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INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
“Sul ruolo delle simmetrie in fisica”
Matteo D’Achille
Università degli Studi di Milano Associazione culturale “Albatros”
20 Marzo 2014
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
INTRODUZIONE
STORIA
I greci
La similitudine nella geometria euclidea
R.Cartesio e la rivoluzione copernicana
J.Bolyai, N.I.Lobaˇcevskij e B.Riemann
La similitudine, più recentemente
MATEMATICA
Gruppi
Esempi di gruppi
Rappresentazioni di gruppi
FISICA
Un esempio di simmetria dinamica
Il teorema di E.Noether
Il gruppo di simmetria dello spazio tempo
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA GEOMETRIA STUDIA LE RELAZIONI TRA CORPI
Alla base della geometria l’interazione tra esigenze
pratiche e pensiero astratto (misurare, contare...)
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA GEOMETRIA STUDIA LE RELAZIONI TRA CORPI
Alla base della geometria l’interazione tra esigenze
pratiche e pensiero astratto (misurare, contare...)
Gli Elementi di Euclide (370 a.C. - 283 a.C.) come modello
del procedere more geometrico fino ai giorni nostri
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE I
Due figure piane sono simili se lati omologhi sono
proporzionali.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE I
Due figure piane sono simili se lati omologhi sono
proporzionali.
Risultati per una figura ”test" si estendono ad arbitrarie
figure simili.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE I
Si considerino i due
triangoli equilateri
−→
L’area del più
piccolo, che ha lato l,
è 1.
Quanto misura il
lato del triangolo
equilatero “più
grande”?
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE II
Risposta:
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE II
Risposta: 2l
2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le
aree è 4.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE II
Risposta: 2l
2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le
aree è 4.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE II
Risposta: 2l
2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le
aree è 4.
La lunghezza di lati omologhi (=che occupano la stessa
posizione relativa nel triangolo più grande) si ottiene
moltiplicando per questo numero.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SIMILITUDINE II
Risposta: 2l
2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le
aree è 4.
La lunghezza di lati omologhi (=che occupano la stessa
posizione relativa nel triangolo più grande) si ottiene
moltiplicando per questo numero.
La similitudine è una relazione di equivalenza (è riflessiva,
simmetrica e transitiva). Risultati relativi a lunghezze del
rappresentante vengono estesi ad ogni triangolo ad esso
simile moltiplicando per una opportuna costante.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
LA SCELTA DI UN SISTEMA DI RIFERIMENTO
Renato Cartesio (1596-1650)
Si possono studiare gli enti geometrici con i metodi
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INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL POSTULATO DELLE PARALLELE
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IL POSTULATO DELLE PARALLELE IN GEOMETRIA
SFERICA
Bernard Riemann
(1826-1866)
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL POSTULATO DELLE PARALLELE IN GEOMETRIA
IPERBOLICA
Janos Bolyai (1802-1860)
Nikolaj Ivanoviˇc
Lobaˇcevskij (1792-1856)
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
UN CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA
L’attenzione è rivolta alle trasformazioni, non più agli enti
geometrici.
1. Quali sono le trasformazioni che preservano la
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INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
DEFINIZIONE DI GRUPPO.
Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un
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per la quale valgano le seguenti tre
proprietà:
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non influisce sull’applicazione
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Évariste Galois
(1811-1832)
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
DEFINIZIONE DI GRUPPO.
Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un
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(1811-1832)
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Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un
insieme X ed una operazione binaria ”◦”s
per la quale valgano le seguenti tre
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1. Associatività. La presenza di parentesi
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2. Elemento neutro. Per ciascun elemento
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Évariste Galois
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INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL GRUPPO Z2
Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N.
Dividendo per 2, ci sono solo due possibili resti: → 0, 1
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL GRUPPO Z2
Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N.
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Consideriamo la coppia ({0, 1}, ×) è un gruppo?
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Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N.
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Consideriamo la coppia ({0, 1}, ×) è un gruppo?
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PERMUTAZIONI
Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X
iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento
dell’insieme X.
L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato
dell’operazione di composizione (o applicazione
successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n
o Sn. Consideriamo il caso n = 2.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PERMUTAZIONI
Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X
iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento
dell’insieme X.
