosi progetti governativi nell’ambito delle politiche di piano (sviluppo tecnologico, industriale, infrastrutturale ecc.).Ilsistemafinanziariovedeinoltrelapresenzadiban- che statali a livello nazionale (oltre alla PBOC) che deten- gonolaquotadimercatomaggiore(44,05%deltotalede- gli assets): Bank of China, Industrial and Commercial Bank of China, China Construction Bank e Agricultural Bank of China. Esistono poi Banche Nazionali (possono cioè aprire sportelli in tutta la Cina sulla base della loro licenza gene- rale), sono 12 e amministrano il 17,8% degli assets. Sotto queste si trovano le Banche Cittadine, le quali possono aprire sportelli nella città di origine ma per aprirne all’e- sterno devono richiedere una speciale autorizzazione. In tutto sono 144 e gestiscono il 9,49% degli assets. Ancora, esistono banche e istituzioni finanziarie minori, spesso dislocate in contesti non urbani, volte al finanziamento della piccola e media impresa e dell’economia rurale, che in totale gestiscono il 28,65% degli assets. Nel complesso, l’insieme delle banche straniere in Cina (americane incluse) è molto lontano da un confronto con le cinesi: tutti gli assets delle banche non cinesi in Cina non hanno mai superato il 2% di quelli totali. Il volume totale delle masse attive delle banche italiane in Cina “mainland”si attesta intorno al miliardo di dollari, valore piuttosto limitato a causa anche delle ridotte dimensioni delle imprese italiane sul territorio e della chiusura del mercato cinese. Gli istituti di credito stranieri, dopo aver ricevuto l’approvazione da parte della Banca Centrale, possono fornire i propri servizi in valuta straniera a clienti stranieri (sia ai privati con passaporto straniero e sia a società partecipate o a capitale interamente straniero). Il mercato cinese rimane ancora chiuso dal punto di vista finanziario, per esempio per aprire una filiale in Cina bi- sogna passare tramite un oneroso sistema di licenze mul- tiple, il regolatore determina quanti asset in valuta estera una banca può avere tramite il sistema delle “quote”, la valuta CMY non è ancora totalmente internazionale, i tas- si sono tuttora“amministrati”e non gestiti con strumenti di mercato ecc. Tutto questo però sembra dover cambiare in futuro. Il 2014 è stato un anno pieno di cambiamenti per il siste- ma bancario: gli obiettivi del governo hanno incluso una maggiorinternazionalizzazionedelrenminbi,unaregola- zione più stringente riguardo all’esposizione delle banche su asset non standard, una graduale liberalizzazione dei tassidiinteresse,larevisionedellafinanzalocaleefavorire la partecipazione dei privati nelle imprese controllate dal- lo stato. La People’s Bank of China (PBOC) ha annunciato unaseriedimisuredipoliticamonetariarivoluzionarienel modo in cui gestirà la liquidità, sganciandosi dal modello tradizionale ed aprendo capitale e finanza alle forze del mercato. La liberalizzazione dei tassi di interesse avverrà entro due anni,vistoancheilfattocheunacrescitatropporapidadel tasso sui depositi potrebbe danneggiare i profitti bancari, già sofferenti a causa del rallentamento dell’economia cinese. Un’altra sfida che le banche tradizionali stanno affrontando è la veloce evoluzione dell’internet banking. Grazie anche a giganti del settore come Alibaba eTencent che stanno conquistando rilevanti porzioni di mercato per i pagamenti online e e-banking, le banche statali stanno perdendo depositi e guadagni sulle transazioni a vantaggio delle banche online. Il 