La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
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Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese [Filo Logico]
1. STATO CITTADINI E IMPRESE NELL’ERA DIGITALE
Contesto di riferimento
Linee guida e proposte
Situazione italiana
Anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare
servizi digitali in breve tempo
Le società moderne hanno nuovi bisogni e aspettative
• I bisogni di “base” (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e stima) sono acquisiti
• I “nuovi” bisogni attengono alle esigenze cognitive, estetiche e all’autorealizzazione
•
•
•
Veloci
Efficienti
Personalizzati
•
•
•
SERVIZI PER
I Paesi avanzati devono offrire servizi moderni
Facili da usare
Affidabili
Interattivi
Soddisfare bisogni sensibili
e/o aree strategiche
Semplificare la vita
di cittadini ed imprese
Fisso
Canale
fisico
Mobile
La tecnologia rende possibile l’innovazione dei servizi
Il paradigma emergente nel mondo è il modello di erogazione dei servizi digitali
integrato con il tradizionale canale fisico
Accelerare la transizione digitale è una priorità strategica per l’Italia
Migliorare la governance dei processi
Rendere efficace il modello di realizzazione
delle politiche
Aumentare la sicurezza e l’inclusività
della transizione digitale
• Gabinetto permanente di indirizzo strategico-politico
nazionale con Primo Ministro e massimi livelli di
Governo
• Agenzia per l’Italia Digitale come presidio operativo
centrale pienamente esecutivo e con ampio mandato
• Chief Digital Officer regionali per coordinamento
territoriale
• Coinvolgere nell’implementazione dell’e-Government attori di mercato sotto l’indirizzo e il controllo dello Stato
• Ingaggiare imprese nazionali leader per presidiare
l“italianità” della gestione di dati sensibili e delle
infrastrutture chiave
• Libro Bianco sulla cyber security e modello collaborativo per l’implementazione del CERT nazionale
• Progetti pilota “acceleratori” su temi rilevanti per
cittadini e imprese (salute, istruzione, lavoro, burocrazia)
Tre proposte operative per spingere i processi
Strategie
per l’innovazione
dei servizi del Paese
L’Italia dal 2000 promuove servizi telematici e iniziative di e-Government, ma
procediamo a rilento
Governance
e visione
• Creare una rete di “centri di digitalizzazione” per la
popolazione
• Lanciare una campagna di informazione ed educazione
• Costituire un “Digital Economy Group” con Governo,
settore privato e università
Competenze
e risorse
3. Lanciare un piano d’azione «d’urto» per gestire la
transizione
Tecnologie,
infrastrutture,
dati
Identità digitale e pagamenti elettronici
Sistema di cyber security
Cloud computing
Clearing house nazionale per interoperabilità
Data center e basi dati uniche
Portale nazionale di e-Government
Progetti
di accelerazione
•
•
•
•
•
•
2. Realizzare il portale unico nazionale dei servizi di
e-Government dell’amministrazione a cittadini e
imprese
Cultura
(orientamento
e informazione)
1. Distinguere tra ruolo di coordinamento e indirizzo
dello Stato e attuazione, da assegnare ad aziende
con competenze competitive per realizzare gli
elementi abilitanti dell’e-Government
Obiettivi
TRANSITORIO
% di cittadini EU-27 tra 15 e 54 anni che interagiscono con
la PA on-line (Fonte: Commissione Europea, 2013)
• Ultimi in EU-27 per sviluppo dell’e-Government
• Terz’ultimi in EU-27 per volumi di e-Commerce
• Un quarto dei pagamenti elettronici per abitante di Francia, Germania e Regno
Unito
• Peso dell’«economia digitale» marginale (1,7% PIL vs. 3,9% media EU-27)
• >5.000 data center (stima) della PA con costi fino a 6 miliardi Euro/anno
• Circa 15 miliardi di Euro persi a causa di attacchi informatici
15,7%
15%
25,6%
10%
Alte
competenze
Competenze
medie
5%
Basse
competenze
• Rende meno efficiente il sistema di governo del Paese
• Aumenta i costi della burocrazia per i cittadini , le imprese e lo Sato
• Non promuove trasparenza e fiducia nelle istituzioni
• «Brucia» risorse e qualità della vita
≥ Recuperare 30’ di tempo utile al giorno può valere per il Paese fino a 40 miliardi
di Euro
• Penalizza l’attrattività del Paese
≥ Migliorare del 10% il sistema dei servizi può portare un aumento del 2% della
produttività
Livello di competenze informatiche della popolazione
(Fonte: Commissione Europea, 2012)
20%
11,4%
L’arretratezza dei servizi penalizza il sistema-Italia
19,9%
25%
24,5%
25,3%
30%
INTEGRAZIONE
MODALITÀ DI EROGAZIONE
Digitale
Partecipare alla vita politica