L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato
dell’operazione di composizione (o applicazione
successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n
o Sn. Consideriamo il caso n = 2.
Chi è l’elemento neutro?
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PERMUTAZIONI
Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X
iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento
dell’insieme X.
L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato
dell’operazione di composizione (o applicazione
successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n
o Sn. Consideriamo il caso n = 2.
Chi è l’elemento neutro?
Chi è il reciproco?
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PERMUTAZIONI
Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X
iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento
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L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato
dell’operazione di composizione (o applicazione
successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n
o Sn. Consideriamo il caso n = 2.
Chi è l’elemento neutro?
Chi è il reciproco?
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gruppo detto gruppo simmetrico.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
S2 O LE PERMUTAZIONI DI DUE OGGETTI
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
S3 O LE PERMUTAZIONI DI TRE OGGETTI
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
D3 O LE SIMMETRIE DI UN TRIANGOLO EQUILATERO
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
MOLTO PIÙ DI UN’ANALOGIA
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
MECCANICA
Un sistema meccanico è
completamente determinato
qualora si conoscano le velocità
e le posizioni di tutti i suoi
costituenti ad ogni tempo.
Sir Isaac Newton (1642-1726)
Per un ampia classe di sistemi
fisici l’energia totale del sistema
è E = T + V, dove:
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
MECCANICA
Un sistema meccanico è
completamente determinato
qualora si conoscano le velocità
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Per un ampia classe di sistemi
fisici l’energia totale del sistema
è E = T + V, dove:
T o energia cinetica è
proporzionale al quadrato
delle velocità: T ∼ v2
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
MECCANICA
Un sistema meccanico è
completamente determinato
qualora si conoscano le velocità
e le posizioni di tutti i suoi
costituenti ad ogni tempo.
Sir Isaac Newton (1642-1726)
Per un ampia classe di sistemi
fisici l’energia totale del sistema
è E = T + V, dove:
T o energia cinetica è
proporzionale al quadrato
delle velocità: T ∼ v2
V o potenziale dipende
dalla natura delle forze
coinvolte (gravitazionale,
elettromagnetica..).
Assumeremo che V non
dipenda dalle velocità.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
L’AZIONE
S è detta azione e si può
mostrare che S è lineare
nella differenza T − V.
La traiettoria fisica rende
minimo il valore di S.
Sir William Rowan
Hamilton (1805-1865)
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE
Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una
costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ.
Esempi:
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE
Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una
costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ.
Esempi:
La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1.
Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la
sua lunghezza triplica.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE
Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una
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Esempi:
La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1.
Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la
sua lunghezza triplica.
L’estensione di una superficie è f. omogenea di grado 2. Se
raddoppiamo il lato di un campo di grano quadrato, la sua
estensione quadruplica.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE
Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una
costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ.
Esempi:
La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1.
Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la
sua lunghezza triplica.
L’estensione di una superficie è f. omogenea di grado 2. Se
raddoppiamo il lato di un campo di grano quadrato, la sua
estensione quadruplica.
In quanto segue supporremo che il potenziale del sistema
sia f.omogenea di grado k.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
SIMILITUDINE DINAMICA
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
SIMILITUDINE DINAMICA
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL TEOREMA DI E.NOETHER
Emmy Noether (1882-1935)
“Ad ogni simmetria continua
(dell’azione S) di un sistema
fisico corrisponde una quantità
conservata.”
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL TEOREMA DI E.NOETHER
Emmy Noether (1882-1935)
“Ad ogni simmetria continua
(dell’azione S) di un sistema
fisico corrisponde una quantità
conservata.”
Si svelano proprietà profonde di
sistemi già studiati.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
IL TEOREMA DI E.NOETHER
Emmy Noether (1882-1935)
“Ad ogni simmetria continua
(dell’azione S) di un sistema
fisico corrisponde una quantità
conservata.”
Si svelano proprietà profonde di
sistemi già studiati.
Si costruiscono nuove teorie a
partire dalle quantità conservate
laddove l’intuizione fornisce un
aiuto scarso o nullo.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO
TEMPO
La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento
inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una
lampadina che si accende nello spazio.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO
TEMPO
La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento
inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una
lampadina che si accende nello spazio.