2015 dell’internet banking si prospetta un anno di rapida crescita ma una regolamentazione del settore sarà inevitabile, eliminando molti dei vantaggi che il settore dell’internet finance sta sfruttando e rallentando in questo modo la sua crescita. Un pericolo per il settore banking cinese è la qualità del creditodetenutodallebanche.Iltotaledicreditiinesigibili (NPL-non-performingloans)intuttal’industriabancaria haraggiuntomld/CNY766,9allafinedelQ32014,unau- mento del 36% da inizio anno. Anche se i policy makers riusciranno a mitigare la crescita dei NPL con misure ad hoc, questi probabilmente rimarranno un serio problema perilsettorebancariocineseduranteil2015.Percombat- tere la deflazione la PBOC ha tagliato i tassi di interesse due volte in quattro mesi (novembre 2014 e febbraio 2015), portando i tassi sui depositi e sui prestiti rispetti- vamente a 2,5% e 5,35%. TASSI BANCARI23 20Fonte:OCSE.CategoriaOCSE(ocategoriadirischio)indicailgrado di rischiosità (da 0 a 7, dove 0 rappresenta il rischio minore e 7 il rischiomassimo),cioèlaprobabilitàchesiverifichiundefault 21Permaggioriinformazioniwww.sace.it 22 Fonte: Standard & Poor’s, China Banking Outlook 2014: A Turbulent Flight Ahead; Newsmercati; Cnn Money; Il Sole 24 Ore, CinainsoccorsodelleBanche;PwC,BankingandfinanceinChina:The outlookfor2015;SergioBertasi,IlCreditoinCina
  • 12. Business Atlas Asia TIPOLOGIA VALORE Tassosuidepositiaunanno 2,5% Tassosuiprestitiaunanno 5,35% Principalifinanziamentielineedicredito Attività SIMEST Studidiprefattibilità,fattibilitàeassistenzatecnica collegatiagliinvestimentiart.6, c.2letterabdellaL. 6/10/2008n°133 Investimentiesteri Legge100/90 FondodiVentureCapital Creditiall’esportazione Dlgs. 143/98(giàLegge227/77) Finanziamentiperl’inserimentosuimercatiesteri art.6,c.2letteraadellaL.6/10/2008n°133 Finanziamentiperlaprimapartecipazioneafiere/mostre Servizidiassistenzatecnicaeconsulenzaprofessionale Ricercapartner/opportunitàd’investimento Perulterioriinformazionisivedanolepagg.10-11 Parchi industriali e zone franche24 La Repubblica Popolare Cinese fino ad oggi ha approvato i seguenti tipi di zone franche, con trattamento fiscale preferenziale: 6 Zone Economiche Speciali (la provincia Hainan, le città di Shenzhen, Zhuhai, Shantou, Xiamen e Kashgar), 32 Zone di Sviluppo Economico e Tecnico, 53 Parchi di Sviluppo per Progetti ad Alto Contenuto Tecnologico (localizzati nelle città più industrializzate), 15 Zone Franche (le principali sono Tianjin, Shenzhen, Shanghai, Zhangjigang, Dalian, Guangzhou, Xiamen, Haikou, Fuzhou, Qingdao, Ningbo e Shantou) e dal 2009, 23 Bonded Logistic Center nei quali viene fissata un’agevolazione tariffaria per le merci in entrata e tariffa zero sull’export.  In queste zone sono previsti, al fine di attirare investimenti esteri, benefici ed agevolazioni fiscali. Possiamo trovarvi esenzioni, riduzioni, rimborsi di imposta, agevolazioni per l’accesso alle infrastrutture, prestiti e sovvenzioni fi- nanziarie, concessioni di diritto per l’utilizzo dei terreni, agevolazioniperottenerelaresidenzafissaeconcessioniin materia di quote minime di partecipazione nelle società ad investimento estero. Bisogna ricordare che alcune tipologie di agevolazioni possono variare da provincia a provincia, a seconda della tipologia e dell’ammontare dell’investimen- to, del periodo previsto di durata dell’impresa, dell’impor- tanza e notorietà dell’impresa. A questo proposito, alcune trale15ZoneFranche,tracuiShanghai,sonostateoggetto diprogettipilota,inseritiall’internodelXIIPianoQuinquen- nale, il cui scopo era ideare un nuovo sistema fiscale che potessevenirapplicatoalivellonazionale.  