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xXXXXXXXLiberati
dalla
violenza
E’ VIOLENZA CONTRO LE DONNE QUALSIASI AZIONE O MINACCIA DI AZIONE, CHE AVVIENE NELLA
VITA PUBBLICA O PRIVATA, CHE LE PROVOCANO O POSSONO PROVOCARLE UN DANNO
O UNA SOFFERENZA FISICA, SESSUALE, PSICOLOGICA O ECONOMICA.
È violenza uno schiaffo, uno spintone, un morso, un calcio.
È violenza insultare, umiliare, svalorizzare, aggredire verbalmente.
È violenza intimidire, perseguitare, ogni forma di imposizione o
coinvolgimento in atti sessuali contro la tua volontà.
 
 
Cos’è la
violenza
Spesso pensiamo che solo un perfetto sconosciuto possa compiere
atti di violenza su una donna e invece è tra le mura domestiche
che si consumano la maggior parte degli abusi.
La violenza è un fenomeno
trasversale, che può
coinvolgere donne di ogni età,
di ogni ambiente sociale, con
diversa scolarità e
professione.
La violenza è un grave evento
traumatico, un’esperienza
intollerabile che annienta il
senso di integrità personale,
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fisiche, psicologiche, sociali e
pesanti ricadute anche a
distanza di tempo.
La violenza domestica si riferisce agli abusi che
si verificano all’interno di una relazione familiare
o intima nella quale una persona cerca di
esercitare controllo e potere sull’altra attraverso
ripetuti atti di violenza.
È violenza minacciare l’allontanamento dai figli.
E’ violenza criticare continuamente il tuo modo di parlare, di muoverti,
di vestire;
È violenza privare o limitare la tua libertà di frequentare amici, familiari,
di studiare, di svolgere il tuo lavoro.
 
Cos’è la
violenza
Molte donne ancora non conoscono cosa significhi attuare una
appropriata prevenzione su questo drammatico fenomeno, non
conoscono i loro diritti e continuano così a subire, ritenendo che sia
meno dannoso per Sé e per gli altri cercare di gestire dall’interno una
situazione di violenza e/o maltrattamento piuttosto che cercare aiuto
all’esterno o procedere in un’ azione di rottura.
La violenza non è mai
un fatto occasionale o
incontrollato e si può
manifestare anche
dopo anni di relazione
creando nella vittima
confusione e paura.
È violenza privarti dei mezzi di sostentamento per te e
per i tuoi figli e ogni forma di controllo
sulla tua autonomia economica.
E’violenza accusarti di non essere una brava donna,
una brava madre e una buona moglie.
È violenza controllare ogni tuo movimento,
le tue mail, i tuoi profili social, le tue telefonate e i tuoi sms.
Cos’è la
violenzaSono le donne le principali
vittime di violenza
domestica: spesso
subiscono abusi per mano
di padri, partner, fratelli, ex
mariti o ex fidanzati,
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avevano o hanno un
legame affettivo.
È violenza essere tormentata con sms, telefonate, appostamenti davanti a casa o al luogo di lavoro,
scritte offensive e ricatti (stalking)
È violenza il terrore psicologico esercitato sul posto di lavoro,
attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti,
da parte di colleghi o superiori che hanno come scopo
il licenziamento (mobbing)
Cos’è la
violenza
Nella relazione violenta si
stabilisce un rapporto di coppia
diseguale, non paritario, nel
quale l’uomo esercita potere
sulla donna e la controlla.
La spirale della violenza
La violenza all’interno delle relazioni di coppia si manifesta e si sviluppa in cicli che
possono avere frequenza e durata variabili; con il tempo, solitamente, le fasi del
ciclo si accorciano e l’intensità della violenza aumenta.
L’innesco del cosiddetto “ciclo della violenza” è preceduto da un comportamento
strategico dell’uomo mirante a isolare la donna e a farle rompere ogni legame
significativo di tipo familiare, amicale e con il lavoro.