X2
t2 = x2
t2 = c2 è un vincolo tra i regoli e gli orologi di
osservatori che descrivono la luce uscente dalla lampadina.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO
TEMPO
La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento
inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una
lampadina che si accende nello spazio.
X2
t2 = x2
t2 = c2 è un vincolo tra i regoli e gli orologi di
osservatori che descrivono la luce uscente dalla lampadina.
Questo è un vincolo tra le posizioni e le velocità di
osservatori inerziali. Le trasformazioni tra i sistemi di
riferimento inerziali sono dette trasformazioni di Lorentz.
INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
A.D.Aleksandrov, A.N. Kolmogorov e M.A. Lavrent’ev
Le matematiche
Bollati Boringhieri, 2012
L.D.Landau, E.M.Lifšits
Fisica Teorica I - Meccanica
Editori Riuniti, 2010
E.Bellone
Caos e armonia
Utet, 2011
R.P.Feynman
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Adelphi, 2007

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IV. "sul ruolo delle simmetrie in fisica"

  • 1. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA “Sul ruolo delle simmetrie in fisica” Matteo D’Achille Università degli Studi di Milano Associazione culturale “Albatros” 20 Marzo 2014
  • 2. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA INTRODUZIONE STORIA I greci La similitudine nella geometria euclidea R.Cartesio e la rivoluzione copernicana J.Bolyai, N.I.Lobaˇcevskij e B.Riemann La similitudine, più recentemente MATEMATICA Gruppi Esempi di gruppi Rappresentazioni di gruppi FISICA Un esempio di simmetria dinamica Il teorema di E.Noether Il gruppo di simmetria dello spazio tempo
  • 3. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA GEOMETRIA STUDIA LE RELAZIONI TRA CORPI Alla base della geometria l’interazione tra esigenze pratiche e pensiero astratto (misurare, contare...)
  • 4. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA GEOMETRIA STUDIA LE RELAZIONI TRA CORPI Alla base della geometria l’interazione tra esigenze pratiche e pensiero astratto (misurare, contare...) Gli Elementi di Euclide (370 a.C. - 283 a.C.) come modello del procedere more geometrico fino ai giorni nostri
  • 6. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE I Due figure piane sono simili se lati omologhi sono proporzionali.
  • 7. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE I Due figure piane sono simili se lati omologhi sono proporzionali. Risultati per una figura ”test" si estendono ad arbitrarie figure simili.
  • 8. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE I Si considerino i due triangoli equilateri −→ L’area del più piccolo, che ha lato l, è 1. Quanto misura il lato del triangolo equilatero “più grande”?
  • 9. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE II Risposta:
  • 10. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE II Risposta: 2l 2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le aree è 4.
  • 11. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE II Risposta: 2l 2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le aree è 4.
  • 12. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE II Risposta: 2l 2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le aree è 4. La lunghezza di lati omologhi (=che occupano la stessa posizione relativa nel triangolo più grande) si ottiene moltiplicando per questo numero.
  • 13. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SIMILITUDINE II Risposta: 2l 2 è il rapporto di similitudine. Notare che il rapporto tra le aree è 4. La lunghezza di lati omologhi (=che occupano la stessa posizione relativa nel triangolo più grande) si ottiene moltiplicando per questo numero. La similitudine è una relazione di equivalenza (è riflessiva, simmetrica e transitiva). Risultati relativi a lunghezze del rappresentante vengono estesi ad ogni triangolo ad esso simile moltiplicando per una opportuna costante.
  • 14. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA LA SCELTA DI UN SISTEMA DI RIFERIMENTO Renato Cartesio (1596-1650) Si possono studiare gli enti geometrici con i metodi dell’Algebra. Nessun sistema di riferimento è privilegiato a priori.
  • 15. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL POSTULATO DELLE PARALLELE
  • 16. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL POSTULATO DELLE PARALLELE IN GEOMETRIA SFERICA Bernard Riemann (1826-1866)
  • 17. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL POSTULATO DELLE PARALLELE IN GEOMETRIA IPERBOLICA Janos Bolyai (1802-1860) Nikolaj Ivanoviˇc Lobaˇcevskij (1792-1856)
  • 18. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA UN CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA L’attenzione è rivolta alle trasformazioni, non più agli enti geometrici. 1. Quali sono le trasformazioni che preservano la similitudine? 2. É possibile caratterizzarle "tutte assieme"?