La prima zona di libero scambio cinese è stata inaugurata il 29.09.2013 a Shanghai. La FreeTrade Zone di Shanghai, come area integrata, era stata lanciata nel 2013, lo scorso settembre, e l’obiettivo, che il governo cinese da tempo persegue, è che Shanghai torni ad essere il principale polo finanziario della Cina continentale, come lo era storica- mente fino alla fine degli anni‘40, prima dell’insediamen- to del regime comunista in Cina. Negli intenti del governo, compito del polo finanziario di Shanghai è trainare l’eco- nomia cinese lungo la strada di ulteriori liberalizzazioni. La FTZ, ufficialmente CSPFTZ - China (Shanghai) Pilot Free Trade Zone - nasce dall’unione di diverse precedenti zone franche specializzate di cui la prima, la Waigaoqiao FreeTrade Zone, risale al giugno 1990. Questa Zona Franca rappresentavailparticolarerapporto,quasiconcorrenziale, che spesso si crea fra il potere centrale cinese e i governi locali. Essa, infatti, era oggetto di due regolamenti distinti, unogeneraleeunodellamunicipalitàdiShanghai,manon essendochiaralagerarchiatraidueregolamenti,l’impren- ditore straniero aveva difficoltà a muoversi. Oggi, l’aggre- gazione delle diverse zone franche rende chiaro il disegno di pilotare l’evoluzione graduale dell’economia cinese da un’economia di comando, come quella comunista, ad una regolatadaimercatifinanziari.Ingenerale,all’internodella FTZ gli investitori potranno richiedere qualsiasi attività in Cina che non sia compresa nella“negative list”(una ver- sione semplificata del già esistente“Catalogo”) dove sono indicate le attività proibite all’interno della Shanghai Free Trade Zone, lista che è stata recentemente rivisitata por- tando le attività proibite da 190 a 139. Sarà consentito un liberoflussodicapitaliesteri,garantitalapienaconvertibi- lità della valuta nazionale, le aziende potranno importare beni al suo interno e sarà permesso condurre business off- shoreperlebanchecinesiqualificate.Leimpreseinsediate neicirca30chilometriquadratidellazonafrancapotranno indebitarsi con controparti estere in valuta cinese, mentre finora, l’impiego di Yuan di conto estero era limitato alle partitecorrenticioè,neirapporticonentitàestere,erapos- sibile, inYuan, solo fatturare e saldare fatture commerciali. In base alle nuove direttive le circa 10 mila imprese della FTZdiShanghaisarannoautorizzateadindebitarsiconl’e- stero inYuan per un ammontare fino al 150% del proprio capitale sociale. Inoltre le banche verranno incoraggiate a semplificare le proprie procedure per rendere più agevole l’impiegodiYuandicontoesteroperleimpreseloroclienti, consentendo agli istituti di credito molte nuove opportu- nità di transazioni finanziarie per le quali vi è già una forte richiesta potenziale. È anche abbastanza facile compren- dere perché, mediante l’esperimento pilota di Shanghai, il governo cinese abbia in questo momento interesse ad accelerare la liberalizzazione delle transazioni finanziarie denominate inYuan di conto estero. Infine,sonostateistituitealtrecategoriedizoneatrattamento privilegiato: quelle situate a ovest che rispondono alla Go West Policy e le Export Processing Zones che si possono costituire all’interno delle Zone di Sviluppo Economico e Tecnicoebeneficiano,peralcuneoperazioni,diagevolazioni similiallefreetradezones.  Accordi con l’Italia25 23Fonte:WallStreetJournal,China’sCentralBankCutsInterestRates 24 Fonte: asianews.it; Istituto Nazionale per il Commercio Estero; China Briefing, Shanghai FTZ Revised Negative List Introduces TargetedFDIReforms