Il ciclo
della
violenza
Questo rituale chiamato “ciclo della violenza”
è stato definito come:
“il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza
continuativa, sistematica e quindi ciclica da parte del partner”.
Questo rituale chiamato “ciclo della violenza”
è stato definito come:
“il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza
continuativa, sistematica e quindi ciclica da parte del partner”.
Cosa generalmente succede:
 Cresce la tensione
 Ti isola non permettendoti di frequentare serenamente
altre persone o di trovare un lavoro.
 Ti esclude dalle decisioni familiari importanti.
 Ti umilia deridendoti, svalutandoti e facendoti sentire inadeguata.
 Ti minaccia con parole, gesti, oggetti.
 Ti maltratta psicologicamente e può anche usare violenza fisica.
 Usa i bambini per minacciarti o per metterti in crisi.
 Minimizza o nega gli episodi di violenza, ti chiede perdono.
 Ti dice che la colpa non è sua, anzi spesso sostiene che la colpa è tua.
 Ti fa sentire in colpa, ti accusa.
  
Il ciclo
della
violenza
Tutto ciò viene compiuto all'interno di un rapporto affettivo-sentimentale per cui è difficile
per te comprendere perché stai male e spesso giudichi come episodi sporadici ciò che
invece è una relazione violenta. Sei portata a sperare che domani sia diverso che lui
cambierà anche col tuo aiuto.
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per te comprendere perché stai male e spesso giudichi come episodi sporadici ciò che
invece è una relazione violenta. Sei portata a sperare che domani sia diverso che lui
cambierà anche col tuo aiuto.
Il ciclo
della
violenza
Il ciclo
della
violenza
Quando la violenza è radicata, i cicli si ripetono come una
spirale.
Con il passare del tempo, i cicli accelerano di crescente
intensità, la fase di luna di miele si riduce e le prime due
fasi diventano più frequenti, con conseguenze più gravi per
la donna.
E’ fondamentale ricordare che, all’inizio della relazione
violenta, la donna è convinta di poter tenere sotto controllo
la situazione, di poter gestire e volgere a proprio favore.
Solo dopo il ripetersi di vari episodi di maltrattamento, la
donna prende consapevolezza che non può né controllare,
né cambiare lui e sviluppa una motivazione più forte ad
uscire dalla relazione violenta
 
.
Stereotipi
e
Luoghi
Comuni
Ci sono alcuni modi di pensare che in qualche modo giustificano la violenza.
La violenza è un fenomeno trasversale che può essere anche nelle nostre case, nelle
nostre famiglie, nelle nostre relazioni.
 
.
Stereotipi
e
Luoghi
Comuni
Non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri per interessi,
personalità, desideri, obiettivi.
La differenza tra le coppie sta nel modo in cui vengono affrontati i conflitti, non sulla presenza o assenza
di contrasti. Imparare a riconoscere i segnali di una relazione dannosa diventa fondamentale.
Riconoscere
la violenza
I comportamenti che ti indicano pericolo di una relazione sentimentale dannosa e che
all’inizio possono anche fare piacere, ed essere
scambiati per “attenzioni speciali”, riguardano:
In una relazione violenta, il primo segnale che avverti è la “sofferenza”. Non trascurarlo.
Incominci a stare male. Ma può essere difficile distinguere questo malessere dai sentimenti
che provi e collegarlo al modo di comportarsi del suo partner.
Riconoscere
la violenza
E’ possibile che…. Pensi di essere l’unica a trovarti in
questa situazione, non vedi vie
d’uscita, credi di aver sbagliato tu
qualcosa, che non sei una buona
compagna o moglie o madre.
A volte pensi che si arrabbi
giustamente, ti vergogni a parlarne, le
tue amiche sembrano non volerne
sentir parlare, sei arrabbiata con te
stessa, ti senti sola, non sapresti a chi
dirlo, hai paura per te e i tuoi figli.
Hai paura di stare da sola, temi che lui
possa diventare più violento, sei
preoccupata per lui.