  • 19. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DEFINIZIONE DI GRUPPO. Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un insieme X ed una operazione binaria ”◦”s per la quale valgano le seguenti tre proprietà: 1. Associatività. La presenza di parentesi non influisce sull’applicazione successiva di ◦ Évariste Galois (1811-1832)
  • 20. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DEFINIZIONE DI GRUPPO. Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un insieme X ed una operazione binaria ”◦”s per la quale valgano le seguenti tre proprietà: 1. Associatività. La presenza di parentesi non influisce sull’applicazione successiva di ◦ 2. Elemento neutro. Per ciascun elemento dell’insieme X, esiste un elemento che composto con questo non sortisce effetto. Évariste Galois (1811-1832)
  • 21. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DEFINIZIONE DI GRUPPO. Un gruppo finito è una coppia (X, ◦) di un insieme X ed una operazione binaria ”◦”s per la quale valgano le seguenti tre proprietà: 1. Associatività. La presenza di parentesi non influisce sull’applicazione successiva di ◦ 2. Elemento neutro. Per ciascun elemento dell’insieme X, esiste un elemento che composto con questo non sortisce effetto. 3. Inverso. Per ciascun elemento dell’insieme X, esiste un elemento che composto con questo fornisce come risultato l’elemento neutro. Évariste Galois (1811-1832)
  • 22. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL GRUPPO Z2 Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N. Dividendo per 2, ci sono solo due possibili resti: → 0, 1
  • 23. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL GRUPPO Z2 Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N. Dividendo per 2, ci sono solo due possibili resti: → 0, 1 Consideriamo la coppia ({0, 1}, ×) è un gruppo?
  • 24. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL GRUPPO Z2 Consideriamo l’insieme dei numeri naturali N. Dividendo per 2, ci sono solo due possibili resti: → 0, 1 Consideriamo la coppia ({0, 1}, ×) è un gruppo? No. 0 non ammette inverso.
  • 25. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PERMUTAZIONI Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento dell’insieme X. L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato dell’operazione di composizione (o applicazione successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n o Sn. Consideriamo il caso n = 2.
  • 26. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PERMUTAZIONI Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento dell’insieme X. L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato dell’operazione di composizione (o applicazione successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n o Sn. Consideriamo il caso n = 2. Chi è l’elemento neutro?
  • 27. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PERMUTAZIONI Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento dell’insieme X. L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato dell’operazione di composizione (o applicazione successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n o Sn. Consideriamo il caso n = 2. Chi è l’elemento neutro? Chi è il reciproco?
  • 28. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PERMUTAZIONI Una permutazione di un insieme X è una mappa p : X → X iniettiva e suriettiva. Può essere vista come un riarrangiamento dell’insieme X. L’insieme delle permutazioni di n oggetti, dotato dell’operazione di composizione (o applicazione successiva) è un gruppo detto gruppo simmetrico di ordine n o Sn. Consideriamo il caso n = 2. Chi è l’elemento neutro? Chi è il reciproco? Si mostra che le permutazioni di n oggetti formano un gruppo detto gruppo simmetrico.
  • 29. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA S2 O LE PERMUTAZIONI DI DUE OGGETTI
  • 30. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA S3 O LE PERMUTAZIONI DI TRE OGGETTI
  • 31. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA D3 O LE SIMMETRIE DI UN TRIANGOLO EQUILATERO
  • 32. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA MOLTO PIÙ DI UN’ANALOGIA
  • 33. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA MECCANICA Un sistema meccanico è completamente determinato qualora si conoscano le velocità e le posizioni di tutti i suoi costituenti ad ogni tempo. Sir Isaac Newton (1642-1726) Per un ampia classe di sistemi fisici l’energia totale del sistema è E = T + V, dove:
  • 34. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA MECCANICA Un sistema meccanico è completamente determinato qualora si conoscano le velocità e le posizioni di tutti i suoi costituenti ad ogni tempo. Sir Isaac Newton (1642-1726) Per un ampia classe di sistemi fisici l’energia totale del sistema è E = T + V, dove: T o energia cinetica è proporzionale al quadrato delle velocità: T ∼ v2
  • 35. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA MECCANICA Un sistema meccanico è completamente determinato qualora si conoscano le velocità e le posizioni di tutti i suoi costituenti ad ogni tempo. Sir Isaac Newton (1642-1726) Per un ampia classe di sistemi fisici l’energia totale del sistema è E = T + V, dove: T o energia cinetica è proporzionale al quadrato delle velocità: T ∼ v2 V o potenziale dipende dalla natura delle forze coinvolte (gravitazionale, elettromagnetica..). Assumeremo che V non dipenda dalle velocità.