  • 13. Business Atlas Cina Accordo per evitare le doppie imposizioni e per preve- nire l’evasione fiscale in materia di imposte sul reddito (31.12.1990); Accordo per il reciproco riconoscimento dei titoli di studio (4.07.2005); Protocollo d’intesa tra il Formez e la scuola Nazionale di Amministrazione della Repubblica Popolare Cinese per lo sviluppo dei rapporti di scambio, di CooperazioneScientificaediSviluppo(16.01.2006);Memo- randum d’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio Italiano e la Tongji University di Shanghai per larealizzazionediunCentroitalo-cineseperiltrasferimento delletecnologie(2009);nel2010sonostatifirmati10accor- dicommercialidamld/euro2,25(settoriinteressati:energia, telecomunicazione, ambiente e finanza);il 28.11.2012 l’ex premier Mario Monti e Jia Qinglin, Presidente del Comitato NazionaledellaConferenzaConsultivaPoliticadelPopoloCi- nese,hannopresenziatoallafirmadiseiaccordicommerciali bilaterali del valore complessivo di circa un miliardo di euro; a fine ottobre 2013, si sono incontrati a Roma il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Emma Bonino e il rispettivo Ministro Cinese,WangYi per discuter su temi quali la promozione del partenariato tra regioni italiane e province cinesi soprattutto in materia di settori ad alta tecnologia, energia sostenibile e agroalimentare;accordi di reciproca collaborazione sono stati sottoscritti in vista della promozione dell’Expo 2015 a cui sono seguite alcune visite ufficialidelsindacodiMilanoPisapiaedellostessoammini- stratore delegato di Expo Giuseppe Sala. Nella prima metà di gennaio 2014, il Ministro dello Sviluppo Economico Fla- vio Zanonato si è recato in visita a Pechino in occasione del “ForumSino-Italianoperunnuovomodellodicooperazione economica e commerciale”, all’interno del quale sono stati sottoscrittipacchettidicollaborazionenell’ambitodiproget- ti legati ad ambiente, urbanizzazione, sanità e agricoltura. A giugno 2014, il premier Renzi ha visitato la Cina, facendo tappa a Shanghai e Pechino, dove ha incontrato il presiden- te Xi Jingping e il premier Li Keqiang Sono stati firmati 10 grandi accordi di cooperazione. Ad ottobre è stato il premier LiKeqiangaincontrareMatteoRenziaPalazzoChigi.Traipiù importantiaccordifirmatidurantequesteoccasioni:pre-ac- cordotraEnteNazionaleItalianodiUnificazioneeStandards Administration of China per la collaborazione tra i due enti di normazione per facilitare gli scambi commerciali e la re- ciproca penetrazione dei mercati tra i due Paesi; accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e China Development Bank Corpo- ration per finanziare progetti e investimenti di interesse co- munepercirca3miliardidieuroneiprossimi5anni;accordo traFondoStrategicoItalianoeChinaInvestmentCooperation cheprevedel’investimentofinoa1miliardodieurodaparte dientrambiifondiperaziendeitalianechehannopotenziale di espansione in Asia; Memorandum of Understanding tra Gestore dei Servizi Energetici e Zona di Sviluppo Economi- co e Tecnologico dello Zhenjiang per individuare imprese potenzialmente interessate ad investire nel progetto per la realizzazione di un parco dimostrativo sino-italiano sull’in- novazione sostenibile in ambito agricolo, stimati circa 800 milionidieurodiinvestimentiiniziali. Costo dei fattori produttivi26 