Ti hanno detto che dovresti
sopportare.
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Apatia, difficoltà di
concentrazione, crisi
di panico, ansia,
perdita di autostima,
frustrazione, disturbi
del sonno e
dell’alimentazione
sono spesso i primi
segnali di una
situazione violenta.
Inizialmente è importante parlare con persone fidateInizialmente è importante parlare con persone fidate
Uscire
dalla
violenza
La violenza crea traumi
profondi che si ripercuotono
su tutti gli ambiti della vita
pubblica e privata della
vittima.
Le donne che subiscono
violenza temono di non
essere credute, sono spesso
confuse, reagiscono in modo
diverso, ma le accomuna la
paura e il senso di colpa.
Il Centro Antiviolenza Fabiana nasce nel 2013, a seguito della tragica scomparsa della giovane Fabiana
Luzzi, di anni 16, vittima di femminicidio.
Nasce per iniziativa di un gruppo di donne, con lo scopo di aiutare altre donne che subiscono violenza da
parte degli uomini. Il Centro antiviolenza si propone come uno spazio adeguato di accoglienza, ascolto,
sostegno, consulenza e orientamento, offrendo una serie di servizi integrati per affrontare il problema
alla radice e per facilitare il processo di uscita dalle situazioni di violenza, nel rispetto della libertà e
della volontà della donna. Il Centro è gestito da operatrici esperte, consulenti legali, psicologhe e
assistenti sociali che interagiscono e supportano la donna nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di
violenza.
Il Centro Antiviolenza Fabiana si trova in via Maria Montessori snc a Corigliano Calabro.
E’ Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
E’ possibile chiedere e ricevere informazioni e/o aiuto attraverso il telefono al numero 0983/031388.
Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
Uscire
dalla
violenza
Ricordati comunque che non sei sola
IN CASO DI EMERGENZA, IN QUALSIASI MOMENTO,
PUOI RIVOLGERTI A:
Pensa alla tua relazione. Rispondi al test………………Il tuo partner SI NO
Cerca di limitare i tuoi rapporti con la tua famiglia o i tuoi amici
Ti impedisce o cerca di impedirti di lavorare, anche solo scoraggiandoti
Ti impedisce o cerca di impedirti di studiare o di fare altre attività che ti portano fuori casa
Ti impone come vestirti, pettinarti o comportarti in pubblico
È costantemente dubbioso della tua fedeltà
Ti segue o controlla i tuoi spostamenti in un modo che ti spaventa o imbarazza
Ti impedisce di gestire il tuo denaro e quello della famiglia
Ti proibisce di uscire
Ti ha mai danneggiato o distrutto cose tue
Ti ha mai lanciato e/o rotto oggetti allo scopo di spaventarti
Ti ha mai minacciata di colpirti con un oggetto o tirato qualcosa addosso
Ti ha mai minacciata di portarti via i figli
Ti ha mai minacciata di colpirti fisicamente, strangolarti, soffocarti, ustionarti
Ti ha mai minacciata di spingerti/strattonarti /storcerti un braccio/tirarti capelli/picchiarti
Ti ha mai minacciata o costretta ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà
Ti ha mai aggredita fisicamente
RISULTATO DEL TEST
CONTA TUTTI I SÌ
Da 1 a 3 Situazione di Allerta
Non giustificare mai comportamenti
sbagliati, limitativi della tua libertà.
Fai attenzione
Da 4 a 5 Situazione critica
Diversi comportamenti sono violenti. E’
importante per te confrontarti. Non
rimanere da sola con i tuoi pensieri. Non
cercare compromessi. Non isolarti e non
restare in silenzio.
Parlane con persone di tua fiducia.
Da 6 a più Situazione di Violenza
La tua relazione è caratterizzata da
comportamenti di sopraffazione e violenza.
Il rischio, che queste violenze continuino,è
alto
Rivolgiti a qualcuno per essere aiutata.