  • 36. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA L’AZIONE S è detta azione e si può mostrare che S è lineare nella differenza T − V. La traiettoria fisica rende minimo il valore di S. Sir William Rowan Hamilton (1805-1865)
  • 37. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ. Esempi:
  • 38. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ. Esempi: La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1. Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la sua lunghezza triplica.
  • 39. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ. Esempi: La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1. Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la sua lunghezza triplica. L’estensione di una superficie è f. omogenea di grado 2. Se raddoppiamo il lato di un campo di grano quadrato, la sua estensione quadruplica.
  • 40. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA PREMESSA: FUNZIONI OMOGENEE Una funzione ϕ si dice omogenea di grado k se, data una costante di similitudine λ, vale ϕ ◦ Sλ = Sλk ◦ ϕ. Esempi: La lunghezza di un segmento è f. omogenea di grado 1. Per esempio, se dilatiamo di un fattore 3 il segmento, la sua lunghezza triplica. L’estensione di una superficie è f. omogenea di grado 2. Se raddoppiamo il lato di un campo di grano quadrato, la sua estensione quadruplica. In quanto segue supporremo che il potenziale del sistema sia f.omogenea di grado k.
  • 41. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA SIMILITUDINE DINAMICA
  • 42. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA SIMILITUDINE DINAMICA
  • 43. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL TEOREMA DI E.NOETHER Emmy Noether (1882-1935) “Ad ogni simmetria continua (dell’azione S) di un sistema fisico corrisponde una quantità conservata.”
  • 44. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL TEOREMA DI E.NOETHER Emmy Noether (1882-1935) “Ad ogni simmetria continua (dell’azione S) di un sistema fisico corrisponde una quantità conservata.” Si svelano proprietà profonde di sistemi già studiati.
  • 45. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA IL TEOREMA DI E.NOETHER Emmy Noether (1882-1935) “Ad ogni simmetria continua (dell’azione S) di un sistema fisico corrisponde una quantità conservata.” Si svelano proprietà profonde di sistemi già studiati. Si costruiscono nuove teorie a partire dalle quantità conservate laddove l’intuizione fornisce un aiuto scarso o nullo.
  • 46. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO TEMPO La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una lampadina che si accende nello spazio.
  • 47. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO TEMPO La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una lampadina che si accende nello spazio. X2 t2 = x2 t2 = c2 è un vincolo tra i regoli e gli orologi di osservatori che descrivono la luce uscente dalla lampadina.
  • 48. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA DALL’ESPERIMENTO ALLE SIMMETRIE DELLO SPAZIO TEMPO La velocità della luce c è costante in tutti i sistemi di riferimento inerziale. Nel vuoto c = 299792, 458 m/s. Consideriamo una lampadina che si accende nello spazio. X2 t2 = x2 t2 = c2 è un vincolo tra i regoli e gli orologi di osservatori che descrivono la luce uscente dalla lampadina. Questo è un vincolo tra le posizioni e le velocità di osservatori inerziali. Le trasformazioni tra i sistemi di riferimento inerziali sono dette trasformazioni di Lorentz.
  • 49. INTRODUZIONE STORIA MATEMATICA FISICA BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE A.D.Aleksandrov, A.N. Kolmogorov e M.A. Lavrent’ev Le matematiche Bollati Boringhieri, 2012 L.D.Landau, E.M.Lifšits Fisica Teorica I - Meccanica Editori Riuniti, 2010 E.Bellone Caos e armonia Utet, 2011 R.P.Feynman Sei pezzi meno facili Adelphi, 2007