Uno stipendio medio nel settore manifatturiero è di euro 5.673 all’anno, o 473 al mese. Lo stipendio minimo varia da euro 101/mese per Guangxi a 222/mese per Shanghai. Secondo gli analisti di ECA International, è previsto che nel 2015 gli stipendi in Cina avranno una crescita dell’8% (5,5% se aggiustato all’inflazione), una tra le crescite più altealmondo. Organizzazione sindacale27 Apartiredal2001anchelaCinahadovutodotarsi(almeno sulla carta) di un sistema sindacale in linea con gli stan- dard internazionali, andando incontro ad una riscrittura della legislazione che regola l’organizzazione sindacale.Tali associazioni sono autorizzate ad operare nell’interesse dei lavoratoricherappresentano,ricoprendounafunzionecon- sultiva, di supervisione e di mediazione all’interno dei con- tratti di lavoro (art.78). Lo sciopero non è ancora previsto e tutelato da un punto di vista legislativo, soprattutto se si considera la vaga definizione dell’accusa di“crimini contro la sicurezza dello Stato e di disturbo dell’ordine pubblico”. Tale passaggio del codice penale viene applicato in modo arbitrarioanchepergiustificareazionidirepressioneincaso le manifestazioni minaccino di estendersi agli stabilimenti produttivi limitrofi, creando un fronte più compatto con un poterediinfluenzamaggiore.Laleggeprevedeildirittodei lavoratoridiorganizzarsiinassociazionisindacaliall’interno delle imprese ad investimento estero (FIEs), ma non ne impone in alcun modo la costituzione. In presenza di tali associazioni, l’azienda è tenuta a rendere disponibili gli spazi necessari all’esercizio delle attività sindacali nonché a contribuire all’associazione con il 2% delle retribuzioni. In generale, la tutela sindacale rimane lacunosa in molti aspetti, garantendo sulla carta una protezione e una assi- stenzaabbastanzaampi,madefactoincapacedidifendere i diritti primari del lavoratore. Le varie associazioni sono riunite a livello nazionale nella Federazione Nazionale Sin- dacati(ACFTU)checontaoltre280milionidiiscritti.Taleor- gano rientra sotto il pieno controllo del Partito Comunista, diventando così un ottimo strumento per promuovere la lineadimassaall’internodellesueorganizzazioniedeisuoi membri. In definitiva, il compito più importante ricoperto dalla ACFTU è l’attività di ricollocamento e i programmi di riqualificazioneperidisoccupati,oltrecheilsupportoperle fasce deboli in materia di welfare. Negli ultimi anni inoltre, l’ACFTU si è altresì impegnata per implementare program- 25Fonte:Ambasciatad’ItaliaaPechino;FASI,Internazionalizzazione: accordi commerciali Italia-Cina; Cassa Depositi e Prestiti, CDP e FSI - Firmati accordi con China Developmente Bank (CDB) e China Investment Corporation (CIC) 26 National Bureau of Statistics of China, dati aggiornati al 2013; China Briefing, A complete guide to minimum wage levels across China 2014; Bloomberg BNA, Compensation: Average Global Salary to Rise 5.8 Percent in 2015, Survey Finds; ECA International, Biggest pay rises will be in ArgentinanextyearaccordingtonewSalaryTrendssurveyfromECA International-ECAInternational 27 Fonte: Mofcom; The Diplomat, China’s Reforms leave Labor Unions behind; MADE IN CHINA - Un anno di Cina al lavoro (2012), a cura di Ivan Franceschini eTommaso Facchin; CNN, Protests, suicide: China’slaborunrestleadstoreform