Dedicato a Fabiana
Alle donne vittime di violenza
a coloro che continuano a lottare
per affermare il diritto delle donne
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Edizione Mondiversi onlus
Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi
Stampa: Tipografia Orlando
Anno pubblicazione:2015
Opuscolo liberati dalla violenza

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  • 2. E’ VIOLENZA CONTRO LE DONNE QUALSIASI AZIONE O MINACCIA DI AZIONE, CHE AVVIENE NELLA VITA PUBBLICA O PRIVATA, CHE LE PROVOCANO O POSSONO PROVOCARLE UN DANNO O UNA SOFFERENZA FISICA, SESSUALE, PSICOLOGICA O ECONOMICA. È violenza uno schiaffo, uno spintone, un morso, un calcio. È violenza insultare, umiliare, svalorizzare, aggredire verbalmente. È violenza intimidire, perseguitare, ogni forma di imposizione o coinvolgimento in atti sessuali contro la tua volontà.     Cos’è la violenza Spesso pensiamo che solo un perfetto sconosciuto possa compiere atti di violenza su una donna e invece è tra le mura domestiche che si consumano la maggior parte degli abusi. La violenza è un fenomeno trasversale, che può coinvolgere donne di ogni età, di ogni ambiente sociale, con diversa scolarità e professione. La violenza è un grave evento traumatico, un’esperienza intollerabile che annienta il senso di integrità personale, provocando conseguenze fisiche, psicologiche, sociali e pesanti ricadute anche a distanza di tempo. La violenza domestica si riferisce agli abusi che si verificano all’interno di una relazione familiare o intima nella quale una persona cerca di esercitare controllo e potere sull’altra attraverso ripetuti atti di violenza.
  • 3. È violenza minacciare l’allontanamento dai figli. E’ violenza criticare continuamente il tuo modo di parlare, di muoverti, di vestire; È violenza privare o limitare la tua libertà di frequentare amici, familiari, di studiare, di svolgere il tuo lavoro.   Cos’è la violenza Molte donne ancora non conoscono cosa significhi attuare una appropriata prevenzione su questo drammatico fenomeno, non conoscono i loro diritti e continuano così a subire, ritenendo che sia meno dannoso per Sé e per gli altri cercare di gestire dall’interno una situazione di violenza e/o maltrattamento piuttosto che cercare aiuto all’esterno o procedere in un’ azione di rottura. La violenza non è mai un fatto occasionale o incontrollato e si può manifestare anche dopo anni di relazione creando nella vittima confusione e paura.
  • 4. È violenza privarti dei mezzi di sostentamento per te e per i tuoi figli e ogni forma di controllo sulla tua autonomia economica. E’violenza accusarti di non essere una brava donna, una brava madre e una buona moglie. È violenza controllare ogni tuo movimento, le tue mail, i tuoi profili social, le tue telefonate e i tuoi sms. Cos’è la violenzaSono le donne le principali vittime di violenza domestica: spesso subiscono abusi per mano di padri, partner, fratelli, ex mariti o ex fidanzati, persone con le quali avevano o hanno un legame affettivo.
  • 5. È violenza essere tormentata con sms, telefonate, appostamenti davanti a casa o al luogo di lavoro, scritte offensive e ricatti (stalking) È violenza il terrore psicologico esercitato sul posto di lavoro, attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da parte di colleghi o superiori che hanno come scopo il licenziamento (mobbing) Cos’è la violenza Nella relazione violenta si stabilisce un rapporto di coppia diseguale, non paritario, nel quale l’uomo esercita potere sulla donna e la controlla.
  • 6. La spirale della violenza La violenza all’interno delle relazioni di coppia si manifesta e si sviluppa in cicli che possono avere frequenza e durata variabili; con il tempo, solitamente, le fasi del ciclo si accorciano e l’intensità della violenza aumenta. L’innesco del cosiddetto “ciclo della violenza” è preceduto da un comportamento strategico dell’uomo mirante a isolare la donna e a farle rompere ogni legame significativo di tipo familiare, amicale e con il lavoro. Il ciclo della violenza Questo rituale chiamato “ciclo della violenza” è stato definito come: “il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza continuativa, sistematica e quindi ciclica da parte del partner”. Questo rituale chiamato “ciclo della violenza” è stato definito come: “il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza continuativa, sistematica e quindi ciclica da parte del partner”.