  • 14. Business Atlas Asia mi di assistenza legale gratuita per i lavoratori coinvolti in dispute lavorative, modalità che risulta politicamente più consonainassenzadiunrealedirittodisciopero. Inpassato,ilavoratorinonpotevanonominareilororappre- sentanti sindacali ma solamente votare, ora sta cambiando qualcosa: oltre a sporadici casi di elezioni dirette come quello di GCL Footwear, sia ShenzhenTrade Union Federa- tion che Guangdong Federation ofTrade Unions hanno an- nunciatochel’obiettivodiavereentroqualcheannoelezioni diretteperimembrideisindacatideilavoratori. ELETTRICITA’ADUSOINDUSTRIALE(ineuroKw/h) Categorie media Altaemediatensione 0,07 Prodotti petroliferi (in euro/l)28 Combustibile media Benzina 0,93 Acqua (in €/m2 )29 media Acquadiacquedotto 0,47 Affitto Immobili (in € /m2 )30 media Adusoufficio(zonaCBD) 95euro INFORMAZIONI UTILI IndirizziUtili NELPAESE RETE DIPLOMATICO CONSOLARE31 Ambasciatad’Italia 2,SanLiTunDongErJie-100600Beijing tel.+861085327600 fax+861065324676 Recapito telefonicodiemergenza: +86-13901032957 ambasciata.pechino@esteri.it www.ambpechino.esteri.it ConsolatoGenaraled’ItaliaaShanghai TheCenter,19floor,Unit7/11n.989,ChangLeRoad– Shanghai200031 tel. +8621-65965900 fax+86-2164716977 info.shanghai@esteri.it www.consshanghai.esteri.it ConsolatoGenaraled’ItaliaaCanton(Guan- gzhou) Unit1403,InternationalFinancePlace(IFP),No.8Huaxia Road,PearlRiverNewCity510623 tel.+862038396225 fax+862085506370 consolato.canton@esteri.it www.conscanton.esteri.it ConsolatoGeneraled’ItaliaaChongqing IntercontinentalHotelChongqing 10floorSUIRoom101MinzuRoad,YuzhongDistrict- Chongqing400010 tel. +862363822033/31544–fax+862363832544 chongqing.segreteria@esteri.it www.conschongqing.esteri.it/Consolato_Chongqing ALTRI UFFICI DI PROMOZIONE ITALIANI: Istitutiitalianidicultura PechinoSanLiTunDongErJie,100600 tel.+861065322187-fax+861065325070 iicpechino@esteri.it www.iicpechino.esteri.it Shanghai19thfloor,theCenter,989ChangleLu,200031 tel.+862154075588-fax+862154075750 iicshanghai@esteri.it www.iicshanghai.esteri.it UfficiICE36 Pechino Room3802-JingGuangCenter HuJiaLou,ChaoyangDistrict tel.+861065973797-fax+861065973092 pechino@ice.it Shanghai Room1901-1906-TheCenter-989,ChangLeRoad 200031 tel.+862162488600/54075050-fax+862162482169 shanghai@ice.it Canton(Guangzhou) Unit3203,InternationalFinanceCentre(IFC),no.5Zhujiang WestAvenue510623 tel.+862085160140-fax:+862085160240 canton@ice.it UfficioENIT37 Room3214JingGuangCenter,HuJiaLou,ChaoyangDistrict 100020Pechino tel.+861085906686-fax+861085906687 beijing@enit.it ISTITUTI DI CREDITO ITALIANI BancoPopolare UfficiodiRappresentanza-Shanghai Unit01327/Fl.HangSengBankTower 1000LujiazuiRingRoad PudongNewArea,Shanghai200120China tel.+862168410599–Fax+862168411776 shanghai@bancopopolare.cn 28Fonte:Bloomberg,PainatthePump:GasolinePricesbyCountry; 29Fonte:BeijingWaterworksGroup,2014 30 Fonte: Cushman Wakefield, Office space across the world - Valoreoriginale:665CNY 31 Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale eAmbasciatad’ItaliaaPechino.Perulterioriinformazionisugliuffici consolarinelPaese:www.esteri.itowww.ambpechino.esteri.it
  • 15. Business Atlas Cina Sintesi2000srl ShanghaiRepresentativeOffice 20thFloor,TheCenterNo.989,ChangleRoad,200031Shanghai tel.+862151166888Ext20472-fax+862151166899 sintesi.sh@sintesi2000.com.cn IntesaSanpaolo(FilialeEstera) Sede Centxrale: China Merchants Tower 10th Floor - Room 1001161,LujiazuiEastRoad200120Shanghai tel.+862120822600-fax+862120822630 shanghai.cn@intesasanpaolo.com Intesa Sanpaolo(UfficiodiRappresentanza) Indirizzopostale:CapitalMansion21stfloor,Room8 6,XinYuanNanRoad100004Pechino tel.+861084862108-fax+861084862185 beijing.repoffice@intesasanpaolo.com BANK OF QUINGDAO(EquityInvestment) HongKongMiddleRoad,68 266071Qingdao, ShandongProvince,Cina tel.+8653285709732 www.qdccb.com BNLc/oBNPParibas Perinformazionieassistenzasuprogettidisviluppo internazionale: m.accinni@bnlmail.com; internazionalizzazione@bnlmail.com BancaMontePaschidiSiena BeijingRepresentativeOffice 1602,ChinaWorldTower1,No.1,JianguomenwaiStreet, BEIJING100004,P.R.C. tel.+861065053136-fax+861065053139 bmpekino@public.bta.net.cn GuangzhouRepresentativeOffice Unit1708,TowerA,CenterPlaza,161LinhexiRoad,Tianhe District,Guangzhou  510620,P.R.C. tel.+862038251001/38251002-fax+862038251003 mpsgz@126.com Shanghai Branch Unit2501-2503,25thFloor,PlatinumBuilding,No.233 TaicangRoad,Shanghai,200020P.R.C. tel.+862153830417/53862800-fax+862153830411 paolo.lucioli@banca.mps.it Unicredit UfficiodiRappresentanzaPechino Suite2604CITICBuilding-19JianguomenWaiDajie 100004-Beijing tel.+861065003716-fax+861065001165 representative@unicreditbei.com UfficiodiRappresentanzaGuangzhou Room3017-3018,CITICPlaza,233TianheBeiRoad 510613-Guangzhou tel.+862087521988-fax+862087521989 unicreditgz@unicreditgz.com ShanghaiBranch Unit2401,JinMaoTower,88CenturyBoulervard 200121-Shanghai tel.+862150470077-fax+862150470407 shanghai@unicreditgroup.cn INITALIA RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE34 AmbasciatadellaRepubblicaPopolareCineseinItalia ViaBruxelles,56 00198Roma,Italiatel.+390696524200 it@mofcom.gov.cn-it.mofcom.gov.cn CONSOLATI Milano:ViaBenaco,4 20139 tel.+39025693869-fax.+39025694131 http://milano.china-consulate.org/ita Firenze:ViadeiDellaRobbia,89 50132 tel.+39055573889-fax+390555520698 http://firenze.china-consulate.org/ita CentroVisti Roma:VialeReginaMargherita,279 00198 tel.+390644250240-fax.+390644260770 http://www.visaforchina.it/ROM_IT Milano:ViaFedericoConfalonieri,29,20124 tel.+390283201385-fax+390283201407 http://www.visaforchina.it/MIL_IT ISTITUTI DI CREDITO BankofChina http://www.bankofchina.com/it/ FilialediMilano ViaSantaMargherita,14/16–20121Milano tel.00390286473200-fax00390286473203 milanbd@bank-of-china.com FilialediRoma ViaBarberini,97/103–00187Roma tel.0039064521016 -fax:003906452101618 Formalitàdoganaliedocumentidiviaggio35 Necessario il visto d’ingresso rilasciato dall’Ambasciata o dal Consolatocinese.Letempistichevarianoda4a2giorniinbase all’urgenza della richiesta (in base alla tipologia di procedura vieneapplicataunasovrattassa).ColorochesirecanoinCinaper motividistudiooscopiprofessionali,necessitanoinaggiuntadi unaletteradiinvitodapartedell’entecineseospitante. Correnteelettrica:220Volt,50Hz,adattatorenon necessariomaconsigliato Giornilavorativiedorari Uffici:lun-ven8.00/9.00-17.00/18.00 Negozi:apertigeneralmentetuttiigiornifinoatarda sera(22.00) Banche:lun-ven9.00-17.00,sab8.00-11.30(solole bancheprincipaliesolopericorrentisti) Festività: Capodanno; Capodanno cinese in gennaio-feb- braio(iniziailprimogiornodellaprimaluna);5aprile(festa deimorti);1maggio;dall’1al7ottobre(festanazionale) 32Fonte:AgenziaICE 33 Fonte: ENIT 34 Embassy of the Peoples’Republic of China in the RepublicofItaly 35 Per maggiori informazioni consultare il CVASC (www. visaforchina.it)