  • 7. Cosa generalmente succede:  Cresce la tensione  Ti isola non permettendoti di frequentare serenamente altre persone o di trovare un lavoro.  Ti esclude dalle decisioni familiari importanti.  Ti umilia deridendoti, svalutandoti e facendoti sentire inadeguata.  Ti minaccia con parole, gesti, oggetti.  Ti maltratta psicologicamente e può anche usare violenza fisica.  Usa i bambini per minacciarti o per metterti in crisi.  Minimizza o nega gli episodi di violenza, ti chiede perdono.  Ti dice che la colpa non è sua, anzi spesso sostiene che la colpa è tua.  Ti fa sentire in colpa, ti accusa.    Il ciclo della violenza Tutto ciò viene compiuto all'interno di un rapporto affettivo-sentimentale per cui è difficile per te comprendere perché stai male e spesso giudichi come episodi sporadici ciò che invece è una relazione violenta. Sei portata a sperare che domani sia diverso che lui cambierà anche col tuo aiuto. Tutto ciò viene compiuto all'interno di un rapporto affettivo-sentimentale per cui è difficile per te comprendere perché stai male e spesso giudichi come episodi sporadici ciò che invece è una relazione violenta. Sei portata a sperare che domani sia diverso che lui cambierà anche col tuo aiuto.
  • 9. Il ciclo della violenza Quando la violenza è radicata, i cicli si ripetono come una spirale. Con il passare del tempo, i cicli accelerano di crescente intensità, la fase di luna di miele si riduce e le prime due fasi diventano più frequenti, con conseguenze più gravi per la donna. E’ fondamentale ricordare che, all’inizio della relazione violenta, la donna è convinta di poter tenere sotto controllo la situazione, di poter gestire e volgere a proprio favore. Solo dopo il ripetersi di vari episodi di maltrattamento, la donna prende consapevolezza che non può né controllare, né cambiare lui e sviluppa una motivazione più forte ad uscire dalla relazione violenta
  • 10.   . Stereotipi e Luoghi Comuni Ci sono alcuni modi di pensare che in qualche modo giustificano la violenza. La violenza è un fenomeno trasversale che può essere anche nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre relazioni.
  • 12. Non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri per interessi, personalità, desideri, obiettivi. La differenza tra le coppie sta nel modo in cui vengono affrontati i conflitti, non sulla presenza o assenza di contrasti. Imparare a riconoscere i segnali di una relazione dannosa diventa fondamentale. Riconoscere la violenza I comportamenti che ti indicano pericolo di una relazione sentimentale dannosa e che all’inizio possono anche fare piacere, ed essere scambiati per “attenzioni speciali”, riguardano:
  • 13. In una relazione violenta, il primo segnale che avverti è la “sofferenza”. Non trascurarlo. Incominci a stare male. Ma può essere difficile distinguere questo malessere dai sentimenti che provi e collegarlo al modo di comportarsi del suo partner. Riconoscere la violenza E’ possibile che…. Pensi di essere l’unica a trovarti in questa situazione, non vedi vie d’uscita, credi di aver sbagliato tu qualcosa, che non sei una buona compagna o moglie o madre. A volte pensi che si arrabbi giustamente, ti vergogni a parlarne, le tue amiche sembrano non volerne sentir parlare, sei arrabbiata con te stessa, ti senti sola, non sapresti a chi dirlo, hai paura per te e i tuoi figli. Hai paura di stare da sola, temi che lui possa diventare più violento, sei preoccupata per lui. Ti hanno detto che dovresti sopportare. Vuoi dargli un’altra possibilità. Apatia, difficoltà di concentrazione, crisi di panico, ansia, perdita di autostima, frustrazione, disturbi del sonno e dell’alimentazione sono spesso i primi segnali di una situazione violenta.