  • 16. Business Atlas Asia Assistenzamedica Il numero da comporre in caso di emergenza è il 120. Si consiglia di munirsi di un’assicurazione sanitaria prima della partenza, per gli stranieri i servizi sono a pagamento. I prin- cipalicentrisanitarisonoaPechinosono: International Medical Center Beijing (+86 10 6465 1907); Beijing United Family Hospital (+86 10 59277000); Chi- na-Japan Friendship Hospital (tel. +86 10 642822979); Shanghai:World Link Medical Centre Portman Clinic Shan- ghai Center (+86 21 62797688);World link Medical center HongQiaoClinicMandarineCity(+862164055788);Guan- gzhou:GlobalDoctorGuangzhouClinic(+862081045173) MEZZI DITRASPORTO36 Compagniaaereadibandiera:AirChina Altre compagnie che effettuano collegamenti conl’Italia:Aeroflot,AirBerlin,AirFrance,Alitalia,Austrian Airlines, British Airways, Cathay Pacific Airways,Egyptair, Emirates, Etihad Airways, Finnair, Hainan Airlines, Klm Royal Dutch Airlines, Lot Polish Airlines, Lufthansa, Qatar Airways, Scandinavian Airlines , Swiss International Airlines , Turkish Airlines. Trasferimentidaeperl’aeroporto:Ilcostodiuntaxi a Pechino varia in base alla fascia oraria: dalle ore 5.00 alle 23.00 la tariffa fissa di partenza è 13 RMB (ca. euro 1,80) mentre dalle 23.00 alle 5.00 la tariffa fissa di partenza è di 14.40 RMB (ca. euro 2) e vale per i primi 3 km con l’appli- cazione di un sovrapprezzo di 1 RMB per bilanciare il carbu- rante; oltre i primi 3 km vengono addebitati 2.3 RMB/km durante il giorno e 2.8 RMB/km durante la notte. Il prezzo della navetta varia da 15 RMB a 30 RMB (ca. euro da 2,10 a 4,20) in base destinazione finale mentre il prezzo del treno è di 25 RMB (ca. euro 3,50) per le fermate di Sanyuanqiao e Dongzhimen. La tariffa della metropolitana parte da 3 RMB (ca.euro0,40)earrivafinoa10RMB(euro1,40)inbasealla distanzapercorsa. Sitiwebdiinteresse AsiaWallStreetJournal:www.awsj.com BankofChina:www.bank-of-china.com GeneralAdministrationofCustomofP.R.China:www. custom.gov.cn MinistryofCommerceofP.R.China:www.mofcom.gov.cn NationalBureauofStatisticofChina:www.stats.gov.cn StateStatisticalBureau:www.stats.gov.cn/english36Leinformazionisiriferisconoallacitta’diPechino. Camera di Commercio Italiana in Cina Pechino ANNO DI FONDAZIONE: 1991 ANNO DI RICONOSCIMENTO: 2000 PRESIDENTE: Franco Cutrupia SEGRETARIO GENERALE: Giulia Ziggiotti INDIRIZZO: Unit 1612, Zhongyu Plaza, A6 Gongti North Road, Chaoyang District, 100027 TELEFONO: +86 10 85910545 FAX: +86 10 85910546 WEB: www.cameraitacina.com EMAIL: info@cameraitacina.com ORARIO: 9.00 - 18.00 NUMERO DEI SOCI: 658 QUOTA ASSOCIATIVA: soci ordinari (individui e aziende): RMB 2.500; soci sostenitori (individui e aziende): RMB 5.000 NEWSLETTER: E-newsletter (mensile);Tutto quanto è utile sapere sugli appuntamenti del mese in Cina PUBBLICAZIONI: Annuario dei Soci (annuale); Bollettino Economico sulla Cina (semestrale); Analisi macroeconomica e di commercio internazionale; CCICInforma (bisettimanale); Raccolta di articoli riguardanti Italia e Cina selezionati dai migliori quotidiani italiani, cinesi e internazionali; èITALIA for Cina (contributo a cura della Camera sulla rivista èITALIA) ACCORDI DI COLLABORAZIONE: EU SME Centre;Veneto Promozione S.c.p.A; Fiera Milano Ufficio di Shanghai Indirizzo: Unit A, 4th floor, Block 6, Crea-Infinity, No. 600 North Shaanxi Road, Jing’an District, 200040 Tel. 0086-21-61351313 infoshanghai@cameraitacina.com  Ufficio di Suzhou 15F, International CommerceTower No.28 Shishan Road, 215011, SND Tel. 0086-21-61351313 infosuzhou@cameraitacina.com  Ufficio di Canton/Guangzhou Suite 948, GardenTower, Garden Hotel, 368 Huanshi Dong Lu, 510064 Tel.: 0086-20-83652682 Fax: 0086-20-83652683  infoguangdong@cameraitacina.com Ufficio di Chongqing (prossima apertura) infochongqing@cameraitacina.com