  • 14. Inizialmente è importante parlare con persone fidateInizialmente è importante parlare con persone fidate Uscire dalla violenza La violenza crea traumi profondi che si ripercuotono su tutti gli ambiti della vita pubblica e privata della vittima. Le donne che subiscono violenza temono di non essere credute, sono spesso confuse, reagiscono in modo diverso, ma le accomuna la paura e il senso di colpa.
  • 15. Il Centro Antiviolenza Fabiana nasce nel 2013, a seguito della tragica scomparsa della giovane Fabiana Luzzi, di anni 16, vittima di femminicidio. Nasce per iniziativa di un gruppo di donne, con lo scopo di aiutare altre donne che subiscono violenza da parte degli uomini. Il Centro antiviolenza si propone come uno spazio adeguato di accoglienza, ascolto, sostegno, consulenza e orientamento, offrendo una serie di servizi integrati per affrontare il problema alla radice e per facilitare il processo di uscita dalle situazioni di violenza, nel rispetto della libertà e della volontà della donna. Il Centro è gestito da operatrici esperte, consulenti legali, psicologhe e assistenti sociali che interagiscono e supportano la donna nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza. Il Centro Antiviolenza Fabiana si trova in via Maria Montessori snc a Corigliano Calabro. E’ Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00. E’ possibile chiedere e ricevere informazioni e/o aiuto attraverso il telefono al numero 0983/031388. Uscire dalla violenza A CHI CHIEDERE AIUTO CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
  • 16. Uscire dalla violenza Ricordati comunque che non sei sola IN CASO DI EMERGENZA, IN QUALSIASI MOMENTO, PUOI RIVOLGERTI A:
  • 17. Pensa alla tua relazione. Rispondi al test………………Il tuo partner SI NO Cerca di limitare i tuoi rapporti con la tua famiglia o i tuoi amici Ti impedisce o cerca di impedirti di lavorare, anche solo scoraggiandoti Ti impedisce o cerca di impedirti di studiare o di fare altre attività che ti portano fuori casa Ti impone come vestirti, pettinarti o comportarti in pubblico È costantemente dubbioso della tua fedeltà Ti segue o controlla i tuoi spostamenti in un modo che ti spaventa o imbarazza Ti impedisce di gestire il tuo denaro e quello della famiglia Ti proibisce di uscire Ti ha mai danneggiato o distrutto cose tue Ti ha mai lanciato e/o rotto oggetti allo scopo di spaventarti Ti ha mai minacciata di colpirti con un oggetto o tirato qualcosa addosso Ti ha mai minacciata di portarti via i figli Ti ha mai minacciata di colpirti fisicamente, strangolarti, soffocarti, ustionarti Ti ha mai minacciata di spingerti/strattonarti /storcerti un braccio/tirarti capelli/picchiarti Ti ha mai minacciata o costretta ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà Ti ha mai aggredita fisicamente
  • 18. RISULTATO DEL TEST CONTA TUTTI I SÌ Da 1 a 3 Situazione di Allerta Non giustificare mai comportamenti sbagliati, limitativi della tua libertà. Fai attenzione Da 4 a 5 Situazione critica Diversi comportamenti sono violenti. E’ importante per te confrontarti. Non rimanere da sola con i tuoi pensieri. Non cercare compromessi. Non isolarti e non restare in silenzio. Parlane con persone di tua fiducia. Da 6 a più Situazione di Violenza La tua relazione è caratterizzata da comportamenti di sopraffazione e violenza. Il rischio, che queste violenze continuino,è alto Rivolgiti a qualcuno per essere aiutata.
  • 19. Dedicato a Fabiana Alle donne vittime di violenza a coloro che continuano a lottare per affermare il diritto delle donne A cura del Centro Antiviolenza Fabiana Edizione Mondiversi onlus Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi Stampa: Tipografia Orlando Anno pubblicazione:2015